press UnE CORRIERE DI BOLOGNA 20/12/2007 Una scoperta «bolognese)) il cervello sente e fa soffrire . Trovato il legame tra neuroni e sensazioni corporee «Non puoi capire quanto sto male», D'ora in poi questa fra se è bandita. Perché ora sappia mo che al nostro cervello basta uno sguardo per immedesimar si negli sforzi (e nel dolore) al trui. E questo infatti il risultato di una ricerca pubblicata nell'ultimo numero della rivist a «Current Biology» e condott a da alcuni neuroscienziati italia ni, tra cui un ricercatore dell'Al ma Mater, il trentunenne Ales sio Avenanti . Il meccanismo studiato è automatico : quand o guardiamo qualcuno che com pie un gesto dotoroso i nostri neuroni si attivano come s e provassimo in prima person a le stesse sensazioni. Oltre al passo avanti nell o studio delta mente umana, que sta scoperta potrebbe avere an che applicazioni terapeutiche , in particolare per chi è stat o colpito da ictus . Il cosiddett o «effetto minor», cioè la capaci tà di rispecchiare nella nostr a mente i gesti che osserviamo , era già noto, Era stata riconosciuta questa capacità nei neu roni motori, quelli che controllano i movimenti, La novità è che questo fenomeno è stat o osservato per la prima volta ari che nei neuroni somatosenso riali, quelli che, mentre si com pie un certo movimento, gesti scono le sensazioni corporee : danno consapevolezza della po sizione degli arti e fanno perce pire, per esempio, il senso di sforzo muscolare e il dolore . «Ci siamo concentrati su \N \ questi neuroni, situati nella parte sensitiva della cortecci a cerebrale spiega Avenanti ---- e abbiamo dimostrato ch e l'effetto minor coinvolge anche loro», Come? La tecnica utilizzata dal team di neuroscien ziati (tra cui anche ricercatori della sapienza di Roma e della Bicocca di Milano) si chiam a stimolazione magnetica tran cranica e permette di amplifica re l'effetto «specchiante» dell e cellule nervose e misurarlo. Non solo: consente anche di disattivare temporaneament e determinate aree cerebrali pe r verificarne la specifica funzione . In pratica, un gruppo di per sone è stato messo davanti a uno schermo dove passavano diversi tipi di scene, mentre il loro cervello veniva monitorato e parzialmente «oscurato» . Si è osservato che, quando ve niva «spenta» l'area dei neuro ni motori, i soggetti sotto test non rispondevano più a scene di azioni quotidiane: guardando una persona che passeggia, nessun «effetto specchio» si ri p roduceva nel cervello . Ouan do invece veniva «spenta » l'area dei neuroni somatosenso dati, i soggetti non reagivan o più alle azioni più critiche, definite «biomeccanicamente impossibili» . Avenanti fa un esempio d i scena di questo tipo : «Un niscossore di crediti che spezza un dito a qualcuno» . Per «senti re» cosa prova il malcapitato debitore, insomma, bisogn a che siano attivi i neuroni responsabili delle percezioni sen soriali. Che poi ci siano perso ne più o meno sensibili all'«em patia» con gli altri, questa è un'altra storia: «Sono già stat e fatte delle ricerche chiarisce Avenanti — e si è visto pe r esempio che spesso le donne hanno effetti minor più intensi» . Sul perché, non c'è nulla di certo : «Potrebbe avere a che fare con la genetica o con aspett i culturali». Intanto, comunque, Avenanti è proiettato sulle possibili applicazioni terapeutich e della scoperta fatta, che potreb be aiutare le persone colpite da ictus o da altre lesioni del cervello : «Pensiamo dice l o scienziato — a chi riesce a compiere un'azione ma non sa regolare la sua forza, cioè ha un dan no a livello sensoriale: beve ma stringe troppo il bicchiere e l o rompe. Potremmo sfruttare la proprietà risanante del cervello per interventi terapeutici basati sull'osservazione degli altri» . Cioè, facendo vedere de i filmati ai pazienti in modo ch e reimparino come muovers i senza farsi male . «Stiamo iniziando la sperimentazione» , conclude . Benedetta Boidri n 1 30 O i gramm i di un cervell o adulto , contro 45 0 di quello d i un bambin o La ehte c he `\`s seme si Immedesima negli altri u Alcuni neuroscienziat i italiani, tra cu i un ricercator e bolognese, hanno scoperto ch e neuroni si attivano > come se lo vivesser o in prima persona , un gesto che si ved e compiuto da altri Dagli studi alla prahca Le applIcazIeni In salute Second o neuroscienziat i la scoperta potrebb e aiutare le person e colpite da ictus o da altre lesion i al cervello : il cervell o potrebbe fors e guarire osservand o le altre persone ------------- 100 i miliardi di neuroni che h a il cervello : i n fila farebbero circa 1,00 0 chilometri --------------------------- 0, 5 La velocità d i trasmission e dei neuron i può andare d a 0,5 a 120 metr i ai second o Pagina 9 CORRIERE DI BOLOGNA 2011212007 L'esperimento Urioenzatore Alessi o Avenanti mentre studi a le reazioni cerebral i di una ragazza tramit e la stimolazion e magnetica transcranic a ------------------------------------------------------------ - agU.~~ 9 .~