CU1-5 Scheletro 15 - Scuola di Naturopatia

Scuola di NATUROPATIA
per OPERATORE del BENESSERE
Centro Natura – Centro Studi Ting
Corpo umano
1° anno
Capitolo 5
Scheletro e
apparato locomotore
Scheletro
• 1) sostegno
• 2) protezione
• 3) contributo al
movimento
• 4) riserva di calcio
• 5) ematopoiesi ( nel
midollo rosso)
•
• Struttura dinamica che
ogni 7 anni si ricambia
• Connessa con tendini e
legamenti
• La postura condiziona la
struttura dello scheletro
• La struttura dello
scheletro condiziona la
postura.
Cartilagine
articolare
epifesi
diafasi
epifesi
L’osso è un tessuto vivente attivo. E’
costituito da una matrice di fibre
Osso
proteiche impregnata di minerali,
spugnoso
prevalentemente fosfato di calcio.
L’osso è riccamente vascolarizzato
periosteo
(periosteo e forame nutritizio) e i
sali minerali possono essere
rimossi con la stessa facilità con
cui sono depositati. I responsabili
Osso compatto
di questo turnover sono gli
osteoclasti che rimuovono la
Forame
matrice proteica e gli osteoblasti
nutritizio
che la producono.
I processi di rimodellamento
dell’osso sono controllati :
Vit. D, C, A
Ormoni: Paratiroideo, calcitonina,
GH( ormone della crescita)
Apporto in minerali nella dieta
Cartilagine
Attività fisica.
articolare
epifisi
diafisi
epifisi
epifisi
Cartilagine
epifisaria
Osso
neoformato
epifisi
(osso neonatale)
epifisi
Alla nascita ciascuna epifisi è unita alla
diafisi dalla cartilagine ipifisaria.
epifisi
La cartilagine ipifisaria cresce verso
Osso definitivo
l’ipifisi, sostituita gradualmente da
nuovo tessuto osseo.
Attorno ai 18/19 anni la cartilagine ipifisaria sparisce e le 2 epifisi si saldano alla diafisi.
Gli ormoni che favoriscono la crescita delle ossa sono: L’ormone della crescita GH, gli
estrogeni e l’ormone Tiroideo.
ossificazione
• Il tessuto osseo nell’embrione si origina come tessuto
membranoso, poi si differenza in cartilagine e infine come
tessuto osseo.
• A questo tipo di differenziazione fanno eccezione le ossa del
cranio che da tessuto membranoso si differenziano
direttamente in tessuto osseo.
• Nel bambino le ossa hanno un minore tenore di calcio e
presentano pertanto una maggiore elasticità
• Quando si verifica una frattura di un osso lo spazio tra le
estremità fratturate viene riempito da un coagulo di sangue
nel quale si sviluppa un tessuto fibroso. Gli osteoblasti
migrano nel tessuto fibroso e cominciano a produrre nuovo
tessuto osseo chiamato Callo. La continuità dell’osso viene
così ripristinata e comincia la deposizione dei Sali di calcio.
Terminologia
• Articolazione: Giuntura mobile tra 2 ossa
• Condilo: estremità arrotondata di un osso ricoperto di
cartilagine
• Cresta: rilevanza lineare sulla superficie di un osso,
esempio cresta iliaca e cresta tibiale
• Faccetta: piccola superficie articolare
• Forame: apertura che perfora un osso
• Fossa: depressione sulla superficie di un osso,
esempio fossa olecranica e fossa coronidea
dell’omero.
• Processo: prominenza che sporge da un osso,
esempio processo spinoso delle vertebre.
Lo scheletro umano
• È composto da 206 ossa
Si suddivide in:
• Scheletro assile: comprende le ossa che si
trovano lungo l’asse longitudinale del corpo e
sono le ossa del cranio, l’osso ioide, la colonna
vertebrale, lo sterno , le costole, l’osso sacro e
il coccige
• Cintura scapolare: comprende la clavicola, la
scapola le ossa delle braccia e delle mani.
• Cintura pelvica: comprende l’anca e le ossa
delle gambe e dei piedi.
temporale
sfenoide
Protegge il cervello e
importanti organi di senso
da traumi. L’osso
temporale è la sede
dell’organo dell’udito e
dell’equilibrio. Le ossa della
cavità orbitale sono la sede
dei bulbi oculari. L’osso
etmoide forma la maggior
parte delle pareti laterali
delle cavità nasali e del
setto nasale.
L’osso Occipitale presenta
un forame per il passaggio
del midollo spinale e si
articola con la prima
vertebra del rachide
(atlante)
frontale
parietale
zigomatico
etmoide
Protegge il cervello e
importanti organi di senso
da traumi. L’osso
temporale è la sede
dell’organo dell’udito e
dell’equilibrio. Le ossa
della cavità orbitale sono
la sede dei bulbi oculari.
L’osso etmoide forma la
maggior parte delle pareti
laterali delle cavità nasali
e del setto nasale.
L’osso Occipitale
presenta un forame per il
passaggio del midollo
spinale e si articola con la
prima vertebra del
rachide (atlante)
Frontale
Cranio sez. sagittale
parietale
sfenoide
temporale
le
Seno frontale
Occipitale
Seno sfenoidale
Fori nel tetto
dell’etmoide
per i recettori
olfattivi
mascellare
vomere
sfenoide
vomere
Setto nasale
(etmoide)
Forame dell’occipitale
Seni frontali
Seni sfenoidali
Seni etmoidali
Seni mascellari
(cranio fronte)
(Cranio profilo)
I seni mascellari, etmoidali, frontali e sfenoidali sono cavità all’interno delle
rispettive ossa. Sono ricoperti di mucosa e sono comunicanti con la cavità nasale.
Processi flogistici al naso possono trasmettersi ai seni.
Processo condoloideo
(si articola col temporale)
Processo coronoideo
(si inseriscono i muscoli della
Masticazione)
La mandibola si può muovere nelle 3
dimensioni dello spazio
Al momento della nascita alcune ossa non sono fuse e presentano nelle giunzioni
del tessuto membranoso, le fontanelle. Attorno ai 18/24 mesi questo tessuto verrà
sostituito da tessuto osseo e le fontanelle diverranno suture. Lo scopo delle
fontanelle è di rendere agevole il passaggio del cranio nel canale del parto e di
agevolare la crescita del cervello nei primi mesi di vita.
rachide
ioide
trachea
laringe
Osso ioide
Sospeso sotto il mento ha
la forma di un ferro da
cavallo, è collegato al
temporale. È coinvolto
negli istinti primari della
deglutizione e suzione.
Nel lavoro di allineamento
posturale va considerato
Rachide
E’ composto da 33 vertebre, che
definiscono un canale in cui è
contenuto il midollo spinale.
Dischi
intervertebrali
Lateralmente al rachide tra vertebra
e vertebra sono definiti dei forami
da cui fuoriescono le coppie di nervi
spinali.
Le vertebre sacrali e le vertebre
coccigee sono rispettivamente fuse
tra loro.
Dalla seconda vertebra cervicale al
sacro, tra 2 vertebre adiacenti si
trovano i dischi intervertebrali,
ognuno dei quali è formato da un
anello esterno fibroso cartilagineo
molto tenace e un interno polposo
molto elastico.
Le curve del rachide ne aumentano
la robustezza e la elasticità
Rachide
visione
Anteriore
E
Posteriore
Vertebre cervicali: p. spinoso bifido foro vertebrale grande – Atlante/Epistrofeo
Vertebre
Lombari:
corpo
grande
peduncoli
p. traversi
corpo
Midollo spinale
Vertebre sacrali:
fuse tra loro e si
articolano con il
bacino
Vertebre coccigee
Fuse tra loro
Forame
vertebrale
lamine
p. spinoso
Vertebre Toraciche: Aumento graduale del corpo verso il bassola 5, 6,7,8 sono appiattite dall’aorta- la 4 ha la forma di cuorepresentano le articolazioni per le costole
Articolazioni per l’occipitale
Vertebre cervicali : La
prima vertebra, Atlante,
è priva di corpo ,
conformata ad anello e
presenta le articolazioni
per l’osso occipitale del
cranio.
La seconda vertebra,
Epistrofeo, ha un corpo
molto alto, Dente, che si
inserisce nell’Atlante.
Ogni vertebra presenta
le superfici articolari per
le vertebre superiori e
inferiori
atlante
Dente epistrofeo
cranio
epistrofeo
Articolazione
Atlante con
L’occipitale
(rachide sez. sagittale)
L’articolazione dell’atlante con l’occipitale consente di spostare il cranio avanti/indietro
(movimento del Si)
L’articolazione dell’atlante con il dente dell’Epistrofeo consente di muovere il cranio in
modo circolare (movimento del No)
Articolazione
Vertebre/coste
Le vertebre toraciche presentano la
caratteristica di articolarsi con le
costole attraverso la faccetta costale
Sono più robuste delle cervicali
I movimenti delle vertebre toraciche
sono limitati dal fatto che le costole si
articolano anteriormente con lo
sterno.
vere
false
fluttuanti
La gabbia toracica è una
impalcatura formata
anteriormente dallo sterno che
si articola con la clavicola e con
le coste. 7 coste si articolano
direttamente (vere), 3 si
uniscono tra loro e si uniscono
alla settima (false) e 2 non si
articolano (fluttuanti). Il
collegamento tra le coste e lo
sterno e formato di cartilagine
Jalina.
Posteriormente ogni costa si
articola con la corrispondente
vertebra toracica in
corrispondenza della faccetta
costale.
Vertebre Lombari
Presentano un grosso
corpo e sono le più
robuste
Coccige
Vertebre Sacrali e Coccigee
Le vertebre sacrali sono fuse nell’osso sacro, mentre le vertebre
coccigee sono fuse nel coccige. Il sacro si articola con le 2 anche
formando il bacino
Sez. sagittale
Midollo spinale
Midollo spinale
Vertebre
cervicali
Vertebre
toraciche
meningi
L1
Vertebre
lombari
Vertebre
sacrali
Vertebre
coccigee
Filo terminale
IL midollo spinale è racchiuso
nello speco vertebrale, termina
alla lombare 1 ed
è avvolto da 3 rivestimenti
(meningi).
La pia madre (prima meninge)
prosegue come filo terminale
fino all’interno del coccige.
Le altre 2 meningi avvolgono
come un “ sacco” il midollo
spinale terminando a livello
delle vertebre sacrali.
1L
Midollo spinale
Pia madre
2L
3L
4L
5L
5L
coccige
Cintura scapolare
posteriore
Cintura scapolare
anteriore
clavicola
acromion
Spina della scapola
scapola
p.coracoideo
omero
Cavità glenoidea
La cintura scapolare collega gli arti superiori alla gabbia toracica. E’ formata dalla
clavicola che si articola con la scapola e lo sterno e dalla scapola che si articola con la
clavicola e l’omero (la clavicola e la scapola formano una “mano” che stringe la
gabbia toracica) La clavicola e la scapola trasmettono la forza del braccio sul tronco.
Posteriormente la scapola è attraversata da una cresta (spina) che prosegue
anteriormente come acromion che a sua volta si articola con la clavicola. L’omero si
articola con la scapola nella cavità glenoidea. Il processo coracoideo è una
protuberanza in cui si inseriscono i muscoli.
omero
Fossetta
coronoidea
radio
capitello
La fossa
oleocranica
accoglie parte
dell’ulna
quando
l’avambraccio è
teso (diritto)
troclea
ulna
(anteriore)
(posteriore)
L’estremità prossimale dell’omero si articola con la testa, nella cavità glenoide della
scapola. Distalmente si articola tramite il capitello con il radio e tramite la troclea con
l’ulna.
La fossetta coronoidea accoglie parte dell’ulna quando l’avambraccio è flesso
(piegato)
Braccio
flesso
Braccio
diritto
omero
Fossa
oleocranica
Fossetta
coronoidea
ulna
scapola
Radio e Ulna
ulna
Pronazione
(da fuori
a dentro)
radio
Dorso
(mano prona)
Supinazione
(da dentro a
fuori)
Palmo
(mano supina)
L’ulna è l’osso mediale
dell’avambraccio ed è più
lungo del radio.
Prossimalmente si articola
con l’omero e distalmente con
le ossa carpali della mano,
Il Radio è l’osso laterale
del’avambraccio
prossimalmente si articola
con il capitello dell’omero e
distalmente con le ossa
carpali della mano.
Pronazione.
Il radio è in grado di ruotare
attorno all’Ulna (da fuori a
dentro) in modo che le ossa
dell’avambraccio si incrocino.
Questa funzione permette di
girare la mano di 180 gradi.
ulna
semilunare
semilunare
radio
capitato
Piramidale
pisiniforme
scafoide
Pisiniforme
piramidale
capitato
trapezio
trapezoide
uncinato
uncinato
carpali
metacarpali
1
2
3 4
5
falangi
(dorso)
(Palmo)
Le ossa della mano si dividono in Carpali : 8 ossicini tenuti assieme da legamenti, la
concavità formata dal pisiforme e l’uncinato sul lato dell’ulna e dallo scafoide e dal
trapezio lato del radio, parte palmare, formano uno spazio detto tunnel carpale
attraverso il quale passano i tendini.
Metacarpali : 5 ossicini numerati da 1 a 5 che a pugno chiuso si evidenziano come
nocche.
Falangi: 3 per ciascun dito a parte il primo che ne ha 2
Anca
Ogni anca risulta
composta dalla fusione
di 3 ossa.
ILEO
anca
PUBE
Vera pelvi
ISCHIO
La Cintura pelvica è formata dalle 2 anche articolate anteriormente nella sinfisi
pubica e posteriormente con l’osso sacro e coccige. La Vera Pelvi è l’apertura
circolare davanti al sacro ed è più grande nella femmina, i suoi diametri sono
importanti in ostetricia in quanto la Vera Pelvi determina le misure del canale
del parto.
(anca, visione laterale)
Ogni anca e formata dalla
fusione di 3 ossa:
Ileo: presenta un bordo
superiore, cresta iliaca e
inferiormente l’Incisura
Ischiatica attraverso la
quale passa il nervo
sciatico
Ischio: è la parte più
bassa, ed inferiormente
presenta la protuberanza
ischiatica, sulla quale
probabilmente siete
seduti
Pube: è la parte bassa
anteriore che si articola
nella sinfisi pubica con il
pube controlaterale
(anca, visione laterale)
Ogni anca e formata dalla
fusione di 3 ossa:
Ileo: presenta un bordo
superiore, cresta iliaca e
inferiormente l’Incisura
Ischiatica attraverso la quale
passa il nervo sciatico
Ischio: è la parte più bassa, ed
inferiormente presenta la
protuberanza ischiatica, sulla
quale probabilmente siete
seduti
Pube: è la parte bassa
anteriore che si articola nella
sinfisi pubica con il pube
controlaterale
La profonda
fossa dove si
congiungono le
3 ossa prende il
nome di
acetabolo, In
questa cavità si
articola la testa
del femore.
Osso più lungo e robusto di tutto il
corpo, la testa si articola con
l’acetabolo.
Il collo si estende medialmente
verso l’alto formando un angolo
ampio che permette all’arto ampi
movimenti
All’apice del corpo si solleva il
Grande Trocandere su cui si
inseriscono i muscoli dei glutei.
Il corpo è quasi cilindrico tranne la
parte inferiore in cui si appiattisce.
L’estremità inferiore è costituita dai
2 condili che si articolano con le
corrispondenti condili della tibia.
m
Femore destro
anteriore
posteriore
laterale
f
Nella femmina i femori sono più
inclinati medialmente grazie alla
maggior ampiezza del bacino
Gamba destra (visione frontale)
L’estremità superiore presenta i 2 condili
per l’articolazione con il femore e
lateralmente una faccetta articolare per la
testa del perone. Il corpo ha sezione
triangolare.
L’estremità inferiore si allarga e si continua
medialmente come malleolo mediale,
mentre lateralmente si unisce con
l’estremità inferiore della fibula.
L’estremità inferiore si articola col Talo del
piede, formando l’articolazione della
caviglia
Fibula (perone)
Condili per l’articolazione
femorale
condili
Malleolo
mediale
tibia
(TIBIA)
Malleolo
Laterale
Fibula
Il perone è l’osso laterale della gamba e
non supporta alcun peso, la testa del
perone si articola superiormente con il
condilo laterale della tibia e non partecipa
alla articolazione del ginocchio.
L’estremità inferiore si allarga a formare il
malleolo laterale ed è più basso del
malleolo mediale.
L’articolazione del
ginocchio è costituita
dai 2 condili del
femore , dai 2 condili
della tibia e dalla
Cartilagine
articolare
rotula che si
inserisce tra i condili
femorali.
È la più grossa
Membrana
articolazione
sinoviale
dell’organismo e
riveste una enorme
importanza nella
deambulazione,
mantenimento della
posizione eretta e la
trasmissione del
peso corporeo ai
piedi.
Patella o rotula : Osso
triangolare che si sviluppa in
mezzo ai tendini di fronte
all’articolazione del
ginocchio, durante il
piegamento del ginocchio
scorre in su e in giù in mezzo
ai condili femorali
Membrana
sinoviale
Condilo
femorale
Membrana
sinoviale
Borse sinoviali
Condilo
tibiale
menischi
GINOCCHIO
Ginocchio
esteso
Ginocchio flesso
Condili
femorali
femore
Legamento crociato
Posteriore
Anteriore
perone
tibia
menischi
I legamenti crociati si originano posteriormente tra i 2 condili femorali, quello
posteriore si inserisce posteriormente sulla tibia mentre quello anteriore “attraversa”
l’articolazione e si inserisce anteriormente sulla tibia.
I Menischi sono 2 dischi di cartilagine attaccati ai 2 condili tibiali che agiscono da
cuscinetto tra le 2 ossa. Altri legamenti posti attorno all’articolazione garantiscono
stabilità e robustezza al ginocchio.
Ossa del piede
tarso
Visione dorsale
Il tarso è composto da 7
ossa, l’Astragalo è l’unico
osso che si articola con le
ossa della gamba mentre il
calcagno è l’osso più
robusto.
Il metatarso è composto da 5
ossa numerate da 1 a 5
,partendo dall’osso mediale.
Le falangi corrispondono a
quelle della mano sia nel
numero che nella
disposizione.
Articolazione caviglia
Malleolo mediale (Tibia)
Malleolo laterale (perone)
astragalo
(Legamenti)
calcagno
(visione posteriore)
Archi plantari
Alzare
margine
Alzare
margine
Mediale
(supinazione)
Laterale
(pronazione)
inversione
eversione
Le ossa del piede
sono disposte su 3
archi plantari.
2 longitudinali
(mediale e laterale.
1 Trasversale.
Questi archi
permettono di
distribuire il peso tra
tessuti rigidi e molli e
servono da leva per
camminare.
Non sono rigidi e
favoriscono
l’assorbimento dei
colpi.
Lo scheletro come
“ammortizzatore”
Un ipotetica
forza
applicata sul
polso (una
violenta
caduta)
viene
scaricata
attraverso le
articolazioni
su tutto lo
scheletro
assile.
1
8
B) Articolazione affetta da
Artrite reumatoide
A) Articolazione sana
cartilagine
Liquido
sinoviale
osso
Perdita
cartilaginea
Erosione ossea
osso
Membrana
sinoviale
Membrana
sinoviale
infiammata
Tutte le articolazioni Diartrosi sono organizzate come da figura A e pertanto
soggette a una degenerazione come da figura B