1 DIPARTIMENTO DI STORIA E FILOSOFIA

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Liceo scientifico statale “Filippo Lussana” - Bergamo
anno scolastico 2013/2014
DIPARTIMENTO DI
STORIA E FILOSOFIA
Programmazione del secondo biennio e ultimo anno del corso di studi
INDICE
Premessa. Riferimenti normativi
pag. 2
Profilo educativo culturale e professionale dello studente
al termine del corso di studi – Area storico-umanistica
pag. 3
Strumenti didattici
pag. 4
Metodologia
pag. 4
Sperimentazione didattica, definizione di prove parallele,
simulazione delle prove d’esame
pag. 5
Valutazione – Criteri - Numero di prove di verifica –
Recupero
pag. 5
STORIA
Competenze
pag. 7
Abilità
pag. 8
Nota sulla didattica interdisciplinare
pag. 8
Obiettivi specifici di apprendimento
pag. 9
FILOSOFIA
Competenze
pag. 12
Abilità
pag. 12
Obiettivi specifici di apprendimento
pag. 13
1
Premessa. Riferimenti normativi
Il presente documento di Programmazione è coerente con gli indirizzi e i
contenuti della legislazione nazionale che ha ridisegnato, tra il 2003 e il 2010, il
sistema dell’istruzione e della formazione e, per quanto ci attiene,
l’ordinamento del liceo scientifico.
Il Decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 (e successive modificazioni) ha
stabilito per la scuola secondaria le norme generali e i livelli essenziali delle
prestazioni, sulla base delle indicazioni contenute nella Legge 28 marzo 2003,
n. 53 (la cosiddetta riforma Moratti).
Il decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla
legge 6 agosto 2008, n.133, all’articolo 64 prevedeva la predisposizione da
parte del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca (MIUR) di
regolamenti governativi per realizzare una maggiore razionalizzazione
dell’utilizzo delle risorse disponibili.
Ne seguiva il 15 marzo 2010 l’emanazione, per gli indirizzi liceali, del Decreto
del Presidente della Repubblica (DPR) n. 89 di “Revisione dell’assetto
ordinamentale, organizzativo e didattico”. Tale decreto delinea il profilo
educativo e culturale dello studente a conclusione del ciclo di studi (allegato A)
e i piani di studio, vale a dire il quadro degli insegnamenti e il relativo monte
ore annuale (allegato F per il liceo scientifico e l’opzione scienze applicate).
Il DPR n. 89/2010 preannunciava (art. 13) la formulazione di indicazioni
nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento (i contenuti
essenziali dei programmi di insegnamento). Tali indicazioni sono state emanate
con il successivo Decreto MIUR del 7 ottobre 2010, n. 211
La Programmazione di area tiene conto, inoltre, delle disposizioni relative agli
esami di stato conclusivi del corso di studio di istruzione superiore (L. n.
425/1997, DPR n. 323/1998), che avviano ad un lavoro pluridisciplinare e a
nuove modalità di espressione (terza prova, saggio...)
Per quanto attiene alla valutazione, la Programmazione è coerente con la
specifica delibera del Collegio docenti nonché, in generale, con il Regolamento
sulla valutazione (DPR n. 122/2009) e il Regolamento dell’autonomia (DPR n.
275/1999), in particolare per l’art. 4, comma 4, in merito alla realizzazione di
iniziative di recupero e sostegno. Indicazioni rilevanti sono contenute nella
Circolare ministeriale n. 89 del 18/10/2012, ad esempio in merito alla
adozione, con delibera del Collegio docenti, del “voto unico” negli scrutini
intermedi, nonché per quanto attiene il principio che la sintesi valutativa si
fonda su una pluralità di prove di verifica riconducibili a diverse tipologie.
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Profilo educativo culturale e professionale dello studente al termine
del corso di studi – Area storico-umanistica
1. Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche,
giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e
all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere
cittadini.
2. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai
personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e
internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri.
3. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi
regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione
spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte
geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti
soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi
della società contemporanea.
4. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria,
artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle
opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli
strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.
5. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico,
architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale
risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti
della tutela e della conservazione.
6. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo
delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee.
7. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi,
compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive.
8. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei
paesi di cui si studiano le lingue.
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Strumenti didattici
-
Lezione frontale, lezione dialogata
presentazioni di problemi
lavori di gruppo
relazioni presentate dagli studenti su un tema assegnato
manuali, letture storiche e filosofiche
atlanti
audiovisivi, materiale iconografico, contenuti della Rete
lezioni con presentazioni multimediali.
Metodologia
-
L’attività didattica si svolge secondo momenti di lezione frontale, di dialogo
e di lavoro di gruppo o individuale.
-
L’approccio analitico – condotto sulla base di materiali forniti o a
disposizione (libro di testo, articoli, saggi, pagine filosofiche, carte geostoriche, ecc.) – tende a riguardare anche problematiche di attualità, delle
quali si cerca di cogliere la genesi storica, il valore formativo dal punto di
vista dell’educazione civica e le implicazioni filosofiche e culturali.
-
L’analisi e la valutazione guidata di alcune letture punterà a sviluppare
l’attenzione e le capacità critico-interpretative degli studenti.
-
Potrà essere richiesta la produzione, se necessario guidata, sia di lavori di
rilettura, sia di approfondimenti tematici.
-
Sono proposti all’attenzione e all’analisi degli studenti temi e documenti di
storia economica, demografica, politica e istituzionale, sociale, materiale,
culturale, della tecnica e della scienza, sia per evidenziare il metodo di
lavoro della storia come disciplina scientifica, e per altro verso della
filosofia, sia per esercitare la capacità di distinzione tra enunciati esplicativi
e giudizi valutativi.
-
L’occasione di partecipare a conferenze, specialmente nel caso in cui vi sia
la possibilità di confrontarsi con esperienze teoriche qualificate e originali, o
con culture diverse, viene senz’altro tenuta in considerazione.
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Sperimentazione didattica, definizione di prove parallele, simulazione
delle prove d’esame
L’area disciplinare è impegnata a costruire progressivamente un pacchetto di
prove parallele che consentano di verificare l’acquisizione dei saperi e delle
competenze essenziali.
Nelle classi quinte vengono effettuate almeno due simulazioni della terza prova
d’esame, secondo le tipologie decise dai rispettivi Consigli di classe.
Valutazione – Criteri - Numero di prove di verifica – Recupero
Con riferimento alle competenze, abilità e agli obiettivi specifici indicati nelle
seguenti sezioni, la valutazione si fonda sui seguenti criteri, verificati tramite
prove di diversa tipologia e/o contenenti esercizi di diversa tipologia.
Conoscenze
- Pertinenza rispetto alle questioni proposte.
- Precisione e completezza nella presentazione, analisi e discussione.
Competenze
- Proprietà lessicale.
- Correttezza ed efficacia espositiva.
- Articolazione, organicità, rigore dell’analisi e dell’argomentazione.
Abilità
- Individuazione del significato di una questione/problema e della sua
specificità.
- Analisi della struttura di una questione/problema (fondamenti,
articolazione, implicazioni …).
- Contestualizzazione della questione/problema.
- Valutazione critica, confronto di tesi.
Nella valutazione finale si terrà inoltre conto di:
impegno, partecipazione, disponibilità nel lavoro di classe e personale; risposte
ad eventuali strategie di recupero e rinforzo.
Le prove di verifica saranno di diversa tipologia e/o contenenti esercizi di
diversa tipologia, orali e scritte, secondo le indicazioni della normativa e nel
rispetto della specifica delibera del Collegio docenti, anche nell'intento di
preparare gli studenti alla terza prova degli esami di stato.
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I docenti si impegnano a proporre agli alunni un numero di verifiche da 6
(minimo) a 8 da distribuirsi lungo i due periodi (trimestre e secondo periodo)
dell’anno scolastico. Nel primo periodo, la valutazione di ogni studente dovrà
risultare almeno da 2 valutazioni.
Nel caso di risultati insufficienti, si creeranno le condizioni per consentire allo
studente il recupero, sia in itinere, sia utilizzando ore a disposizione.
Una valutazione insufficiente al termine del primo periodo e/o dell’anno
scolastico non potrà derivare dal risultato di sole prove scritte.
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STORIA
Competenze relative al secondo biennio1 e all’anno finale di studi
Lo studente, al termine del corso liceale:
1. Conosce i principali eventi e le trasformazioni di lungo periodo della storia
dell’Europa e dell’Italia, dall’antichità ai giorni nostri, nel quadro della storia
globale del mondo;
2. usa in maniera appropriata il lessico e le categorie interpretative proprie
della disciplina;
3. coglie gli elementi di affinità-continuità e diversità-discontinuità fra civiltà
diverse;
4. si orienta sui concetti generali relativi alle istituzioni statali, ai sistemi
politici e giuridici, ai tipi di società, alla produzione artistica e culturale;
5. colloca gli eventi nelle giuste dimensioni temporali e geografiche;
6. sa leggere e valutare le diverse fonti; comprende i modi attraverso cui gli
studiosi costruiscono il racconto della storia, la varietà delle fonti adoperate,
il succedersi e il contrapporsi di interpretazioni diverse;
7. guarda alla storia come a una dimensione significativa per comprendere,
attraverso la discussione critica e il confronto fra una varietà di prospettive
e interpretazioni, le radici del presente;
8. al fine di una vita civile attiva e responsabile, ha chiari i presupposti e gli
elementi della cittadinanza italiana ed europea, in riferimento ai contenuti
della Costituzione repubblicana, delle linee della Costituzione europea e
degli altri documenti fondamentali in materia di diritti dell’uomo e del
cittadino; sa rivolgere utilmente l’attenzione alle civiltà diverse da quella
occidentale;
9. possiede un metodo di studio e di acquisizione delle informazioni tale per
cui, avvalendosi del lessico di base della disciplina, rielabora ed espone gli
argomenti storici in modo fondato, articolato, attento alle relazioni,
problematizzante.
1 Si rammentano le Competenze base di cittadinanza al termine del biennio, asse storico-sociale (Allegato
al D.M. n. 139/2007).
1. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il
confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e
culturali.
2. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti
garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
3. Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
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Abilità
1. Usare la terminologia specifica.
2. Elaborare / ricavare da testi cronologie strutturate secondo criteri.
3. Usare concetti e categorie storiche, ad esempio: rottura, mediazione,
equilibrio, conflitto, guerra (tra Stati, economica, civile), rivoluzione,
reazione, restaurazione, costituzione, sovranità, democrazia (diretta,
rappresentativa), tolleranza/intolleranza, dittatura, totalitarismo, limiti del
potere, sinistra, destra, partito, sindacato, classe sociale...
4. Usare alcune nozioni di economia: inflazione, deflazione, riserve, parità
aurea, reddito (tipi di), liberismo, dirigismo, programmazione, mercato,
statalismo,
keynesismo,
ciclo,
congiuntura,
tendenza,
crescita,
imperialismo, neocolonialismo, sviluppo, sviluppo diseguale, decollo,
sottosviluppo, limite dello sviluppo, ...
5. Stabilire e giustificare relazione tra fattori culturali e ideologici, condizioni
socio-economiche, disegni politici.
6. Individuare cause e caratteri di processi di trasformazione o rivoluzione
sociale, politica, economica, istituzionale, ideologica.
7. Problematizzare, formulare domande, riferirsi a tempi e spazi diversi,
dilatare il campo delle prospettive, inserire in scala diacronica le conoscenze
acquisite in altre aree disciplinari.
8. Confrontare tesi della storiografia e usarle come modelli interpretativi degli
eventi storici. Riconoscere e valutare gli usi sociali della storia e della
memoria collettiva.
Nota sulla didattica interdisciplinare
L’obiettivo di definire e raggiungere l’equivalenza dei titoli di studio in ambito
europeo, e nello stesso tempo le più recenti riflessioni educative, propongono
una didattica volta a sviluppare, oltre alle conoscenze e alle capacità, sistemi di
competenze complesse (si vedano i documenti del Miur relativi agli assi
culturali e le competenze chiave per l’apprendimento permanente elaborate in
sede UE). Uno strumento fondamentale in tal senso è costituito dalla didattica
interattiva, volta a rendere lo studente protagonista nella ricerca e costruzione
del sapere, nella soluzione dei problemi. L’utilizzo delle nuove tecnologie
dell’informazione e dell’elaborazione di dati e lo stile di lavoro in equipe,
pertanto, assumono rilevanza educativa e sociale.
Il liceo F. Lussana, che già da anni sta attuando esperienze significative in tale
direzione (ad esempio, ma non solo, nelle classi in cui la didattica integra
l’utilizzo del tablet), si è dato un’organizzazione per commissioni inter-
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disciplinari e dipartimenti, che si affiancano alle funzioni di programmazione dei
consigli di classe.
Il primo obiettivo di tali scelte è l’elaborazione e condivisione di tematiche
interdisciplinari, da inserire nel Piano di lavoro dei consigli di classe (per quanto
riguarda il nostro dipartimento, a partire da quest’anno nelle classi terze). Il
contributo dell’analisi storica e l’attenta riflessione filosofica su questioni e
processi di carattere culturale, sociale e politico, nonché di natura epistemologica, risultano ovviamente fondamentali.
Tra i temi interdisciplinari finora individuati per le classi terze, si ricordano le
unità di apprendimento relative a:
- Figure sociali e immaginario nel Medioevo;
- Occidente e Oriente;
- Temi del pensiero scientifico nella Grecia classica.
Per una descrizione più puntuale dei progetti si rimanda alle programmazioni
dei Consigli di classe.
Obiettivi specifici di apprendimento
Secondo biennio
Processo di formazione dell’Europa e suo aprirsi ad una dimensione globale tra
medioevo ed età moderna, nell’arco cronologico che va dall’XI secolo fino alle
soglie del Novecento.
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i
seguenti nuclei tematici.
-
Aspetti della rinascita dell’XI secolo; i poteri universali (Papato e Impero),
Comuni e monarchie; la Chiesa e i movimenti religiosi; società ed economia
nell’Europa basso medievale; la crisi dei poteri universali e l’avvento delle
monarchie territoriali e delle Signorie.
-
Le scoperte geografiche e le loro conseguenze; la definitiva crisi dell’unità
religiosa dell’Europa.
-
La costruzione degli stati moderni e l’assolutismo; i cicli dell’economia fino
alla rivoluzione industriale; le rivoluzioni politiche del Sei-Settecento
(inglese, americana, francese).
-
L’età napoleonica e la Restaurazione; il problema della nazionalità
nell’Ottocento, il Risorgimento italiano e l’Italia unita; l’Occidente degli
Stati-Nazione.
-
La questione sociale e il movimento operaio; la seconda rivoluzione
industriale; l’imperialismo e il nazionalismo.
-
Lo sviluppo dello Stato italiano fino alla fine dell’Ottocento.
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-
È opportuno che alcuni temi cruciali (ad esempio: società e cultura del
Medioevo, il Rinascimento, La nascita della cultura scientifica nel Seicento,
l’Illuminismo, il Romanticismo) siano trattati in modo interdisciplinare, in
relazione agli altri insegnamenti.
Quinto anno
Studio dell’epoca contemporanea, dall’analisi delle premesse della I guerra
mondiale fino ai giorni nostri. Da un punto di vista metodologico, ferma
restando l’opportunità che lo studente conosca e sappia discutere criticamente
anche i principali eventi contemporanei, è tuttavia necessario che ciò avvenga
nella chiara consapevolezza della differenza che sussiste tra storia e cronaca,
tra eventi sui quali esiste una storiografia consolidata e altri sui quali invece il
dibattito storiografico e ancora aperto.
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i
seguenti nuclei tematici.
-
Inizio della società di massa in Occidente.
-
Età giolittiana.
-
Prima guerra mondiale.
-
Rivoluzione russa e URSS da Lenin a Stalin.
-
Crisi del dopoguerra; il Fascismo; la crisi del’29 e le sue conseguenze negli
Stati Uniti e nel mondo.
-
Nazismo; la shoah e gli altri genocidi del XX secolo.
-
Seconda guerra mondiale; l’Italia dal Fascismo alla Resistenza e le tappe di
costruzione della democrazia repubblicana.
-
Il quadro storico del secondo Novecento dovrà costruirsi attorno a tre linee
fondamentali:
1) dalla “guerra fredda” alle svolte di fine Novecento: l’ONU, la questione
tedesca, i due blocchi, l’età di Kruscev e Kennedy, il crollo del sistema
sovietico, il processo di formazione dell’Unione Europea, i processi di
globalizzazione, la rivoluzione informatica e le nuove conflittualità del
mondo globale;
2) decolonizzazione e lotta per lo sviluppo in Asia, Africa e America latina:
la nascita dello stato d’Israele e la questione palestinese, il movimento dei
non-allineati, la rinascita della Cina e dell’India come potenze mondiali;
3) storia d’Italia nel secondo dopoguerra: la ricostruzione, il boom
economico, le riforme degli anni Sessanta e Settanta, il terrorismo,
tangentopoli e la crisi del sistema politico all’inizio degli anni 90.
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Alcuni temi del mondo contemporaneo andranno esaminati tenendo conto della
loro natura “geografica” (ad esempio, la distribuzione delle risorse naturali ed
energetiche, le dinamiche migratorie, le caratteristiche demografiche delle
diverse aree del pianeta, le relazioni tra clima ed economia).
Particolare cura sarà dedicata a trattare in maniera interdisciplinare, in
relazione agli altri insegnamenti, temi cruciali per la cultura europea (a titolo di
esempio: l’esperienza della guerra, società e cultura nell’epoca del
totalitarismo, il rapporto fra intellettuali e potere politico).
In generale, quando possibile e significativo, i docenti prenderanno spunto da
eventi dell’attualità politica ed economica, che presenteranno agli studenti sia
nell’ambito delle questioni di educazione alla cittadinanza, sia come esperienza
diretta dell’uso delle categorie e delle competenze storiche per approfondire e
la lettura e la comprensione di fatti e processi complessi.
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FILOSOFIA
Competenze
Lo studente, al termine del corso liceale:
1. Ha consapevolezza del significato della riflessione filosofica come modalità
specifica e fondamentale della ragione umana che, in epoche diverse e in
diverse tradizioni culturali, ripropone costantemente la domanda sulla
conoscenza, sull’esistenza dell’uomo e sul senso dell’essere e dell’esistere;
2. conosce i punti nodali dello sviluppo storico del pensiero occidentale,
cogliendo di ogni autore o tema trattato sia il legame col contesto storicoculturale, sia la portata potenzialmente universale che ogni filosofia
possiede;
3. ha sviluppato la riflessione personale, il giudizio critico, l’attitudine
all’approfondimento e alla discussione razionale, la capacità di argomentare
una tesi, anche in forma scritta, riconoscendo la diversità dei metodi con cui
la ragione giunge a interpretare il reale;
4. tramite lo studio di autori e la lettura diretta di testi è in grado di orientarsi
sui seguenti problemi fondamentali: l’ontologia, l’etica e la questione della
felicità, il rapporto della filosofia con le tradizioni religiose, il problema della
conoscenza, i problemi logici, il rapporto tra la filosofia e le altre forme del
sapere, in particolare la scienza, il senso della bellezza, la libertà e il potere
nel pensiero politico, nodo quest’ultimo che si collega allo sviluppo delle
competenze relative a Cittadinanza e Costituzione;
5. è in grado di utilizzare il lessico e le categorie specifiche della disciplina, di
contestualizzare le questioni filosofiche e i diversi campi conoscitivi, di
comprendere le radici concettuali e filosofiche delle principali correnti e dei
principali problemi della cultura contemporanea, di individuare i nessi tra la
filosofia e le altre discipline.
Abilità
1. Comprendere e utilizzare correttamente la terminologia e le categorie
fondamentali del dibattito filosofico.
2. Analizzare e interpretare testi filosofici, riconoscere e enucleare le idee
centrali, ricostruire e valutare i processi argomentativi.
3. Contestualizzare tesi e questioni all’interno del pensiero di un filosofo, del
periodo storico e della storia del pensiero e della cultura.
4. Confrontare soluzioni differenti degli stessi problemi filosofici.
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5. Confrontare metodologie e linguaggi dell’indagine/riflessione filosofica.
6. Individuare le specificità concettuali e testuali dei problemi gnoseologico,
etico, estetico, politico, epistemologico, ontologico, ...;
7. Esporre in modo organico le idee e i sistemi di pensiero oggetto di studio.
8. Usare gli elementi dell’indagine filosofica per precisare una personale
visione del mondo e dei problemi della contemporaneità, aperta alla verifica
e al confronto critico con gli altri ispirato da amicizia intellettuale.
Obiettivi specifici di apprendimento
Secondo biennio
Gli autori esaminati e i percorsi didattici svolti dovranno essere rappresentativi
delle tappe più significative della ricerca filosofica dalle origini a Hegel (che
potrà essere affrontato eventualmente all’inizio della classe quinta), in modo da
costituire un percorso il più possibile unitario, attorno alle fondamentali
tematiche filosofiche. Ogni autore sarà inserito in un quadro di riferimento e ne
saranno lette pagine estratte dalle opere, in modo da valutarne criticamente le
soluzioni.
Nella costruzione dei percorsi didattici non potranno essere tralasciati i
seguenti nuclei tematici.
-
Nell’ambito della filosofia antica è imprescindibile la trattazione di Socrate,
Platone e Aristotele. Alla migliore comprensione di questi autori giova il
riferimento all’indagine dei filosofi presocratici e della sofistica.
-
L’esame degli sviluppi del pensiero in età ellenistico-romana - con
riferimento alle scuole stoica, scettica, epicurea - e l’interpretazione
neoplatonica introducono il tema dell'incontro tra la filosofia greca e le
religioni bibliche.
-
Tra gli autori rappresentativi della tarda antichità e del medioevo, sono
proposti temi della riflessione di Agostino d’Ippona, nel contesto della
patristica, e Tommaso d’Aquino, in relazione allo sviluppo della filosofia
Scolastica fino alla svolta impressa dalla “riscoperta” di Aristotele e alla sua
crisi nel XIV secolo.
-
Riguardo alla filosofia moderna, temi e autori imprescindibili sono:
- la rivoluzione scientifica e Galilei; il problema del metodo e della
conoscenza, con riferimento almeno a Cartesio, all’empirismo di Hume e,
in modo particolare, a Kant;
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- il pensiero politico moderno, con riferimento almeno a un autore tra
Hobbes, Locke e Rousseau.
-
Per sviluppare questi argomenti vengono presentati gli orizzonti culturali
aperti dall’Umanesimo-Rinascimento, dall’Illuminismo e dal Romanticismo.
Ciò consente di esaminare altri autori (o alcuni dei loro contributi) – quali
Bacone, Pascal, Vico, Voltaire, Diderot, …, con particolare attenzione agli
esponenti della tradizione metafisica, etica e logica moderna come Spinoza
e Leibniz - e di allargare la riflessione ad altre tematiche (ad esempio gli
sviluppi della logica e della riflessione scientifica, i nuovi statuti filosofici
della psicologia, della biologia, della fisica e della filosofia della storia).
Quinto anno
L’ultimo anno è dedicato principalmente alla filosofia contemporanea, dalle
filosofie posthegeliane (o dalla filosofia hegeliana) fino alla seconda metà del
XX sec.
-
Le Indicazioni nazionali collocano i temi dell’idealismo tedesco, con
particolare riferimento a Hegel, al termine del programma del quarto anno.
I docenti del dipartimento di filosofia interpretano questa scelta come uno
stimolo, che senz’altro condividono e recepiscono, a dare più ampio spazio
in quinta ai temi della filosofia del XX secolo e contemporanea. Essi
ritengono tuttavia che aprire in quarta una riflessione sul sistema hegeliano
da una parte determini serie difficoltà nell’organizzazione e gestione del
curricolo, dall’altra renda meno agevoli una serie di percorsi sulle questioni
del pensiero dialettico, della fenomenologia, della filosofia della storia, della
concezione dello Stato, della politica e dell’etica, dell’estetica, …,
pienamente calati negli sviluppi della filosofia otto-novecentesca. Pertanto, i
docenti del dipartimento di filosofia decidono di confermare la trattazione
del pensiero hegeliano al quinto anno, fatta salva la possibilità di provare a
sperimentare la scansione prevista dalle Indicazioni nazionali.
-
Nell’ambito del pensiero ottocentesco è imprescindibile lo studio di
Schopenhauer e/o Kierkegaard e di Marx, inquadrati nel contesto delle
reazioni all’hegelismo, e di Nietzsche.
-
Il quadro culturale dell’epoca dovrà essere completato con l’esame del
Positivismo e delle varie reazioni e discussioni che esso suscita, nonché dei
più significativi sviluppi delle scienze e delle teorie della conoscenza.
-
Il percorso prevede poi la trattazione di almeno quattro autori o problemi
della filosofia del Novecento, indicativi di ambiti concettuali diversi scelti tra
i seguenti:
- Husserl e la fenomenologia;
- Freud e la psicanalisi;
- Heidegger e l’esistenzialismo;
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- il neoidealismo italiano
- Wittgenstein e la filosofia analitica;
- vitalismo e pragmatismo;
- la filosofia d'ispirazione cristiana e la nuova teologia;
- interpretazioni e sviluppi del marxismo;
- temi e problemi di filosofia politica;
- gli sviluppi della riflessione epistemologica;
- la filosofia del linguaggio;
- l'ermeneutica filosofica.
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