Costruiamo insieme un pianeta più intelligente Evoluzione della ricerca sulle malattie ereditarie all’Istituto Ortopedico Rizzoli. L’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna è una struttura ospedaliera di ricerca il cui Ambulatorio di Genetica Medica è specializzato in malattie ereditarie rare dell’apparato scheletrico. La sfida L’Istituto era alla ricerca di strumenti più potenti per lo studio delle basi genetiche delle malattie ossee ereditarie rare. All’inizio di questo decennio, con il completamento della prima mappa del genoma umano, ha avuto inizio una nuova era nella ricerca biologica e molecolare, che promette di arrivare a comprendere in modo molto più approfondito e dettagliato il funzionamento dell’organismo umano. Il risultato diretto di questo lavoro - una mappa dell’identità, dell’ubicazione e della funzione degli oltre 20.000 geni che costituiscono il nostro genoma - pone le basi per una serie completamente nuova di scoperte scientifiche. Tra le più importanti, la possibilità di individuare la relazione tra geni e patologie, con un impatto rivoluzionario su diagnosi e trattamento. Un aspetto di questa prospettiva è l’utilizzo degli esami genetici per identificare nei pazienti specifiche mutazioni che indicano un più alto rischio di particolari malattie. Un altro è la capacità di sviluppare protocolli di trattamento “mirati” per ciascuno, basati sulla firma genetica della malattia. La sfida più grande per ricercatori e clinici è l’estrema complessità delle dinamiche sottostanti alle modalità in cui specifiche mutazioni genetiche portano a specifiche malattie: alcuni disturbi possono anche essere il risultato di molteplici tipi di mutazione, dell’interazione di più geni, di un insieme di fattori genetici e ambientali, o di una combinazione delle tre possibilità. La soluzione Oltre a presentare radici genetiche complesse, le malattie possono distinguersi anche per fenotipo, ossia per il modo in cui manifestano i loro sintomi o le loro caratteristiche esterne in specifici pazienti. Per i ricercatori, la correlazione tra genotipo e fenotipo rappresenta un’importante finestra sulle complesse interazioni che determinano una malattia. Nello studio delle malattie ereditarie, si possono potenzialmente ottenere risultati ancora più precisi analizzando l’intersezione dei dati genotipici e fenotipici all’interno dell’intero Costruiamo insieme un pianeta più intelligente albero genealogico (o “pedigree familiare”) di ciascun paziente. Per verificare questa ipotesi, l’Istituto ha selezionato IBM per lo studio di un prototipo di sistema di analisi. Nota come “Piattaforma di analisi e visualizzazione del pedigree”, la soluzione sviluppata in collaborazione con l’Haifa Research Lab IBM riunisce i tre elementi fondamentali della ricerca sulle malattie ereditarie (genotipo, fenotipo e storia medica della famiglia) in un potente strumento di analisi integrata. Se i ricercatori possono trarre molte informazioni sull’origine delle malattie ereditarie risalendo l’albero genealogico, la granularità è la chiave per giungere a nuove scoperte. Per ciascun membro (o nodo) dell’albero genealogico, i dati genomici possono dire ai ricercatori se la persona è portatrice di una particolare mutazione o di una variazione della stessa (profilo genomico). Poiché la soluzione consentirà loro di “sondare” ciascun nodo, i ricercatori potranno anche vedere se e come la mutazione viene espressa fisicamente (profilo fenotipico) sotto forma di immagini biomediche (come per esempio una radiografia). Effettuando questo tipo di analisi per tutti i nodi dell’albero genealogico di un paziente, sarà possibile rilevare schemi ulteriormente verificabili ed esaminabili. Un potenziale esito è una più precisa valutazione basata su evidenze del rischio di acquisire la malattia per ciascun membro della famiglia. Dati l’elevato numero di variabili e la complessità dei dati, il compito di individuare gli schemi sottostanti più significativi rappresenta una sfida intrinseca per i ricercatori. L’Istituto Rizzoli e IBM hanno compreso che, se la sperimentazione e l’errore sono parti naturali dell’analisi, l’applicazione della tecnologia migliorerebbe in misura significativa la capacità di individuare una schematicità nei dati. Per questo, IBM Research sta sviluppando uno strumento che consentirà di classificare i pedigree da diversi punti di vista, per meglio comprendere le correlazioni tra dati genotipici e fenotipici. Oltre a semplificare il processo, i risultati ottenuti da questa complementarietà di competenze forniranno una guida ai medici dell’Istituto Rizzoli per offrire le opzioni terapeutiche più efficaci. La qualità caratterizzante dell’architettura della soluzione è l’utilizzo di interfacce aperte come HL7 e DICOM per integrare tutte le fonti di informazioni necessarie presenti all’interno dell’ospedale. IBM Enterprise Content Manager, basato su WebSphere Application Server, è il cuore della soluzione: responsabile dell’accesso, dell’archiviazione e della gestione di tutte le informazioni utilizzate nell’analisi del pedigree, inclusi i dati degli esami di imaging recuperati da fonti come i sistemi PACS dell’Istituto, nonché informazioni cliniche e genomiche provenienti da ospedali e laboratori. L’autenticazione dell’utente viene effettuata attraverso Tivoli Directory Server, mentre Tivoli Storage Manager si occupa dell’archiviazione a lungo termine e della gestione del ciclo di vita delle risorse di immagine. Basata sui server Costruiamo insieme un pianeta più intelligente IBM System x, la soluzione è sviluppata nell’ambito del programma IBM First-of-a-Kind (FOAK), in cui i ricercatori IBM mettono le loro invenzioni a disposizione per risolvere sul campo problemi aziendali e cogliere nuove opportunità di crescita. L’Istituto Rizzoli ha riconosciuto la necessità di una soluzione che potesse adattarsi ai cambiamenti del settore. Tra i requisiti più importanti vi era la possibilità di scambiare dati clinici, di immagine e genomici con altri istituti sanitari, in base all’idea per cui quanti più sono i dati a disposizione tanto migliori saranno le deduzioni che se ne deriveranno, con vantaggi per tutti gli enti coinvolti. Nel caso dell’Istituto Rizzoli, l’elemento conduttore più immediato era l’esigenza di raccogliere le informazioni mediche sui diversi membri di una stessa famiglia distribuite nei database di più ospedali. Per riuscirci, l’Istituto ha specificamente richiesto la compatibilità con gli standard chiave per i dati sanitari, come HL7 (per la storia familiare) e DICOM (per le immagini biomediche), e adeguati profili IHE come PIX/PDQ (per l’uniformità interospedaliera nell’identificazione dei pazienti). Ancora più importante, tuttavia, era trovare un partner come IBM, che disponesse sia di un’elevata conoscenza di questi standard e delle migliori pratiche di architettura nel settore sanitario, che di una profonda esperienza nell’implementarli all’interno degli enti di assistenza medica. L’altra maggiore direttrice che ha influenzato il progetto è stata la crescente diversità di strumenti, partner e altre fonti di informazione, che si prevede diventerà sempre più significativa nell’ecosistema informatico della sanità. L’Istituto Rizzoli ha capito l’importanza di una soluzione ampliabile con facilità per includere i nuovi elementi non appena divenissero disponibili, e flessibile nel riutilizzare le componenti esistenti all’interno dell’azienda per lo sviluppo di nuove capacità di analisi. IBM ha perciò progettato un archivio di immagini biomediche basato su SOA, che integra tutte le componenti fondamentali attraverso un Enterprise Service Bus in cui possono essere collegati in modo semplice ed economico nuovi servizi di analisi, fonti di contenuti o altri partner. I vantaggi Il vantaggio potenziale più importante del nuovo approccio dell’Istituto Rizzoli all’analisi del pedigree è il generale miglioramento nella cura delle malattie ereditarie, reso possibile da un grande passo avanti nella comprensione delle interazioni genetiche che ne stanno alla base. Ciò aiuterà ad offrire ai pazienti protocolli di trattamento più mirati ed efficaci, valutando al tempo stesso con maggior precisione il rischio sottostante per ciascun membro di una famiglia. Costruiamo insieme un pianeta più intelligente Un ulteriore beneficio è la possibilità di ridurre il numero degli esami e quindi i costi (grazie al maggior numero di elementi su basare lo screening della malattia), oltre a una potenziale riduzione degli errori da parte dei medici. Per Luca Sangiorgi, direttore dell’Ambulatorio di Genetica Medica del Rizzoli, la soluzione è un esempio dei nuovi strumenti applicati dai ricercatori per la risoluzione di un enigma di vecchia data: “La comprensione delle complesse radici delle malattie ereditarie richiede un approccio completamente nuovo all’analisi del pedigree. Grazie all’esperienza e alla tecnologia di IBM, ci poniamo nella condizione di giungere a nuove intuizioni sul trattamento delle malattie ereditarie.” © Copyright IBM Corporation 2009 IBM Corporation 1 New Orchard Road Armonk, NY 10504 U.S.A. Produced in the United States of America December 2009 All Rights Reserved IBM, the IBM logo, ibm.com, Smarter Planet, the planet icon, InfoSphere, System x, Tivoli and WebSphere are trademarks of International Business Machines Corporation, registered in many jurisdictions worldwide. Other product and service names might be trademarks of IBM or other companies. 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