Centro di Monitoraggio per la Sicurezza Stradale e la Prevenzione Incidenti Il Comune di Genova intende ridurre il numero di morti sulle strade di almeno il 50% entro il 2010, attraverso la promozione di azioni di sicurezza stradale che hanno un costo notevolmente minore rispetto ai costi umani, sociali ed economici derivanti dall’incidentalità stradale. Analisi sistematiche circa l’incidentalità aiuteranno anche a far crescere nel cittadino una nuova sensibilità al problema. Obiettivi / Aspetti innovativi Stato di implementazione L’obiettivo principale sarà l’implementazione di un Centro di Monitoraggio e prevenzione dell’incidentalità stradale nell’ambito del territorio urbano genovese. In particolare: • Raccogliere dati su incidenti, danni, caratteristiche di traffico e stradali, meteo, ecc. da fonti diverse e attraverso attori diversi che operano nel campo (Polizia Municipale, Carabinieri, 118, Regione, ecc). Questa struttura unitaria sarà attivata tentando di definire le minime procedure comuni per la raccolta dati, supportato da appositi sistemi tecnologici di informazione che daranno la possibilità di avere un database unico e di elaborare i dati. • Analizzare i dati al fine di elaborare modelli di analisi di rischio per le aree di interesse. • Migliorare la capacità di analizzare le situazioni critiche (“punti neri”) in termini di sicurezza e incidentalità stradale attraverso la implementazione di un sistema multi-source data warehouse completo, un set di metodi di elaborazione e rappresentazione, e una nuova metodologia di raccolta dati. • Validare il sistema attraverso lo sviluppo di specifici e significativi casi studio. • Migliorare la sicurezza del traffico all’attenzione di tutti ed evidenziare i bassi costi e gli alti benefici derivanti dalla riduzione degli incidenti e delle relative conseguenze. Le fasi di definizione dei requisiti del sistema e l’analisi del software centrale di gestione sono concluse, includendo la struttura del database della nuova release di GestInc (il software esistente della Polizia Municipale per raccogliere i dati dell’incidentalità stradale), un insieme di dati relativi alla salute provenienti dalla Regiuone Liguria, i dati meteo dell’Agenzia Regionale per l’Ambiente (ARPAL) e i dati di traffico veicolare. La struttura del DB e le funzionalità di output del software sono state concluse. Si specifica che il front end del software centrale è stato stabilito in accordo con gli esperti della Polizia Municipale al fine di evidenziare i più importanti aspetti che il sistema deve gestire. A Luglio del 2007 un gruppo di pattuglie della PM, in due diversi distretti, hanno iniziato il test sulla strada relativo all’utilizzo di 16 palmari e 2 PC portatili dotati di specifico software per la raccolta dei dati sul campo e di GPS integrato. La campagna di validazione del sistema di raccolta dati è conclusa. La fase di definizione della metodologia di analisi ad indicatori matematici in grado di analizzare la sicurezza stradale è conclusa. Gli indicatori studiati sono già stati inseriti direttamente nel software del Centro di Monitoraggio. E’ in corso lo sviluppo di due casi studio (Corso Europa e Corso Sardegna) sul territorio genovese mediante l’utilizzo del software. La Misura Risultati (attesi) La strategia complessiva che sottolinea le azioni intraprese dal Comune di Genova ha come scopo principale quello di costruire una nuova cultura della sicurezza stradale per sollecitare la presenza dall'autorità locale, la Regione, gli altri corpi che trattano con la rete stradale, scuole e l'associazione dei cittadini verso una mobilità più sicura e sostenibile. Insomma, sarà realizzato il miglioramento di strutture tecniche ai fini della sicurezza stradale. • Miglioramento della cooperazione tra tutti gli attori coinvolti. • Miglioramento di una cultura integrata locale relativa alla sicurezza stradale. • Disponibilità di un potente strumento di analisi e di un Centro di Monitoraggio. • Sviluppo di alcuni piani operativi per migliorare la sicurezza e ridurre i rischi di incidente nei punti più critici delle aree in studio. • Definizione di un set di indicatori (>15) e di un modello di analisi di rischio. Contatto Marco Mastretta [email protected] Annalisa Nordio cmi [email protected]