RELAZIONE
Disinfezione esterna del monitor di emodialisi con panno
imbevuto di ipoclorito di sodio allo 0,1%
U.O. di Nefrologia e Dialisi Altamura – ASL BA –
Dr. A. Sacchetti – Tec. Dial. Dileo Paolo – Tec. Dial. Felice Erminio Giordano
La sterilizzazione € un processo fisico-chimico che distrugge ed elimina tutte le forme di vita,
comprese le spore batteriche.
Quando per• parliamo di emodialisi, questa operazione radicale, non si pu• raggiungere e per
questo motivo preferiamo parlare di disinfezione ( tempi di contatto, natura dei materiali, ecc. ).
Le Linee guida del Min. della Salute recitano: “ Ogni strumento o attrezzatura venuta a contatto
con prodotti biologici, deve essere sottoposta a disinfezione ad alto livello “.
Cosa significa “ disinfezione ad alto livello “?
Procedura che determina l’inattivazione della maggior parte di microorganismi presenti, compresi
il bacillo di Kock, HBV,HIV, con la sola eccezione delle spore batteriche.
Disinfezione pertanto € l’azione costante di distruzione del pi„ elevato numero di micro-organismi
( batteri, funghi e virus ) presenti su una superficie inerte.
Quali sono i parametri che sanciscono una disinfezione:
a)
b)
c)
d)
Il livello di pulizia macroscopica
Il periodo di contatto del disinfettante
Il rispetto delle procedure da parte degli operatori
La scelta del prodotto disinfettante
Il risultato ovviamente € limitato nel tempo ( tempo di procedura al termine del quale si pu•
incorrere in una nuova contaminazione )
Perch… disinfezione ad alto livello in emodialisi?
Considerevoli quantit† di sangue sono esposte per lungo tempo all’esterno tramite un circuito
potenzialmente inquinabile che pu• presentare molteplici punti ad elevato rischio di
contaminazione, dove per contaminazione s’intende l’introduzione di microorganismi viventi in
ambienti sterili.
Perch… il Centro Dialisi deve essere considerato area ad alto rischio?
a) Possibilit† di contaminazione con sangue e liquido potenzialmente infetti;
b) L’incidenza fra i pazienti di patologie virali;
c) Un’eventuale rotazione di pazienti con rischio di contaminazioni crociate;
Quali sono le fonti di contaminazione?
Le fonti di contaminazione del paziente sottoposto ad emodialisi sono molteplici e possono
derivare da inadeguata disinfezione sia dell’impianto di trattamento acqua, dalla sua distribuzione,
dal rene artificiale, dal personale operante.
Focalizzando il tema sul rene artificiale ed in particolare sulla parte esterna, sicuramente i punti
critici sono i connettori Hansen, i pescanti, il corpo apparecchiatura.
Infatti queste parti del rene artificiale comunemente chiamate “ superficie non critica “ ( superfici
che possono entrare in contatto con la cute integra del paziente, ma mai con le mucose, tuttavia
possono essere contaminate e contribuire ad una trasmissione secondaria attraverso:
a) Contaminazione delle mani di operatori sanitari
b) Contaminazione di devices che successivamente entrano in contatto con il paziente
Pertanto si rende necessario la loro disinfezione tra una dialisi e la successiva, o ogni volta che ci
sia contatto con un contaminante.
E’ chiaro che a questo punto si rende necessario l’utilizzo di un disinfettante che abbia:
a)
b)
c)
d)
Attivit† biocida ( verso batteri, funghi, spore )
Stabilit† ( nel tempo e delle variazioni ambientali )
Penetrazione ( efficacia su una superficie sporca )
Flessibilit† di applicazione
cos‡ da annullare:
a) L’azione deteriorante sulle superfici
b) La tossicit† nelle condizioni d’uso
c) Gli odori sgradevoli
e facilitare:
a)
b)
c)
d)
La sua eliminazione ( risciacquabile )
La degradabilit† ( compatibilit† ambientale )
La capacit† detergente
La semplicit† d’uso da parte degli operatori.
Pertanto si € deciso di utilizzare un panno monouso imbevuto di ipoclorito di sodio 0,1%.
Lo spettro d’azione €: battericida, fungicida, virucida.
Il dispositivo utilizzato € monouso in busta monodose, cos‡ da evitare l’errore di sovra e sotto
dosaggio nella disinfezione.
Nel Ns. centro € stato testato per circa un mese su 16 reni artificiali di diverse marche, osservando
la compatibilit† con i reni artificiali, la tollerabilit† per gli operatori, la praticit† d’uso e la sicurezza
degli operatori.
La disinfezione del rene artificiale € avvenuta aprendo a fine di ogni trattamento una busta
monodose del dispositivo, applicando il panno sulla superficie del monitor partendo dalla
parte superiore. Procedere dall’alto verso il basso continuando nella disinfezione delle parti
pi„ difficili da raggiungere. Rimozione degli eventuali residui ematici.
RISULTATI
Compatibilit• con i monitors:
Nessun segno di corrosione dei materiali
Nessuna variazione del colore della superficie dei monitors
Tollerabilit• per gli operatori:
Nessuna comparsa di fenomeni irritativi e allergici
Praticit• e sicurezza d’uso
Facilit† di apertura e di utilizzo
Facilit† di smaltimento
Ulteriori commenti:
Pratico per raggiungere piccoli spazi
E’ resistente (il panno non si “sfrangia”)
Rimuove le incrostazioni di bicarbonato
Dispositivo in linea con CDC Atlanta 2008
Ottima praticit† d’uso
Ottima compatibilit† con monitors
Ottima sicurezza e tollerabilit† per gli operatori.