P370 ANOMALIE CROMOSOMICHE MULTIPLE IN UNA

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ANOMALIE CROMOSOMICHE MULTIPLE IN UNA PAZIENTE CON FENOTIPO COMPLESSO: RUOLO DELL’ARRAYCGH
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P. Fontana , A. Casertano , G. Minopoli , G. Cappuccio , A. Rossi , A. Conti , P. Tedeschi , A. Mormile , L. Nitsch , G.
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Andria , R. Genesio , D. Melis
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Area funzionale di Genetica Medica A.O.U. Federico II di Napoli
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Dipartimento di Pediatria A.O.U. Federico II di Napoli
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Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare A.O.U. Federico II di Napoli
Le anomalie cromosomiche complesse sono riarrangiamenti strutturali coinvolgenti due o più cromosomi, spesso riportati
come casi unici. Possono essere ereditate o de novo e, sebbene rare, la loro caratterizzazione è importante per la diagnosi
di pazienti complessi e l’identificazione di carrier asintomatici. Descriviamo una paziente ora 18enne giunta all’osservazione
a 21 mesi per ritardo psico-motorio e displasia congenita dell’anca. Tra 3 e 5 anni di vita si delinea coinvolgimento oculare
con ptosi,nistagmo,exotropia,degenerazione tapetoretinica. Si palesano lassità legamentosa,dilatazione della radice aortica e iperelasticità cutanea,suggestivi di disordine connettivale. A 6 anni per rilievo di marcato ispessimento delle rocche
petrose si pone diagnosi di osteopetrosi intermedia; a 12 la paziente sviluppa epilessia con assenze complesse e un quadro
di piastrinopenia e piastrinopatia tipo δ-storage pool. Negli anni la curva di crescita subisce una progressiva deflessione,
mentre controlli radiografici testimoniano un ingravescente incurvamento bilaterale di femore, tibia e ulna. Negli anni, la
paziente ha effettuato cariotipo, FISH per s.Jacobsen, esame molecolare del gene COL2A1(s.Stickler), studio della biosintesi del collagene da fibroblasti in coltura, indagini senza esiti patologici. Ha infine praticato array CGH, che evidenzia
le seguenti delezioni de novo: 1q41,1q43,9p24.3,21q22.12. Diverse alterazioni fenotipiche della paziente possono essere
spiegate dalla monosomia di alcuni geni contenuti nelle regioni interessate. Al gene PROX1 (1q41) viene riconosciuto
un ruolo importante nello sviluppo embrionale encefalico, cardiaco e retinico; mutazioni in TGFB2 (1q41) sono descritte
in vitreoretinopatie e alterazioni della matrice connettivale; CHRM3 (1q43) causa anomalie scheletriche tra cui displasia
dell’anca e scoliosi. KANK1 (9p24.3) e RCAN1 (21q22.12) appaiono importanti nello sviluppo del SNC. La piastrinopatia
storage-pool si associa a mutazioni in RUNX1 (21q22.12). Il lavoro intende evidenziare l’importanza dei test genomici di
ultima generazione nei pazienti con fenotipi complessi e multidistrettuali, che sfuggono all’inquadramento diagnostico dal
punto di vista clinico e costituiscono nuove sfide per la consulenza genetica e riproduttiva.