raccolta materiale sull`edificio trgovski dom di gorizia appello alla

RACCOLTA MATERIALE SULL'EDIFICIO TRGOVSKI DOM DI GORIZIA
APPELLO ALLA CITTADINANZA
NEL PROSSIMO AUTUNNO VERRANNO UFFICIALMENTE INAUGURATI GLI SPAZI RINNOVATI
E RESTAURATI DELL'EDIFICIO TRGOVSKI DOM DI GORIZIA. PER QUEST'OCCASIONE VERRA'
ALLESTITA ANCHE UNA MOSTRA PER LA QUALE LA BIBLIOTECA SLOVENA NARODNA IN
ŠTUDIJSKA KNJIŽNICA STA RACCOGLIENDO VARIO MATERIALE FOTOGRAFICO E DI ARCHIVIO DI
TUTTE LE ASSOCIAZIONI E IMPRESE COMMERCIALI CHE SVOLGEVANO LA PROPRIA ATTIVITA'
ALL'INTERNO DELLO STORICO EDIFICIO. PERTANTO SI INVITANO I SINGOLI COLLEZIONISTI E LA
CITTADINANZA IN POSSESSO DI EVENTUALE MATERIALE SUL TRGOVSKI DOM DI PRESTARLO O
EVENTUALMENTE DONARLO ALLA BIBLIOTECA CHE SI OCCUPERA' DELLA SUA ARCHIVIAZIONE E
DIGITALIZZAZIONE. IL MATERIALE VERRA' USATO PER L'ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA CHE HA
COME OBIETTIVO PRINCIPALE FAR VEDERE LA VITA DEL TRGOVSKI DOM DI GORIZIA E IL
SIGNIFICATO CHE L'EDIFICIO PIU' FOTOGRAFATO DI GORIZIA HA AVUTO DURANTE IL TEMPO.
Un breve accenno storico
Nel 1902 la cooperativa Trgovsko-obrtna zadruga (Consorzio commerciale e artigianale), su
iniziativa di Henrik Tuma, iniziò a ideare la costruzione dell'edificio inteso a raggruppare in un unico spazio
tutte le esigenze degli Sloveni del Goriziano. La progettazione venne affidata all'architetto Maks Fabiani,
l'edifico venne invece costruito e allestito da diversi artigiani e impresari sloveni di Gorizia ( impresa di
costruzioni dei fratelli Mozetič, falegnameria Mizarska zadruga Solkan, officina del fabbro
Ključavničarstvo Alojzij Živic, impresa vetraria Anton Koren).
Su una superficie di 900 metri quadrati svolgevano la propria attività imprese commerciali,
organizzazioni culturali e sportive. Parte dell'edificio era destinato ad una sala modernamente allestita nella
quale gli Sloveni di Gorizia si incontravano per assistere a concerti, rappresentazioni teatrali e balli.
Tra i primi a trasferirsi negli spazi era l'avvocato Dragotin Treo che aprì il proprio studio nel
dicembre del 1904. Successivamente vi si trasferirono l'associazione Pevsko in glasbeno društvo che si
occupava della scuola di musica e organizzava numerosi concerti. Nel sotterraneo svolgeva la propria
attività l'associazione Goriški Sokol che gestiva la palestra, il guardaroba, i bagni e il ripostiglio degli
attrezzi. L'associazione Narodna prosveta si trasferì nel nuovo edificio con tutta la sua biblioteca. Il
pianterreno era destinato ad uso commerciale, dove c'erano negozi (ad es. il negozio di stoffe Pregrad &
Černetič), successivamente anche la libreria di Andrej Gabršček. La banca della cooperativa Trgovskoobrtna zadruga aveva i suoi uffici al primo piano. Gli altri spazi vennero invece occupati da altre
associazioni (ad es. dal gruppo mandolinistico Mandolistični krožek).
Fino alla prima guerra mondiale l'attività della comunità slovena era molto vivace. Nella sala teatrale
e negli spazi attigui si svolgevano balli, concerti, spettacoli teatrali e conferenze. Durante la Grande Guerra
l'edificio fu danneggiato e ciò precluse l'uso degli spazi per alcuni anni. La filiale della Ljubljanska kreditna
banka fu tra le prime a trasferirsi e a riprendere l'attività, a seguire le altre associazioni.
La ricca attività del Trgovski dom si concluse il 4 novembre 1926, quando l'autorità fascista distrusse
le sedi delle associazioni slovene. Nel 1927 il prefetto emanò un decreto con il quale il Trgovski dom venne
requisito dalle autorità. Il consorzio Trgovsko-obrtna zadruga fallì nel 1912. L'edificio di sua proprietà venne
gestito dal comitato di liquidazione del consorzio fino alla nomina di un nuovo liquidatore da parte
dell'autorità fascista che decise di vendere l'edificio al Partito Nazionale Fascista nel 1933. Da quel
momento il Trgovski dom venne denominato „Casa del Littorio“.
Nel secondo dopoguerra la Casa del Littorio cambiò nome e proprietario. Per un breve periodo gli
Sloveni poterono rientrare nell'edificio denominato Ljudski dom e in poco tempo riprese anche l'attività
culturale di 32 organizzazioni (Slovansko-italijanska antifašistična unija – SIAU, Antifašistična slovenskoitalijanska ženska zveza – ASIŽZ, Zveze antifašistične mladine Julijske krajine – ZAMJK, Zveza primorskih
partizanova- ZPP, gruppo teatrale Dramsko društvo, associazione Pevsko in glasbeno društvo, Slovenska
prosvetna zveza, amministrazione del settimanale Soški tednik, filiale del Primorski dnevnik, redazione del
foglio Glas mladih, Rdeči križ, comitato Odbor za izkop, počastitev in pokop slovenskih in italijanskih talcev
in partizanov iz Gorice in okolice, Dijaška matica, consorzio Goriška nabavna in prodajna zadruga etc.).
Nel 1946 il Governo Militare Alleato obbligò le organizzazioni a trasferirsi altrove. Quando i confini
vennero definiti dai trattati di pace, il Governo Militare Alleato decise di trasferire la proprietà dell'edificio allo
stato italiano. Tutti gli sforzi per restituire l'edificio alla comunità slovena furono inutili. Dopo il Trattato di
Osimo l'amministrazione statale italana adottò l'edificio come sede dei propri uffici.
CONTATTI:
Slovenska knjižnica Damir Feigel – Biblioteca slovena „Damir Feigel“
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