Articolo tratto dal numero n 3 marzo 2014 de http://www.inviato-speciale.it
Visita all'università di Torvergata
Abbiamo scoperto cose meravigliose.
Scienze & Ambiente - di Redazione Angelo Mauri -Primaria
Mercoledì 22 gennaio le classi V A, V B,V C, V D, V E del plesso Angelo Mauri, sono andate all'Università di Tor Vergata ad
assistere alla lezione "Il mistero della cellula: la fabbrica di dolci", sulla conformazione della cellula, i suoi componenti e gli
organismi formati da una o più cellule.
La lezione era tenuta da due sorelle, Monia ed Erica, rispettivamente medico e chimico, che hanno condotto il laboratorio e che ci
hanno coinvolto con domande e inviti a eseguire i vari esperimenti.
(Ludovico Di Loreto VA)
La cellula
Noi conosciamo vari tipi di cellule: quelle vegetali e animali quelle muscolari, quelle nervose (neuroni) del cervello, quelle dei
globuli bianchi e globuli rossi, piastrine nel sangue. La cellula è la parte più piccola di un organismo vivente, è "Un mattone" una
unità morfologica e fisiologica elementare di tutti gli organismi animali e vegetali che possono essere costituiti da una (unicellulari )
o più cellule (pluricellulari) quindi la cellula è un organismo vivente che nasce, cresce, si riproduce e muore in modo indipendente.
Il primo studioso a parlare di cellule è stato Robert Hooke (1635-1703): egli perfezionò il
microscopio, riuscì a vedere la struttura cellulare del sughero (corteccia dell'albero) e gli
venne in mente la struttura di un monastero, fatto da tante piccole celle. Cellula in
inglese infatti si dice "Cell", perchè è come una piccola cella del monastero. L'uovo è
una cellula speciale e la si può osservare senza il microscopio. Le dottoresse ci hanno
mostrato un uovo non cotto senza guscio, che poteva rimbalzare un po', ci hanno
spiegato che il guscio è fatto di carbonato di calcio e che immergendolo nell'aceto per 2
o 3 giorni si scioglie completamente: il nostro compagno Thomas ci ha provato e ci è
riuscito. Mentre l'uovo sta nell'aceto si formano delle bollicine, cioè anidride carbonica.
Per farci vedere meglio che l'acido acetico e il calcio insieme sviluppano anidride
carbonica, le due sorelle hanno fatto questo esperimento: hanno messo del bicarbonato
di sodio in un bicchiere ed hanno aggiunto dell'aceto, che ha scatenato una reazione
chimica e prodotto moltissima schiuma, facendo fuoriuscire il composto dal bicchiere.
Le cellule hanno anche una loro vita, infatti ci sono quelle capaci di sopravvivere da sole e quelle invece incapaci di farlo. I batteri
sono in grado di svolgere da soli tutte le funzioni vitali e da pochi batteri si possono originare un gruppo di batteri tutti uguali, cioè
si replicano e formano una colonia batterica.
Le due esperte hanno preso una scatoletta, che costituiva il terreno di coltura, e ci hanno messo dei batteri presi dalle mani di
Alessandro e da altri compagni delle altre classi, per vedere come si replicano fino ad originare una colonia batterica, visibile a
occhio nudo, anche se il freddo può rallentarne la crescita.
Abbiamo scoperto che tessuto e colonia batterica sono però due cose diverse. Il tessuto è formato da cellule che collaborano; la
colonia batterica è un insieme di organismi unicellulari.
La parte più importante è il nucleo che coordina e comanda tutta la cellula. La cellula è come una stanza di macchinari che
producono dolci diversi. Gli aminoacidi sono gli ingredienti, il ribosoma l'impastatrice; il nucleo è l'ufficio blindato del cuoco, dove
c'è il libro delle ricette segrete per fare i dolci. Nel DNA della cellula è racchiusa la memoria della cellula. Il DNA è una molecola
particolare composta da 2 filamenti lunghi 2 metri ripiegati in modo particolare per occupare meno spazio ed entrare nel nucleo.
Tantissime sono le ricette perché molte sono le proteine e le loro combinazioni.
( Matteo G, Thomas C, Adriano I e Massimo Michele M. IV D)
Siamo poi passati a parlare della membrana cellulare, che regola gli scambi tra l' esterno e l'interno della cellula e che è
selettivamente permeabile: le dottoresse Monia ed Erica per dimostrarcelo hanno messo dello iodio e del blu di metilene in due
contenitori diversi. Poi hanno versato una soluzione di amido in due sacchetti per fare il ghiaccio, e li hanno immersi nei due
contenitori.
Dopo aver aspettato qualche minuto le dottoresse li hanno tirati fuori e tutti ci siamo accorti che il sacchetto immerso nel blu di
metilene era rimasto trasparente come era prima, mentre quello immerso nello iodio era diventato rosso, proprio come lo iodio.
Infine ci hanno spiegato che lo iodio è passato attraverso la bustina perché ha le molecole più piccole del blu di metilene, che
infatti non è riuscito a penetrare.
(Elisa Trifogli 5A)
Tratto da www.inviato-speciale.it --IC Perazzi-Roma- pag. 1 of 2
L'ultimo esperimento che ci hanno mostrato è stato Come fare un filo di nylon, unendo due liquidi: le dottoresse hanno mescolato
in un contenitore acido sebacico + esametilendiammina, cioè blu di metilene + un catalizzatore, idrossido di sodio (NaOH) per
accelerare la reazione, poi hanno intinto nel composto una specie di stuzzicadenti e ne hanno estratto un lungo filo di nylon blu.
*(Linda De Martin e Michele Riso V A)
Redatto da Karen Del Bianco VA e Matteo G. IV D
Tratto da www.inviato-speciale.it --IC Perazzi-Roma- pag. 2 of 2