Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La Metodologia GeoUML gli strumenti per la progettazione, la produzione e la validazione dei dati territoriali Pierpaolo Milan Struttura Tecnica di Supporto Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Che cos’è la Metodologia GeoUML? Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il Progetto, gli Obiettivi, i Fruitori La Metodologia GeoUML nasce da un progetto congiunto del Centro Interregionale per i Sistemi Informatici, Geografici e Statistici (CISIS) e del Politecnico di Milano (SpatialDBgroup) ed è finalizzata alla progettazione, produzione e gestione dei Database Geotopografici e alla loro integrazione nelle Infrastrutture di Dati Territoriali. La metodologia è supportata da specifici strumenti software (GeoUML Tools) sviluppati dallo SpatialDBgroup del Politecnico di Milano, disponibili gratuitamente per tutte le Pubbliche Amministrazioni. Gli strumenti software sono scritti in linguaggio Java e sono utilizzabili su qualunque piattaforma. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia I principi della Metodologia GeoUML Aderire agli standard ISO relativi all’informazione geografica (ISO 19100) Essere implementabile con le tecnologie attualmente disponibili e quelle future Essere indipendente da qualsiasi specifico prodotto GIS (commerciale o open source) Mantenere una distinzione chiara tra il livello concettuale e quello dell’implementazione fisica Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il modello e i contenuti: qualche definizione Il GeoUML è una specializzazione, in ambito geografico, dell’UML (Unified Modeling Language) che è un linguaggio di modellazione usato per descrivere soluzioni analitiche e progettuali, in particolare nell'ambito della progettazione del software. Il Catalogo dei Dati Territoriali definisce gli oggetti territoriali presenti nel Database Geotopografico e pertanto costituisce una Specifica di Contenuto. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il modello e i contenuti: qualche definizione Una Specifica di Contenuto contiene delle porzioni scritte in testo libero e delle porzioni scritte seguendo delle precise regole di strutturazione. La parte strutturata della Specifica di Contenuto è la parte della specifica che si ottiene eliminando tutte le porzioni formulate in testo libero. Il modello GeoUML viene utilizzato per definire la parte formale, strutturata, detta Schema Concettuale, di una Specifica di Contenuto. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La finalità della Metodologia GeoUML La Metodologia GeoUML si avvale di strumenti software (GeoUML Catalogue e GeoUML Validator) che sono stati progettati e sviluppati per supportare la definizione delle Specifiche di Contenuto dei Database Geotopografici, il cui costituente principale è lo Schema Concettuale, e per eseguire una validazione automatica della conformità di un qualsiasi insieme strutturato di dati territoriali relativamente a tale Schema Concettuale. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La finalità della Metodologia GeoUML L’importanza di aver scritto le Specifiche di Contenuto in un formato processabile automaticamente da applicativi software ha permesso lo sviluppo di strumenti guidati dalla specifiche (Schema Driven) che operano sui dati. Ciò è stato possibile grazie a uno dei principi che stanno alla base della Metodologia GeoUML: il mantenimento di una distinzione chiara tra la definizione astratta (concettuale) dei contenuti e l’implementazione fisica. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La finalità della Metodologia GeoUML GeoUML Catalogue SC.scs Dataset da validare GeoUML Validator Messaggi diagnostici Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Dalla Specifica Concettuale ai Dati Il GeoUML Catalogue è lo strumento software destinato alla produzione e gestione della Specifica di Contenuto o meglio del relativo Schema Concettuale. Ma non si limita solo a questo, in quanto: Contiene la definizione della struttura fisica dei dati che si vogliono produrre (lo Schema Fisico): ad esempio, la struttura degli shape files o le istruzioni per la creazione delle tabelle di un Database SQL (Create Table); Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Dalla Specifica Concettuale ai Dati Definisce le corrispondenze tra gli elementi dello Schema Concettuale e gli elementi dello Schema Fisico (Mapping Concettuale–Fisico): ad esempio che una certa Classe è rappresentata fisicamente da un certo shape file; Mediante un insieme di regole (Modello Implementativo), genera automaticamente la struttura fisica dei dati partendo dalla Specifica di Contenuto prescelto dal soggetto che produce i dati. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il GeoUML Catalogue le funzionalità Editing degli elementi della Specifica di Contenuto; Visualizzazione e ricerca dei contenuti; Preparazione e produzione della documentazione (documenti stampabili della Specifica di Contenuto e documentazione di supporto per la produzione dei dati); Generazione del Mapping ConcettualeFisico); Importazione ed esportazione della Specifica di Contenuto in linguaggio formale. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il GeoUML Catalogue Il GeoUML Catalogue è fornito in due versioni: GeoUML Catalogue Editor che è completo di tutte le funzioni ed è destinato alle Pubbliche Amministrazioni che debbano intervenire sulla Specifica di Contenuto per eventuali personalizzazioni. E’ scaricabile gratuitamente da qualunque PA previa registrazione. GeoUML Catalogue Viewer che è una versione ridotta finalizzata alla sola visualizzazione delle Specifiche di Contenuto. Tale versione è destinata ai soggetti privati che debbano produrre dati per conto della Pubblica Amministrazione. E’ scaricabile gratuitamente da chiunque previa registrazione. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il GeoUML Validator le funzionalità Importazione della Specifica di Contenuto in linguaggio formale; Lettura dei dati in funzione dello Schema Fisico definito nel GeoUML Catalogue; Controllo della conformità dei dati relativamente a qualsiasi Specifica di Contenuto gestita dal GeoUML Catalogue; Generazione di report diagnostici sui dati validati. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il GeoUML Validator Si è parlato di conformità: ma quale conformità? Conformità Reale: la conformità reale riguarda la corrispondenza tra il contenuto informativo dei dati e la porzione di Mondo Reale alla quale i dati si riferiscono; gli elementi informativi e i relativi elementi descrittivi della Specifica di Contenuto determinano come tale corrispondenza debba essere valutata. La conformità reale non può essere verificata automaticamente. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il GeoUML Validator Conformità Intrinseca: la conformità intrinseca riguarda la consistenza dell’informazione contenuta nei dati; sia gli elementi informativi che i vincoli definiti nello Schema Concettuale della Specifica di Contenuto sono utilizzati per valutare la conformità intrinseca. La conformità intrinseca può essere valutata automaticamente: questo è il compito del GeoUML Validator. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il GeoUML Validator Dopo il caricamento di una Specifica di Contenuto (SC) è possibile chiudere il Validator; il Validator chiuso non può importare nuove SC e quindi può essere utilizzato esclusivamente per la validazione di dati rispetto a quella determinata SC. Questa modalità va usata quando il GeoUML Validator viene consegnato a un soggetto privato incaricato dalla PA di produrre una base dati conforme a quella SC, consentendogli di verificare autonomamente in corso d’opera la conformità del prodotto finale; tale opportunità agevola il produttore nel controllo interno di qualità e garantisce il committente circa la rispondenza del prodotto commissionato. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia E adesso i GeoUML Tools insieme: Catalogue e Validator GeoUML Catalogue Schema Concettuale (SC) Mapping Generator (per MIx) altri Mapping Generator SC.scs GeoUML Validator Dati con struttura MIx Reader (per MIx) Database Normalizzato (PostGIS) Controllore dei vincoli GeoUML Database Diagnostica Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia I Modelli Implementativi ad oggi previsti Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Una considerazione sui Modelli Implementativi Della precedente classificazione fatta per i Modelli Implementativi, quella che risulta più interessante dal punto di vista applicativo è quella relativa all’uso che può essere suddiviso essenzialmente in due categorie: di Trasferimento: per i dati utilizzati per l’interscambio tra Enti. Per i modelli di trasferimento è opportuno utilizzare un Modello Implementativo rigido non adattabile, in quanto il destinatario del trasferimento deve essere in grado di conoscere come i dati sono strutturati. Tipicamente i modelli di trasferimento sono basati sulle tecnologie degli Shapefile e del GML. di Gestione: per i dati utilizzati da un Ente per svolgere le sue attività. Per i modelli di gestione è opportuno utilizzare un Modello Implementativo adattabile, in modo da personalizzare alcuni aspetti dello schema fisico generato ai requisiti specifici dell’ente che deve utilizzarlo. Tipicamente tali modelli sono associati alle tecnologie dei Database Relazionali (Modelli Implementativi SQL). Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Ora guardiamo come funzionano Catalogue e Validator Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Le sperimentazioni compute: in Italia e nel Veneto Nel corso del biennio 2011-2012, nell’ambito di uno specifico progetto, la Struttura Tecnica del Comitato Permanente per i Sistemi Geografici del CISIS ha fornito supporto alle Regioni ed alle Province Autonome aderenti all’iniziativa, nell’applicazione della Metodologia GeoUML e nell’utilizzo dei relativi strumenti software al fine di formare e validare i propri Database Geotopografici (DBGT), partendo da nuove produzioni o recuperando dati esistenti. L’applicazione della metodologia è stata testata mediante l’attivazione di sperimentazioni che, pur avendo come elemento comune l’utilizzazione della Metodologia GeoUML per la formazione di DBGT conformi e coerenti alle Specifiche Nazionali di riferimento (DM 10/11/2011), hanno applicato modalità operative differenti: Testare la procedura di produzione validazione dati e DBT utilizzando risorse interne (in house): Regione Lazio Testare la procedura di produzione validazione dati e DBT affidando all’esterno la loro realizzazione: Regione del Veneto e Regione Piemonte Testare la procedura per la produzione di allegati tecnici di gara: Regione Umbria Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto La sperimentazione ha riguardato la parte meridionale del territorio della Provincia di Vicenza (per una superficie pari a 83.893 ha) e ha previsto che l’acquisizione dei centri urbani fosse realizzata con un rilievo alla scala 1:2000 (16.763 ha) mentre la restante parte del territorio alla scala 1:5000 (67.130 ha). Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto E’ stata individuata un’area di circa 1200 ettari scelta appositamente in quanto campione rappresentativo degli oggetti territoriali presenti nel lotto oggetto dell’appalto. Ciò ha permesso la realizzazione di un prototipo in tempi brevi che ha consentito di sperimentare in modo efficace il processo produttivo, dal rilievo all’implementazione, così da ottimizzarlo prima di estenderlo alla produzione dell’intero lotto. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto L’attività svolta preliminarmente alla produzione del DBGT ha riguardato la predisposizione, mediante il GeoUML Catalogue, della Specifica di Contenuto inserendo tutto quanto previsto dal National Core 1:5000 (NC5) definito nel “Catalogo dei Dati Territoriali” del DM 10/11/2011. Successivamente si è provveduto ad aggiungere anche i contenuti informativi non previsti come obbligatori dal NC5 ma comunque già definiti all’interno del “Catalogo dei Dati Territoriali”: essenzialmente si tratta delle classi relative alle informazioni geodetiche e fotogrammetriche oltre ad attributi specifici facenti parte della metadatazione di istanza necessari all’interfacciamento con l’Infrastruttura Dati Territoriali regionale (IDT). Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto Produzione della Specifica di Contenuto Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto Popolamento con i dati provenienti dal nuovo rilievo Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto Volumetrie Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto Volumetrie Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia La sperimentazione in Veneto Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il supporto all’implementazione dei DBGT nella PA Il Comitato Permanente per i Sistemi Geografici del CISIS ha istituito una Struttura Tecnica e costituito un Gruppo di Lavoro finalizzati a supportare le Regioni nell’implementazione dei loro Database geotopografici per garantire una corretta applicazione della recente normativa nazionale (DM 10.11.2011) e sovranazionale (INSPIRE). In questo specifico contesto, l’azione di supporto è mirata all’individuazione dei percorsi e delle modalità di adeguamento alle Specifiche nazionali per le Regioni che hanno iniziato a ristrutturare, o a produrre ex-novo, i loro Database geotopografici (DBGT); tale attività è svolta a stretto contatto con lo SpatialDBgroup del Politecnico di Milano. Nell’ambito del Piano di Attività 2012-2014, il Gruppo di Lavoro prevede di approfondire alcuni temi ritenuti fondamentali per lo sviluppo e la diffusione dei DBGT visti come strumenti portanti delle Infrastrutture Dati Territoriali (IDT) regionali. Il tema che per primo è in corso di definizione in quanto prioritario per il supporto alla realizzazione dei DBGT e che riguarda la redazione di documenti operativi con funzione di Linee Guida utili alla migliore comprensione e applicazione degli allegati tecnici al D.M. del 10 novembre 2011. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il supporto all’implementazione dei DBGT nella PA Tali documenti dovranno offrire indicazioni operative per tutti i livelli della Pubblica Amministrazione (da quella locale a quella centrale) che intendano produrre, aggiornare, manutenere e gestire un DBGT. Parte di tale compito è stato già realizzato con la redazione dei documenti di inquadramento e di guida alla GeoUML Methodology e agli strumenti GeoUML Tools già predisposti dallo SpatialDBgroup del Politecnico di Milano. I documenti che costituiranno le Linee Guida, dovranno completare tale compito svolgendo il ruolo di introduzione generale per agevolare la corretta comprensione e l‘applicazione operativa del Catalogo dei dati territoriali, fino ad affrontare le questioni inerenti la progettazione, la produzione, il collaudo e la successiva manutenzione e gestione operativa dei DBGT prodotti secondo la specifica di contenuto nazionale. Si riporta di seguito una breve sintesi di quelli che saranno i contenuti delle Linee Guida in corso di redazione. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il supporto all’implementazione dei DBGT nella PA Linee Guida per la produzione dei DBGT Inquadramento generale al D.M. 10/11/2011 con particolare riferimento agli allegati tecnici relativi al Database Geotopografico, al Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT) e al Sistema di riferimento geodetico nazionale. Recepimento della normativa nazionale per la produzione dei DBGT: contenuti minimi e adeguamento progressivo; esplicitazione del significato di conformità dei dati a una specifica di contenuto in relazione ai National Core; indicazioni sulle scelte di implementazione: scelta del modello implementativo in funzione delle finalità progettuali; indicazioni per il corretto popolamento del RNDT; indicazioni in merito all’adozione del nuovo sistema di riferimento nazionale; indicazioni utili alla redazione dei capitolati di produzione dei DBGT in relazione a: esplicitazione delle specifiche di acquisizione mirate alla produzione dei DBGT; individuazione delle attività da prevedere per la riconversione della CTRN tradizionale nella struttura dati del DBGT; discriminazione tra le attività di popolamento da svolgere nell’ambito del rilievo fotogrammetrico e quelle desumibili da altre fonti; indicazioni per la metadatazione di istanza; indicazioni operative per il collaudo dei DBGT. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Il supporto all’implementazione dei DBGT nella PA Linee Guida per l’aggiornamento, la manutenzione e la gestione dei DBGT Definizione delle modalità di aggiornamento dei DBGT; Applicazione della GeoUML Methodology nei processi di manutenzione del DBGT per la gestione dei meccanismi di interscambio e armonizzazione, a partire dai DBGT livello locale per giungere a quelli centrali; Indicazioni per l’implementazione e/o il mantenimento di servizi applicativi. Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia Tutti i riferimenti Il portale del Comitato Permanente per l’Informazione Geografica del CISIS http://www.centrointerregionale-gis.it/ Modalità di acquisizione degli strumenti GeoUML per la PA, documentazione tecnica e manualistica degli strumenti http://www.centrointerregionale-gis.it/catalogue/documenti2.asp Il portale dello SpatialDBgroup del Politecnico di Milano Accesso al download degli strumenti GeoUML, documenti tecnici e pubblicazioni scientifiche http://spatialdbgroup.polimi.it/home/ Unità di Progetto per il SIT e la Cartografia E per chi vuole saperne di più?