Istituto Scientifico di Pavia Sede di Via Salvatore Maugeri 10
Che cosa è il
colon irritabile
INFORMATIVA PER PAZIENTI
IS PV ALL 22-0 05/09/2012
INDICE
Sindrome dell'intestino irritabile
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Che cosa è la sindrome dell’intestino irritabile?
5
Che cosa significa ”irritabile”?
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Quali indagini sono appropriate per determinare la sindrome
dell’intestino e non altre malattie importanti?
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Che cosa causa la sindrome dell’intestino irritabile?
6
Quali sono i sintomi più comuni nella sindrome dell’intestino irritabile?
7
La sindrome dell’intestino irritabile è una “ malattia seria”?
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La sindrome dell’intestino irritabile è per sempre?
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La sindrome dell’intestino irritabile è una colite?
8
Che cosa causa quella sensazione di gas e di movimenti anomali
nell’intestino(“ il borbottio”)?
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Quale terapia per la sindrome dell’intestino irritabile?
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Quale è l’effetto della dieta sulla sindrome dell’intestino irritabile?
10
Il ciclo mestruale può far peggiorare i sintomi della sindrome
dell’intestino irritabile?
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Quale relazione tra stress e sindrome dell’intestino irritabile?
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Cosa si deve fare?
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Informazioni su un
disturbo comune
Gentile Signora/Signore
di seguito le diamo alcuni consigli che possono esserLe di aiuto.
Chiediamo a Lei di leggere attentamente e di seguire le indicazioni
contenute.
Le informazioni che trovate di seguito sono esclusivamente divulgative.
La ringraziamo per l’attenzione e La invitiamo a rivolgersi al personale
sanitario per qualunque chiarimento o dubbio.
La Direzione dell’Istituto
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Il colon irritabile è più correttamente definito come la sindrome dell'intestino
irritabile
Il nome sindrome deriva dal greco.
(Syn = con + dromos = circuito,
strada. Stessa radice del verbo
greco dramai, agire, manifestare, da
cui anche dramma) vuole dire un
determinato insieme di segni e
sintomi La sindrome dell'intestino
irritabile è un disturbo funzionale
dell'intestino dovuto ad una attività
disordinata
della
muscolatura
intestinale. Se questa si contrae troppo compare diarrea, se si contrae
scarsamente compare stitichezza; se la muscolatura va incontro a contrazioni
prolungate (spasmi) si manifesta dolore.
Il disturbo è perciò solo ''funzionale'', non dovuto a modificazioni anatomiche
dell'intestino. Un tempo questo disturbo veniva indicato anche con il nome di
sindrome del colon irritabile o colite mucosa, da non confondere però con la
colite ulcerosa nella quale sono presenti lesioni ulcerose della parete
intestinale.
Il disturbo viene definito ''sindrome'' in quanto è presente un insieme di
sintomi e/o segni che, manifestandosi insieme, formano una malattia specifica.
La sindrome non è ereditaria né contagiosa; compare in genere fra i 15 e i 40
anni di età ed è più frequente nelle donne.
La Sindrome dell’intestino irritabile colpisce circa il 10% degli adulti. Non
richiede di solito un’ospedalizzazione e non comporta interventi chirurgici.
Tuttavia può severamente compromettere la qualità di vita di una persona. Più
del 20% dei pazienti cui è stata fatta una diagnosi di sindrome dell’intestino
irritabile afferma di lamentare problemi legati al controllo delle feci. La
sindrome dell’intestino irritabile è la seconda causa d’assenteismo dal lavoro
dopo ”l’influenza” ed il raffreddore comune.
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Quest’opuscolo vuole presentare alcune informazioni riguardo ai fattori che
causano i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile e i meccanismi
attraverso i quali questi sintomi si manifestano.
Una maggiore comprensione delle cause e dei diversi metodi di trattamento,
possa aiutare gli individui a gestire meglio questo disordine gastrointestinale.
Che cosa è la sindrome dell’intestino irritabile?
E’ un disturbo della funzione del colon (troppo spesso è ancora oggi chiamata
“colite” in modo errato perché genera confusione ed allarme tra le persone)
caratterizzata da un fastidio o un dolore addominale, da un’anomala
sensazione di una presenza di gas e di movimenti intestinali (il “borbottio”) e
da un’alterata frequenza nell’evacuazione delle feci. La diarrea spesso si
alterna alla stitichezza. Il fastidio o il dolore addominale, come la sensazione
anomala di una presenza di gas o di movimenti intestinali, sono alleviati dalla
defecazione. Spesso è presente la sensazione di “urgenza di defecare”. Le
tipiche caratteristiche della sindrome dell’intestino irritabile sono riconoscibili
dal medico, ma possono essere non tutte presenti e vi possono essere delle
varianti individuali. Normalmente il medico esaminerà l’addome della persona
affetta che si lamenta di questi disturbi e lo troverà normale. Il primo passo e
forse il più importante consiste nel riconoscere la sindrome dell’intestino
irritabile e di rimuovere il sospetto di altre malattie.
L’anemia, la presenza di sangue nelle feci o la perdita di
sangue dal retto, un dimagramento o la febbre
rappresentano dei problemi medici diversi e più seri.
Questi sintomi devono esse subito presentati all’attenzione
del medico.
Che cosa significa ”irritabile”?
“Irritabile” significa che i nervi che scorrono dentro l’intestino sono sensibili in
modo anomalo e che i nervi che controllano i muscoli dell’intestino sono
eccessivamente attivi. Il risultato di tutto questo è che l’intestino risponde in
modo esagerato a tutto ciò che normalmente avviene, come il passaggio di gas
o di fluidi lungo tutta la sua lunghezza. In questo modo si arriva ad un’attività
muscolare intestinale non appropriata che può, per esempio, fermare
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temporaneamente un movimento intestinale o rendere inefficaci gli sforzi per
espellere le feci.
Questi sintomi e questi eventi possono avvenire in alcuni malattie intestinali o
essere presenti dopo un intervento di chirurgia addominale, ma nella
sindrome dell’intestino irritabile non vi sono evidenze di qualche malattia
intrinseca
Quali indagini sono appropriate per determinare la sindrome
dell’intestino e non altre malattie importanti?
Le indagini da eseguire per un paziente con il sospetto di sindrome
dell’intestino irritabile possono essere diverse e possono variare da persona a
persona. Questo dipende da diversi fattori, come il modo di presentarsi del
paziente, l’età e lo stato generale di salute. Il punto più importante nella
diagnosi è stabilito da una storia dettagliata e da una visita meticolosa. Gli
esami di laboratorio e di radiologia, così come l’endoscopia possono essere
utili per escludere altre malattie, ma non sempre sono necessari
Che cosa causa la sindrome dell’intestino irritabile?
La causa dell’intestino irritabile non è completamente conosciuta. Si sa che le
persone con la sindrome dell’intestino irritabile hanno dei movimenti
intestinali sbagliati. I sintomi che le persone lamentano sembrano essere il
risultato di un’aumentata sensibilità alla distensione da parte dei gas e del
materiale fecale e di una tendenza dell’intestino ad essere eccessivamente
reattivo a quasi tutto: il mangiare, lo stress, le emozioni, la distensione
gassosa. Gli individui con sindrome dell’intestino irritabile reagiscono a tutti gli
eventi descritti prima sviluppando contrazioni intestinali più pronunciate.
Queste contrazioni sembrano essere responsabili della sensazione anomala
della presenza di gas o di movimenti intestinali, (“il borbottio”), il fastidio o il
dolore addominale e “l’urgenza di defecare”.
La sindrome dell’intestino irritabile non è causata da un agente infettivo.
L’intolleranza allo zucchero presente nel latte (lattosio) può provocare gli
stessi sintomi presenti nella sindrome dell’intestino irritabile. Quando
l’intolleranza al latte e la sindrome dell’intestino irritabile sono presenti nella
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stessa persona, può essere necessario affrontare i problemi in modo
differente.
La sindrome dell’intestino irritabile non ha nessuna relazione con il cancro
Quali sono i sintomi più comuni nella sindrome
dell’intestino irritabile?
Può essere presente una diarrea cronica o una stitichezza.
E’ molto comune un alternarsi di diarrea e stitichezza. I pazienti possono avere
una sensazione di non essere completamente “scaricati” e di avere ancora il
retto pieno.
Il dolore addominale e gli “spasmi” sono i sintomi più comuni e molti pazienti
hanno un sollievo del dolore o del fastidio addominale dopo l’evacuazione o
dopo il passaggio di gas dal retto. Alcuni pazienti lamentano nausea.
Bisogna sapere e ricordare che l’anemia, il sanguinamento intestinale, la
perdita di peso e la febbre non sono sintomi della sindrome dell’intestino
irritabile. Se compaiono questi sintomi bisogna immediatamente contattare un
medico.
La sindrome dell’intestino irritabile è una “ malattia
seria”?
Dipende dagli individui.
Per alcuni può compromettere la loro
qualità di vita, nel senso che può
influenzare in modo importante le loro
attività quotidiane o il loro
comportamento.
Tuttavia la sindrome dell’intestino irritabile è un disturbo benigno, nel senso
che non vi sono complicanze nel tempo, a distanza. Le persone con la
sindrome dell’intestino irritabile non hanno più di altri il rischio di sviluppare
una colite infiammatoria o un cancro e non devono eseguire indagini di
medicina preventiva in modo diverso dagli altri.
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La sindrome dell’intestino irritabile è per sempre?
Molto probabilmente no. Perché è stato osservato che circa il 10% dei pazienti
ogni anno che passa si sente meglio rispetto l’anno precedente. Quindi molte
persone, ma non tutte, migliorano.
In quei casi in cui lo stress gioca un ruolo importante, a volte un cambiamento
del proprio stile di vita e delle proprie abitudini, del modo di lavorare o del
rapporto con gli altri (familiari, gli amici, i colleghi di lavoro, etc..) può portare
ad una guarigione. In molti casi lo stress non è un fattore importante.
La sindrome dell’intestino irritabile è una colite?
Molti medici e molte persone usano il termine “colite” per significare
“sindrome dell’intestino irritabile”. La colite è un termine medico che si
riferisce ad un’infiammazione lungo l’intestino(il colon). Le infezioni sono una
causa comune di colite. Le malattie croniche infiammatorie intestinali, come il
morbo di Crohn o la colite ulcerosa, possono coinvolgere il colon e produrre
una colite.
Questo non avviene nella sindrome dell’intestino irritabile, dove non c’è
nessuna infiammazione, di alcun genere !!!!!!
Che cosa causa quella sensazione di gas e di movimenti
anomali nell’intestino(“ il borbottio”)?
Il meccanismo per cui si produce questo sintomo fastidioso non è conosciuto
molto bene. Possono essere coinvolti molti fattori, come un riflesso anomalo
della muscolatura intestinale, una parete addominale flaccida ed un’alterata
sensibilità delle sensazioni dolorifiche e non dolorifiche che provengono
dall’intestino.
Quando si usano sofisticati test di laboratorio, le persone affette da sindrome
dell’intestino irritabile non sembrano produrre maggiori quantità di gas
rispetto a quelle persone che non hanno la sindrome dell’intestino irritabile
I pazienti con la sindrome dell’intestino irritabile sembrano essere più sensibili
nei confronti di quantità nomali di gas intestinale. Essi sembrano inoltre meno
capaci di espellere il gas presente.
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Quale terapia per la sindrome dell’intestino irritabile?
Il primo passo consiste in una
valutazione personale dello stress e
della dieta. Le cause o le origini dello
stress possono essere il superlavoro, la
scarsità di sonno ed un eccessivo
consumo di caffeina, alcool o tabacco.
Un riposo appropriato ed un moderato
esercizio fisico possono aiutare a ridurre i livelli di stress o influenzare
positivamente sulla sindrome dell’intestino irritabile. Una dieta ricca di fibre
può aiutare alcuni pazienti. Tuttavia una dieta molto ricca di fibre può causare
una diarrea abbondante, specialmente in quei pazienti che hanno come
sintomo predominante la diarrea In genere i lassativi devono essere evitati.
Quando falliscono queste misure è necessario rivolgersi alle cure mediche. Vi è
un numero consistente di medicine: per i vari gruppi di pazienti, a secondo
delle loro particolari e diverse caratteristiche, possono essere utili gli
antispastici, gli antidepressivi e gli ansiolitici. Tuttavia l’efficacia di questi
farmaci varia molto tra gli individui; per tale motivo ogni terapia deve essere
valutata attentamente dal paziente , dal medico e dallo specialista.
Nei casi difficili può essere utile un approfondimento presso un centro
specializzato che affronti i problemi legati a terapie farmacologiche più
complesse, ad indagini specialistiche ed ad una valutazione psicologica.
La chiave per ottenere un buon risultato nel miglioramento e nel controllo dei
sintomi consiste nel comprendere che la sindrome dell’intestino irritabile è un
disordine motorio intestinale complesso da prendere in considerazione in un
campo più vasto di carattere psicologico o sociale, in cui lo stress può
rappresentare un fattore importante.
Una relazione intensa tra un paziente consapevole ed un medico esperto e
consapevole, capace di “entrare nei suoi panni”, può produrre un
miglioramento significativo.
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Quale è l’effetto della
dell’intestino irritabile?
dieta
sulla
sindrome
L’effetto della dieta varia da persona a
persona.
Negli adulti ci sono alcuni cibi che sono
conosciuti essere in grado di causare i
sintomi. In particolare una dieta ricca in
grassi è considerata un fattore
scatenante. Il grano o le fibre possono
scatenare i sintomi in certe persone.
Invece in altre l’aggiunta di fibre nella dieta regola la disfunzione intestinale.
In generale ogni cibo o ogni tipo di additivo alimentare può essere una cause
scatenante i sintomi in una particolare persona.
In questi casi i sintomi si riproducono ogni qualvolta una determinata persona
consuma quel determinato cibo e si manifestano con le medesime
caratteristiche.
Il tenere un diario dei cibi assunti e dei sintomi presenti per almeno una
settimana può aiutare a trovare i cibo scatenante.
Circa il 15 % delle persone è incapace a digerire il latte o i prodotti del latte.
Questi soggetti, quando assumono il latte, hanno gli stessi sintomi delle
persone che hanno la sindrome dell’intestino irritabile. Una volta che si è
riusciti a dimostrare questa incapacità a digerire il latte, la terapia da fare
consiste nell’eliminare il più possibile il latte dalla dieta.
Il latte scremato non risolve i problemi poiché il prodotto contiene zuccheri e
proteine del latte che la persona non è in grado di digerire. Il burro può essere
spesso ben tollerato.
Per alcuni può essere utile i preparati artificiali che contengono sostanze in
grado di digerire il latte.
Certi dolcificanti(presenti in molti prodotti “senza zucchero”, specialmente
nelle caramelle nelle gomme da masticare ) sono indigeribili e se assunti in
grandi quantità possono causare fastidio addominale, ”borbottio” e diarrea.
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Il ciclo mestruale può far peggiorare i sintomi della
sindrome dell’intestino irritabile?
L’apparato digerente può rispondere ai cambiamenti del livello di ormoni
femminili e i sintomi possono peggiorare in certi momenti del ciclo mestruale.
Quando ciò avviene può essere difficile per la paziente, così come per il
medico, stabilire se esiste un problema ginecologico o un problema
gastrointestinale. A volte bisogna esplorare entrambi le strade.
Quale relazione tra stress e sindrome dell’intestino
irritabile?
Lo stress e le emozioni in genere che
causano un disagio possono influenzare
in modo significativo la sindrome
dell’intestino irritabile. Non è corretto e
può essere motivo di preoccupazione o
paura per i pazienti e per chi si prende
cura di loro considerare la sindrome
dell’intestino irritabile come se “tutto è
nella tua testa” o considerare le persone
che hanno la sindrome dell’intestino
irritabile come” persone emotivamente
disturbate”. E’ come dare un giudizio pesante o un bolla di infamia.
La sindrome dell’intestino irritabile è una rete complessa di relazioni tra i nervi
e i muscoli intestinali e lo stato emotivo dell’individuo. Per capire la sindrome
dell’intestino irritabile, bisogna capire che il disturbo rappresenta una
sensibilità insolita nei confronti di eventi esterni che possono causare stress.
Lo stress e l’ansia non sono la causa dell’intestino irritabile, ma possono far
peggiorare i sintomi.
Se una persona con intestino irritabile soffre anche di depressione, di attacchi
di panico o di ansia i suoi sintomi possono peggiorare durante i periodi di
maggior emotività.
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Molto spesso i pazienti presentano i sintomi mentre mangiano al ristorante o
sono in compagnia. Nei casi severi il solo pensare di vestirsi per uscire fuori di
casa può scatenare un “attacco di mal di pancia”.
Un numero considerevole di donne che soffrono
di sindrome dell’intestino irritabile con
stitichezza severa ha una storia di violenza fisica
o sessuale durante la prima infanzia. Simili
esperienze possono condurre gli individui ad
essere maggiormente sensibili e vulnerabili
rispetto alle sensazioni che vengono dal proprio
corpo.
Molte persone soffrono di stitichezza, di diarrea o di dolori addominali senza
evidenza di ansia, depressione o altri sintomi psicologici.
D’altra parte degli eventi come la perdita del lavoro o il sentirsi poco adeguato
in un certa situazione può causare, in molte persone, un cambiamento del
modo di evacuare e di espellere le feci o la comparsa di dolore addominale.
Le persone con una sindrome dell’intestino irritabile sono molto più reattive a
certi eventi che causano stress e
lamentano spesso un peggioramento dei
loro sintomi quanto sono esposte ad uno
stress.
Sebbene si pensi comunemente che il
cervello da solo controlli tutte le attività
del corpo, questo non è vero. L’intestino
ha un suo sistema nervoso indipendente
che regola le attività digestive e
l’eliminazione delle scorie solide.
Il sistema nervoso intestinale non
dipende minuto per minuto dal cervello ma è in grado di rispondere agli
impulsi che provengono dal cervello in varie situazioni. Durante lo stress il
cervello manda messaggi all’intestino il quale a sua volta aumenta la sensibilità
del sistema nervoso intestinale.
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I sintomi caratteristici della sindrome dell’intestino irritabile sono spesso più
severi all’inizio di una mattinata lavorativa quando i livelli di stress sono
elevati; invece i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile raramente
svegliano i pazienti nella notte.
Quando i sintomi compaiono spesso di notte e risvegliano la persona è
necessario avvertire il medico.
Rendere meno importante lo stress per molti pazienti, anche se non per tutti,
è un modo di convivere con il problema.
E’ importante cercare ed analizzare la fonte dello stress nella propria vita. In
certi casi può essere necessario un aiuto professionale.
Parlare con una persona “estranea”, in modo particolare con una persona che
si è preparata ad ascoltare, permette di discutere delle relazioni con gli altri,
delle ambizioni, delle frustrazioni senza vergogna o
paura ed aiuta ad affrontare un programma di
cambiamento. In certi casi un medico in grado di
trattare la sindrome dell’intestino irritabile può
essere di aiuto.
“ Proprio come si non si deve tentare di curare gli
occhi senza curare la testa, né la testa senza il
corpo, così non si deve curare il corpo senza curare
l’anima” (Socrate 470-399 A.C .)
Cosa si deve fare ?
La consapevolezza che la sindrome dell'intestino irritabile è una condizione
benigna è di fondamentale importanza.
E' bene inoltre:
• Riconoscere ed evitare i cibi che provocano i sintomi della
malattia.
• Assumere fibre vegetali (crusca) o mucillagini . Esse
possono essere di aiuto per coloro che sono affetti da
stitichezza spastica.
• Cercare di ridurre il livello di stress.
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• Riposare a sufficienza.
• Effettuare una regolare attività fisica per ridurre i livelli d'ansia e stimolare la
funzione intestinale.
• Non fumare o assumere alcool o farmaci per risolvere lo stress (per
l'eventuale impiego di farmaci consultare sempre il proprio medico).
• Se la flatulenza rappresenta un problema importante evitare di mangiare
legumi ed altre verdure contenenti sostanze fermentabili.
• I pazienti con diarrea come sintomo prevalente devono evitare i cibi che
facilitano lo svuotamento intestinale. L'impiego di eventuali farmaci
antidiarroici deve essere valutato dal medico.
Quando richiedere l’intervento del medico specialista
Se i sintomi non migliorano nonostante il trattamento.
Se le feci assumono un aspetto catramoso o sono nere, o contengono
sangue o muco.
Se si è avuta una perdita importante di peso senza alcuna ragione
plausibile.
È importante per chi soffre di sindrome dell'intestino irritabile sottoporsi
periodicamente a visita medica per escludere l'insorgenza di altre malattie
intestinali.
A cura di
Unità di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva
Responsabile : Dr. Francesco Cupella
Se vuoi puoi prenotare una visita presso di noi .
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