la radioprotezione del paziente in radioterapia 1 Le radiazioni ionizzanti fanno male : uccidono 2 PRIMA DEL CONCETTO DI RADIOPROTEZIONE E’ NATO IL CONCETTO DI “RADIOLESIONE” 3 •? • LA PROTEZIONE DAI RAGGI IN RADIOTERAPIA : non sottoporre il paziente al trattamento radioterapico 4 • VIETATO INTRODURRE ARMI DA TAGLIO IN SALA OPERATORIA • “LAMA-PROTEZIONE” • “BISTURI-PROTEZIONE” 5 • il cancro e’ una patologia cellulare caratterizzata dalla comparsa di cellule atipiche dal punto di vista morfologico e funzionale, le quali presentano,rispetto alle cellule normali,un accrescimento AUTONOMO,cioè indipendente da ogni controllo fisiologico, AFINALISTICO, cioè privo di alcuna utilità per l’organismo, e PROGRESSIVO,cioè capace di invasività locale e a distanza 6 7 8 RADIOTERAPIA • LA RADIOTERAPIA HA DIMOSTRATO EFFICACIA NELLA CURA DEI TUMORI Testo 9 cenni storici • La scoperta dei raggi X è dovuta Wilhelm Conrad Roentgen,professore di fisica teorica presso l’Università di Wurzburg, in Germania. • Nel 1895 presentò la sua scoperta sul bollettino dell’Accademia Fisico-Medica di Wurzburg, accompagnando la sua relazione all’immagine su lastra fotografica delle ossa della mano di sua moglie. Fu la prima radiografia della storia. • Nel 1901 vinse il premio Nobel per la fisica. • La tecnica radiografica si diffuse rapidamente in tutto il mondo , anche perché Roentgen non volle brevettarla. 10 •L’amore del potere esclude tutti gli altri 11 CENNI STORICI • Negli stessi anni , il fisico francese Henry Becquerel osservò che i cristalli di uranio emettevano spontaneamente radiazioni in grado di attraversare corpi opachi. Aveva scoperto la radioattività naturale 12 cenni storici • Nel 1898 Pierre Curie e sua moglie Marie scoprirono l’ attività radiante del polonio e del radium. • Dopo avere riscontrato sulla cute toracica della moglie, lesioni all’apparenza come scottature ma indolori, Pierre capì che il radium possedeva una azione biologica. • Fu proposto ,pertanto, un uso terapeutico. • Era nata la radiumterapia 13 14 cenni storici • negli anni 20 si costruiscono le prime macchine capaci di irradiare focolai tumorali profondi. • Negli anni 50 c’è la cobaltoterapia • Negli anni 70 gli acceleratori lineari di particelle 15 • La RADIOTERAPIA è la modalità clinica che fa uso di radiazioni ionizzanti principalmente per il trattamento delle neoplasie. Lo scopo è quello di somministrare una dose di radiazioni ad un definito organo tumorale con il minor danno e quindi con il maggior risparmio dei tessuti sani circostanti, in modo da eradicare il tumore. 16 •fase fisica •fase chimica •fase biologica 17 radioprotezione • frazionamento della dose • scarto terapeutico 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 • Radioterapia convenzionale a fasci esterni (fotoni X di alta energia ed elettroni veloci) radioprotezione Gli attuali acceleratori lineari, dotati di collimatori multilamellari (= elevato numero di lamelle schermanti dello spessore da 3 a 10 mm), consentono di eseguire : Terapia conformazionale: distribuzione della dose “conforme” al volume da irradiare, ricostruito tridimensionalmente su immagini di tomografia computerizzata (TC). In alcuni casi è possibile ricorrere all’ausilio di immagini radiologiche più idonee alla definizione del volume da trattare quali la risonanza magnetica (RMN) o la tomografia a emissione di positroni (PET). Grazie all’impiego delle lamelle schermanti, ciascuna dotata di motore proprio, e pertanto mosse indipendentemente fra di loro in maniera automatica e sotto controllo informatico, è possibile modificare il profilo del fascio di radiazioni al fine di proteggere in maniera ottimale i tessuti sani circostanti e di ridurre conseguentemente gli effetti collaterali. La terapia conformazionale costituisce oggi lo standard dei trattamenti. Terapia ad intensità modulata (IMRT) costituisce una evoluzione delle tecniche conformazionali ed è basata sempre sull’utilizzo dei collimatori multilamellari con lo scopo di erogare dosi variabili su volumi irregolari. Durante ogni singola seduta i campi diversamente conformati vengono accesi e spenti in modo da modulare l’intensità della dose che viene erogata nel contesto del volume da trattare. Tale terapia offre vantaggi in situazioni cliniche che richiedono la esposizione di volumi irregolari e complessi in stretta contiguità con organi critici. Stereotassi: tecnica che permette di somministrare un’elevata dose di radiazioni, in una singola o in poche sedute ad un piccolo volume, con risparmio del tessuto sano circostante. Con l’ausilio di una ancora più accurata immobilizzazione può essere eseguita con gli acceleratori lineari su bersagli sia cranici che extracranici. Sono disponibili attrezzature dedicate quali il Cyberknife e il Gammaknife. Il Cyberknife è un acceleratore robotizzato in grado di eseguire trattamenti stereotassici sia cranici che extracranici; il Gammaknife, dotato di un casco con 201 sorgenti Co60, risulta dedicato esclusivamente a stereotassi cranica. I trattamenti in stereotassi non possono essere estesi a tutti i pazienti ma hanno una indicazione ben definita in alcune patologie e in particolari situazioni cliniche. Radioterapia immagine guidata (IGRT) La accresciuta precisione dei trattamenti tridimensionali radioterapici ha sviluppato la necessità di controllo più accurato della ripetibilità del trattamento in ogni singola seduta mediante la identificazione della esattezza del posizionamento della sede da trattare. Sistemi di imaging tridimensionali integrati con gli acceleratori sono oggi disponibili nelle sale di terapia con lo scopo di garantire con sempre maggiore precisione il controllo dei trattamenti. La Tomoterapia rappresenta la tecnologia di più recente acquisizione. Essa integra l’imaging diagnostico 3D, la pianificazione, mediante sistema di pianificazione inverso, e la erogazione di terapia in un unico processo e in una unica apparecchiatura. Trattasi di una tecnica di irradiazione ad intensità modulata con erogazione elicoidale della dose, analogamente a quanto avviene in ambito diagnostico nell’esecuzione di una TC spirale. Radioterapia intraoperatoria: dopo la rimozione del tumore da parte del chirurgo, è possibile irradiare il letto operatorio con fasci di elettroni accelerati prodotti da 33 acceleratori dedicati che possono essere alloggiati in sala operatoria. 34 •ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole : ed è subito sera (Salvatore Quasimodo ) 35 GRAZIE 36