Comune di Reggio Emilia Via Emilia San Pietro 12 - Reggio Emilia Ing. David Zilioli RELAZIONE IMPIANTI ELETTICI 2294_IM E 30 giugno 2014 A3 Ing.Ercole Finocchietti PROGETTAZIONE IMPIANTI MECCANICI P.I. Davide Malusardi PROGETTAZIONE IMPIANTI ELETTRICI Ach. Giuseppe Zappia PROGETTAZIONE SICUREZZA Geom. Paola Campanini COLLABORAZIONE ALLA PROGETTAZIONE CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 1 ESECUZIONE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI L’impianto elettrico generale dovrà essere realizzato a “ perfetta regola d’arte ” secondo quanto riportato nei disegni di progetto con utilizzo di materiali di qualità e secondo le tecniche della moderna impiantistica. L’intervento riguarda la realizzazione di una nuova centrale termica a servizio del fabbricato, quindi si dovrà realizzare un nuovo impianto elettrico a servizio delle apparecchiature della centrale termica e dell’impianto di contabilizzazione. Nel piano interrato per garantire il passaggio delle tubazioni in alcuni punti, si dovrà provvedere a spostare l’impianto elettrico esistente costituito da; canale in pvc, cavi, corpi illuminanti, tubazioni, pulsante di sgancio, punti comando, ecc.. come si evince dagli elaborati progettuali. Negli alloggi verranno smontate le caldaie e quindi anche il collegamento elettrico, suddetta linea verrà recuperata e utilizzata per alimentare il satellite d’utenza, installato all’interno degli alloggi in sostituzione della caldaia. Verrà installato un comando con interruttore bipolare da 16A per garantire il sezionamento durante la manutenzione. Inoltre si dovrà provvedere a installare e collegare il cronotermostato, che comanda la valvola di zona posizionata all’interno del satellite d’utenza. Di seguito riportiamo la descrizione sommaria delle caratteristiche tecniche dell’impianto: 1.1 FORNITURA ENERGIA ELETTRICA La fornitura dell’ energia elettrica viene effettuata in bassa tensione, il punto di fornitura attualmente e posizionato all’interno del fabbricato a piano interrato come si evince dall’elaborato grafico. Durante i lavori si dovrà provvedere a richiedere una modifica della tipologia della fornitura Enel a servizio degli usi comuni, da monofase a trifase perché i circolatori che verranno posizionati all’interno della centrale termica funzionano con tensione trifase. 1.2 1.2.1 QUADRO ELETTRICO DISTRIBUZIONE GENERALE Quadro punto fornitura usi comuni E’ posizionato all’interno del fabbricato a piano interrato adiacente al contatore di energia elettrica, si dovrà intervenire con la sostituzione delle apparecchiature di protezione e con la ricablatura da monofase a trifase, inoltre è necessario aggiungere l’interruttore di protezione della linea della centrale termica. 1.2.2 Quadro generale Centrale termica Verrà posizionato all’interno del locale centrale termica, dovrà contenere gli interrutori di protezioni delle linee dorsali di alimentazione delle apparecchiature posizionate all’interno del locale. La cassetta/armadio di contenimento sarà del tipo da esterno in poliestere con portello trasparente grado di protezione IP55, inclusi gli accessori di fissaggio per l'installazione di ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 1 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 apparecchiature scatolate e modulari . Come di evince dai relativi elaborati progettuali relativo agli schemi elettrici. 1.2.3 Apparecchiatura di protezione Gli interruttori di comando e protezione saranno di tipo modulare con scatola isolante in materiale ad elevata resistenza meccanica e bassa igroscopicità dotati di sganciatori termomagnetici che garantiscono una protezione sicura contro sovraccarichi e cortocircuiti. I contatti dell’interruttore si aprono in caso di guasto anche se la leva di manovra è mantenuta in posizione di chiuso, inoltre il movimento dei contatti nelle operazioni di apertura e chiusura avviene con velocità indipendente da quell’impressa dall’operatore nella manovra manuale. Gli interruttori avranno un potere di interruzione minimo pari al valore di corrente di cortocircuito presunto nel punto di installazione comunque non inferiore a 4.5 kA. Tutti gli interruttori, fusibili, contatori, relè, ecc. sono del tipo per montaggio su guida a scatto. 1.2.4 Pulsante di sgancio Centrale termica Nella centrale termica in oggetto è richiesto il comando di emergenza, per sezionare tutti i circuiti che possono causare pericolo, ad esempio durante l'intervento dei Vigili del Fuoco. Tale comando deve essere onnipolare ed essere installato in posizione facilmente accessibile per chi entra nella centrale termica. Nel caso l'alimentazione della centrale termica sia derivata da un'unica fornitura di energia elettrica e quindi formata da un solo circuito, l'interruzione di emergenza può essere realizzata con un interruttore o altro dispositivo idoneo, installato all'inizio della linea. L'azionamento di un pulsante di sgancio deve aprire con un'unica manovra tutte le alimentazioni e non deve interrompere i circuiti di sicurezza, ad esempio l'illuminazione di sicurezza centralizzata, o l'alimentazione delle pompe antincendio. 1.2.5 Cablaggio e collegamenti interni A - Conduttori (isolamenti e sezioni) Tutti i cavi di collegamento delle apparecchiature saranno unipolari e flessibili tipo: - N05 V-K per i circuiti ausiliari (max 24V) - N07 V-K per circuiti F.M. Non saranno impiegate sezioni inferiori a: - 1 mmq. per comandi e segnalazioni a tensione max 24V - 1.5 mmq. per collegamenti circuiti illuminazione - 2.5 mmq. per collegamenti circuiti F.M. ad eccezione di particolari apparecchiature costituenti delle unità indipendenti con propri collegamenti interni. B - Densità max di corrente La sezione dei conduttori impiegati sarà conforme alle tabelle UNEL 35024/1 tenuto conto delle condizioni di installazione e comunque mai superiore al 80% di quanto riportato dalle ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 2 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 medesime. C – Modalità di esecuzione dei circuiti Le connessioni dovranno essere dimensionate per le portate nominali degli interruttori indipendentemente dalla taratura delle protezioni. I cavi di collegamento saranno stesi ordinatamente all’interno del quadro o contenuti in canali di plastica. L’estremità di ciascun cavo sarà segnalata con proprio numero distintivo indicato sullo schema funzionale in modo che la lettura risulti chiara e ben visibile. Tutte le apparecchiature saranno installate in modo che si possano sempre smontare dal davanti senza ricorrere a speciali attrezzature e montate come la casa costruttrice le consegna cioè non sono state modificate. D – Morsettiera di collegamento I morsetti per i circuiti in partenza dal quadro saranno sistemati in fila orizzontale nella parte inferiore del quadro e suddivisi in gruppi separati per ogni partenza. I morsetti saranno del tipo componibile in materiale isolante e non igroscopico e montati su appositi profilati DIN a fissaggio rapido. I morsetti di entrata linee dovranno essere protetti da lastre in bakelite o apposite calotte e contrassegnati con freccia di colore rosso. E – Collegamenti di terra Tutti i conduttori di protezione dei cavi di distribuzione saranno collegati al collettore di terra realizzato con barra in rame preforata cui sono collegate anche le parti metalliche della cassetta di contenimento apparecchiatura. F – Tensioni adottate nei vari circuiti Per le tensioni ci si è attenuto scrupolosamente alla tabella: - F.M. 380V - Illuminazione 220V - Comandi 220-24V - Segnalazione sul pannello di comando 220-24V G – Scelta delle apparecchiature e componenti Tutti i componenti dovranno essere scelti in modo da essere facilmente sostituibili e dovranno essere per quanto possibile quelli di serie. In proposito tutti i comandi e le segnalazioni saranno dotati di una targhetta con dicitura ben visibile che ne indica la funzione. 1.3 IMPIANTO ELETTRICO GENERALE Genericamente gli impianti elettrici saranno realizzati ad incasso con utilizzo di tubazioni in PVC flessibili posate sottotraccia mentre ove previsto controsoffitti o all’interno di locali tecnici potranno essere realizzati a vista con utilizzo di canalizzazioni in ferro-zincato e ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 3 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 tubazioni in PVC rigido. Il grado di protezione generale minimo sarà IP4X per le parti a portata di mano ed IP2X per le restanti parti con utilizzo di: 1.3.1 Canalizzazioni Per la distribuzione principale delle linee per impianti speciali, telefonia e dati e per le linee di alimentazione ai vari settori in partenza dal Quadro Elettrico Distribuzione Generale è previsto l’utilizzo di canalizzazioni in ferro–zincato separate per ogni tipo di impianto. A - Canalizzazione in lamiera d’acciaio Detta canala sarà completa degli accessori di montaggio e di tutti i pezzi speciali quali: coperchi, curve, riduzioni, mensole e staffe di sostegno. La dimensione di detto canale sono indicativamente: 300x75mm 200x75mm 150x75mm ed ogni elemento dovrà essere installato a perfetta regola d’arte con giunzione degli elementi base e coperchi perfettamente accostati e collegati tra loro in modo tale da garantire un’idonea continuità metallica. B – Canala in PVC Detta canala sarà utilizzata ove necessario per percorsi o passaggi a vista per la distribuzione delle linee e sarà di tipo chuiso completa degli accessori di montaggio e di tutti i pezzi speciali quali: coperchi, curve, riduzioni, ecc.. Dovrà essere costruita con materiale rispondente alle seguenti caratteristiche tecniche: - autoestinguenza: secondo ASTM-D-635 - temperatura d’esercizio: 20^C + 60^C - resistenza agli agenti chimici e corrosivi: SECONDO IEC 68-2-11 - rigidità dielettrica: SECONDO IEC 243 - grado di protezione: IP XX9 Tutti gli elementi dovranno essere montati a PERFETTA REGOLA D’ARTE con utilizzo di tutti gli accessori idonei a tale scopo, compresi gli eventuali separatori interni per circuiti funzionanti a tensione diversa. 1.3.2 Tubazioni A seconda del tipo di installazione verranno utilizzate tubazioni di tipo: - Tubo in PVC Flessibile: solo per la posa sottotraccia - Tubo in PVC Rigido: posa in vista su qualsiasi struttura, sottotraccia o sottopavimento. A – Tubo in PVC Flessibile Questo tipo di tubo dovrà essere conforme alle tabelle UNEL 37121/70 di colore nero ed ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 4 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 autoestinguente, dotato di Marchio Italiano di Qualità (IMQ). Per la distribuzione all’interno di pareti mobili e nei passaggi a pavimento SI DOVRA’ IMPIEGARE ESCLUSIVAMENTE TUBO DI TIPO PESANTE. B – Tubo in PVC Rigido Questo tipo di tubo dovrà essere conforme alle tabelle UNEL 37118/72 di colore grigio chiaro, di tipo autoestinguente e con una resistenza allo schiacciamento pari ad almeno 150 Kg/dm. Il tubo dovrà essere completo di curve, manicotti e di tutti gli accessori d’installazione. C – Metodo di posa e dimensionamento I tubi sulle pareti avranno percorsi verticali od orizzontali, evitando le pose oblique, le curve dovranno essere di tipo prefabbricato o realizzate per piegatura diretta del tubo. I raggi di curvatura non sono inferiori ai minimi prescritti per i cavi che il tubo è destinato a contenere, in ogni caso mai inferiori a sei volte il diametro esterno del tubo. Il diametro dei tubi non è inferiore ad 1.3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio di cavi in esso contenuti con un minimo di 16mm e con coefficiente di riempimento 0.4. 1.4 Cavi e conduttori I conduttori di alimentazione principale dal punto di fornitura ENEL dovranno essere in rame isolati in PVC e guaina esterna in PVC non propagante l’incendio a norma CEI 2022A (FG7R0.6/1kV). Per la distribuzione delle linee in partenza dal quadro elettrico generale ai vari settori si utilizzeranno conduttori in rame isolati in PVC e guaina esterna in gomma non propagante l’incendio a norma CEI 20-22A con ridotta emissione di gas e acidi corrosivi (FROR 450/750V) oppure se posati all’interno di tubazioni in PVC conduttori in rame isolato in PVC non propagante l’incendio a norma CEI 20-22A con ridotta emissione di gas e acidi corrosivi (FM9/N07VK). A - Portate dei conduttori e cadute di tensione La sezione dei conduttori impiegati dovrà essere calcolata secondo le tabelle UNEL 35024/1 tenuto conto delle modalità e condizioni di posa, comunque mai superiore al 70% di quanto riportato dalle tabelle UNEL. La massima caduta di tensione ammessa in ogni circuito di distribuzione dorsale è pari a: 3-4% in condizioni normali 7% per le punte di corrente B – Modalità di posa dei conduttori I conduttori e cavi saranno posati con cura ponendo particolare attenzione negli incroci per evitare accavallamenti ed attorcigliature. La colorazione delle anime dei conduttori in cavo è conforme a quanto previsto dalle norme CEI 20-19 e 20-20. I medesimi colori devono essere utilizzati per i conduttori unipolari. Per posa dentro tubazioni di PVC, i coefficienti di riempimento non sono mai superiori a ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 5 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 quelli ammessi dalle vigenti normative. 1.4.1 Derivazioni Ogni volta che viene eseguita una derivazione o smistamento di conduttori e ove necessiti per garantire la sfilabilità dei conduttori sono impiegate scatole o cassette di derivazione. Le cassette di derivazione da incasso sono in polistirolo antiurto con anello superiore di rinforzo e guide sul fondo per il fissaggio di morsettiere ed altri accessori. I coperchi sono di tipo antiurto di colore bianco fissato mediante viti. I circuiti funzionanti a diverse tensioni sono separati secondo le tensioni utilizzate ed indicativamente: A) Linee di distribuzione con tensione 230-400V B) Linee di distribuzione B.T. C) Linee segnali bassa frequenza (TV, Telefono ecc.) Le giunzioni o derivazioni saranno eseguite attraverso morsetti in materiale isolante di tipo componibile. La lunghezza dei conduttori all’interno sarà tale da poter essere estratti per un eventuale controllo. Le cassette di derivazione da esterno sono in materiale isolante termoindurente rinforzato con fibre di vetro complete di coperchio con guarnizione di tenuta e grado di protezione generale IP55. 1.4.2 Apparecchiatura di comando Tutte le apparecchiature saranno rispondenti alle seguenti caratteristiche tecniche: - tensione nominale 250-380V/50Hz - corrente nominale 10/16A - tensione di prova per 1 min. 2000V - resistenza d’isolamento a 500V 5 M0hm - durata di funzionamento alla corrente nominale 40.000 manovre a cosφ 0.6 Generalmente si prevede l’utilizzo di apparecchiatura idonea per installazione ad incasso o parete con supporti in materiale termoplastico autoestinguente di produzione della Ditta GEWISS serie SYSTEM. 1.4.3 Impianto illuminazione Centrale termica: I corpi illuminanti esistenti verranno smontati e sostituiti con nuovi corpi illuminanti che verranno installati con tipologia a soffitto con lampada da 58 W modello 3F LINDA della ditta 3Filippi o equivalente. Le accensioni sono indicate negli elaborati grafici. L'apparecchio è dotato di alimentatore elettronico, per ottenere un maggior risparmio ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 6 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 energetico. 1.4.4 Impianto illuminazione di emergenza Dovrà essere realizzato un impianto di illuminazione d’emergenza che quando viene a mancare la normale fornitura di energia elettrica sia garantito un illuminamento minimo ma sufficiente per evidenziare i passaggi (corridoi, ecc.) e le uscite, in maniera da permettere l’evacuazione dei locali. L’alimentazione d’emergenza sarà indipendente da qualsiasi altro impianto elettrico del locale. Tenuto conto delle esigenze e delle particolarità costruttive del complesso, si prevede l’installazione di apparecchi illuminanti autonomi dotati di propria sorgente di energia con gruppo batteria inverter, della ditta OVA modello Domina o equivalente. Le lampade utilizzate dovranno essere del tipo fluorescente, consentendo un minor consumo energetico rispetto alle lampade ad incandescenza, favorendo altresì elevati valori di autonomia, anche con batterie di dimensioni ridotte. In caso di guasto all’alimentazione sarà un solo punto luce ad essere fuori servizio, mentre il resto dell’impianto deve mantenere la sua efficienza. Tutti gli apparecchi di emergenza autonomi, dovranno incorporare un segnale luminoso che indica le seguenti condizioni: - alimentazione ordinaria presente; - batterie sotto carica; - continuità nel circuito attraverso eventualmente il filamento della lampada. Gli apparecchi illuminanti di emergenza autonomi dovranno utilizzare batterie che non richiedano sostituzione per almeno 4 anni di funzionamento ordinario (CEI 34-22 paragrafo 22.6.3). L’autonomia di detti corpi illuminanti è tale da garantire un ordinato deflusso delle persone presenti e comunque non inferiore a 1 ora. 1.5 TELEFONO – TELEVISIONE – CITOFONO – ANTINTRUSIONE – ANTINCENDIO – VALUTAZIONE SCARICHE ATMOSFERICHE Non sono oggetto di questo progetto. 1.6 IMPIANTO TERMOIDRAULICO L’impianto elettrico dovrà essere realizzato nel rispetto delle norme CEI 64-8, CEI 31-33 e CEI 31-35. Le elettropompe, le valvole motorizzate, le sonde e quant’altro, si dovranno alimentare mediante una linea dedicata per ogni corpo, in partenza dagli interruttori salvamotori e contatti ausiliari posizionati sul quadro elettrico. Come si evince dal relativo elaborato progettuale degli impianti meccanici. Il collegamento di queste apparecchiature dovrà avvenire mediante l’utilizzo di guaine e ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 7 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 cavi di tipo FROR 450/750V, garantendo un grado di protezione minimo IP55. Inoltre si provvederà a collegare in campo le macchine e le apparecchiature dell’impianto idraulico meccanico, con le rispettive centrali di regolazione fornite dalla ditta installatrice, per la gestione e regolazione delle apparecchiature prima summenzionate, secondo la logica di funzionamento dell’impianto idraulico. Quindi nei collegamenti elettrici dovranno essere tassativamente rispettate le istruzioni date dal progettista dell’impianto meccanico e dal fornitore delle apparecchiature e del sistema. Si dovranno collegare le apparecchiature dell’impianto di contabilizzazione, mediante la posa di un cavo schermato in partenza dalla centrale termica che collega tutti i satellite d’utenza. Si dovrà procedere con la posa ed il collegamento di un cronotermostato per ogni alloggio. 1.7 IMPIANTO DI CONTABILIZZAZIONE Si dovrà realizzare la posa di tubi, cassette e cavi per garantire il collegamento del cronotermostato, della valvola di zona e del contacalorie. Come si evince dal relativo elaborato progettuale degli impianti meccanici. 1.8 IMPIANTO GENERALE DI TERRA L'impianto di messa a terra generale risulta esistente, a cui dovranno essere collegate tutte le apparecchiture. Il valore totale di resistenza dell'impianto di terra dovrà essere tale da garantire il perfetto coordinamento degli organi di protezione dai contatti indiretti. 50 Rt < ----------Idn Dove Idn è la massima corrente d’intervento degli interruttori di protezione differenziali. Verranno inoltre realizzati i collegamenti equipotenziali di tutte le tubazioni di adduzione e scarico e le masse metalliche presenti in prossimità di conduttori elettrici in tensione. A lavoro ultimato l’appaltatore è tenuto ad effettuare la misurazione del valore della resistenza di terra. ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 8 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 2 RELAZIONE TECNICA DI CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI CON PERICOLO DI ESPLOSIONE Dati generali Numero classificazione: P003 Committente: Comune Reggio Emilia Data: 27/06/2014 Struttura: Centrale termica Indirizzo: Via Caleri n. 24-26-28 Comune: Reggio Emilia Provincia: RE Località di riferimento più prossima: Bologna B. Panigale Altitudine (m): 49 Parametri di progetto Parametro K (grado continuo e primo): 0,25 Parametro K (grado secondo): 0,5 Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25 Parametro Kdz (grado secondo): 0,5 Parametro K0: 2 Fattore di sicurezza Ka: 1,2 Ambiente Codice A001 - Descrizione: Centrale termica Tipo di ambiente: chiuso Volume libero dell'ambiente (m³): 50 Pressione atmosferica (Pa): 101325 Temperatura ambiente (°C): 20 Fattore di efficacia della ventilazione f: 2 Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,1 Disponibilità della ventilazione: Buona Tipo di ventilazione: Naturale Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,025 Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0,0005 Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,025 Sostanza infiammabile Nome: Metano industriale Numero: 227 Composizione: CH4 LEL % volume: 4,40 LEL (kg /m³): 2,94E-02 ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 9 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 UEL % volume: 17,00 Densità relativa all'aria: 0,554 Massa molare (kg/kmol): 16,04 Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31 Massa volumica del liquido (kg/m³): 415 Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 3454 Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,074 Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5 Temperatura di ebollizione Tb (°C): -161,4 Temperatura di accensione (°C): 537 Temperatura di infiammabilità (°C): 0 Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA Classe di temperatura: T1 Sorgente di emissione Codice: SE001 Descrizione: Valvola arresto Sostanza pericolosa: Metano industriale Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04 Assoluta (Pa): 105325 Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325 Area del foro di emissione (mm²): 0,25 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza (°C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000145664 Distanza dal soffitto hs (m): 1 Sorgente di emissione Codice: SE002 Descrizione: Valvola intercettazione Sostanza pericolosa: Metano industriale Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04 Assoluta (Pa): 105325 Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325 Area del foro di emissione (mm²): 0,25 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza (°C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000145664 Distanza dal soffitto hs (m): 1 Sorgente di emissione Codice: SE003 Descrizione: Valvola manuale esterna Sostanza pericolosa: Metano industriale ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 10 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2 Grado di emissione: secondo Modalità di emissione: gas/vapore Pressione all'interno del sistema di contenimento: Relativa (bar): 0,04 Assoluta (Pa): 105325 Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325 Area del foro di emissione (mm²): 0,25 Coefficiente di efflusso: 0,8 Temperatura della sostanza (°C): 20 Portata di emissione Qg (kg/s): 0,0000145664 Distanza dal soffitto hs (m): 1 Controllo dell'ambiente Sorveglianza del personale Luogo: sottoposto a generica sorveglianza Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Valvola arresto) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,299886 Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,0009914188 Tempo di persistenza t (s): 20,83 Volume Vex (m³): 0,003305985 Volume Vz (m³): 0,00661197 (non trascurabile) Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,1389399 Quota a (m): 0,167 Volume zona pericolosa (m³): 0,01941393 Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante Zone pericolose (generata dalla SE: SE002 - Valvola intercettazione) Emissione di grado secondo ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 11 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,299886 Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,0009914188 Tempo di persistenza t (s): 20,83 Volume Vex (m³): 0,003305985 Volume Vz (m³): 0,00661197 (non trascurabile) Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,1389399 Quota a (m): 0,167 Volume zona pericolosa (m³): 0,01941393 Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante Zone pericolose (generata dalla SE: SE003 - Valvola manuale esterna) Emissione di grado secondo Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,299886 Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,0009914188 Tempo di persistenza t (s): 20,83 Volume Vex (m³): 0,003305985 Volume Vz (m³): 0,00661197 (non trascurabile) Grado della ventilazione: Medio Direzione dell'emissione: non nota Tipo di zona: Zona 2 Distanza pericolosa dz (m): 0,1389399 Quota a (m): 0,167 Volume zona pericolosa (m³): 0,01941393 Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 12 di 13 CELLA DI REGGIO EMILIA RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO TERMICO VIA CALERI 24-26-28 Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona, identificata nella presente classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno risulta superiore a quella prevista dalla guida CEI 31-35 per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare conseguentemente il tipo di tale zona (in zona 0 o zona 1). SCHEDA RIASSUNTIVA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPLOSIONE AMBIENTE SOSTANZE SORGENTI DI PRESENTI EMISSIONE GRADO SE Valvole di CENTRALE intercettazione Gas metano Secondo TERMICA manuale interne ed esterne AREA ESTERNA Valvole di Gas metano intercettazione Secondo CLASSIFICAZIONE ZONE ESTENSIONE MISURE DI NOTE PROTEZIONE Zona 2 a = 20cm Nessun impianto all'interno della zona I locali con zona 2 si considerano locali ordinari a = 20cm Nessun impianto all'interno della zona I locali con zona 2 si considerano locali ordinari Zona 3 ESECUTIVO Fascicolo Tecnico impianti elettrici Pagina 13 di 13