Sistemi di trasmissione dati Appunti per la cl. III sez. E inf. Del prof. ing. Mario Catalano Concetti fondamentali: L’Informazione Concetto ASTRATTO. Ogni informazione presuppone una scelta di un valore all’interno di un tipo. L’informazione: “Oggi è Lunedì.” presuppone che nel tipo “giorno della settimana” scelgo il valore “Lunedì”. Occorre dare anche un nome (attributo dell’informazione). www.itimedi.it Concetti fondamentali: L’Informazione L’informazione, allora, è formata dalla terna: ATTRIBUTO VALORE TIPO. L’informazione è misurabile se il tipo ammette un numero FINITO di valori. www.itimedi.it Stessa informazione, diversi supporti 8 7 6 cinque 5 4 3 2 1 0 www.itimedi.it Concetti fondamentali: L’Informazione La più piccola unità di informazione corrisponde alla scelta tra DUE valori che si escludono (LOGICA BINARIA)! L’unità di misura dell’informazione è il BIT. Il BIT corrisponde alla scelta tra: VERO/FALSO 1/O ALTO/BASSO. Non sono ammessi valori intermedi. www.itimedi.it Concetti fondamentali: Segnali Concetto CONCRETO. Il segnale è una grandezza fisica MISURABILE che RAPPRESENTA l’informazione. Il segnale NON è l’informazione, ma la “porta”. Ma senza segnale l’informazione non si può concretizzare (elaborare, trasmettere ecc.). www.itimedi.it Segnali Notiamo che abbiamo Una sorgente delle informazioni Un destinatario Un canale che mette in comunicazione sorgente e destinatario Un messaggio www.itimedi.it Segnali elettrici I segnali sono di diversa natura: visiva, uditiva, olfattiva, di posizione, di forza, di velocità, termica, ecc. ecc. I segnali che si elaborano e si trasmettono meglio sono quelli ELETTRICI. La tecnologia base nell’informatica e nelle telecomunicazioni è infatti quella elettronica. I segnali elettrici sono di due tipi: corrente e tensione (differenza di potenziale). I segnali elettrici sono di solito di TENSIONE. www.itimedi.it Segnali analogici. I segnali analogici sono segnali continui nel tempo e nei valori. Per un qualsiasi intervallo, esistono tutti i valori intermedi tra il massimo e il minimo. Matematicamente sono esprimibili come funzioni (continue) reali di variabile reale. www.itimedi.it Segnali digitali. I segnali digitali sono discontinui nel tempo e nei valori. Esistono solo in determinati istanti di tempo e ammettono solo prefissati valori. Matematicamente sono esprimibili come successioni di valori numerabili. www.itimedi.it Analogico e digitale 3 2 1 0 4 5 6 7 8 www.itimedi.it Segnali analogico e digitale www.itimedi.it Segnale analogico : L'informazione assume valori in un insieme continuo. www.itimedi.it t Segnale digitale: L'informazione assume valori in un insieme numerabile e finito di valori. t www.itimedi.it Esempio Possiamo ad esempio pensare di trasmettere la sequenza di bit 0101100100100 tramite un segnale ad impulsi quadri di lunghezza T in modo che al bit 0 corrisponda un valore di tensione 0, al bit 1 corrisponda un valore di tensione V www.itimedi.it Segnale analogico V T t t www.itimedi.it Campionamento Vc V t t www.itimedi.it Quantizzazione Vc Vq 10 4 3 2 1 0 t t Vc = 6.23…, 8.12…, 9.44… www.itimedi.it q = 4, 5, 7, 8 Codifica 0 0000 1 0001 2 0010 3 0011 … q = 4, 5, 7, 8 c = 0100 0101 0111 1000 www.itimedi.it Modulazione Vd Va 0 1 0 0 0 1 0 1 0 1111 000 t t www.itimedi.it Effetto del rumore Vdr Var 0 1 0 0 0 1 0 1 0 1111 000 t t www.itimedi.it Analogico e Digitale Var(t) = Va(t) + n(t) Va(t) = ? Vdr(t) = Vd(t) + n(t) Vd(t) {V0, V1} Nei segnali digitali è possibile rimuovere il rumore assegnando a Vd(t) il valore più "probabile" tra quelli possibili. In presenza di piccole quantità di rumore si recupera esattamente il segnale, altrimenti si possono commettere errori notevoli. www.itimedi.it Analogico e Digitale Vantaggi del digitale: -Minore sensibilità al rumore; -Facilità di elaborazione automatica; -Tutti i segnali possono essere trasferiti sulla stessa infrastruttura; La codifica digitale è preferibile per predisporre servizi che utilizzano dati di diversa origine o che richiedono elaborazione; www.itimedi.it La catena di Shannon Il problema della comunicazione sorge quando siamo in presenza di un sistema, detto Sorgente, o Trasmettitore, che possiede un gruppo di informazioni, di qualsiasi natura, che devono essere acquisite da un secondo sistema, che chiameremo Ricevitore. Sorgente Canale www.itimedi.it Ricevitore Sistema di comunicazione Sorgente Messaggio Sistema di trasmissione Canale di trasmissione Trasmettitore Ricevitore Segnale Rumore Messaggio www.itimedi.it Destinazione Trasmettitore, Ricevitore e Canale Lo schema di comunicazione della catena di Shannon vale in generale. In particolare per i sistemi di comunicazione elettronica: Il trasmettitore è un dispositivo che emette i segnali elettrici, Il ricevitore è un dispositivo che li riceve, Il canale è un mezzo che collega il trasmettitore con il ricevitore. www.itimedi.it In particolare il Canale: Può essere un mezzo fisicamente interposto: un doppino, un cavo, una fibra ottica ecc. – In questo caso si parla di PROPAGAZIONE GUIDATA. Oppure può essere un mezzo che sostiene la propagazione a ONDE: si tratta di aria o altri fluidi, o anche il Vuoto. – In questo caso si parla di PROPAGAZIONE LIBERA. (La propagazione libera ha bisogno di Antenne). www.itimedi.it Point-to-point, broadcast, multicast Point-to-point è la comunicazione che si svolge tra un punto e un altro. Esempio: la conversazione telefonica. Broadcast è la comunicazione che si svolge tra un punto e tutti gli altri. Esempio: una trasmissione radiofonica. Multicast è la comunicazione che si svolge tra un punto e un gruppo (ma non tutti gli altri). Esempio: le mailing list. www.itimedi.it Simplex, Full Duplex e Half Duplex Una trasmissione che si svolge in un unico senso si dice simplex. Una trasmissione che si svolge contemporaneamente nei due sensi si dice Full duplex. Una trasmissione che si svolge nei due sensi, ma non contemporaneamente, si dice Half Duplex. www.itimedi.it Simplex I dati viaggiano solo in un senso, partendo quindi dal luogo ove vengono generati per arrivare al terminale destinatario, ma non possono viaggiare in senso inverso. www.itimedi.it Half Duplex Si ha trasmissione nei due sensi, ma alternativamente. La linea è quindi impegnata alternativamente dai segnali provenienti prima dall’uno e poi dall’altro terminale. www.itimedi.it Duplex Questo è il caso in cui la trasmissione dei dati avviene in ambedue le direzioni contemporaneamente. www.itimedi.it Trasmissione parallela e seriale I dati numerici di un computer sono di norma rappresentati da Byte, ognuno dei quali è formato (ad esempio) da 8 bit che possono essere trasmessi secondo due modi diversi: TRASMISSIONE PARALLELA: I bit viaggiano contemporaneamente su (ad esempio) 8 linee parallele diverse. TRASMISSIONE SERIALE: I bit viaggiano sequenzialmente, cioè uno di seguito all’altro su un’unica linea. www.itimedi.it Trasmissione parallela e seriale La trasmissione parallela, molto usata all'interno del PC, tra la scheda madre ed il disco rigido, comporta alte velocità di trasmissione, in quanto un Byte, o più, è trasmesso nello stesso tempo di un solo bit, ma comporta un maggiore ingombro di circuiti elettrici e di collegamenti. La trasmissione seriale, al contrario, usata, ad esempio, nel collegamento telefonico con modem, comporta una minore velocità di trasmissione dati, ma una maggiore semplicità di collegamenti, e quindi minori costi. www.itimedi.it Segnali sinusoidali Tra tutti i tipi di segnali una delle categorie più importanti sono quelli sinusoidali. Un segnale sinusoidale è PERIODICO, cioè si ripete sempre uguale dopo un certo tempo T detto “Periodo”. L’inverso del periodo si chiama FREQUENZA e sta a indicare quante volte in un secondo si ripete il segnale. La frequenza si misura in Hertz. Un segnale sinusoidale è ALTERNATO, cioè le parti (semionde) positive sono simmetriche alle parti (semionde) negative. www.itimedi.it Segnali sinusoidali Un segnale sinusoidale ha la forma d’onda come in figura. www.itimedi.it Segnali sinusoidali Caratteristiche: ampiezza (A): livello massimo del segnale fase (φ): misura della posizione relativa del segnale ad un dato istante periodo (T): intervallo temporale della periodicita’ frequenza (f): inverso del periodo www.itimedi.it Trasmissione sincrona ed asincrona I dati emessi da un computer sotto forma parallela, vengono posti sotto forma seriale da un dispositivo, detto UART, che li immette nella rete telefonica nazionale al fine di trasmetterli a distanza all’utente destinatario. A questo punto sono possibili due diversi tipi di trasmissione. La prima di questa, la TRASMISSIONE ASINCRONA, è stata usata per prima nelle telescriventi, per le sue caratteristiche di semplicità nella realizzazione tecnica. Nella TRASMISSIONE SINCRONA, invece più moderna ma più complessa, è generato un clock per sincronizzare i due apparati trasmittente e ricevente in modo da consentire al ricevitore il confronto tra la portante numerica ed il treno di bit in ricezione per estrarre l’informazione trasmessa. www.itimedi.it Comunicazione a breve e a lunga distanza Comunicazione a breve distanza Modalità di comunicazione utilizzata per i dispositivi fisici interconnessi direttamente con cavi della lunghezza di pochi metri: comunicazione locale asincrona Comunicazione a lunga distanza Modalità di comunicazione utilizzata per l’invio di segnali lungo dispositivi fisici della lunghezza di parecchi chilometri: portanti, modulazione e modem www.itimedi.it Limiti dei dispositivi elettronici Nessun dispositivo elettronico è in grado di: Generare un livello di tensione con precisione assoluta Passare istantaneamente da un livello di tensione ad un altro Non disperdere energia www.itimedi.it LARGHEZZA DI BANDA DI UN CANALE Ogni canale consente il passaggio di segnali comprendenti soltanto alcune frequenze escludendone quindi altre. E’ definita pertanto larghezza di banda B l’insieme delle frequenze che un canale di telecomunicazioni fa passare. www.itimedi.it Trasmissione di segnali a distanza La corrente elettrica non è in grado di coprire distanze arbitrarie; la resistenza del rame trasforma in calore una piccola parte dell’energia. Questo provoca una perdita di segnale. È così impossibile usare una semplice variazione di tensione per trasmissioni su lunghe distanze Un segnale elettrico oscillante è in grado di propagarsi per distanze maggiori rispetto ad altri segnali Si utilizzano segnali oscillanti (sinusoidali) per trasmettere segnali elettrici a lunga distanza (portante o carrier) www.itimedi.it Doppini telefonici Vengono anche chiamati UTP (Unshielded Twisted Pair), cioè coppia ritorta non schermata Offrono una parziale auto-schermatura alle interferenze elettromagnetiche Cavi intrecciati a una coppia o due coppie sono utilizzati tipicamente per applicazioni di fonia Cavi intrecciati a quattro coppie sono utilizzati nel cablaggio strutturato di reti di calcolatori www.itimedi.it Conduttori in rame Il rame rappresenta un materiale poco costoso e di facile installazione. La sua scarsa resistenza elettrica consente al segnale di coprire distanze maggiori rispetto ad altri metalli Problema principale: interferenza, fenomeno che si verifica in presenza di due fili abbastanza vicini e disposti in parallelo www.itimedi.it Doppini intrecciati www.itimedi.it isolante campo magnetico cavo di rame Flussi di corrente www.itimedi.it Doppini a 4 coppie www.itimedi.it Doppino Telefonico Tipicamente utilizzato per trasmissione telefonica consente, per i dati, velocità di trasmissione medio basse (4,8 - 64 kbps) Nuovi protocolli (xDSL) consentono trasmissioni ad elevata velocità su normali linee telefoniche (2-4 Mbps) www.itimedi.it Il connettore RJ45 www.itimedi.it Connettori per doppini telefonici www.itimedi.it Cavo coassiale :Permette velocità di trasmissione medio alte (100 Mbps) www.itimedi.it Doppini schermati www.itimedi.it Connettori BNC per cavi coax www.itimedi.it Caratteristiche delle fibre ottiche Il vetro, se stirato a dimensioni micrometriche, perde la sua caratteristica di fragilità e diventa flessibile e robusto. Trasportano fotoni che sono elettricamente neutri. Alta capacità trasmissiva (fino a 2Gbps) Bassa attenuazione (alcuni decimi di dB/Km) www.itimedi.it Fibre ottiche E' formato da una coppia di cavi, uno trasmette e l'altro riceve. La sua velocità varia tra i 100Mbps ai 200.000Mbps. Attualmente è il cavo di connessione più veloce. www.itimedi.it Fibre ottiche Le fibre ottiche sono dei sottilissimi fili di vetro, talora di plastica, ma comunque trasparenti alla luce, a sezione cilindrica, flessibili. Nel campo delle telecomunicazioni, sono usate come canali di comunicazione ad alta velocità, in quanto consentono velocità di trasmissione dei dati numerici, dell'ordine del Gigabit/sec, molto maggiori di quelle dei cavi coassiali, oltre ad innumerevoli ed indiscutibili vantaggi quali la insensibilità alle interferenze e la bassissima attenuazione. www.itimedi.it Fibre ottiche Quelle usate in telecomunicazioni sono attraversate, da un’estremità fino all’altra, da impulsi luminosi, nel campo dell’infrarosso, e quindi invisibili all’occhio umano. Sono costituite da una parte centrale detta core (nucleo) ed una parte esterna detta cladding (mantello) realizzate in silice (SiO2), che è il costituente principale del comune vetro, e da una guaina protettiva in PVC come indicato in figura. www.itimedi.it Fibre ottiche Le fibre ottiche sono dunque usate per effettuare collegamenti numerici e trasmettere informazioni tramite impulsi luminosi. Questi impulsi vengono immessi nella fibra ottica ad una estremità e, attraverso riflessioni successive, arrivano all'altra estremità come indicato nella figura seguente. Il principio di funzionamento della fibra ottica sta nel fatto che il segnale luminoso, una volta immesso nella fibra assialmente, vi rimane intrappolato se l’angolo con il quale il raggio è immesso in fibra è inferiore ad un valore detto angolo di accettazione che garantisce che all'interno vi sarà riflessione totale e mai rifrazione. www.itimedi.it Fibre ottiche Le onde sonore vengono catturate dal microfono che le converte in segnale elettrico. Il segnale elettrico, dopo opportuna codifica, viene convertito in segnale luminoso da un laser o da un led e viene immesso in fibra ottica attraversando centinaia di chilometri fino a destinazione dove viene riconvertito in corrente elettrica, decodificato, e inviato attraverso il doppino telefonico fino al secondo utente dove l'altoparlante la ritrasforma il suono udibile dal destinatario. www.itimedi.it Propagazione libera terrestre I ponti radio sono dei collegamenti bidirezionali fra due stazioni fisse effettuati a mezzo di MICROONDE utilizzando antenne paraboliche. Possono avvenire direttamente fra due punti della terra ed allora si chiamano PONTI RADIO TERRESTRI. www.itimedi.it Propagazione libera Ogni trasmissione radio via etere, utilizza due stazioni connesse da una tratta di onde elettromagnetiche che sono collegate per mezzo di due antenne come schematicamente indicato in figura. www.itimedi.it Propagazione libera satellitare Possono invece collegare due punti lontani sulla terra per mezzo di un satellite artificiale per telecomunicazioni, ed allora si chiamano PONTI RADIO SATELLITARI. www.itimedi.it Onde elettromagnetiche Le telecomunicazioni sono fondate sulla propagazione delle onde elettromagnetiche Analogia: Se buttiamo un sasso in uno stagno si generano delle onde circolari concentrici che si allontanano verso l’esterno www.itimedi.it Onde elettromagnetiche Analogamente il moto di cariche elettriche genera un campo elettromagnetico Il campo si propaga nel vuoto alla velocità della luce (300.000 km/sec) La presenza del campo magnetico può essere rilevata da un dispositivo ricevitore www.itimedi.it Modulazione Per trasmettere e codificare i dati, il mittente modifica leggermente la portante. L’insieme di tali modifiche viene detto modulazione La tecnica ha origine nelle comunicazioni radio. Oggi, indipendentemente dalla specifica tipologia di trasmissione (cavi, fibre ottiche, microonde, frequenze radio), la maggior parte delle reti di calcolatori a lunga distanza utilizza una stessa tecnica Il dispositivo di trasmissione genera un segnale portante modulato in funzione dei dati da trasmettere Il dispositivo ricevente riconosce la portante, rivela la modulazione e restituisce i dati originari www.itimedi.it Dispositivi per modulazione e demodulazione Modulatore: circuito che modula un’onda portante in funzione di una sequenza di bit Demodulatore: circuito che estrae una sequenza di bit da una portante modulata La trasmissione di dati su lunghe distanze richiede quindi l’uso di un modulatore e di un demodulatore ai due capi della linea I due apparati vengono incorporati in un unico dispositivo, il modem (modulatore e demodulatore) www.itimedi.it Tipi di modem Modem a frequenza radio (RF): trasmette informazioni per mezzo di onde radio. Stanno crescendo di importanza a seguito dell’interesse verso la comunicazione senza fili Modem ottici: trasmette informazioni lungo fibre di vetro per mezzo della luce Modem telefonici: utilizza la rete telefonica per trasmettere dati tra calcolatori www.itimedi.it Modulazione d’ampiezza Modulare in ampiezza vuol dire far variare l'ampiezza di una portante a radiofrequenza secondo l'ampiezza di una modulante a bassa frequenza. www.itimedi.it Errori di trasmissione Fulmini, sbalzi di tensione e altre forme di interferenze elettromagnetiche possono indurre correnti elettriche non desiderate nei conduttori usati per la comunicazione L’effetto dell’interferenza è la modifica del segnale in transito sul conduttore PERDITA, MODIFICA O GENERAZIONE INDESIDERATA DI INFORMAZIONE La maggior parte della complessità delle reti di calcolatori dipende dalla presenza di errori di trasmissione. Si rendono necessarie tecniche hardware e software per la loro individuazione e correzione www.itimedi.it Alterazioni dei segnali in trasmissione La trasmissione dei segnali e’ sempre accompagnata da alterazioni, che essenzialmente si distinguono in attenuazione (riduzione della intensita’ e distorsione) distorsione di ritardo rumore Queste alterazioni comportano la possibilita’ di commettere errori in ricezione, ed in generale stabiliscono un limite alla distanza che puo’ percorrere un segnale ed alla velocita’ di trasmissione. www.itimedi.it Attenuazione Qualunque segnale viene attenuato per effetto del suo trasferimento su un mezzo trasmissivo, tanto piu’ quanto piu’ e’ grande la distanza che deve attraversare. Poiche’ oltre una certa distanza il segnale si attenua troppo, si ovvia a questo in due modi, a seconda del tipo di trasmissione nella trasmissione analogica vengono introdotti nel canale degli amplificatori, che aumentano la potenza del segnale il problema a cui si va incontro in questo caso e’ che un amplificatore amplifica anche il rumore, quindi oltre un certo limite amplificare diventa inutile nella trasmissione digitale vengono introdotti nel canale dei ripetitori, che ricostruiscono il segnale digitale e lo rigenerano exnovo www.itimedi.it Rumore: Per rumore si intende un segnale presente sul canale (in ricezione) che non fa parte del segnale trasmesso Rumore termico: e’ dovuto alla agitazione degli elettroni per la temperatura, e’ presente sia nei circuiti che nel mezzo trasmissivo.Non puo’ essere eliminato. Vicinanza di altri cavi Interferenze elettromagnetiche www.itimedi.it Da Analogico a Digitale V(t) soglia t V(t) V(t) 1 soglia 1 soglia 0 t www.itimedi.it 0 t Precisione dei segnali I segnali digitali sono meno affetti da disturbi di trasmissione. La minore sensibilità al rumore consente di replicare perfettamente il segnale. www.itimedi.it Precisione dei segnali (cont.) V(t) V(t) t V(t) t V(t) 1 soglia 1 soglia 0 t www.itimedi.it 0 t www.itimedi.it Effetto del rumore: cambiamento di un bit www.itimedi.it Ripetitori L’attenuazione del segnale limita l’estensione del canale: se vogliamo estendere la rete oltre questi limiti è necessario aggiungere alla rete dei Repeater (ripetitori). La loro funzione è quella di rigenerare e risincronizzare il segnale a livello dei bit per permettergli di viaggiare per distanze maggiori di quelle consentite dai cavi. Essi sono usualmente dispositivi con un’unica porta di ingresso ed un’unica porta di uscita. www.itimedi.it Tecniche di rilevamento degli errori di trasmissione Individuazione degli errori: al fine di rilevare eventuali errori, le reti trasmettono una piccola quantità di informazione aggiuntiva assieme ai dati veri e propri. Il mittente calcola l’informazione aggiuntiva sulla base dei dati da trasmettere e il destinatario esegue la stessa computazione sui dati ricevuti per verificare che la comunicazione sia avvenuta correttamente Tecniche: controllo di parità (parity check) somme di controllo (check sum) controllo a ridondanza ciclica (CRC, cyclic redundancy check) www.itimedi.it Codici Nelle trasmissioni tra computer le informazioni sono in forma Discreta, in altre parole, possono assumere un numero finito di combinazioni. Ciascuna informazione verrà associata ad una sequenza di simboli, che, sempre nel caso dei computer, sono i valori binari Zero e Uno. Un codice è una rappresentazione simbolica delle informazioni, comprensibile a tutti gli utenti del codice stesso. www.itimedi.it Codici Per evitare ambiguità, il codice deve essere Univoco, vale a dire non devono esistere due informazioni con la stessa codifica. Il codice si dirà a lunghezza fissa se tutte le codifiche sono formate dallo stesso numero di bit (ad esempio il codice ASCII); viceversa si dirà a lunghezza variabile (ad esempio il codice Morse). In pratica tutti i codici utilizzati nelle trasmissioni tra computer sono a lunghezza fissa. Il numero minimo di simboli necessario per realizzare un codice a lunghezza fissa è dato dal più piccolo intero contenente il logaritmo in base due del numero degli elementi da codificare: www.itimedi.it Controllo degli errori Su tutti gli elementi della catena, ed in particolare sul canale, agiscono fenomeni esterni aleatori (detti Rumore o genericamente Disturbi) che alterano il corretto funzionamento della trasmissione. Disturbi Sorgente Cod Canale www.itimedi.it Decod Ricevitore Probabilità di errore Verrà definita Probabilità di errore di un canale il rapporto tra il numero di segnali alterati e il totale dei segnali trasmessi. Utilizzando la tecnica della Ridondanza è possibile ridurre la probabilità di errore di un canale. La ridondanza consiste nell'aggiungere un certo numero di bit al messaggio in modo da aiutare il ricevitore a riconoscere una comunicazione ed eventualmente a ricostruire il messaggio corretto, senza chiederne la ritrasmissione. Non è possibile portare a zero la probabilità di errore di un canale soggetto a disturbi. www.itimedi.it Controllo di parità Il trasmettitore aggiunge ad ogni carattere un bit in coda, alto o basso, in modo da rendere Pari il numero di bit alti. se, durante il trasferimento, un bit viene alterato, il ricevitore riconosce l'errore dalla mancanza di parità e rifiuta il messaggio (ad esempio chiedendone la ritrasmissione). se subiscono alterazioni un numero pari di bit, il ricevitore accetta il dato come corretto. Ovviamente l'errore potrebbe interessare anche gli stessi bit di parità. www.itimedi.it Codice di rilevazione: bit di parità Un Byte con bit di parità 0 se numero di bit 1 pari 1 se numero di bit 1 dispari es.: 00110110 00110110 corretto 00110110 00100110 errore rilevato 00110110 00100010 errore non rilevato Codifica decodifica Questo codice riconosce un solo errore! www.itimedi.it Controllo di parità incrociata In aggiunta alla parità orizzontale sul singolo carattere, viene aggiunta un'intera codifica al termine di un pacchetto di lunghezza fissata. Ogni bit della codifica aggiunta è stato calcolato con il controllo di parità su tutti i bit di ugual posto del pacchetto. www.itimedi.it Controllo di parità incrociata se un solo bit del pacchetto viene alterato, il ricevitore riconosce la riga e la posizione dell'errore e ricostruisce il bit errato negandolo. se due o più bit vengono modificati, il ricevitore riconosce l'errore senza poterlo correggere e chiede la ripetizione del messaggio. solo se quattro bit si alterano "a rettangolo" il ricevitore non riconosce l'errore e accetta il messaggio. www.itimedi.it Parity check Esempio di parity check bidimensionale con correzione di errore 1 0 1 0 1 1 1 1 1 0 0 1 1 1 0 Blocco di dati 1 1 0 0 0 1 1 0 1 1 1 1 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 0 Blocco di dati con bit di parità ERRORE www.itimedi.it 1 1 0 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 1 1 0 1 0 0 1 1 0 1 0 Blocco di dati come ricevuto correzione Controllo polinomiale Gli N bit di un intero pacchetto di caratteri sono considerati come i coefficienti di un polinomio P(x) da dividere per un polinomio G(x), detto Polinomio Generatore, formato da una sequenza prestabilita di M bit: agli N bit del pacchetto vengono aggiunti M-1 zeri; il polinomio ottenuto viene diviso per il polinomio generatore (utilizzando un'aritmetica "modulo 2", cioè non considerando i prestiti); www.itimedi.it Controllo polinomiale gli M-1 bit del resto così ottenuto (il grado del polinomio resto è inferiore a quello divisore) sono accodati agli N bit del pacchetto e trasmessi sul canale; il ricevitore esegue la divisione del pacchetto ottenuto per G(x): se il resto è nullo, presume che non vi siano stati errori, viceversa c'è sicuramente qualche bit alterato e il pacchetto è rifiutato. Scegliendo opportunamente il polinomio generatore, il metodo risulta molto affidabile, poiché scavalcheranno il controllo solo i disturbi che creano un errore esattamente multiplo di G(x). www.itimedi.it Divisione binaria di polinomi Ad esempio: x6 x3 x2 1 x 2 x x4 x3 x2 1 con re sto x 1 www.itimedi.it Esempio di calcolo di CRC Supponiamo di voler trasmettere con CRC la sequenza 1101011011, utilizzando il polinomio generatore x4 x 1 equivalente alla sequenza di bit 10011 Si costruisce la sequenza 11010110110000, e la si divide per 10011 Il resto della divisione e’ 1110 Il frame che verra’ trasmesso sara’ quindi 11010110111110 In ricezione si divide la sequenza ricevuta per lo stesso polinomio, e si verifica che il resto sia nullo www.itimedi.it Polinomi standard Viste le caratteristiche dei polinomi, si sono identificati diversi polinomi opportuni per rendere molto improbabile la mancata rilevazione di errori I piu’ comuni a 16 bit sono x 16 x 15 x 2 1 x 16 x 12 x 5 1 C RC - 16 C RC - C C ITT Un polinomio standard a 32 bit utilizzato in molte applicazioni (tra cui IEEE 802) e’ il CRC-32: x 32 x 26 x 23 x 22 x 16 x 12 x 11 x 10 x 8 x 7 x 5 x 4 x 2 x 1 www.itimedi.it