Comune di Reggio Emilia
Via Emilia San Pietro 12 - Reggio Emilia
Ing. David Zilioli
RELAZIONE IMPIANTI ELETTICI
2294_IM
E
30 giugno 2014
A3
Ing.Ercole Finocchietti
PROGETTAZIONE IMPIANTI MECCANICI
P.I. Davide Malusardi
PROGETTAZIONE IMPIANTI ELETTRICI
Ach. Giuseppe Zappia
PROGETTAZIONE SICUREZZA
Geom. Paola Campanini
COLLABORAZIONE ALLA PROGETTAZIONE
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RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO
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1 ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
L’impianto elettrico generale dovrà essere realizzato a “ perfetta regola d’arte ” secondo
quanto riportato nei disegni di progetto con utilizzo di materiali di qualità e secondo le
tecniche della moderna impiantistica.
L’intervento riguarda la realizzazione di una nuova centrale termica a servizio del
fabbricato, quindi si dovrà realizzare un nuovo impianto elettrico a servizio delle
apparecchiature della centrale termica e dell’impianto di contabilizzazione.
Nel piano interrato per garantire il passaggio delle tubazioni in alcuni punti, si dovrà
provvedere a spostare l’impianto elettrico esistente costituito da; canale in pvc, cavi, corpi
illuminanti, tubazioni, pulsante di sgancio, punti comando, ecc.. come si evince dagli
elaborati progettuali.
Negli alloggi verranno smontate le caldaie e quindi anche il collegamento elettrico, suddetta
linea verrà recuperata e utilizzata per alimentare il satellite d’utenza, installato all’interno
degli alloggi in sostituzione della caldaia.
Verrà installato un comando con interruttore bipolare da 16A per garantire il sezionamento
durante la manutenzione.
Inoltre si dovrà provvedere a installare e collegare il cronotermostato, che comanda la
valvola di zona posizionata all’interno del satellite d’utenza.
Di seguito riportiamo la descrizione sommaria delle caratteristiche tecniche dell’impianto:
1.1
FORNITURA ENERGIA ELETTRICA
La fornitura dell’ energia elettrica viene effettuata in bassa tensione, il punto di fornitura
attualmente e posizionato all’interno del fabbricato a piano interrato come si evince
dall’elaborato grafico.
Durante i lavori si dovrà provvedere a richiedere una modifica della tipologia della fornitura
Enel a servizio degli usi comuni, da monofase a trifase perché i circolatori che verranno
posizionati all’interno della centrale termica funzionano con tensione trifase.
1.2
1.2.1
QUADRO ELETTRICO DISTRIBUZIONE GENERALE
Quadro punto fornitura usi comuni
E’ posizionato all’interno del fabbricato a piano interrato adiacente al contatore di energia
elettrica, si dovrà intervenire con la sostituzione delle apparecchiature di protezione e con
la ricablatura da monofase a trifase, inoltre è necessario aggiungere l’interruttore di
protezione della linea della centrale termica.
1.2.2
Quadro generale Centrale termica
Verrà posizionato all’interno del locale centrale termica, dovrà contenere gli interrutori di
protezioni delle linee dorsali di alimentazione delle apparecchiature posizionate all’interno
del locale.
La cassetta/armadio di contenimento sarà del tipo da esterno in poliestere con portello
trasparente grado di protezione IP55, inclusi gli accessori di fissaggio per l'installazione di
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apparecchiature scatolate e modulari .
Come di evince dai relativi elaborati progettuali relativo agli schemi elettrici.
1.2.3
Apparecchiatura di protezione
Gli interruttori di comando e protezione saranno di tipo modulare con scatola isolante in
materiale ad elevata resistenza meccanica e bassa igroscopicità dotati di sganciatori
termomagnetici che garantiscono una protezione sicura contro sovraccarichi e cortocircuiti.
I contatti dell’interruttore si aprono in caso di guasto anche se la leva di manovra è
mantenuta in posizione di chiuso, inoltre il movimento dei contatti nelle operazioni di
apertura e chiusura avviene con velocità indipendente da quell’impressa dall’operatore
nella manovra manuale.
Gli interruttori avranno un potere di interruzione minimo pari al valore di corrente di
cortocircuito presunto nel punto di installazione comunque non inferiore a 4.5 kA.
Tutti gli interruttori, fusibili, contatori, relè, ecc. sono del tipo per montaggio su guida a
scatto.
1.2.4
Pulsante di sgancio Centrale termica
Nella centrale termica in oggetto è richiesto il comando di emergenza, per sezionare tutti i
circuiti che possono causare pericolo, ad esempio durante l'intervento dei Vigili del Fuoco.
Tale comando deve essere onnipolare ed essere installato in posizione facilmente
accessibile per chi entra nella centrale termica.
Nel caso l'alimentazione della centrale termica sia derivata da un'unica fornitura di energia
elettrica e quindi formata da un solo circuito, l'interruzione di emergenza può essere
realizzata con un interruttore o altro dispositivo idoneo, installato all'inizio della linea.
L'azionamento di un pulsante di sgancio deve aprire con un'unica manovra tutte le
alimentazioni e non deve interrompere i circuiti di sicurezza, ad esempio l'illuminazione di
sicurezza centralizzata, o l'alimentazione delle pompe antincendio.
1.2.5
Cablaggio e collegamenti interni
A - Conduttori (isolamenti e sezioni)
Tutti i cavi di collegamento delle apparecchiature saranno unipolari e flessibili tipo:
- N05 V-K per i circuiti ausiliari (max 24V)
- N07 V-K per circuiti F.M.
Non saranno impiegate sezioni inferiori a:
- 1 mmq. per comandi e segnalazioni a tensione max 24V
- 1.5 mmq. per collegamenti circuiti illuminazione
- 2.5 mmq. per collegamenti circuiti F.M.
ad eccezione di particolari apparecchiature costituenti delle unità indipendenti con propri
collegamenti interni.
B - Densità max di corrente
La sezione dei conduttori impiegati sarà conforme alle tabelle UNEL 35024/1 tenuto conto
delle condizioni di installazione e comunque mai superiore al 80% di quanto riportato dalle
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medesime.
C – Modalità di esecuzione dei circuiti
Le connessioni dovranno essere dimensionate per le portate nominali degli interruttori
indipendentemente dalla taratura delle protezioni.
I cavi di collegamento saranno stesi ordinatamente all’interno del quadro o contenuti in
canali di plastica.
L’estremità di ciascun cavo sarà segnalata con proprio numero distintivo indicato sullo
schema funzionale in modo che la lettura risulti chiara e ben visibile.
Tutte le apparecchiature saranno installate in modo che si possano sempre smontare dal
davanti senza ricorrere a speciali attrezzature e montate come la casa costruttrice le
consegna cioè non sono state modificate.
D – Morsettiera di collegamento
I morsetti per i circuiti in partenza dal quadro saranno sistemati in fila orizzontale nella parte
inferiore del quadro e suddivisi in gruppi separati per ogni partenza.
I morsetti saranno del tipo componibile in materiale isolante e non igroscopico e montati su
appositi profilati DIN a fissaggio rapido.
I morsetti di entrata linee dovranno essere protetti da lastre in bakelite o apposite calotte e
contrassegnati con freccia di colore rosso.
E – Collegamenti di terra
Tutti i conduttori di protezione dei cavi di distribuzione saranno collegati al collettore di terra
realizzato con barra in rame preforata cui sono collegate anche le parti metalliche della
cassetta di contenimento apparecchiatura.
F – Tensioni adottate nei vari circuiti
Per le tensioni ci si è attenuto scrupolosamente alla tabella:
- F.M.
380V
- Illuminazione
220V
- Comandi
220-24V
- Segnalazione sul pannello di comando
220-24V
G – Scelta delle apparecchiature e componenti
Tutti i componenti dovranno essere scelti in modo da essere facilmente sostituibili e
dovranno essere per quanto possibile quelli di serie.
In proposito tutti i comandi e le segnalazioni saranno dotati di una targhetta con dicitura
ben visibile che ne indica la funzione.
1.3
IMPIANTO ELETTRICO GENERALE
Genericamente gli impianti elettrici saranno realizzati ad incasso con utilizzo di tubazioni in
PVC flessibili posate sottotraccia mentre ove previsto controsoffitti o all’interno di locali
tecnici potranno essere realizzati a vista con utilizzo di canalizzazioni in ferro-zincato e
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tubazioni in PVC rigido.
Il grado di protezione generale minimo sarà IP4X per le parti a portata di mano ed IP2X per
le restanti parti con utilizzo di:
1.3.1
Canalizzazioni
Per la distribuzione principale delle linee per impianti speciali, telefonia e dati e per le linee
di alimentazione ai vari settori in partenza dal Quadro Elettrico Distribuzione Generale è
previsto l’utilizzo di canalizzazioni in ferro–zincato separate per ogni tipo di impianto.
A - Canalizzazione in lamiera d’acciaio
Detta canala sarà completa degli accessori di montaggio e di tutti i pezzi speciali quali:
coperchi, curve, riduzioni, mensole e staffe di sostegno.
La dimensione di detto canale sono indicativamente:
300x75mm
200x75mm
150x75mm
ed ogni elemento dovrà essere installato a perfetta regola d’arte con giunzione degli
elementi base e coperchi perfettamente accostati e collegati tra loro in modo tale da
garantire un’idonea continuità metallica.
B – Canala in PVC
Detta canala sarà utilizzata ove necessario per percorsi o passaggi a vista per la
distribuzione delle linee e sarà di tipo chuiso completa degli accessori di montaggio e di
tutti i pezzi speciali quali: coperchi, curve, riduzioni, ecc..
Dovrà essere costruita con materiale rispondente alle seguenti caratteristiche tecniche:
- autoestinguenza: secondo ASTM-D-635
- temperatura d’esercizio: 20^C + 60^C
- resistenza agli agenti chimici e corrosivi: SECONDO IEC 68-2-11
- rigidità dielettrica: SECONDO IEC 243
- grado di protezione: IP XX9
Tutti gli elementi dovranno essere montati a PERFETTA REGOLA D’ARTE con utilizzo di
tutti gli accessori idonei a tale scopo, compresi gli eventuali separatori interni per circuiti
funzionanti a tensione diversa.
1.3.2
Tubazioni
A seconda del tipo di installazione verranno utilizzate tubazioni di tipo:
- Tubo in PVC Flessibile: solo per la posa sottotraccia
- Tubo in PVC Rigido: posa in vista su qualsiasi struttura, sottotraccia o sottopavimento.
A – Tubo in PVC Flessibile
Questo tipo di tubo dovrà essere conforme alle tabelle UNEL 37121/70 di colore nero ed
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autoestinguente, dotato di Marchio Italiano di Qualità (IMQ).
Per la distribuzione all’interno di pareti mobili e nei passaggi a pavimento SI DOVRA’
IMPIEGARE ESCLUSIVAMENTE TUBO DI TIPO PESANTE.
B – Tubo in PVC Rigido
Questo tipo di tubo dovrà essere conforme alle tabelle UNEL 37118/72 di colore grigio
chiaro, di tipo autoestinguente e con una resistenza allo schiacciamento pari ad almeno
150 Kg/dm.
Il tubo dovrà essere completo di curve, manicotti e di tutti gli accessori d’installazione.
C – Metodo di posa e dimensionamento
I tubi sulle pareti avranno percorsi verticali od orizzontali, evitando le pose oblique, le curve
dovranno essere di tipo prefabbricato o realizzate per piegatura diretta del tubo.
I raggi di curvatura non sono inferiori ai minimi prescritti per i cavi che il tubo è destinato a
contenere, in ogni caso mai inferiori a sei volte il diametro esterno del tubo.
Il diametro dei tubi non è inferiore ad 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di
cavi in esso contenuti con un minimo di 16mm e con coefficiente di riempimento 0.4.
1.4
Cavi e conduttori
I conduttori di alimentazione principale dal punto di fornitura ENEL dovranno essere in
rame isolati in PVC e guaina esterna in PVC non propagante l’incendio a norma CEI 2022A (FG7R0.6/1kV).
Per la distribuzione delle linee in partenza dal quadro elettrico generale ai vari settori si
utilizzeranno conduttori in rame isolati in PVC e guaina esterna in gomma non propagante
l’incendio a norma CEI 20-22A con ridotta emissione di gas e acidi corrosivi (FROR
450/750V) oppure se posati all’interno di tubazioni in PVC conduttori in rame isolato in PVC
non propagante l’incendio a norma CEI 20-22A con ridotta emissione di gas e acidi
corrosivi (FM9/N07VK).
A - Portate dei conduttori e cadute di tensione
La sezione dei conduttori impiegati dovrà essere calcolata secondo le tabelle UNEL
35024/1 tenuto conto delle modalità e condizioni di posa, comunque mai superiore al 70%
di quanto riportato dalle tabelle UNEL.
La massima caduta di tensione ammessa in ogni circuito di distribuzione dorsale è pari a:
3-4% in condizioni normali
7% per le punte di corrente
B – Modalità di posa dei conduttori
I conduttori e cavi saranno posati con cura ponendo particolare attenzione negli incroci per
evitare accavallamenti ed attorcigliature.
La colorazione delle anime dei conduttori in cavo è conforme a quanto previsto dalle norme
CEI 20-19 e 20-20. I medesimi colori devono essere utilizzati per i conduttori unipolari.
Per posa dentro tubazioni di PVC, i coefficienti di riempimento non sono mai superiori a
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quelli ammessi dalle vigenti normative.
1.4.1
Derivazioni
Ogni volta che viene eseguita una derivazione o smistamento di conduttori e ove necessiti
per garantire la sfilabilità dei conduttori sono impiegate scatole o cassette di derivazione.
Le cassette di derivazione da incasso sono in polistirolo antiurto con anello superiore di
rinforzo e guide sul fondo per il fissaggio di morsettiere ed altri accessori.
I coperchi sono di tipo antiurto di colore bianco fissato mediante viti.
I circuiti funzionanti a diverse tensioni sono separati secondo le tensioni utilizzate ed
indicativamente:
A) Linee di distribuzione con tensione 230-400V
B) Linee di distribuzione B.T.
C) Linee segnali bassa frequenza (TV, Telefono ecc.)
Le giunzioni o derivazioni saranno eseguite attraverso morsetti in materiale isolante di tipo
componibile.
La lunghezza dei conduttori all’interno sarà tale da poter essere estratti per un eventuale
controllo.
Le cassette di derivazione da esterno sono in materiale isolante termoindurente rinforzato
con fibre di vetro complete di coperchio con guarnizione di tenuta e grado di protezione
generale IP55.
1.4.2
Apparecchiatura di comando
Tutte le apparecchiature saranno rispondenti alle seguenti caratteristiche tecniche:
- tensione nominale
250-380V/50Hz
- corrente nominale
10/16A
- tensione di prova per 1 min.
2000V
- resistenza d’isolamento a 500V
5 M0hm
- durata di funzionamento alla corrente nominale 40.000 manovre a cosφ 0.6
Generalmente si prevede l’utilizzo di apparecchiatura idonea per installazione ad incasso o
parete con supporti in materiale termoplastico autoestinguente di produzione della Ditta
GEWISS serie SYSTEM.
1.4.3
Impianto illuminazione
Centrale termica:
I corpi illuminanti esistenti verranno smontati e sostituiti con nuovi corpi illuminanti che
verranno installati con tipologia a soffitto con lampada da 58 W modello 3F LINDA della
ditta 3Filippi o equivalente.
Le accensioni sono indicate negli elaborati grafici.
L'apparecchio è dotato di alimentatore elettronico, per ottenere un maggior risparmio
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energetico.
1.4.4
Impianto illuminazione di emergenza
Dovrà essere realizzato un impianto di illuminazione d’emergenza che quando viene a
mancare la normale fornitura di energia elettrica sia garantito un illuminamento minimo ma
sufficiente per evidenziare i passaggi (corridoi, ecc.) e le uscite, in maniera da permettere
l’evacuazione dei locali.
L’alimentazione d’emergenza sarà indipendente da qualsiasi altro impianto elettrico del
locale.
Tenuto conto delle esigenze e delle particolarità costruttive del complesso, si prevede
l’installazione di apparecchi illuminanti autonomi dotati di propria sorgente di energia con
gruppo batteria inverter, della ditta OVA modello Domina o equivalente.
Le lampade utilizzate dovranno essere del tipo fluorescente, consentendo un minor
consumo energetico rispetto alle lampade ad incandescenza, favorendo altresì elevati
valori di autonomia, anche con batterie di dimensioni ridotte.
In caso di guasto all’alimentazione sarà un solo punto luce ad essere fuori servizio, mentre
il resto dell’impianto deve mantenere la sua efficienza.
Tutti gli apparecchi di emergenza autonomi, dovranno incorporare un segnale luminoso
che indica le seguenti condizioni:
- alimentazione ordinaria presente;
- batterie sotto carica;
- continuità nel circuito attraverso eventualmente il filamento della lampada.
Gli apparecchi illuminanti di emergenza autonomi dovranno utilizzare batterie che non
richiedano sostituzione per almeno 4 anni di funzionamento ordinario (CEI 34-22 paragrafo
22.6.3).
L’autonomia di detti corpi illuminanti è tale da garantire un ordinato deflusso delle persone
presenti e comunque non inferiore a 1 ora.
1.5
TELEFONO – TELEVISIONE – CITOFONO – ANTINTRUSIONE – ANTINCENDIO
– VALUTAZIONE SCARICHE ATMOSFERICHE
Non sono oggetto di questo progetto.
1.6
IMPIANTO TERMOIDRAULICO
L’impianto elettrico dovrà essere realizzato nel rispetto delle norme CEI 64-8, CEI 31-33 e
CEI 31-35.
Le elettropompe, le valvole motorizzate, le sonde e quant’altro, si dovranno alimentare
mediante una linea dedicata per ogni corpo, in partenza dagli interruttori salvamotori e
contatti ausiliari posizionati sul quadro elettrico.
Come si evince dal relativo elaborato progettuale degli impianti meccanici.
Il collegamento di queste apparecchiature dovrà avvenire mediante l’utilizzo di guaine e
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cavi di tipo FROR 450/750V, garantendo un grado di protezione minimo IP55.
Inoltre si provvederà a collegare in campo le macchine e le apparecchiature dell’impianto
idraulico meccanico, con le rispettive centrali di regolazione fornite dalla ditta installatrice,
per la gestione e regolazione delle apparecchiature prima summenzionate, secondo la
logica di funzionamento dell’impianto idraulico.
Quindi nei collegamenti elettrici dovranno essere tassativamente rispettate le istruzioni date
dal progettista dell’impianto meccanico e dal fornitore delle apparecchiature e del sistema.
Si dovranno collegare le apparecchiature dell’impianto di contabilizzazione, mediante la
posa di un cavo schermato in partenza dalla centrale termica che collega tutti i satellite
d’utenza.
Si dovrà procedere con la posa ed il collegamento di un cronotermostato per ogni alloggio.
1.7
IMPIANTO DI CONTABILIZZAZIONE
Si dovrà realizzare la posa di tubi, cassette e cavi per garantire il collegamento del
cronotermostato, della valvola di zona e del contacalorie.
Come si evince dal relativo elaborato progettuale degli impianti meccanici.
1.8
IMPIANTO GENERALE DI TERRA
L'impianto di messa a terra generale risulta esistente, a cui dovranno essere collegate
tutte le apparecchiture.
Il valore totale di resistenza dell'impianto di terra dovrà essere tale da garantire il perfetto
coordinamento degli organi di protezione dai contatti indiretti.
50
Rt < ----------Idn
Dove Idn è la massima corrente d’intervento degli interruttori di protezione differenziali.
Verranno inoltre realizzati i collegamenti equipotenziali di tutte le tubazioni di adduzione e
scarico e le masse metalliche presenti in prossimità di conduttori elettrici in tensione.
A lavoro ultimato l’appaltatore è tenuto ad effettuare la misurazione del valore della
resistenza di terra.
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2 RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON
PERICOLO DI ESPLOSIONE
Dati generali
Numero classificazione: P003
Committente: Comune Reggio Emilia
Data: 27/06/2014
Struttura: Centrale termica
Indirizzo: Via Caleri n. 24-26-28
Comune: Reggio Emilia
Provincia: RE
Località di riferimento più prossima: Bologna B. Panigale
Altitudine (m): 49
Parametri di progetto
Parametro K (grado continuo e primo): 0,25
Parametro K (grado secondo): 0,5
Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25
Parametro Kdz (grado secondo): 0,5
Parametro K0: 2
Fattore di sicurezza Ka: 1,2
Ambiente Codice A001 - Descrizione: Centrale termica
Tipo di ambiente: chiuso
Volume libero dell'ambiente (m³): 50
Pressione atmosferica (Pa): 101325
Temperatura ambiente (°C): 20
Fattore di efficacia della ventilazione f: 2
Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,1
Disponibilità della ventilazione: Buona
Tipo di ventilazione: Naturale
Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,025
Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0,0005
Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,025
Sostanza infiammabile
Nome: Metano industriale
Numero: 227
Composizione: CH4
LEL % volume: 4,40
LEL (kg /m³): 2,94E-02
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UEL % volume: 17,00
Densità relativa all'aria: 0,554
Massa molare (kg/kmol): 16,04
Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31
Massa volumica del liquido (kg/m³): 415
Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 3454
Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,074
Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5
Temperatura di ebollizione Tb (°C): -161,4
Temperatura di accensione (°C): 537
Temperatura di infiammabilità (°C): 0
Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA
Classe di temperatura: T1
Sorgente di emissione
Codice: SE001
Descrizione: Valvola arresto
Sostanza pericolosa: Metano industriale
Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2
Grado di emissione: secondo
Modalità di emissione: gas/vapore
Pressione all'interno del sistema di contenimento:
Relativa (bar): 0,04
Assoluta
(Pa): 105325
Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325
Area del foro di emissione (mm²): 0,25
Coefficiente di efflusso: 0,8
Temperatura della sostanza (°C): 20
Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000145664
Distanza dal soffitto hs (m): 1
Sorgente di emissione
Codice: SE002
Descrizione: Valvola intercettazione
Sostanza pericolosa: Metano industriale
Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2
Grado di emissione: secondo
Modalità di emissione: gas/vapore
Pressione all'interno del sistema di contenimento:
Relativa (bar): 0,04
Assoluta
(Pa): 105325
Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325
Area del foro di emissione (mm²): 0,25
Coefficiente di efflusso: 0,8
Temperatura della sostanza (°C): 20
Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000145664
Distanza dal soffitto hs (m): 1
Sorgente di emissione
Codice: SE003
Descrizione: Valvola manuale esterna
Sostanza pericolosa: Metano industriale
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Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2
Grado di emissione: secondo
Modalità di emissione: gas/vapore
Pressione all'interno del sistema di contenimento:
Relativa (bar): 0,04
Assoluta
(Pa): 105325
Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325
Area del foro di emissione (mm²): 0,25
Coefficiente di efflusso: 0,8
Temperatura della sostanza (°C): 20
Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000145664
Distanza dal soffitto hs (m): 1
Controllo dell'ambiente
Sorveglianza del personale
Luogo: sottoposto a generica sorveglianza
Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Valvola arresto)
Emissione di grado secondo
Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,299886
Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,0009914188
Tempo di persistenza t (s): 20,83
Volume Vex (m³): 0,003305985
Volume Vz (m³): 0,00661197 (non trascurabile)
Grado della ventilazione: Medio
Direzione dell'emissione: non nota
Tipo di zona: Zona 2
Distanza pericolosa dz (m): 0,1389399
Quota a (m): 0,167
Volume zona pericolosa (m³): 0,01941393
Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante
Zone pericolose (generata dalla SE: SE002 - Valvola intercettazione)
Emissione di grado secondo
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Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,299886
Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,0009914188
Tempo di persistenza t (s): 20,83
Volume Vex (m³): 0,003305985
Volume Vz (m³): 0,00661197 (non trascurabile)
Grado della ventilazione: Medio
Direzione dell'emissione: non nota
Tipo di zona: Zona 2
Distanza pericolosa dz (m): 0,1389399
Quota a (m): 0,167
Volume zona pericolosa (m³): 0,01941393
Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante
Zone pericolose (generata dalla SE: SE003 - Valvola manuale esterna)
Emissione di grado secondo
Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,299886
Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,0009914188
Tempo di persistenza t (s): 20,83
Volume Vex (m³): 0,003305985
Volume Vz (m³): 0,00661197 (non trascurabile)
Grado della ventilazione: Medio
Direzione dell'emissione: non nota
Tipo di zona: Zona 2
Distanza pericolosa dz (m): 0,1389399
Quota a (m): 0,167
Volume zona pericolosa (m³): 0,01941393
Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante
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Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata
zona, identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata
complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta
superiore a quella prevista dalla guida CEI 31-35 per il tipo di zona individuato, è opportuno
modificare conseguentemente il tipo di tale zona (in zona 0 o zona 1).
SCHEDA RIASSUNTIVA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPLOSIONE
AMBIENTE
SOSTANZE SORGENTI DI
PRESENTI EMISSIONE
GRADO SE
Valvole di
CENTRALE
intercettazione
Gas metano
Secondo
TERMICA
manuale interne
ed esterne
AREA
ESTERNA
Valvole di
Gas metano
intercettazione
Secondo
CLASSIFICAZIONE
ZONE
ESTENSIONE
MISURE DI
NOTE
PROTEZIONE
Zona 2
a = 20cm
Nessun
impianto
all'interno della
zona
I locali con
zona 2 si
considerano
locali ordinari
a = 20cm
Nessun
impianto
all'interno della
zona
I locali con
zona 2 si
considerano
locali ordinari
Zona 3
ESECUTIVO
Fascicolo Tecnico impianti elettrici
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