MICRO - capitolo 6 _impresa, max profitto e costi produzione

Esercitazioni di Economia politica – Microeconomia ([email protected])
IMPRESA E COSTI DI PRODUZIONE (BREVE PERIODO)
ESERCIZIO 1.
Un’impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta prende come dato il
prezzo del bene , pari a
. La sua funzione del costo totale è
.
Calcolare la quantità che massimizza il profitto e il profitto (o la perdita).
Essendo il ricavo totale pari alla quantità per il profitto, la funzione del profitto da
massimizzare è la seguente:
La massimizzazione si traduce in termini formali nel porre uguale a zero la derivata della
funzione del profitto rispetto alla variabile di scelta (la quantità da produrre)
ESERCIZIO 2.
La funzione del costo totale di un’impresa è
. In quali casi all’impresa
converrà cessare la produzione (nel breve periodo) al fine di minimizzare le perdite?
Nei casi in cui:
.
Nel breve periodo, i costi fissi vanno comunque sostenuti e non sono pertanto recuperabili. Di
conseguenza, solo nel caso in cui producendo la quantità ottima
si sostengono
perdite superiori a
(vale a dire il costo fisso, cioè il costo totale corrispondente
ad una produzione di
), allora è conveniente per l’impresa cessare la produzione poiché
ciò significa che non si riescono a coprire nemmeno i costi variabili
(
). Nello specifico, il costo variabile medio è pari a
.
Ad esempio, se
e
, vale a dire il prezzo è maggiore del costo variabile, ci sarà
sempre una perdita ma inferiore a 100. Il viceversa, ovviamente, si avrà per
(perdita
maggiore dei costi fissi).
ESERCIZIO 3.
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Esercitazioni di Economia politica – Microeconomia ([email protected])
Un’impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta prende come dato il
. La sua funzione del costo totale è
.
prezzo del bene , pari a
Calcolare la quantità che massimizza il profitto e il profitto (o la perdita). In questo
caso all’impresa conviene continuare l’attività o interrompere la produzione?
Applicando la regola prima vista (e derivata):
Pertanto, producendo la quantità ottima si sopporta una perdita pari a 275. Nel caso in cui
produca zero (
) è immediato ottenere una perdita più ingente pari all’ammontare dei
costi fissi (500).
All’impresa conviene continuare l’attività piuttosto che interrompere la produzione.
ESERCIZIO 4.
Uno studente deve decidere se acquistare una stampante laser o una a getto
d’inchiostro. La prima ha un costo d’acquisto di 400 euro, la seconda costa 235 euro. La
stampante laser, più costosa, permette, però, di stampare una pagina al costo di 0,03
euro, mentre quella a getto d’inchiostro al costo di 0,04 euro. In che caso (vale a dire
per quale numero di pagine) è più conveniente acquistare la stampante laser?
La spesa complessiva è uguale per un numero di pagine pari a:
pertanto, si è indifferenti tra le due scelte se si desidera stampare un numero di pagine pari a
16.500. Di conseguenza, se si ritiene di stampare più di 16500 pagine converrà acquistare la
stampante laser. Infatti, se
, si ha che:
I maggiori costi fissi legati alla stampante laser, infatti, possono essere recuperati solo se
spalmati su un numero maggiore di prodotto (cioè di pagine stampate).
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