Il Felice Reggio Trio chiuderà domenica il Gallarate

Il Felice Reggio Trio chiuderà
domenica il Gallarate Jazz Festival.
GALLARATE, 29 ottobre 2011 –
di SARA MAGNOLI – A chiudere
il Gallarate Jazz Festival al
teatro del Popolo domenica 30
ottobre, dopo il “solo” di
Paolo Damiani alle 21.30, sarà
Felice Reggio con il Felice
Reggio Trio che, accanto a lui
a tromba e flicorno, vede
Roberto Olzer al pianoforte e
Marco Mistrangelo al
contrabbasso. In un omaggio a
Chet Baker di cui, come spiega
Max De Aloe, direttore
artistico del festival,
“Felice Reggio è un musicista vicino da sempre, che ha studiato con lui e che
fin da ragazzo ne ha studiato l’estetica”.
E proprio partendo da questa affermazione iniziamo la nostra intervista a
Felice Reggio, una chiacchierata che apre un mondo dove musica, cinema,
letteratura e poesia si uniscono.
Com’era Chet Baker, com’era lavorare con lui e quanta influenza ha avuto sul
suo modo di vivere il jazz?
“Devo dire che sono rimasto subito affascinato dal suo modo di affrontare la
musica in modo romantico. Mi è piaciuto questo modo di suonare e di intendere
la musica come poesia, era quasi come se recitasse. Quello di Chet Baker non
era mai un suono violento. E quando l’ho sentito suonare dal vivo, mi sono
sentito un’altra persona. Perché sentire il live è sempre una cosa diversa da
quando si ascoltano le registrazioni. Inoltre Chet Baker era veramente una
persona dolcissima, molto onesta, non si era mai sottratto a quello che
faceva, che era. Era una persona che dava tanto e dispiace sapere che molti
hanno sfruttato questa sua fragilità, hanno approfittato di lui”.
Parla con entusiasmo, suscita emozioni, Felice Reggio, mentre lo
intervistiamo. E proseguiamo parlando di Chet Baker.
Quando lo ha incontrato la prima volta?
“Al conservatorio, nell’Ottanta, io ero studente. Lo attendevo da mesi, da
quando avevo saputo che sarebbe venuto a fare un concerto. Quel giorno mi
sono fermato a studiare in conservatorio a oltranza, alla fine mi sono fatto
chiudere dentro pur di essere sicuro di essere in prima fila. E quando l’ho
ascoltato, era come se quel suono ti avvolgesse come in una nuvola. Oggi si
sentono tanti musicisti molto bravi, ma purtroppo talvolta viene a mancare la
parte del cuore. Che era quello che ci metteva Chet Baker. Suonare bene è
questione di tecnica. Il cuore è qualcosa di diverso, qualcosa di più. Ecco,
queste sono le caratteristiche che da sempre mi sono piaciute di Chet Baker.
E poi, essendo io bianco, non potrò mai suonare jazz come un nero…”.
Lei ha perfezionato le tecniche di scrittura da film con Luis Bacalov
collaborando per diversi film di successo. Come vive queste “contaminazioni”
della musica con l’arte del palcoscenico, mi verrebbe da dire, avendo citato
Chaplin, con “le luci della ribalta”?
“Personalmente, come ho detto prima, considero Baker un grande poeta. Io
provengo dalla terra, dai contadini. Con mio nonno clarinettista e
saxofonista e mio padre fisarmonicista, che suona ancora oggi. Provengo dalla
musica da ballo, delle balere, ho fatto piano bar… Sono sempre stato
affascinato dalla melodia e dall’armonia. Ultimamente ascolto molto la musica
classica, quella russa di Tchaikovsky. Ma anche quella di Mahler. Molta bella
musica classica proviene dalla tradizione popolare.
E la musica da film, la musica di un certo tipo, mi ha sempre attratto. Io
sono cresciuto anche con Nini Rosso, con lo stupendo tema della Strada, un
bellissimo tema.
Dunque, nel mondo del jazz ci sono entrato, ma senza fare il purista, senza
mai barricarmi dietro nessuno, ma cercando di fare musica al meglio possibile
e di trasmettere emozioni. Anche per quanto riguarda Chet Baker: gli sarò
sempre legato, ma senza fare un copia/incolla: da lui ho assimilato molto, ma
cerco sempre di sviluppare idee mie.
E poi, scrivere musica per il cinema è stimolante, perché la scrittura sotto
le immagine ha una metamorfosi tutta sua: anche suoni che da soli potrebbero
apparire stupidi, con le immagini assumono un valore assoluto”.
Fra i tuoi molteplici progetti, dall’Italian Movie Orchestra alla Big Band,
alla rilettura di Tenco, c’è un “figlio” dal quale non ti separeresti mai?
“Beh, devo dire che con il lavoro fatto su Tenco sono davvero entrato in
meditazione trascendente dentro la sua figura – ride Reggio -. I miei figli
mi dicevano “basta, ci hai stufato!”:, facevo loro sentire tutta la musica di
Tenco… Ma è stato un modo per conoscere veramente questo grande cantautore di
cui purtroppo molta gente ricorda solo per un gesto… che per me potrebbe
anche non aver commesso lui…
Questo è stato un progetto che mi ha impegnato molto, la cui prima esecuzione
conla BigBand
con una voce recitante i testi, non cantati, è stato al
festival di Ricaldone a lui dedicato. E poi con Tenco mi sento in sintonia
nei luoghi: Ricaldone, dove ha vissuto, non è così lontano da Nizza
Monferrato, dove sto io. Inoltre ho scoperto anche temi che ha scritto e che
non conoscevo: per me Tenco è stato un giornalista della musica, ha scritto
composizioni che sono sempre attuali, è stato il primo cantante di protesta.
Suonava il clarinetto, il sassofono e aveva temi che provenivano dal jazz.
Recentemente inoltre sono stato al Pisa Book Festival dove ho accompagnato,
nella parte musicale, la presentazione del libro di Paolo Logli, “Tenco e gli
altri”, una raccolta di sei monologhi, con la partecipazione musicale anche
di Franco Simone, che ha anche recitato”.
Sara Magnoli
[email protected]
La cantante Tiziana Ghiglioni apre al
Miv la rassegna jazz "Fifteen for
jazz".
Varese, 27 ottobre 2011- di ELENA MAMERIE’ tempo di Jazz a Varese, è tempo di
“Fifteen for Jazz”. Una importante
rassegna dedicata al genere che verrà
ospitata dal Miv Cafè, location del
pieno centro varesino. Quindici sarà
numero ricorrente di questo festival
che avrà inizio questa sera 27
ottobre 2011 e si protrarrà fino a
maggio, per ben 15 giovedì con una
frequenza di ogni 15 giorni.
Ora il giovedì sera di Varese potrà avere un’anima nuova per molti, a partire
da questo primo appuntamento con un’artista considerata la “First Lady” del
Jazz italiano, Tiziana Ghiglioni accompagnata da Alberto Tacchini.
Accanto ai brani appartenenti alla sua lunga (trentennale ormai) carriera,
presenterà anche i brani del suo ultimo lavoro “Songs” (Splas(H) Record),
scritti dalla cantante e musicati dal bravo Alberto Tacchini.
La cantante savonese, amante del free jazz e delle contaminazioni, già dagli
esordi cattura l’attenzione di pubblico e critica, tanto da divenire
protagonista di molteplici collaborazioni con alcuni tra i più noti jazzisti
italiani (Luca Flores, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Franco D’Andrea,
Gianluigi Trovasi e Enrico Rava) e internazionali (Chet Baker, Steve Lacy,
Mal Waldron, Paul Bley e Lee Konitz).
Una serata da non perdere che avrà inizio alle ore 19 con apericena e
concerto alle ore 21.30, ovviamente a ingresso gratuito.
La rassegna continuerà poi con il prossimo appuntamento, il 10 novembre con
Gianni Cazzola Trio with Simone Daclon & Roberto Piccolo.
Elena Mameri
[email protected]
Info e prenotazioni:
0332 022149 –
Civas: 348 4125877
[email protected]
www.mivcafe.it
Il Rock'n'Folk Festival di Como da
venerdì entra nel vivo.
Como, 27 ottobre 2011– Ha
inizio oggi il Rock‘n’Folk
Festival di Como con una serie
di eventi collaterali,
manifestazione che durerà fino
a domenica 30 ottobre e si
terrà presso il Teatro Sociale
della città.
Un festival ricco di appuntamenti all’insegna della buona musica nostrana e
non, dedicata a tutti. Tre giorni dedicati appunto alla musica popolare con
concerti ma pure con interessanti convegni a tema. Da segnalare almeno quello
di sabato dove si parlerà del valore della musica popolare locale rispetto
alla globalizzazione che da sempre contagia anche la musica.
Ma eccovi il programma dettagliato:
Venerdì 28 ottobre 2011
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – Istituto Parini – progetto scuole
musicali/convegno
“Questa non è Musica per vecchi”
Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 – Libreria Feltrinelli – letture/incontro
“Dal Lagh d’Orta al Lagh de Còmm”
Dalle ore 21.00 alle ore 23.30 – Teatro Sociale Verdi – Concerto
Primo appuntamento Rock’n’Folk Festival.
Hevia (Asturie), Lou Dalfin (Occitania), Mancamezzora (Lombardia)
Sabato 29 ottobre 2011
Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – Teatro Sociale, Sala Bianca – Convegno
“From the roots to the routes: il valore della musica tra locale e globale,
tra valorizzazione del territorio e internazionalizzazione”
Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 – Piazza Verdi – animazione di piazza
Progetto di intrattenimento, folklore, musica e spettacolo a cura
dell’Associazione Onlus IL SOLE e dell’artista internazionale del Burkina
Faso “Tonguim guebré Zakaria”.
Dalle ore 21.00 alle ore 23.30 – Teatro Sociale Verdi – Concerto
Secondo appuntamento Rock’n’Folk Festival.
The Paul McKenna Band (Scozia) nella foto, Peppe Voltarelli (Calabria),
Trenincorsa (Lombardia), Crous e Pielo (Prouvènço)
Domenica 30 OTTOBRE 2011
Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 – Libreria Feltrinelli – letture/incontro
“Ninne nanne per bambini di ogni età”
Ricordiamo che durante tutte le giornate del Festival, dalle ore 10.00 alle
ore 19.00 presso Piazza Verdi La Curiera della Musica sarà allestito un
infopoint della manifestazione, punto di incontro dove sarà possibile
prenotare i concerti.
In tutte le giornate dalle ore 16.00 alle ore 18.00 sempre presso Piazza
Verdi La Curiera della Musica ci saranno numerose esibizioni di giovani
talenti musicali con performance all’avanguardia a cura del Conservatorio di
Como (Artisti: Domenico Stranieri, Flavio Minardo, Davide Molteni).
Elena Mameri
[email protected]
Lo straordinario "casino" del Danno
Compound venerdì aprirà il Gallarate
Festival Jazz.
GALLARATE, 25 ottobre 2011 –
di SARA MAGNOLI – Il Gallarate
Jazz Festival sarà aperto
venerdì 28 ottobre alle 21.30
al teatro del Popolo da un
gruppo di allievi di
percussione della scuola di
musica Centro Espressione
Musicale di Gallarate. Hanno
fra i 13 e i 30 anni e sono
diretti dal loro insegnante,
Massimiliano Varotto, che ne
segue la formazione musicale
anche individualmente.
Si chiamano “Danno Compound” (e fate attenzione, se mettete l’articolo prima
del nome, a metterlo al maschile singolare “il”, non al plurale…) e sono già
stati apprezzati in diverse occasioni.
Nato infatti esclusivamente come progetto didattico, questo ensemble (oggi
costituito da Fabio Neposteri, Federico Bianchi, Alessandro Luoni, Francesco
Rossetti, Davide Tripicchio, Oliviero Cislaghi, Marta Costacurta e Luca
Turri) ha fatto le sue prime esperienze performative nei saggi di fine anno,
ma da tempo sviluppa anche progetti più articolati, esibendosi in numerose
rassegne.
Una musica “cross-over” per sole percussioni, un ritmo coinvolgente, un
affiatamento tra loro e con il loro maestro, la capacità di alternare e di
fondere i momenti di improvvisazione agli arrangiamenti scritti, hanno
recentemente debuttato al teatro dei Filodrammatici di Milano con il progetto
“Milano Ictus” di e con Dome Bulfaro per la regia di Enrico Roveris e con
Francesco Marelli e Lorenzo Pierobon.
E al Gallarate Jazz Festival, oltre ad aprire la serata inaugurale con “Call
and Response” e a esibirsi prima del Daniele Malvisi Quartet in una serata
dedicata a Miles Davis, saranno anche protagonisti alle 11 di sabato 29
ottobre di “La clessidra e il pendolo rovesciato”, concerto per le scuole.
Di tutto questo, ma anche dei progetti futuri, che sono davvero tanti,
abbiamo parlato con il loro maestro, Massimiliano Varotto, che li dirige.
Che cosa si prova ad aprire un Jazz Festival, tra l’altro in una serata
dedicata a Miles Davis, scopritore di grandi talenti?
“Cosa si prova? Dovresti guardarci negli occhi durante i 5 minuti che
precedono l’entrata sul palco. Siamo in 10 nell’ensemble e l’emozione è
contagiosa! Non è la prima volta che suoniamo ad un festival, abbiamo suonato
in rassegne e teatri anche prestigiosi e nel tempo avuto l’onore di
condividere le serate con il Max De Aloe Quartet, il Trio DulbeccoFioravanti-Ferra e con il Quartetto di Giovanni Falzone ma l’emozione è
sempre grande. Guai se venisse meno.
Ora attendiamo con gioia questa nuova esperienza e che lo spirito di Miles
evocato dallo splendido Daniele Malvisi Quartet sia con tutti noi!”
Sarete voi anche i protagonisti della lezione/concerto per le scuole sabato
mattina: come si struttura un concerto di questo tipo e qual è la risposta
che solitamente avete dagli studenti?
“La lezione/concerto per le scuole l’abbiamo strutturata per stimolare i
ragazzi allo studio della musica oltre che all’ascolto. Infatti ci saranno
dei momenti in cui verranno coinvolti direttamente a suonare con noi. Ma di
più non posso dire perché sarà una sorpresa.
Sabato mattina per la prima volta sul palco con il Danno Compound ci saranno
anche tre bassi elettrici, Giulia Giorgetti e Valentina Guidugli con il loro
maestro Augusto Gentili. Suoneremo insieme “The Chicken” di Jaco Pastorius
e un brano di Augusto Gentili dal titolo “Ritratto di un Ritratto”, tutti e
due riarrangiati per tre bassi elettrici ed ensemble di percussioni. Poi alla
fine ci sarà spazio per rispondere alle domande dei ragazzi, anche perché di
solito sono sempre molto attenti e partecipi e le domande che fanno sono
pertinenti. Vorrei aggiungere che l’iniziativa promossa dal Gallarate Jazz
Festival di riservare un concerto ai ragazzi delle scuole è veramente
pregevole. La musica è viva e la si può incontrare. Faccia a faccia.
Quali i prossimi progetti del Danno Compound?
“I progetti che abbiamo per il futuro sono i concerti, la promozione dello
spettacolo teatrale “Milano Ictus” in collaborazione con il poeta e performer
Dome Bulfaro, che MilleGru ha editato con libro e video dello spettacolo che
abbiamo registrato al Teatro Filodrammatici di Milano nell’ottobre del 2010,
e poi da novembre inizieremo a registrare il nostro primo disco con tanti
ospiti. Nel frattempo prove e studio…”
Ma questa volta che lo svelate perché vi chiamate così?
“Va bene. Ci chiamiamo Danno Compound perché nel 2000 in Zambia, più
precisamente a Kafue Town, stavo hgyegb chyeghid, quando ad un certo punto
bhdfjuiyfchsv e allora dissi hjyuwdudgd gjjkhhd bhhhsowoqowoq e lui disse
Danno Compound!
Ecco svelato il mistero”.
Sara Magnoli
[email protected]
Concerto lirico-sinfonico al Teatro
Condominio. Venerdì inizia il
Gallarate Jazz Festival.
GALLARATE, 22 ottobre 2011 – di SARA MAGNOLI –
“Eventi culturali di livello,
ma non di nicchia”: così ha
esordito l’assessore alla
Cultura di Gallarate
Sebastiano Nicosia nel
presentare due eventi di
grande spessore artistico che
stanno per iniziare a
Gallarate. Sabato 22 alle 21
al teatro Condominio Vittorio
Gassman parte infatti con un
concerto lirico-sinfonico (la
cui prova generale ieri
mattina è stata aperta alle
scuole con la partecipazione
di oltre 300 bambini delle primarie di Moriggia e delle Dante) la stagione
2011/2012 dell’Orchestra Filarmonica Europea. Un eccezionale tributo ai 150
anni dell’unità d’Italia attraverso alcune delle più celebri arie e cori a
sfondo patriottico di Giuseppe Verdi, e un omaggio a Franz Liszt nel
bicentenario della nascita, datata proprio 22 ottobre 1811, di cui sarà
eseguito il 2° concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore.
Pianista per questo concerto di apertura sarà il cuore pulsante e direttore
dell’Orchestra Filarmonica Europea Marcello Pennuto, mentre la direzione sarà
affidata a Kirill Vichniakov. Con il coro Musicumozart di Nervino diretto da
Carlo Roman, l’evento vedrà l’esibizione del soprano Larissa Yudina, del
tenore Nicola Pisaniello e del basso Giampaolo Vessella. L’ingresso è di 10
euro la platea e 8 la galleria, gratuito fino a 18 anni e con una promozione
a 6 euro per giovani fino a 25 anni e famiglie.
Se la stagione dell’Orchestra Filarmonica Europea proseguirà poi l’11
dicembre bella chiesa di Sciare alle 15.30 con il concerto di Natale (brani
da Bach e Haendel e repertorio natalizio tradizionale con la partecipazione
del coro di voci bianche delle scuole di Gallarate e provincia e del coro
Haendel di Milano) a ingresso libero, quindi il 26 febbraio alle 15.30 al
Popolo con un recital pianistico e musiche di Mozart e Beethoven, il 4 marzo
sempre al Popolo alla stessa ora con brani di Chopin, Mozart e Beethoven, il
22 aprile alle 15.30 alla chiesa di Crenna con il progetto Bach e si
concluderà il 19 maggio con la serata di gala alle 21 al Condominio con
interpreti i primi flauti e i primi clarinetti della Scala e dei Wiener
Philarmoniker per musiche di Cimarosa e Stamitz, è invece un altro importante
evento, giunto alla sua nona edizione, che prenderà il via la prossima
settimana e dal 28 al 30 ottobre porterà la grande musica jazz al teatro del
Popolo.
Stiamo parlando del Gallarate Jazz Festival, con la direzione artistica di
Max De Aloe e del Centro Espressione Musicale di Gallarate, che quest’anno si
svilupperà su tre serate, ciascuna dedicata a un grande del jazz.
Si parte venerdì 28, alle 21.30, in una serata dedicata a Miles Davis, uno
dei più grandi ledere innovatori del jazz. Ad aprire la nona edizione del
Gallarate Jazz Festival sarà però un gruppo nato sul territorio, i
percussionisti del Danno Compound (nella foto) diretti dal maestro
Massimiliano Varotto, che si stanno facendo conoscere in moltissime
situazioni musicali d’autore a livello nazionale. Con i percussionisti Fabio
Neposteri, Federico Bianchi, Alessandro Luoni, Francesco Rossetti, Davide
Tripicchio, Oliviero Cislaghi, Marta Costacurta e Luca Turri, spazio a “Call
and Response, tema e improvvisazione per sole percussioni”.
A seguire, l’omaggio a Davis con il Daniele Malvisi Quartet, alla sua prima
esibizione nella zona, con Daniele Malvisi al sax tenore e soprano e live
electronics, Giovanni Conversano alla chitarra, Gianmarco Scaglia al
contrabbasso, Paolo Corsi a batteria e percussioni.
Sabato 11 ottobre alle 11 sarà ancora il Danno Compound a proporre un
concerto per le scuole superiori, “La clessidra e il pendolo”. Una scelta
che, come ha spiegato De Aloe, si inserisce in una delle prerogative del
festival: “avvicinare i giovani”.
Alle 21.30 la scoperta assoluta per l’Italia di Gaetano Tucci, direttamente
dalla Sicilia, con il Gaetano Tucci Quartet e l’omaggio a Sonny Rollins:
Gaetano Tucci al sax tenore, Lorenzo Petrocca alla chitarra, Gianluca Di
Ienno all’organo hammond e Calogero Marrali alla batteria.
Domenica 30 ottobre alle 16.30 il grande pianista e didatta Roberto Olzer
insegna “Come ascoltare il jazz” una lezione semplice, per neofiti, su come
approcciarsi la jazz, una conferenza per aiutare a comprenderne le tecniche
di ascolto.
Alle 21.30 Paolo Damiani in violocello solo presenta “Memorie future”; a
seguire l’omaggio al “romantico” del jazz, al “bello e maledetto” Chet Baker
con un musicista che da sempre è stato vicino a questo grande artista,
studiando con lui: Felice Reggio. Con lui alla tromba e flicorno, il suo trio
che gli vede accanto Roberto Olzer al pianoforte e Marco Mistrangelo al
contrabbasso.
L’ingresso ai concerti serali è di 6 euro, gli altri eventi sono a ingresso
libero.
Biglietti in vendita da domani da lunedì a venerdì al Centro Espressione
Musicale di via Pasubio4 aGallarate, nelle sere di concerto dalle 20 alla
biglietteria del teatro del Popolo di via Palestro. (foto di Alessandro
Gobbi)
Sara Magnoli
[email protected]
Eventi in Jazz 2011: venerdì il
quartetto "Rava Tribe".
Busto Arsizio, 20 ottobre 2011-Gli Eventi in jazz
2001 proseguono con successo di pubblico e di
critica (più di venti le testate accreditate, tra
cui alcune riviste specializzate): venerdì 21
ottobre alle 21.00 al Sociale si esibirà il
quintetto “Rava Tribe” con Enrico Rava alla
tromba, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni
Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al
contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria.
Saranno quattro le band italiane a
volare negli Stati Uniti al Festival
Hit Week.
Roma, 25 settembre 2011- LAMIGDALA (con in brano
“Hula Hoop”) , THE TRAVELLER (con il brano “My
wedding day”), SERPENTI (con il brano “Uomo
Donna”) e SOLDIERS OF A WRONG (con il brano
“Save Me”) sono i nomi delle 4 band emergenti
selezionate che si esibiranno il 30 Settembre a
Roma (alla Città Del Gusto) alla finalissima di
HIT WEEK, il più grande festival di musica
italiana in America (che si svolgerà tra New
York, Los Angeles e Miami dal 9 al 16 ottobre) e
che permetterà a 2 di loro di volare negli
States ed esibirsi insieme a SUBSONICA,
CAPAREZZA, NICOLA CONTE, CASINO ROYALE, APRES LA
CLASSE ed ERICA MOU.
La sera stessa verranno eletti i 2 vincitori assoluti che suoneranno negli
Stati Uniti e che saranno di diritto inclusi nella compilation Hit Mania
2012 in uscita a dicembre 2011.
HIT WEEK è il festival che esporta la musica italiana all’estero con i
concerti dal vivo di importanti artisti italiani. Dopo il successo della
passata edizione anche quest’anno il Ministro della Gioventù ha promosso il
contest che porterà due band e/o artisti esordienti ad esibirsi negli States
nel corso del Festival.
HIT WEEK, grazie all’accordo di settore tra Fimi, Mise ed ICE porterà negli
Stati Uniti alcuni dei più importanti operatori del Music Business
provenienti dagli Stati Uniti e dal Latin America che assisteranno alle
performance degli artisti con il preciso obiettivo istituzionale di esportare
il sistema musicale italiano nel mondo. Nella stessa direzione l’intervento
di Puglia Sounds (programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema
musicale) che, in ognuna delle città in cui farà tappa la manifestazione,
promuoverà una serata evento interamente dedicata alla musica pugliese con
Caparezza, Nicola Conte, Apresla Classe ed Erica Mou.
HIT WEEK è prodotto da Music Experience Roma S.r.l e da Mela Inc, Los Angeles
e realizzato grazie al Ministro della Gioventù, Istituto per il Commercio con
l’Estero, Ministero dello Sviluppo Economico, Federazione dell’industria
Musicale Italiana, Regione Puglia/Puglia Sounds.
Un weekend a tutto rock a Casorate
Sempione con il "Molla l'Osso Fest":
il ricavato andrà in beneficenza.
Casorate Sempione (Va), 14 settembre 2011- di ELISA BEGNICi sono tanti modi per
trascorrere queste calde
serate di un settembre che si
crede ancora agosto.
Si può stare all’aria aperta, bersi una birra e ascoltarsi un bel concerto,
per esempio. Oppure si può divertirsi con tutto questo, facendo anche della
beneficienza. Dove? Al “Molla L’Osso Fest”, che durante il prossimo week
end, animerà l’area feste di Casorate Sempione.
Molla L’Osso (www.mollalosso.it) è un’associazione con sede a Gallarate, che
ha in animo di sostenere tutte quelle realtà e quegli enti che si occupano di
ricerca sui tumori del sistema muscolo-scheletrico.
E quale modo migliore per raccogliere fondi, se non una bella due giorni di
musica?
Una festa che vuole essere davvero per tutti e che quindi affianca una decina
di validissime band della zona ad uno stand gastronomico d’avanguardia, ma
anche ad una rampa da skate, ad una parete da arrampicata e a dei giochi
gonfiabili per i più piccoli.
Le danze cominceranno sabato 17 settembre alle 16.30, andranno avanti fino a
domenica notte e tutto il ricavato del “Molla l’Osso Fest” verrà poi devoluto
all’Associazione “Aldo Arienti Amici C.O.O.” dell’ospedale Gaetano Pini di
Milano.
Programma della festa:
Sabato 17 Settembre
(a partire dalla ore 16.30)
– The Octoblues
– Monkey Scream
– Mafalda’s Kitchen
– Dirty Bastard
– Hot Box
– PAY (nella foto)
a seguire,
Dj Manga
Domenica 18 Settembre
(a partire dalla ore 16.30)
– Fox and Family
– Rocoton Ton Ton
– Rouge Noire
– Main Pain
– ON-OFF
– Black Night
a seguire,
Dj Matt (Zoe Club)
Elisa Begni
[email protected]