Vi fu una festa di nozze Schema per la preghiera per Gruppi Famiglia Canto La Tua famiglia Ti rende grazie Noi Ti preghiamo, Padre dell’uomo, per ogni famiglia che tu doni a noi. Noi contempliamo la Tua bellezza in ogni padre e ogni madre. La Tua famiglia Ti rende grazie Per tutti i doni che Tu le dai. Festa e lavoro, gioia e fatica, sei nostra vita Signore Gesù. Noi Ti preghiamo, Cristo Signore. Sei fonte di gioia per l’umanità. Noi Ti chiediamo per ogni famiglia un giusto lavoro ed il pane. Noi Ti preghiamo, Spirito Santo: questa Tua Chiesa guida sempre. Noi T’invochiamo: sei nostra pace, festa di vita, gioia piena. Noi Ti preghiamo, tu nella prova sei nostro aiuto: ci sostieni. Noi supplichiamo forza e perdono; per i tuoi figli sei conforto. Noi Ti preghiamo: venga il Tuo Regno; l’umana famiglia già Ti attende. In Te speriamo, Figlio amato, Signore glorioso nostra Pasqua. Dopo il Segno della Croce, il saluto ed una breve introduzione, ci si può introdurre alla preghiera: Salmo Dio è per noi rifugio e forza. Dio è per noi rifugio e forza, aiuto sempre vicino nelle angosce. Perciò non temiamo se trema la terra, se crollano i monti nel fondo del mare. R. Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. Venite, vedete le opere del Signore, egli ha fatto portenti sulla terra. R. Fermatevi e sappiate che io sono Dio, eccelso tra le genti, eccelso sulla terra. Il Signore degli eserciti è con noi, nostro rifugio è il Dio di Giacobbe. R. Preghiamo O Dio, che nell’ora della croce hai chiamato l’umanità a unirsi in Cristo, Sposo e Signore, fa’ sperimentare alle nostre famiglie la forza trasformante del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Oppure O Dio, che nell’ora della croce hai chiamato l’umanità a unirsi in Cristo, Sposo e Signore, rivela la tua presenza salvifica nelle nostre famiglie perché si sveli ai nostri cuori la vocazione sponsale che tu ci hai chiamato a vivere nella tua santa Chiesa. Per Cristo nostro Signore. A questo punto si potrebbe accogliere la icona delle Nozze di Cana. Dal Vangelo secondo Giovanni Il segno delle nozze di Cana 2, 1-11 Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: "Non hanno vino". E Gesù le rispose: "Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora". Sua madre disse ai servitori: "Qualsiasi cosa vi dica, fatela". Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le anfore"; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: "Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto". Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: "Tutti mettono in tavola il vino buono all'inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora". Questo, a Cana di Galilea, fu l'inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Si propone una lectio sul brano evangelico in tre momenti. Dio ama l’umanità A partire dal profeta Osea il Regno di Dio è rappresentato dall’immagine biblica delle nozze. Anche in questo brano evangelico la festa dell’amore dell’uomo e della donna è servito da metafora per esprimere l’alleanza di Dio con il suo popolo. L’ora decisiva in cui Dio stringe questa relazione permanente con gli uomini scocca con l’incarnazione del suo Figlio, uscito dal seno del Padre come uno sposo, e disceso sulla terra per noi e per la nostra salvezza. Il segno compiuto da Gesù a Cana, in cui convergono le attese messianiche dell’antico Testamento, svela Dio e il suo amore in Cristo e inaugura i tempi nuovi, non più segnati dall’infedeltà di Israele, ma dall’amore sovrabbondante di Dio. L’assenza del vino è colmata dal miracolo compiuto dal Messia, segno di un Dio che “sperpera se stesso”. Un amore, quindi, smisurato e non di certo scadente, né nel tempo, né per qualità. Nel suo amore per l’uomo Dio non riesce a trattenersi. La sua misura è l’infinito, l’eternità, la sovrabbondanza. E l’uomo potrà riceverlo nella misura della sua fede. La carità divina si adatta al cuore misero dell’uomo e lo eleva. Così facendo il Signore ci tira fuori dal nostro tempo, dai nostri momenti di miseria, di vuoto e ci spinge in una nuova era di grazie e riconciliazione. La presenza di Gesù al banchetto di Cana esprime quindi un nuovo inizio nella stria salvifica tra Dio e l’uomo. Essi non sono soggetti in competizione, ma alleati. Dio non è affatto l’antagonista o il concorrente della nostra felicità. Piuttosto ne è la ragione, il garante della grandezza della persona umana. Solo in questa immanenza reciproca e sponsale, noi possiamo vivere. Gesù trasforma l’acqua in vino ed esaudisce il desiderio più profondo dell’uomo dal cuore inquieto, dell’uomo in attesa, che non si sente appagato dal proprio reddito o dalla condizione sociale, dell’uomo che cerca le realtà più grandi e si spinge con coraggio verso di esse, dell’uomo che cerca il vero ben-essere e che si chiede che cosa sia il vero bene, che inizia a percepire che nulla di finito può colmare il suo cuore. Solo chi incontra Dio inizia davvero a vivere. Lettore Tutti Lettore Tutti Forte è l’amore del Signore, la sua fedeltà dura in eterno. Allarga il nostro cuore, Signore. Colmalo con il tuo amore. La carità del Signore non avrà mai fine. Allarga il nostro cuore, Signore. Colmalo con il tuo amore. Dio ama la sua Chiesa A Cana non succede solo qualcosa di sorprendente; si dispiega uno straordinario mistero. Il vino nuovo, migliore del precedente, allude al sangue del Crocifisso. Nell’ora della Pasqua non saranno più le anfore a versare il frutto della vite, ma dal costato del Signore fluirà il sangue della nuova ed eterna alleanza di Dio con l’umanità. Cana è il momento inaugurale di questo patto nuziale, che si estende a tutta la vita della Chiesa. I discepoli vedono la gloria del Signore e credono in lui. Così essi costituiscono la prima comunità della nuova alleanza. Sono la famiglia di Gesù. E Maria è la “matrice” da cui prende forma la fede di ogni credente: “Qualunque cosa vi dica, fatela!”. Nasce il nuovo Israele, la Chiesa sposa di Cristo. L’ora cristologia in cui il Figlio di Dio offre la salvezza alla Chiesa e al mondo, è un tempo perenne. Egli, infatti, è sempre presente nella sua Chiesa. Come a Cana, dietro preghiera di Maria sua Madre, Gesù dà il vino nuovo, così adesso, dietro la preghiera della Chiesa sua sposa, il Signore glorioso anticipa la sua venuta di grazia. L’acqua trasformata in vino è attinta dalle giare per la purificazione. Qui si nasconde il bisogno della Chiesa di essere continuamente purificata, lavata dalle sue colpe e rivestita di santità e bellezza. I servi presenti al banchetto intuiscono qualcosa dell’evento lì consumatosi e se ne fanno messaggeri. Portando in tavola il vino nuovo cooperano con la loro obbedienza al disegno di salvezza che il Messia inizia a realizzare per loro stessi e per tutti gli invitati alla cena eucaristica. Lettore Tutti Lettore Tutti Dal suo fianco usci sangue ed acqua. Lascia aperto il tuo cuore, Signore. Per noi è sorgente di vita. Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa. Lascia aperto il tuo cuore, Signore. Per noi è sorgente di vita. Dio ama la famiglia È possibile un’ultima lettura della nozze di Cana. Gesù dà inizio proprio qui alla sua missione salvifica. Avvia il ministero messianico mentre una nuova famiglia inizia anch’essa a camminare sulla via dell’amore. Egli sceglie un luogo intimo e familiare per svelare la sua vera identità, chi egli è. E di riflesso, in questa sua presenza di luce, la famiglia si rispecchia scoprendo anch’essa la propria identità e vocazione. L’amore trinitario è sorgente d immagine dell’amore coniugale e familiare. L’amore di Cristo per la sua Chiesa è l’ambiente vitale in cui innestare l’esistenza della famiglia. Ne nasce una vera ed effettiva simbiosi, armonica ed indispensabile, una missione urgente: la Chiesa è chiamata ad essere sempre più famiglia, ed ogni famiglia è chiamata a diventare piccola Chiesa. Così entrambe, Chiesa e famiglie, saranno capaci di riflettere la bellezza trinitaria per irradiazione, con la forza dell’amore vissuto. La famiglia, i coniugi con i loro figli, dovranno stabilizzarsi alla sorgente inesauribile di questa carità divina, per avere la sicurezza di vivere un amore fedele ed indissolubile. Svolgendo questo servizio universale nell’ambiente ecclesiale e in ogni contesto civile, la famiglia resterà il “patrimonio principale dell’umanità”. Lettore Tutti Lettore Tutti Voi siete l’uno per l’altra segno della presenza del Dio dell’amore. Apri, Signore, la porta della nostra famiglia al tuo vangelo. Voi siete per i vostri figli i primi testimoni della fede. Apri, Signore, la porta della nostra famiglia al tuo vangelo. Riflessione omiletica Sarebbe opportuno, terminata la riflessione del sacerdote, dare alle coppie l’opportunità di condividere le loro testimonianze. Canto Lo si scelga tra quelli conosciuti dalla comunità. Preghiera corale Padre, origine e fonte della vita, che in principio hai creato l'uomo e la donna perché fossero nel reciproco amore famiglia da te benedetta, tua immagine e somiglianza: benedici tutte le famiglie. Signore Gesù, sposo e amico, noi ti ringraziamo perché siedi ancora e sempre alla tavola delle nostre famiglie e riveli con Segni e Parole che l'amore di Dio è in mezzo a noi. Benedici l'unione dell'uomo e della donna perché brilli tra loro la bellezza del tuo amore. Apri i cuori all'ascolto e all'accoglienza delle "parole delle famiglie" e della Parola di Dio perché a tutti sia annunciato il "Vangelo della famiglia". Maria, a te, con cuore di figli, affidiamo il grido di tante famiglie che è lo stesso tuo grido a Cana: "Non abbiamo più vino". Tu sai che abbiamo bisogno e conosci le ferite profonde del cuore: prega per noi tuo figlio Gesù; con vigore e dolcezza aiutaci a fare ciò che il Signore dirà, perché sia tra noi per la gioia del Regno. Amen. Benedizione Dio, eterno Padre, vi conservi uniti nel reciproco amore; la pace di Cristo abiti in voi e rimanga sempre nella vostra casa. Amen. Abbiate benedizione nei figli, conforto dagli amici, vera pace con tutti. Amen. Siate nel mondo testimoni dell'amore di Dio perché i poveri e i sofferenti, che avranno sperimentato la vostra carità, vi accolgano grati un giorno nella casa del Padre. Amen. E su voi tutti, scenda la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen. Canto finale Lo si scelga tra quelli conosciuti dalla comunità.