Associazione “Grado Teatro”: Il “Piccolo Teatro” della città di Grado nasce nel 1962. In precedenza c’era stata una notevole tradizione filodrammatica che risaliva agli inizi del ‘900 con il “Circolo l’Ausonia” formato da irredentisti giuliani fra i quali Biagio Marin. Fra le due guerre la tradizione drammatica continua con allestimenti del repertorio classico mentre nel secondo dopoguerra si rappresentano commedie leggere di carattere comico, in primis Aldo De Benedetti, ma anche le farse di De Filippo, di Achille Festa Campanile e testi di Luigi Pirandello. Nel 1958 nasce ad opera dell’Azione Cattolica gradese la compagnia di rivista “La dilettante gradese” guidata dai coniugi Vittorio Criutti e Brunetta Vianello e che avrebbe messo in scena nell’ex Casa Balilla (oggi auditorium Biagio Marin) Sfida alle muse e L’altalena dei sogni. Il debutto nel 1962 del Piccolo Teatro è con la commedia in italiano La vita è un romanzo, signore! di Edy Tonon. La vera svolta avviene nel 1967, con l’allestimento di un’opera di Ruzante El parlamento de Ruzante che jera vegnù de campo. Nasce da quell’esperienza il “Teatro in piazza” grazie al quale, ancora oggi, opere di Ruzante, Molière e Goldoni vengono rappresentate nel centro storico di Grado. Nel 1973 il Piccolo Teatro mette in scena Le maghe di Grado da un racconto di Ippolito Nievo con testi inediti in dialetto gradese di Domenico Marchesini. L’anno successivo vede la messa in scena dello spettacolo – cabaret Attila ante portas, costruito su parodie e canzoni di Pietro Marchesan “Canaro”, chansonnièr gradese degli anni Venti. Nel 1978 inizia la lunga collaborazione con Giovanni Marchesan Stiata: fra i quindici spettacoli dell’autore allestiti da Grado Teatro ricordiamo La regata, I mamuli del ’23 (primo premio al Teatro Goldoni di Venezia), Wunderbar, L’ultimo liòn e poi con l’Associazione Grado Teatro La casa vecia, Il barbaro, Al ponte, Al zorno de la Madona, 2000 anni di sabbione ed il recente I veci de l’isola. I suoi testi sono di carattere storico, satirico e cabarettistico. Grado Teatro mette in scena, inoltre, testi di Biagio Marin e di autori locali quali Alberto Corbatto, che con Toni ciave, magnificamente interpretato da Giglio Boemo, vince la rassegna di Fiumicello nel 1982. Fondatori di Grado Teatro sono Sonia Zuberti (attuale presidente), Tullio Svettini e Tullio Reggente. Quest’ultimo ha pubblicato Stringhissi di Stiata, oggetto di un’interessante rappresentazione e di una tesi di laurea dell’Università di Trieste. Anche Sonia Zuberti ha scritto una tesi sul teatro di Stiata commentando il testo Wunderbar. Tullio Svettini firma la regia di tutti gli spettacoli di Stiata e di alcuni suoi testi quali Le maghi, Attila, Itinerari goldoniani, Nelle lagune venete e L’acqua, l’acqua 1900. Molti spettacoli vengono ospitati dai teatri della Comunità italiana dell’Istria, Quarnero e Dalmazia. Oltre a Tullio Svettini, gli spettacoli sono stati diretti da Francesco Accomando del CSS Teatro Stabile di Innovazione del FVG, Mario Brandolin e Bruno Cappelletti. Attualmente Grado Teatro ha in repertorio gli spettacoli L’antenato di Veneziani, El moroso de la nona di Gallina, La cisterna di Carra, Le elegie istriane di Marin, I veci de l’isola di Stiata, Mandorli in fiore di Dissette e L’oro de Atila di Antonio Boemo e l’ultimo La sessola di Alberto Corbatto.