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STORIA DELLA LOGICA
Il primo studioso che si occupò di logica fu il filosofo greco Aristotele (384-322 a.C.).
La sua impostazione rimase invariata fino al Cinquecento.
Nel Seicento si approfondisce lo studio, grazie a Leibniz (1646 – 1716), ma nella
sostanza l’impostazione non cambia.
Bisogna attendere gli studi del matematico George Boole
(1815 – 1864) per
compiere sostanziali passi avanti.
Boole trattò le proposizioni con simboli algebrici e sviluppò una vera e propria
“algebra” delle proposizioni (algebra di Boole), che ha trovato sorprendenti
applicazioni nella progettazione dei circuiti elettrici e nella programmazione.
Nel Novecento, un risultato di fondamentale importanza nel campo della logica fu il
cosiddetto teorema dell’incompletezza (1931), dimostrato dal matematico Kurt
Godel (1906-1978), esso esprime, sostanzialmente, che esistono delle proposizioni
“indecidibili”, delle quali cioè non si può dimostrare né la verità né la falsità.
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