Come è cambiata la comunicazione pubblica di genere

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23/04/2010
MICOMUNICO
COMUNICAZIONE DI GENERE NELLA PROVINCIA DI MILANO
Come è cambiata la
comunicazione pubblica di genere:
alcuni passaggi fondamentali
Anna Catasta
Centro di Iniziativa Europea
20 aprile 2010
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Perché parlare di comunicazione?
Negli ultimi anni la comunicazione ha assunto un ruolo
fondamentale come fattore di successo, sostenibilità,
visibilità di processi, valori, relazioni (pubblicità
commerciale, comunicazione istituzionale, sociale, politica)
 Parliamo di:
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• Comunicazione pubblica: informazione a
cittadini/e sulle politiche e il funzionamento degli
enti pubblici;
• Comunicazione pubblica sociale: promozione di
informazioni rivolte a cittadini/e su temi di
interesse e utilità collettivi;
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Campagne di sensibilizzazione promosse dal Dipartimento
Pari Opportunità
“Rifiuta l’omofobia, non
essere tu quello diverso”,
2009
“Contro la violenza:
Respect women, Respect
the world”, 2009
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Campagne di sensibilizzazione non istituzionale
Donna Moderna
“Campagna contro la
violenza sulle
donne”, (Oliviero
Toscani)- 2008
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Perché parlare di comunicazione pubblica
con un “approccio di genere”
• La comunicazione pubblica potrebbe svolgere meglio la
funzione educativa che gli è propria considerando, per
esempio, l’approccio femminile ai problemi?
• Quale ruolo potrebbero svolgere le donne per stimolare
la responsabilità di chi promuove e di chi realizza
campagne di comunicazione?
• Quale contributo possono portare le donne che rivestono
ruoli di responsabilità nella comunicazione per far meglio
interagire soggetti diversi (enti pubblici, no profit, agenzie
di comunicazione) che devono comunicare con cittadini
e cittadine?
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Provincia Autonoma di
Bolzano.
Campagna istituzionale
contro il bullismo
(Oliviero Toscani)- 2009
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Regione Toscana- Anno
europeo delle pari
opportunità per tutti.
Campagna
antidiscriminazione per
orientamento sessuale e
identità di genere- 2007
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• Il principio delle pari opportunità, riconosciuto a livello
costituzionale, resta di fatto ancora poco applicato.
• Anche se tutti concordano che la comunicazione
rappresenta uno strumento importante per la
promozione di una cultura attenta al genere e per la
valorizzazione
delle
differenze
all’interno
delle
amministrazioni pubbliche, sono ancora pochi i progetti e
i piani di comunicazione che prendono in considerazione
l’ottica di genere.
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Cosa rappresenta la comunicazione
istituzionale oggi
• gender gap nei ruoli professionali rappresentati;
• invisibilità del target;
• scarsa rappresentazione di ruoli pubblici femminili e
maschili;
• riferimenti deboli al ruolo familiare maschile e femminile;
• invisibilità della conciliazione per donne e uomini.
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Regione Sardegna. Campagna Master and back- 2009
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Campagne di sensibilizzazione sui temi del Mercato del
Lavoro 2008
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Campagne istituzionali AEM Milano 2005
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“Evoluzione” immagine femminile nelle campagne Inail
Assicurazione contro gli infortuni domestici 2006-2007-20082009
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Cosa significa essere attenti al genere nella
comunicazione
• Promuovere politiche e risorse nella direzione di una
maggiore equità tra uomini e donne,
• Dare visibilità alla presenza femminile nei luoghi delle
decisioni,
• Valorizzare le competenze e le diverse esperienze
maturate dalle donne,
• Assicurare il principio della parità in ogni momento
della vita economica e sociale,
• Promuovere in particolare la partecipazione maschile ai
ruoli di cura,
• Promuovere una corretta rappresentazione delle
donne nella comunicazione (anche commerciale).
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Dalle pari opportunità all’ottica di genere
•
Le iniziative sulle Pari Opportunità costituiscono ancora oggi gli
esempi più significativi, sia come numero sia come tipologia di
messaggi, della comunicazione pubblica sul tema.
•
Sono infatti ancora poche le campagne e i progetti dove emerge una
reale attenzione allo specifico femminile e agli strumenti pensati per
dialogare con le donne.
Ambiti dove la comunicazione potrebbe più facilmente intervenire:
 promozione della cultura di pari opportunità attraverso
interventi specifici di comunicazione;
 promozione delle pari opportunità attraverso tutte le attività di
comunicazione;
 promozione dei servizi (e dell’integrazione dei servizi) in
un’ottica di pari opportunità con l’obiettivo di migliorare la
conoscenza e l’utilizzo di quanto messo a disposizione di
cittadini e cittadine, in particolare delle donne.
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Promozione della cultura di pari opportunità attraverso
interventi specifici di comunicazione
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Regione Piemonte, campagna di sensibilizzazione sulle pari opportunità
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Consigliere di Parità Provincia di Torino e Regione
Piemonte, campagna per la promozione dei congedi
parentali
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Ministero pari opportunità, campagna contro le mutilazioni
genitali femminili e contro al violenza alle donne, 2006-07
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Campagna per la promozione di candidature al
femminile alle elezioni in Polonia (ottobre 2007)
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Campagna “Forza, eleggiamo le donne!” marzo 2007
per le elezioni in Turchia (novembre 2007)
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Campagna istituzionale della Regione
Puglia
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Promozione delle pari opportunità attraverso tutte le attività
di comunicazione
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Campagne Ministero del Lavoro per la promozione del
Nuovo Part- time 2004-2006
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Regione Piemonte, Campagna Centri per l’impiego
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Campagna istituzionale contro il lavoro nero- Ministero del
Lavoro- Inail- Inps- 2008
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Progetto integrazione, Ministero del Lavoro, 2009
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Promozione dei servizi (e dell’integrazione dei servizi) in
un’ottica di pari opportunità
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Ministero del Lavoro. Campagna Buoni Lavoro 2009
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… in sintesi
La comunicazione pubblica sta diventando sempre più
chiara, diretta e accessibile.
La semplificazione del linguaggio è considerata un obiettivo
importante sia per molti Enti Locali sia per
l’amministrazione centrale.
La comunicazione pubblica è sempre più “responsabile”
perché, a differenza della comunicazione commerciale,
svolge un ruolo importante: educare il cittadino,
sostenere il cambiamento sociale, promuovere
comportamenti corretti, abbattere pregiudizi e
preconcetti.
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La comunicazione istituzionale:
Identità e ruolo in sintesi
Deve comunicare
valori
Deve provocare / stabilire
nuovi atteggiamenti,
comportamenti sociali
Deve essere efficace
Deve affrontare la complessità,
fornire una lettura interpretativa
Deve combattere gli stereotipi “negativi”
Stimola il
cambiamento,
costruisce le nuove
direzioni
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I benefici di adottare la comunicazione pubblica
con un approccio di genere per:
1. comunicare le politiche e le attività (visibilità del ruolo),
2. comunicare i servizi,
Una comunicazione che rappresenti modelli di donne e
uomini coerenti e in linea con l’evoluzione dei ruoli nel
mercato del lavoro e nella società può:
• rendere accessibili diritti e opportunità a cittadine e
cittadini,
• introdurre e diffondere modelli di parità nella società e
nel lavoro,
• avvicinare le istituzioni ai cittadini.
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1. Comunicare politiche e attività
• Le politiche e le attività pubbliche, promosse attraverso
le attività di comunicazione dell’ente, sono orientate a
soddisfare bisogni e aspettative di cittadine e cittadini;
• Bisogni e aspettative sono in continua e rapida
evoluzione: la comunicazione istituzionale deve rivedere
e adeguare i modelli professionali e sociali rappresentati
nella
comunicazione
istituzionale
sulla
base
dell’evoluzione delle strategie e dei modelli familiari,
della nuova dimensione rappresentata dal lavoro
nell’identità femminile;
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2. Comunicare i servizi
•
Attivare servizi a favore delle donne è uno degli strumenti più
efficaci per promuovere le pari opportunità tra uomo e donna e
attraverso risposte concrete ai bisogni delle cittadine;
•
I servizi di supporto all’inserimento nel mondo lavorativo e
professionale, oltre che di aiuto ai problemi di conciliazione dei
tempi, possono favorire la partecipazione femminile al mercato del
lavoro in modo diretto ed efficace;
•
Attivare servizi rivolti alle donne significa promuovere
concretamente le pari opportunità tra uomo e donna come valore
fondamentale per la realizzazione di nuovi modelli di vita e di lavoro.
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La comunicazione dei servizi è in ottica di pari
opportunità?
• Le tipologie di servizi prevalenti rivelano un’attenzione
alla promozione della donna nel mondo del lavoro;
• Il supporto per l’inserimento nella vita professionale
sembra rivolto in particolare alla donna inteso come
soggetto debole;
• I servizi di orientamento e informazione sembrano
riflettere la necessità emergente di strutture di sostegno
e aiuto per la gestione della vita quotidiana;
• Il target invisibile: i servizi sembrano non esplicitare i
profili di donne e I bisogni specifici cui si rivolgono;
• I servizi forniscono una risposta ancora debole alla
conciliazione dei tempi, che grava ancora in particolare
sulle donne.
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Introdurre la chiave di genere significa:
- dare visibilità ad entrambi i sessi,
- rappresentare la complessità dei modelli,
- veicolare immagini di donne e uomini rappresentative di
target reali;
 Quali strumenti hanno a disposizione gli enti pubblici?
- Orientamenti internazionali/ nazionali/ europei
- Autodisciplina pubblicitaria (es. IAP in Italia)
- Codici di condotta
- Associazioni (es. Associazione Protocollo contro la
pubblicità sessista)
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In particolare sono stati sviluppati in questi ultimi anni
alcuni importanti progetti a livello locale o nazionale o
europeo, finalizzati a sostenere politiche di genere e
dare un contributo significativo alla diffusione di una
comunicazione istituzionale orientata alle pari
opportunità.
Molti di questi progetti hanno prodotto linee guida o
raccomandazioni finalizzate alla diffusione della cultura
di genere, oltre che all’aumento della presenza delle
donne nel mercato del lavoro, al sostegno della creatività
femminile, alla promozione di un nuovo ruolo della
donna nella nostra società.
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• Progetto Comunico Donna, FSE Regione Lombardia,
“Linee guida per la comunicazione chiara ed efficace
orientata alle pari opportunità” (2004)
• Progetto LEAD, Interreg IIIC, Capofila Comune di Bari,
“Linee guida europee per la comunicazione orientata al
genere” (2007)
• Progetto REP Rete Elette Pugliesi, FSE Regione Puglia,
capofila
Interprogram,
“Manuale
Comunicazione
Istituzionale di genere” (2008)
39
… iniziative a livello nazionale
• INAIL “Comunicare le pari Opportunità: linee guida per
una corretta comunicazione in ottica di genere” (2006);
• Rete nazionale delle consigliere di parità, gruppo
comunicazione e formazione. “Comunicazione e
stereotipi di genere: linee-guida per la valorizzazione
dell'immagine
e
dell’identità
di
genere
nella
comunicazione istituzionale”. (2006)
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Regione Puglia
Legge Regionale 21 Marzo 2007 n. 7 – Norme per le politiche di genere e i
servizi di conciliazione vita-lavoro in Puglia
•
•
•
•
•
•
L’art. 23 è dedicato specificatamente alla Comunicazione istituzionale; da una parte la Regione si
propone di operare nelle proprie attività di comunicazione istituzionale per:
introdurre la prospettiva di genere favorendo l’attenzione sui temi della parità tra donne e uomini
valorizzare il ruolo della donna in ambito sociale, professionale e politico e promuovere
un’immagine positiva
promuovere una rappresentazione maschile e femminile coerente con l’evoluzione dei rispettivi
ruoli nel mercato del lavoro, nelle istituzioni e nella società, contrastando in modo attivo gli
stereotipi di genere.
Dall’altra la Regione si propone di integrare questi principi in tutte le attività di comunicazione
finanziate come condizione vincolante di ammissione al finanziamento.
Infine, nel successivo art 24. la Regione affida al Comitato regionale per le comunicazioni
(Co.re.com. istituito con legge regionale del 28/2/2000 n° 3) il compito di monitorare
l’informazione locale e i contenuti della programmazione televisiva e radiofonica con il
compito di evidenziare eventuali caratteri discriminatori.
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Orientamenti internazionali e
comunitari
Orientamenti internazionali
“Promuovere una raffigurazione equilibrata e non stereotipata di uomini e donne nei
media” così recita l’Obiettivo strategico J2 – Sezione J della Piattaforma d’Azione di
Pechino approvata dalla Conferenza Mondiale sulle donne nel 1995.
Orientamenti e racccomandazioni europei :
Vademecum per evitare un uso sessista delle lingue (Marzo 2009),
Europarlamento. La guida, "La neutralità di genere nel linguaggio usato al
Parlamento europeo", distribuita dagli uffici del Parlamento europeo, racchiude una
serie di "orientamenti intesi ad assicurare che in tutti i documenti parlamentari sia
utilizzato come norma e non come eccezione un linguaggio neutro dal punto di vista
del genere".
Risoluzione “How marketing and advertising affect equality between women
and men” (2008), Europarlamento. La Risoluzione invita il Consiglio, la
Commissione e gli Stati membri a mettere in atto azioni positive contro gli insulti
sessisti e le immagini degradanti delle donne e degli uomini nella pubblicità, in
particolare combattendo l’uso di stereotipi e accompagnando misure positive a delle
campagne educative.
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Orientamenti nazionali
•
•
- Art. 10 del Codice Civile che stabilisce “una pubblicazione che non è
consentita dalla legge o è lesiva della reputazione di un cittadino, può
essere interrotta da un giudice”. Questo articolo può essere invocato nel
caso di comunicazioni offensive dell’identità sessuale e della sensibilità
delle cittadine e dei cittadini.
- Art. 21 Costituzione italiana non fa esplicito riferimento alla parità tra
donne e uomini nella comunicazione, ma salvaguardando la libertà di
espressione e di stampa, pone principi di carattere generale a tutela del
buon costume. L’articolo recita: “Tutti hanno diritto di manifestare
liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione […]. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o
censure […]. Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le
altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce
provvedimenti adeguati a prevenire e reprimere le violazioni
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I codici deontologici e
l’autodisciplina pubblicitaria
Codice della Camera di Commercio Internazionale (ICC Code 1997)
European Advertising Standard Alliance, 1996,
Bureau de Vérification de la Publicité, Francia (www.bvp.org)
Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) www.iap.it
Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale
(www.compubblica.it).
UNICOM, Unione Nazionale Imprese di Comunicazione (www.unicommi.org)
Assocomunicazione, Associazione delle imprese di comunicazione
(www.assocomunicazione.it).
AIAP (www.aiap.it)
Pubblicità Progresso (www.pubbliprogresso.it)
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Le attività di comunicazione nella pubblica
amministrazione
la comunicazione pubblica diviene una delle attività
strategiche della pubblica amministrazione
legge quadro 150/00 e successive direttive e dispositivi di
legge
(nota: Legge 7 giugno 2000, n. 150, "Disciplina delle attività
di informazione e di comunicazione delle pubbliche
amministrazioni", G.U. n. 136 del 13 giugno 2000;
Regolamento di attuazione del 21 settembre 2001, n.
422; Direttiva sulle attività di comunicazione delle
pubbliche amministrazioni, 7 febbraio 2002)
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Le tipologie della comunicazione pubblica
• - Comunicazione di servizio: informa sulle
modalità di funzionamento degli uffici, la
normativa, le prestazioni offerte;
• - Comunicazione amministrativa: promuove la
funzione di servizio dell’ente e l’efficienza
amministrativa;
• - Comunicazione di cittadinanza: promuove la
comunicazione rivolta ai cittadini per renderli
partecipi delle decisioni assunte e delle
opportunità offerte.
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Il piano annuale di comunicazione
stabilisce che le amministrazioni statali debbano elaborare
“annualmente il programma delle iniziative di
comunicazione che intendono realizzare nell’anno
successivo” e che questo (art. 13) debba essere
comprensivo anche dei progetti di comunicazione a
carattere pubblicitario
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Come implementare le Linee Guida
Sensibilizzazione/formazione/informazione
Criteri/standard di qualità
Controllo/coordinamento
Monitoraggio/Valutazione
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