CONTENUTI DI MASSIMA Al fine di facilitare l’organizzazione dei seminari di primo livello, riportiamo, di seguito, i contenuti del programma di massima pensati dal CENASCA e dalla GIOC. Il programma della due giorni sarà concordato nei dettagli, per una maggiore efficacia, con gli Animatori di Comunità, i Tutor ed i Direttori delle Pastorali in base alle necessità ed alle esigenze locali. Gioventù Operaia Cristiana Mattina: Intervento interattivo di conoscenza e confronto tra i partecipanti Finalità: creare un clima di scambio, di conoscenza, di amicizia, di ascolto reciproco partire dall’esperienza dei giovani per esigenza di concretezza e di attenzione alla loro vita confrontarsi sui luoghi di incontro e di condivisione della propria vita scoprire il significato del “gruppo” come luogo di amicizia, di confronto, di crescita umana e cristiana Modalità: presentazione e conoscenza tra i partecipanti scambio sulle proprie aspettative inerenti la due giorni, in particolare la prima scambio su esperienze o speranze di lavoro, su condizioni di vita (dei giovani presenti o dei giovani del loro territorio): aspetti positivi, fatiche, delusioni, speranze e sui luoghi di confronto e di condivisione Intervento sulla Gi.O.C. : realtà nata come attenzione ad una certa tipologia di soggetti, con il dispositivo educativo del gruppo ed un metodo di confronto. Intervento sul gruppo come dispositivo educativo e di evangelizzazione per i giovani del mondo del lavoro Co-consigli per interagire con l’intervento Dibattito in assemblea e conclusioni mattina Pomeriggio: (due proposte in alternativa) 1. Creare gruppi di giovani lavoratori con un metodo di confronto 1 Finalità: condividere alcune esperienze presentare e sperimentare un metodo di lavoro in gruppo, rispondente alle caratteristiche e alle esigenze dei giovani lavoratori e disoccupati verificare la giornata ed elaborare alcune proposte in continuità alle tematiche affrontate in riferimento alle esigenze dei giovani presenti o del territorio Modalità: ascolto di alcune esperienze di giovani presentazione del metodo della Revisione di Vita: vedere – valutare – agire sperimentazione in linea di massima in assemblea lavoro di gruppi per verifica e progettazione comune 2. Giovani, lavoro e consumi Premessa Se un tempo l’identità di una persona era segnata in maniera significativa dal tipo di lavoro, dalla professione o dalle origini sociali, oggi ciò che consente di sentirsi parte della società , di essere riconosciuto, di esprimersi e realizzarsi è la possibilità di possedere, spendere, consumare. La qualità della vita non sembra più determinata dal tipo di lavoro che si fa, ma dalla possibilità di accedere o meno ad un certo tipo di consumo. Spesso oggi le famiglie hanno un ruolo di ammortizzatore sociale per i giovani, i quali vivono anche grazie a quanto risparmiato e costruito dai genitori in passato. Ogni scelta (proseguire gli studi o andare a lavorare; frequentare un gruppo di amici piuttosto che un altro) ha delle conseguenze sul futuro. Così anche il modo con cui si utilizzano quotidianamente i soldi ha delle ripercussioni sul futuro e oggi si rileva una minore propensione al risparmio da parte dei giovani. Finalità: Analizzare e conoscere la condizione giovanile e lavorativa da un punto di osservazione particolare: il consumo. Approfondire le ricadute che il modo di consumare, spendere, risparmiare ha sulla concezione del lavoro, sugli stili di vita, sulle prospettive future. verificare la giornata ed elaborare alcune proposte in continuità alle tematiche affrontate in riferimento alle esigenze dei giovani presenti o del territorio 2 Modalità: condividere l’esperienza dei giovani circa i loro consumi e il loro stile di vita presentare i dati dell’inchiesta della Gi.O.C. “TUTTO IL RESTO” su giovani e consumi (otre tremila giovani inchiestati), soffermandosi su alcuni aspetti, verificandoli con la loro esperienza intravedere piste concrete sul piano educativo e formativo. lavoro di gruppi per verifica e progettazione comune Cenasca Cisl Mattina: 1. Il mercato del lavoro e la “riforma Biagi” Finalità aiutare i giovani disoccupati o irregolarmente occupati nella non semplice lettura delle dinamiche in atto all’interno di un mercato del lavoro come quello italiano in costante evoluzione. Modalità trattazione delle seguenti tematiche: evoluzione storica della cultura del lavoro; il mondo del lavoro oggi: come sta cambiando la struttura della domanda e dell’offerta di lavoro; il senso del lavoro: verso quale cultura; il mercato del lavoro dopo la riforma Biagi: le nuove tipologie contrattuali 2. Tecniche di ricerca attiva del lavoro Finalità aiutare i giovani in cerca di occupazione o in situazione di lavoro irregolare a prendere confidenza con le diverse teniche di ricerca attiva del lavoro. Modalità Trattazione delle seguenti tematiche: curriculum vitae (tradizionale ed europeo); lettera di presentazione; colloquio di selezione. 3 Pomeriggio: 1. L’impresa sociale Finalità aiutare i giovani disoccupati o irregolarmente occupati nel percorso di avvicinamento ai temi dell’autoimprenditorialità e della creazione di impresa sociale. Modalità trattazione delle seguenti tematiche: l’importanza del “lavorare insieme”; perchè la cooperazione; definizione della società cooperativa; costituzione della società cooperativa; le principali leggi che regolano la cooperazione; profili strutturali ed organizzativi; cenni sulla cooperazione sociale. L’ordine di trattazione degli argomenti e dunque l’articolazione del programma in cui i singoli corsi su struttureranno andrà di volta in volta stabilita in base alla disponibilità degli operatori ed alle esigenze dell’animatore di comunità. 4 BREVE VADEMECUM A FINI ORGANIZZATIVI A) Che cos’è l’iniziativa: 1. 2. 3. 4. E’ un’attività di tipo formativo E’ un lavoro d’aula Non è una Conferenza o un Convegno Dura due giorni ed ha degli orari da rispettare B) Partecipanti: 1. 2. 3. 4. Numero: min. 15 – max 30 Devono essere gli stessi per i due giorni Devono avere un’età possibilmente tra i 20 ed i 30 anni Possono essere diplomati, diplomandi, studenti universitari, laureati, disoccupati, ecc. 5. Vi possono essere giovani che già partecipano a cooperative 6. Vi possono essere anche giovani professionisti-commercialisti C) Dove si può organizzare 1. In una parrocchia 2. In una diocesi 3. In più diocesi per mettere insieme i giovani D) Cosa occorre avere a disposizione: 1. 2. 3. 4. Un’aula con dei banchi o sedie con la ribaltina per scrivere Delle cartelline con penne e block notes Una lavagna luminosa (è essenziale) con il telo Una lavagna a fogli mobili o una lavagna tradizionale E) Cose da non dimenticare: 1. Preparare con cura e anticipo l’elenco dei partecipanti 2. Contattarli per sollecitarli alla partecipazione ed averne la conferma 3. Organizzare il pranzo per tutti (anche al sacco purchè si mangi insieme) 5