Stelle con nome Proprio Zodiacali Costellazione dell’Ariete Hamal Origine del nome Alpha Arietis α Ari / α Arietis è la stella più luminosa della costellazione dell'Ariete.Il nome tradizionale della stella è Hamal, in origine riportato come Hamel, Hemal, Hamul o Hammel. Nella nomenclatura di Flamsteed è indicata come 13 Arietis, ma quest'ultima denominazione è usata molto raramente, poiché Hamal è Al Natih, il Corno, che oggi è assegnato a β Tauri. Il nome Hamal deriva dall'espressione che in lingua araba si riferisce all'intera costellazione, Al Ħamal, l'Ariete. Per evitare confusioni, l'astro a volte è anche chiamato راس حملrās al-ħamal, la testa dell'Ariete. Osservazioni Hamal è una gigante arancione di tipo spettrale K2 IIICa, dove la notazione, Ca, indica la presenza di linee di calcio nel suo spettro; è una stella molto grande simile ad Arturo è circa 90 volte più brillante, 14 volte più grande in diametro, e 1,5 volte più massiccia del Sole. Il satellite Hipparcos ha indicato che Hamal dista circa 65,9 anni luce dalla Terra. Questa distanza relativamente piccola, combinata con la sua luminosità intrinseca, permette alla stella di splendere con una magnitudine apparente di 2,01 variabile di circa 0,05, il 47° astro più luminoso nel cielo. Nell'antichità, Hamal fu una stella di grande importanza. Duemila anni fa, l'equinozio di primavera, il punto in cui il percorso apparente del Sole nel cielo interseca l'Equatore celeste, era situato nell'Ariete è per questo motivo che nell'astrologia il primo segno zodiacale prende il nome proprio da questa costellazione; il cosiddetto Primo Punto d'Ariete si trovava a soli nove gradi a sud di Hamal, la stella più luminosa nelle vicinanze. Attualmente si trova nel sud della costellazione dei Pesci, uno spostamento dovuto alla precessione dell'asse di rotazione terrestre. Le levate eliache gli attimi in cui l'astro è ancora visibile prima di essere inghiottito dalla luce solare di Hamal, in collaborazione con Spica, erano dunque studiate per stabilire gli equinozi al sorgere e al tramontare del Sole. Al mattino dell'equinozio di primavera 26 marzo Hamal era appena visibile nelle vicinanze del Sole mentre dalla parte opposta Spica stava tramontando. Quando si verificava la situazione opposta, con Spica che sorgeva e Hamal che tramontava si aveva l'equinozio d'autunno 28 settembre. Nel 2011 è stato scoperto un pianeta orbitare attorno alla stella, il pianeta, chiamato poi Alfa Arietis b, ha una massa minima stimata in 1,8 masse gioviane e ruota attorno ad Hamal in circa 381 giorni, ad una distanza di 1,2 u.a. dalla stella madre. 1 Hamal; La stella in basso è Kappa Arietis 2 Dati Fisici HAMAL Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K2 III Ca 1 Distanza dal Sole 65,9 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 2h 7m 10,4s Declinazione 23° 27′ 45″ DATI FISICI Raggio Medio 13,9 Raggi Solari Massa 1,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.553 K Velocità di Rotazione Luminosità 90 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,15 Età Stimata 8,8 miliardi di anni Tipo Variabile Sospettata DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,01 Magnitudine Assoluta 0,47 Velocità Radiale -14,64 km/s Moto Proprio RA:188,55 mas - Dec: -148,08 mas 3 Sheratan Origine del nome Beta Arietis β Ari, Arietis β è una stella binaria sistema nella costellazione dell'Ariete , che segna il secondo corno di montone. Ha il nome tradizionale Sheratan o Sharatan, Sheratim, e la designazione Flamsteed 6 Arietis . Il nome tradizionale, in piena Al Sharatan, è dai ناطارشلاarabi aš-Saratan i due segni, un riferimento alla stella aver segnato l'equinozio di primavera del nord insieme a Arietis Gamma diverse migliaia di anni fa. In cinese , 娄宿 Lóu Su , il che significa obbligazionario asterismo , si riferisce ad un asterismo composto da Arietis β, γ Arietis e α Arietis . Di conseguenza, Arietis β è noto come stesso 娄宿一 Lóu Su yī , inglese: la prima stella di Bond Osservazioni. Beta Arietis ha una magnitudine apparente visuale di 2,66. Sulla base di parallasse misurazioni, si trova ad una distanza di 59,6 anni luce 18,3 parsec dalla Terra. Questo è un spettroscopica binaria sistema stellare costituito da una coppia di stelle che orbitano intorno all'altra con una separazione che non può attualmente essere risolto con un telescopio convenzionale. Tuttavia, nella coppia sono stati risolti utilizzando l'interferometro Mark III Stellar al Mount Wilson Observatory . Questo permette agli elementi orbitali calcolare, nonché le singole masse delle due stelle. Le stelle completano la loro grande orbita ellittica ogni 107 giorni. La stella principale ha una classificazione stellare di A5 V, il che significa che è una stella di tipo A-sequenza principale che genera energia attraverso la fusione termonucleare dell'idrogeno nella sua regione centrale. Il N Stars progetto dà alla stella il tipo spettrale KA4 HA5 MA5 Va previsto dalla nuova classificazione MK spettrale sistema. Lo spettro della stella secondaria non è stata determinata, ma, in base alla massa, esso può avere una classificazione stellare di F5 III-V o G0 V. È circa quattro magnitudini più debole rispetto alla primaria,. quindi l'energia prodotta dal sistema è dominato dalla stella primaria In pochi milioni di anni, come principale evolve verso una gigante rossa , una notevole quantità di trasferimento di massa per la componente secondaria è previsto. Il primario è stato classificato come un rotatore rapido, con una velocità di rotazione previsto di 73 km / s fornire un limite inferiore per la azimutale velocità di rotazione lungo l'equatore. Può anche essere leggermente Am stella , che è una classe di stelle che mostrano uno spettro peculiare con forti righe di assorbimento di vari elementi e carenze in altri. In Arietis β, queste righe di assorbimento si allarga a causa del effetto Doppler dalla rotazione, facendo analisi dei modelli abbondanza difficile. Questo sistema è stato esaminato con il telescopio spaziale Spitzer per la presenza di un eccesso di emissioni di infrarossi , che indicherebbe un disco di polvere. Tuttavia, nessun eccesso significativo è stato rilevato. 4 Le 2 componenti con le loro orbite viste in una simulazione di Celestia. 5 Dati Fisici SHERATAN Classificazione Bianca nella sequenza principale Classe Spettrale A5 V C Distanza dal Sole 59,6 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 01h 54m 38,41s Declinazione 20° 48′ 28,93″ DATI FISICI Raggio Medio 2,1 Raggi Solari Massa 2,34 Masse Solari Temperatura Superficiale 8.200 K Velocità di Rotazione 73 km/s Luminosità 23 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,16 Età Stimata 300 Milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,64 Magnitudine Assoluta 1,29 Velocità Radiale -1,9 km/s Moto Proprio AR: 96,32 mas - Dec: -108,80 mas 6 Bharani Origine del nome 41 Arietis o c Arietis o Bharani è la designazione di Flamsteed per una stella binaria nel nord della costellazione di Ariete . Essa non possiede una lettera greca designazione Bayer , dal momento che questa stella era una volta parte della ormai obsoleta costellazione Musca Borealis , ma a volte è designato Arietis c . Con una magnitudine apparente visuale del 3,63, questa stella è facilmente visibile ad occhio nudo. Ha un anno parallasse spostamento di 19,69 mas , che indica la distanza di questa stella è 166 anni luce 51 parsec . 41 Ari fa parte del Bharani lunare palazzo in astrologia indiana . In cinese , 胃宿 WEI Su , significato Stomaco asterismo , si riferisce ad un asterismo composto di 41 Arietis, 35 Arietis e 39 Arietis . Di conseguenza, 41 Arietis è nota come 胃宿三 WEI Su San , Italiano:. la terza stella di stomaco. Osservazioni 41 Arietis è una stella stella bianco-azzurra nella sequenza principale di magnitudine 3,61 situata nella costellazione dell'Ariete. Dista 159 anni luce dal sistema solare. Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità dell'Antartide. Essendo di magnitudine 3,6, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra settembre e febbraio; nell'emisfero nord è visibile anche per un periodo maggiore, grazie alla declinazione boreale della stella, mentre nell'emisfero sud può essere osservata solo durante i mesi della tarda primavera e inizio estate australi. La stella è una stella bianco-azzurra nella sequenza principale; possiede una magnitudine assoluta di 0,16 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare. 7 Dati Fisici BHARANI Classificazione Stella Bianco Azzurra Classe Spettrale B8 Vn C Distanza dal Sole 159 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 02h 49m 59,03s Declinazione 27° 15′ 37,83″ DATI FISICI Raggio Medio 2,51Raggi solari Massa 3,15 Masse Solari Temperatura Superficiale 11.748,98 K Velocità di Rotazione 175 km/s Luminosità 160 Indice di Colore (BV) -0,09 Età Stimata 130 Milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,61 Magnitudine Assoluta 0,16 Velocità Radiale Moto Proprio 4 km/s AR: 65,47mas/anno - Dec:-116,59 mas/anno 8 Costellazione del Toro Aldebaran Origine del Nome Il nome della stella deriva dall'arabo الدبران, al-Dabarān, che significa l'inseguitore, in riferimento al fatto che essa sorge dopo le Pleiadi e quindi sembra inseguirle. Inizialmente il nome era stato attribuito all'intero ammasso delle Iadi, sicché Aldebaran veniva chiamata Nā᾽ir al Dabarān, la brillante degli Inseguitori, ma poi il suo uso fu ristretto alla sola stella. Le popolazioni indigene dell'Arabia chiamavano Aldebaran Al Fanīḳ, il cammello stallone, o Al Fatīḳ, il cammello grasso, o anche Al Muḥdij, la cammella, essendo invece le Iadi i piccoli cammelli. Altri nomi erano Tāli al Najm e Hādī al Najm, che significano stella dominatrice, probabilmente anche in questo caso in riferimento alle Pleiadi. Per gli astronomi indù Aldebaran era Rohinī, che significa cervo rosso, in riferimento al suo colore arancione. Essa marcava uno dei 27 nakshatra in cui era divisa la volta celeste nell'antica India. A causa della precessione degli equinozi, fra il 4000 a.C. e il 1700 a.C. il Sole si trovava nella costellazione del Toro durante l'equinozio di primavera, che segnava l'inizio dell'anno. Per questo Aldebaran rivestiva una importanza particolare per le popolazioni mesopotamiche. In Persia 5000 anni fa era chiamata Taschter, che significa lo Spirito creatore, che causava piogge e il diluvio, o Sataves, che significa la guida delle stelle occidentali. Per la stessa ragione, presso gli ebrei era Āleph, la prima lettera dell'alfabeto, che la rendeva l'occhio divino. Nell'astronomia babilonese essa era Ku, I-ku o I-ku-u, la stella guida di tutte le stelle, e, più anticamente, presso gli accadici era chiamata Dil-Gan, la messaggera della luce. Presso gli antichi romani Aldebaran era chiamata Parilicium, insieme al gruppo delle Iadi, in riferimento ai Parilia, un'antichissima festa pastorale della religione romana che si celebrava il 21 aprile in onore del numen Pale, a volte descritto come semplice genio, a volte come divinità femminile. Aldebaran veniva associata a questa festa in quanto verso la fine di aprile Aldebaran tramonta al crepuscolo. Osservazioni Aldebaran α Tau / α Tauri / Alfa Tauri è una stella appartenente alla costellazione del Toro. Avendo magnitudine 0,98, essa è la stella più luminosa della costellazione, nonché la quattordicesima stella più luminosa del cielo notturno. Distante circa 65 anni luce dalla Terra[2], è una gigante arancione di classe spettrale K5 III circa 500 volte più luminosa del Sole e una quarantina di volte più grande. Si tratta in realtà di una stella doppia in quanto la principale possiede una piccola e debole compagna. Aldebaran sembra visualmente associata all' ammasso delle Iadi l'ammasso aperto più vicino alla Terra, ma si trova in realtà molto più vicina a noi e l'associazione è data solo dalla prospettiva Il suo nome deriva dalla parola araba الدبرانal-Dabarān, l'inseguitore, in riferimento al modo in cui la stella sembra seguire l'ammasso delle Pleiadi nel loro moto notturno. Astrologicamente, Aldebaran era una stella fortunata, che portava ricchezze e onori. Era, insieme ad Antares,Regolo e Fomalhaut, una delle quattro stelle regali dei Persiani dal 3000 a.C.. Aldebaran si presenta come una stella di colore arancio ed è tra le più facili da individuare nel cielo notturno, sia per la sua grande luminosità che per l'associazione con uno degli asterismi più noti della volta celeste: la Cintura di Orione; se si traccia una linea che passa per le tre stelle che formano la Cintura da sinistra a destra (nell'emisfero boreale) o da destra a sinistra nell'emisfero australe, la prima stella brillante che si incontra è Aldebaran. Nell'altra direzione la prima stella brillante che si incontra è invece Sirio. Aldebaran appare anche come la più luminosa delle Iadi, l'ammasso aperto che 9 con le sue stelle disposte a forma di V marca la testa del Toro. Si tratta però solo di un'associazione apparente in quanto Aldebaran è sulla linea di vista tra la Terra e le Iadi, che si trovano in realtà a una distanza doppia rispetto a quella in cui si trova Aldebaran. A poco più di una decina di gradi a nord-ovest di Aldebaran e delle Iadi è possibile osservare un altro fra i più noti ammassi aperti del cielo: le Pleiadi. Prolungando inoltre il ramo della figura a forma di V formata dalle Iadi su cui si trova Aldebaran si incontra ζ Tauri a circa 15°, mentre prolungando l'altro ramo si incontra, più o meno alla stessa distanza, la luminosa Elnath, ai confini con la costellazione dell'Auriga. Queste due stelle marcano le corna del Toro. Avendo una declinazione di 16° 30' N, Aldebaran è una stella dell'emisfero boreale. Data tuttavia la sua relativa vicinanza all'equatore celeste le sue possibilità di osservazione nell'emisfero australe sono ampie: essa è invisibile solo più a sud del 74º parallelo, cioè solo nelle regioni antartiche. Tuttavia essa apparirà bassa all'orizzonte nord nelle regioni più meridionali dell'Argentina, del Cile e della Nuova Zelanda. D'altra parte una tale posizione fa sì che Aldebaran risulti circumpolare solo nelle regioni artiche e in quelle più settentrionali della Russia, della Groenlandia, del Canada e dell'Alaska. Il 1º giugno il Sole passa pochi gradi a nord di Aldebaran; di conseguenza i mesi migliori per l'osservazione di questa stella sono quelli in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè quelli che corrispondono all'inverno boreale. In particolare, i mesi più favorevoli per la sua osservazione sono dicembre e gennaio, ma è comunque osservabile, anche se non sempre per l'intera notte, nel periodo che va da ottobre ad aprile; la sua discesa ad ovest subito dopo il tramonto del Sole indica l'approssimarsi dell'estate boreale. Questa vicinanza all'eclittica comporta la possibilità da parte di Aldebaran di poter essere occultata dalla Luna. Solo altre tre stelle di prima magnitudine Spica, Antares e Regolo condividono questa proprietà con Aldebaran, che è la più luminosa fra di esse. Tali occultazioni avvengono quando il nodo ascendente è vicino all'equinozio autunnale. L'occultazione del 22 settembre 1978 fu sfruttata per una stima del diametro della stella. La prossima opportunità si avrà nel 2015. Avendo avuto notizia che una di queste occultazioni era stata osservata ad Atene nel 509 d.C., l'astronomo inglese Edmond Halley calcolò nel 1718 che, perché quell'evento fosse stato possibile, Aldebaran avrebbe dovuto trovarsi in una posizione differente diversi primi d'arco più a nord rispetto a quella in cui la osservava nella sua epoca. Egli concluse che la stella si era quindi spostata nei secoli trascorsi dall'evento. Halley aveva scoperto il moto proprio delle stelle. Trovandosi relativamente vicino al Sole, Aldebaran ne condivide lo stesso ambiente galattico. In particolare, si trova come il Sole all'interno della Bolla Locale, una cavità del mezzo interstellare presente nel Braccio di Orione, uno dei bracci galattici della Via Lattea. Le coordinate galattiche di Aldebaran sono 180,97° e 20,24°. Una longitudine galattica di circa 180° significa che la linea ideale che congiunge il Sole e Aldebaran, se proiettata sul piano galattico, forma con la linea ideale che congiunge il Sole con il centro galattico un angolo di quasi 180°. Ciò significa che, preso il Sole come punto di riferimento, il centro galattico e Aldebaran si trovano in direzioni opposte. Di conseguenza Aldebaran è leggermente più lontana dal centro galattico di quanto non sia il Sole. Una latitudine galattica di poco più di 20° significa che Aldebaran si trova poco più a nord rispetto al piano su cui sono posti il Sole e il centro galattico. Le due stelle più vicine ad Aldebaran sono due stelle rosse di sequenza principale. Si tratta di VA 366, una stella di classe spettrale M0 V, distante 4,4 anni luce da Aldebaran e di magnitudine apparente 12,38 e di Ross 388, una stella di classe spettrale M3 V, distante 9,1 anni luce da Aldebaran e di magnitudine apparente 12,48. Per trovare una stella delle dimensioni del Sole bisogna allontanarsi circa 12 anni luce da Aldebaran, ove si trova LTT 11292, una stella gialla di sequenza principale di classe spettrale G7 V e di magnitudine apparente 6,8 10 Luminosità e massa. La grande superficie radiante di Aldebaran la rende un oggetto molto luminoso, nonostante la sua temperatura superficiale non sia molto elevata. Dalla distanza di questa stella e dalla sua magnitudine apparente si ricava una magnitudine assoluta di -2,04 ± 0,06. Tenendo conto che il Sole ha una magnitudine assoluta di 4,75, ciò significa che Aldebaran ha una luminosità di 518 . La determinazione delle masse delle stelle giganti non è mai facile. Infatti, mentre per le stelle di sequenza principale esistono rapporti definiti fra massa e luminosità, la luminosità delle stelle giganti cambia di molto nel tempo a seconda del loro stadio evolutivo, sicché, a meno che questo non sia conosciuto con precisione, non sarà possibile dedurre la massa dalla luminosità. Esiste tuttavia un altro metodo per cercare di calcolare la massa delle stelle di questa classe: essa è infatti ricavabile conoscendo il raggio e l'accelerazione di gravità (g) sulla superficie. Il rapporto fra atomi ionizzati e atomi neutri dello stesso elemento nell'atmosfera di una stella è sensibile all'accelerazione di gravità; pertanto il rapporto fra ioni e atomi neutri può essere sfruttato per calcolare l'accelerazione di gravità e, di conseguenza, la massa di una stella. Tuttavia in ambienti a bassa accelerazione di gravità, quale è quello di una stella gigante, il valore dell'accelerazione diventa molto sensibile a quello della temperatura superficiale adottata. Quindi piccoli errori nella stima della temperatura superficiale possono portare a valori di accelerazione non corretti [. Il valore dell'accelerazione di gravità superficiale di Aldebaran è pertanto conosciuto con margini di errore molti alti. Assumendo un raggio di 29,3 milioni di km e una gravità superficiale di log g = 1,59, Hatzes & Cochran 1993 deducono una massa di 2,5 . Tuttavia, El Eid 1994, basandosi su una differente misura di log g = 1,41 della gravità superficiale tratta da Harris & Lambert 1983, deduce una massa di 1,5 . Questa misura sembra essere confermata dal rapporto fra le abbondanze di 16O e 17O in Aldebaran: tale rapporto infatti pare in generale essere dipendente dalla massa stellare e dallo stato evolutivo della stella. Infine, Robinson et. al. 1998, basandosi non sulla di 2 . L'incertezza che avvolge la determinazione della massa di Aldebaran si ripercuote anche sulle nostre conoscenze circa l'età e lo stato evolutivo della stella. Poiché la permanenza di una stella all'interno della sequenza principale gravità superficiale della stella, ma sulle tracce evolutive nel diagramma H-R di stelle di diversa massa proposte da Mc William 1990, deducono una massa dipende in gran parte dalla sua massa, non è possibile determinare con precisione l'età di Aldebaran. Non è inoltre chiaro se la stella si trovi ancora nel ramo delle giganti rosse o se sia invece già entrata nel ramo asintotico delle giganti, se cioè stia fondendo l'idrogeno intorno a un nucleo inerte di elio, o se invece si sia già innescata la fusione dell'elio all'interno del nucleo della stella. 11 Aldebaran . Confronto tra le dimensioni di Aldebaran e quelle del Sole. 12 Aldebaran, la stella arancione luminosa della fotografia, appare circondata da alcune delle stelle appartenenti all'ammasso delle Iadi. In realtà Aldebaran è sovraimposta alle stelle dell'ammasso, che sono molto più lontane di essa rispetto a noi. 13 Dati Fisici ALDEBARAN Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K5 III Distanza dal Sole 66,64 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 4h 35m 55,24s Declinazione 16° 30′ 33,49″ DATI FISICI Raggio Medio 43,9 Raggi Solari Massa 2 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.913 K Velocità di Rotazione 4,3 km/s Luminosità 518 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,28 Età Stimata Periodo di Rotazione 1.300 giorni DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 0,98 Magnitudine Assoluta -2,04 Velocità Radiale Moto Proprio 54,11km/s AR: 63,45 mas/anno – Dec: -188,94 mas/anno 14 Elnath Origine del Nome Elnath Beta Tauri, β Tau, detta anche Nath o El Nath, è la seconda stella più luminosa dopo Aldebaran della costellazione del Toro. Il suo nome proprio deriva dall'arabo ال نطح, an-naţħ, che significa quella che cozza con le corna. In effetti questa stella giace all'estremo superiore del grande corno della costellazione del Toro, proprio dove quest'ultima confina con quella dell'Auriga, tanto da essere attribuita ora all'una ora all'altra delle due costellazioni. Nel catalogo Bayer essa compare infatti anche come Gamma Aurigae γ Aur. Nei moderni cataloghi è comunque stabilmente attribuita alla costellazione del Toro. Osservazioni La magnitudine apparente di β Tauri è 1,68, il che la rende una delle stelle più brillanti dell'intera volta celeste per la precisione la ventisettesima in ordine di luminosità. È inoltre la stella brillante più vicina dista infatti tre gradi in direzione ovest) al punto della volta celeste esattamente opposto al centro della Via Lattea, detto anche anticentro galattico. In questa direzione giacciono anche vaste nubi di gas, dove si stanno formando nuove stelle. Elnath è una calda gigante blu di classe B7, con una temperatura superficiale di 13.600 K. Dista dalla Terra circa 130 anni luce; da ciò si deduce, una volta che si sia considerata anche la radiazione ultravioletta, una luminosità pari a 700 volte quella solare. Il suo raggio, ricavabile dalla temperatura e dalla luminosità, è 4,6 volte quello solare. Una sua recente misurazione ha però dato un risultato differente: β Tauri avrebbe un raggio circa sei volte quello solare. La massa della stella è 4,5 volte quella del Sole. Relativamente al Sole, essa presenta una certa abbondanza di manganese, ma una quantità di calcio e magnesio decisamente bassa un ottavo di quella solare. Questa peculiarità si presenta spesso in stelle di questo tipo ed è dovuta all' azione combinata della gravitazione e della radiazione che spinge certi elementi all'interno della stella e ne fa affiorare degli altri in superficie. Elnath si trova in uno stadio avanzato della sua evoluzione: anche se non ha ancora completamente esaurito l'idrogeno all'interno del suo nucleo, questo succederà in tempi relativamente brevi, abbandonando così la sequenza principale; entro qualche milione di anni si trasformerà in una gigante rossa. Troppo poco massiccia per esplodere in una supernova, è destinata a diventare una nana bianca. 15 Elnath 16 Dati Fisici ELNATH Classificazione Gigante blu Classe Spettrale B7 III Distanza dal Sole 130 anni luce COORDINATE 05h 26m 17,5s Ascensione Retta 28° 36′ 27″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 5 Raggi Solari Massa 4,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 13.600 K Velocità di Rotazione 140 km/s Luminosità 700 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,13 Età Stimata Non definita Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,68 Magnitudine Assoluta -1,37 Velocità Radiale Moto Proprio 9,2 km/s AR:22,76 mas/anno – Dec:-173,58 mas/anno 17 Alheka Origine del nome Zeta Tauri o Alheka ζ Tau / ζ Tauri / 123 Tauri è una stella binaria nella costellazione del Toro. Gli antichi babilonesi la chiamavano Shurnarkabti-sha-shutu, che si può tradurre come la stella del corno sud del toro, vista la sua posizione nella costellazione. Si trova ad una distanza di 417 anni luce dal sistema solare. Osservazioni Si tratta di un sistema binario la cui componente principale è una gigante blu di tipo spettrale B2IIIpe, anche se i vari studi non concordano perfettamente fra loro ed è stata spesso classificata anche di classe B4 [3] . Ha una temperatura superficiale di circa 20.000 K, ed è una variabile di tipo Gamma Cassiopeiae; con un'età di circa 25 milioni di anni sta giungendo al termine, o ha già concluso, il ciclo di fusione dell'idrogeno in elio. La componente principale è anche una classica stella Be: la sua velocità di rotazione è di 330 km/s, il suo periodo di rotazione è di un solo giorno, rispetto ai 25 giorni del Sole ed è circondata da un disco di materia avente un raggio 64 volte maggiore quello del Sole, frutto della materia espulsa (prevalentemente idrogeno dalla stella stessa. La secondaria ha una massa paragonabile a quella solare, ma non è certo se sia un stella di sequenza principale; se lo fosse, data una tale massa, sarebbe una stella di tipo spettrale G4. Le due componenti del sistema sono separate da circa 1 unità astronomica con un periodo orbitale di 133 giorni, ed essendo il sistema una binaria a eclisse, la sua magnitudine apparente varia da 2,88 - 3,17 nell'arco di quel periodo. Per la sua posizione prossima all'eclittica, è talvolta soggetta ad occultazioni da parte della Luna e, più raramente, dei pianeti, generalmente quelli interni. L'ultima occultazione lunare è stata visibile il 25 Aprile 2012.. 18 Dati Fisici ALHEKA Classificazione Gigante blu Classe Spettrale B2 IIIpe + G8 III Distanza dal Sole 417 anni luce COORDINATE 5h 37m 38,68s Ascensione Retta 21° 08′ 33″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 5,5 Raggi Solari Massa 11,2 Masse Solari Temperatura Superficiale 19.340 K Velocità di Rotazione Luminosità 5.700 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,15 Età Stimata 25 milioni di Anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,97 Magnitudine Assoluta -2,56 Velocità Radiale 20 km/s AR: -3,04 mas/anno – Dec: 6,24 mas/anno Moto Proprio 19 Pleiadi Origine del nome Le Pleiadi, conosciute anche come le Sette sorelle, la Chioccetta o con la sigla M45 del catalogo di Charles Messier, sono un ammasso aperto visibile nella costellazione del Toro. Questo ammasso, piuttosto vicino, 440 anni luce, conta diverse stelle visibili ad occhio nudo; anche se dagli ambienti cittadini solo cinque o sei delle stelle più brillanti sono visibili, da un luogo più buio se ne possono contare fino a dodici. Tutte le sue componenti sono circondate da leggere nebulose a riflessione, osservabili specialmente in fotografie a lunga esposizione prese con telescopi di dimensione ragguardevole. I membri visibili delle Pleiadi sono stelle blu o bianche, molto luminose; l'ammasso conta in realtà centinaia di altre stelle, la gran parte delle quali sono troppo deboli per essere visibili ad occhio nudo. Le Pleiadi sono un ammasso giovane, con un'età stimata di circa 100 milioni di anni, e una vita prevista di soli altri 250 milioni di anni, a causa della sua bassa densità. A causa della loro brillantezza e vicinanza fra loro, le stelle delle Pleiadi sono note dall'antichità: Omero le citava, come pure Tolomeo ed altri autori dell'età classica. Da quando fu noto che le stelle erano corpi celesti simili al Sole, si iniziò ad ipotizzare che fossero in qualche modo legate fra loro; con lo studio del moto proprio degli astri e la determinazione delle distanze, fu chiaro che le Pleiadi fossero realmente legate gravitazionalmente e che avessero un'origine comune. Osservazioni L'ammasso delle Pleiadi si trova a nord dell'equatore celeste, dunque nell'emisfero boreale; la sua declinazione è pari a circa 24°N, pertanto è sufficientemente vicina all'equatore celeste da risultare osservabile da tutte le aree popolate della Terra, fino al circolo polare antartico. A nord del circolo polare artico appaiono invece circumpolari, mentre un grado a nord del Tropico del Cancro si possono osservare allo zenit. L'ammasso domina, nell'emisfero nord, il cielo serale dalla metà dell'autunno all'inizio della primavera, mentre dall'emisfero sud è un oggetto tipico del cielo estivo. Le Pleiadi si individuano con grande facilità, anche dai centri urbani moderatamente afflitti da inquinamento luminoso; appaiono come un fitto gruppetto di astri molto vicini fra loro, di colore azzurro e dalla forma caratteristica, che ricorda quella di una chiocciola o una miniatura dell'Orsa Minore. Ad occhio nudo si possono scorgere, fuori dalle aree urbane, fino a una dozzina di componenti, sebbene le più appariscenti siano otto, cinque o sei in un cielo moderatamente inquinato. Al binocolo si ha la visuale migliore: l'ammasso appare completamente risolto in stelle, le quali da otto diventano alcune decine; si può inoltre notare che molte di quelle che ad occhio nudo sembravano stelle singole appaiono ora disposte in coppia o in piccoli gruppi; due concatenazioni di stelle minori si possono osservare ad est e a sud ovest. La visione al telescopio a bassi ingrandimenti consente ancora di apprezzare la natura d'insieme dell'ammasso, mentre ad ingrandimenti maggiori non è possibile farlo rientrare tutto nell'oculare; telescopi più potenti possono inoltre mostrare fra le componenti delle deboli nebulosità diffuse, di colore azzurro, che riflettono la luce delle stelle principali delle Pleiadi. 20 Mappa in dettaglio delle Pleiadi, con evidenziate in verde le nebulose associate. Occultazioni A causa della particolare posizione dell'ammasso delle Pleiadi, posto ad appena 4° dall'eclittica, sono frequenti i transiti e le occultazioni da parte dei corpi del nostro sistema solare. Capita frequentemente che la Luna transiti davanti a quest'ammasso, occultandolo quasi completamente; si tratta di uno spettacolo che viene seguito specialmente dagli astrofili, anche dotati di strumenti di osservazione ridotti, come un semplice binocolo o un piccolo telescopio strumenti troppo potenti non consentono, come già visto, di avere la visuale d'insieme. Sebbene infatti l'evento sia facilmente visibile anche ad occhio nudo, l'ausilio di questi strumenti consente di apprezzare appieno e con precisione l'occultazione di singole stelle dell'ammasso. Meno frequentemente capita che anche i pianeti si avvicinino apparentemente alle stelle dell'ammasso, talvolta transitandovi in mezzo; ciò accade con più facilità con i pianeti a noi più vicini, come Mercurio, Venere e Marte. Grazie a questi incontri periodici si possono osservare in cielo delle figure insolite o dai colori fortemente contrastanti come accade quando vi transita Marte, il cui colore rosso contrasta fortemente con l'azzurro delle stelle delle Pleiadi. La Luna occulta le Pleiadi con una certa frequenza; nell'immagine, l'occultazione delle Pleiadi del 07/01/ 2009. 21 Storia delle Osservazioni La preminenza delle Pleiadi nel cielo notturno nel cielo invernale nell'emisfero boreale e nel cielo estivo nell'emisfero australe le ha rese importanti in molte culture. Tra i Maori della Nuova Zelanda, le Pleiadi sono chiamate Mataariki e il loro sorgere ad oriente significa l'inizio del nuovo anno (in giugno). Pare che gli Indiani d'America misurassero la vista col numero di stelle che riuscivano a distinguere nelle Pleiadi; anche nell'antichità europea, specialmente tra i Greci, le Pleiadi erano considerate un test della vista. Gli australiani aborigeni vedevano nelle Pleiadi una donna che era stata quasi violentata da Kidili, l'uomo della Luna. Alternativamente, erano sette sorelle chiamate le Makara. Nella mitologia greca, le Sette Sorelle erano tradizionalmente chiamate Asterope, Merope o Dryope o Aero, Elettra, Maia, Taigete, Celaeno e Alcyone. Questi nomi sono oggi assegnati a singole stelle dell'ammasso. Erano, secondo la mitologia, ninfe delle montagne Oreadi, le figlie di Atlante e Pleione, anch'essi rappresentati da stelle nell'ammasso; erano anche nipoti di Giapeto e Climene, e sorelle delle Iadi, di Calipso e Dione. Si suicidarono dopo la morte delle loro sorelle, le Iadi. Il primo riferimento alle Pleiadi in un'opera letteraria conosciuto è proprio una citazione di Esiodo, risalente circa al XI secolo a.C. Omero ne fa poi menzione nell’Odissea, mentre nella Bibbia compaiono addirittura tre riferimenti. In Giappone, le Pleiadi sono conosciute come Subaru parola conosciuta anche in Occidente grazie alla nota casa automobilistica, ma di cui molti ignorano il significato); nella mitologia indù, le Pleiadi Krittika sono le sei madri del dio della guerra Skanda, che per ognuna di loro ha sviluppato sei facce. Da tempo si è supposto che le Pleiadi dovessero essere un gruppo di stelle relazionate l'una all'altra, piuttosto che derivanti da un allineamento visuale. Nel 1767, il reverendo John Michell calcolò che la probabilità dell'allineamento fortuito di un gruppo così numeroso di stelle brillanti fosse di 1 su 500.000 e così concluse che le Pleiadi, ed altri analoghi ammassi stellari, dovessero essere fisicamente correlate. Quando furono condotti studi osservativi sul moto proprio posseduto dalle stelle dell'ammasso, fu scoperto che si muovevano tutte nella stessa direzione attraverso il cielo, alla stessa velocità, dimostrando ulteriormente l'esistenza di una qualche relazione fra loro. Charles Messier misurò la posizione dell'ammasso e lo inserì come M45 nel suo catalogo, pubblicato nel 1771. L'inserimento di quest'oggetto, come pure dell'Ammasso del Presepe e della Nebulosa di Orione, nel suo catalogo è effettivamente un fatto strano, dato che tutti gli altri oggetti sono molto più deboli e che le intenzioni del Messier erano quelle di compilare un catalogo di oggetti che potevano essere scambiati per comete. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che egli si sentiva in competizione con Nicolas Louis de Lacaille, che nel 1755 aveva compilato un catalogo con 42 oggetti. Un'immagine delle Pleiadi che mette ben in risalto l'intero complesso di nebulose associato. 22 Il numero delle componenti visibili ad occhio nudo Fin dalle epoche più antiche e in tutte le culture, come si è visto, l'idea di questo gruppo di stelle viene associato al numero 7; per poterne osservare più di sei occorre però in realtà un cielo molto buio e limpido e una buona vista. In accordo con questo fatto vi sono un gran numero di testimonianze del passato che si riferiscono ad un numero diverso di stelle componenti. Il più antico testo in lingua volgare di cosmologia noto, La composizione del Mondo di Restoro d'Arezzo, del 1282, si riferisce ripetutamente alle Pleiadi come ad un insieme di sei stelle. Mentre Ovidio afferma che Quae septem dici, sex tamen esse solent , le quali si dice siano sette, ma tuttavia sono solite essere sei, Tolomeo eAl-Sūfi forniscono le posizioni di sole quattro delle stelle dell'ammasso, ignorando, stranamente, la stella Alcyone, la più brillante delle Pleiadi.Giovan Battista Odierna, all'inizio del suo, De Admirandis Coeli Characteribus, spiega come il dilemma del numero esatto delle componenti visibili sia un problema avvertito da molti altri studiosi del passato; ricorda inoltre che chi ha la vista acuta ne può identificare sette, mentre chi non è particolarmente dotato può arrivare solo a cinque. Con un telescopio si possono invece osservare, oltre alle sette brillanti, almeno altre trenta componenti. Al di là dei testi scientifici, è da notare che presso i Greci ricorreva il mito della, Pleiade perduta: secondo la tradizione greca, citata anche da Arato, si trattava di Elettra, che si diceva essere velata in viso in segno di lutto a causa della distruzione di Troia; un'altra tradizione vuole che la Pleiade velata fosse Merope, vergognandosi di essere l'unica delle sette ad aver sposato un mortale, il re di Corinto. Un'ulteriore tradizione la identifica con Celaeno, che cadde fulminata. Un mito simile esiste anche presso un gran numero di popoli sparsi per il mondo, come quelli del Giappone, del Borneo, dell'Africa centrale e dell'Australia; ciò potrebbe essere un'evidenza di un'eventuale variazione nella luminosità delle componenti delle Pleiadi, che giustificherebbe anche la mancata citazione di Alcyone da parte di Tolomeo ed Al-Sūfi. Le Pleiadi come appaiono al binocolo: sei stelle dominano la scena, seguite da altre quattro appena meno luminose, più un gran numero di stelle minori. 23 Componenti Principali Nome Designazione Magnitudine apparente Classe Stellare Alcyone Eta 25 Tauri 2,86 B7 IIIe Atlante 27 Tauri 3,52 B8 III Elettra 17 Tauri 3,70 B6 IIIe Maia 20 Tauri 3,86 B7 III Merope 23 Tauri 4,17 B6 IVev Taigete 19 Tauri 4,29 B6 V Pleione 28 Tauri 5,09 variabile B8 IVep Celeno 16 Tauri 5,44 B7 IV Asterope 21 e 22 Tauri 5,64 – 6,41 B8 Ve – B9 V - 18 Tauri 5,65 B8 V Una mappa delle Pleiadi indicante i nomi delle stelle secondo la tradizione greca. 24 Distanza La distanza delle Pleiadi è un importante elemento di riferimento nella scala delle distanze cosmiche. Poiché l'ammasso è relativamente vicino alla Terra, la sua distanza è relativamente semplice da misurare. Una volta noto il diagramma di Hertzsprung-Russell per l'ammasso, una conoscenza accurata della sua distanza permette agli astronomi, con un confronto, di stimare la distanza di altri ammassi. Altri metodi possono quindi essere utilizzati per determinare in cascata le distanze di galassie ed ammassi di galassie da quelle dei singoli ammassi stellari e così è possibile stabilire una scala cosmica delle distanze. I risultati di misurazioni precedenti al lancio del satellite Hipparcos, ESA, 1980, indicavano generalmente che le Pleiadi fossero a 135 parsec dalla Terra. Il valore misurato invece dal satellite fu di soli 118 parsec, utilizzando il metodo della parallasse stellare. Lavori successivi dimostrarono che la misura indicata da Hipparcos per le Pleiadi era affetta da un errore, sebbene non se ne fosse individuata l'origine. In seguito alla revisione dell'elaborazione dei dati del satellite Hipparcos, avvenuta nel 2008, è stata proposta quale distanza dell'ammasso dalla Terra quella di 122 parsec, corrispondente a 399 anni luce. Altre misure, universalmente accettate, hanno indicato per la distanza delle Pleiadi dalla Terra il valore di 135 parsec, corrispondente a circa 440 anni luce. La diatriba su quale dei due valori sia da considerarsi corretto è ancora in atto. Si noti che il valore di 135 parsec è stato fornito dal Telescopio Spaziale Hubble, generalmente molto affidabile, che ha misurato la distanza di un'unica stella dell'ammasso. Hipparcos, invece, ha misurato le distanze di 54 stelle dell'ammasso, per il quale è stata stimata una distanza media. Età e Evoluzione L'età di un ammasso stellare può essere stimata per confronto tra il diagramma HR misurato per l'ammasso e quello derivante da modelli teorici di evoluzione stellare. Utilizzando queste tecniche, per le Pleiadi è stata stimata un'età compresa tra i 75 ed i 150 milioni di anni, dove lo scarto è dovuto alle incertezze nei modelli di evoluzione stellare. In particolare, modelli che includono un fenomeno noto come sovra-avanzamento convettivo convettive overshoot, in cui materiale proveniente da una zona convettiva irrompe in una zona non-convettiva, forniscono per la stella un'età apparente maggiore. Un'altra metodologia per stimare l'età di un ammasso è di guardare agli oggetti di massa minore. In una stella della sequenza principale, il litio è rapidamente distrutto nelle reazioni di fusione nucleare che avvengono nel nucleo; una nana bruna, invece, può conservarne parte della quantità iniziale. La temperatura di ignizione per il litio è molto bassa, 2,5 milioni di kelvin, e ciò significa che le nane brune di massa maggiore riusciranno infine a bruciarlo. Determinando il limite massimo della massa delle nane brune dell'ammasso ancora contenenti litio, è possibile avere un'idea dell'età dell'ammasso stesso. Applicando questa tecnica alle Pleiadi si è stimata un'età di 115 milioni di anni. Il moto proprio dell'ammasso lo condurrà fra molti millenni nel futuro a mutare posizione rispetto ad un osservatore a Terra, che lo vedrà transitare al di sotto del piede di quella che oggi è la costellazione di Orione. Inoltre, come la maggior parte degli ammassi aperti, le Pleiadi non resteranno gravitazionalmente vincolate in eterno, ma alcuni membri dell'ammasso saranno espulsi dopo incontri ravvicinati, mentre altri saranno spogliati di materia da campi gravitazionali mareali. Simulazioni suggeriscono che occorreranno circa 250 milioni di anni perché l'ammasso si disperda e che le interazioni gravitazionali con nubi molecolari giganti ed i bracci della Galassia accelereranno il processo. 25 Costellazione dei Gemelli Castore Origine del Nome Castore α Gem / α Geminorum / Alfa Geminorum è un sistema stellare visibile nella costellazione dei Gemelli; si trova a circa 51 anni luce dalla Terra ed è la seconda stella più brillante della costellazione cui appartiene, dopo Polluce. I nomi delle due stelle derivano dai gemelli della mitologia greca Castore e Polluce. Nel 1719 James Bradley scoprì che Castore era una binaria visuale, Castore A di magnitudine apparente 2,0 e di classe A1 vedi classificazione stellare, e Castore B di magnitudine 2,8 e classe A2-5. Sono separate da circa 3,9 secondi d'arco e hanno un periodo di rivoluzione di circa 445 anni. Ognuna delle due componenti di Castore è una binaria spettroscopica, il che porta le componenti di Castore a quattro. Osservazioni Il sistema di Castore si può osservare da tutte le aree abitate della Terra, ma principalmente dall'emisfero boreale: la sua declinazione, pari a circa 32°N, fa sì che alle latitudini scandinave sia circumpolare, mentre alle latitudini medie europee, mediterranee, statunitensi e dell'Asia centrale resti ben visibile per gran parte delle notti dell'anno, in particolare da ottobre a metà giugno. Il suo riconoscimento è facilitato dalle presenza, a pochi gradi di distanza, della stella Polluce, la quale appare leggermente più luminosa, ma comunque simile; da questa coppia di stelle, rappresentanti le teste dei due gemelli che la costellazione intende rappresentare, partono due concatenazioni di stelle che sembrano puntare in direzione di Orione. Il sistema di Castore fa parte dell'associazione stellare che prende il suo nome, l'associazione di Castore, un gruppo di stelle con un'origine comune del quale fanno parte anche, tra le più conosciute,Vega, Fomalhaut e Alderamin. La distanza di Castore misurata dal satellite Hipparcos dal sistema solare è di 51,6 anni luce dalla Terra. Castore non ha un legame fisico con Polluce, è nella stessa direzione del cielo ma dista 17 anni luce in più, anche se intrinsecamente più luminoso di Polluce appare meno brillante visto dalla Terra. Oltre ad alcune nane rosse, le stelle più vicine sono Rho Geminorum, stella di classe F più luminosa del Sole distante solo 8 anni luce, e 37 Geminorum, di massa 1,1 volte quella solare, a 11 anni luce di distanza. La stella più brillante vista da un ipotetico osservatore nei pressi del sistema sarebbe Capella, che a 25 anni luce di distanza avrebbe una magnitudine superiore a -2. A 14 anni luce di distanza si trova invece Delta Geminorum, e a 17 Pollux, preceduto di poco da55 Cancri. 26 Castore A Castore A consiste di due stelle, chiamate Castore Aa e Castore Ab, distanti solo 3 milioni di km e orbitanti l'una intorno all'altra con un periodo di 9,21 giorni. Vista la loro vicinanza è abbastanza difficile distinguere le caratteristiche delle due stelle: Castore Aa dovrebbe essere una stella di classe A1, molto simile a Sirio, e quindi avente una massa ed un raggio superiori a 2 volte quelli del Sole. La luminosità è compresa fra 17 e 34 volte quella del Sole, a seconda delle caratteristiche della sua vicina compagna. Castore Ab è una stella nana, di classe incerta: essa è almeno M5, ma forse è più luminosa. La sua massa è probabilmente compresa fra il 40 e il 60% di quella solare. Tuttavia alcune osservazioni hanno riscontrato in Castore Ab fenomeni che paiono essere tipici delle stelle di classe A, come flare di raggi X o flare a banda larga. Questo ha portato alcuni a sospettare che Castore Ab sia in realtà una stella molto più massiccia di quanto si sia finora pensato. Castore B Castore B ha una distanza media da Castore A di 100 u.a.. L'alta eccentricità dell'orbita porta tuttavia le due componenti ad avvicinarsi fino a 71 u.a. alperiapside e ad allontanarsi fino a 138 u.a. all'apoapside Castore B consiste di due stelle, chiamate Castore Ba e Castore Bb, distanti solo 4 milioni di km e orbitanti l'una intorno all'altra con un periodo di 2,9 giorni. Castore Ba è una stella di classe A2-5m, avente 1,7 volte la massa del Sole e 1,6 volte il suo raggio. È 14 volte più luminosa del Sole. Castore Bb è una stella nana di classe incerta: essa è almeno M2, ma forse appartiene a un tipo più luminoso. La sua massa si aggira fra il 40 e il 60% di quella solare, ma forse è anche maggiore. Castore C YY Geminorum Il sistema composto da Castore A e Castore B ha una debole compagna a circa 72" Castore C o YY Geminorum che ha la stessa parallasse e moto proprio. Castore C dista dalla coppia AB almeno 1000 u.a. 150 miliardi di km circa e compie un'orbita intorno ai quattro astri centrali in almeno 14 000 anni. Castore C è lei stessa una binaria spettroscopica, con un periodo orbitale di 19,5 ore. Le due componenti, chiamate Castore Ca e Castore Cb, sono separate fra loro da meno di 3 milioni di km e hanno una luminosità totale pari a 5,1% quella solare. Le due stelle, due nane rosse di classe M0,5Ve, hanno un'orbita quasi circolare il cui piano è posizionato in modo tale che dalla Terra possiamo osservare le due stelle eclissarsi l'una con l'altra. Castore Ca ha una massa stimata nell'ordine di 0,63 volte quella solare e una luminosità due centesimi e mezzo quella del Sole. Castore Cb ha una massa stimata nell'ordine di 0,57 volte quella solare, una luminosità simile a quella di Castore Ca ed hanno un raggio rispettivamente 0,76 e o,68 volte quello del Sole. La magnitudine combinata di questa coppia di stelle è 9,83 Si può quindi considerare Castore un sistema stellare sestuplo, con sei stelle individuali legate gravitazionalmente. 27 Il sistema di Castore osservato da un telescopio Il Sole visto da Castore, in una simulazione di Celestia, apparirebbe nella costellazione del Sagittario come una debole stellina di 6a magnitudine, non lontano da Sirio, Procione e Polluce. 28 29 Dati Fisici CASTORE Stella Bianca sequenza principale Classificazione variabile multipla Classe Spettrale A1 V – A2 Vm Distanza dal Sole 51,6 COORDINATE Ascensione Retta 07h 34m 36s Declinazione 31° 53′ 18″ DATI FISICI Raggio Medio 2,3 – 1,6 Raggi Solari Massa 2,4 – 1,9 Masse Solari 10.286 – 8.842 K Temperatura Superficiale Velocità di Rotazione 37 – 13 Luminosità solari Luminosità Indice di Colore (BV) 0,04 Età Stimata 200 milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,9 – 2,93 Magnitudine Assoluta 1,70 – 2,61 Velocità Radiale Moto Proprio 5,2 km/s AR: -206,33 mas/anno - Dec:-148,18 mas/anno 30 Polluce Origine del Nome La stella deriva il suo nome dall'omonimo Dioscuro, esperto nell'arte del pugilato, figlio, assieme al gemello Castore, di Zeus e Leda, regina di Sparta. Nella rappresentazione tradizionale della costellazione, le stelle Castore e Polluce sono identificate con le teste dei due gemelli. Da questa identificazione deriva anche uno dei nomi arabi di Polluce, Al-Ras al-Tau'am al-Mu'akhar, رخؤملا ماؤتلا سأرلا, che significa la testa del secondo gemello. La vicinanza apparente delle due stelle e la loro luminosità ha fatto sì che ricevessero un nome comune in molte culture: in India venivano chiamati Açvini i cavalieri o Mithuna il ragazzo e la ragazza; in Persia Du Paikar le due figure, nell'antico Egitto rappresentavano due divinità collegate, Horus il giovane e Horus il vecchio, mentre in Assiria venivano chiamati Mas-mas i gemelli. Nell'antica India Castore e Polluce erano associate a una delle 27 Nakshatra costellazioni, chiamata Punarvasu, mentre in Cina 北河 Běi Hé, che significa il Fiume settentrionale, faceva riferimento all'asterismo formato da Castore, Polluce e ρ Geminorum. Di conseguenza Polluce era conosciuta come 北河三 Běi Hé sān, che significa la terza stella del Fiume settentrionale In astrologia si crede che Polluce sia connessa con il pianeta Marte e che ne condivida la natura guerriera. Di conseguenza, si pensa che sia una stella violenta, crudele e tirannica, sebbene la sua energia possa essere di aiuto, se incanalata in modo costruttivo. Polluce β Gem / β Geminorum / Beta Geminorum è una stella situata nella costellazione dei Gemelli. Avendo magnitudine 1,15, essa è la stella più luminosa della costellazione, nonché la diciassettesima stella più brillante del cielo notturno. È una stella dell'emisfero boreale, ma comunque le sue possibilità di osservazione dall'emisfero australe sono ampie. Si tratta di una gigante di colore arancione distante 33,7 anni luce dalla Terra. Ciò la rende la stella gigante a noi più vicina. Ha un raggio circa 9 volte maggiore di quello del Sole, ed è quaranta volte più luminosa, mentre la sua temperatura superficiale è inferiore di circa 1000 K. Il suo nome si riferisce al Dioscuro, figlio di Zeus e Leda. Osservazioni Polluce si presenta come un astro di colore arancio chiaro facilmente individuabile sia a causa della sua luminosità sia per la sua Gemelli, Castore α Geminorum, associazione da cui dista con 4° l'altra e stella mezzo. brillante Anche se, della costellazione solitamente, le dei lettere greche della nomenclatura di Bayer vengono assegnate in base alla luminosità, assegnando la lettera α alla stella più luminosa e via via le altre lettere alle stelle meno luminose, nel caso di Polluce, la cui lettera identificatrice farebbe pensare a un "secondo posto", non è così. Polluce è infatti nettamente più brillante di Castore, che ha magnitudine 1,59. Per spiegare questa discrepanza è stato ipotizzato che una delle due stelle abbia cambiato la propria luminosità negli ultimi secoli. Tuttavia Barrett 2006 contro argomenta che in primo luogo non si tratterebbe dell'unico caso in cui la sequenza delle lettere non rispetta l'ordine di luminosità. In secondo luogo, Bayer aveva due buoni motivi per non seguire l'ordine consueto: innanzitutto, quando si elencano i due Dioscuri, è uso mettere Castore e non Polluce al primo posto; inoltre, trovandosi Castore a nord-ovest di Polluce, la prima precede la seconda nel suo moto notturno intorno al polo celeste. Barrett 2006 ne conclude che non è possibile inferire un cambiamento di luminosità delle due stelle sulla sola base dell'assegnazione delle lettere da parte di Bayer. Avendo declinazione 28°, Polluce è una stella dell'emisfero boreale; di conseguenza, gli osservatori posti a latitudini settentrionali sono maggiormente favoriti. Tuttavia, le possibilità di osservazione dall'emisfero australe sono ampie: essa risulta infatti invisibile 31 solo dalle regioni antartiche. D'altra parte questa sua posizione non eccessivamente settentrionale, rende Polluce circumpolare solo a partire dalle regioni in prossimità del circolo polare artico. Polluce è abbastanza vicina all'eclittica da poter essere occultata dalla Luna, sebbene si tratti di un evento raro, e dai pianeti, anche se rarissimamente. L'ultima occultazione lunare si è verificata nel 117 a.C.. Dato che il Sole transita nella costellazione dei Gemelli durante i mesi di giugno e luglio, il periodo più indicato per l'osservazione di Polluce è quello in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè in corrispondenza dell'inverno boreale. La nuova riduzione dei dati astrometrici del telescopio spaziale Hipparcos risalente al 2007 ha portato a un nuovo calcolo della parallasse di Polluce, che è risultata essere 96,54 ± 0,27. Pertanto la distanza di Polluce dalla Terra è pari a 1/0,09654 pc, ossia 10,36 pc, equivalenti a 33,78 anni luce. Polluce è quindi una stella relativamente a noi vicina, che condivide lo stesso ambiente galattico del Sole. In particolare, si trova come il Sole all'interno della Bolla Locale, una cavità del mezzo interstellare presente nel Braccio di Orione, uno dei bracci galattici della Via Lattea. Le coordinate galattiche di Polluce sono 192,22° e 23,31°. Una longitudine galattica di circa 192° significa che la linea ideale che congiunge il Sole e Polluce, se proiettata sul piano galattico, forma con la linea ideale che congiunge il Sole con il centro galattico un angolo di circa 192°. Ciò significa che, preso il Sole come punto di riferimento, il centro galattico e Polluce si trovano in direzioni quasi opposte. Di conseguenza Polluce è leggermente più lontana dal centro galattico di quanto non sia il Sole. Una latitudine galattica di poco più di 23° significa che Polluce si trova poco più a nord rispetto al piano su cui sono posti il Sole e il centro galattico. Le due stelle più vicine a Polluce sono due stelle rosse di sequenza principale. Si tratta di VV Lyncis, una stella di classe [ spettrale M3,5 V, distante 6,5 anni luce da Polluce e avente magnitudine apparente 11,87 , e di GJ 268.3, una stella di classe spettrale M0 V, distante 7,7 anni luce da Polluce e avente magnitudine 10,75 [. Per trovare una stella delle dimensioni del Sole bisogna allontanarsi circa 12 anni luce da Polluce, ove si trova 55 Cancri, una stella binaria, la cui principale ha classe spettrale G8 V e magnitudine 5,95, nota per possedere un sistema planetario formato da ben 5 pianeti. Caratteristiche fisiche Polluce è classificata come K0 IIIb. La classe K raduna le stelle di colore arancione, dovuto a una temperatura superficiale più bassa di quella del Sole. Le 17 misurazioni della temperatura superficiale riportate dal sito SIMBAD, effettuate dal 1976 al 2008, variano da 4.750 K a 5.040 K. La media delle misurazioni è 4.881 K. Aurière et al. 2009 riportano invece 8 valori tratti da altrettanti articoli, che variano da 4.660 K a 4925 K, la cui media è 4.835 K. Si possono confrontare questi valori medi con quello della temperatura superficiale del Sole, che è circa 5.800 K, cioè quasi 1.000 K più elevata. La classe di luminosità III raccoglie invece le stelle giganti, cioè stelle di massa media o piccola aventi un avanzato stato evolutivo, che hanno ormai abbandonato la sequenza principale. La sottoclasse b della classe III raccoglie le giganti meno luminose. C'è un discreto accordo fra gli studiosi sul fatto che la luminosità di Polluce si aggiri intorno a 40 volte quella solare. In particolare, Drake e Smith 1991 riportano una luminosità di 39,8 luminosità solari, Mallik 1999 43,5 luminosità solari, Hatzes & Zechmeister 2007 42,8 luminosità solari, Takeda 2008 38 luminosità solari. Si tratta di valori elevati se paragonati alla luminosità del Sole, ma abbastanza bassi se paragonati a quelli propri delle stelle giganti. Utilizzando il Navy Prototype Optical Interferometer installato presso Flagstaff in Arizona, Nordgren e colleghi 2001 hanno misurato il diametro angolare di Polluce, ottenendo un valore di 7,95 ± 0,09 mas. Alla distanza calcolata da Hipparcos questo valore corrisponde a un raggio di 8,8 ± 0,1 raggi solari, equivalenti a 32 6,12 milioni di km. La determinazione della massa delle stelle giganti che non facciano parte di sistemi binari è notoriamente difficile. Infatti, mentre per le stelle di sequenza principale esistono rapporti definiti fra massa e luminosità, la luminosità delle stelle giganti cambia di molto nel tempo a seconda del loro stadio evolutivo, sicché, a meno che questo non sia conosciuto con precisione, non sarà possibile dedurre la massa dalla luminosità. Da questo punto di vista Polluce non fa eccezione: esistono infatti parecchie incertezze riguardo all'entità della massa di questa stella. Drake e Smith 1991, basandosi sia sulla posizione di Polluce nel diagramma H-R che sui valori del raggio e della gravità di superficie della stella, ipotizzano una massa di 1,7 masse solari. Lo stesso valore è stato proposto anche da Allende Prieto e Lambert 1999, sulla base delle tracce evolutive di stelle di diversa massa. Lo stesso metodo però ha portato Taketa e altri 2008 a stimare una massa di 2,31 masse solari. Valori così differenti dipendono principalmente dalla incerta determinazione della temperatura superficiale della stella e, quindi, dalla non ben nota posizione sul diagramma H-R. Aurière et al. 2009 sostengono che i dati astrometrici di Polluce in nostro possesso permettono solo di porre alcune restrizioni sulla massa di Polluce; in particolare essa è compresa nell'intervallo fra 1,74 e 2,34 masse solari. Gli autori cercano altri modi di ottenere un valore più preciso della massa della stella, quali l'abbondanza di litio o il rapporto fra gli isotopi 12C e 13C del carbonio, che variano con il procedere dell'evoluzione stellare. Tuttavia i dati a disposizione non sono sufficienti per precisare maggiormente il valore della massa di Polluce rispetto a quanto già i dati astrometrici permettono di fare. La nostra scarsa conoscenza circa la massa di Polluce ha come conseguenza che non è possibile stabilire con precisione lo stato evolutivo della stella. In particolare, Drake e Smith 1991 e Aurière et al. 2009 affermano che Polluce può trovarsi o all'interno del ramo delle giganti rosse o già entro il ramo orizzontale. Non è cioè chiaro se Polluce stia fondendo l'idrogeno posto intorno a un nucleo di elio inerte o stia invece già fondendo l'elio in carbonio all'interno del suo nucleo. In ogni caso, il suo destino finale è quello di divenire una nana bianca fra qualche decina di milioni di anni. Un altro modo per ricavare la massa di una stella dato il suo raggio sarebbe quello di ottenere un valore preciso della sua gravità di superficie. Purtroppo anche riguardo a questo dato le misurazioni che si trovano in letteratura sono molto discordanti fra loro. Il sito SIMBAD riporta 17 misurazioni che variano da log g = 2,24 a log g = 3,13. Le 8 misurazioni riportate da Aurière et al. 2009 variano invece da 2,52 a 3,15. Si tratta in entrambi i casi di un intervallo troppo largo per potere concludere alcunché circa la massa della stella. Le nostre conoscenze riguardanti la metallicità della stella sono poco più precise. Le 19 misurazioni riportate dal sito SIMBAD variano da Fe/H = -0,11 a Fe/H = 0,17. Ciò significa che Polluce presenta un'abbondanza di elementi chimici più pesanti dell'elio compresa fra 77% e 148% di quella solare. Una delle misurazioni compiute con strumenti più aggiornati è quella di Massarotti et al. 2008, che riportano un valore di -0,07. Se ciò fosse corretto, Polluce avrebbe un'abbondanza di metalli corrispondente a 85% di quella del Sole. 33 Posizione di Polluce e di altre stelle nel diagramma HR Confronto fra le dimensioni di Polluce e quelle del Sole. Polluce. La stella luminosa in alto a destra nella fotografia èσ Geminorum. 34 Variabilità e pianeta Walker et al. 1989 sono stati i primi a notare che la velocità radiale di Polluce presentava delle variazioni. Sebbene essi osservino che le variazioni esibivano una significativa periodicità, non fanno alcun tentativo di stabilire un periodo. Larson et al. 1993, dopo avere estensivamente osservato le variazioni di Polluce per un lasso di tempo di 12 anni, ipotizzano un periodo di 584,65 ± 3,3 giorni e discutono le possibili cause di tale variabilità. Gli studiosi affermano che esse possono essere dovute o alla rotazione della stella su se stessa o alla presenza di un pianeta, sebbene la prima ipotesi sia ritenuta quella più probabile. Hatzes & Cochran 1993 rilevano invece un periodo di 558 giorni che attribuiscono o a pulsazioni non radiali della stella o alla presenza di irregolarità sulla sua superficie che diventano visibili a ogni sua rotazione oppure ancora alla presenza di un pianeta. Anch'essi ritengono la presenza di un pianeta improbabile e pensano che la variazione sia dovuta a caratteristiche intrinseche della stella. Tuttavia due articoli pubblicati nel 2006 hanno riportato in auge l'ipotesi che la variabilità di Polluce sia dovuta alla presenza di un pianeta. Reffert et al. 2006 hanno investigato la forma delle linee spettrali della stella concludendo che la loro variabilità non può essere dovuta a pulsazioni non radiali o a irregolarità superficiali, ma solo alla presenza di un compagno. Assumendo che la massa di Polluce sia 1,86 masse solari, essi concludono che la massa di tale oggetto ha un minimo di 2,9 ± 0,3 masse solari e un massimo di 33 masse solari. Si tratta pertanto di un oggetto sub-stellare: un pianeta o una nana bruna. Il periodo orbitale dell'oggetto è 589,7 ± 3,5 giorni, mentre la distanza dalla stella è 1,69 ± 0,03 u.a.. L'orbita è quasi circolare. Anche Hatzes et al. 2006 portano dei dati che portano ad escludere che le variazioni nella velocità radiale di Polluce siano dovute a caratteristiche intrinseche della stella: essi escludono che siano dovute ad attività cromosferica, a pulsazioni o a irregolarità della superficie. Inoltre, analizzando i dati fotometrici di Hipparcos, essi arrivano alla conclusione che le variazioni di circa 3 millesimi di magnitudine rilevate dal satellite hanno un periodo di 135 giorni, non correlato con il periodo di 589 giorni della velocità radiale. Il periodo di 135 giorni coincide probabilmente con il periodo di rotazione della stella. Questo porta un ulteriore argomento per escludere che il periodo di 589 giorni sia legato a irregolarità superficiali. Il compagno ipotizzato da Hatzes et al. 2006, chiamato Polluce b, ha le caratteristiche riassunte nel seguente prospetto: Pianeta Tipo Massa Periodo orb. Sem. maggiore Eccentricità Scoperta Polluce b Gigante gassoso 2,30 ± 0,45 589,64 giorni 1,64 u.a. 0,02 ± 0,03 2006 Il cielo visto da Polluce La stella più vicina a Polluce, VV Lyncis, data la sua scarsa luminosità, sarebbe visibile solo con difficoltà a occhio nudo da un ipotetico osservatore posto sul pianeta di Polluce o su una sua luna, visto che avrebbe magnitudine 5. Anche il Sole, dalla distanza a cui si trova Polluce, sarebbe poco più luminoso, mentre 55 Cancri brillerebbe di terza magnitudine. Il gemello di Polluce, Castore, dista da esso 17-18 anni luce e sarebbe una brillante stella di magnitudine -0,75, un po' più luminosa di Canopo, ma non sarebbe la più luminosa stella dei cieli di Polluce, perché il sistema di Capella, distante solo 24 anni luce, dunque poco più della metà di quanto non disti dal Sole, arriverebbe ad avere una magnitudine -2, e sarebbe di gran lunga la 35 stella più luminosa. Tra le altre stelle maggiormente conosciute, Aldebaran dista meno di 50 anni luce, e sarebbe più luminosa che dalla Terra 0,20. Al contrario, Sirio e Vega, rispettivamente a 28 e 48 anni luce, avrebbero una magnitudine compresa tra 1,2 e 1,5, più deboli che viste dalla Terra. Anche Arturo è più lontano da Polluce di quanto non lo sia dal Sole, di 10 anni luce circa, e perderebbe di conseguenza oltre mezza magnitudine rispetto alla visuale terrestre. Polluce visto dalla distanza di Polluce b 1,6 UA, in una simulazione di Celestia. In alto sono visibili M31 e Capella. 36 . 37 Dati Fisici POLLUCE Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K0 IIIb Distanza dal Sole 33,78 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 07h 45m 18,95s Declinazione 28° 01′ 34,32″ DATI FISICI Raggio Medio 8,8 Raggi solari Massa 2,04 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.666 K Velocità di Rotazione 2,7 km/s Luminosità 42,8 Luminosità solari Indice di Colore (BV) 0,96 Età Stimata 1,2 miliardi di anni circa Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,15 Magnitudine Assoluta 1,09 Velocità Radiale Moto Proprio 3,33 km/s AR:-625,55 mas/anno – Dec:-45,80 mas/anno 38 Alhena Origine del nome Alhena γ Gem / γ Geminorum / Gamma Geminorum, chiamata anche Almeisan, è la terza stella più luminosa della costellazione dei Gemelli, dopo Polluce e Castore. Essa brilla alla magnitudine 1,95, il che ne fa la quarantunesima stella più luminosa dell'intera volta celeste. Il nome Alhena deriva dall' Arabo ال ه ن عهAl Han'ah, che significa marchio a fuoco sul collo del cammello, mentre il nome alternativo Almeisan deriva dall'arabo ال م ی سانAl Maisan, che significa la splendente. Dista dalla Terra 105 anni luce. Osservazioni Alhena è posta nella parte sud-ovest dei Gemelli, in corrispondenza dei piedi di Polluce. Essa inoltre si trova a nord di uno dei più conosciuti asterismi, quello del Triangolo invernale. Avendo declinazione 16°, cioè essendo collocata abbastanza vicino all'equatore celeste, benché si tratti di una stella dell'emisfero boreale è visibile anche in tutte le regioni abitate dell'emisfero australe. Diviene circumpolare solo nelle estreme regioni settentrionali dell'emisfero boreale, oltre il 74º parallelo, ossia nelle parti più settentrionali della Russia, del Canada e della Groenlandia. Alhena è una stella sub gigante di classe spettrale A0. La sua temperatura superficiale di 9.500 K le conferisce un colore bianco. Dalla distanza e dalla magnitudine apparente si può calcolare la luminosità intrinseca di questa stella, che risulta essere 160 volte quella del Sole, decisamente più alta di quella delle stelle di classe spettrale A0 appartenenti alla sequenza principale. In effetti Alhena ha da poco esaurito l'idrogeno presente nel suo nucleo e possiede attualmente un nucleo inerte di elio che si sta lentamente contraendo. Essa è quindi recentemente uscita dalla sequenza principale e ha intrapreso il cammino che la porterà a diventare una gigante rossa. La contrazione del nucleo ne sta facendo aumentare la temperatura: questa sta producendo un innalzamento della luminosità della stella e l'espansione e il raffreddamento dei suoi strati superficiali. L'abbondanza di metalli di Alhena risulta essere comparabile a quella solare, mentre la sua velocità di rotazione è 32 km/s, il che le permette di compiere una rotazione su se stessa in circa 80 giorni. L'espansione a cui la stella sta andando incontro sta lentamente rallentando la sua velocità di rotazione a causa della legge di conservazione del momento angolare. Alhena è in realtà una stella doppia, avendo la principale una compagna. Ciò fu scoperto nel 1905. Non è possibile risolvere le due componenti mediante un telescopio vista la distanza del sistema, quella fra le due componenti e la loro grande differenza di luminosità. Si è quindi ricorsi a metodi spettroscopici, misurando le differenze di velocità radiale della principale. Tuttavia il 13 gennaio 1991, l'asteroide 381 Myrrha ha occultato Alhena ed è stato possibile osservare direttamente la secondaria per il breve lasso di tempo in cui la principale era ancora eclissata dall'asteroide, mentre la secondaria non lo era già più. Il sistema di Alhena è stato fatto oggetto di numerose indagini e c'è una discreta conoscenza delle sue caratteristiche. Le difficoltà dello studio del sistema sono determinate dalla combinazione di un periodo orbitale abbastanza lungo con una eccentricità molto elevata. La secondaria orbita intorno alla principale con un periodo di 4614.51 giorni, poco più di 12 anni e mezzo, e l'eccentricità dell'orbita è 0,8933. La distanza media fra le due componenti è di 8,5 unità astronomiche, ma l'alta eccentricità dell'orbita le porta ad avvicinarsi fino a 1 u.a. al periastro e ad allontanarsi fino a circa 18 u.a. all'afastro. La differenza di luminosità fra le due componenti dovrebbe aggirarsi intorno alle 6 magnitudini, il che significa che la seconda dovrebbe avere una luminosità di circa 0,6 luminosità. Ciò non collima del tutto con le masse stimate delle due componenti: 2,8 masse e 1,07 masse. Secondo la misura della massa infatti la secondaria dovrebbe essere 39 una stella simile al Sole e trovarsi fra le prime sottoclassi della classe spettrale G. Secondo la misura della differenza di luminosità invece la secondaria dovrebbe essere una stella che si colloca fra le ultime sottoclassi della classe G e le prime della classe K. L'osservazione diretta durante l'occultamento della principale tramite l'asteroide ha rivelato che la stella è di colore giallo e che quindi dovrebbe trattarsi di una stella di classe G. Evidentemente ci sono però ancora troppe incertezze nelle misurazioni, che richiedono ulteriori studi. In ogni caso dovrebbe trattarsi di una stella di sequenza principale, essendosi le due componenti formate dalla stessa nuvola di gas ed evolvendo le stelle di massa più grande più velocemente. Athene 40 Dati Fisici ATHENA Classificazione Sub Gigante Bianca Classe Spettrale A0 IV Distanza dal Sole 105 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 06h 37m 42,70s Declinazione 16° 23′ 57,31″ DATI FISICI Raggio Medio 5 Raggi Solari Massa 2,8 Masse Solari Temperatura Superficiale 9.500 K circa Velocità di Rotazione 32 km/s Luminosità 160 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,00 Età Stimata Non determinata Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,90 Magnitudine Assoluta -0,51 Velocità Radiale -12,5 AR:-2,04 mas/anno – Dec: -66,92 mas/anno Moto Proprio 41 Tejat Posterior Origine del nome Mu Geminorum Gem μ, μ Geminorum è la designazione di Bayer per una stella nel nord della costellazione dei Gemelli . Ha il nome tradizionale Tejat posterior , il che significa piede posteriore , perché è il piede di Castor , uno dei gemelli Gemini. Questo nome è stato già applicato ad un asterismo composto da questa stella, con γ Gem nomi Calx latino , che Alhena, ν Gem , η Gem (Tejat Prior), e ξ Gem Alzirr). I significa tallone, Pish Pai dal persiano Pīshpāy , یاپشیپ, significato zampa anteriore , e Nuhatai da arabo Al Nuḥātai , la forma duale di Al Nuḥāt , gobba di cammello, sono stati applicati a Mu Geminorum. In cinese , 井宿 Jǐng Su , il che significa Well, asterismo , si riferisce ad un asterismo composto da Geminorum μ, γ Geminorum , Geminorum ν, ξ Geminorum , ε Geminorum , 36 Geminorum , ζ Geminorum e λ Geminorum . Di conseguenza , μ stessa Geminorum è noto come 井宿一 Jǐng Su yī , inglese:. la prima stella di Well Osservazioni Mu Geminorum ha una media magnitudine apparente visuale di 2,9, che lo rende il membro più brillante, quarto dei Gemelli. Da parallasse misurazioni effettuate durante la Hipparcos missione, la distanza da questa stella è di circa 230 anni luce, 71 parsec . La sua magnitudine visuale è diminuita di 0,07 punti a causa di estinzione di intervenire gas e polvere. Questa stella è una variabile irregolare lenta di tipo LB. La sua luminosità varia tra magnitudine 2,75 e 3,02 per un periodo 72 giorni, con un periodo di 2.000 giorni lungo termine variazione. Si tratta di una gigante rossa a una classificazione stellare di M3 III, con una temperatura superficiale di 3.773 K, il che significa che è più luminoso, ma più freddo del nostro sole. La stella è attualmente in ramo asintotico delle giganti e la produzione di energia attraverso la fusione nucleare di idrogeno ed elio lungo gusci concentrici che circondano un nucleo inerte di carbonio e ossigeno. 42 Dati Fisici TEJAT POSTERIOR Classificazione Gigante rossa Classe Spettrale M3 III Distanza dal Sole 240 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 06h 22m 56,63s Declinazione 22° 30′ 48,91″ DATI FISICI Raggio Medio 104 Raggi Solari Massa 2,1 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.650 K Velocità di Rotazione 8,4 km/s Luminosità 2.700 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,64 Età Stimata Tipo Variabile LB DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,90 Magnitudine Assoluta -3,3 Velocità Radiale Moto Proprio 54,46 km/s AR:56,39 mas/anno – Dec:-110,03 mas/anno 43 Mebsuta Origine del nome Il Mebsuta nome ha le sue radici nell'antica lingua araba , dove si e Mekbuda stella Zeta Geminorum erano le zampe di un leone. Mebsuta Mabsūṭah م ب سوطةproviene da una frase riferendosi alla zampa tesa. In cinese , 井宿 Jǐng Su , il che significa Well asterismo , si riferisce ad un asterismo composto da ε Geminorum, Geminorum μ , ν Geminorum, Geminorum γ , ξ Geminorum , 36 Geminorum , ζ Geminorum e λ Geminorum . Di conseguenza , ε Geminorum stesso è conosciuto come 井宿五 Jǐng Su wǔ , inglese:. la quinta stella di Well) Osservazioni Epsilon Geminorum Gem ε, ε Geminorum è una stella nella costellazione dei Gemelli . Ha il nome tradizionale Mebsuta anche Melboula o Melucta . Epsilon Geminorum si trova sulla gamba destra, distesa, del gemello Castore . La magnitudine apparente visuale di 3,06 la rende una delle stelle più brillanti in questa costellazione. La distanza di questa stella può essere determinata direttamente con parallasse misurazioni, ottenendo un valore di 840 anni luce 260 parsec , anche se questo risultato ha relativamente grande margine di errore di 40 a.l. 12 pc. Poiché Epsilon Geminorum si trova vicino alla eclittica può essere occultata dalla Luna o un pianeta . Proprio tale occultazione ha avuto luogo l'8 aprile 1976 da Marte , che ha permesso dello schiacciamento atmosfera esterna del pianeta da misurare. In precedenza, la stella è stata occultata da Mercurio il 10 giugno 1940 Lo spettro di questa stella corrisponde a una classificazione stellare del G8 Ib, in cui la classe di luminosità di Ib indica che si tratta di una minore luminosità stella supergigante . In alternativa, può essere una stella che è passata attraverso la asintotica ramo delle giganti stadio e possiede un guscio distaccato di polvere. La massa stimata di questa stella è oltre il 19 volte la massa del Sole, e di aver ampliato con un raggio misurato a circa 105-175 volte quella del sole. Dal 1943, lo spettro di questa stella è servito come uno dei punti di ancoraggio stabili, che sono classificate altre stelle. Epsilon Geminorum si irradia intorno a 8500 volte la luminosità del Sole dalla sua atmosfera esterna ad una temperatura effettiva di 4662 K. E 'questa temperatura che dà il color giallo bagliore di una stella di tipo G. Una superficie campo magnetico con una forza di -0,14 ± 0,19 G è stato rilevato su questa stella. Questo campo topologicamente complesso è probabilmente generato da una dinamo formata dal profondo zona di convezione nella busta esterna della stella. . 44 45 Dati Fisici MEBSUTA Classificazione Super Gigante Gialla Classe Spettrale G8 Ib Distanza dal Sole 903 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 06h 40m 55,9s Declinazione 25° 57′ 52,2″ DATI FISICI Raggio Medio 140 Raggi Solari Massa 8 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.662 K Velocità di Rotazione 8,7 km/s Luminosità 7.600 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,39 Età Stimata 8,3 Milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,98 Magnitudine Assoluta -4,15 Velocità Radiale 9,9 km/s AR:-5,57 mas/anno – Dec:-12,36 mas/anno Moto Proprio 46 Costellazione del Cancro Acubens Origine del Nome Acubens - α Cnc - α Cancri - 65 Cancri, è un sistema stellare triplo della costellazione del Cancro di classe spettrale A5m La lettera 'm' indica che si tratta di stelle con linee metalliche. Il suo nome deriva dalla parola araba ىنابزلاAz-Zubana che significa pinza del cancro. Assai simile al Sole, dista dalla Terra 174 anni luce ed ha una magnitudine apparente di solo +4,26 ed è la quarta stella in ordine di luminosità della costellazione. Osservazioni Alpha Cancri α Cnc, α Cancri è un sistema stellare nella costellazione del Cancro . E 'il nome tradizionale Acubens . Acubens è una quarta magnitudine stelle con una magnitudine apparente di 4,20, il che rende appena visibile ad occhio nudo in buone condizioni di luce. Tuttavia, è 23 volte più luminosa del sole. La sua classificazione stellare è A5M. Hipparcos missione ha stimato la distanza di Acubens essere circa 53 parsec dal sole, pari a circa 174 anni luce di distanza. Dal momento che è vicino alla eclittica , può essere occultata dalla Luna e molto raramente da pianeti . Il componente principale, α Cancri A , è un bianco di tipo A- nana di sequenza principale con una magnitudine apparente di 4,26. Il suo compagno,α Cancri B , è una stella di magnitudine undicesimo. Nel 1836, il suo angolo di posizione è stata osservata a 325 gradi, con una separazione dalla principale stella α Cancri A di 11,3 secondi d'arco . Da studiare la sua curva di luce durante occultazione, si ritiene che α Cancri A può essere essa stessa una binaria stretta, costituita da due stelle con luminosità simile e una separazione di 0,1 secondi d'arco . 47 Dati Fisici ACUBENS Classificazione Stella Bianca Classe Spettrale A5m Distanza dal Sole 174 anni Luce COORDINATE 08h 58m 29,2s Ascensione Retta 11° 51′ 28″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 1 raggio solare Massa 2 masse solari Temperatura Superficiale 8.500 K Velocità di Rotazione 75 km/s Luminosità 23 Luminosità solari Indice di Colore (BV) 0,14 Età Stimata Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI 4,20 – 4,27 Magnitudine Apparente da Terra Magnitudine Assoluta 0,62 Velocità Radiale .13,8 km/s AR:41,45 mas/anno – Dec:-29,22 mas/anno Moto Proprio 48 Altarf Origine del nome Beta Cancri Cnc β, β Cancri è la più brillante stella nella costellazione del Cancro . Ha il nome tradizionale Tarf o Al Tarf, Altarf, certamente una derivazione da arabo ال طرفAT-Tarf l'occhio o ةفرطAtṭarfah lo sguardo del Leone. Si tratta di circa 290 anni luce dalla Terra . Si tratta di un arancio tipo K gigante , circa 49 volte il raggio del sole , con una magnitudine apparente di 3,50 e la magnitudine assoluta di -1,25 visivo. Ha una debole, magnitudine, quattordicesima, stella rossa la compagna nana si trova a 29 secondi d'arco di distanza. Osservazioni Al Tarf β Cnc / β Cancri / 17 Cancri, è una stella della costellazione del Cancro. Stella gigante arancione, di classe spettrale K4IIIBa0.5, dista 290 anni luce e, con una magnitudine apparente di 3,5, è la stella più luminosa della costellazione. Il nome proprio non è da confondersi con Alterf, nome proprio della stella Lambda Leonis. Al Tarf è una gigante con una bassa temperatura superficiale di 4000 K circa, con un diametro una cinquantina di volte quello solare e una luminosità 660 volte a quella solare. Se fosse al posto del Sole riempirebbe l'orbita di Mercurio. È una stella al bario in uno stato avanzato della sua evoluzione. Nata come stella di 3 masse solari ha terminato da tempo la fusione dell'idrogeno ed ora sta convertendo l'elio in elementi più pesanti come carbonio ed ossigeno. Ha una debole compagna di magnitudine 14 a circa 29 secondi d'arco, probabilmente una nana rossa, che sembra avere lo stesso moto proprio. Se fosse una compagna reale disterebbe almeno 2600 u.a.. dalla principale, considerata però l'enorme distanza non è possibile stabilire un periodo orbitale, in quanto dovrebbe essere come minimo di 76.000 anni, un tempo troppo lungo per un qualsiasi studio al riguardo. 49 Dati Fisici ALTARF o AL TARF Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K4 III Distanza dal Sole 290 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 08h 16m 30,92s Declinazione 09° 11′ 07,96″ DATI FISICI Raggio Medio 48 Raggi Solari Massa Temperatura Superficiale 4.040 K Velocità di Rotazione 8 km/s Luminosità 660 Luminosità solari Indice di Colore (BV) -0,48 Età Stimata Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,52 Magnitudine Assoluta -1,21 Velocità Radiale 22,91 km/s AR:-46,82 mas/anno – Dec:-49,24 mas/anno Moto Proprio 50 Asellus Australis Origine del Nome Delta Cancri Cnc δ, δ Cancri è una gigante arancione , a circa 180 anni luce di distanza nella costellazione del Cancro . Ha il tradizionali nome Australis Asellus che in latino significa, sud asino colt . Essa ha anche il più lungo di tutti i nomi delle stelle conosciute, Arkushanangarushashutu , derivati da babilonese , che significa la stella del sud-est Granchio. In cinese , 鬼宿 Guǐ Do , che significa fantasma, asterismo , si riferisce ad un asterismo composto da δ Cancri, θ Cancri , η Cancri e γ Cancri . Di conseguenza, δ Cancri stesso è conosciuto come 鬼宿四 Guǐ Su Sì , inglese:. la quarta stella di Ghost Dal momento che è vicino alla eclittica , può essere occultata dalla Luna e molto raramente da pianeti . Osservazioni Delta Cancri è stato coinvolto nella occultazione primo registrato, da Giove: L'osservazione più antica di Giove, che sono a conoscenza che è con quello riportato da Tolomeo nel libro X, cap. Iii sic, del Almagesto, ... quando il pianeta eclissa la stella nota come Delta Cancri. Questa osservazione è stato fatto il 3 settembre, a.C. 240, circa 18h sul meridiano di Alessandria. Allen, 1898, citando Hind The Solar System . Delta Cancri segna anche il famoso ammasso stellare aperto Presepe o il cluster Beehive , noto anche come Messier 44. Nei tempi antichi M44 è stato usato come un indicatore del tempo, come la rima seguente greco Arato Prognostica rivela: Una mangiatoia torbida con entrambe le stelle Brillante inalterato è un segno di pioggia. Mentre se l'asino del nord non è disponibile Con vaporoso sudario, quello con il luccichio sud radiante, Aspettatevi a sud vento: il sudario vaporoso e splendore Scambio di Borea foriero stelle. Allen, 1898 Il significato di questo versetto è che se Asellus Borealis o Gamma Cancris è nascosto dalle nuvole, il vento sarà da sud e che la situazione sarà invertita se Arkushanangarushashutu è oscurata. C'è qualche dubbio però per l'accuratezza di queste note come Allen: Il nostro Weather Bureau moderno probabilmente ci dicono che, se una di queste stelle sono state in tal modo nascoste, l'altro sarebbe anche. Allen, 1898. Ma Delta Cancri funge anche da più di una semplice guida tempo dubbia: si tratta di un cartello affidabile per trovare la vivida stella rossa X Cancri come Patrick Moore osserva in sua guida, Stelle del Cielo meridionale : Nello stesso campo binoculare con Delta Cancri si trova una delle più rosse stelle nel cielo: X Cancri. Si tratta di un semi-regolare variabile, al massimo sale a magnitudine 5 e mai scende sotto 7,3 in modo che possa sempre essere vista con un binocolo. Sembra un po’ 'come un carbone ardente piccolo. Delta Cancri segna anche il radiante del Delta Cancri meteora doccia. Nel 1876, la possibilità di Delta Cancri avere un compagno di stelle è stata proposta. 51 52 Dati Fisici ASELLUS AUSTRALIS Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K0 III Distanza dal Sole 136 anni luce COORDINATE 08h 44m 41,1s Ascensione Retta 18° 09′ 15″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 11 Raggi Solari Massa 2 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.585 K Velocità di Rotazione 240 giorni Luminosità 53 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,07 Età Stimata Tipo Variabile sconosciuto DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,94 Magnitudine Assoluta 0,83 Velocità Radiale Moto Proprio 17,1 km/s AR:-17,10 mas/anno – Dec:--228,46 mas/anno 53 Decapoda Origine del Nome Comprendono forme tozze granchi, forme allungate gamberi, e forme che devono proteggere l'addome. Queste ultime sono chiamate Paguri forme, e comprendono appunto i paguri. Osservazioni Iota Cancri ι Cnc, ι Cancri è una stella della costellazione del Cancro, di magnitudine 4. È una gigante gialla distante 298 anni luce e di classe spettrale G8Iab. Ha una compagna bianco-azzurra di magnitudine 6,6 e di classe spettrale A3V distante non meno di 28.000 u.a., con un periodo di rotazione attorno alla principale di 65.000 anni. 54 Dati Fisici DECAPODA Classificazione Gigante Gialla Classe Spettrale G8 II Distanza dal Sole 298 anni luce COORDINATE 08h 46m 56,63s Ascensione Retta 28° 45′ 36,0″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 15 Raggi Solari Massa 3,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 5.000 K Velocità di Rotazione 364 giorni Luminosità 215 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,98 Età Stimata 260 Milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 4,02 Magnitudine Assoluta -0,77 Velocità Radiale 8,1 km/s AR:-23,7 mas/anno – Dec:-43,2 mas/anno Moto Proprio 55 Tegmen Origine del Nome Zeta Cancri ζ Cnc, ζ Cancri è un sistema stellare nella costellazione del Cancro contenente almeno quattro stelle. Ha il nome tradizionale Tegmen, il guscio del granchio. Il sistema stellare è di circa 83,4 anni luce dalla Terra , ed ha una combinata magnitudine apparente di 4,67. Poiché ζ Cancri è vicino alla eclittica , può essere occultata dalla Luna e, molto raramente, da pianeti . In cinese , 水位 Shuǐ WEI , vale a dire del livello dell'acqua , si riferisce ad un asterismo composto da ζ Cancri, sei Canis Minoris , 11 Canis Minoris e 8 Cancri . Di conseguenza, ζ Cancri stesso è conosciuto come 水位四 Shuǐ WEI Sì , inglese: la quarta stella del livello dell'acqua. Osservazioni Il sistema di ζ Cancri contiene due coppie di binari, ζ ¹ Cancri e ζ ² Cancri , che sono 5,06 secondi d'arco di distanza. Questi due sistemi di stelle binarie orbitano intorno al loro centro comune di massa una volta ogni 1100 anni. ζ Cancri può essere risolto come una stella doppia con un piccolo telescopio. La doppia natura della ζ Cancri è stato scoperto nel 1756 da Johann Tobias Mayer . E 'stato scoperto di essere una stella tripla nel 1781 da William Herschel quando ha risolto i due componenti che compongono ζ ¹ Cancri. Già nel 1831, John Herschel notò perturbazioni in ζ ² Cancri di orbita attorno ζ ¹ Cancri. Ciò ha portato Otto Wilhelm von Struve , nel 1871, a postulare un quarto, invisibile, componente che orbita vicino la componente visibile della ζ ² Cancri. In seguito a osservazioni hanno risolto il quarto componente e hanno indicato che ci possono essere uno o due più inosservato componenti. I componenti di ζ ¹ Cancri sono indicati ζ Cancri Aeζ Cancri B. Entrambi sono bianco-gialle nane della sequenza principale di classe spettrale F .La magnitudine apparente delle due stelle sono 5,58 e 5,99, rispettivamente. Le due stelle sono separate, a partire dal 2008, di 1 secondo d'arco , che richiede un grande telescopio per risolverli, ma questa separazione aumenterà fino al 2020 .Essi completeranno un'orbita ogni 59,6 anni. Le masse stimate per la coppia sono 1,28 e 1,18 masse solari , rispettivamente. I componenti di ζ ² Cancri sono indicati ζ Cancri C e ζ Cancri D . ζ Cancri C è la più brillante della coppia, con una magnitudine apparente di 6,12. Sembra essere un giallo tipo G- stella, spesso riportata come G5V, ma ora pensato di essere prima, probabilmente G0V. Questa stella ha circa 1,15 masse solari . La decima magnitudine ζ Cancri D ha il colore di una nana rossa , e può in effetti essere una coppia stretta di due nane rosse. La separazione tra C e D è di circa 0,3 secondi d'arco , e il loro periodo orbitale è di 17 anni. 56 57 Dati Fisici TEGMEN Classificazione Stella Multipla nana Gialla Classe Spettrale G0 V Distanza dal Sole 83 anni luce COORDINATE 08h 12m 12,71s Ascensione Retta 17° 38′ 53,3″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 1,5 Raggi Solari Massa 1,44 Masse Solari Temperatura Superficiale 6.280 K Periodo di Rotazione 14,4 ore Luminosità 3,28 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,54 Età Stimata Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 4,67 Magnitudine Assoluta 2,63 Velocità Radiale -6 km/s AR:0,066 mas/anno – Dec:-0,135 mas/anno Moto Proprio 58 Costellazione del Leone Regolo Origine del Nome Il nome Regulus fu dato alla stella da Copernico; esso deriva dal latino e significa piccolo re. La sua origine è da cercare nel nome precedente, Rex, equivalente al Βασιλίσκος di Tolomeo. L'associazione di Regolo con una figura regale è molto antica, risalente almeno al 3000a. C. Questa associazione deriva sia dall'identificazione del Leone con il re degli animali, sia dal fatto che nell'antica Persia, Regolo, chiamata Venant, era la prima delle quattro stelle regali guardiane del cielo, che sovraintendevano alle altre stelle, le altre tre essendo Aldebaran, Fomalhaute Antares: Regolo era la sentinella delle stelle del sud, Aldebaran di quelle dell'est, Fomalhaut di quelle del nord e Antares di quelle dell'ovest. Probabilmente questo riferimento culturale trova origine nel fatto che fra il 3000 e il 2000 a.C. queste quattro stelle marcavano i due solstizi e i due equinozi e quindi dividevano il cielo in quattro parti. Regolo, in particolare, marcava il solstizio estivo[11][29]. Questo posto di preminenza fra le sentinelle del cielo trova riscontro in molti dei nomi che sono stati attribuiti a Regolo: come Shurru, il re, marcava la quindicesima costellazione zodiacale dei Babilonesi; in India era Maghā, la potente e presiedeva all'ottava nakshatra asterismi in cui era divisa l'eclittica, formata dalle stelle che compongono la Falce; in Persia era nominata Miyan, il centro; presso gli accadici era identificata con Amil-gal-ur, il re della sfera celeste; in Arabia era invece chiamata Malikiyy, che significa regale. L'associazione con il solstizio d'estate è all'origine di alcuni degli altri nomi attribuiti a Regolo, quali Gus-ba-ra in ambito mesopotamico, che significa la fiamma o il fuoco rosso, e Achir in Corasmia, con il significato di possessore di raggi luminosi. Un terzo gruppo di nomi è invece correlato alla posizione di Regolo sul petto del Leone. A questo attributo si deve il nome greco di Kardia Leontos cuore del Leone e quello latino di Cor Leonis, tradotto poi in arabo con األ سد ق لب, Qalb al-Asad, avente significato analogo, poi corrotto in Kalbelasit, Calb-elez-id, Kale Alased e in altre varianti. In ambiente cinese il nome Heen Yuen designava una costellazione comprendente molte stelle del Leone, fra cui Regolo, collegata alla famiglia imperiale. Individualmente, Regolo era chiamata Niau, che significa uccello, in rappresentanza quindi di uno dei quattro quadranti dello zodiaco cinese: l'Uccello Vermiglio del Sud. Nell'ermetismo Regolo era una delle 15 stelle fisse, associata al granito come pietra, all'artemisia come pianta e al simbolo cabalistico . In astrologia si crede che Regolo conferisca caratteristiche che di solito sono attribuite al leone o caratteristiche regali: mente nobile, coraggio, schiettezza, alte cariche sociali, potere e ricchezza. Osservazioni Regolo Alfa Leonis / α Leonis / α Leo è una stella appartenente alla costellazione del Leone. Avendo magnitudine apparente 1,40 , essa è la stella più brillante della costellazione nonché la ventunesima stella più luminosa del cielo notturno terrestre. La sua prossimità all'equatore celeste la rende visibile da tutte le aree abitate della Terra. Dista dal sistema solare 79 anni luce. Si tratta, in realtà, di un sistema stellare formato da quattro stelle, disposte in due coppie che orbitano l'una intorno all'altra; la prima coppia è binaria spettroscopica formata da una stella di classe B di sequenza principale la più vicina alla Terra della sua classe e, probabilmente, una nana bianca. A circa 4200 u.a. si trovano una nana arancione e una debole nana rossa che formano una coppia di stelle distanti tra loro circa 100 u.a.. Il nome Regulus deriva dal latino e significa piccolo re. Regolo appare come una stella di colore bianco-azzurro facilmente 59 individuabile per la sua brillantezza e per l'appartenenza a uno degli asterismi più luminosi e caratteristici, quello della Falce. È formato da cinque stelle, la cui disposizione ricorda bene la forma di una falce: Regolo, la più luminosa e la più "manico";Algieba, Adhafera, Ras meridionale Elased del gruppo, Borealis e Ras assieme Elased aη Australis, Leonis ne che nella costituisce il costellazione rappresentano il collo e la testa del Leone, nell'asterismo rappresentano invece la lama della falce. Avendo declinazione 10°, Regolo è una stella dell'emisfero boreale. Tuttavia la sua vicinanza all'equatore celeste, la rende visibile da tutte le aree popolate della Terra. In particolare, essa risulta invisibile solo dalle regioni più interne del continente antartico. D'altra parte la sua posizione la rende circumpolare solo nelle vicinanze polo nord. Fra le stelle di prima magnitudine, Regolo è quella più vicina all'eclittica. In particolare il Sole passa a meno di mezzo grado a sud di Regolo il 23 agosto. Di conseguenza Regolo è regolarmente occultata dalla Luna e, più raramente, dai pianeti e dagli asteroidi. L'ultima occultazione da parte di un pianeta risale al 7 luglio 1959, quando Regolo fu occultata da Venere. La prossima cadrà il primo ottobre 2044 sempre da parte di Venere. Nei prossimi millenni Regolo sarà occultata da Venere e Mercurio, ma non dagli altri pianeti a causa della posizione dei loro nodi ascendenti. Per quanto riguarda gli asteroidi, l'ultima occultazione risale al 19 ottobre2005, quando Regolo fu occultata da 166 Rhodope: l'evento, della durata di due secondi, è stato visibile in Portogallo, Spagna, Italia, Grecia e Turchia. È previsto che la prossima occultazione avverrà il 20 marzo 2014 da parte di 163 Erigone: essa sarà visibile in una fascia di circa 70 km che va dall'Ontario, in Canada, a New York. Passando il Sole nelle vicinanze di Regolo il 23 agosto, il periodo più indicato per l'osservazione di questa stella è quello in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè nel tardo inverno e nell'inizio della primavera boreali. Tuttavia, data la sua posizione sulla sfera celeste, Regolo è visibile per qualche ora della notte quasi tutto l'anno. L'unico periodo di invisibilità si verifica nel mese intorno al 23 agosto, quando il Sole è troppo vicino perché la stella possa essere osservata. La levata eliaca avviene per la maggior parte delle regioni della Terra nella prima settimana di settembre. L’asterismo della Falce 60 La struttura della Bolla Locale. Si apprezza la posizione di Regolo, del Sole e di altre stelle. L'immagine è orientata in modo che le stelle più vicine al centro galattico si trovino nella parte alta della stessa. L'oggetto brillante sulla sinistra è Regolo. La debole macchia chiara al centro è la galassia nana sferoidale UGC 5470. 61 Foto di Regolo 62 Dati Fisici REGOLO Classificazione Stella Bianco Azzurra Classe Spettrale B7 V – K2 V – M4 V Distanza dal Sole 79,3 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 10h 08m 22,31s Declinazione 11° 58′ 01,95″ DATI FISICI Equatoriale 4,21 – Polare 3,22 Raggi Solari Raggio Medio Massa 4,15 Masse Solari Temperatura Superficiale 12.080 K Periodo di Rotazione 14,63 ore Luminosità 341 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,09 Età Stimata 900 Milioni di anni Velocità di Rotazione 337 km/s DATI OSSERVATIVI 1,40 – 8,13 – 13,1 Magnitudine Apparente da Terra -0,52 – 6,21 – 11,18 Magnitudine Assoluta Velocità Radiale 5,9 km/s AR:-248,73 mas/anno – Dec:5,59 mas/anno Moto Proprio 63 Algieba Origine del Nome Algieba γ Leo / γ Leonis / Gamma Leonis è una stella doppia gigante appartenente alla costellazione del Leone. Il nome Algieba deriva dall'arabo ال ج بهةAl-Jabhah, che significa la fronte. Nonostante tale significato, la stella appare posizionata nella criniera del Leone. D'altra parte il suo nome proprio era originariamente applicato a molte delle stelle della Falce, asterismo di cui Algieba fa parte e che costituisce la parte anteriore della costellazione del Leone. Pur essendo posta nell'emisfero nord, è abbastanza vicina all'equatore celeste da essere visibile in tutte le regioni popolate dell'emisfero australe. Il sistema brilla alla magnitudine apparente di 1,98. Algieba dista dalla Terra circa 126 anni luce. Osservazioni γ Leonis è un sistema costituito da una stella di magnitudine apparente 2,28, denominata Algieba A e da una stella più debole, di magnitudine 3,51, denominata Algieba B. Il sistema è caratterizzato da un elevato moto proprio (circa quattro volte il normale), segno che esso probabilmente proviene dall'alone galattico e che solo provvisoriamente sta visitando il disco. Algieba A Algieba A è una stella giallo-arancione di classe spettrale K0 IIIb, la cui temperatura superficiale si aggira intorno ai 4.300 K. Essa è 320 volte più luminosa del Sole. Il suo raggio, come ci si aspetta da una stella gigante, è notevolmente più grande di quello del Sole: in una misurazione del 2009 esso è calcolato essere circa 31 volte quello solare. Da questi parametri si può inferire una massa pari a 1,23 volte quella solare. Come tutte le giganti, Algieba A ruota lentamente su se stessa: la sua velocità di rotazione è 1,5 Km/s all'equatore. Se questa misura e quella del raggio sono corrette, allora la stella impiega ben 4 anni per compiere una rotazione completa. Sebbene questa stella abbia sicuramente esaurito l'idrogeno del suo nucleo, non è chiaro a quale preciso stadio della sua evoluzione si trovi. Potrebbe avere un nucleo inerte di elio oppure avere già iniziato la fusione dell'elio in carbonio e ossigeno. La composizione chimica della superficie suggerisce che la seconda possibilità è la più probabile. Come la sua compagna, Algieba A è povera di metalli: ne possiede circa un terzo di quelli posseduti dal Sole. L'età stimata di questa stella è almeno 2 miliardi di anni. Algeiba B Algieba B è meno conosciuta della sua più brillante compagna. Si tratta di una stella di classe spettrale G7 IIICN-05. Questo significa che ha un colore più tendente al giallo della compagna e una temperatura superficiale maggiore circa 5.000 K. Inoltre la lettera C indica che nell'atmosfera della stella è presente più carbonio del normale. L'usuale interpretazione di questo fenomeno è che all'interno della stella si stia verificando la fusione dell'elio in carbonio tramite il processo tre alfa e che episodi convettivi portino in superficie il prodotto di tale processo. Questo è un indizio che la coppia di stelle stia fondendo l'elio in carbonio e ossigeno. La luminosità di Algieba B è stimata essere circa 50 volte quella solare e il suo raggio 10 volte quello del Sole. Orbita e Pianeti γ Leonis appare ad occhio nudo come un'unica stella, ma basta un modesto telescopio per risolvere le due componenti. Attualmente esse sono staccate di 4,24 secondi d'arco, che alla distanza stimata di 126 anni luce corrispondono ad almeno 80 UA, cioè il doppio della distanza di Plutone dal Sole. Poiché dalla scoperta della duplicità di Algieba solo un piccolo tratto dell'orbita è stato osservato, è difficile stabilirne con precisione i parametri: è stato comunque ipotizzato un periodo orbitale di 510 anni e una eccentricità di 0,84. Il 6 novembre 2009 è stata annunciata la presenza intorno a Algieba A di un sistema planetario. Misurando la velocità radiale della stella è stato possibile individuare la presenza di un massiccio pianeta avente 8.78 ± 64 1.0 volte la massa di Giove che orbita intorno ad Algieba A con un periodo di 428.5 ± 1.25 giorni alla distanza di 1,19 u.a.. Inoltre, le misure sembrano indicare la presenza di un secondo pianeta, avente una massa 2,14 volte quella di Giove, che orbiterebbe alla distanza di 2,6 u.a. in 1340 giorni. Tuttavia la presenza di questo secondo pianeta non è certa in quanto la variazione nella velocità radiale che ne suggerirebbe la presenza potrebbe essere dovuta anche alla rotazione della stella su se stessa. Segue un prospetto delle principali caratteristiche del sistema planetario: Rappresentazione artistica di Algieba Ab 65 Dati Fisici ALGEIBA A e B Classificazione Doppia Gigante Classe Spettrale K0 IIIb – G7 IIICN Distanza dal Sole 126 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 10h 19m 58,35s Declinazione 19° 50‘ 29,36″ DATI FISICI Raggio Medio 31,88 – 10 Raggi Solari Massa 1,23 .- nc Masse Solari 4.330 – 4.980 K Temperatura Superficiale Periodo di Rotazione 1.474 giorni 320 – 50 Luminosità Solari Luminosità Indice di Colore (BV) 1,20 Età Stimata 2 miliardi di anni 1,5 – nc km/s Velocità di Rotazione DATI OSSERVATIVI 2,28 – 3,51 Magnitudine Apparente da Terra Magnitudine Assoluta -0,92 - nd Velocità Radiale Moto Proprio -36,34km/s AR:310,77 mas/anno – Dec:-152,88 mas/anno 66 Denebola Origine del Nome Denebola β Leo / β Leonis / Beta Leonis è la terza stella più luminosa della costellazione del Leone. Il suo nome deriva dall'arabo ذن ب اال سدDeneb Alased, pron. IPA /ðanab al-asad/ la coda del Leone, in quanto per la sua posizione nella costellazione rappresenta la coda del Leone il nome di Deneb nella costellazione del Cigno ha un'origine simile. Denebola è una stella di classe spettrale A3-V, con una temperatura superficiale di circa 8500 K, situata a circa 36 anni luce di distanza da terra. Possiede più del doppio della massa del Sole, è una volta e mezza il suo diametro ed ha una luminosità circa 12 volte superiore a quella solare. La sua magnitudine apparente è di 2,13. Denebola è una stella variabile Delta Scuti, il che significa che la sua luminosità varia molto lievemente nel corso di un paio d'ore. Osservazioni Denebola mostra un forte eccesso di radiazione nella lunghezza d'onda degli infrarossi, il che sta a significare che in orbita attorno alla stella potrebbe trovarsi un disco di polveri a bassa temperatura. Come si ritiene che anche il nostro Sistema Solare abbia avuto origine da un simile disco, così Denebola e stelle simili, come Vega e Beta Pictoris, potrebbero essere candidate ad ospitare dei pianeti extrasolari. La polvere che circonda Denebola ha una temperatura di circa 120 K. Sono stati fatti in seguito dei tentativi di visualizzare il disco circumstellare, ma senza successo; da ciò è chiaro che il disco è molto più piccolo di quello che circonda, ad esempio, Beta Pictoris, molto spesso rappresentato. Recenti studi in ambito cinematico hanno rivelato che Denebola fa parte di un'associazione stellare chiamata superammasso IC 2391. Tutte le stelle che fanno parte di questo raggruppamento presentano un moto simile, anche se non sono legate da vincoli gravitazionali. Si ipotizza dunque che tali stelle siano nate nello stesso luogo e che inizialmente formassero un ammasso aperto; altre stelle di questo ammasso sono Alfa Pictoris, Beta Canis Minoris e gli altri membri dell'ammasso aperto IC 2391. Sono stati identificati in tutto più di 60 probabili membri. 67 Dati Fisici DENEBOLA Classificazione Sequenza Principale Classe Spettrale A3 V Distanza dal Sole 36 anni luce COORDINATE 11h 49m 03,60s Ascensione Retta 14° 34′ 19,0″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 1,5 Raggi Solari Massa 2,3 Masse Solari Temperatura Superficiale 8.500 K Periodo di Rotazione 1.265 giorni Luminosità 12 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,09 Età Stimata Tipo Variabile Delta Scuti DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,13 Magnitudine Assoluta 1,91 Velocità Radiale Moto Proprio -0,2 km/s AR:-499,02 mas/anno – Dec:-0,13,78 mas/anno 68 Zosma Origine del nome Zosma, dal greco, che significa cintura . Conosciuto anche come Zubra. Delta Leonis δ Leonis / δ Leo è una stella stella appartenente alla costellazione del Leone di magnitudine 2,56 distante 58 anni luce dalla Terra. È conosciuta anche con i nomi tradizionali di Zosma e di Duhr, mentre nomi più raramente usati sono quelli di Zozca, Zosca, Zubra, e Dhur. Fa parte dell'associazione stellare dell'Orsa Maggiore, un gruppo di stelle con la stessa origine e lo stesso moto proprio nello spazio. Osservazione Delta Leonis è una stella bianca di sequenza principale di classe spettrale A4V. L'abbondanza in ferro pare simile a quella del Sole Fe/H = 0,06, e pare essere una variabile Delta Scuti, con una variazione di 0,3 magnitudini nella sua luminosità, che è mediamente quasi 30 volte quella solare. La massa e il raggio di Delta Leonis sono poco più del doppio di quelli del Sole e con un'età stimata superiore ai 700 milioni di anni, si presume che tra 300 o 400 milioni di anni terminerà la sua permanenza nella sequenza principale per entrare nello stadio di gigante rossa. 69 Dati Fisici ZOSMA Classificazione Bianca con sequenza principale Classe Spettrale A4 V Distanza dal Sole 57,7 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 11h 14m 06.50s Declinazione 20° 31′ 25,39″ DATI FISICI Raggio Medio 2,28 Raggi Solari Massa 2,12 Masse Solari Temperatura Superficiale 8.180 K Velocità di Rotazione 180 km/s Luminosità 28 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,13 Età Stimata 720 Milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,53 Magnitudine Assoluta 1,11 Velocità Radiale -20,2 Moto Proprio AR:143,42 mas/anno – Dec:-129,88 mas/anno 70 Ras Elased Australis Origine del nome Epsilon Leonis Leo ε, ε Leonis è la più brillante quinta stella nella costellazione del Leone , coerente con la sua designazione Bayer Epsilon. La stella ha i nomi tradizionali Ras Elased Australis , Asad Australis e Algenubi , i quali derivano dall'arabo ال ج نوب ي األ سد رأسRas al-'Asad al-Janubi, che significa il sud stella della testa del leone; australis è latino per meridionale. Osservazioni Epsilon Leonis ha una classificazione stellare di G1 II, con la classe di luminosità di II indica che, all'età di 162 milioni anni , si è evoluto in un gigante luminoso . E 'molto più grande e più luminosa del Sole, con una luminosità 288 volte e un raggio di 21 volte il sole. Di conseguenza, la sua magnitudine assoluta è in realtà -1,49, ed è una delle stelle più luminose della costellazione, in modo significativo più che la sua stella alfa,Regulus . Algenubi di luminosità apparente , però, è solo 2.98. Data la sua distanza di circa 247 anni luce 76 parsec , la stella è più di 3 volte la distanza dal Sole di Regulus. A questa distanza, la magnitudine visuale di Epsilon Leonis è diminuita di 0,03 a seguito di estinzione causata intervenendo gas e polveri. Algenubi presenta le caratteristiche di una Cefeide come variabile , cambiando da un ampiezza di 0,3 magnitudo ogni pochi giorni. Ha circa quattro volte la massa del Sole e di una velocità di rotazione previsto di 8,1 km s . Sulla base della sua abbondanza di ferro, la metallicità della atmosfera esterna stella è solo circa il 52% del del Sole.. Cioè, l'abbondanza di elementi diversi da idrogeno ed elio che è circa la metà al sole. 71 Dati Fisici RAS ELASED AUSTRALIS Classificazione Gigante Gialla Classe Spettrale G1 II Distanza dal Sole 247 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 09h 45m 51,07s Declinazione 23° 46′ 27,32″ DATI FISICI Raggio Medio 21 Raggi Solari Massa 4 Masse Solari Temperatura Superficiale 5.248 K Velocità di di Rotazione 8,1 km/s Luminosità 288 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,80 Età Stimata 162 milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,98 Magnitudine Assoluta -1,49 Velocità Radiale 4,86 km/s AR:-45,61 mas/anno – Dec:-9,21 mas/anno Moto Proprio 72 Coxa Origine del nome Theta Leonis θ Leonis, θ Leo è la sesta stella più brillante della costellazione del Leone. Di magnitudine apparente 3.33, dista 165 anni luce dal sistema solare. E' conosciuta anche col nome tradizionale di Chertan e Chort; Chertan deriva dall'arabo al-kharātān, che significa due piccole costole, riferendosi in origine sia a Theta Leonis che a Dhur δ Leonis. In Cina era invece conosciuta come Tsze Seang, il secondo ministro dello stato. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale, può essere osservata da tutte le aree popolate della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità dell'Antartide. Essendo di magnitudine 3,33 la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. È una stella bianca di sequenza principale di tipo spettrale A, avente una massa quasi tripla rispetto al Sole ed una luminosità 120 volte superiore Chertan iniziò la sua vita circa 450 milioni di anni fa come una calda stella di classe B8, e nonostante sia classificata in molte pubblicazioni come di sequenza principale si pensa che sia al confine con lo stato di sub gigante. Nonostante ruoti su se stessa molto più velocemente del Sole, impiegando circa 9 giorni ad effettuare una rotazione, a 23 km/s, la sua rotazione è lenta rispetto ad altre stelle della sua classe . 73 Dati Fisici COXA Classificazione Gigante Gialla Classe Spettrale A2 V Distanza dal Sole 165 anni luce COORDINATE Ascensione Retta 11h 14m 14,41s Declinazione 15° 25′ 46,45″ DATI FISICI Raggio Medio 4,3 Raggi Solari Massa 3 Masse Solari Temperatura Superficiale 9.300 K Velocità di di Rotazione 23 km/s Luminosità 120 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,01 Età Stimata 450 milioni di anni Tipo Variabile DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,33 Magnitudine Assoluta -0,19 Velocità Radiale -7,6 km/s AR:-60,31 mas/anno – Dec:-79,10 mas/anno Moto Proprio 74 Wolf 359 Origine del nome Wolf 359 è una stella nana rossa apparentemente trascurabile di magnitudine 13,53 del tutto invisibile ad occhio nudo e difficile da scorgere anche nella maggior parte dei telescopi amatoriali nella costellazione del Leone. È però la quinta stella in ordine di distanza dalla Terra senza contare il Sole e la scoperta dell'astronomo Max Wolf, da cui prende il nome si deve al suo grande moto proprio oltre 4,5 secondi d'arco all'anno. Essendo vicinissima ma non visibile, segue immediatamente che Wolf 359 è una delle stelle più deboli in assoluto che si conoscano. Probabilmente l'universo ne è pieno ma, data la scarsa magnitudine, astri di questo tipo ci risultano invisibili. Una ricerca eseguita con il Telescopio Spaziale Hubble non ha evidenziato la presenza di pianeti gioviani orbitanti attorno alla stella. Osservazioni Wolf 359 ha una classificazione stellare di M6.5, anche se diverse fonti elencare una classe spettrale di M5.5, M6 o M8. Una stella di tipo M è noto come una nana rossa : si chiama rosso perché l'emissione di energia della stella raggiunge un picco nelle parti rossa e infrarossa dello spettro. Wolf 359 ha una luminosità molto bassa, emettendo circa 0,1% della energia solare . Se fosse spostata nella posizione del Sole, sembra dieci volte più luminosa della Luna piena . In circa il 9% della massa solare , Wolf 359 è appena sopra il limite più basso in cui una stella in grado di eseguire la fusione dell'idrogeno attraverso il protone-protone reazione a catena : l'8% della massa solare. Oggetti Sub stellari sotto di tale limite sono noti come nane brune . Il raggio di Wolf 359 è circa il 16% del raggio solare , o circa 110.000 km. A titolo di confronto, il raggio equatoriale del pianeta Giove è 71492 km, che è il 65% più grande come Wolf 359 è. La stella intera sta subendo convezione , per cui l'energia generata il nucleo viene trasportata verso la superficie del convettiva moto di plasma , piuttosto che la trasmissione attraverso radiazioni . Questa circolazione ridistribuisce qualsiasi accumulo di elio che è generato attraverso la nucleo sintesi stellare al centro tutta la stella. Questo processo permette la stella di rimanere sulla sequenza principale come idrogeno stella fusione proporzionalmente più di una stella come il Sole dove elio si accumula costantemente al centro. In combinazione con un tasso più basso di consumo di idrogeno a causa della sua bassa massa, la convezione permetterà Wolf 359 di rimanere una stella di sequenza principale per circa otto trilioni di anni. Una ricerca di questa stella dal telescopio spaziale Hubble non hanno rivelato compagni stellari, anche se questo non esclude la presenza di piccoli compagni che si trovano sotto il limite di rilevazione del telescopio, come un pianeta in orbita intorno all'interno di una unità astronomica della stella. No eccesso di emissione infrarossa è stato rilevato, che potrebbe indicare la mancanza di un disco di detriti in orbita attorno ad essa. velocità radiale misure di questa stella con la Near Infrared Spectrometer NIRSPEC, strumento al Keck II Osservatorio non hanno rivelato eventuali variazioni che altrimenti potrebbero indicare la presenza di un compagno orbitante. Questa strumentazione è abbastanza sensibile per rilevare le perturbazioni gravitazionali enormi, compagni di breve periodo con la massa di Nettuno o superiore. 75 Wolf 359 è la stella di color arancio situata appena sopra al centro di questa astro foto del 2009 76 Dati Fisici WOLF 359 Classificazione Nana Rossa Classe Spettrale M6 V Distanza dal Sole 7,78 anni luce COORDINATE 10h 56m 29,2s Ascensione Retta Declinazione 07° 00′ 53″ DATI FISICI Raggio Medio 0,19 Raggi Solari Massa 0,09 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.500 K Velocità di di Rotazione Luminosità 0,00002 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 2,01 Età Stimata 10 miliardi di anni circa Tipo Variabile A Brillamento DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 13,53 Magnitudine Assoluta 16,64 Velocità Radiale 15 km/s AR:-3828 mas/anno – Dec:-2720 mas/anno Moto Proprio 77 Costellazione della Vergine Spica Origine del nome Il nome Spica deriva dalla parola latina spica virginis che significa la spiga di grano della Vergine, in riferimento alla pianta che la Vergine regge in mano nelle rappresentazioni canoniche del personaggio dello zodiaco. L'identificazione della costellazione con una figura femminile si perde nella notte dei tempi, avendo riscontro, oltre che in ambiente latino, in ambiente greco dove era spesso identificata con Persefone, antico egiziano dove era identificata a volte con Iside, sumerico dove era identificata con Ištar e indiano dove era identificata con Kanya, la madre del dio Krishna. L'associazione della figura femminile con il grano deriva invece probabilmente dal fatto che essa è visibile appena dopo il tramonto a ovest durante la stagione della mietitura. Anche questa associazione della Vergine e, in particolare, di Spica con il grano è diffusa in vari ambienti culturali da almeno 2000 anni. Per esempio, uno dei nomi greci di Spica era Στάχυς, che probabilmente significava spiga, così come l'ebraico Shibbōleth, il siriano Shebbeltā, il persiano Chūshe e il turco Salkim; allo stesso modo, i nomi arabi Sunbulah e Al ʽAdhrā' significavano rispettivamente spiga e vergine". Un altro nome arabo era األع زل ال سماك, Al Simak al A’zal, che significava il Simak disarmato, essendo invece Arturo Al Simak al Ramih, il Simak armato. Il significato di Simak è incerto, mentre il riferimento al possedere o meno le armi deriva probabilmente dal fatto che nelle vicinanze di Arturo sono visibili delle stelle, seppure deboli, mentre Spica appare più isolata nel cielo: η Bootis Mufrid, insieme ad altre stelle, potrebbe quindi costituire la lancia di Arturo, mentre Spica ne sarebbe priva. Da Al Simak al A’zal deriva il medioevale Azimech. Per i cinesi la stella era conosciuta con il nome di Kió 角宿一 il corno; essa apparteneva a Jiao Xiu, una delle costellazioni cinesi; in tempi più antichi Spica veniva chiamata anche Keok o Guik, la stella di primavera. Per i babilonesi rappresentava la sposa di Bel, e come Sa-ShaShirū, la cintura della Vergine, rappresentava il ventesimo asterismo dell'eclittica. Un nome usato dagli antichi egizi era Lute-Bearer, ma era chiamata anche Repā, il Signore, e si pensa che uno dei templi di Tebe fosse stato costruito orientandolo verso Spica. Nell'astronomia Indù invece veniva chiamata Citra ed era la stella associata al dodicesimo Nakshatra costellazione, la quale aveva una lampada o una perla come simbolo e Vishvakarman, l'architetto dell'universo, come divinità collegata. In astrologia si crede che Spica porti successo, celebrità, ricchezze, un carattere dolce, amore per l'arte e la scienza, ma anche mancanza di scrupoli, sterilità e una tendenza all'ingiustizia verso gli innocenti. Osservazioni Spica α Vir / α Virginis / Alfa Virginis, detta anche Spiga, è una stella situata nella costellazione della Vergine. Avendo magnitudine 1,04, essa è la stella più luminosa della costellazione, nonché la quindicesima stella più brillante del cielo notturno. La sua vicinanza all'equatore celeste la rende visibile da tutte le regioni popolate della Terra. Distante circa 250 anni luce dal Sole, si tratta in realtà di un sistema binario spettroscopico formato da due luminose stelle azzurre di classe spettrale B, di cui la primaria ha già abbandonato la sequenza principale. Data la vicinanza fra le due componenti, le forze mareali distorcono la forma dei dischi stellari che in virtù di ciò non sono sferici ma ellissoidali. Il suo nome deriva dalla parola latina spica virginis che significa la spiga di grano della Vergine, in riferimento alla pianta che la Vergine regge in mano nelle rappresentazioni canoniche del personaggio dello zodiaco Spica si presenta come una stella di colore azzurro molto intenso che può essere individuata facilmente in cielo seguendo l'arco formato dalla coda dell'Orsa Maggiore fino ad Arturo α Bootis, e proseguendo la linea per un tratto uguale al primo fino a Spica. La distanza angolare fra le stelle della coda dell'Orsa e Arturo è di 31°, mentre Arturo e Spica distano 34°. Con Arturo e Denebola β Leonis, Spica forma il cosiddetto Triangolo di Primavera, così chiamato per il fatto che la sua massima visibilità, nell'emisfero boreale, cade nei mesi primaverili: Arturo ne marca l'angolo nord, Spica quello meridionale e Denebola quello occidentale. Si tratta di un triangolo quasi equilatero in quanto la distanza di Spica da Denebola è circa 35°, così come quella di Arturo da Denebola. Se oltre a queste tre stelle, si considera ancheCor Caroli α Canum Venaticorum, esse compongono un quadrilatero, formato dall'unione di due triangoli, uno dei quali è il Triangolo di Primavera e 78 l'altro, più piccolo, è quello formato da Arturo, Denebola e Cor Caroli. Questo asterismo è chiamato Diamante della Vergine, sebbene delle quattro stelle che lo formano solo Spica appartenga a questa costellazione. Avendo declinazione -11°, Spica è una stella dell'emisfero australe. Tuttavia essa è sufficientemente vicina all'equatore celeste da essere visibile da tutte le zone popolate della Terra. In particolare, essa nell'emisfero boreale non sarà visibile solo più a nord del 79º parallelo, cioè solo dalle estreme regioni settentrionali del Canada e della Groenlandia. D'altra parte questa sua posizione fa sì che appaia circumpolare solo dalle regioni antartiche.. Spica si trova localizzata vicino all'eclittica, per cui talvolta può essere occultata dalla Luna e, anche se molto raramente, dai pianeti. L'ultima occultazione planetaria, da parte di Venere, avvenne il 10 novembre del 1783, mentre la prossima, da parte dello stesso pianeta, avverrà il 2 settembre 2197. Spica è, assieme a Regolo, l'unica stella di prima magnitudine che è stata occultata da pianeti nelle ultime migliaia di anni e condividerà con Regolo questa caratteristica anche per le prossime migliaia di anni. Il Sole passa poco più di 2° a nord di Spica il 16 ottobre di ogni anno, mentre la levata eliaca dell'astro avviene circa due settimane più tardi. Ne consegue che i mesi migliori per l'osservazione di questa stella sono quelli in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè in corrispondenza della primavera boreale. Si pensa che Spica sia stata la stella che permise ad Ipparco, attorno al 130 a.C., di scoprire laprecessione degli equinozi. Il tempio di Tebe in Egitto fu costruito allineandolo con Spica attorno al 3200 a.C., e col tempo la precessione causò un lento ma rilevabile cambiamento di orientazione del tempio. Anche Niccolò Copernico fece molte osservazioni su Spica per le sue ricerche sulla precessione. Ambiente Galattico La nuova riduzione dei dati astrometrici del telescopio spaziale Hipparcos ha portato a un nuovo calcolo della parallasse di Spica, che è risultata essere 13,06 ± 0,70 mas. Pertanto la distanza di Spica dalla Terra è pari a 1/0,01306 pc, ossia 76,56 pc, equivalenti a 250 ± 13 anni luce. Ciò colloca Spica al di fuori della Bolla Locale e all'interno della Bolla Loop I, una cavità (superbolla) del mezzo interstellare situata nel Braccio di Orione, il nostro braccio di spirale della Via Lattea; dalla nostra posizione si osserva in direzione del centro galattico, fra lo Scorpione e il Lupo. Le coordinate galattiche di Spica sono 316,11° e 50,84°. Una longitudine galattica di 316° significa che la linea ideale che congiunge il Sole e Spica, se proiettata sul piano galattico, forma con la linea ideale che congiunge il Sole con il centro galattico un angolo di 316°. Ciò significa che Spica è leggermente più vicina al centro galattico di quanto non sia il Sole. Una latitudine galattica di poco più di 50° significa che Spica si trova notevolmente più a nord rispetto al piano su cui sono posti il Sole e il centro galattico. La struttura della Bolla Locale. Si apprezza la posizione di Spica, in altro a destra nell'immagine 79 Spica è rintracciabile prolungando la direttrice che va da Rho Boötis ad Arturo. Il Triangolo di Primavera. 80 Foto di Spica 81 Dati Fisici SPICA Classificazione Sistema Binario Classe Spettrale B1 III – IV - B2 V Distanza dal Sole 250 anni luce Tipo Variabile Beta Cefei COORDINATE Ascensione Retta 13h 25m 11,57s Declinazione -11° 09′ 40,75″ DATI FISICI 7,40 – 3,64 Raggi Solari Raggio Medio 10,25 – 6,97 Masse Solari Massa Temperatura Superficiale 22.400 – 1.000 K Velocità di di Rotazione 199 – 87 km/s 14.800 – 2.300 Luminosità Solari Luminosità Indice di Colore (BV) -0,13 Età Stimata 10/20 miliardi di anni circa DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,04 Magnitudine Assoluta -3,55 - 1,5 Velocità Radiale 1 km/s AR:-42,35 mas/anno – Dec:-30,67 mas/anno Moto Proprio 82 Zavijava Origine del nome Il nome medievale Zavijava (Zavijah, Zavyava, Zawijah) è dal زاوی ةarabo ال عواءZawiyat al- c AWWA ' angolo dell'abbaiare il cane. Un altro nome era Alaraph. Osservazioni Beta Virginis β Vir, β Virginis, conosciuta anche con il nome di Zavijava anche Zavijah o Alaraph, è una stella della sequenza principale di magnitudine apparente 3,61, che si trova a circa 36 anni luce dal Sistema solare, nella costellazione della Vergine. Nonostante le sia stata attribuita la lettera beta dell'alfabeto greco è solamente la quinta in ordine di luminosità tra le stelle della costellazione della Vergine. Vista la sua vicinanza con l'eclittica la stella molto raramente, può essere occultata dalla Luna o dai pianeti. Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste, dal quale dista meno di 2°; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà. La sua magnitudine pari a 3,61 la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade durante i mesi della primavera boreale, che corrispondono alla stagione autunnale nell'emisfero australe. Il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non prossima all'equatore celeste. Beta Virginis è una stella bianco-gialla di tipo spettrale F9V; è un poco più massiccia del Sole, del 32%, ha il 165% del suo raggio ed è 3,5 volte più luminosa. Ha molte caratteristiche in comune con il Sole, dall'età, stimata sui 3-4 miliardi di anni, al suo periodo di rotazione, di circa 28 giorni, ed è anche più ricca di metalli, ha un quantitativo di ferro maggiore del 30% rispetto al Sole. Per questi motivi la stella è stata inserita come obiettivo nel programma del Terrestrial extrasolari orbitanti attorno ad essa. 83 Planet Finder, nella ricerca di pianeti Dati Fisici ZAVIJAVA Classificazione Nana Bianco Gialla Classe Spettrale F9 V Distanza dal Sole 35,6 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 11h 50m 41,72s Declinazione 01° 45′ 52,98″ DATI FISICI Raggio Medio 1,65 Raggi Solari Massa 1,25 Masse Solari Temperatura Superficiale 6.140 K Periodo di Rotazione 28 giorni Luminosità 3,5 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,51 Età Stimata 3,3 miliardi di anni circa DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,61 Magnitudine Assoluta 3,40 Velocità Radiale Moto Proprio 4,6 km/s AR:740,23 mas/anno – Dec:-270,43 mas/anno 84 Porrima Origine del Nome Il nome Porrima deriva dal latino e si riferisce ad una dea della mitologia romana, invocata per la prevenzione e la protezione dei parti dei nascituri. La stella era conosciuta come Prorsa e Prosa nel II secolo. In Babilonia era conosciuta come Kakkab Dan-nu, la Stella dell'eroe, mentre in Cina veniva chiamata Shang Seang, l'Alto ministro dello Stato. Osservazioni Porrima è il nome della stella γ Virginis γ Vir / 29 Virginis) la seconda stella più brillante della costellazione della Vergine, dopo la stella Spica α Virginis. Si trova a circa 38 anni luce di distanza dalla Terra. Porrima è una stella binaria e fu una delle prime stelle multiple scoperte. Un missionario in India, tale Richaud, la scoprì nel 1689. William Herschel misurò il suo angolo di posizione nel 1781, e suo figlio, John Herschel, calcolò la sua orbita nel 1833. Fino agli inizi degli anni 90 del novecento era un oggetto facile da osservare, ma la distanza apparente tra le due stelle del sistema binario è andata diminuendo fino al 2007, per poi tornare ad aumentare. Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà. Essendo di magnitudine 2,7, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, anche sotto cieli moderatamente inquinati. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade durante i mesi della primavera boreale, che corrispondono alla stagione autunnale nell'emisfero australe. Il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella posta a poco più di 1° dall'equatore celeste. Porrima è composta da due stelle praticamente identiche nel valore della magnitudine apparente 3,48 e 3,50, entrambe con una massa una volta e mezzo quella solare. Entrambe sono stelle della sequenza principale di tipo spettrale F0V con una temperatura di 7000 K. La luminosità delle due stelle, prese singolarmente, è 4 volte maggiore di quella solare. Il periodo orbitale del sistema è di 170 anni mentre la separazione media tra le due stelle è di 40 u.a., approssimativamente la distanza tra Plutone e il Sole, l' orbita eccentrica porta però le due stelle da distanze comprese fra 5 e 81 u.a.. La magnitudine congiunta del sistema è di 2,74. 85 Dati Fisici PORRIMA Classificazione Binaria Classe Spettrale F0 V – F0 V Distanza dal Sole 38,6 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 12h 41m 39,6s Ascensione Retta -1° 26′ 58″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 1,2 – 1,2 Raggi Solari Massa 1,5 – 1,5 Masse Solari 7.100 – 7.100 K Temperatura Superficiale Periodo di Rotazione 168,93 anni Luminosità 4 - 4 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,32 Età Stimata DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,74 Magnitudine Assoluta 2,38 Velocità Radiale -20 km/s AR: mas/anno – Dec mas/anno Moto Proprio 86 Vindemiatrix Origine del nome Il nome Vindemiatrix significa la traduzione latina del greco Protrugeter, Protrugetes o Trugeter. alfonsine ed è Precedentemente, quello che durante è vendemmiatrice ed Con figura prevalso l'Impero questo fino Romano, nome ai nostri era è la nelle tavole giorni. conosciuta come Vindemiator, Vindemitor e Provindemiator; a quei tempi sorgeva alle prime luci dell'alba verso la fine di agosto e per questo segnava il momento della vendemmia. A causa della precessione degli equinozi la stella non sorge più a quell'ora alla fine di agosto, il suo posto è oggi occupato dalle stelle della costellazione del Leone. L'astronomo italiano Giovanni Battista Riccioli chiamava la stella Protrigetrix, in Cina era conosciuta come Tsze Tseang, il secondo generale, nel mondo arabo viene chiamata Almuredín e Alaraph. Nell'antica Arabia, insieme a Minelava δ Virginis, Zaniah η Virginis e Porrima γ Virginis, formava la figura Al Awwa, che significa cane che abbaia. Secondo Ovidio, Dionisio Bacco, addolorato per la morte del suo amante Ampelo, l'ha trasformato nella stella Vindemiatrix. Osservazioni Vindemiatrix Epsilon Virginis, ε Vir, 47 Virginis è una stella della costellazione della Vergine. Ha una magnitudine apparente di 2,83 ed è la terza più brillante della costellazione, dopo Spica, α Virginis e Porrima, γ Virginis, considerando congiuntamente le due componenti di quest'ultima. Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico, più a nord della latitudine 80°N. La sua magnitudine pari a 2,83 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. Situata a 102 anni luce dal Sistema Solare, Vindemiatrix è una stella gigante gialla di tipo spettrale G8III con una temperatura superficiale di 5040 K. La sua luminosità è 83 volte superiore a quella del Sole e il suo raggio è 11,4 volte più grande del raggio solare. La sua metallicità è circa il 30 % superiore a quella del Sole [Fe / H] = 0,13 ed è un'importante fonte di raggi X, ciò indica una grande attività magnetica sulla superficie. La radiazione X emessa dalla stella è 300 volte superiore a quella emessa dal Sole, solo Capella α Aurigae, Deneb Kaitos β Ceti e 24 Ursae Majoris la superano. Con una massa di 2,6 masse solari, la sua età è stimata in 560 milioni di anni, quando cominciò la sua vita nella sequenza principale come stella bianco-azzurra di tipo B. Vindemiatrix fa probabilmente parte della corrente delle Iadi, un'associazione stellare forse sfuggita all'omonimo ammasso stellare delle Iadi. 87 88 Dati Fisici VINDEMIATRIX Classificazione Gigante Gialla Classe Spettrale G( III Distanza dal Sole 102 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 13h 02m 10,6s Ascensione Retta 10° 57′ 33″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 11,4 Raggi Solari Massa 2,6 Masse Solari Temperatura Superficiale 5.040 K Periodo di Rotazione 173 giorni Luminosità 83 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,95 Età Stimata 560milioni di anni Velocità di rotazione 2,3 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,83 Magnitudine Assoluta 0,37 Velocità Radiale -14 km/s AR:-273,8 mas/anno – Dec19,96 mas/anno Moto Proprio 89 Heze Origine del nome Zeta Virginis ζ Virginis / ζ Vir è una stella della costellazione della Vergine. Ha una magnitudine apparente di 3,37 ed è la quarta stella più brillante della costellazione, dopo Spica α Virginis, Porrima γ Virginis ed ε Virginis. Ha il nome tradizionale di Heze, le cui origini sono sconosciute. Dista 73 anni luce dal sistema solare. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà. Essendo di magnitudine 3,37, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade durante i mesi della primavera boreale, che corrispondono alla stagione autunnale nell'emisfero australe. Il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella posta praticamente sulla linea dell'equatore celeste. Heze è una stella bianca di sequenza principale, di classe spettrale è A3V. È una stella con massa e raggio doppi rispetto al Sole ed un'età stimata in mezzo miliardo di anni. La sua velocità di rotazione è piuttosto elevata, 222 km/s; in tal modo gira su se stessa in meno di un giorno. La temperatura superficiale è di 8400 K e come suggerisce la sua classe di luminosità è una stella che sta ancora fondendo idrogeno in elio nel suo nucleo. Ha una bassa metallicità rispetto al Sole, di appena il 55% [Fe/H] = -0,26. Nel 2010 è stata scoperta una compagna di piccola massa, Zeta Virginis B. I modelli evolutivi stellari suggeriscono che la massa della compagna sia del 17% di quella del Sole: si tratta quindi probabilmente di una nana rossa di tipo spettrale M4V-M7V. Il periodo orbitale con il quale ruota attorno alla principale è stimato in almeno 124 anni, su un semiasse maggiore di 24,9 u.a.. 90 Dati Fisici HEZE Classificazione Stella di classe A V Classe Spettrale A3 V – M4 V – M7 V Distanza dal Sole 102 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 13h 34m 41,75s Declinazione 00° 35′ 45,38″ DATI FISICI Raggio Medio 2 Raggi Solari Massa 2,04 Masse Solari Temperatura Superficiale 8.400 K Periodo di Rotazione Luminosità 19 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,10 Età Stimata 505milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,37 Magnitudine Assoluta 1,60 Velocità Radiale Moto Proprio -13,2 km/s AR:-280,48 mas/anno – Dec49,05 mas/anno 91 Minelauva Origine del nome Delta Virginis δ Virginis / δ Vir è una stella della costellazione della Vergine. Ha una magnitudine apparente di 3,38 e dista 202 anni luce dalsistema solare. E' conosciuta anche con i nomi tradizionali di Minelava e Auva, entrambi provenienti dall'arabo. Sulle rive dell'Eufrate veniva chiamata Lu Lim,la gazzella o la capra, presso gli Indù era conosciuta come Apa o Apas, le acque, mentre per i cinesi era Tsze Seang, il secondo ministero dello stato. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,3, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade durante i mesi della primavera boreale, che corrispondono alla stagione autunnale nell'emisfero australe. Il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Delta Virginis è una gigante rossa di tipo spettrale M3III con una temperatura superficiale di 3600 K circa. La massa stimata è 1,4 volte quella del Sole, mentre il raggio è enormemente più grande circa 60 volte maggiore. La stella è certamente nello stadio finale della sua esistenza, anche se non si conosce per certo l'esatta fase in cui si trova; potrebbe infatti avere un nucleo inerte di elio e star aumentando la sua brillantezza, oppure potrebbe aver già iniziato la fusione dell'elio in carbonio nel suo nucleo tramite il processo tre alfa, o ancora potrebbe avere un nucleo inerte di carbonio al suo interno ed essere ormai giunta alla fine della sua normale vita stellare. Come molte stelle in questo stadio è una variabile: classificata come variabile semiregolare, la sua magnitudine fluttua tra la 3,32 a 3,40. Delta Virginis ha una compagna a 80 secondi d'arco di distanza che potrebbe essere legata gravitazionalmente ad essa. Si tratta di una nana arancione di classe K che impiegherebbe almeno 200 000 anni ad orbitare attorno alla principale, ad una distanza di oltre 5000 u.a. . 92 Dati Fisici MINELAUVA Classificazione Gigante Rossa Classe Spettrale M3 III Distanza dal Sole 202 anni luce Tipo Variabile Semiregolare COORDINATE Ascensione Retta 12h 55m 36,21s Declinazione 03° 23′ 50,89″ DATI FISICI Raggio Medio 48 Raggi Solari Massa 1,4 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.643 K Periodo di Rotazione Luminosità 500 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,50 Età Stimata Velocità di rotazione 6 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,38 Magnitudine Assoluta -0,53 Velocità Radiale Moto Proprio -18,14 km/s AR:-469,99 mas/anno – Dec-52,83 mas/anno 93 Costellazione della Bilancia Zubeneschamali Origine del nome Beta Librae β Lib / β Librae è la stella più luminosa della costellazione della Bilancia. È conosciuta con il nome di Zuben Eschamali ed anche con il nome latino Lanx Australis. Zuben Eschamali deriva della frase araba ال زب ن ال شمال یةAl Zuban al Shamaliyyah che significa la chela del nord. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. La sua magnitudine pari a 2,6 fa sì che possa essere scorta senza difficoltà anche dai centri urbani di medie dimensioni. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra maggio e settembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Secondo quanto riportato da Eratostene da Cirene Beta Librae risultava, ai suoi tempi, più luminosa della vicina Antares. Tolomeo, tre secoli e mezzo dopo, riportò che la luminosità tra le due stelle fosse identica. La discrepanza potrebbe essere dovuta all’aumento di luminosità di Antares, ma ciò non può essere affermato con sicurezza. Non si può escludere che la causa sia dovuta a Beta Librae, dal momento che quest’ultima è una stella variabile. Beta Librae è una stella di sequenza principale di classe spettrale B8 di magnitudine apparente pari a 2.7. Si trova ad una distanza di circa 185anni luce della Terra ed è 400 volte più luminosa del Sole. Ha una temperatura superficiale di circa 12 000 kelvin. Beta Librae ruota molto rapidamente su se stessa, a 230 km/s, ovvero oltre 100 volte più velocemente del sole. Curiosamente Beta Librae è l’unica stella visibile ad occhio nudo ad essere descritta talvolta di colore verde. È soggetta a piccole variazioni periodiche di magnitudine, le quali fanno sospettare la presenza di una compagna non osservabile dalla Terra. 94 Zubeneschamali 95 Dati Fisici ZUBENESCHAMALI Classificazione Bianca Azzurra di sequenza principale Classe Spettrale B8 V Distanza dal Sole 185 anni luce Tipo Variabile Sospetta COORDINATE Ascensione Retta 15h 17m 00,47s Declinazione -09° 22′ 58,3″ DATI FISICI Raggio Medio 4,7 Raggi Solari Massa 3,85 Masse Solari Temperatura Superficiale 12.000 K Periodo di Rotazione Luminosità 400 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,11 Età Stimata 980 Milioni di anni Velocità di rotazione 230 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,61 Magnitudine Assoluta -1,16 Velocità Radiale Moto Proprio -35,2 km/s AR:-0,096 mas/anno – Dec-0,019 mas/anno 96 Zubenelgenubi Origine del nome Il nome, dall'arabo ال زب ن ال ج نوب يal-zuban al-janu-biyy, significa chela del sud ed è stato coniato prima che la Bilancia fosse distinta dalla costellazione dello Scorpione. I nomi alternativi Kiffa Australis ed Elkhiffa Australis, parziale traduzione latina dall'arabo al-kiffah al-janu-biyy, significano piatto meridionale della bilancia Osservazioni. Alpha Librae α Lib / α Librae è la seconda stella più luminosa nella costellazione della Bilancia (malgrado nella nomenclatura di Bayer sia riportata come alpha. Il suo nome tradizionale è Zubenelgenubi. Dista approssimativamente 77 anni luce dal Sole. Zubenelgenubi è vicina all'eclittica e per questo può essere facilmente occultata dalla Luna e molto raramente da un pianeta. La prossima occultazione planetaria avverrà il 10 novembre 2052 con Mercurio. Si tratta di una binaria visuale composta da due stelle separate nel cielo da una distanza angolare di 231" 3'51". La più brillante delle due è una stella bianca di tipo spettrale A3 classificata come sub gigante bianca, con una magnitudine apparente di 2,8 e una assoluta di 1,1 designata come α2 Librae. La sua compagna è una stella di tipo F4 con una magnitudine apparente di 5,2 e una assoluta 3,5 denominata α1 Librae. L'angolo di posizione della compagna è di 314 gradi ed è separata in realtà di 5500 UA dalla compagna, ed il periodo orbitale della stessa è superiore ai 200 000 anni. Entrambe le componenti sembrano essere a loro volta binarie spettroscopiche. Un'altra stella, denominata KU Librae e separata di 2.6°, sembra mostrare lo stesso moto proprio delle compagne ed essere legata in modo gravitazionale al sistema, nonostante disti da queste un parsec, rendendo così Alfa Librae un sistema quintuplo 97 Dati Fisici ZUBENELGENUBI Classificazione Stella Multipla Classe Spettrale A3 IV Distanza dal Sole 77 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 14h 50m 52,78s Ascensione Retta -16° 2′ 29,8″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari Massa 2,29 Masse Solari Temperatura Superficiale 8,200 K Periodo di Rotazione Luminosità 40 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,394 Età Stimata 830 Milioni di anni Velocità di rotazione 5,95 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,74 Magnitudine Assoluta 0,88 Velocità Radiale Moto Proprio -24,7 km/s AR:-136,27 mas/anno – Dec-59,04 mas/anno 98 Brachium Origine del nome Sigma Librae σ Lib / σ Librae è una stella gigante rossa di magnitudine 3,3 situata nella costellazione della Bilancia. Dista 290 anni luce dal sistema solare. Ha anche i nomi tradizionali di Brachium braccio, Cornu, corno, che derivano dal latino, e Zubenhakrabi, dall'arabo Zubān al ʽAḳrab, la pinza dello scorpione. Johann Bayer la denominò inizialmente Gamma Scorpii ponendola nella costellazione vicina dello Scorpione. In seguito, Benjamin Gould, il fondatore dell'Astronomical Journal, la chiamò definitivamente Sigma Librae. Osservazioni σ Librae, Brachium, è una stella rossa di magnitudine 3,25; si tratta di una gigante nella fase terminale della sua vita. Dista da noi 292 anni luce. Era nota in precedenza anche con la sigla γ Scorpii. Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,3, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra maggio e settembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Sigma Librae è una fredda gigante rossa di tipo spettrale M3 o M4 e con una temperatura superficiale di 3600 K; il suo raggio si è esteso a 110 volte quello del Sole, ed irradia 1900 volte più luce del Sole. Se fosse al posto della nostra stella, si estenderebbe fino alla metà della distanza fra la Terra e il Sole. E' una variabile semiregolare di tipo SRB, la sua luminosità fluttua di 0,26 magnitudini in un periodo di circa 20 giorni. Si pensa che, con un nucleo inerte di carbonio e ossigeno, stia diventando una variabile Mira, ultimo stadio prima di concludere la propria esistenza in una nana bianca 99 Dati Fisici BRACHIUM Classificazione Gigante Rossa Classe Spettrale M3 – M4 III Distanza dal Sole 290 anni luce Tipo Variabile Semiregolare COORDINATE Ascensione Retta 15h 04m 04,22s Declinazione -25° 16′ 55,07″ DATI FISICI Raggio Medio 110 Raggi Solari Massa 2,1 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.600 K Periodo di Rotazione Luminosità 1.900 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,70 Età Stimata Velocità di rotazione -4,3 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,3 Magnitudine Assoluta -1,46 Velocità Radiale Moto Proprio -24,7 km/s AR:-71,85 mas/anno – Dec -44,69 mas/anno 100 Zubenelakrab Origine del nome Gamma Librae γ Lib / γ Librae è una stella della costellazione della Bilancia. È conosciuta anche con il nome di Zuben-el-Akrab, che significa chela dello Scorpione. Il nome deriva dalla frase araba az-Zuban alAkrab ()برقعلا نبزلا. Talvolta sono riportate versione alternative della stessa e precisamente Zuben el Hakrabi e Zuben Hakraki. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 3,9 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso. Gamma Librae è una gigante arancione di classe spettrale K0, ed ha una magnitudine apparente pari a 3.91. Si tratta di una stella di circa 2,15 masse solari e con un basso contenuto di metalli, circa il 50% rispetto al Sole. Si trova a circa 152 anni luce dalla Terra. 101 Dati Fisici ZUBENELAKRAB Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K0 III Distanza dal Sole 152 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 15h 35m 31,54s Declinazione -14° 27′ 22,4″ DATI FISICI Raggio Medio 11 Raggi Solari Massa 2,15 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.822 K Periodo di Rotazione Luminosità 71 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,047 Età Stimata 2,7 Miliardi di anni Velocità di rotazione 72 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,91 Magnitudine Assoluta 0,45 Velocità Radiale -27,5 km/s AR:-3,09 mas/anno – Dec 1,11 mas/anno Moto Proprio 102 Costellazione dello Scorpione Antares Origine del nome Antares α Sco / α Scorpii / Alfa Scorpii, detta anche Calbalacrab è la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione. Con una magnitudine apparente 1,07 essa è inoltre la sedicesima stella più brillante dell'intera volta celeste. Antares è una supergigante rossa situata a circa 600 anni luce dal sistema solare; avendo un raggio che è circa 850 volte quello del Sole, essa è una delle stelle più grandi conosciute. Il suo nome deriva dal greco Αντάρης, Antares e significa rivale di Ares, anti-Ares o simile ad Ares, probabilmente a causa del colore rossastro simile all'aspetto del pianeta Marte. È anche nota con il nome arabo Ķalb al Άķrab Calbalacrab che significa cuore dello Scorpione, data la sua posizione nella costellazione e il suo colore. Questo nome arabo è una traduzione dal greco antico Καρδία Σκορπίου Kardia Skorpiū. La traduzione in latino di tale nome è invece Cor Scorpii. Il colore distintivo di Antares ne ha fatto un oggetto di grande interesse per molti popoli nella storia. Osservazioni Antares è facilmente individuabile al centro della costellazione dello Scorpione. In particolare il suo colore rosso-arancio spicca fra le stelle luminose che la circondano, che sono quasi tutte di colore azzurro. Con tre di queste, ossia β Scorpii, δ Scorpii e π Scorpii, Antares forma l'asterismo noto come il Grande Uncino. Essendo posta 26° sotto l'equatore celeste, Antares è una stella dell'emisfero australe. Le sue possibilità di osservazione nell'emisfero boreale sono tuttavia abbastanza ampie. Essa è infatti osservabile fino al 64º parallelo N, cioè quasi fino al circolo polare artico. Restano escluse solo buona parte della Groenlandia, le regioni più settentrionali del Canada e della Russia, oltre che l'Islanda e parte della Svezia e della Norvegia. Tuttavia, nelle regioni del nord Europa, del Canada meridionale e della Russia centrale, essa apparirà molto bassa all'orizzonte sud e visibile solo per poche ore. Le possibilità di osservazione migliorano mano a mano che ci si sposta verso le regione temperate e tropicali dell'emisfero boreale. D'altra parte questa stessa declinazione comporta che Antares sia circumpolare solo più a sud del 64º parallelo S, cioè solo nelle regioni del continente antartico. Antares è una delle quattro stelle di prima magnitudine che sono poste a una distanza pari o inferiore a 5° dall'eclittica, essendo le altre tre Aldebaran, Regolo e Spica. Per questa ragione viene di tanto in tanto occultata dalla Luna e, più raramente, dai pianeti. Ogni anno il 2 dicembre il Sole transita 5° a nord di Antares. Di conseguenza i mesi migliori per l'osservazione di questa stella sono quelli in cui il Sole si trova nella parte opposta dell'eclittica, cioè quelli che corrispondono all'estate boreale. In particolare nelle settimane intorno alla fine di maggio e all'inizio di giugno Antares è visibile per l'intera notte. Al contrario nelle settimane intorno alla fine di novembre e all'inizio di dicembre Antares non è visibile affatto a causa della luce solare molto vicina; questo periodo di invisibilità dura maggiormente nell'emisfero boreale della declinazione meridionale della stella. rispetto 103 a quello australe, a motivo Ambiente Galattico Antares fa probabilmente parte, come molte stelle brillanti della costellazione dello Scorpione, dell'associazione stellare Scorpius-Centaurus, l'associazione OB più vicina alla Terra. Questa associazione è molto estesa, essendo formata da forse 1.200 stelle con masse pari o superiori alle 15 . Esse si sono formate in un tempo compreso fra i 5 e i 17-22 milioni di anni. Le stelle più massicce dell'associazione sono probabilmente già esplose in supernovae, che hanno dato origine ad ulteriori fenomeni di formazione stellare. L'associazione Scorpius-Centaurus è divisa in tre sottogruppi di stelle, chiamati Scorpione superiore, Centauro superiore-Lupo e Centauro inferiore-Croce. Antares fa parte del primo di questi sottogruppi, noto proprio come Associazione di Antares. L'attribuzione di Antares a questo sottogruppo è stata a lungo incerta a causa del difficile calcolo della distanza di stelle così lontane. Le osservazioni compiute tramite il satellite Hipparcos paiono confermare l'appartenenza di Antares a questa sottoassociazione. Se Antares fa veramente parte del sottogruppo dello Scorpione superiore, allora essa è attualmente una delle stelle più massicce ed evolute del sottogruppo, se non quella più massiccia in assoluto. La distanza di Antares viene attualmente calcolata in circa 600 anni luce, mentre la distanza media del sottogruppo dello Scorpione superiore circa 520 anni luce. Antares sarebbe quindi uno dei membri di questo gruppo più lontani da noi. Antares si trova in una regione galattica ricca di nubi di gas. In particolare Antares illumina la porzione più a sud della nube di Rho Ophiuchi, una nube molecolare gigante che si stende fra le costellazioni dello Scorpione e dell'Ofiuco. Questa porzione si frappone fra noi e la stella e viene illuminata da Antares, assumendo lo stesso colore rossastro che caratterizza questo astro. Altre regioni della nube invece vengono illuminate dalle stelle azzurre che circondano Antares e assumono questo colore, creando un contrasto molto particolare. Antares 104 La nube di Rho Ophiuchi. Nella parte bassa della foto si nota la rossa Antares. Classificazione, Temperatura e Raggio Antares è classificata come una stella di tipo M1,5 Iab. Tuttavia questa è solo la classificazione più diffusa: Antares è stata classificata anche come appartenente alla classe M0,5 Iab o a quella M1,5 Ib. La classe spettrale M raduna le stelle di colore rosso, di bassa temperatura superficiale. In effetti Antares ha una temperatura superficiale di 3.600 K. Si può paragonare questo valore rispetto a quello del Sole, che è invece circa 5.800 K. Antares ha quindi una temperatura superficiale di ben 2.200 K inferiore a quella del Sole. La classe MMK I raccoglie invece le stelle supergiganti. Si tratta di stelle molto massicce e molto luminose, aventi un avanzato stato evolutivo, che hanno aumentato il loro volume fino ad assumere dimensioni enormi. Tale classe è stata divisa in due sottoclassi contrassegnate come a e b: la prima raccoglie le supergiganti più luminose, la seconda quelle meno luminose. Antares si trova a metà strada fra le due sottoclassi e le è stata assegnata la sigla ab. Una delle caratteristiche più significative di Antares è rappresentata dalle sue enormi dimensioni, tanto da essere una delle stelle più grandi conosciute. Da misure di occultazione lunare è risultato che il diametro angolare di Antares ha una ampiezza di 41,3 mas. Altre misure, eseguite con tecniche interferometriche sulla lunghezza d'onda di 11 micron, hanno sostanzialmente confermato questo dato, visto che il diametro angolare ottenuto con questa tecnica è risultato essere 44,4 mas. Alla distanza presunta di circa 600 anni luce, tale angolo corrisponde a un raggio pari a 822 per la prima misura e 883 per la seconda. Facendo una media fra le due misurazioni si ottiene un diametro di circa 1,185 miliardi di km, cioè quasi 8 u.a.. Se Antares fosse al posto del Sole, i suoi strati esterni arriverebbero al 75% dell'orbita 105 di Giove, il che significa che il nostro pianeta si troverebbe abbondantemente all'interno della stella. Per la legge di conservazione del momento angolare quando le stelle escono dalla sequenza principale per diventare delle supergiganti, perdono molta dello loro velocità di rotazione. La velocità all'equatore di Antares moltiplicata per sen i è 10 km/s, ove i è l'angolo di inclinazione rispetto alla nostra visuale. Poiché l'angolo di inclinazione non è conosciuto, la velocità di rotazione di Antares e il suo periodo di rotazione non sono determinabili con esattezza. Assumendo che l'asse di rotazione di Antares sia inclinato di 90° rispetto al piano della nostra visuale e quindi assumendo sen i = 1, Antares avrebbe un periodo di rotazione di circa 12 anni. Tale periodo tuttavia diminuirebbe se l'asse di rotazione della stella fosse inclinato più di 90° o meno di 90°. Questo periodo di rotazione molto lungo è dovuto da un lato al rallentamento della velocità di rotazione avvenuto in seguito all'espansione della stella e dall'altro alle enormi dimensioni di Antares. Compagna Antares B Antares è una stella binaria. Infatti la principale, che è stata fino a qui descritta e che viene chiamata Antares A ha una compagna più debole, chiamata Antares B. Quest'ultima è in realtà una stella di tutto rispetto visto che con una magnitudine apparente di 5,5 sarebbe visibile a occhio nudo da una distanza di 600 anni luce. Tuttavia essendo vicina ad Antares A e essendo quest'ultima 60 volte più luminosa nel visibile, la sua luminosità viene sovrastata dalla sua più potente compagna, sicché la sua risoluzione è molto difficile tramite telescopi amatoriali. Con un telescopio di 150 mm la risoluzione diventa relativamente semplice [30]. Con telescopi di apertura più piccola, Antares B può essere osservata per pochi secondi durante le occultazioni lunari, mentre Antares A è nascosta dalla Luna. Fu proprio durante una di queste occultazioni che venne scoperto che Antares era una stella doppia: ciò avvenne il 13 aprile 1819 a opera di Johann Tobias Bürg. Antares B è stata classificata come appartenente alla classe spettrale B4V e a quella B3V. Tuttavia la classificazione più diffusa è B2,5V. Si tratta quindi di una stella di sequenza principale di colore azzurro, che, avendo una massa inferiore ad Antares A, è meno evoluta. La sua massa è stata infatti calcolata essere 7,2 volte quella del Sole cioè poco meno della metà della sua più grande compagna, il suo raggio 5,2 e la sua temperatura superficiale 18.500 K. L'analisi spettroscopica di Antares B, unita alla sua presunta traccia evolutiva, fa credere che, tenendo conto del fatto che essa emette molta radiazione nell'ultravioletto, essa sia circa 2.750 volte più luminosa del Sole. L'orbita di Antares A e B intorno al loro comune centro di massa non è ancora conosciuta con precisione. Ciò è dovuto in parte al fatto che finora solo una piccola porzione dell'orbita ha potuto essere osservata, a causa del lungo periodo dell'orbita. Nell'ultimo secolo la separazione fra i due astri sta diminuendo: era 3,01'' nel 1930, 2,86'' nel 1989, 2,74'' nel 2005. Alla distanza stimata di circa 600 anni luce, 2,74'' corrispondono a circa 550 u.a. 82,5 miliardi di km. Si tratta della distanza minima a cui attualmente i due corpi celesti si trovano. Essa però potrebbe essere maggiore, in ragione della forma dell'orbita. In particolare è necessario capire se la supergigante si trova attualmente davanti o dietro la sua compagna rispetto alla nostra visuale. Secondo ipotesi formulate nel primo decennio degli anni duemila, Antares B si trova dietro la sua più grande compagna con un angolo di 23°. Probabilmente l'orbita è inclinata di 89° rispetto alla nostra visuale. Ciò significa che il piano dell'orbita è praticamente visto di taglio. Supponendo che la massa di Antares A e B siano rispettivamente 18 e 7,2 , si può ipotizzare un periodo orbitale di 2.562 anni. Tuttavia i calcoli dell'orbita sono molto ipotetici perché non ne è conosciuta con esattezza l'eccentricità. 106 I due corpi luminosi al centro sono Giove e Antares. La grande banda di gas e stelle che si stende orizzontalmente nella fotografia è la Via Lattea. 107 Dati Fisici ANTARES Classificazione Super Gigante Rossa Classe Spettrale M1,5 lab – B2,5 V Distanza dal Sole 604 anni luce Tipo Variabile Pulsante Semi Regolare COORDINATE Ascensione Retta 16h 29m 24,46s Declinazione -26° 25′ 55,21″ DATI FISICI Raggio Medio 850 Raggi Solari Massa 15 - 18 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.600 K Periodo di Rotazione 12 anni 60.000 – 90.000 Luminosità Solari Luminosità Indice di Colore (BV) 1,87 Età Stimata Velocità di rotazione 10 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,07 Magnitudine Assoluta -5,28 Velocità Radiale Moto Proprio -3,4 km/s AR: -10,16 mas/anno – Dec 23,21 mas/anno 108 Shaula Origine del nome Shaula λ Sco / λ Scorpii / Lambda Scorpii è la seconda stella per luminosità nella costellazione dello Scorpione, dopo Antares. Nonostante ciò, Bayer le ha assegnato la lettera λ, cioè l'undicesima lettera dell'alfabeto greco, forse a causa della sua posizione molto a sud. Deriva il suo nome da quello datole dagli Arabi, che la chiamavano ال شوال ء, aš-šawlāʾ, che significa, la coda sollevata, riferendosi alla coda dello Scorpione, ove Shaula è posta. Osservazioni Shaula brilla alla magnitudine apparente di 1,62, il che ne fa la ventiquattresima stella più luminosa dell'intera volta celeste. Posta alla declinazione di 37°S, Shaula è una stella dell'emisfero australe. Nell'emisfero boreale essa non può essere osservata a nord del 53ºparallelo, il che esclude buona parte del Canada e l'Europa settentrionale. Diventa circumpolare solo alle latitudini più meridionali dei 53°S, cioè solo nelle estreme regioni meridionali delSudamerica e nel continente antartico. Visualmente appare molto vicina solo 36 minuti d'arco a υ Scorpii, conosciuta anche come Lesath, con la quale forma il pungiglione dello Scorpione. Tuttavia si tratta solo di una vicinanza puramente visiva: le due stelle non sono legate fisicamente fra loro e sono in realtà molto distanti l'una dall'altra. Le osservazioni compiute tramite il satellite Hipparcos hanno posto Shaula a una distanza di circa 700 anni luce dalla Terra. Tuttavia il metodo della parallasse non è molto affidabile per stelle di distanza così elevata. Sulla base di osservazioni successive si ritiene che Shaula disti da noi circa 326 anni luce. Benché sia certo che Shaula appartenga all'Associazione OB Scorpius-Centaurus, ossia l'associazione OB più vicina a noi, il preciso calcolo della distanza ha delle conseguenze sul sottogruppo a cui questa stella appartiene. Se davvero Shaula è più vicina a noi di quanto precedentemente calcolato, allora essa potrebbe appartenere al sottogruppo Centauro inferiore-Croce, che dista da noi circa 380 anni luce. Shaula è una stella tripla, cioè, sebbene appaia a occhio nudo come una singola stella, è formata in realtà da tre stelle fra loro vicine e legate gravitazionalmente. La principale è una stella blu di classe spettrale B1,5IV. Essa è chiamata Shaula A. Intorno ad essa ruotano una stella di sequenza principale blu di classe B2, chiamata Shaula B, e una stella pre-sequenza principale, chiamata Shaula C. Il sistema non è stato ancora completamente compreso. Le Compagne Shaula A Shaula A ha una temperatura superficiale di circa 25.000 K, un raggio di circa 6,2 volte quello del Sole e una massa circa 10 volte maggiore di quella della nostra stella. È intrinsecamente molto luminosa: circa 9.000 volte più luminosa del Sole. Nonostante essa sia classificata come stella subgigante, sembra invece appartenere alla sequenza principale. Shuala A è una variabile di tipo Beta Cephei: la sua principale variazione ha una ampiezza di 0,023 magnitudini e un periodo di 5,1 ore. Sono inoltre presenti altre variazioni con periodi di 6,3, 4,5 e 2,4 ore. È improbabile che queste variazioni siano dovute alle forze mareali prodotte dalla compagna stretta Shuala a; piuttosto pare che esse siano prodotte da pulsazioni della principale stessa. Questa instabilità potrebbe essere un segnale che la stella sta abbandonando la sequenza principale. Tuttavia la composizione chimica dell'atmosfera stellare farebbe pensare che Shaula A, con una età di circa 10 milioni di anni, si trovi al massimo al 60% della sua vita all'interno della sequenza principale 109 Shaula B Shaula B è un po' meno massiccia di Shaula A: la sua massa si aggira intorno alle 8 . Ha di conseguenza una temperatura superficiale inferiore 21.000 K e un raggio più piccolo 5,4 . Il minore raggio e la minore temperatura determinano una luminosità inferiore a quella della principale, seppur sempre molto elevata: questa componente è infatti 5.000 volte più luminosa del nostro Sole. Si è formata dalla stessa nube di gas da cui si è formata la sua compagna e quindi ha la stessa età. Ruota intorno alla principale con un periodo di 1082 giorni 2,96 anni in un'orbita moderatamente eccentrica(e=0,24. La distanza media fra le due componenti è calcolata essere nell'ordine di 5,7 u.a., cioè poco maggiore della distanza di Giove dal Sole. L'eccentricità fa sì che le due componenti si avvicinino fino a 4,4 u.a. al periastro e si allontanino fino a 7 u.a. all'afastro. Sia Shaula A che Shaula B hanno una massa che le pone al limite oltre il quale una stella conclude la propria esistenza in una supernova. Tale limite è infatti 8-10 masse. Quindi il loro destino finale è incerto: potrebbero esplodere diventando delle stelle di neutroni oppure concludere la loro esistenza in due massicce nane bianche. Shaula a La principale di Shaula ha un'altra compagna molto più stretta di Shaula B, chiamata Shaula a. Essa orbita intorno alla principale con un periodo di 5,95 giorni in un'orbita la cui eccentricità è comparabile a quella di Shaula B e=0,26. Shaula a dista dalla principale mediamente 0,15 u.a., circa 22,5 milioni di km, cioè circa la metà della distanza fra il Sole e Mercurio, ma l'eccentricità dell'orbita la porta al periastro alla distanza di 0,19 u.a., 28,5 milioni di km e la avvicina all'afastro fino a 0,11 u.a. 16,5 milioni di km. Shaula a è ritenuta la responsabile dell'emissione di raggi X proveniente da Shaula, di cui altrimenti sarebbe difficile spiegare la fonte. Infatti mentre le stelle di classe O emettono un poderoso vento stellare, le cui collisioni ad altissima velocità lo riscaldano portandolo a temperature abbastanza alte da fargli emettere dei raggi X, le stelle di tipo B1,5, come Shaula A, non arrivano a emettere venti stellari di questo genere. Pertanto la fonte dei raggi X non può essere la principale stessa. Tuttavia questo apre il problema di spiegare la natura di Shaula a e il motivo per cui essa emette raggi X. Si è ipotizzato che Shaula a potrebbe essere una nana bianca, residuo di una componente ancora più massiccia dell'attuale principale, che si è evoluta più rapidamente. Tale nana bianca dovrebbe essersi formata da poco e avere una temperatura superficiale ancora molto elevata almeno 64.000 K, in modo da produrre raggi X. Tuttavia misure accurate delle orbite fanno presumere che la massa di Shaula a sia 1,8 , ben al di sopra del limite di Chandrasekhar, cioè 1,44 masse, il che porta ad escludere che Shaulaa possa essere una nana bianca. Le ipotesi che a questo punto rimangono sono due: Shaula a potrebbe essere o una stella di neutroni oppure una stella pre-sequenza principale di tipo T Tauri. Tuttavia la prima ipotesi sembra improbabile visto che l'esplosione di una supernova nelle immediate vicinanze della principale avrebbe dovuto allontanarla dal sistema se non distruggere la stella stessa. L'interpretazione più probabile è allora che Shaula a sia una T-Tauri. Poiché una stella di questo tipo di massa 1,5 può impiegare anche 10 milioni di anni per entrare nella sequenza principale, ciò pare compatibile con l'età presunta del sistema. 110 Shaula a sinistra e Lesath a destra 111 Dati Fisici SHAULA Classificazione Sub Gigante Blu Classe Spettrale B 1,5 IV – B 2 V - ? Distanza dal Sole 326 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 17h 33m 36,52s Declinazione -37° 06′ 13,76″ DATI FISICI 6,2 – 5,4 - ? Raggi Solari Raggio Medio 10,4 – 8,1 – 1,8 Masse Solari Massa 25.000 – 21.000 - ? K Temperatura Superficiale Periodo di Rotazione 9.000 – 5.000 - ? Luminosità Solari Luminosità Indice di Colore (BV) 1,87 Età Stimata 10 milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,62 Magnitudine Assoluta -5 Velocità Radiale Moto Proprio -3 km/s AR: -8,90 mas/anno – Dec 29,95 mas/anno 112 Sargas Origine del nome Theta Scorpii θ Sco, θ Scorpii è una stella nel sud zodiaco costellazione di Scorpione . E 'il nome tradizionale Sargas , di sumerico origine. In cinese, si parla di come尾宿五 Mandarino : Wei Xiu wǔ, la quinta stella della coda. La magnitudine apparente visuale di questo stella è 1,87, che lo rende facilmente visibile ad occhio nudo e una delle stelle più brillanti del cielo notturno. E 'abbastanza vicino che la distanza può essere misurata direttamente con il parallasse tecnica, che produce una stima di circa 300 anni luce 90 parsec . Osservazioni Sargas θ Sco / θ Scorpii / Theta Scorpii, conosciuta anche come Girtab, è una stella della costellazione dello Scorpione. Si ritiene che entrambi i nomi propri siano di origine sumerica. Sargas brilla alla magnitudine apparente di 1,86, il che ne fa la trentottesima stella più brillante dell'intera volta celeste. Con una declinazione di -42°, è la stella brillante posta più a sud della costellazione dello Scopione, nel punto il cui la coda fa il suo arco. Sargas è visibile in tutto l'emisfero australe, mentre nell'emisfero boreale è invisibile nelle regioni più a nord del 48º parallelo, il che esclude buona parte del Canada e l'intero nord Europa. Sargas dista 270 anni luce dalla Terra. Sargas è una stella gigante brillante di classe spettrale F1. La sua temperatura superficiale di 7.200 K le dona un colore giallo-bianco. Dalla luminosità apparente e dalla distanza si può inferire la luminosità intrinseca di questa stella, che risulta essere cospicua, come ci si aspetta da una gigante: 960 L☉. Dalla temperatura superficiale e dalla luminosità intrinseca si ricava il raggio di Sargas, che risulta essere venti volte quello del Sole. Pur essendo la velocità di rotazione di Sargas molto elevata 105 km/s, cioè circa 20 volte quella del Sole, le dimensioni della stella fanno sì che il periodo di rotazione non sia troppo minore di quello solare: 10 giorni contro i 27 della nostra stella. La teoria dell'evoluzione stellare predice che Sargas abbia una massa 3,7 volte quella del Sole. Essa ha cominciato la sua esistenza come una stella blu di classe spettrale B, mentre ora, uscita dalla sequenza principale, sta percorrendo il ramo delle giganti brillanti del diagramma H-R: il suo nucleo inerte di elio si sta contraendo e scaldando; questo aumento di temperatura sta facendo espandere e raffreddare gli strati più esterni della stella che sono destinati ad assumere prima un colore sempre più giallo, poi un colore arancio e infine un colore rosso. Entro un milione di anni, Sargas diventerà una gigante rossa. A quel punto il suo nucleo sarà sufficientemente caldo e denso per innescare il flash dell'elio. Il suo destino finale è quello di diventare una nana bianca al carbonio-ossigeno. 113 Sargas 114 Dati Fisici SARGAS Classificazione Gigante Giallo Bianca Classe Spettrale F1 II Distanza dal Sole 280 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 17h 37m 19,13s Declinazione -42° 59′ 52,17″ DATI FISICI Raggio Medio 20 Raggi Solari Massa 3,7 Masse Solari Temperatura Superficiale 7.200 K Periodo di Rotazione 10 giorni Luminosità 960 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) Età Stimata Velocità di rotazione 105 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,86 Magnitudine Assoluta -2,75 Velocità Radiale Moto Proprio 1,5 km/s AR: 6,06 mas/anno – Dec -0,95 mas/anno 115 Dshhubba Origine del nome Dschubba δ Sco / δ Scorpii / Delta Scorpii è una stella doppia della costellazione dello Scorpione. Assieme a Graffias β Scorpiis e a π Scorpii costituisce la parte anteriore dello Scorpione. Questo spiega il suo nome proprio, che deriva dall'arabo jabhat, significante fronte dello Scorpione, originariamente usato per indicare l'intera tripletta di stelle. Avendo una declinazione di circa -22°, Dschubba è ben visibile anche in buona parte dell'emisfero boreale; inoltre trovandosi vicino al piano dell'eclittica che è posto a -23°27', essa viene a volte occultata dalla Luna o, anche se molto raramente, dai pianeti. La magnitudine apparente di Dschubba è generalmente indicata come pari a 2,29, sebbene dall'anno 2000 sia leggermente diversa; a questa stella è anche associata la nebulosa a emissione Sh2-7, un residuo filamentoso dell'antica nube molecolare da cui si sono formate questa e le stelle circostanti. Osservazione Sebbene Dschubba sia stata intensamente studiata, non è stato ancora raggiunto un accordo fra gli studiosi su quante siano le componenti del sistema, su quale sia la loro distanza e il loro periodo di rivoluzione. Questa incertezza deriva, fra l'altro, anche dalla relativa distanza del sistema dalla Terra circa 400 anni luce e dalla relativa vicinanza delle componenti fra loro, che rende la loro risoluzione con i telescopi e gli interferometri a nostra disposizione particolarmente difficile, sebbene il fatto che il sistema sia eclissato dalla Luna offra delle condizioni favorevoli anche se effimere per i tentativi di risoluzione. La risoluzione è resa inoltre difficile dalla luminosità delle componenti e dall'eccentricità delle loro orbite. Viste queste difficoltà si fa ricorso anche a metodi spettroscopici. A seconda del catalogo, vengono assegnate a Dschubba due, tre o quattro componenti. In realtà c'è solo certezza che essa sia una stella doppia e ci sono convincenti ragioni per credere che le componenti non siano più di due. La principale è una stella azzurra, la cui classe spettrale si colloca fra la B e la O, essendo classificata come B0,2. Stelle di questo tipo sono molto luminose: in particolare, la principale di Dschubba, tenendo conto della radiazione ultravioletta, è 14.000 volte più luminosa del Sole. Questa grande luminosità è dovuta sia al raggio della stella, che è cinque volte quello solare, sia, soprattutto, alla sua temperatura superficiale, che si aggira intorno ai 30.000 K. La massa della principale è calcolata essere 15 volte quella solare. La sua classificazione MMK è IV sub gigante: ciò significa che essa sta esaurendo l'idrogeno presente nel suo nucleo, il quale sta così cominciando a contrarsi e scaldarsi, gonfiando gli strati superficiali della stella. Il suo destino è quello di esplodere in una supernova o, se la sua massa dovesse collocarsi nella parte inferiore del range calcolato, quello di diventare una massiccia nana bianca all'ossigeno-neon-magnesio. Meno conosciute sono le caratteristiche della secondaria. Essa è probabilmente una stella di classe spettrale B3 di sequenza principale, con una massa 8 volte quella del Sole e una temperatura superficiale di circa 18.000 K. Essa è circa 2.800 volte più luminosa del Sole. Le due componenti probabilmente impiegano circa 10 anni per completare un'orbita, che è molto eccentrica (e>0.9). Ciò significa che le due componenti si avvicinano molto al periastro presumibilmente meno di 1 u.a.. Questa vicinanza è forse collegata con la variabilità della principale. Dopo l'ultimo periastro, nel giugno 2000, la principale di Delta Scorpii ha cominciato a incrementare la sua luminosità. Nel 2003 ha raggiunto la magnitudine 1,5, raddoppiando la sua luminosità iniziale. Dopo questo picco ha perso nuovamente luminosità, ma non è ancora tornata ai livelli normali, aggirandosi ancora intorno a una magnitudine di circa 2,1, cioè 0,2 magnitudini più del normale. Nel frattempo Dschubba è diventata una stella di tipo Be: questo tipo di stelle sono caratterizzate da 116 un'alta velocità di rotazione nel caso di Dschubba 240 km/s all'equatore; questa velocità è uno dei fattori che contribuisce alla formazione di dischi circumstellari, costituiti da materia gassosa che si ritiene sia costituita da materiale espulso dalla stella, principalmente idrogeno. Sono proprio i processi implicati in queste espulsioni dalla stella di grandi quantità di materia responsabili dell'aumento di luminosità. Tuttavia non è stato ancora bene compreso quali siano esattamente i fattori che sono responsabili della creazione e dissoluzione dei dischi circumstellari intorno alle stelle di classe B. Nel caso di Delta Scorpii, ad esempio, il passaggio ravvicinato della secondaria sembra avere avuto un ruolo. Nel 2003 il disco di Dschubba era calcolato avere un raggio circa 10 volte più grande di quello della stella. In una misurazione successiva il disco risultava essere sottile e avente un raggio circa 7 volte quello stellare. La perdita di massa della stella, responsabile della formazione del disco, è calcolata essere 1,5 miliardesimi di masse solari per anno. La stella δ Scorpii e la nebulosa Sh2-7, ad essa associata. 117 118 Dati Fisici DSHUBBA Classificazione Sub Gigante Azzurra Classe Spettrale B0,2 Ive – B3 V Distanza dal Sole 401 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 16h 00m 20,0s Declinazione -22° 37′ 18,16″ DATI FISICI Raggio Medio 5 - ? Raggi Solari Massa 15 - 8 Masse Solari Temperatura Superficiale 30.000 – 18.000 K Periodo di Rotazione 14.000 – 2.800 Luminosità Solari Luminosità Indice di Colore (BV) 0,03 Età Stimata Velocità di rotazione 240 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,29 Magnitudine Assoluta -3,15 - -1,5 Velocità Radiale Moto Proprio -7 km/s km/s AR: -8,67 mas/anno – Dec -36,90 mas/anno 119 Wei Origine del nome Epsilon Scorpii ε Sco / ε Scorpii / Epsilon Scorpii è una stella gigante di colore arancio della costellazione dello Scorpione. Essa è a volte chiamata anche Wei, nome introdotto dall'astronomo dilettante e divulgatore scientifico Patrick Moore [2]. Wěi 尾, significante la Coda, è il nome di una costellazione cinese o Xiù, che comprende molte stelle della costellazione dello Scorpione. Brillando alla magnitudine apparente di 2,29 Epsilon Scorpii si contende con Dschubba il posto di quarta stella più luminosa della costellazione dopo Antares, Shaula e Sargas. Tuttavia dal 2000, Dschubba ha aumentato la sua luminosità, facendo retrocedere Epsilon Scorpii al quinto posto. Posta nel cuore dello Scorpione alla declinazione di 34°S, è osservabile nell'emisfero australe per gran parte dell'anno, mentre nell'emisfero boreale le possibilità di osservazione sono più limitate. È comunque ben visibile dalle regioni mediterranee. Epsilon Scorpii dista 65 anni luce dalla Terra. Osservazione Benché si tratti di una stella relativamente vicina e relativamente luminosa, le caratteristiche fisiche di Epsilon Scorpii non sono ancora note con precisione. Essa ha classe spettrale K2,5 IIIb. La sua temperatura superficiale non è conosciuta con esattezza e questo rende il calcolo di tutti i suoi altri parametri fisici approssimativo. Facendo una media fra varie misure si ottiene una temperatura di 4.400 K, da cui segue (tenendo conto della radiazione infrarossa) una luminosità intrinseca 72 volte quella solare. Se questi parametri sono corretti, ne segue che Epsilon Scorpii ha un raggio che è 15 volte quello del Sole. La stella è abbastanza vicina e abbastanza grande da permettere una misura diretta del suo raggio: tale misurazione ha dato come risultato un raggio di 13 volte quello del Sole, in discreto accordo con il valore inferito tramite la luminosità e la temperatura. La teoria dell'evoluzione stellare predice una massa di poco superiore a quella del Sole 1,25 e una età comparabile a quella della nostra stella circa 5 miliardi di anni. Tuttavia, essendo Epsilon Scorpii, più massiccia del Sole, la sua esistenza sarà più breve. Essa ha infatti raggiunto già uno stadio avanzato della sua evoluzione, avendo esaurito la riserva di idrogeno presente nel suo nucleo. Questo ha fatto aumentare la temperatura del nucleo stesso e ha di conseguenza fatto gonfiare gli strati superficiali della stella conducendola allo stadio di gigante. Tuttavia, ciò detto, non è ben chiaro a quale preciso punto della sua evoluzione Epsilon Scorpii si trovi: potrebbe avere un nucleo inerte di elio che si sta contraendo e scaldando e che si prepara a iniziare la propria fusione in carbonio e ossigeno, oppure essere in una fase ancora più avanzata, con un nucleo inerte di carbonio e ossigeno e con una instabilità che è destinata a crescere e che la porterà a perdere i suoi strati più esterni lasciando scoperto il suo nucleo, conducendola così allo stadio di nana bianca. Una variabilità della sua luminosità di circa il 10% con un periodo indefinito sembra suggerire quest'ultima ipotesi. Come tutte le stelle giganti, Epsilon Scorpii ruota molto lentamente su se stessa: la sua velocità di rotazione all'equatore è di 1,7 km/s: essa impiega così 1,3 anni per compiere una rotazione su se stessa. Come molte stelle giunte a uno stadio avanzato di e Una caratteristica peculiare di Epsilon Scorpii è di avere un elevato moto proprio, circa 63 km/s relativamente al Sole, cioè quattro volte più del normale. Ciò suggerisce che questa stella non appartenga al disco galattico, ma a regioni più esterne e che sia solo di passaggio nel disco 120 Wei 121 Dati Fisici WEI Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K2,5 IIIb Distanza dal Sole 65 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 16h 50m 09.81s Declinazione -34° 17′ 35,63″ DATI FISICI Raggio Medio 12,6 Raggi Solari Massa 1,25 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.400 K Periodo di Rotazione 1,3 anni Luminosità 72 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,14 Età Stimata 5 Miliardi di anni Velocità di rotazione 1,7 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,29 Magnitudine Assoluta 0,78 Velocità Radiale Moto Proprio -7 km/s km/s AR: -611,84 mas/anno – Dec -255,86 mas/anno 122 Girtab Origine del nome Il nome Girtab deriva probabilmente dall'accadico, dove significava il pungiglione o il luogo ove ci si prostra, sembrando in tal modo indicare una creatura pericolosa. Originariamente il nome era applicato all'asterismo che comprende oltre a κ Scorpii, λ Scorpii, υ Scorpii e ι Scorpii. Osservazioni Girtab κ Sco / κ Scorpii / Kappa Scorpii è una stella binaria spettroscopica visibile nella costellazione dello Scorpione. La principale è una variabile Beta Cephei. Girtab è posta nella parte sudorientale dello Scorpione, in corrispondenza della sua coda. È individuabile circa 3° a sud-est della brillante coppia formata da Shaula e Lesath, in corrispondenza di uno dei tratti più luminosi della Via Lattea. Appare come un astro di colore azzurro e di magnitudine apparente di 2,37, il che ne fa la quinta stella in ordine di luminosità all'interno della costellazione. Poiché giace alla declinazione di 39°S, Girtab è una stella dell'emisfero australe. Nell'emisfero boreale essa non può essere osservata a nord del 51º parallelo, il che esclude buona parte del Canada e della Russia e l'Europa settentrionale. Diventa circumpolare solo alle latitudini più meridionali del 51°S, cioè solo nelle estreme regioni meridionali del Sudamerica e nel continente antartico. I mesi più propizi per la sua osservazione sono quelli corrispondenti all'estate boreale, da maggio ad agosto. La parallasse misurata dal telescopio spaziale Hipparcos è 6,75 mas. Ciò significa che la distanza presunta è 1/0,00675 = 148 parsec, corrispondenti a 482 anni luce. La distanza e la porzione del cielo in cui Girtab giace fanno avanzare l'ipotesi che essa possa appartenere all'associazione Scorpius-Centaurus, l'associazione OB più vicina a noi, comprendente centinaia di stelle di grande massa. Tuttavia l'appartenenza all'associazione non è certa e potrà essere confermata solo sulla base di misure più precise della distanza e dei moti delle varie componenti Girtab è una binaria spettroscopica riconosciuta come tale nel 1975. Nel 1997 si è misurato per la prima volta il periodo orbitale che è risultato essere 195,8 giorni[7]. Harmenec e colleghi 2004 hanno studiato lo spettro di Girtab mediante i telescopi dell'osservatorio astronomico di La Silla. In particolare essi hanno preso in analisi le linee spettrali del silicio ionizzato una e due volte, dalle quali hanno potuto dedurre le variazioni della velocità radiale della stella principale del sistema. Queste osservazioni, più precise delle precedenti, hanno permesso di correggere leggermente il periodo orbitale in 195,712 giorni. Inoltre si è potuto stabilire che la primaria percorre un'orbita molto eccentrica (e=0,488 ± 0,005) e che l'argomento di pericentro di tale orbita è 93,6° . La distanza media fra le due componenti è pari a 1,7 u.a., distanza leggermente superiore a quella che separa il Sole da Marte, ma l'alta eccentricità le avvicina al periastro fino a 0,87 u.a. e le allontana all'afastro fino a 2,5 u.a. La primaria è stata classificata come una stella di classe B1,5III. Si tratta, cioè, di una gigante azzurra, dall'elevata temperatura superficiale. Essa può essere stimata mediante gli indici di colore della stella: sulla base di tali indici, Harmenec e colleghi 2004 deducono che essa sia 24.500 K. Dalla temperatura superficiale, dalla distanza e dalla luminosità apparente si può dedurre la luminosità assoluta dell'astro: essa risulta essere 11.700 . Dalla temperatura superficiale e dalla luminosità assoluta si può dedurre il raggio, che è stimato essere 8,1 . Assumendo una inclinazione orbitale di 40°, la massa della primaria risulta essere 123 11,3 . La velocità di rotazione all'equatore dell'astro moltiplicato per il seno dell'inclinazione dell'asse di rotazione rispetto alla nostra visuale veq × sin i è stimata essere 100 km/s. Supponendo che l'asse di rotazione sia perpendicolare al piano orbitale cioè l'inclinazione dell'asse sia pari a 40°, ciò significa che la principale compie una rotazione su se stessa ogni 3,62 giorni. Meno conosciute sono le caratteristiche fisiche della secondaria. Probabilmente essa è una stella azzurra di sequenza principale appartenente alle sottoclassi intermedie della classe B. Il suo raggio dovrebbe aggirarsi intorno a 5,8 , la sua luminosità assoluta intorno a 3.550 , mentre la sua massa dovrebbe essere circa 10 volte quella del Sole. Il valore di veq × sin i è calcolato essere 170 km/s. La principale sembra essere abbastanza massiccia per esplodere in una supernova al termine del suo ciclo vitale, mentre probabilmente il destino della secondaria è diventare una massiccia nana bianca. L'esplosione della principale potrebbe espellere la secondaria dal sistema facendola diventare una stella fuggitiva. Variabile La principale di Girtab è una variabile Beta Cephei. Le Beta Cephei sono un tipo di variabili pulsanti: le loro variazioni di luminosità sono causate da pulsazioni della superficie della stella. Di solito sono di tipo spettrale B0-B3, hanno masse comprese tra le 9 e le 17 e nel diagramma di Hertzsprung-Russell si collocano leggermente al di sopra della sequenza principale, con magnitudine assoluta tra -3 e -5. Si suppone che siano stelle che stanno abbandonando la sequenza principale e che subiscono per questo una lenta espansione e una diminuzione di densità, che causa un aumento nel periodo di pulsazione. La principale di Girtab è stata studiata da Uytterhoeven e colleghi 2005. Essi hanno potuto stabilire che il ciclo dominante delle variazioni della velocità radiale ha una durata di 4,80074 ore. Questo dato è in buon accordo con le variazioni rilevate mediante osservazioni fotometriche: il satellite WIRE ha potuto rilevare variazioni nella luce visibile emessa da Girtab aventi una periodicità di 4,79568 ore. La frequenza dominante è interpretata come causata dalle pulsazioni non radiali a cui la stella va soggetta. Oltre al ciclo dominante le osservazioni spettroscopiche hanno permesso di individuare altri due cicli che si sovrappongono al primo, della durata di 4,9303 e 4,214 ore. Tuttavia in questo caso i cicli spettroscopici non trovano un analogo fotometrico. Secondo Uytterhoeven e colleghi 2005 essi non vanno interpretati come dovuti a pulsazioni della stella, ma piuttosto a irregolarità sulla sua superficie. Tali irregolarità potrebbero essere dovute a una non omogenea distribuzione degli elementi chimici sulla superficie stellare. Alternativamente, le oscillazioni secondarie potrebbero dipendere dalla presenza di strutture di materiale che ruotano insieme alla stella. Uytterhoeven e colleghi 2005 concludono che i dati da loro analizzati sono compatibili con l'ipotesi che le oscillazioni a cui le variabili Beta Cephei vanno incontro sono mono periodiche e che eventuali oscillazioni secondarie devono essere fatte risalire ad altre cause. 124 Girtab 125 Dati Fisici GIRTAB Classificazione Gigante Azzurra Classe Spettrale B 1,5 III – B V Distanza dal Sole 482 anni luce Tipo Variabile Beta Chephei COORDINATE Ascensione Retta 17h 42m 29.27s Declinazione -39° 01′ 47,94″ DATI FISICI Raggio Medio 8,1 Raggi Solari Massa 11,3 Masse Solari Temperatura Superficiale 24.500 K Periodo di Rotazione 3,62 giorni Luminosità 11.700 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,17 Età Stimata Velocità di rotazione 100 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,37 Magnitudine Assoluta -3,48 Velocità Radiale Moto Proprio -14 km/s km/s AR: -6,49 mas/anno – Dec -25,55 mas/anno 126 Graffias Origine del nome L'etimologia del nome Graffias non è del tutto chiara, ma è stato suggerito questa parola sia in qualche modo legata con il greco Γραψαίος, Grapsaios, che significa granchio. In tempi antichi infatti le idee di scorpione e granchio erano quasi intercambiabili e si credeva che il primo fosse generato dal secondo. Un'altra ipotesi è che la parola sia in qualche modo legata al termine chela, data la posizione di Graffias nella parte anteriore delle Scorpione, in corrispondenza delle sue chele. Il nome Acrab deriva invece dall'arabo , ال ع قربal-'Aqrab, che significa lo Scorpione. Per i cinesi Graffias è parte della Xiu Fang, che significa casa o stanza, assieme a Dschubba, a Pi Scorpii e a Rho Scorpii. Si tratta dello Xiu centrale fra i sette che compongono la regione del Drago azzurro. Graffias veniva chiamata dai cinesi 房宿四, Tien Sze, che significa il carro a quattro cavalli del cielo ed era adorata dai cavalieri. Inoltre si credeva che presiedesse alla crescita deibachi da seta e la sua apparizione nel cielo ne segnava l'inizio della stagione di produzione. In India Graffias era considerata parte della quindicesima Nakshatra, Anuradha, assieme a Dschubba, a Pi Scorpii, a Rho Scorpii e Jabbah ν Scorpii. Gli astronomi indiani si figuravano questo asterismo come un arco o uno spigolo, che queste stelle in effetti sembrano formare. Osservazioni Graffias β Sco / β Scorpii / Beta Scorpii, conosciuta anche come Acrab è un sistema stellare della costellazione dello Scorpione. Sebbene sia solo settima in ordine di luminosità all'interno della costellazione, Bayer le ha assegnato la lettera β, forse per la sua posizione prominente nella parte anteriore dello Scorpione. Confusamente il nome Graffias è stato attribuito anche alla debole ξ Scorpii. Graffias è posta nella parte nord-ovest della costellazione dello Scorpione, in corrispondenza delle sue chele. È la più a nord delle tre stelle luminose che costituiscono la fronte dello Scorpione, essendo le altre due Dschubba e Pi Scorpii. Pur avendo una magnitudine apparentedi 2,56 è superata in luminosità da ben sei altre stelle della costellazione, fra cui Antares,Shaula e Sargas. Ciò è dovuto alla presenza nella costellazione dello Scorpione di molte stelle luminose, tanto che essa è la più ricca di stelle sotto magnitudine 3,0. Graffias fa anche parte dell'asterismo del Grande Uncino, assieme ad Antares e Dschubba. Graffias è una stella dell'emisfero australe. Tuttavia, essendo la stella luminosa più a nord, posta solo 19° sotto l'equatore celeste, le sue possibilità di osservazione nell'emisfero boreale sono abbastanza ampie e in ogni caso migliori delle stelle poste più a sud, che sono visibili solo a partire dalle regioni mediterranee. Al contrario Graffias è visibile fino al 70º parallelo, oltre il circolo polare artico, sebbene in Canada, Europa settentrionale e nella Russia settentrionale essa apparirà molto bassa all'orizzonte sud e sarà visibile per poche ore della notte. D'altra parte questa relativa vicinanza all'equatore celeste comporta che Graffias sia circumpolare solo nelle regioni antartiche. I mesi migliori per la sua osservazione sono quelli che corrispondono all'estate boreale, da maggio ad agosto. Graffias fa parte, come molte stelle brillanti della costellazione dello Scorpione, dell'associazione stellare Scorpius-Centaurus, l'associazione OB più vicina alla Terra. Questa associazione è molto estesa, essendo formata da forse 1.200 stelle con masse pari o superiori alle 15 . Esse si sono formate in un tempo compreso fra i 5 e i 17-22 milioni di anni. Le stelle più 127 massicce dell'associazione sono probabilmente già esplose in supernovae, che hanno dato origine ad ulteriori fenomeni di formazione stellare. L'associazione Scorpius-Centaurus è divisa in tre sottogruppi di stelle, chiamati Scorpione superiore,Centauro superiore-Lupo e Centauro inferiore-Croce. Graffias fa parte del primo di questi sottogruppi, noto anche come Associazione di Antares, sebbene non sia chiaro se Antares faccia parte del sottogruppo o meno. L'associazione Scorpione superiore, che comprende le stelle poste in corrispondenza della testa dello Scorpione, è il sottogruppo più giovane dei tre, avente una età di circa 5 milioni di anni. Di esso fanno parte, oltre a Graffias, anche le due altre stelle brillanti che formano la testa dello Scorpione, cioè Dschubba e Pi Scorpii. La distanza media del sottogruppo dalla Terra è circa 400-500 anni luce. Graffias, in particolare, dista da noi circa 530 anni luce. Il gruppo Scorpione superiore Caratteristiche Graffias è un sistema multiplo molto complesso, formato da almeno cinque componenti. Un piccolo telescopio è sufficiente a separare due componenti distanti l'una dall'altra 14 secondi d'arco, che alla 128 distanza di 530 anni luce corrispondono a 2.200 u.a., cioè circa 330 miliardi di km. Le due componenti così risolte orbitano l'una intorno all'altra in almeno 16.000 anni. Inoltre la più brillante delle due componenti rivela a telescopi più potenti di avere un'altra compagna, molto più debole, ad appena mezzo secondo d'arco, cioè a circa 80 u.a.. La primaria è stata chiamata β Scorpii A, la compagna più vicina e debole β Scorpii B, mentre quella più distante e luminosa β Scorpii C. Lo studio delle ulteriori componenti è stato facilitato dal fatto che, essendo abbastanza vicina al piano dell'eclittica, Graffias viene occultata, anche se raramente, dai pianeti del sistema solare. In particolare, nel 1971 Beta Scorpii A è stata occultata dal pianeta Giove, mentre nel 1972 Beta Scorpii C è stata occultata dal satellite di Giove Io. Graffias vista al telescopio. Si può apprezzare la separazione di due componenti Beta Scorpii A Sebbene sia noto fin dagli anni cinquanta che Beta Scorpii A è a sua volta una binaria spettroscopica con un periodo di 6,8 giorni, le caratteristiche fisiche delle due componenti hanno cominciato ad essere comprese con maggiore precisione solo dopo una serie di occultazioni di Beta Scorpii A da parte di Giove e della Luna occorse negli anni settanta. Infatti tali occultazioni danno la possibilità di osservare le due componenti separatamente, seppur per il breve periodo in cui il pianeta occulta una sola delle due componenti. Per ulteriori indagini sono stati utilizzati metodi spettroscopici. La componente principale di Beta 129 Scorpii A, chiamata Beta Scorpii A1, è una stella di classe spettrale B0,5 V, avente una temperatura superficiale di 28.000 K. Tale temperatura le conferisce un colore blu. Il suo raggio è 6,5 volte quello del Sole e la sua massa è calcolata essere 13,3 volte quella solare. Stelle così massicce sono molto luminose: Beta Scorpii A1 ha probabilmente una luminosità di circa 9.000 . Sia le caratteristiche fisiche di questa stella, sia l'età calcolata degli altri membri dell'associazione OB a cui appartiene sono compatibili con una età di circa 5-6 milioni di anni. Se è così, Beta Scorpii A1 è giunta a circa un terzo della sua esistenza come stella di sequenza principale. Fra 10 milioni di anni, essa ne uscirà per diventare una supergigante rossa. Vista la sua massa, il suo destino finale è quello di esplodere in una supernova. La componente secondaria di Beta Scorpii A, chiamata Beta Scorpii A2, è una stella di classe spettrale B2,5 V, avente una temperatura superficiale un po' inferiore rispetto a quella della primaria 24.600 K. Come la primaria, essa è di colore blu. Anche il suo raggio è un po' inferiore a quello della compagna 4.0 , così come la sua massa, che è stimata essere 9,5 volte quella del Sole. Di conseguenza, la luminosità di Beta Scorpii A2 è circa 2.600 volte quella del Sole. La secondaria sarebbe quindi all'incirca 3 volte e mezzo meno luminosa della primaria. Poiché le componenti di Graffias si sono formate dalla stessa bolla di gas, hanno tutte più o meno la stessa età. Pertanto anche Beta Scorpii A2 è nata 5-6 milioni di anni fa. Essendo tuttavia meno massiccia di Beta Scorpii A1, essa è destinata a vivere più a lungo: forse 50 milioni di anni. Il suo destino finale è incerto in quanto la sua massa è posta proprio sul confine fra quella delle stelle che concludono la loro esistenza come nane bianche e quelle che invece esplodono come supernovae. Un calcolo preciso della sua metallicità e della sua massa potrebbe aiutare a formulare delle ipotesi sulle ultime fasi della sua evoluzione. Le due componenti di Beta Scorpii A sono, su scala astronomica, molto vicine. Esse sono distaccate di appena 1,42 milli arco secondi (mas), ossia 30 milioni di km, poco più della metà della distanza fra Mercurio e il Sole. L'orbita da essi percorsa è moderatamente eccentrica , e=0.291 ed è inclinata di circa 65° rispetto alla nostra visuale. Beta Scorpii B Beta Scorpii B è una stella distante da Beta Scorpii A circa 450 milli arco secondi e più debole rispetto a questa di 3,31 magnitudini cioè Beta Scorpii A è una ventina di volte più luminosa della componente B. Essa orbita intorno alla coppia Beta Scorpii A1-A2; questo movimento orbitale sta facendo sì che la distanza apparente fra le componenti C e A stia diminuendo: un secolo fa infatti erano distanti un secondo d'arco. Potrebbe trattarsi di una stella di classe spettrale B, avente una massa di circa 6 Beta Scorpii C Beta Scorpii C è stata molto meno studiata rispetto a Beta Scorpii A. Ciò è anche dovuto alla sua minore luminosità: mentre la magnitudine apparente di Beta Scorpii A è 2,62, quella di Beta Scorpii C è 4,92 . Questa stella ha una classe spettrale B2V e una temperatura superficiale di circa 22.000 gradi; dovrebbe avere quindi caratteristiche abbastanza simili a quelle di Beta Scorpii A2. Il 14 maggio 1971 il satellite di Giove, Io ha occultato questo astro e ciò ha permesso di studiarne meglio le caratteristiche: per esempio, si è potuto dedurre che, avendo impiegato Io 0,1 secondi ad occultare la stella, essa deve avere un diametro angolare di 0,2 milli arco secondi, che corrisponde a un raggio 5,5 volte quello del Sole. Le variazioni della luminosità durante l'occultamento suggeriscono inoltre che anche Beta Scorpii C sia una stella binaria. La principale, fin qui descritta, avrebbe infatti una debole compagna, chiamata Beta Scorpii E, distante dalla principale 97 milli arco secondi. Si tratta forse di una stella avente una massa simile a quella del Sole. 130 Il sistema e altre possibili componenti Schema delle componenti di Graffias Il sistema formato da queste componenti è particolarmente complesso. Inoltre è possibile che siano presenti altre componenti minori non ancora osservate. La coppia Beta Scorpii A1-A2 forma una binaria stretta, intorno a cui ruota la componente C. Intorno a questo sistema triplo orbita la coppia formata dalle componenti C ed E, le quali orbitano strettamente l'una intorno all'altra. È stato ipotizzato che anche la componente B abbia una compagna molto più debole, chiamata Beta Scorpii G, così come la componente E potrebbe essere a sua volta una stella doppia. La possibile compagna di E è stata chiamata Beta Scorpii F. Se queste ulteriori componenti fossero confermate, Graffias sarebbe un sistema settuplo. Tuttavia non si sono ancora trovate conferme dell'esistenza di queste due ulteriori componenti, mentre sembra essere sicuro che Graffias sia un sistema quintuplo, essendo le sue componenti A1, A2, C, E e B. 131 132 Dati Fisici GRAFFIAS Classificazione Blu di sequenza principale Classe Spettrale B 0,5 V – B2 V Distanza dal Sole 530 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 16h 05m 26,23s Declinazione -19° 48′ 19,63″ DATI FISICI Raggio Medio 6,5 Raggi Solari Massa 13,3 Masse Solari Temperatura Superficiale 29.000 – 22.000 K Periodo di Rotazione Luminosità 9.000 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,08 - -0,02 Età Stimata 5 milioni di anni Velocità di rotazione 130 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,62 – 4,92 Magnitudine Assoluta -3,50 - -1,16 Velocità Radiale Moto Proprio -1,0 km/s AR:-6,75 mas/anno – Dec -24,89 mas/anno 133 Sagittario Kaus Australis Origine del nome Kaus Australis ε Sgr / ε Sagittarii / Epsilon Sagittarii è una stella gigante di colore bianco-azzurro che splende alla magnitudine apparente di 1,80, il che ne fa la trentaquattresima stella più brillante del cielo. Assieme aδ Sagittarii (Kaus Media) e aλ Sagittarii Kaus Borealis forma l'arco della costellazione del Sagittario, di cui rappresenta la parte inferiore sud. Questo spiega il suo nome derivante dall'arabo ق وسqaws, che significa 'arco' e dal latino austrālis, che significa 'sud'. Essa fa anche parte dell'asterismo noto come teiera. Nonostante nella nomenclatura di Bayer le sia stata assegnata la lettera ε, essa è la stella più luminosa della costellazione. Osservazioni Posta alla declinazione di 34°S, Kaus Australis è una stella dell'emisfero australe. Nell'emisfero boreale essa non può essere osservata a nord del 56º parallelo, il che esclude buona parte del Canada e l'Europa settentrionale. Nelle zone temperate dell'emisfero boreale, essa comunque apparirà molto bassa sull'orizzonte e la sua osservazione risulterà penalizzata. Diventa circumpolare solo alle latitudini più meridionali del 56° S, cioè solo nel continente antartico. La sua magnitudine pari a 1,80 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. La temperatura superficiale di Kaus Australis è stimata essere 9.200 K, il che la colloca fra le classi spettrali A e B: certi cataloghi la classificano come B9.5, altri come A0. Dalla distanza di 143 anni luce si ricava che questa stella emette una radiazione 375 volte quella solare, che è maggiore di quella che viene emessa di solito dalle giganti di questa classe. Kaus Australis viene perciò definita gigante brillante. La stella ha esaurito l'idrogeno presente nel suo nucleo. Probabilmente esso sta ora contraendosi e scaldandosi, ma non ha ancora raggiunto una temperatura e la densità sufficiente a innescare la fusione dell'elio in carbonio e ossigeno. L'aumento di temperatura del nucleo sta facendo crescere la stella di volume, allontanando dal nucleo gli strati più superficiali. Il destino finale di Kaus Australis è quello di trasformarsi in una nana bianca. Probabilmente questa stella, ruotando velocemente su se stessa, ha creato un alone di gas intorno al suo equatore, che la nasconde in parte all'osservazione. È un fenomeno comune nelle stelle ad alta velocità di rotazione, come Achernar e Gamma Cassiopeiae. Kaus Australis è in realtà una stella multipla. La compagna più vicina, di magnitudine 8,40, è stata localizzata a 2,39 secondi d'arco dalla principale, che corrispondono, alla distanza del sistema, a circa 106 u.a., dunque all'interno del disco di gas e polveri che si trova invece a 155 u.a. dalla gigante. Questa stella è probabilmente una stella di sequenza principale di 0,95 masse solari. Un'altra debole compagna di magnitudine 14,1, che si trova a una distanza di 32 secondi d'arco dalla stella principale, completa il sistema di Kaus Australis. 134 135 Dati Fisici KAUS AUSTRALIS Classificazione Gigante Bianco Azzurra Classe Spettrale B9.5 III Distanza dal Sole 143 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 18h 24m 10,31s Declinazione -34° 23′ 04,62″ DATI FISICI Raggio Medio 6,7 Raggi Solari Massa 3,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 9.200 K Periodo di Rotazione Luminosità 415 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,03 Età Stimata 230 milioni di anni Velocità di rotazione 175 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 1,80 Magnitudine Assoluta -1,42 Velocità Radiale Moto Proprio -15 km/s AR:-39,51 mas/anno – Dec -124,05 mas/anno 136 Nunki Origine del nome Sigma Sagitarii σ Sgr / σ Sagittarii, conosciuta anche con il nome tradizionale di Nunki, è un sistema stellare nella costellazione del Sagittario. Di magnitudine apparente 2,05, è la seconda stella più luminosa della costellazione. Dista 228 anni luce dal sistema solare. Il nome moderno Nunki, al contrario della maggior parte dei nomi tradizionali dati alle stelle, non è di origine araba, bensì è un nome assiro o babilonese, e sembra derivare dalla, Tavola delle trenta stelle, dove veniva identificata come la stella della proclamazione del mare. Il significato del nome non è chiaro, potrebbe anche derivare da Enki, dio Sumero generalmente associato al mare e alle acque. Altri nomi della stella di cui si trova menzione sono Sadira e Pelagus. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico, e comunque più a nord della latitudine 64°N. La sua magnitudine pari a 2,05 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra giugno e settembre; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte della primavera australe, grazie alla declinazione della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi estivi boreali. Nunki ha una magnitudine apparente di 2.1 ed una classe spettrale B3. La luminosità totale di σ Sgr, compresa la radiazione ultravioletta emessa da una stella così calda, è 3300 volte quella del Sole e la massa totale è quasi 8 volte la massa solare. Il raggio della stella equivale a 5 volte quello del Sole e la temperatura superficiale è di 20.000 K. La stella ha un'età di poco più di 30 milioni di anni, e si trova ancora nella sequenza principale, ma le stelle con questa massa hanno una vita relativamente breve rispetto al Sole, e quella di Nunki si concluderà dopo circa 50 milioni di anni. Nunki può essere occultata dalla Luna e molto raramente dai pianeti. L'ultima occultazione di Nunki da parte di un pianeta risale al 17 novembre1981, quando è stata occultata da Venere. 137 Dati Fisici NUNKI Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale B 2.5 V Distanza dal Sole 228 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 18h 55m 15,9s Ascensione Retta 26° 17′48″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 5 Raggi Solari Massa 7,8 Masse Solari Temperatura Superficiale 20.000 K Periodo di Rotazione Luminosità 3.300 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) -0,22 Età Stimata 31,4 milioni di anni Velocità di rotazione 201 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,05 Magnitudine Assoluta -2,14 Velocità Radiale Moto Proprio -11,2 km/s AR:-13,87 mas/anno – Dec 52,65 mas/anno 138 Axilla Origine del nome Zeta Sagittarii ζ Sgr / ζ Sagittarii è un sistema stellare presente nella costellazione del Sagittario. Il suo nome tradizionale è Ascella. Il nome Ascella deriva dal latino ed è stato conferito alla stella in quanto posizionata in coincidenza della spalla della figura mitologica dell'arciere che dà il nome alla costellazione. Nell'astronomia cinese, ζ Sgr era la 6a delle sei stelle della costellazione del Mestolo o Carro del Sud, facente parte della Tartaruga Nera. Osservazioni Ascella ha una magnitudine apparente è 2,60 il che la rende il terzo sistema stellare più brillante della costellazione, dopo ε Sagittarii, σ Sagittarii. Si tratta quindi uno dei tanti casi in cui Bayer non ha assegnato le lettere alle stelle a seconda della loro luminosità. Si individua nella parte centrale della costellazione, circa 4° a sud est di Sigma Sagittarii. Posta quasi 30° a sud dell'equatore celeste, Ascella è una stella appartenente all'emisfero australe. La sua declinazione meridionale ne limita le possibilità di osservazione nell'emisfero boreale, ove è osservabile solo nelle regioni a sud del 60º parallelo. Essa comunque nelle regioni temperate dell'emisfero apparirà bassa all'orizzonte sud e visibile per poche ore della notte. Più ampie sono le possibilità di osservarla quando ci si avvicina alle regioni tropicali. Il periodo migliore per osservarla corrisponde all'estate boreale. Ascella fa anche parte dell'asterismo della Teiera, di cui assieme a ε Sagittarii, δ Sagittarii e φ Sagittarii, forma il corpo. Zeta Sagittarii è un sistema stellare formato da due stelle, i cui rispettivi nomi sono: Zeta Sagittarii A Zeta Sagittarii B La loro distanza apparente è mezzo secondo d'arco. Alla distanza di 89,1 anni luce, ciò corrisponde a 13,4 u.a., mentre l'eccentricità orbitale del sistema è di 0,205. Ciò implica che esse si avvicinano fino a 10,6 UA al periastro e si allontanano fino a 16,1 u.a. all'afastro. Ci vogliono circa 21,075 anni perché un'orbita sia completata. Zeta Sagittarii A è classificata come stella di tipo A2III. Il suo colore bianco-azzurro, le è conferito dalla temperatura superficiale di 9.000 K. Dalla sua magnitudine apparente 3,26 e dalla distanza presunta si può inferire che questa stella ha una luminosità 31 volte maggiore di quella del Sole. Questa temperatura superficiale e questa luminosità portano a pensare che, nonostante la classificazione, Zeta Sagittarii A non è affatto una gigante, ma una stella di sequenza principale avente una massa 2,2 . Zeta Sagittarii B è classificata come stella di tipo A4IV. Il suo colore bianco, le è conferito da una temperatura superficiale un po' inferiore a quello della compagna 8.500 K. Essa è anche leggermente meno massiccia di Zeta Sagittarii A 2,1 . Anche questa stella, nonostante la classificazione, appartiene alla sequenza principale. Ascella ha inoltre una debole compagna di 10 a magnitudine, Zeta Sagittarii C, separata dalla primaria da una distanza di 75 secondi d'arco. Si tratta di una stella di sequenza principale arancione di classe K7. Se fosse legata al sistema orbiterebbe a una distanza di almeno 2.000 u.a. dalla coppia centrale e percorrerebbe un'orbita intorno ad essa in almeno 40.000 anni. Tuttavia essa non è probabilmente legata al sistema e la sua vicinanza è puramente ottica. 139 Zeta Sagittarii 140 Dati Fisici AXILLA Classificazione Gigante e Sub Gigante Classe Spettrale A2 III – A4 IV Distanza dal Sole 89,1 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 19h 02m 36,7s Ascensione Retta -29° 52′ 49″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari 2,2 – 2,1 Masse Solari Massa 9.000 – 8.500 K Temperatura Superficiale Periodo di Rotazione 21,075 anni Luminosità 31 - 26 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,08 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 77km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,60 Magnitudine Assoluta 1,07 Velocità Radiale Moto Proprio 22 km/s AR:-14,10 mas/anno – Dec -3,66 mas/anno 141 Kaus Media Origine del nome Delta Sagittarii δ Sgr / δ Sagittarii è un sistema stellare presente nella costellazione del Sagittario. Il suo nome tradizionale è Kaus Media. Il nome Kaus Media deriva dall' arabo swaq =ق وسarco e dal latino media, cioè in mezzo. In effetti essa assieme a ε Sagittarii Kaus Australis e a λ Sagittarii Kaus Borealis forma l'arco impugnato dalla figura mitologica dell'arciere che dà il nome alla costellazione. Kaus Media si trova al centro dell'arco, mentre Kaus Australis e Kaus Borealis ne disegnano rispettivamente la parte meridionale e settentrionale. Nell'astrologia Hindu la stella viene chiamata Purvashada Nakshatra. Nel sistema delle antiche costellazioni cinesi era la quarta delle sei stelle che compongono il Mestolo, o Carro del Sud, facente parte della Tartaruga Nera. Osservazioni Kaus Media ha una magnitudine apparente 2,72, il che la rende la quarta stella più brillante della costellazione, dopo ε Sagittarii, σ Sagittarii e ζ Sagittarii. Si tratta quindi uno dei tanti casi in cui Bayer non ha assegnato le lettere alle stelle a seconda della loro luminosità. Si individua nella parte occidentale della costellazione quasi al confine con le costellazioni dell'Ofiuco e dello Scorpione. Posta quasi 30° a sud dell'equatore celeste, Kaus Media è una stella appartenente all'emisfero australe. La sua declinazione meridionale ne limita le possibilità di osservazione nell'emisfero boreale, ove è osservabile solo nelle regioni a sud del 60º parallelo. Essa comunque nelle regioni temperate dell'emisfero apparirà bassa all'orizzonte sud e visibile per poche ore della notte. Più ampie sono le possibilità di osservarla quando ci si avvicina alle regioni tropicali. Il periodo migliore per osservarla corrisponde all'estate boreale Kaus Media fa anche parte dell'asterismo della Teiera, di cui assieme a ε Sagittarii, ζ Sagittarii e φ Sagittarii, forma il corpo Kaus Media è una stella gigante arancione appartenente alla classe spettrale K3. Essa dista 306 anni luce dalla Terra; dalla sua luminosità apparente e dalla distanza si può ricavare la sua luminosità intrinseca che risulta essere 1180 volte quella solare, una volta che si sia presa in considerazione la notevole quantità di radiazione infrarossa che la stella emana. Si tratta di un valore molto elevato anche per una gigante. Il suo raggio è 62 volte quello del sole, circa i tre quarti dell'orbita di Mercurio, e la sua massa circa 5 volte quella solare. Probabilmente sta attualmente fondendo l'elio presente nel suo nucleo in carbonio e ossigeno. Il sistema stellare Delta Sagittarii, oltre alla principale descritta finora, è composto da tre deboli stelle di classe K o M, chiamate rispettivamente: Delta Sagittarii B, di 14 magnitudine, separata dalla principale di 26 secondi Delta Sagittarii C, di 15 magnitudine, separata dalla principale di 40 secondi Delta Sagittarii D, di 13 magnitudine, separata dalla principale di 58 secondi Non è però certo se queste stelle formano un sistema fisico effettivo o se sono semplicemente allineate sulla linea di vista. Se sono fisicamente legate alla principale, allora la loro distanza dalla più potente compagna va da almeno 2400 u.a. per Delta Sagittarii B ad almeno 5400 u.a. per Delta Sagittarii D e i loro periodi orbitali da almeno 53.000 anni per Delta Sagittarii B ad almeno 180.000 anni per Delta Sagittarii D. 142 . 143 Dati Fisici KAUS MEDIA Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K3 III Distanza dal Sole 306 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 18h 20m 59,07s Ascensione Retta -29° 49′ 41″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 62 Raggi Solari Massa 5 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.300 K Periodo di Rotazione Luminosità 1.180 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,38 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,72 Magnitudine Assoluta -2,16 Velocità Radiale Moto Proprio -19,9 km/s AR:-29,96 mas/anno – Dec -26,38 mas/anno 144 Kaus Borealis Origine del Nome Lambda Sagittarii λ Sgr, λ Sagittarii è una stella visibile in direzione della costellazione del Sagittario . La stella segna l'estremità superiore di un asterismo a forma di arco سوقqaws in arabo, da cui il nome tradizionale Kaus Borealis. Essa segna anche la parte superiore del coperchio del cosiddetto asterisco denominato Teiera. A sud di essa si trovano le altre stelle dell'arco, Kaus Media e Kaus Australis. Nella antica astronomia cinese, è la seconda di 6 stelle dell'asterismo denominato Merlo acquaiolo della costellazione cinese detta Tartaruga Nera. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 2,82 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra giugno e settembre; nell'emisfero sud è visibile anche per buona parte della primavera australe, grazie alla declinazione della stella, mentre nell'emisfero nord può essere osservata limitatamente durante i mesi estivi boreali. λ Sagittarii è una gigante arancione di classe spettrale K1 o, come classificata da altri studi, una sub gigante arancione. Allo stato attuale è in corso nel suo nucleo la fusione termonucleare dell'elio, con produzione di carbonio ed ossigeno. Kaus Borealis è distante 78 anni luce da noi, ha una massa pari a 2,3 masse solari, un raggio pari a circa 11 raggi solari, ed è 52 volte più luminosa del Sole. Trovandosi vicina al piano dell'eclittica, Lambda Sgr viene talvolta occultata dalla Luna e, più raramente, da un pianeta, generalmente un interno. Le ultime due occultazioni da parte di un pianeta furono rispettivamente quella di Venere, che avvenne il 19 novembre 1984. La precedente occultazione con un pianeta avvenne il 5 dicembre 1865, quando fu occultata dal pianeta Mercurio. Il 1 Dicembre 2011 λ Sagittarii era in stretta congiunzione con Venere ad una distanza angolare di 41', e il 25 Novembre 2012 invece lo era con Marte, sempre in congiunzione stretta, ad una distanza angolare di appena 60'. 145 146 Dati Fisici KAUS BOREALIS Classificazione Sub Gigante Arancione Classe Spettrale K0 IV Distanza dal Sole 78 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 18h 27m 58,2s Ascensione Retta -25° 25′ 18″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 11 Raggi Solari Massa 2,3 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.700 K Periodo di Rotazione Luminosità 52 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,01 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,83 Magnitudine Assoluta 0,92 Velocità Radiale Moto Proprio -43,2 km/s AR:-44,76 mas/anno – Dec -185,66 mas/anno 147 Albaldah Origine del Nome Il nome Albaldah è deriva dalla lingua araba ب لدةBalda la città. . Nel catalogo delle stelle nel Calendarium di Al Achsasi al Mouakket , questa stella è stata designata al Beldat Nir , che è stato tradotto in latino come Lucida Oppidi , vale a dire la più luminosa della città . Questa stella, insieme a ζ Sgr e σ Sgr potrebbe essere stato il accadico Gu-shi-rab-ba , il giogo del mare. In cinese , 建 Jian , che significa Stabilimento , si riferisce ad un asterismo composto da Sagittarii π, ξ ² Sagittarii , ο Sagittarii , 43 Sagittarii, ρ ¹ Sagittarii e υ Sagittarii . Di conseguenza, si è Sagittarii π è conosciuto come 建三 San Jian , inglese:. la terza stella di stabilimento. Ossrvazioni Pi Sagittarii Pi Sgr , Sagittarii π , π Sgr è un sistema stellare triplo nella costellazione del Sagittario . Ha il nome tradizionale Albaldah, ha una magnitudine apparente visuale di 2,89, che è sufficientemente luminosa per essere facilmente visibile ad occhio nudo. Sulla base di parallasse misurazioni, questa stella è situata ad una distanza di circa 510 anni luce, 160 parsec da Terra . Perché è vicino all’eclittica , Albaldah a volte può essere occultata dalla Luna , e, molto raramente da pianeti del Sistema Solare. L'occultazione successiva da un pianeta si svolge il 17 febbraio 2035, quando sarà nascosta da Venere . Lo spettro di questa stella corrisponde a una classificazione stellare di F2 II. Il 'II' classe di luminosità è per una gigante luminosa che ha esaurito l'idrogeno nel suo nucleo e ha seguito un percorso evolutivo dalla sequenza principale delle stelle come il sole. Perché ha quasi sei volte la massa del Sole, ha raggiunto questo stadio in soli 67 milioni anni. La busta esterna è energia radiante ad una temperatura effettiva di circa 6590 K, dando il giallobianco di un tipo F. Pi Sagittarii ha due compagni nelle vicinanze. La prima si trova in una separazione angolare di 0,1 secondi d'arco da Albaldah, o almeno 13 Unità Astronomiche u.a.. La seconda è di 0,4 secondi d'arco di distanza, che è di 40 u.a. o più. Nulla si sa circa le orbite di queste stelle. 148 Dati Fisici ALBALDAH Classificazione Gigante Bianco Gialla Classe Spettrale F2 II Distanza dal Sole 507 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 19h 09m 45,83s Declinazione -21° 01′ 25,01″ DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari Massa 5,9 Masse Solari Temperatura Superficiale 6.590 K Periodo di Rotazione Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,35 Età Stimata 67 milioni di anni Velocità di rotazione 30 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,89 Magnitudine Assoluta -3,08 combinata Velocità Radiale Moto Proprio -9,8 km/s AR:-1,36 mas/anno – Dec -36,45 mas/anno 149 Al Nasl Origine del Nome Alnasl deriva dal ال ن صلaraba al-NASL che significa punta di freccia., Nushaba deriva dall'arabo Zujj alNashshaba significa la stessa Alnasl., Warida è derivato da ال وارد ال ن عمAl Na ʽ sono al Warid , gli struzzi Andando, l'asterismo composto questo, stella Sgr δ , ε Sgr e η Sgr. Questa stella, insieme a: Sgr δ , ε Sgr , ζ Sgr , λ Sgr , Sgr σ , τ Sgr e φ Sgr , costituita l'asterismo Teiera . Sgr δ e ε Sgr erano accadico Sinsuora-tu , o Si-nu-nu-tum , la Rondine. In cinese , 箕 JI, che significa setaccio , si riferisce ad un asterismo composto da γ Sagittarii, Sagittarii δ , ε Sagittarii e η Sagittarii . Di conseguenza, γ Sagittarii stessa è conosciuta come 箕宿一 JI Sù yī , inglese:. la prima stella di setaccio. Osservazioni Gamma Sagittarii Gamma Sgr , Sagittarii γ,γ Sgr è una 3 ° magnitudine nella costellazione del Sagittario . La posizione di questa stella costituisce la punta della freccia a prua del Sagittario del Centauro . Ha il corretto nome Alnasl NASL , El NASL , Nushaba Nash e Warida . Questa stella si trova abbastanza vicino alla Terra che la sua distanza può essere determinata utilizzando parallasse , ottenendo un valore di circa 96,9 anni luce 29,7 parsec . Ha una magnitudine apparente visuale di 2,98, che la rende la stella più brillante, settima nella costellazione. Una classificazione stellare di K1 III rivela che si tratta di una stella gigante , che hanno ampliato a circa 12 volte il raggio solare . Ciò significa che ha esaurito l'idrogeno nel suo nucleo e si è evoluta dalla sequenza principale . L'abbondanza di elementi diversi da idrogeno ed elio in questa stella, quello che gli astronomi, termine della stella metallicità , è inferiore rispetto al Sole . Gamma Sagittarii ha una temperatura effettiva di 4760 K, rispetto a 5778 K per il sole. È questa temperatura più bassa che dà Gamma Sagittarii la tonalità arancione che è una caratteristica di tipo K. stelle . C'è un compagno più debole ottica a circa 50 minuti d'arco a nord di questa stella. Si tratta di magnitudine 4,7 variabile Cefeide stelle designato W Sagittarii . 150 Dati Fisici AL NASL Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K1 III Distanza dal Sole 97 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 18h 05m 48,5s Ascensione Retta -30° 25′ 27″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 12 Raggi Solari Massa 2 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.800 K Periodo di Rotazione Luminosità 64 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,01 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,98 media Magnitudine Assoluta 0,60 Velocità Radiale Moto Proprio 22 km/s AR:-53,92 mas/anno – Dec -180,9 mas/anno 151 Rukbat Origine del Nome I nomi Alrami e Rukbat , derivato dalla lingua araba al-Rukbat Rami = il ginocchio dell'arciere . Non deve essere confuso con Delta Cassiopeiae , che è anche chiamato Ruchbah o Rukbat, dall’ arabo رك بةrukbah che significa ginocchio. In cinese , 天渊 Tian Yuan , il che significa primavera celeste , si riferisce ad un asterismo composto da α Sagittarii, β 1 Sagittarii e β 2 Sagittarii . Di conseguenza, α stesso Sagittarii è conosciuto come 天渊三 San Tian Yuan , inglese:. la terza stella della Primavera Celeste Questa stella, insieme a β 1 Sgr e β 2 Sgr , erano Al Ṣuradain أل سردی ن, i due Surad, uccelli del deserto. Osservazioni Sagittarii Alpha Alpha Sgr , Sagittarii α , α Sgr è una stella nella costellazione del Sagittario . Ha il tradizionale nomi Alrami e Rukbat . Alpha Sagittarii è una blu, classe B stella nana . Non sembra particolarmente brillante nel cielo ad occhio nudo, con una visuale magnitudine apparente di 3,97. Tuttavia, questo è dovuto alla sua distanza, in realtà, la stella è due volte più calda del sole e considerevolmente più massiccia, con una luminosità in lunghezze d'onda visibili circa 40 volte maggiore di quella del sole. Sulla base di un eccesso di emissioni di radiazione infrarossa , può avere un disco di detriti , molto simile a Vega . Non è chiaro perché Bayer designato questa stella come l'alfa, piuttosto che ε Sgr o σ Sgr . Questo ha portato alcune mappe stellari vecchie per descrivere occasionalmente Alfa e Beta Sgr come molto più brillante di quanto non siano in realtà, in quanto sono invisibili dal nord Europa, di essere troppo a sud per vederla. Questo è un mono foderato sistema binaria spettroscopica. Il ROSAT All Sky Survey ha scoperto che Alpha Sagittarii emette un flusso eccessivo di raggi X, che non si prevede la provenienza da una stella di questa classe spettrale. La spiegazione più probabile è che la compagna è un attiva pre-stella della sequenza principale, oppure una stella che ha appena raggiunto la sequenza principale. 152 Dati Fisici RUKBAT Classificazione Nana Blu Classe Spettrale B8 V Distanza dal Sole anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 19h 23m 53,17s Declinazione -40° 36′ 57,37″ DATI FISICI Raggio Medio 2,49 Raggi Solari Massa Masse Solari Temperatura Superficiale 12.370 K Periodo di Rotazione Luminosità 60 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,10 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,97 Magnitudine Assoluta 0,37 Velocità Radiale Moto Proprio -0,7 km/s AR:30,49 mas/anno – Dec -119,21 mas/anno 153 Capricorno Deneb Algedi Origine del nome Il nome tradizionale 'Deneb Algedi' deriva dalla lingua araba ذن ب ال جديðanab al-Jady , che significa la coda della capra, riferendosi alla coda simili a pesci del mare celeste-capra Capricorno . Secondo l'astrologia , la rappresentazione Deneb Algedi di una coda flessibile si riflette nella sua associazione con la fortuna sia buona e cattiva allo stesso modo. E 'stato uno dei quindici stelle Behenian di medievale astrologia, associato con calcedonio, maggiorana e il cabalistico simbolo . In astronomia cinese , δ Capricorni è noto come 垒壁阵四 BI zhen lei sì , che significa la quarta stella della linea dei bastioni. Ci si riferisce alla sua presenza in mezzo a un asterismo noto come La linea di bastioni , che comprende anche κ Capricorni , ε Capricorni , γ Capricorni , ι Aquarii , λ Aquarii , σ Aquarii , Aquarii φ , 27 Piscium , 29 Piscium , Piscium 33 e 30 Piscium . Osservazioni Delta Capricorni Cap δ, δ Capricorni, anche tradizionalmente chiamata Deneb Algedi e Scheddi , è una stella binaria sistema di circa 39anni luce di distanza nella costellazione del Capricorno il Mare di capra . La stella primaria del sistema è un gigante bianca e la luce combinata dei suoi membri rende luminosa la stella singola all'interno della costellazione. Perché è vicino alla eclittica , Delta Capricorni può essere occultata dalla Luna , e anche raramente da pianeti . Delta Capricorni è una binaria ad eclisse sistema stellare simile a Algol , con un periodo orbitale di 1.022768 giorni e una inclinazione vicino alla linea di vista dalla Terra. Il picco di magnitudine apparente visuale della coppia è 2.81. Durante un'eclissi del primario, tale grandezza scende dello 0,24. Quando il primario sta eclissando il secondario, l'ampiezza si riduce di 0,09. Il componente principale, Delta Capricorni A, ha un generale classificazione stellare di A7M III, che indica che si tratta di una stella gigante che ha esaurito la fornitura di idrogeno nel suo nucleo. Più specificamente, questo è un chimicamente peculiare Am stella di tipo spettrale di kA5hF0mF2 III sotto il sistema MK riveduto. Questa notazione indica che la linea K corrisponde alla temperatura di una stella A5, il tipo di idrogeno spettrale corrisponde un F0, e le metalliche righe di assorbimento corrispondono a una stella F2. In passato questa stella è stata sospettata di essere una variabile Delta Scuti , che è raro per una stella Am. Questa categorizzazione è stata messa in discussione durante le osservazioni nel 1994 e non è più probabile una stella variabile. Rispetto al Sole, il primario ha il doppio della massa e quasi due volte il raggio. Si sta ruotando rapidamente con una proiezione velocità di rotazione di 105 km s . Questo tasso di rotazione è sincrona con il periodo orbitale. Si noti che è insolito per una stella Am di avere una velocità di rotazione elevata. La busta esterna della stella è energia radiante ad una temperatura effettiva di 7301 K, dando il bianco color bagliore di una stella di tipo A. Il componente secondario è un tipo G o K con il 90% circa della massa del sole. Ci sono due compagni ottici. Una stella di magnitudine sedicesimo è uno minuti d'arco di distanza, mentre la tredicesima magnitudine D si trova a due minuti d'arco di distanza dal sistema. 154 155 Dati Fisici DENEB ALGEDI Classificazione Gigante Bianca Classe Spettrale A7 MIII Distanza dal Sole 38,8 anni luce Tipo Variabile Delta Scuti COORDINATE Ascensione Retta 21h 47m 02,44s Declinazione -16° 07′ 38,23″ DATI FISICI Raggio Medio 1,91 Raggi Solari Massa 2 Masse Solari Temperatura Superficiale 7.300 K Periodo di Rotazione 1,022 giorni Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,31 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 105 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,81 Magnitudine Assoluta 2,49 Velocità Radiale Moto Proprio -6,3 km/s AR:261,7 mas/anno – Dec -296,7 mas/anno 156 Dabih Origine del nome Beta Capricorni Cap β, β Capricorni è un sistema stellare nelle costellazione Capricorno . Ha il nome tradizionale Dabih , che deriva dal arabo ال ذاب حal-dhābiḥ , che significa il macellaio. Il sistema β Capricorni si trova a 328 anni luce dalla essere occultata dalla Luna , significa Bue, asterismo , e si 2 Terra. Perché anche è raramente riferisce ad alla eclittica , vicino da pianeti . un Capricorni In cinese , 牛宿 Su asterismo Niu , composto β può il che da β 2 Capricorni, α Capricorni , ξ Capricorni ,π Capricorni , ο Capricorni e ρ Capricorni . Di conseguenza, β Capricorni stesso è noto come 牛宿一 niu Su yī , inglese:. la prima stella del Bue. Osservazioni Beta Capricorni β Cap / β Capricorni, nota anche come Dabih, è una stella gigante brillante arancione di magnitudine 3,08 situata nella costellazione del Capricorno. Dista 344 anni luce dal sistema solare. Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe; grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,1, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine giugno e novembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. La primaria è una gigante brillante arancione; possiede una magnitudine assoluta di -2,04 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare. Beta Capricorni è un sistema multiplo formato da 6 componenti. La componente principale A è una stella di magnitudine 3,08. La componente B è di magnitudine 6,2, separata da 205,3 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 267 gradi. La componente C è di magnitudine 10,2, separata da 0,8 secondi d'arco da B e con angolo di posizione di 089 gradi. La componente D è di magnitudine 9,0, separata da 226,6 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 134 gradi. La componente E è di magnitudine 13,0, separata da 111,7 secondi d'arco da A e con angolo di posizione di 294 gradi. La componente F è di magnitudine 13,4, separata da 6,4 secondi d'arco da E e con angolo di posizione di 322 gradi. Per la sua posizione prossima all'eclittica è talvolta soggetta ad occultazioni da parte della Luna e, più raramente, dei pianeti, generalmente quelli interni. L’ultima occultazione lunare è avvenuta il 18 novembre 2012. 157 158 Dati Fisici DABIH Classificazione Gigante Brillante Arancione Classe Spettrale K0 II+ Distanza dal Sole 344 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 20h 21m 00,68s Declinazione -14° 46′ 52,92″ DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari Massa Masse Solari Temperatura Superficiale K Periodo di Rotazione Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,79 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,08 Magnitudine Assoluta -2,04 Velocità Radiale Moto Proprio -18,9 km/s AR:48,42 mas/anno – Dec 14,00 mas/anno 159 Algedi Origine del nome Può essere anche chiamata Algiedi, Al Giedi o Giedi; anche se Giedi è a volte usato per riferirsi a β Capricorni. Il nome Algedi deriva dall'arabo ال جديal-jady (il capretto), che è anche il nome arabo della costellazione del Capricorno Osservazioni. Algedi Alpha Capricorni, α Cap è una stella binaria ottica nella costellazione del Capricorno. La designazione è condivisa da due sistemi stellari non legati gravitazionalmente tra di loro: α¹ Capricorni, anche chiamata Prima Giedi. La componente principale del sistema è una supergigante gialla che dista circa 686 anni luce dalla Terra. α² Capricorni, anche chiamata Seconda Giedi. La componente principale è una gigante gialla che dista circa 108,69 anni luce dalla Terra. I due sistemi sono separati da 0,11° nel cielo e sono risolvibili anche a occhio nudo, come avviene per Mizar e Alcor nell'Orsa Maggiore. Algedi 1 - 2 160 161 Dati Fisici ALGEDI Classificazione Super Gigante Gialla – Gigante Gialla Classe Spettrale G3 Ib – G8 III Distanza dal Sole 687 - 109 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 20h 17m 38,87s - 20h 18m 03,22s Declinazione -12° 30′ 29,57″ - 01° 32’ 41,49” DATI FISICI Raggio Medio 6,5 Raggi Solari Massa 5 Masse Solari Temperatura Superficiale 5.700 K Periodo di Rotazione 23 giorni Luminosità 752 - 35 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,10 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 4,23 – 3,57 Magnitudine Assoluta -2,39 – 0,95 Velocità Radiale km/s AR: mas/anno – Dec mas/anno Moto Proprio 162 Nashira Origine del nome Gamma Capricorni γ Cap, γ Capricorni è una stella gigante nella costellazione Capricorno . Ha il nome tradizionale Nashira , che viene dalArabo س عد ن ا شرة- Saad nashirah per il fortunato o portatore di buone notizie. In cinese , 垒壁阵 lei Bi zhen , il che significa linea di mura , si riferisce ad un asterismo composto da γ Capricorni, κ Capricorni , ε Capricorni , δ Capricorni , ι Aquarii , σ Aquarii , λ Aquarii , Aquarii φ , 27 Piscium , 29 Piscium , Piscium 33 e 30 Piscium . Di conseguenza, γ Capricorni stesso è conosciuto come 垒壁阵三 lei Bi zhen San , inglese:. la terza stella della linea di bastioni. Osservazioni Perché è vicino alla eclittica , γ Capricorni può essere occultata dalla Luna , e raramente di pianeti . γ Capricorni è un blu-bianco tipo A A7III stella gigante con una media magnitudine apparente di 3,69. Si trova a circa 139 anni luce dalla Terra . E 'classificato come un tipo di Alpha2 Canum variabili e la sua luminosità varia da 0,03 magnitudini. 163 Venaticorum stelle Dati Fisici NASHIRA Classificazione Gigante Gialla Classe Spettrale F0 p Distanza dal Sole 139 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 21h 40m 05,46s Declinazione -16° 39′ 44,31″ DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari Massa 2,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 7.520 K Periodo di Rotazione Luminosità 47 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,32 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 40 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,97 Magnitudine Assoluta 0,54 Velocità Radiale Moto Proprio -31,2 km/s AR:187,39 mas/anno – Dec -22,33 mas/anno 164 Acquario Sadalsuud Origine del nome Sadalsuud Beta Aquarii - β Aqr è la stella più brillante della costellazione dell'Acquario. La sua magnitudine apparente è 2,90 e dista 536 anni c luce dalla Terra. Il nome tradizionale Sadalsuud deriva c dall'espressione araba س عد ال س عودsa d as-su ūd, che significa fortuna delle fortune. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste australe, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto molto oltre il circolo polare artico. Nell'emisfero sud invece appare circumpolare solo nelle aree più interne del continente antartico. La sua magnitudine pari a 2,9 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine agosto e dicembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Sadalsuud appartiene alla classe spettrale G0Ib ed è un membro della rara classe di stelle note come supergiganti gialle. Ha una massa 6 volte quella solare ed un raggio 50 volte superiore. Con una temperatura superficiale di 5700 K è 2350 volte più luminosa del Sole. Il telescopio spaziale Chandra ha riscontrato, proveniente da questa stella, un'emissione di raggi X piuttosto inusuale; è infatti la prima emissione di raggi X osservata in una supergigante gialla. Sadalsuud ha due compagne rispettivamente a 37 e 60 secondi d'arco di distanza, di magnitudine 11 e 11,60, che non sembrano legate fisicamente alla supergigante. 165 Dati Fisici SADALSUUD Classificazione Super Gigante Gialla Classe Spettrale G0 lb Distanza dal Sole 610 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 21h 31m 33,53s Declinazione -05° 34′ 16,23″ DATI FISICI Raggio Medio 50 Raggi Solari Massa 6,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 5.700 K Periodo di Rotazione Luminosità 2.350 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,84 Età Stimata 60 milioni di anni Velocità di rotazione 6,3 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,90 Magnitudine Assoluta -3.18 Velocità Radiale Moto Proprio 6,5 km/s AR:18,77 mas/anno – Dec -8,21 mas/anno 166 Sadalmelik Origine del nome Sadalmelik α Aqr / α Aquarii è una stella supergigante gialla situata nella costellazione dell'Acquario, di cui tutta via non è la stella più luminosa il titolo corrisponde a β Aquarii. La sua magnitudine apparente è di 2,95, e dista 525 anni luce dal sistema solare. Il nome Sadalmelik deriva dall'espressione araba س عد ال م لكsacd almalik/mulk, che significa fortuna del re/regno, così anche come Rucbah, nome con cui viene anche indicata Delta Cassiopeiae δ Cas / δ Cassiopeiae. È una delle due sole stelle con nomi propri antichi ad essere attraversata dall'equatore celeste. L'origine del nome arabo è andata persa nella storia. Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nei pressi del polo sud. Essendo di magnitudine 2,95, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine agosto e dicembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Sadalmelik è un membro della rara classe di stelle nota come supergiganti gialle; è di classe spettrale G2Ib, ha un raggio quasi 80 volte quello del Sole e la sua luminosità è 3000 volte più grande, facendola appartenere alla classe spettrale G2Ib. È un membro della rara classe di stelle nota come supergiganti gialle. Sadalmelik ha una compagna ottica di dodicesima magnitudine, 110 secondi d'arco e con un angolo di posizione di 40°. 167 denominata CCDM J22058-0019B, separata di Dati Fisici SADALMELIK Classificazione Super Gigante Gialla Classe Spettrale G2 lb Distanza dal Sole 525 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 22h 05m 47,04s Declinazione -00° 19′ 11,46″ DATI FISICI Raggio Medio 77 Raggi Solari Massa 6,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 5.210 K Periodo di Rotazione Luminosità 3.000 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,97 Età Stimata 53 milioni di anni Velocità di rotazione 6,7 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,95 Magnitudine Assoluta -3,88 Velocità Radiale Moto Proprio 7,5 km/s AR:18,25 mas/anno – Dec -9,39 mas/anno 168 Skat Origine del nome Generalmente si considera che il nome tradizionale derivi dalla parola araba as-saq, che significa gamba o tibia; comunque è stato suggerito anche che la vera derivazione provenga dall'arabo ši'at, che significa augurio. Osservazioni Delta Aquarii δ Aqr/δ Aquarii è la terza stella più brillante della costellazione dell'Acquario. È nota anche con il nome tradizionale di Skat oScheat, nome riferito anche a Beta Pegasi. Si pensa che Delta Aquarii faccia parte dell'Associazione Stellare dell'Orsa Maggiore. 169 Dati Fisici SKAT Classificazione Bianca di sequenza principale Classe Spettrale A3 V Distanza dal Sole 160 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 22h 54m 39,0s Ascensione Retta -15° 49′ 15″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 2,4 Raggi Solari Massa 2 Masse Solari Temperatura Superficiale 9.000 K Periodo di Rotazione Luminosità 26 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,068 Età Stimata 300 milioni di anni Velocità di rotazione 81 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,27 Magnitudine Assoluta -0,20 Velocità Radiale Moto Proprio 18 km/s AR:-42,60 mas/anno – Dec -27,89 mas/anno 170 Sedaltager Origine del nome Zeta Aquarii ζ Aqr / ζ Aquarii è una stella nana bianco-gialla nella sequenza principale di magnitudine 3,65 situata nella costellazione dell'Acquario. Dista 103 anni luce dal sistema solare. Zeta Aquarii ha il nome tradizionale di Sadaltager o Altager, dall'arabo س عد ال تاجرsa‘d al-tājir la fortuna del mercante Osservazioni Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale, ma molto in prossimità dell'equatore celeste; ciò comporta che possa essere osservata da tutte le regioni abitate della Terra senza alcuna difficoltà e che sia invisibile soltanto nelle aree più interne del continente antartico. Nell'emisfero nord invece appare circumpolare solo molto oltre il circolo polare artico. Essendo di magnitudine 3,6, la si può osservare anche dai piccoli centri urbani senza difficoltà, sebbene un cielo non eccessivamente inquinato sia maggiormente indicato per la sua individuazione. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine agosto e dicembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. La stella è una nana bianco-gialla nella sequenza principale; possiede una magnitudine assoluta di 1,14 e la sua velocità radiale positiva indica che la stella si sta allontanando dal sistema solare. Zeta Aquarii è un sistema stellare formato da due componenti. La di magnitudine 3,65. La componente B è di magnitudine 4,6. 171 componente principale A è una stella Dati Fisici SEDALTAGER Classificazione Nana Bianco Giallo nella sequenza principale Classe Spettrale F3 III-IV C Distanza dal Sole 103 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 22h 28m 49,91s Declinazione -00° 01′ 11,90″ DATI FISICI Raggio Medio 3,72 Raggi Solari Massa 2,02 Masse Solari Temperatura Superficiale 6.760 K Periodo di Rotazione Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,40 Età Stimata 1 miliardo di anni Velocità di rotazione 62 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,65 Magnitudine Assoluta 1,14 Velocità Radiale Moto Proprio 25,9 km/s AR:191,32 mas/anno – Dec 37,47 mas/anno 172 Sadachbia Origine del nome Gamma Aquarii γ Aqr, Aquarii γ è la designazione di Bayer per una stella nella costellazione dell'Acquario . Ha il nome tradizionale Sadachbia, da una espressione araba دعس األخ ب یةSa'ad al-'axbiyah fortuna delle case, tende, nel sistema Hindu è chiamato anche Sadhabhisk in devnagari, sadhayam in tamil. Questa stella ha una magnitudine apparente visuale di 3,849, ed è uno dei membri più brillanti della costellazione. Sulla base di parallasse misurazioni, questa stella è situata ad una distanza di circa 164 anni luce, 50 parsec, dal Sole, con un margine di errore del 5%. Nel catalogo delle stelle nel Calendarium di Al Achsasi Al Mouakket , questa stella è stata designata Aoul al Achbiya أول أألج ب یة- awwil al ahbiyah , che è stato tradotto in latino come Tabernaculorum Prima , cioè il primo di fortuna delle case, tende . Questa stella, insieme aAqr π Seat, ζ Aqr (Sadaltager / AChR al Achbiya) e η Aqr Hydria, sono stati al Aḣbiyah األخ ب یة, la tenda. <nome re = allen1963f / > In cinese , 坟墓 FEN Mù , che significa tomba , si riferisce ad un asterismo composto da Aquarii γ, ζ Aquarii , η Aquarii , Aquarii π . Di conseguenza, γ Aquarii stesso è conosciuto come 坟墓二 FEN Mù Er , inglese: la seconda stella della Tomba Osservazioni. Gamma Aquarii è una stella di tipo A sequenza principale con una classificazione stellare di A0 V, ed è più estesa e più massiccia rispetto al sole. Si tratta di un candidato Lambda Bootis stelle , suggerendo che potrebbe essere maturata a bassa metallicità del gas circumstellare. Si è in rotazione in modo relativamente rapido con una velocità di rotazione previsto di 80 km s . Questo valore dà un limite inferiore per l'attuale azimutale velocità lungo l'equatore della stella. L' atmosfera esterna della Gamma Aquarii è energia radiante ad una temperatura effettiva di 10.500 K, , che è quasi il doppio della temperatura alla superficie del sole. Questo calore è ciò che dà Gamma Aquarii il bianco-caldo bagliore di una stella di tipo A- . 173 Dati Fisici SADACHBIA Classificazione Classe Spettrale A0 V Distanza dal Sole 164 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 22h 21m 39,38s Declinazione -01° 23′ 14,40″ DATI FISICI Raggio Medio Non determinato Raggi Solari Massa Non determinato Masse Solari Temperatura Superficiale 10.500 K Periodo di Rotazione Luminosità Non determinato Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,060 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 80 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,85 Magnitudine Assoluta Velocità Radiale Moto Proprio -15 km/s AR:129,53 mas/anno – Dec 7,77 mas/anno 174 Pesci Alpherg Origine del nome La stella, a volte conosciuto come Alpherg , ha un oscuro nome babilonese Kullat Nunu , quest'ultimo è la parola babilonese per i pesci e l'ex Kullat, riferendosi a un secchio o il cavo che lega il pesce insieme. In cinese , 右更 si Geng , il che significa ufficiale incaricato del Pascolo , si riferisce ad un asterismo composto da η Piscium, Piscium ρ , Piscium π , ο Piscium e 104 Piscium . Di conseguenza, si è η Piscium è noto come 右更二 si Geng Er , inglese:. la seconda stella del funzionario incaricato del Pascolo. Osservazioni Eta Piscium Eta Psc , η Piscium , η Psc è la più brillante stella in costellazione dei Pesci . Eta Piscium si trova a una distanza di circa 294anni luce dalla Terra e brilla a magnitudine 3,62. È di tipo spettrale G7 III. Il totale luminosità di questa stella è 316 volte quella del sole mentre la sua temperatura superficiale è 4930 kelvin . La stella ha un raggio di 26 solare volte mentre la sua massa è 3,5-4 masse solari . Eta Piscium ha una debole stella compagna con un distacco di circa 1 ". 175 Dati Fisici ALPHERG Classificazione Gigante Gialla Classe Spettrale G7 IIIa Distanza dal Sole 294 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 01h 31m 29s Declinazione 15° 20′ 45″ DATI FISICI Raggio Medio 23 Raggi Solari Massa 4 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.900 K Periodo di Rotazione Luminosità 316 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,969 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 8 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,62 Magnitudine Assoluta -1.52 Velocità Radiale Moto Proprio 13,78 km/s AR:27,14 mas/anno – Dec -2,64 mas/anno 176 Simmah Origine del nome In cinese , 霹雳 PI LI , significato Thunderbolt , si riferisce ad un asterismo composto da γ Piscium,Piscium β , θ Piscium , ι Piscium e Piscium ω . Di conseguenza, γ stesso Piscium è conosciuto come 霹雳二 Pi Li Er , inglese:. la seconda stella di Thunderbolt Osservazioni Gamma Piscium Gamma Psc , Piscium γ,γ Psc è una stella a circa 138 anni luce dalla Terra , nella costellazione dei Pesci . Essa emette gas ogni 56 anni che gli scienziati chiamano pheses stelle. Si tratta di una stella gialla con un tipo spettrale di G9 III, che significa che ha una temperatura superficiale di 4885 K ed è una stella gigante . E' leggermente più fredda del nostro Sole, ma è 10 raggi solari di dimensioni e brilla con la luce di 61 Soli. In una magnitudine apparente di 3,7, è la seconda stella più brillante della costellazione Pesci, tra Eta e Alpha . E’ una stella A2 bianca, ha un’età di 5,5 miliardi di anni. Gamma Piscium si muove attraverso il cielo in tre quarti di secondo d'arco all'anno, che è a 138 anni luce corrisponde a 153 chilometri al secondo. Questo suggerisce che è un visitatore di un'altra parte della Via Lattea , in termini astronomici, potrà presto lasciare la zona del sole. La sua metallicità è solo un quarto di quella del Sole, e visitatori provenienti da fuori il disco sottile che compone la Via Lattea tendono ad essere povere di metalli. Essa ha anche un basso contenuto di carbonio-azoto. Gamma Piscium si trova all'interno di un asterismo noto come il cerchio dei Pesci. 177 Dati Fisici SIMMAH Classificazione Gialla Classe Spettrale G9 III Distanza dal Sole 138 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 23h 17m 09,94s Declinazione 03° 16′ 56,24″ DATI FISICI Raggio Medio 10 Raggi Solari Massa 1,03 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.885 K Periodo di Rotazione Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,924 Età Stimata 5,46 milioni di anni Velocità di rotazione km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,70 Magnitudine Assoluta Velocità Radiale Moto Proprio -13,6 km/s AR:759,82 mas/anno – Dec 17,77 mas/anno 178 Alrisha Origine del nome Alrisha α Piscium è una stella binaria situata nella costellazione dei Pesci. Il nome deriva dal arabico ال ر شآء al-rišā’ e significa il nodo. Alrisha presenta una magnitudine apparente da Terra di 3,81 ed è distante dal sistema solare 139 anni luce. Le componenti del sistema sono separate tra loro di 1,3 secondi d'arco. Osservazioni Alrisha A, la componente principale, ha una magnitudine di 4,33, è 2,3 volte più massiccia del Sole e 30 volte più luminosa. Il suo tipo spettrale è A0p, dove la p indica che è una stella bianca peculiare, ha un campo magnetico particolarmente forte, 1000 volte superiore al campo magnetico terrestre. Alrisha B è di classe Am; in questo caso la m è indice di una stella che mostra una sovrabbondanza di metalli. La sua magnitudine apparente è 5,23 ed è un po' meno massiccia e luminosa della compagna. Le stelle orbitano attorno al comune centro di massa in un periodo di 720 anni, ad una distanza che varia da 50 a 190 u.a. su un'orbita molto eccentrica. La distanza minima tra le due componenti avverrà nel 2060. 179 Dati Fisici ALRISHA Classificazione Bianca di sequenza principale Classe Spettrale A0 pSiSr – A3 m Distanza dal Sole 139 anni luce Tipo Variabile COORDINATE 02h 02m 02,8s Ascensione Retta 02° 45′ 49″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari 2,3 – 1,8 Masse Solari Massa 9.500 – 8.500 K Temperatura Superficiale Periodo di Rotazione Luminosità 31 - 12 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,03 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 70 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 3,81 combinata 4,33 – 5,23 Magnitudine Assoluta Velocità Radiale 8,5 km/s AR: mas/anno – Dec mas/anno Moto Proprio 180 Vernalis Origine del nome In cinese , 霹雳 PI LI , significato Thunderbolt , si riferisce ad un asterismo composto da Piscium ω, Piscium β , γ Piscium , θ Piscium e Piscium ι . Di conseguenza, Piscium ω stesso è conosciuto come 霹雳五 Pi Li wu , inglese:. la quinta stella di Thunderbolt Osservazioni Piscium Omega Omega Psc , Piscium ω , ω Psc è una stella di circa 106 anni luce dalla Terra , nella costellazione dei Pesci . Ha un tipo spettrale di F4IV, significa che è un sub gigante / stella nana, e ha una temperatura di 6.600 gradi Kelvin. Si può o non può essere un vicino sistema stellare binario . Variazioni nel suo spettro una volta erano interpretati come dargli un periodo orbitale di 2,16 giorni, ma questa affermazione è stata poi smentita come false. Si trova a 20 volte più luminosa del nostro Sole ed è 1,8 volte più grande della massa, se si tratta di una singola stella. Contare le stelle con i numeri di Flamsteed , lettere greche , e nomi propri, Omega Piscium è la stella di nome con il più alto ascensione retta simile alla longitudine terrestre. A causa del 26.000 anni oscillazione dell'asse della Terra, questo cambierà nel 2013, quando la sua ascensione retta si resetta a 0 ore. E' la prima stella ad est del Circlet dei Pesci, che rappresenta la testa del pesce occidentale della costellazione. 181 Dati Fisici VERNALIS Classificazione Sub Gigante Stella Nana Classe Spettrale F4 IV Distanza dal Sole 108 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 23h 59m 18,69s Declinazione 06° 51′ 47,96″ DATI FISICI Raggio Medio Raggi Solari Massa Masse Solari Temperatura Superficiale 10.500 K Periodo di Rotazione Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,42 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 4,04 Magnitudine Assoluta 1,47 Velocità Radiale Moto Proprio 1,9 km/s AR:148,49 mas/anno – Dec .112,16 mas/anno 182 Ofiuco Ofiuco in latino Ophiuchus, colui che porta il serpente, serpentario, colui che domina il serpente; Ὀφιοῦχος, Ofioùchos in greco è una delle 88 moderne costellazioni, ed è anche una delle 48 costellazioni originarie menzionate da Tolomeo. Nella sua parte meridionale è anche attraversata dall'eclittica, e fra le 13 costellazioni dello zodiaco moderno è l'unica che non ha dato il nome ad un segno astrologico. Ras Alhague Origine del nome Ras Alhague α Oph / α Ophiuchi / Alfa Ophiuchi è la stella più luminosa della costellazione dell'Ofiuco. È chiamata anche Rasalhague. Il suo nome proprio tradizionale deriva dall'arabo رأس ال ح یةraʾs al-ḥayyah, che significa testa dell'incantatore di serpenti. In effetti in latino Ophiuchus significa colui che porta il serpente e Ras Alhague è posta proprio in corrispondenza della testa di questa figura mitologica. Essendo solo 12° sopra l'equatore celeste, Ras Alhague è visibile da quasi tutte le aree della Terra e da tutte le aree popolate in particolare. Dalla distanza di 46anni luce, essa brilla alla magnitudine apparente di 2,10, il che ne fa la cinquantacinquesima stella più luminosa della volta celeste. Osservazioni Ras Alhague è una stella bianca di classe spettrale A5 IV. Inizialmente è stata considerata una gigante, ma si è poi corretta questa classificazione e la si considera ora una sub gigante. La sua temperatura superficiale media è 8.250 K. Dalla distanza, luminosità apparente e temperatura si ricava che la luminosità intrinseca di questa stella è circa 30 volte quella solare e che il suo raggio circa due volte e mezzo quello del Sole. Si ipotizza inoltre una massa di poco superiore al doppio di quella del Sole. Più una stella è massiccia, più velocemente brucia il suo combustibile nucleare. All'età stimata di 770 milioni di anni, Ras Alhague ha da poco abbandonato la sequenza principale, avendo esaurito la riserva di idrogeno all'interno del suo nucleo. Si è di conseguenza formato un nucleo interno di elio, per ora inerte. Esso sta contraendosi e scaldandosi e entro pochi milioni di anni raggiungerà una temperatura tale da innescare la fusione dell'elio in carbonio e ossigeno. Nel frattempo l'innalzamento della temperatura del nucleo, sta lentamente facendo espandere gli strati superficiali della stella, che sta pertanto aumentando di dimensioni. Il suo destino è quello di diventare prima una gigante e poi una nana bianca. Ras Alhague è caratterizzata da una velocità di rotazione molto elevata: 225 km/s all'equatore. Questo valore rappresenta circa l'80% della velocità alla quale la stella si frantumerebbe a causa della forza centrifuga. Proprio tale forza produce un notevole schiacciamento della stella ai poli: Ras Alhague è all'equatore circa il 20% più grande che ai poli in particolare si calcola un raggio di 2,390 raggi solari ai poli e di 2,871 all'equatore. Inoltre trovandosi la superficie della stella significativamente più lontana dal nucleo all'equatore rispetto ai poli, la sua temperatura varierà a secondo del punto considerato: ai poli la temperatura superficiale è di 9300 K, mentre all'equatore è di appena 7460 K. La costruzione di un preciso modello della forma e della temperatura superficiale della stella può influenzare la stima degli altri suoi parametri. Ras Alhague è in realtà una stella doppia, avendo la principale una compagna di minore luminosità. Da una serie di misurazioni compiute fra il1999 e il 2004 è risultato che le due componenti orbitano l'una intorno all'altra con un periodo di 8 anni e mezzo in un'orbita molto eccentrica(e=0,82). All'afastro la separazione delle due componenti è di appena 770 mas, il che rende lo studio del sistema non facile. In ogni caso, la componente meno luminosa è stimata essere una stella di 183 classe spettrale K2 V, avente una massa 0,778. Dovrebbe essere circa 80 volte meno luminosa della principale. 184 Dati Fisici RAS ALHAGUE Classificazione Sub Gigante Bianca Classe Spettrale A5 IV Distanza dal Sole 46,7 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 17h 34m 56,97s Declinazione 12° 33′ 36,12″ DATI FISICI Raggio Medio 2,5 Raggi Solari Massa 2,1 Masse Solari Temperatura Superficiale 8.250 K Periodo di Rotazione Luminosità 30,2 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,16 Età Stimata 770 milioni di anni Velocità di rotazione 225 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,10 Magnitudine Assoluta 1,30 Velocità Radiale Moto Proprio 12,6 km/s AR:110,08 mas/anno – Dec .-222,61 mas/anno 185 Sabik Origine del nome L'origine del nome Sabik non è chiaro: deriva dalla lingua araba e sembra alludere a qualcuno precedente, Invece, in Cina, era chiamata Sung, uno dei più antichi stati feudali di quel paese. Inoltre, nell'Impero Accadico, insieme a θ Ophiuchi e ξ Ophiuchi, formava il Tsir o Sir, il serpente. Osservazioni Sabik, nome di η Ophiuchi η Oph / 35 Ophiuchi, è una sistema binario della costellazione dell'Ofiuco. Con una magnitudine apparente di 2,43 è la seconda stella più luminosa della costellazione dopo Ras Alhague. Grazie alla sua posizione non fortemente australe, può essere osservata dalla maggior parte delle regioni abitate della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero sud siano più avvantaggiati. Nei pressi dell'Antartide appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità del circolo polare artico. La sua magnitudine pari a 2,43 le consente di essere scorta con facilità anche dalle aree urbane di moderate dimensioni. Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra maggio e settembre; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste. Distante 84 anni luce dal sistema solare, Sabik è una stella binaria formata da due stelle bianche di sequenza principale molto simili: Sabik A: di tipo spettrale A2.5Va, possiede una luminosità 35 volte superiore a quella del Sole, un raggio 2 volte e mezzo quello della nostra stella e una massa 2,3 volte superiore; è 300 gradi K più calda della compagna. Sabik B: di tipo spettrale A3V, è appena più fredda e piccola della compagna. Possiede una massa e un raggio uguali al doppio della nostra stella. Risplende come 21 Soli. La velocità di rotazione proiettata del sistema è di 23 km/s, ma non ci sono prove che una o entrambe le stelle potrebbero avere livelli alti di alcuni metalli, un fenomeno comune a stelle di classe A con una rotazione lenta. La massa combinata di entrambe le stelle misura circa 4,8masse solari. Una caratteristica rara del sistema è la grande eccentricità dell'orbita (ε = 0,94), il che rende la separazione tra le componenti variabile, con un periodo orbitale di circa 88 anni. Una simile configurazione dell'orbita rende impossibile la formazione di un sistema planetario. 186 Sabik 187 Dati Fisici SABIK Classificazione Sub Gigante Bianca Classe Spettrale A: A2 5Va – B: A3 V Distanza dal Sole 84 anni luce Tipo Variabile COORDINATE Ascensione Retta 17h 10m 22,7s Declinazione -15° 43′ 29,7″ DATI FISICI Raggio Medio 2,5 – 2,0 Raggi Solari Massa 2,3 – 2,0 Masse Solari 8.900 – 8.600 K Temperatura Superficiale Periodo di Rotazione 87,58 anni Luminosità 35 - 21 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,05 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 23 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,43 combinata Magnitudine Assoluta 0,37 Velocità Radiale Moto Proprio -0,9 km/s AR:40,13 mas/anno – Dec .99,17 mas/anno 188 Han Origine del nome E 'stato membro dell’ indigena araba asterismo al-Nasaq al-Yamani , Linea Sud di al-Nasaqān le due linee., con α Ser Unukalhai, Ser δ Qin, Tsin, ε Ser Ba, Pa, δ Oph YED Prior, ε Ser YED posteriore) e γ Oph Tsung Ching. Secondo il catalogo delle stelle nel memorandum tecnico 33-507, un catalogo stellare ridotto contenente 537 stelle con nome , al-Nasaq al-Yamani o Nasak Yamani era il titolo per due stelle: Ser δ come Nasak Yamani I e ε Ser come Nasak Yamani II escludere questa stella, α Ser ,Oph δ , ε Oph e γ Oph .-In cinese , 天市右垣 tian Shì si Yuan , cioè della parete destra della custodia mercato celeste , si riferisce ad un asterismo che rappresentano undici stati vecchi in Cina, che sta segnando il confine destro dell'involucro, composto da ζ Ophiuchi, β Herculis , γ Herculis , κ Herculis , Serpentis γ , β Serpentis , Serpentis α , δ Serpentis , ε Serpentis , Ophiuchi δ e ε Ophiuchi . Di conseguenza, ζ Ophiuchi stesso è conosciuto come 天 市右垣十一 tian Shì YoU YUAN Shiyi , inglese: la Stella undicesima parete destra della custodia Mercato celeste, rappresentano lo stato Han 韩, insieme con 35 Capricorni in dodici Stati, asterismo. Osservazioni Zeta Ophiuchi ζ Oph, ζ Ophiuchi è una stella situata nella costellazione di Ofiuco . Ha una magnitudine apparente visuale di 2,57, che la rende la terza stella più brillante della costellazione. Parallax misurazioni dare una distanza stimata di circa 366 anni luce 112 parsec dalla Terra. ζ Ophiuchi è una stella enorme, con più di 19 volte la massa del Sole e otto volte il suo raggio . La classificazione stellare di questa stella è O9.5 V, con la classe di luminosità di V che indica che è la produzione di energia nel suo nucleo dalla fusione nucleare dell'idrogeno. Questa energia viene emessa dalla busta esterna ad una temperatura effettiva di 34.000 K, dando la stella il colore blu di un O tipo . Sta ruotando rapidamente ed è vicino alla velocità con cui essa avrebbe cominciato a rompere. La velocità di rotazione proiettata può essere alta come 400 km /s e può ruotare ad una velocità di una volta al giorno. Questa è una stella giovane con un'età di solo tre milioni di anni. La sua luminosità è variabile in modo periodico simile a una variabile Beta Cephei . Questa periodicità ha una dozzina o più di frequenze comprese tra i cicli di 1-10 al giorno. Nel 1979, l'esame dello spettro di questa stella fu trovato dossi in movimento nei suoi profili linea di elio. Questa caratteristica da allora è stato trovata in altre stelle, che sono venute a essere chiamate ζ stelle OPH. Queste proprietà spettrali sono probabilmente il risultato di pulsazioni non radiali. Questa stella è circa a metà strada attraverso la fase iniziale della sua evoluzione stellare e, entro i prossimi pochi milioni di anni, espandersi in un rosso supergigante più larga dell'orbita di Giove prima di terminare la sua vita in una supernova lasciando dietro di sé una stella di neutroni o Pulsar. Dalla terra, una parte significativa della luce da questa stella è assorbita dalla polvere interstellare, in particolare alla fine blu dello spettro. In realtà, se non fosse per questa polvere, ζ Ophiuchi avrebbe brillato più volte più luminosa e di essere tra le stelle più luminose visibili. Emissioni di raggi X sono stati individuati da Zeta Ophiuchi che variano periodicamente. La rete di raggi X flusso è stimato a 1,2 × 10 31 erg s -1 .Nell'intervallo di energia di 0,5- 10 keV , questo flusso varia da circa il 20% per un periodo di 0,77 giorni. Questo comportamento può essere il risultato di un campo magnetico nella stella. La forza media misurata del campo longitudinale è di circa 141 G . ζ Ophiuchi si muove nello spazio con una velocità peculiare di 30 km s . Sulla base dell'età e la direzione del movimento di questa stella, è un membro del Superiore Scorpius sottogruppo del ScorpiusCentaurus Associazione di stelle che condividono una comune origine e velocità spaziale . Tali stelle in 189 fuga può essere espulso interazioni dinamiche tra tre o quattro stelle. Tuttavia, in questo caso la stella può essere un componente di un ex stella binaria sistema in cui è stato distrutto il primario più massiccio in una supernova Tipo II esplosione. La pulsar PSR B1929 10 potrebbe essere il residuo rimanente di questa supernova, come anche è stato espulso dall'associazione con un vettore di velocità che si adatta allo scenario. A causa della elevata velocità spaziale di Zeta Ophiuchi, in combinazione con alta luminosità intrinseca e la sua posizione corrente in una polvere ricca zona della galassia, la stella sta creando un arcoshock nella direzione del moto. Questo shock è stato reso visibile tramite NASA Wide-field Infrared Survey Explorer . La formazione di questo shock arco può essere spiegato con un tasso di perdita di massa di circa 1,1 × 10 -7 volte la massa del sole all'anno, il che equivale a la massa del Sole ogni nove milioni di anni. 190 Dati Fisici HAN Classificazione Gigante Blu Classe Spettrale O9 5V Distanza dal Sole 366 anni luce Tipo Variabile Beta Cefei COORDINATE Ascensione Retta 16h 37m 09.54s Declinazione -10° 34′ 01,53″ DATI FISICI Raggio Medio 8,5 Raggi Solari Massa 20 Masse Solari Temperatura Superficiale 34.000 K Periodo di Rotazione Luminosità 91.000 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 0,032 Età Stimata 3 milioni di anni Velocità di rotazione 400 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,57 Magnitudine Assoluta -4,2 Velocità Radiale Moto Proprio -15 km/s AR:15,26 mas/anno – Dec .24,79 mas/anno 191 Yed Prior Origine del nome Il nome tradizionale YED deriva dalla lingua araba che significa la mano, e le due stelle sono la mano sinistra di Ofiuco il Portatore di serpente, che tiene la testa del serpente, Caput . E 'stato un membro del indigena araba asterismo al-Nasaq al-Yamani , Linea Sud di al-Nasaqān le due linee, con α Ser Unukalhai, δ Ser Qin, Tsin, ε Ser Ba, Pa, ε Oph Yed posteriore, ζ Oph Han e γ Oph Tsung Ching. Secondo il catalogo delle stelle nel memorandum tecnico 33-507, un catalogo stellare ridotto contenente 537 stelle con nome , al-Nasaq al-Yamani o Nasak Yamani era il titolo per due stelle: Ser δ come Nasak Yamani I e ε Ser come Nasak Yamani II escludere questa stella, Ser α , ε Oph , ζ Oph e γ Oph . In cinese , 天市右垣 tian Shì si Yuan , cioè della parete destra della custodia mercato celeste , si riferisce ad un asterismo che rappresentano undici stati vecchi in Cina, che sta segnando il confine destro dell'involucro, composto da δ Ophiuchi, β Herculis , γ Herculis , κ Herculis , Serpentis γ , β Serpentis , α Serpentis , Serpentis δ , ε Serpentis , ε Ophiuchi e ζ Ophiuchi . Di conseguenza, si è δ Ophiuchi è noto come 天 市右垣九( tian Shì YoU Yuan jiǔ , inglese: la Stella nona parete destra della custodia Mercato celeste, rappresentano lo stato Liang 梁 o Leang . Osservazioni Delta Ophiuchi Oph δ, δ Ophiuchi è una stella nella costellazione Ofiuco . Ha il nome tradizionale YED Prior . La stella Epsilon Ophiuchi , con la quale forma un occhio nudo a doppia ottica , è YED posteriore . La magnitudine apparente visuale è 2.75, rendendo questa una terza magnitudine e la quarta più brillante della costellazione. Parallax misure dal Hipparcos navicella, stima una distanza di circa 171 anni luce 52 parsec da Terra . Delta Ophiuchi si trova a 170 anni luce dalla Terra , mentre la Epsilon è 108, quindi sono un doppio semplice ottica. Questa stella ha una classificazione stellare di M0.5 III, facendo di questo una gigante rossa che ha subito l'espansione della sua busta esterna dopo aver esaurito la fornitura di idrogeno nel suo nucleo. La misura diametro angolare di questa stella, dopo correzione per arto oscuramento , è10,47 mas . A distanza stimata di Delta Ophiuchi, questo produce una dimensione fisica di circa 59 volte il raggio del sole . Nonostante la sua dimensione allargata, questa stella ha solo 1,5 volte la massa del Sole e quindi una densità molto più bassa. La temperatura effettiva dell'atmosfera esterna del Delta Ophiuchi è una relativamente fresca 3679 K, che è quella che dà il colore rosso-arancio di tipo M. Yed Prima è elencato come una sospetta stella variabile che può cambiare da 0.03 in magnitudine visuale. Ha una bassa velocità di rotazione previsto di 7,0 km s , che dà un valore minimo per azimutale velocità lungo della stella equatore. L'abbondanza di elementi diversi idrogeno ed elio, quello che gli astronomi termine della stella metallicità , è più del doppio l'abbondanza nella fotosfera del sole. 192 193 Dati Fisici YAD PRIOR Classificazione Gigante Rossa Classe Spettrale M0.5 III Distanza dal Sole 171 anni luce Tipo Variabile sospetto COORDINATE Ascensione Retta 16h 14m 20,74s Declinazione -03° 41′ 39,56″ DATI FISICI Raggio Medio 59 Raggi Solari Massa 1,5 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.679 K Periodo di Rotazione Luminosità Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,59 Età Stimata milioni di anni Velocità di rotazione 7 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,75 Magnitudine Assoluta -0,9 Velocità Radiale Moto Proprio -15 km/s AR:-47,54 mas/anno – Dec :-142,73 mas/anno 194 Cebalrai Origine del nome Beta Ophiuchi β Oph / β Ophiuchi è una stella della costellazione di Ophiuchus di magnitudine apparente 2,75, distante 82 anni luce dal sistema solare. Porta anche i nomi tradizionali Cebalrai Arabo, cane pastore, Cheleb, o Kelb Alrai, o a volte semplicemente Alrai. Osservazioni Beta Ophiuchi è una gigante arancione di tipo spettrale K, e come alcune altre giganti di tipo K, la luminosità di β Ophiuchi è leggermente variabile di 0,02 magnitudini. La massa della stella è stimata essere da 1,4 a 2 volte quella del Sole, mentre il suo raggio è oltre 12 volte superiore. La metallicità è comparabile a quella solare, mentre sono stati riscontrati 3 periodi per la sua variabilità, rispettivamente di 0,26, 13,1 e 142. Il periodo più lungo si deve a delle macchie sulla sua superficie che appaiono oppure no all'osservazione, e che sembrano concordare con la velocità di rotazione su se stessa, di circa 2 km/s. Il periodo di 13 giorni è dovuto invece a delle piccole pulsazioni, la cui origine non è completamente conosciuta. 195 Dati Fisici CEBALRAI Classificazione Gigante Arancione Classe Spettrale K2 III Distanza dal Sole 82 anni luce Tipo Variabile K gigante COORDINATE Ascensione Retta 17h 43m 28,35s Declinazione 04° 34′ 02,30″ DATI FISICI Raggio Medio 12,5 Raggi Solari Massa 1,4 Masse Solari Temperatura Superficiale 4.551 K Periodo di Rotazione Luminosità 71 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,17 Età Stimata 3,8 miliardi di anni Velocità di rotazione 5,4 km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 2,75 Magnitudine Assoluta 0,75 Velocità Radiale Moto Proprio -12,28 km/s AR:-41,45 mas/anno – Dec :159,34 mas/anno 196 Stella di Barnard Origine del nome La Stella di Barnard è una stella nella costellazione dell'Ofiuco. Mostra il più grande moto proprio di ogni altra stella conosciuta a parte il Sole, pari a 10,3 secondi d'arco all'anno. Questo grande moto proprio fu scoperto dall'astronomo Edward Emerson Barnard nel 1916. Per questo viene anche a volte citata come Barnard's Runaway Star, cioè stella fuggitiva di Barnard. Trovandosi ad una distanza di poco inferiore ai 6 anni luce, la Stella di Barnard è anche una delle stelle più vicine alla Terra: solo le tre componenti del sistema di Alpha Centauri sono più vicine non contando il Sole. Essendo però una nana rossa tipo spettrale M4, è una stella debolissima ed è invisibile senza un telescopio. La sua magnitudine apparente è infatti solo di 9,54. Osservazioni La stella di Barnard è una nana rossa tipo spettrale M4, troppo debole per essere vista senza un buon telescopio data la sua magnitudine apparente di 9,54 ben al di sotto del limite di rilevabilità a occhio nudo che si situa intorno al valore 6. L'età della stella è stimata in 12 miliardi di anni, molto più vecchia di quella del nostro Sole; si tratta quindi di una delle stelle più vecchie della nostra galassia. La stella di Barnard ha perso gran parte della sua energia rotazionale e le periodiche variazioni della sua luminosità indicano che ruota su stessa in 130 giorni, periodo molto più lungo di quello del Sole che è di 25 giorni. Data la sua età, si è ritenuto per molto tempo che la stella fosse già in stato di quiescenza della sua attività, tuttavia nel 1998 è stato osservato un intenso brillamento che la fa classificare come stella a brillamento. Essa ha anche la designazione di stella variabile V2500 Ophiuchi. Nel 2003 è stata rilevata la prima variazione della velocità radiale imputabile al suo proprio moto. Un'ulteriore variabilità della velocità radiale è attribuita alla sua attività stellare. Il moto proprio della stella di Barnard corrisponde a una velocità laterale rispetto alla linea di vista del Sole, di 90 Km/s. I 10,3 arco secondi di cui si muove ogni anno corrispondono ad un quarto di grado durante la vita media di un uomo, cioè all'incirca la metà del diametro angolare della luna piena. 197 La stella di Barnard ha una massa approssimativamente pari al 17% della massa solare e un raggio compreso tra il 15% e il 20% di quello solare. Nel 2003 il suo raggio fu stimato essere 0,20 volte quello solare, cioè all'estremo superiore della stima iniziale, indicando che nelle misure precedenti era probabilmente stato sottostimato. La stella pertanto, pur avendo una massa che è 180 volte quella di Giove, ha un raggio da 1,5 a 2,0 volte più grande, in linea con la tendenza delle nane brune di avere dimensioni molto simili. La temperatura effettiva è di 3.134 kelvin e la sua luminosità solo 4/10.000 di quella solare, corrispondente ad una luminosità totale bolometrica di 34,6/10.000. La stella è in effetti così debole che se fosse posizionata alla stessa distanza della Terra dal Sole, apparirebbe solo 100 volte più brillante della luna piena, comparabile a quella del Sole visto da 80 unità astronomiche di distanza. Nella scala di metallicità delle nane di classe M, la stella di Barnard è stata posizionata tra -0,5 e -1,0 cioè contenente all'incirca tra il 10% e il 32% degli elementi più pesanti dell'elio presenti nel Sole. La stella sembra una vecchia nana rossa di II popolazione, che però in genere comprende stelle di alone povere in metalli; la metallicità della stella è invece più alta, al limite inferiore dei membri del disco galattico. Questo fattore, assieme all'elevato valore del moto proprio, la porta ad essere inclusa tra le stelle di II popolazione intermedia, comprese tra l'alone e il disco galattico. Probabile Sistema Solare Per alcuni anni a partire dal 1963, l'astronomo di origine olandese Peter van de Kamp sostenne di aver rilevato alcune perturbazioni nel moto della stella di Barnard consistenti con la presenza di uno o più pianeti di massa simile a quella di Giove, e la sua ipotesi riscosse qualche credito presso alcuni astronomi che avevano ripetuto le misurazioni per evitare errori sistematici. Ma quando negli anni ottanta vennero eseguite delle misure indipendenti, questa conclusione venne messa in discussione, e oggi non è più considerata valida. Durante il periodo in cui l'interpretazione erronea resse, la stella divenne famosa nella comunità della fantascienza e venne scelta come obiettivo per il Progetto Dedalus un piano per un prototipo di astronave interstellare. Per avere acqua allo stato liquido in superficie, un pianeta di tipo terrestre dovrebbe trovarsi ad una distanza compresa tra 6 e 12 milioni di chilometri. Ad una distanza così ridotta avrebbe un periodo orbitale tra i 5 e i 20 giorni e volgerebbe alla stella sempre lo stesso emisfero a causa delle intense forze di marea. Tuttavia difficilmente si potrebbero sviluppare forme di vita perché la stella di Barnard è, come molte nane rosse, una stella variabile. La stella di Barnard è anche conosciuta col numero di catalogo HIP 87937. Intorno all'anno 11.700 la Stella di Barnard raggiungerà la minima distanza dal sole 3,8 anni luce, ma risulterà comunque non visibile a occhio nudo poiché la sua magnitudine apparente sarà di 8,5. 198 199 Dati Fisici STELLA DI BARNARD Classificazione Nana Rossa Classe Spettrale M4 Ve Distanza dal Sole 5,9 anni luce Tipo Variabile By Draconis COORDINATE 17h 57m 48,5s Ascensione Retta 04° 41′ 36″ Declinazione DATI FISICI Raggio Medio 0,17 Raggi Solari Massa 0,17 Masse Solari Temperatura Superficiale 3.370 K Periodo di Rotazione 130,4 giorni Luminosità 0,4 Luminosità Solari Indice di Colore (BV) 1,74 Età Stimata 12 miliardi di anni Velocità di rotazione km/s DATI OSSERVATIVI Magnitudine Apparente da Terra 9,54 Magnitudine Assoluta 13,24 Velocità Radiale Moto Proprio -106,8km/s AR:-798,71 mas/anno – Dec :10.337,77 mas/anno 200 Per questa raccolta ringrazio vivamente l’enciclopedia on line WIKIPEDIA, per correttezza di descrizione e informativa ottima. Mauro Aloigi 201 202 203 204