Sorgenti g di Campo p Magnetico g Un conduttore (filo) percorso da una corrente genera un campo magnetico ! Quale? Prima legge elementare di Laplace: D t un ttratto Dato tt infinitesimo i fi it i di filo fil ds , percorso da una corrente i, il campo dB prodotto in un punto P distante r da ds vale: u t : versore di ds 1 km = 10-7 T m /A ! (H/m) km = μ0 / 4 π μ0 = 4π km = 1.26 10-6 H/m ur Direzione e verso di B: prodotto vettoriale, regola della mano destra 2 P un circuito Per i i qualunque, l lo l sii divide di id in i trattii infinitesimi i fi i i i e sii integra i il dB Campo magnetico prodotto da una carica in moto n dτ : numero di portatori in dτ. Divedendo dB per n dτ si ottiene il campo prodotto da una singolo portatore Disco di Rowland, disco carico in rotazione (1878) 3 Campi magnetici prodotti da circuiti particolari Filo rettilineo lungo 2a, percorso da una corrente i P di Prendiamo un punto sull’asse ll’ mediano di ddell filo, fil a distanza R dal filo. Un tratto infinitesimo di filo ds, di ascissa s, produce un campo infinitesimo 4 Notiamo che : + Campo entrante nel foglio! Integrando da -a a a si ottiene il campo prodotto dal filo. (cos (π-θ1) = -cosθ1) -cosθ1 2 (cosθ1 = a/r ) 5 Campo totale del filo, lungo 2 a: B Se facciamo tendere a all’infinito, Questa è la Legge di Biot e Savart 6 Il campo magnetico prodotto da un filo rettilineo indefinito è tangente g a circonferenze che hanno come centro il filo stesso. Il verso è dato dalla regola della mano destra e la sua intensità cala con il raggio. raggio Visualizzabile Vi li bil con la l limatura li t di ferro f 7 Spira circolare Campo magnetico prodotto da una spira circolare, percorsa dalla corrente i , in un punto P lungo ll’asse asse, distante x dal centro della spira. Prendiamo un elemento infinitesimo ds che genera un campo infinitesimo dB ( ds ⊥ r ) • θ r θ x 8 dato che : al centro della spira, spira x = 0 per x >> R Se iπ R2 un = iΣ un lo indichiamo con m 9 C f Confrontiamo i questo campo con il campo elettrico l i di un dipolo di l elettrico l i B hanno la stesa forma. Allora chiamiamo m Momento di dipolo p magnetico g della spira p Valgono formule analoghe a quelle che abbiamo visto per il Momento di dipolo elettrico: Campo prodotto dal dipolo magnetico 10 Attenzione alla differenza fondamentale: Le linee di campo di E non sono chiuse (E conservativo) quelle di B sì (B solenoidale) 11 Solenoide rettilineo Filo conduttore avvolto a elica cilindrica stretta (piccolo passo) Raggio R , lunghezza d, N spire: n = N/d = numero di spire per unità di lunghezza ( lunghezza totale del filo L = N 2 π R) P di Prendiamo un tratto t tt infinitesimo, i fi it i d di solenoide, dx, l id contiene ndx spire. Il campo dB prodotto in un punto P sull’asse x, di ascissa x0, è: 12 parallelo all’asse x ma 13 Sommando su tutte le spire = integrando in dφ , da φ1 (prima spira) a φ2 (ultima spira) (φ’2 = π - φ2) Se si prende l’origine delle x nel centro del solenoide (OP = x), si ha ( cosφ1 = (d/2 +x)/((d/2 +x)2 +R2)½ ) 14 B ha il massimo per x = 0, centro del solenoide poi cala simmetricamente simmetricamente. Al centro delle spire più esterne ( x = ± d/2) si ha : Se d >> R, in tutto il solenoide: Formula “standard” p per B 15 16 Azioni elettrodinamiche tra fili percorsi da corrente Prendiamo due fili rettilinei, paralleli abbastanza vicini da poterli considerare indefiniti (L >> r ), percorsi dalle correnti i1 e i2 . Ogni tratto dl2 risente della forza dF12 dovuta al campo magnetico B1 prodotto dalla corrente i1 P ognii unità ità di lunghezza l h l forza f l Per la vale attrattiva (> 0) se u1 e u2 sono paralleli, repulsiva se sono antiparalleli 17 La grandezza elettrica fondamentale Coulomb: impossibile da realizzare praticamente Ampere: più semplice, ma come definirlo senza passare per il Coulomb? data F12 Definizione della Conferenza Internazionale dei Pesi e Misure,, 1960: “L’intensità di corrente di 1 A è quella che circolando in due fili rettilinei ttili i paralleli ll li distanti di t ti r = 1 m dà luogo l a una forza f F = μo/2π = 2 10-7 N per metro di ciascun conduttore” pratica così si fissa anche il valore di μo a 4π 10-7 H/m In p 18 La Legge di Ampere Dato un filo rettilineo percorso da una corrente i (uscente dal foglio), il campo B è sempre tangente alla circonferenza di raggio r Prendiamo uno spostamento ds lungo la circonferenza e consideriamo il prodotto scalare Per un arco finito CD integriamo tra 0 e θ 19 L’integrale dipende solo da θ e non dal cammino specifico. Se si va da D a C il risultato è Se si percorre un un circuito chiuso 20 Si possono avere due casi: 1) La linea chiusa contiene il filo percorso da corrente, corrente “concatena la corrente” 2) La linea chiusa non contiene il filo percorso da corrente, non “concatena” alcuna corrente 21 Questo risultato vale per qualunque linea chiusa, chiusa anche non piana, piana e anche per molti conduttori percorsi da correnti diverse. Si enuncia, quindi, il Teorema di Ampere: “La La circuitazione del campo magnetico B lungo un percorso C è uguale alla somma di tutte le correnti concatenate con C, moltiplicata per μ0 “ Se non ci sono correnti concatenate N.B. B è prodotto da tutte le correnti presenti, invece i sono solo quelle concatenate 22 F Forma llocale l del d l Teorema T di Ampere A Applichiamo il teo. teo di Stokes alla circuitazione di B Σ è una superficie qualsiasi che ha C come contorno. Attraverso Σ passano le varie i concatenate con C Quindi ppossiamo scrivere. Q j sarà diversa da zero solo dove il conduttore interseca Σ 23 usando le due relazioni si passa da a Σ Σ Dato che Σ è una superficie qualsiasi, i due integrandi devono essere uguali, quindi che è la forma locale del Teorema di Ampere ∇ x B e j sono perpendicolari a B 24 Esempi 1) Filo indefinito di raggio R percorso dalla corrente i. Determinare B in funzione di r B ha simmetria cilindrica tangente, quindi la legge di Ampere diventa: (r ≥ R) All’interno del filo (r < R), se j è uniforme = i / π R2, la corrente concatenata a circonferenza di raggio r è j π r2 , quindi q 25 2) Solenoide rettilineo indefinito Calcolare B Calcoliamo la circuitazione di B lungo un circuito rettangolare (ABCD) con il lato AB sull’asse del cilindro . Per simmetria B deve essere parallelo all’asse all asse e uniforme. Supponiamo, pure, che B sia nullo f ori dal solenoide. solenoide Quindi Q indi fuori Il risultato non cambia se AB non sta sull’asse ma è solo parallelo all’asse. Quindi B è uniforme e uguale in tutto il solenoide (indefinfito). 26 3) Solenoide toroidale ( toro = ciambella!) N spire, rint e rest , corrente i. Trovare B Per simmetria le linee di campo di B sono circonferenze i f concentriche. ti h solo se rint i t ≈ restt ≈ rmed d 27 P Proprietà i tà magnetiche ti h della d ll materia t i Come si comportano i materiali in presenza di un campo magnetico ? Prendiamo un solenoide indefinito: B0 = Definiamo il vettore H = B/μ0 = n i Riempiano completamente il solenoide con un materiale omogeneo 28 Misuriamo B all’interno del materiale: B risulta parallelo a B0 e km (numero puro) si chiama permeabilità magnetica relativa (a quella del vuoto) del materiale materiale. Allora definiamo permeabilità magnetica assoluta del materiale h le l stesse t di i i di μ0 μ ha dimensioni H (= n i) dipende dal circuito, μ descrive le proprietà magnetiche del mezzo 29 e sono valide per circuiti di qualunque forma Allora se un circuito è immerso in un mezzo di permeabilità magnetica relativa km allora la legge Ampere-Laplace diventa. La legge di Ampere diventa 30 Chiamiamo suscettività magnetica: = (B –B0)/B0 Definiamo un nuovo vettore: il vettore magnetizzazione allora l’intensità l’i t ità ddell campo magnetico ti nell solenoide l id sii puòò scrivere i 31 il secondo d termine t i sii puòò vedere d in i due d modi di μ0 (χmn ) i come se ci fossero altre χmn spire per unità di lunghezza μ0 n (χm i) come se nelle n spire per unità di lunghezza circolasse una extra corrente χm i In effetti si può dire che sulla superficie esistono delle correnti di origine atomica, prodotte dal campo B0 (vedi cariche di polarizzazione nei dielettrici). Queste correnti di dicono Amperiane 32 L sostanze sii dividono Le di id in i tre categorie, i a seconda d della d ll risposta i all campo magnetico esterno: 1) Sostanze Diamagnetiche Caratterizzate da km < 1 χm < 0, B < B0 Le correnti amperiane circolano in verso opposto a quelle nel solenoide. M è opposto t a H. H Effetto Eff tt molto lt piccolo i l ( ≈ -10 10-55) 33 2)) Sostanze Paramagnetiche g Caratterizzate da km > 1 χm > 0, B > B0 Le correnti amperiane circolano nello stesso verso di quelle nel solenoide. M è concorde con H. Effetto piccolo ( ≈ 10-4) χm dipende dalla temperatura secondo la I legge di Curie : ρ è la densità e C è la Costante di Curie 34 3)) Sostanze ferromagnetiche g ((FM)) Sostanze FM: Fe, Co, Ni, qualche TR, loro leghe (metalli) In questi metalli km e χm non sono costanti ma dipendono fortemente da H e dalla storia. km sta nel range 103 – 105 (>0) quindi B >>B0 (Correnti Amperiane concordi con i vera e molto intense) La relazione tra H e B (B(H)) non è univoca e non può essere prevista a priori. Va misurata. 35 Poi M ((H)) = B(H) ( ) / μ0 - H Ciclo di Isteresi (simmetrico): ( ) Msat , Mr , Hm , Hc Mr = Br /μ0 Il ciclo si “stabilizza” stabilizza dopo vari cicli. Inizialmente materiale “vergine” ( ff dd t lentamente (raffreddato l t t senza campii magnetici) Poi, al crescere di i e H si ha la “curva di prima magnetizzazione. 36 μ = B / H , km = B /μoH = μ/μo , χm = km -11 sono tutti t tti funzioni f i i di H gg di Curie: seconda Legge TC temperatura di Curie. Al di sotto di TC χm non è definita definita, al di sopra il FM diventa paramagnetico Ciclo di isteresi = Diagramma di stato dipende da natura e composizione del materiale. Materiali magnetici “duri” e “ dolci” duri : memorie ; dolci: trasformatori Lavoro per magnetizzare un volume unitario: dW = B dH Area B(H) = energia dissipata per unità di volume 37 Meccanismo di Magnetizzazione e Correnti Amperiane N li atomii esistono Negli i due d possibili ibili origini i i i di un momentii di dipolo di l magnetico (m.d.m.): a) gli elettroni che ruotano attorno al nucleo corrispondono a microscopiche spire con relativo m.d.m. (orbitale) b) ogni elettrone possiede un suo m.d.m. intrinseco (spin) In genere in un atomo tutti i momenti, orbitale e di spin, si compensano In presenza di un campo magnetico gli elettroni modificano le orbite quindi il loro momenti orbitali variano e la somma non è più nulla. 38 Il nuovo momento produce un campo che si oppone a quello che lo ha provocato con un m.d.m. atomico ma = – αa H = – αa B /μo B < Bo : Diamagnetismo! g ( Cfr. Di(a)elettrici ( ) ) Ma se i momenti orbitale e di spin non si compensano, l’atomo ha già un suo momento che si orienta secondo il campo esterno, rafforzandolo: B > Bo : Paramagnetismo Però l’agitazione termica si oppone all’allineamento, quindi i di il m.d.m. d atomico i ha h la l forma f 39 Ferromagnetismo g Fenomeno di carattere quantistico. Grandissimi blocchi di atomi paramagnetici ti i tutti t tti spontaneamente. t t allineati: lli ti Domini D i i di Weiss. Wi Senza campo p esterno i domini sono orientati a caso, ma con anche ppiccoli campi quelli favoriti crescono e gli altri si riducono, con enorme aumento di B e M, finchè tutto il materiale è un unico dominio. Togliendo il campo B e M non tornano a zero e il materiale resta magnetizzato. 40 Il vettore magnetizzazione M Dato un volumetto τ che contiene N atomi/molecole,, se sia applica pp Bo = μo H, τ acquista m = N <m> D fi i Definiamo il Vettore V tt M Magnetizzazione ti i M M = m/τ = N/τ <m> = n <m> n densità di atomi/molecole Diamagnetici: M = - nαaH = χm H Paramagnetiche: M = χm H M è uniforme se è costante nel mezzo : amorfi,, a simmetria cubica,, in B uniforme 41 P di Prendiamo un cilindro ili d con M uniforme if e parallelo ll l all’asse ll’ del cilindro. Ora un disco di spessore infinitesimo dz. Dividiamolo in prismetti di area dΣ e volume dτ = dΣ dz. Ognuno ha momento magnetico dm = M dτ = M dΣ dz uz. Potremmo sostituirlo con una spira di area dΣ percorsa da una corrente dim. Quanto deve essere dim ? : M dz 42 Se prendiamo due prismetti adiacenti, le correnti sui lati di contatto si annullano e restano solo le correnti sui lati esterni.. Continuando este Co t ua do con co tutti tutt i p prismetti s ett de del ddisco sco restano esta o solo le correnti sulla superficie esterna. Tutto il disco equivale a una spira alta dh percorsa dalla corrente dim = M dz Integrando su tutto il cilindro, si ha che esso equivale a una fascia alta h percorsa dalla corrente (correnti Amperiane) im = M h per cui M = im / h = js,m 43 N.B. js,m s m è una densità lineare di corrente,, A/m,, indica la corrente per unità di altezza del cilindro! se indichiamo con un il versore del raggio del cilindro p possiamo scrivere js,m s m = M x un essendo js,m tangente al cilindro. Se calcoliamo la circuitazione di M lungo il percorso indicato in figura, dato che M è diverso da zero solo nel cilindro 44 Dato che le linee di campo di B sono sempre chiuse (non esiste il mono mono-polo polo magnetico !), il flusso di B attraverso una superficie chiuse è sempre nullo e utilizzando il teorema delle divergenza Queste sono le due forme della Legge di Gauss per il campo magnetico. 45 B è solenoidale. Proprietà dei campi solenoidali: Se il flusso attraverso un sup. chiusa è nullo il Flusso attraverso una superficie aperta dipende solo dalla linea di “contorno” co to o della de a superficie supe c e stessa e non o dalla da a sua forme o e o estensione. este s o e. 46 Differenze tra campo elettrico, E, e campo magnetico B 47 Equazioni generali della magnetostatica in presenza di mezzi magnetizzati Legge di Ampere modificata per tener conto delle correnti Amperiane (N.B. (N B questa t non è la l estensione t i introdotta i t d tt da d Maxwell, M ll vedi di dopo!) d !) Ricordando che Legge di Ampere per H Legge di Gauss per B N.B. In Fisica: B: campo magnetico, H: campo magnetizzante Elettrotecnica, ecc. : B: Induzione magnetica, H campo magnetico! 48 Magnete toroidale Solenoide toroidale riempito di materiale con permeabilità magnetica relativa km. Calcolare H, B e M nel materiale. Applichiamo la Legge di Ampere per H: 49