Il Felice Reggio Trio chiuderà domenica il Gallarate Jazz Festival. GALLARATE, 29 ottobre 2011 – di SARA MAGNOLI – A chiudere il Gallarate Jazz Festival al teatro del Popolo domenica 30 ottobre, dopo il “solo” di Paolo Damiani alle 21.30, sarà Felice Reggio con il Felice Reggio Trio che, accanto a lui a tromba e flicorno, vede Roberto Olzer al pianoforte e Marco Mistrangelo al contrabbasso. In un omaggio a Chet Baker di cui, come spiega Max De Aloe, direttore artistico del festival, “Felice Reggio è un musicista vicino da sempre, che ha studiato con lui e che fin da ragazzo ne ha studiato l’estetica”. E proprio partendo da questa affermazione iniziamo la nostra intervista a Felice Reggio, una chiacchierata che apre un mondo dove musica, cinema, letteratura e poesia si uniscono. Com’era Chet Baker, com’era lavorare con lui e quanta influenza ha avuto sul suo modo di vivere il jazz? “Devo dire che sono rimasto subito affascinato dal suo modo di affrontare la musica in modo romantico. Mi è piaciuto questo modo di suonare e di intendere la musica come poesia, era quasi come se recitasse. Quello di Chet Baker non era mai un suono violento. E quando l’ho sentito suonare dal vivo, mi sono sentito un’altra persona. Perché sentire il live è sempre una cosa diversa da quando si ascoltano le registrazioni. Inoltre Chet Baker era veramente una persona dolcissima, molto onesta, non si era mai sottratto a quello che faceva, che era. Era una persona che dava tanto e dispiace sapere che molti hanno sfruttato questa sua fragilità, hanno approfittato di lui”. Parla con entusiasmo, suscita emozioni, Felice Reggio, mentre lo intervistiamo. E proseguiamo parlando di Chet Baker. Quando lo ha incontrato la prima volta? “Al conservatorio, nell’Ottanta, io ero studente. Lo attendevo da mesi, da quando avevo saputo che sarebbe venuto a fare un concerto. Quel giorno mi sono fermato a studiare in conservatorio a oltranza, alla fine mi sono fatto chiudere dentro pur di essere sicuro di essere in prima fila. E quando l’ho ascoltato, era come se quel suono ti avvolgesse come in una nuvola. Oggi si sentono tanti musicisti molto bravi, ma purtroppo talvolta viene a mancare la parte del cuore. Che era quello che ci metteva Chet Baker. Suonare bene è questione di tecnica. Il cuore è qualcosa di diverso, qualcosa di più. Ecco, queste sono le caratteristiche che da sempre mi sono piaciute di Chet Baker. E poi, essendo io bianco, non potrò mai suonare jazz come un nero…”. Lei ha perfezionato le tecniche di scrittura da film con Luis Bacalov collaborando per diversi film di successo. Come vive queste “contaminazioni” della musica con l’arte del palcoscenico, mi verrebbe da dire, avendo citato Chaplin, con “le luci della ribalta”? “Personalmente, come ho detto prima, considero Baker un grande poeta. Io provengo dalla terra, dai contadini. Con mio nonno clarinettista e saxofonista e mio padre fisarmonicista, che suona ancora oggi. Provengo dalla musica da ballo, delle balere, ho fatto piano bar… Sono sempre stato affascinato dalla melodia e dall’armonia. Ultimamente ascolto molto la musica classica, quella russa di Tchaikovsky. Ma anche quella di Mahler. Molta bella musica classica proviene dalla tradizione popolare. E la musica da film, la musica di un certo tipo, mi ha sempre attratto. Io sono cresciuto anche con Nini Rosso, con lo stupendo tema della Strada, un bellissimo tema. Dunque, nel mondo del jazz ci sono entrato, ma senza fare il purista, senza mai barricarmi dietro nessuno, ma cercando di fare musica al meglio possibile e di trasmettere emozioni. Anche per quanto riguarda Chet Baker: gli sarò sempre legato, ma senza fare un copia/incolla: da lui ho assimilato molto, ma cerco sempre di sviluppare idee mie. E poi, scrivere musica per il cinema è stimolante, perché la scrittura sotto le immagine ha una metamorfosi tutta sua: anche suoni che da soli potrebbero apparire stupidi, con le immagini assumono un valore assoluto”. Fra i tuoi molteplici progetti, dall’Italian Movie Orchestra alla Big Band, alla rilettura di Tenco, c’è un “figlio” dal quale non ti separeresti mai? “Beh, devo dire che con il lavoro fatto su Tenco sono davvero entrato in meditazione trascendente dentro la sua figura – ride Reggio -. I miei figli mi dicevano “basta, ci hai stufato!”:, facevo loro sentire tutta la musica di Tenco… Ma è stato un modo per conoscere veramente questo grande cantautore di cui purtroppo molta gente ricorda solo per un gesto… che per me potrebbe anche non aver commesso lui… Questo è stato un progetto che mi ha impegnato molto, la cui prima esecuzione conla BigBand con una voce recitante i testi, non cantati, è stato al festival di Ricaldone a lui dedicato. E poi con Tenco mi sento in sintonia nei luoghi: Ricaldone, dove ha vissuto, non è così lontano da Nizza Monferrato, dove sto io. Inoltre ho scoperto anche temi che ha scritto e che non conoscevo: per me Tenco è stato un giornalista della musica, ha scritto composizioni che sono sempre attuali, è stato il primo cantante di protesta. Suonava il clarinetto, il sassofono e aveva temi che provenivano dal jazz. Recentemente inoltre sono stato al Pisa Book Festival dove ho accompagnato, nella parte musicale, la presentazione del libro di Paolo Logli, “Tenco e gli altri”, una raccolta di sei monologhi, con la partecipazione musicale anche di Franco Simone, che ha anche recitato”. Sara Magnoli [email protected] La cantante Tiziana Ghiglioni apre al Miv la rassegna jazz "Fifteen for jazz". Varese, 27 ottobre 2011- di ELENA MAMERIE’ tempo di Jazz a Varese, è tempo di “Fifteen for Jazz”. Una importante rassegna dedicata al genere che verrà ospitata dal Miv Cafè, location del pieno centro varesino. Quindici sarà numero ricorrente di questo festival che avrà inizio questa sera 27 ottobre 2011 e si protrarrà fino a maggio, per ben 15 giovedì con una frequenza di ogni 15 giorni. Ora il giovedì sera di Varese potrà avere un’anima nuova per molti, a partire da questo primo appuntamento con un’artista considerata la “First Lady” del Jazz italiano, Tiziana Ghiglioni accompagnata da Alberto Tacchini. Accanto ai brani appartenenti alla sua lunga (trentennale ormai) carriera, presenterà anche i brani del suo ultimo lavoro “Songs” (Splas(H) Record), scritti dalla cantante e musicati dal bravo Alberto Tacchini. La cantante savonese, amante del free jazz e delle contaminazioni, già dagli esordi cattura l’attenzione di pubblico e critica, tanto da divenire protagonista di molteplici collaborazioni con alcuni tra i più noti jazzisti italiani (Luca Flores, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Franco D’Andrea, Gianluigi Trovasi e Enrico Rava) e internazionali (Chet Baker, Steve Lacy, Mal Waldron, Paul Bley e Lee Konitz). Una serata da non perdere che avrà inizio alle ore 19 con apericena e concerto alle ore 21.30, ovviamente a ingresso gratuito. La rassegna continuerà poi con il prossimo appuntamento, il 10 novembre con Gianni Cazzola Trio with Simone Daclon & Roberto Piccolo. Elena Mameri [email protected] Info e prenotazioni: 0332 022149 – Civas: 348 4125877 [email protected] www.mivcafe.it Il Rock'n'Folk Festival di Como da venerdì entra nel vivo. Como, 27 ottobre 2011– Ha inizio oggi il Rock‘n’Folk Festival di Como con una serie di eventi collaterali, manifestazione che durerà fino a domenica 30 ottobre e si terrà presso il Teatro Sociale della città. Un festival ricco di appuntamenti all’insegna della buona musica nostrana e non, dedicata a tutti. Tre giorni dedicati appunto alla musica popolare con concerti ma pure con interessanti convegni a tema. Da segnalare almeno quello di sabato dove si parlerà del valore della musica popolare locale rispetto alla globalizzazione che da sempre contagia anche la musica. Ma eccovi il programma dettagliato: Venerdì 28 ottobre 2011 Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – Istituto Parini – progetto scuole musicali/convegno “Questa non è Musica per vecchi” Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 – Libreria Feltrinelli – letture/incontro “Dal Lagh d’Orta al Lagh de Còmm” Dalle ore 21.00 alle ore 23.30 – Teatro Sociale Verdi – Concerto Primo appuntamento Rock’n’Folk Festival. Hevia (Asturie), Lou Dalfin (Occitania), Mancamezzora (Lombardia) Sabato 29 ottobre 2011 Dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – Teatro Sociale, Sala Bianca – Convegno “From the roots to the routes: il valore della musica tra locale e globale, tra valorizzazione del territorio e internazionalizzazione” Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 – Piazza Verdi – animazione di piazza Progetto di intrattenimento, folklore, musica e spettacolo a cura dell’Associazione Onlus IL SOLE e dell’artista internazionale del Burkina Faso “Tonguim guebré Zakaria”. Dalle ore 21.00 alle ore 23.30 – Teatro Sociale Verdi – Concerto Secondo appuntamento Rock’n’Folk Festival. The Paul McKenna Band (Scozia) nella foto, Peppe Voltarelli (Calabria), Trenincorsa (Lombardia), Crous e Pielo (Prouvènço) Domenica 30 OTTOBRE 2011 Dalle ore 17.00 alle ore 19.00 – Libreria Feltrinelli – letture/incontro “Ninne nanne per bambini di ogni età” Ricordiamo che durante tutte le giornate del Festival, dalle ore 10.00 alle ore 19.00 presso Piazza Verdi La Curiera della Musica sarà allestito un infopoint della manifestazione, punto di incontro dove sarà possibile prenotare i concerti. In tutte le giornate dalle ore 16.00 alle ore 18.00 sempre presso Piazza Verdi La Curiera della Musica ci saranno numerose esibizioni di giovani talenti musicali con performance all’avanguardia a cura del Conservatorio di Como (Artisti: Domenico Stranieri, Flavio Minardo, Davide Molteni). Elena Mameri [email protected] Lo straordinario "casino" del Danno Compound venerdì aprirà il Gallarate Festival Jazz. GALLARATE, 25 ottobre 2011 – di SARA MAGNOLI – Il Gallarate Jazz Festival sarà aperto venerdì 28 ottobre alle 21.30 al teatro del Popolo da un gruppo di allievi di percussione della scuola di musica Centro Espressione Musicale di Gallarate. Hanno fra i 13 e i 30 anni e sono diretti dal loro insegnante, Massimiliano Varotto, che ne segue la formazione musicale anche individualmente. Si chiamano “Danno Compound” (e fate attenzione, se mettete l’articolo prima del nome, a metterlo al maschile singolare “il”, non al plurale…) e sono già stati apprezzati in diverse occasioni. Nato infatti esclusivamente come progetto didattico, questo ensemble (oggi costituito da Fabio Neposteri, Federico Bianchi, Alessandro Luoni, Francesco Rossetti, Davide Tripicchio, Oliviero Cislaghi, Marta Costacurta e Luca Turri) ha fatto le sue prime esperienze performative nei saggi di fine anno, ma da tempo sviluppa anche progetti più articolati, esibendosi in numerose rassegne. Una musica “cross-over” per sole percussioni, un ritmo coinvolgente, un affiatamento tra loro e con il loro maestro, la capacità di alternare e di fondere i momenti di improvvisazione agli arrangiamenti scritti, hanno recentemente debuttato al teatro dei Filodrammatici di Milano con il progetto “Milano Ictus” di e con Dome Bulfaro per la regia di Enrico Roveris e con Francesco Marelli e Lorenzo Pierobon. E al Gallarate Jazz Festival, oltre ad aprire la serata inaugurale con “Call and Response” e a esibirsi prima del Daniele Malvisi Quartet in una serata dedicata a Miles Davis, saranno anche protagonisti alle 11 di sabato 29 ottobre di “La clessidra e il pendolo rovesciato”, concerto per le scuole. Di tutto questo, ma anche dei progetti futuri, che sono davvero tanti, abbiamo parlato con il loro maestro, Massimiliano Varotto, che li dirige. Che cosa si prova ad aprire un Jazz Festival, tra l’altro in una serata dedicata a Miles Davis, scopritore di grandi talenti? “Cosa si prova? Dovresti guardarci negli occhi durante i 5 minuti che precedono l’entrata sul palco. Siamo in 10 nell’ensemble e l’emozione è contagiosa! Non è la prima volta che suoniamo ad un festival, abbiamo suonato in rassegne e teatri anche prestigiosi e nel tempo avuto l’onore di condividere le serate con il Max De Aloe Quartet, il Trio DulbeccoFioravanti-Ferra e con il Quartetto di Giovanni Falzone ma l’emozione è sempre grande. Guai se venisse meno. Ora attendiamo con gioia questa nuova esperienza e che lo spirito di Miles evocato dallo splendido Daniele Malvisi Quartet sia con tutti noi!” Sarete voi anche i protagonisti della lezione/concerto per le scuole sabato mattina: come si struttura un concerto di questo tipo e qual è la risposta che solitamente avete dagli studenti? “La lezione/concerto per le scuole l’abbiamo strutturata per stimolare i ragazzi allo studio della musica oltre che all’ascolto. Infatti ci saranno dei momenti in cui verranno coinvolti direttamente a suonare con noi. Ma di più non posso dire perché sarà una sorpresa. Sabato mattina per la prima volta sul palco con il Danno Compound ci saranno anche tre bassi elettrici, Giulia Giorgetti e Valentina Guidugli con il loro maestro Augusto Gentili. Suoneremo insieme “The Chicken” di Jaco Pastorius e un brano di Augusto Gentili dal titolo “Ritratto di un Ritratto”, tutti e due riarrangiati per tre bassi elettrici ed ensemble di percussioni. Poi alla fine ci sarà spazio per rispondere alle domande dei ragazzi, anche perché di solito sono sempre molto attenti e partecipi e le domande che fanno sono pertinenti. Vorrei aggiungere che l’iniziativa promossa dal Gallarate Jazz Festival di riservare un concerto ai ragazzi delle scuole è veramente pregevole. La musica è viva e la si può incontrare. Faccia a faccia. Quali i prossimi progetti del Danno Compound? “I progetti che abbiamo per il futuro sono i concerti, la promozione dello spettacolo teatrale “Milano Ictus” in collaborazione con il poeta e performer Dome Bulfaro, che MilleGru ha editato con libro e video dello spettacolo che abbiamo registrato al Teatro Filodrammatici di Milano nell’ottobre del 2010, e poi da novembre inizieremo a registrare il nostro primo disco con tanti ospiti. Nel frattempo prove e studio…” Ma questa volta che lo svelate perché vi chiamate così? “Va bene. Ci chiamiamo Danno Compound perché nel 2000 in Zambia, più precisamente a Kafue Town, stavo hgyegb chyeghid, quando ad un certo punto bhdfjuiyfchsv e allora dissi hjyuwdudgd gjjkhhd bhhhsowoqowoq e lui disse Danno Compound! Ecco svelato il mistero”. Sara Magnoli [email protected] Concerto lirico-sinfonico al Teatro Condominio. Venerdì inizia il Gallarate Jazz Festival. GALLARATE, 22 ottobre 2011 – di SARA MAGNOLI – “Eventi culturali di livello, ma non di nicchia”: così ha esordito l’assessore alla Cultura di Gallarate Sebastiano Nicosia nel presentare due eventi di grande spessore artistico che stanno per iniziare a Gallarate. Sabato 22 alle 21 al teatro Condominio Vittorio Gassman parte infatti con un concerto lirico-sinfonico (la cui prova generale ieri mattina è stata aperta alle scuole con la partecipazione di oltre 300 bambini delle primarie di Moriggia e delle Dante) la stagione 2011/2012 dell’Orchestra Filarmonica Europea. Un eccezionale tributo ai 150 anni dell’unità d’Italia attraverso alcune delle più celebri arie e cori a sfondo patriottico di Giuseppe Verdi, e un omaggio a Franz Liszt nel bicentenario della nascita, datata proprio 22 ottobre 1811, di cui sarà eseguito il 2° concerto per pianoforte e orchestra in la maggiore. Pianista per questo concerto di apertura sarà il cuore pulsante e direttore dell’Orchestra Filarmonica Europea Marcello Pennuto, mentre la direzione sarà affidata a Kirill Vichniakov. Con il coro Musicumozart di Nervino diretto da Carlo Roman, l’evento vedrà l’esibizione del soprano Larissa Yudina, del tenore Nicola Pisaniello e del basso Giampaolo Vessella. L’ingresso è di 10 euro la platea e 8 la galleria, gratuito fino a 18 anni e con una promozione a 6 euro per giovani fino a 25 anni e famiglie. Se la stagione dell’Orchestra Filarmonica Europea proseguirà poi l’11 dicembre bella chiesa di Sciare alle 15.30 con il concerto di Natale (brani da Bach e Haendel e repertorio natalizio tradizionale con la partecipazione del coro di voci bianche delle scuole di Gallarate e provincia e del coro Haendel di Milano) a ingresso libero, quindi il 26 febbraio alle 15.30 al Popolo con un recital pianistico e musiche di Mozart e Beethoven, il 4 marzo sempre al Popolo alla stessa ora con brani di Chopin, Mozart e Beethoven, il 22 aprile alle 15.30 alla chiesa di Crenna con il progetto Bach e si concluderà il 19 maggio con la serata di gala alle 21 al Condominio con interpreti i primi flauti e i primi clarinetti della Scala e dei Wiener Philarmoniker per musiche di Cimarosa e Stamitz, è invece un altro importante evento, giunto alla sua nona edizione, che prenderà il via la prossima settimana e dal 28 al 30 ottobre porterà la grande musica jazz al teatro del Popolo. Stiamo parlando del Gallarate Jazz Festival, con la direzione artistica di Max De Aloe e del Centro Espressione Musicale di Gallarate, che quest’anno si svilupperà su tre serate, ciascuna dedicata a un grande del jazz. Si parte venerdì 28, alle 21.30, in una serata dedicata a Miles Davis, uno dei più grandi ledere innovatori del jazz. Ad aprire la nona edizione del Gallarate Jazz Festival sarà però un gruppo nato sul territorio, i percussionisti del Danno Compound (nella foto) diretti dal maestro Massimiliano Varotto, che si stanno facendo conoscere in moltissime situazioni musicali d’autore a livello nazionale. Con i percussionisti Fabio Neposteri, Federico Bianchi, Alessandro Luoni, Francesco Rossetti, Davide Tripicchio, Oliviero Cislaghi, Marta Costacurta e Luca Turri, spazio a “Call and Response, tema e improvvisazione per sole percussioni”. A seguire, l’omaggio a Davis con il Daniele Malvisi Quartet, alla sua prima esibizione nella zona, con Daniele Malvisi al sax tenore e soprano e live electronics, Giovanni Conversano alla chitarra, Gianmarco Scaglia al contrabbasso, Paolo Corsi a batteria e percussioni. Sabato 11 ottobre alle 11 sarà ancora il Danno Compound a proporre un concerto per le scuole superiori, “La clessidra e il pendolo”. Una scelta che, come ha spiegato De Aloe, si inserisce in una delle prerogative del festival: “avvicinare i giovani”. Alle 21.30 la scoperta assoluta per l’Italia di Gaetano Tucci, direttamente dalla Sicilia, con il Gaetano Tucci Quartet e l’omaggio a Sonny Rollins: Gaetano Tucci al sax tenore, Lorenzo Petrocca alla chitarra, Gianluca Di Ienno all’organo hammond e Calogero Marrali alla batteria. Domenica 30 ottobre alle 16.30 il grande pianista e didatta Roberto Olzer insegna “Come ascoltare il jazz” una lezione semplice, per neofiti, su come approcciarsi la jazz, una conferenza per aiutare a comprenderne le tecniche di ascolto. Alle 21.30 Paolo Damiani in violocello solo presenta “Memorie future”; a seguire l’omaggio al “romantico” del jazz, al “bello e maledetto” Chet Baker con un musicista che da sempre è stato vicino a questo grande artista, studiando con lui: Felice Reggio. Con lui alla tromba e flicorno, il suo trio che gli vede accanto Roberto Olzer al pianoforte e Marco Mistrangelo al contrabbasso. L’ingresso ai concerti serali è di 6 euro, gli altri eventi sono a ingresso libero. Biglietti in vendita da domani da lunedì a venerdì al Centro Espressione Musicale di via Pasubio4 aGallarate, nelle sere di concerto dalle 20 alla biglietteria del teatro del Popolo di via Palestro. (foto di Alessandro Gobbi) Sara Magnoli [email protected] Eventi in Jazz 2011: venerdì il quartetto "Rava Tribe". Busto Arsizio, 20 ottobre 2011-Gli Eventi in jazz 2001 proseguono con successo di pubblico e di critica (più di venti le testate accreditate, tra cui alcune riviste specializzate): venerdì 21 ottobre alle 21.00 al Sociale si esibirà il quintetto “Rava Tribe” con Enrico Rava alla tromba, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Fabrizio Sferra alla batteria. Saranno quattro le band italiane a volare negli Stati Uniti al Festival Hit Week. Roma, 25 settembre 2011- LAMIGDALA (con in brano “Hula Hoop”) , THE TRAVELLER (con il brano “My wedding day”), SERPENTI (con il brano “Uomo Donna”) e SOLDIERS OF A WRONG (con il brano “Save Me”) sono i nomi delle 4 band emergenti selezionate che si esibiranno il 30 Settembre a Roma (alla Città Del Gusto) alla finalissima di HIT WEEK, il più grande festival di musica italiana in America (che si svolgerà tra New York, Los Angeles e Miami dal 9 al 16 ottobre) e che permetterà a 2 di loro di volare negli States ed esibirsi insieme a SUBSONICA, CAPAREZZA, NICOLA CONTE, CASINO ROYALE, APRES LA CLASSE ed ERICA MOU. La sera stessa verranno eletti i 2 vincitori assoluti che suoneranno negli Stati Uniti e che saranno di diritto inclusi nella compilation Hit Mania 2012 in uscita a dicembre 2011. HIT WEEK è il festival che esporta la musica italiana all’estero con i concerti dal vivo di importanti artisti italiani. Dopo il successo della passata edizione anche quest’anno il Ministro della Gioventù ha promosso il contest che porterà due band e/o artisti esordienti ad esibirsi negli States nel corso del Festival. HIT WEEK, grazie all’accordo di settore tra Fimi, Mise ed ICE porterà negli Stati Uniti alcuni dei più importanti operatori del Music Business provenienti dagli Stati Uniti e dal Latin America che assisteranno alle performance degli artisti con il preciso obiettivo istituzionale di esportare il sistema musicale italiano nel mondo. Nella stessa direzione l’intervento di Puglia Sounds (programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale) che, in ognuna delle città in cui farà tappa la manifestazione, promuoverà una serata evento interamente dedicata alla musica pugliese con Caparezza, Nicola Conte, Apresla Classe ed Erica Mou. HIT WEEK è prodotto da Music Experience Roma S.r.l e da Mela Inc, Los Angeles e realizzato grazie al Ministro della Gioventù, Istituto per il Commercio con l’Estero, Ministero dello Sviluppo Economico, Federazione dell’industria Musicale Italiana, Regione Puglia/Puglia Sounds. Un weekend a tutto rock a Casorate Sempione con il "Molla l'Osso Fest": il ricavato andrà in beneficenza. Casorate Sempione (Va), 14 settembre 2011- di ELISA BEGNICi sono tanti modi per trascorrere queste calde serate di un settembre che si crede ancora agosto. Si può stare all’aria aperta, bersi una birra e ascoltarsi un bel concerto, per esempio. Oppure si può divertirsi con tutto questo, facendo anche della beneficienza. Dove? Al “Molla L’Osso Fest”, che durante il prossimo week end, animerà l’area feste di Casorate Sempione. Molla L’Osso (www.mollalosso.it) è un’associazione con sede a Gallarate, che ha in animo di sostenere tutte quelle realtà e quegli enti che si occupano di ricerca sui tumori del sistema muscolo-scheletrico. E quale modo migliore per raccogliere fondi, se non una bella due giorni di musica? Una festa che vuole essere davvero per tutti e che quindi affianca una decina di validissime band della zona ad uno stand gastronomico d’avanguardia, ma anche ad una rampa da skate, ad una parete da arrampicata e a dei giochi gonfiabili per i più piccoli. Le danze cominceranno sabato 17 settembre alle 16.30, andranno avanti fino a domenica notte e tutto il ricavato del “Molla l’Osso Fest” verrà poi devoluto all’Associazione “Aldo Arienti Amici C.O.O.” dell’ospedale Gaetano Pini di Milano. Programma della festa: Sabato 17 Settembre (a partire dalla ore 16.30) – The Octoblues – Monkey Scream – Mafalda’s Kitchen – Dirty Bastard – Hot Box – PAY (nella foto) a seguire, Dj Manga Domenica 18 Settembre (a partire dalla ore 16.30) – Fox and Family – Rocoton Ton Ton – Rouge Noire – Main Pain – ON-OFF – Black Night a seguire, Dj Matt (Zoe Club) Elisa Begni [email protected]