VEGLIA VOCAZIONALE … E TI RENDIAMO GRAZIE… CANTO Cel. Nel nome del Padre… T. Amen. Cel. Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, il quale ci ha benedetti con ogni sorta di benedizione spirituale, in Cristo Gesù nostro Signore. T. Sia benedetto Dio, ora e sempre. Amen. Cel. Padre santo e buono, siamo radunati dal tuo amore per dirti grazie per il creato, la vita per essere tuoi figli e fratelli, per il vangelo, promessa di vita dentro la nostra storia. Radunati e attirati dal tuo amore alla ricerca del tuo progetto su di noi, docili allo Spirito Santo incontriamo la tua Parola. È Cristo il progetto nel quale specchiarci per godere la gioia piena e realizzare la nostra esistenza. Apri i nostri cuori all’ascolto e rendici gioiosi annunciatori dell’amore che salva, coraggiosi testimoni dell’incontro col Risorto. Te lo chiediamo per lo stesso Gesù Cristo nostro Signore. T. Amen. … Per il creato… Dal libro della Genesi 1,1-25 L. In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. Dio disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Dio disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno. Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. Musica di sottofondo Vengono proiettate diapositive sul creato. Preghiamo: Rit. T. Altissimo, onnipotente, bon Signore, tue so le laude, la gloria e l’onore e onne benedizione. A te solo, altissimo, se confano e nullo omo è digno te mentovare. Laudate sie, mi’ Signore, cum tutte le tue creature. L. Tutte le creature cantano la lode di Dio, tutte le creature non fanno che vivere per volontà del Signore. Anch’io sono vivo solo grazie alla sua carità. Rit. L. O frate sole, che ti innalzi sul mondo e cominci a fecondare le messi affinché nascano in allegria giubilando nel profondo dell’anima. Rit. L. Sorella acqua, che scorri copiosa e santa dove io ristoro i miei piedi nudi. Rit. L. Erba fedele, che irrori il sangue del giusto e non fai guerra a nessuno. Rit. L. Luna, che copri il mondo dalle paure e fai riposare il sogno, sorella ingenua e facile che inganni l’uomo, quanto durerà il nostro riposo? Rit. L. Ma ecco che il sole ci rende guerrieri e tutti torniamo a lavorare lodando il Signore per le sue grandi abbondanze. Ed ecco la lingua dell’uomo che tace ed ascolta e canta le lodi di Dio. Ecco l’uomo felice che viene rapito dalla morte e torna insieme al Signore… Rit. CANTO …Per la vita… Musica di sottofondo: viene portata una ciotola contente un seme coperta da una teca di vetro mentre si legge: Cel. “E Dio disse”…sì, Dio con la sua Parola ha plasmato l’universo ed è la sua Parola a chiamare ogni uomo alla vita. È il Cristo la Parola vivente che chiama tanti giovani a seguirlo. Accogliamo il Verbo di Dio che, come seme, scende nel cuore dell’uomo come nella terra per marcire, germogliare e far spuntare nuove vocazioni all’amore. G. Ieri, oggi, domani un giorno dopo l’altro. Passato, presente, futuro. Sei tu! Quello che sai, quello che hai, quello che sei. Tu. La tua esistenza. Scorrere di tempo nel quale scrivi la tua storia. Gioia, sofferenza, trepidazione, vittorie e sconfitte. A volte un senso di smarrimento ti prende. Giorni monotoni e banali eventi. Attese… Non sei al mondo per caso. Qualcuno ha pensato a te. Prima ancora che nascessi ti ha amato! Ti ha desiderato. E sei venuto alla luce! La tua vita: un dono. Lui ti ha voluto ricolmandoti di doni: il tuo corpo, la bellezza, il vigore, incessante dinamismo di crescita. La tua mente, l’intelligenza, il pensare. Il tuo cuore, l’affettività, il bisogno irresistibile di sentirti amato e di amare. Anche i limiti che soffri nell’incapacità di capire totalmente il mistero degli altri, di te stesso. Nella sofferenza di vedere il tuo amore sempre limitato nella sete infinita d’un cuore nuovo, fresco, diverso per ogni momento e ogni persona… Anche lì ti ritrovi nell’abbraccio di UNO che da sempre ti pensa. Sogna la tua riuscita, ti segue come cara presenza. Tu chiamato alla vita da chi ti vuol bene. Tu e lui, Amore che ti ha generato. Ascolto della canzone LA VITA È UN DONO (Renato Zero) Nessuno viene al mondo per sua scelta, non è questione di buona volontà. Non per meriti si nasce e non per colpa, non è un peccato che poi si sconterà. Combatte ognuno come ne è capace chi cerca nel suo cuore non si sbaglia. Hai voglia a dire che si vuole pace, noi stessi siamo il campo di battaglia. La vita è un dono legato a un respiro. Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo. Ogni emozione che ancora ci sorprende l'amore sempre diverso che la ragione non comprende Il bene che colpisce come il male, persino quello che fa più soffrire. E' un dono che si deve accettare, condividere poi restituire. Tutto ciò che vale veramente che toglie il sonno e dà felicità. Si impara presto che non costa niente, non si può vendere né mai si comprerà. E se faremo un giorno l'inventario sapremo che per noi non c'è mai fine. Siamo l' immenso ma pure il suo contrario il vizio assurdo e l'ideale più sublime. La vita è un dono legato a un respiro. Dovrebbe ringraziare chi si sente vivo. Ogni emozione ogni cosa è grazia l'amore sempre diverso che in tutto l'universo spazia e dopo un viaggio che sembra senza senso arriva fino a noi. L' amore che anche questa sera, dopo una vita intera è con me credimi è con me. Silenzio G. Sono alla presenza di un TU. Mi scruta, mi conosce, mi ha creato! Tu e lui, Amore che ti ha generato. Un salmo racconta di me. La mia storia abbracciata da lui, Dio della mia vita. Salmo 138 1L. Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. 2L. Alle spalle e di fronte mi circondi e poni su di me la tua mano. Stupenda per me la tua saggezza, troppo alta, e io non la comprendo. 1L. Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? T. Dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? 2L. Se salgo in cielo, T. là tu sei, 1L. se scendo negli inferi, T. eccoti. 2L. Se prendo le ali dell'aurora per abitare all'estremità del mare, T. anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. 1L. Se dico: «Almeno l'oscurità mi copra e intorno a me sia la notte»; T. nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono come luce. 2L. Sei tu che hai creato le mie viscere e mi hai tessuto nel seno di mia madre. T. Ti lodo, perché mi hai fatto come un prodigio; sono stupende le tue opere, tu mi conosci fino in fondo. 1L. Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra. 2L. Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi e tutto era scritto nel tuo libro; i miei giorni erano fissati, quando ancora non ne esisteva uno. T. Quanto profondi per me i tuoi pensieri, quanto grande il loro numero, o Dio; se li conto sono più della sabbia, se li credo finiti, con te sono ancora. CANTO …Per essere figli di un unico Padre… L. Io sono ormai il liuto di Dio e canterò le sue canzoni d’amore. Malgrado non conosca la musica, le mie mani suoneranno per lui tutti gli spettri della gioia. Dio è luce: io canterò per lui tutti i colori della terra. Felice Colui che mi ha aperto il forziere delle sue parole, e mi ha dato le chiavi della verità. Felice colui che ha riconosciuto il Figlio disgiunto dal suo stesso sguardo e ha riunito i due sguardi d’amore in un unico sguardo. Io mi sono abbandonato, rinnegato, io mi sono amato a lungo prima di partire per il lungo viaggio verso il Signore. L. Dalla Leggenda dei Tre Compagni Venne Francesco all'episcopio, e fu ricevuto dal pastore con grande gioia. Il vescovo gli disse: “Tuo padre è arrabbiato con te e molto alterato per causa tua. Se vuoi essere servo di Dio, restituiscigli i soldi che hai, oltretutto è ricchezza forse di mal acquisto, e Dio non vuole che tu spenda a beneficio della Chiesa i guadagni del padre tuo. La sua collera sbollirà, se recupera il denaro. Abbi fiducia nel Signore, figlio mio, e agisci con coraggio. Non temere, poiché l'Altissimo sarà tuo soccorritore, e ti largirà in abbondanza quanto sarà necessario per la sua Chiesa”. L'uomo di Dio si alzò, lieto e confortato dalle parole del vescovo, e traendo fuori i soldi, disse: “Messere, non soltanto il denaro ricavato vendendo la sua roba, ma gli restituirò di tutto cuore anche i vestiti”. Entrò in una camera, si spogliò completamente, depose sui vestiti il gruzzolo, e uscendo nudo alla presenza del vescovo, del padre e degli astanti, disse: “Ascoltate tutti e cercate di capirmi. Finora ho chiamato Pietro di Bernardone padre mio. Ma dal momento che ho deciso di servire Dio, gli rendo il denaro che tanto lo tormenta e tutti gl'indumenti avuti da lui. D'ora in poi voglio dire: "Padre nostro, che sei nei cieli", non più "padre mio Pietro di Bernardone" ”. Intenzioni di preghiera spontanee. Ad ogni invocazione preghiamo: Padre nostro che sei nei cieli, ascoltaci. T. Padre nostro… (cantato) Cel. Onnipotente, santissimo, altissimo e sommo Dio, Padre santo e giusto, Signore Re del cielo e della terra, per te stesso ti rendiamo grazie, perché per la tua santa volontà e per l'unico tuo Figlio con lo Spirito Santo hai creato tutte le cose spirituali e corporali, e noi fatti a tua immagine e somiglianza hai posto in Paradiso. A te la lode per infiniti secoli dei secoli. T. Amen. …Per essere fratelli nell’unico Padre… L. E il Signore mi dette dei fratelli CANTO COM’È BELLO STARE INSIEME Oh! Come è bello stare insieme essere tra noi fratelli, camminare nella gioia figli di un solo Padre. Viene dall’alto la sua grazia, viene su di noi la pace, come rugiada che dall’Ermon scende sul monte santo. Gloria in eterno a Dio Padre, gloria a Cristo amico, gloria allo Spirito che ci unisce, Trinità d’immenso amore. Cel. Dal vangelo secondo Giovanni 17,9-21 In quel tempo Gesù disse: Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue e tutte le cose tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, custodisci nel tuo nome coloro che mi hai dato, perché siano una cosa sola, come noi. Quand'ero con loro, io conservavo nel tuo nome coloro che mi hai dato e li ho custoditi; nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si adempisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico queste cose mentre sono ancora nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che li custodisca dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch'io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato. T. E il Signore mi dette dei fratelli L. Voi siete tutti fratelli. T. E il Signore mi dette dei fratelli L. E non vogliate chiamare nessuno padre vostro sulla terra, perché uno solo è il vostro Padre, quello che è nei cieli. T. E il Signore mi dette dei fratelli L. Né fatevi chiamare maestri, perché uno solo è il vostro maestro, che è nei cieli, Cristo. T. E il Signore mi dette dei fratelli L. Siano consacrati nella verità. T. E il Signore mi dette dei fratelli L. Siano una cosa sola Insieme Nella inesauribile tua fantasia ci hai creati, Padre, l’uno diverso dall’altro, tanti volti, molti cuori, originale individualità chiamata a divenire dono generoso offerto con gioia per realizzare noi stessi. Padre santo, hai posto nel nostro cuore il tuo amore, invito incessante alla comunione. Cristo risorto, tu benedici il nostro desiderio di essere uniti. Fa’ di noi un unico corpo. Dai un volto, il tuo! alle nostre membra che hanno ritrovato l’unità di un solo corpo, la Chiesa animata da un solo Spirito. Grazie, Cristo salvatore. CANTO BEATITUDINE 1. Dove due o tre sono uniti nel mio nome io sarò con loro, pregherò con loro, amerò con loro perché il mondo venga a te, o Padre, conoscere il tuo nome e avere vita con te. 2. Voi che siete luce della terra, miei amici, risplendete sempre della vera luce, perché il mondo creda nell’amore che c’è in voi, o Padre, consacrali per sempre e diano gloria a te. 3. Ogni beatitudine vi attende nel mio giorno se sarete uniti, se sarete pace, se sarete puri perché voi vedrete Dio che è Padre, in lui la vostra gioia, gioia piena sarà. 4. Voi che ora siete miei discepoli nel mondo, siate testimoni di un amore immenso, date prova di quella speranza che c’è in voi coraggio, vi guiderò per sempre, io rimango con voi. 5. Spirito che animi la Chiesa e la rinnovi, donale fortezza, fa che sia fedele, come Cristo che muore e risorge perché il regno del Padre, si compia in mezzo a noi e abbiamo vita in lui. …Per il vangelo, promessa di vita… L. E il Signore mi dette dei fratelli, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. CANTO Cel. “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. Nella mia vita ho liberato uno spazio. È vuoto, pulito, per te. T. “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. La tua vita: una strada. Il tuo camminare con le gioie, le attese, i problemi. T “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. Una strada da fare. T “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. La tua vita: un cammino da compiere, sempre! Non ti devi fermare. La meta ti attende. T. “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. Se anche il tuo passo diventa ormai stanco non ti scoraggiare. T. “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. Il Signore è con te. Dona senso ai problemi più veri. Una parola sicura per la tua esistenza. T. “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. L. È lui la strada della vita più piena. Lui il compagno di viaggio che ti offre speranza. T “Io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza”. Cel. Dal Vangelo secondo Giovanni 3,16-20 Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Riflessione del celebrante Viene distribuita la Parola appena proclamata mentre si canta il canone di Taizè: A cori alterni O Dio, nostro Padre, la nostra vita è come un campo: noi attendiamo da te il buon seme della Parola e l’acqua dello Spirito che lo faccia crescere, perché, ascoltando, assomigliamo sempre più a Gesù sul cui volto brilla la gloria del Figlio tuo. O Padre, che a piene mani semini nel nostro cuore il germe della verità e della grazia, fa’ che lo accogliamo con umile fiducia e lo coltiviamo con pazienza evangelica, ben sapendo che c’è più amore e giustizia ogni volta che la tua parola fruttifica nella nostra vita. O Padre, che in Cristo, tua Parola vivente, ci ha dato il modello dell’uomo nuovo, fa’ che lo Spirito santo ci renda non solo uditori, ma realizzatori del vangelo, perché tutto il mondo ti conosca e glorifichi il tuo nome. Amen. BENEDIZIONE SOLENNE Cel. Il Signore vi benedica e vi protegga. Tutti Amen. Cel. Faccia risplendere il suo volto su di voi e vi doni la sua misericordia. Rivolga su di voi il suo sguardo e vi doni la sua pace. Tutti Amen. Cel. Il Signore sia sempre con voi ed Egli faccia che voi siate sempre con Lui, Tutti Amen. Cel. E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi, e con voi rimanga sempre. Tutti Amen. CANTO finale LEGENDA I testi sono tratti da: - Bibbia di Gerusalemme - Fonti Francescane - Alda Merini Francesco – Canto di una creatura, ed. Frassinelli - Guido Novella Celebrare il quotidiano, ed. Elle Di Ci. I testi dei canti non sono stati volutamente inseriti.