Argomento:Il tempo della natura, il tempo della storia e quello della poesia, il tempo Argomento:Il
tempo della natura ,i tempi della storia e quelli della poesia, il tempo dell'animo: variazioni sul
mistero del tempo.
Tipo di scrittura: Saggio Breve
Titolo= La concezione del tempo tra "illusione" e "strumento"
Destinazione editoriale= Rivista di divulgazione scientifica
di Laura Erriu, classe 4^ A
Pensando al concetto di "Tempo", la prima definizione che si può dare è quella che lo vede come
una dimensione con la quale tutti noi conviviamo in ogni momento e pensiamo di conoscere. Ma é
proprio vero? cos'è il tempo? Come diceva Agostino d'Ippona: "Se non me lo chiedi so cos'è, ma
se me lo chiedi non lo so più".
Le domande che da sempre si è posto l'uomo sono: il tempo esiste? Il tempo è sempre
esistito?Numerosi filosofi,fisici e teologi hanno provato a dare una risposta a queste domande,
come Sant'Agostino, appunto, che diceva: "Il Tempo non c'era, comincia ad esserci
contemporaneamente all'esistenza dell'Universo", oppure Newton che affermava: "Il tempo passa
(e quindi esiste) anche se non accade nulla".
Il tempo è una concezione umana utilizzata per effettuare studi sullo spazio e sul mondo in cui
viviamo; ciò si ricollega all'affermazione del Santo di Ippona citata poc'anzi e alla teoria di
Aristotele che sosteneva: "quello che noi chiamiamo 'tempo' è solo un modo di tener conto di come
si muovono le cose".
E allora, una domanda che sorge spontanea è: ma quindi spazio e tempo sono in qualche modo
correlati? La risposta è: non sempre,poiché se ci basiamo sulla teoria di Aristotele la risposta è
affermativa, ma facendo riferimento alla "gravità quantistica a loop", elaborata da Carlo Rovelli e
Lee Smolin (fisici teorici), è negativa, in quanto, vi si afferma che: "il concetto di tempo, dipende
dalle cose che accadono e diventa un concetto inutile quando si studiano le strutture più generali
del mondo".
Insomma, seppur per definire un concetto, anche questa teoria, in qualche modo, mette in
discussione l'esistenza del tempo.
Ma dentro la mente umana esiste una sorta di "orologio celebrale" che può essere influenzato da
molti fattori come le emozioni, l'attenzione, la memoria e tutte le componenti della vita quotidiana
che possono interferire sulla percezione del tempo di un individuo; infatti, ognuno di noi, ha un suo
modo di avvertire lo "scorrere" del tempo dentro e attorno alle proprie vite, eppure, per esempio,
nessuno di noi è in grado di dire rispetto a cosa scorra. Noi lo vediamo come qualcosa di
maestoso e immutabile, ma Einstein ci spiega che: "il tempo si modifica, ha una storia e non è
nemmeno immaginabile (per noi uomini) se non legato allo spazio in un'inestricabile struttura a
quattro dimensioni". In questa affermazione vengono esplicati due concetti: il primo è il fatto che la
correlazione fra spazio e tempo è una convenzione della mente umana e si torna a quello che
Aristotele aveva già scoperto alcuni secoli prima di Einstein; il secondo è che il tempo è un
illusione dell'uomo ed è un modo per mettere un po' d'ordine nel caos del mondo, infatti
conosciamo varie tipologie di tempo come il tempo della storia, il tempo della natura, il tempo della
musica...
Questa diversità, deriva forse dal fatto che l'uomo vuole in qualche modo "sospendere il tempo".
Secondo Naos Vaghenàs, il tempo della poesia è quello che ci può condurre fuori dal tempo e che
quindi elimina quella sensazione di "scorrimento del tempo" che avvertiamo nelle nostre vite
ripetitive e frenetiche.
E se, infine, facciamo riferimento a passato, presente e futuro, possiamo definire il tempo una nonrealtà, poiché ci accorgiamo che il passato è qualcosa che "non è più", il futuro è qualcosa che
"non è ancora" e il presente non è né un periodo lungo, né breve. Ancora una volta, è Einstein che
ci illumina sul concetto di presente: "tra quello che noi chiamiamo passato e quello che noi
chiamiamo futuro c'è un qualcos'altro che non è un effimero e istantaneo presente ma c'è molto di
più", spiegando così il concetto di tempo come "inestricabile struttura a quattro dimensioni". Del
resto, anche Hobbes, diceva che: "solo il presente esiste in natura:gli eventi passati esistono solo
nella memoria, ma gli eventi futuri non esistono affatto [...]".
Una domanda che fa sorgere altrettanti dubbi è,qundo finirà il tempo?
Per tornare a Sant'Agostino:"Il tempo scorre solo per noi" e quindi finirà (forse) quando anche
l'universo scomparirà.
In definitiva: il tempo è un'illusione che rende l'uomo "suo schiavo" poiché non si riesce a dargli
una definizione concreta e inconfutabile, è un’idea creata dal raziocinio umano come "strumento di
studio e di controllo di qualcosa di troppo variabile per la nostra mente".