FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO E T À TA R D OA N T I C A Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA I sec. a.C. – I sec. d.C. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA • Vissuto probabilmente tra il 20 a.C. e il 50 d.C., filosofo giudaico ma di lingua greca, iniziò la tradizione esegetica di Alessandria ed espose le sue principali concezioni dottrinali nel Commento allegorico sulle Sante Leggi, nei trattati Sul decalogo, Sulle leggi particolari, Sulla migrazione di Abramo, e in numerosi altri commenti biblici. Di grande importanza filosofica sono gli scritti Sulla provvidenza e Sull’eternità del mondo. Accolse nell’interpretazione della Bibbia concetti platonici e pitagorici in una originale sintesi tra fede giudaica e filosofia greca. In particolare, combinando elementi tratti dalla Genesi e dal Timeo di Platone, Filone affermò che Dio è incorporeo, unico e creatore del mondo. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA • È un precursore dei Padri della Chiesa. Suo merito storico sta nell’aver tentato per la prima volta nella storia una fusione tra filosofia greca e teologia mosaica e nell’aver così creato una filosofia mosaica. Il metodo con cui egli operò la mediazione fu quello dell’allegoria. L’interpretazione allegorica avrà enorme fortuna e diverrà un vero e proprio metodo di lettura della Bibbia nella maggioranza dei Padri. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA • La filosofia mosaica di Filone comportò l’acquisizione di una serie di nuovi concetti ignoti al pensiero greco, a cominciare da quello di creazione, di cui egli fornì la prima formulazione in termini sistematici. Dio crea dal nulla la materia, poi imprime su di essa la forma. Ma per creare il mondo fisico, Dio crea, anteriormente a esso, il cosmo intelligibile (le Idee) come ideale modello e questo cosmo intelligibile non è altro che il Logos di Dio nell’atto di formare il mondo. • Idee platoniche Pensieri di Dio Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA • Filone distingue il Logos da Dio (ne fa una Ipostasi) e lo denomina addirittura “Figlio primogenito del Padre increato”, “Dio secondo”, “Immagine di Dio”. In altri passi ne parla come “Mediatore tra Creatore e creature”, “causa strumentale ed efficiente”. Il Logos di Filone esprime, inoltre, le valenze fondamentali della biblica Sapienza e della biblica Parola di Dio, che parola creatrice e fattrice. Ma anche salvatrice, incorporea e trascendente. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini FILONE DI ALESSANDRIA E LA FILOSOFIA GRECO-GIUDAICA • Quanto all’uomo, Filone dice che egli è costituito da 1) corpo, 2) anima-intelletto, 3) spirito (pneuma, che però è infuso direttamente da Dio). Da qui emerge la terza dimensione di Dio: lo Spirito. Quindi, antropologicamente, la vita umana presenta tre livelli: animale, razionale, spirituale. Tuttavia, l’anima non è di per sé immortale (come pensava Platone), ma può diventarlo nella misura in cui sa vivere secondo lo Spirito, trascendendo se stessa, in una vera e propria unione mistica con Dio (estasi). Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini CRISTIANESIMO E FILOSOFIA IL FENOMENO DELLA GNOSI STORIA DEL PENSIERO FILOSOFICO E T À TA R D OA N T I C A Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini INCONTRO DI CULTURE DIVERSE Cultura Greca Cultura Ebraica ALESSANDRIA Cultura Cristiana Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • Il termine Gnosi vuol dire, alla lettera, “conoscenza”, ma è diventato tecnico per indicare quella particolare forma di conoscenza mistica (una sorta di illuminazione diretta) che fu propria di alcune correnti religioso-filosofiche del tardo paganesimo, e soprattutto di alcune sette eretiche ispiratesi al Cristianesimo. Si tratta di un tendenza religiosa di tipo sincretistico, che ebbe grande diffusione agli inizi del Cristianesimo (in particolare nel sec. II), ma le cui origini complesse diramazioni sono tuttora discusse e non sufficientemente chiarite. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • Forme di Gnosi pagana possono considerarsi le dottrine ermetiche (Corpus Hermeticum), gli Oracoli Caldaici e alcune correnti religioso-filosofiche. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Corpus Hermeticum • Con l’espressione filosofia ermetica si designa una vasta letteratura in lingua greca, opera di diversi autori ignoti, diffusa sotto il nome del mitico Ermete Trismegisto («tre volte grandissimo»), frutto della identificazione tra il dio greco-latino Hermes-Mercurio e quello egiziano Theuth (citato anche da Platone nel Fedro). Ermete Trismegisto, accanto a Mosè, in un mosaico della Cattedrale di Siena Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • Del gruppo di scritti di contenuto propriamente filosoficoreligioso ci sono pervenuti 17 trattati in greco (il cosiddetto Corpus Hermeticum) e un diciottesimo, l’Asclepius, in latino, erroneamente attribuito ad Apuleio di Madaura. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • A partire dall’umanista Marsilio Ficino (1433-1499), che per primo tradusse il Corpus Hermeticum in latino, tali trattati vennero considerati testimonianza di un’antichissima rivelazione divina e di cui la rivelazione cristiana sarebbe stata il perfezionamento e il culmine. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Oracoli Caldaici • Gli Oracoli Caldaici sono un’opera scritta in esametri appartenente alla sapienza babilonese, concepita probabilmente da Giuliano ‘il teurgo’ attorno al II sec. d.C. In questi scritti è presente il culto del fuoco e del sole, elementi tipici della religione babilonese, ma emerge per la prima volta anche la teurgia, ovvero l’arte della magia utilizzata per finalità mistico-religiose, volta alla liberazione del corporeo e al congiungimento con il divino. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • Alle testimonianze degli scrittori cristiani (Ireneo, Ippolito, Epifanio e altri) e a scarsi testi originali, si sono aggiunte di recente le opere (53 scritti, quasi tutti gnostici) trovate casualmente nel 1946 a Nag Hammadi, nell’Alto Egitto, in lingua copta, di cui almeno 43 risultavano del tutto nuove. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • Molti di questi documenti sono da poco disponibili anche in italiano, nella raccolta Gli Apocrifi del Nuovo Testamento. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • Si suole distinguere una gnosi volgare (Cerinto, Carpocrate, Simon Mago, Menandro), divisa anche in numerosissime sette (che, non richiamandosi ad alcun caposcuola, vengono dette in generale degli ofiti per il comune culto del serpente, ma anche dei barbelioti, perati, cainiti, ecc.), in cui prevalgono pratiche magiche ed elementi astrologici iranico-babilonesi; e una gnosi dotta, che ha il suo centro principale ad Alessandria ed è rappresentata da figure in cui è notevole l’impegno speculativo (Basilide, Valentino, Marcione). Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • È ormai opinione generale che lo gnosticismo non costituisca una degenerazione interna del cristianesimo, ma che rinvii a elementi preesistenti, derivati da varie religioni misteriche, dalle correnti magico-astrologiche dell’Oriente, dall’ermetismo, dal giudaismo alessandrino (Filone), dalle filosofie ellenistiche. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Concetti essenziali • a) Elemento comune alle varie tendenze gnostiche è l’insistenza sull’elemento “conoscitivo”, inteso come illuminazione riservata a pochi iniziati, in virtù della quale essi pervengono alla visione del divino e del vero e alla loro personale salvezza. La dottrina gnostica, quindi, ha carattere aristocratico, in antitesi con l’autentico spirito evangelico. • b) L’oggetto specifico della “conoscenza” gnostica è Dio e le cose ultimative concernenti la salvezza dell’uomo. Un testo basilare spiega, in modo riassuntivo, che la Gnosi riguarda: 1) chi eravamo e che cosa siamo divenuti; 2) dove eravamo e dove fummo gettati; 3) dove desideriamo andare e da dove siamo stati riscattati; 4) che cosa è la nascita e che cosa la rinascita. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • c) Nell’esperienza dello Gnostico la tristezza e l’angoscia emergono come fondamentali, perché rivelano un impatto con il negativo e la conseguente presa di coscienza di una radicale scissione fra bene e male, e rivelano altresì la nostra vera identità, che consiste nell’appartenenza al bene originario. Dunque l’uomo proviene da un altro mondo e a esso deve fare ritorno. Questo mondo è il nostro “esilio”, mentre l’altro è la nostra “patria”. In questo “ritorno” gioca un ruolo essenziale il Salvatore (Cristo), che è uno degli “eoni” divini. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • d) Gli Gnostici dividono gli uomini in tre categorie: 1) pneumatici; 2) psichici; 3) ilici. Nei primi predomina lo Spirito (Pneuma), nei secondi l’anima (psyché) e nei terzi la materia (hýle). Questi ultimi sono destinati alla morte, i primi alla salvezza, mentre i secondi hanno la possibilità di salvezza, se seguiranno le indicazioni dei primi. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • e) Questo mondo, che è male, non è stato fatto da Dio, ma da un Demiurgo malvagio. Alcuni ritengono che l’essenza dello Gnosticismo sia espressa nelle seguenti parole di Plotino in maniera perfetta: gli Gnostici “sostengono che il Demiurgo di questo mondo è cattivo e che il cosmo è cattivo”. Si spiega così il fatto che il Dio del Vecchio Testamento, creatore di questo mondo, venisse identificato con questo “Demiurgo cattivo”, e che venisse contrapposto al Dio benigno del Vangelo, che ha invece mandato il Cristo salvatore; Cristo è un’entità divina, la quale è venuta sulla terra rivestita di un corpo solo apparente (cfr. il Docetismo). L’interpretazione allegorica dei testi sacri permetteva agli Gnostici di piegarli a tutte le loro esigenze. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Conclusioni • Se alcuni studiosi hanno considerato eccessivo e di parte l’impegno degli apologisti cristiani nel combattere lo gnosticismo e nel considerarlo estraneo al cristianesimo, nonostante le pretese di alcuni gruppi di rappresentarne addirittura la tradizione più autentica, i ritrovamenti di Nag Hammadi confermano le tesi degli apologisti. In certi casi appare chiara l’origine precristiana o almeno non cristiana di temi fondamentali per lo gnosticismo, anche se si prescinde dal fatto che contatti secolari con il cristianesimo possono aver portato a una certa cristianizzazione di uno gnosticismo originariamente estraneo a esso. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI • I Padri trovarono (e a giusta ragione) nelle credenze gnostiche un ginepraio di dottrine eretiche. Ma le loro insistenti polemiche dimostrano la forte presa sugli animi che il movimento dovette avere nell’antichità. In effetti, in quell’età che vedeva un mondo spirituale perire e un altro sorgere, e che proprio per questo fu un’età dominata dall’angoscia, gli Gnostici davano (forse più di altri movimenti filosofici) un senso a questa angoscia, e quindi erano in sintonia con un certo modo di sentire che era proprio di quei tempi. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Fonti • N. Abbagnano, G. Fornero, Protagonisti e Testi della Filosofia, volume A, 1, Paravia, Torino 1999; • Enciclopedia Garzanti di Filosofia e Logica, ecc., Garzanti, Milano 1981, 1993; • G. Reale, D. Antiseri, Storia della filosofia. Dall’Antichità al Medioevo, 1, La Scuola, Brescia 1997. Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini IL FENOMENO DELLA GNOSI Fine Copyright © 2008, 2015 Stefano Martini