La formica Formicoidea Le formiche appartengono - accanto alle api ed alle vespe - alla famiglia degli imenotteri (Hymenoptera). Fig. 1 Formica rufa Le formiche vivono in grandi e complesse comunità, nelle quali ognuna di loro svolge per l'intera sua vita l'attività affidatale. Fondatrice di ogni singola comunità è la femmina feconda - la regina. Essa viene al mondo provvista di ali ed il compito della sua vita è quello di prendersi cura dei discendenti. Anche le formiche maschio sono alate; sono più numerose delle formiche femmine alate. Il loro compito ha inizio con la sciamatura ed ha termine non appena avvenuto l'accoppiamento con la giovane regina. Dopo la sciamatura le formiche femmina e maschio perdono le ali. Le formiche maschio muoiono subito dopo. La casta più importante delle comunità è rappresentata dalle formiche femmine infeconde - le operaie, che nascono senz'ali. Ad esse spetta il compito di svolgere tutte le attività: apportare le provviste, immagazzinarle e preparare il cibo, costruire e ripulire il nido, sorvegliarlo e difenderlo contro intrusi, ma soprattutto prendersi cura dei discendenti ed allevarli. Si vedono correre indaffarate qua e là con larve e crisalidi, che vengono erroneamente definiti come "uova di formica". Le portano, a seconda delle necessità e delle condizioni atmosferiche, in superficie, perchè si riscaldino, oppure all'ombra o sottoterra, al riparo dal sole troppo cocente, le mantengono ben pulite e badano a che non si dissecchino. Svolgendo le loro attività le operaie si lasciano guidare dai sensi dell'olfatto, del gusto e del tatto. La loro facoltà visiva è invece limitata, le operaie di molte specie sono addirittura cieche. Serve da nutrimento delle larve, accanto al secreto delle ghiandole (ipofaringe), la carne masticata, in particolare parti di insetti. Per questa ragione l'uomo è del parere che molte di esse siano utili, dato che distruggono insetti dannosi. Le nostre formiche indigene soddisfano il proprio fabbisogno nutrendosi anche di sostanze contenenti zucchero, soprattutto quelle sotto forma di "rugiada di miele" che producono gli insetti che succhiano le piante, quali le afidi e le cocciniglie. Esse bevono però anche il nettare dei fiori se non vi sono afidi in numero sufficiente o se queste sono totalmente assenti. Nelle nostre case le formiche prendono di mira anche prodotti ricchi in zucchero, quali la marmellata, il miele, le spremute di frutta e lo zucchero stesso. Spesso è la carestia che spinge le formiche a invadere e saccheggiare l'habitat dell'uomo. Ciò si verifica quando le formiche, dopo un inverno mite, si svegliano troppo presto dal loro letargo e non trovano alcun cibo nella natura. Come le api anche le formiche comunicano fra di loro circa i luoghi in cui si possono procurare del cibo. Il compito di alcune formiche consiste proprio nella ricerca di nuove fonti di cibo. Se la ricerca è coronata dal successo, la formica ritorna al nido lasciando sul percorso una traccia fragrante, che le operaie addette al trasporto del cibo seguiranno. Sono i cosiddetti sentieri delle formiche. Anticimex AG, Sägereistrasse 25, CH-8152 Glattbrugg, Tel +41 58 387 75 75, www.anticimex.ch, [email protected] Formica grigionera o nera Lasius niger Sviluppo: Il periodo della sciamatura va da fine luglio ad inizio agosto, più raramente già a partire da maggio e fino ad ottobre. Spesso si verificano vistosi sciami composti da un gran numero di individui. Presumibilmente taluni fattori specifici del clima sono determinanti per le sciamature simultanee delle colonie di una vasta regione. L'accoppiamento avviene nell'aria, dopodichè l'insetto maschio muore nel giro di pochi giorni. La regina o torna nella sua colonia o trova un altro luogo adatto per rimanervi fino alla primavera dell'anno successivo, quando inizierà a depositare le uova. Le larve sgusciano dopo 22 - 28 giorni. Le prime larve si cibano del secreto delle ghiandole dell'ipofaringe della regina per tutto il periodo dello stadio di larva che dura da 16 a 23 giorni. In seguito le prime operaie che nascono dalle crisalidi assumono altri incarichi, fra i quali quelli di covare e di nutrire la regina. Fig. 1 Formica grigionera, Lasius niger (ingl. Black Garden Ant) Habitat: E' la formica più comune, che ritroviamo sulle nostre terrazze e nei nostri appartamenti. Nidifica nella terra e nei ceppi di alberi, al disotto di piastre e piastrelle. La formica domestica o dell'orto Lasius emorginatus Alimentazione: Nella natura l'operaia cerca la rugiada di miele ed il nettare dei fiori. Il cibo a base di carne, sotto forma di parti di insetti, serve soprattutto per nutrire le larve. Habitat: Nidifica in cumuli di terriccio, nel meridione anche in cartone ammucchiato, sotto pietre piatte, in fessure di roccia o di murature, in travi marce in ambienti interni. Effetti dannosi: Le formiche lasius niger infestano spesso il legno marcio o decrepito, nidificano tuttavia anche in travi sane, pavimenti in legno ed altri oggetti in legno, intaccandolo per cibarsi, anche se in modo meno vistoso di quanto lo faccia la formica-cavallo o formica gigante (Camponotus herculeanus). Le lasius niger nidificano anche in materiali quali il sughero o lo stiropor di pannelli isolanti. Alimentazione: Non si ciba di prodotti di afidi, diventa fastidiosa quando attacca i generi alimentari in casa. Effetti dannosi: Danneggia oggetti in legno e d'isolazione. Aspetto: La colorazione è uniforme, in bruno chiaro. Il torace delle operaie è da bruno-rossastro a giallo-rossastro, la testa e l'addome bruno scuro, le antenne e le zampe come il petto, le ali sono trasparenti, le arterie e lo stigma (l'apertura di respirazione) di colore bruno pallido. Le operaie misurano da 3 a 4 mm, l'insetto maschio da 3,5 a 4 mm, la femmina da 7 a 9 mm. Aspetto: Non si forniscono dati sui pre-stadi, poichè questi corrispondono a quelli delle operaie. Il colore varia fortemente, da nero-bruno a bruno, spesso il torace e le squame delle operaie sono più chiari, la parte anteriore del torace a volte più scura, le zampe e le antenne più o meno bruno-rossastre, quelle degli insetti incaricati della riproduzione bruno-chiaro. Le ali sono trasparenti, le arterie ed il pterostigma (parete anteriore delle ali) sono di colore giallo-brunastro. Le operaie misurano da 3 a 5 mm, gli insetti maschi da 3,5 a 4,2 mm, le femmine da 8 a 9 mm. Sviluppo: Simile a quello del lasius niger, il periodo principale della sciamatura è quello compreso fra luglio e agosto. Versione 2014 2/2