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Posizioni e indicazioni di IPOPI
sullo Zika Virus
Il virus Zika è stato identificato in Uganda nel 1947 e le prime infezioni umane sono state
riscontrate nei primi anni ‘50. Negli ultimi mesi importanti focolai del virus Zika, in diverse
regioni e in particolare in America centrale e meridionale, hanno catturato l'attenzione
delle autorità sanitarie in tutto il mondo. Il virus Zika è stato dichiarato un’emergenza di
sanità pubblica di portata internazionale (PHEIC) dalla World Health Organisation (WHO)
dopo un picco notevole di casi di microcefalia in neonati e sindrome di Guillain-Barré
(GBS) nelle Americhe. La WHO definisce un PHEIC come "un evento straordinario che
crea un rischio di sanità pubblica per altri Stati attraverso la diffusione internazionale della
malattia che potenzialmente richiede e necessita di una risposta internazionale
coordinata". (i)
Sintomi
E’ stato rilevato che solo il 20% degli individui infettati con il virus Zika diventano
sintomatici". (ii) I principali sintomi della malattia causata dal virus Zika sono solitamente
lieve febbre, eruzione cutanea e congiuntivite, che durano 2-7 giorni. A seguito della
recente epidemia in Brasile (2015), diversi casi di Sindrome di Guillain-Barré e donne
incinte, che hanno dato alla luce bambini con microcefalia (insolitamente piccole teste e
cervelli anormalmente sviluppati), sono stati temporaneamente associati con la
trasmissione del virus di Zika per alcuni aspetti. Nonostante sia stato applicato un nesso
interpretativo prudenziale, il collegamento tra il virus Zika e la microcefalia/GBS
(Sindrome di Guillain-Barré) è stato stabilito, a causa dell'assenza di un'altra spiegazione
per questi cluster e in linea con la prassi della buona sanità pubblica. L'OMS ha
sottolineato "l'importanza di misure aggressive per ridurre l'infezione causata dal virus
Zika, specialmente fra le donne incinte e le donne in età fertile". (iii)
SEDE LEGALE: Cattedra di Clinica Pediatrica Università degli Studi di Brescia, P.le Spedali Civili,1 – 25123 Brescia
SEGRETERIA: Via L. Galvani, 18 – 25123 Brescia- Tel. e fax. 030 3386557
Iscritta nel Registro Regionale del Volontariato Reg. Lombardia, foglio 533/2128 – C.F. 98042750178 – c.c.p. 11643251
www.aip-it.org - [email protected]
Trasmissione
La malattia causata dal virus Zika è principalmente trasmessa dalle zanzare Aedes.
Queste sono le stesse zanzare che trasmettono la chikungunya, dengue e febbre gialla.
Sono state descritte altre forme più rare di trasmissione. Queste includono la trasmissione
da una madre incinta al suo bambino durante la gravidanza o nel intorno al periodo della
nascita. Sono stati riscontrati anche casi di diffusione del virus avvenuti attraverso
trasfusione di sangue e contatti sessuali. La US Food and Drug Administration (FDA) ha
rilasciato il 26 agosto 2016 un guida aggiornata circa il controllo delle donazioni di sangue
intero e di emocomponenti per il virus Zika negli Stati Uniti. La guida raccomanda che
"tutti gli Stati ed i territori degli Stati Uniti devono adottare misure sulle singole unità di
donazioni di sangue intero e di emocomponenti con un test di screening di sangue".
La FDA ha spiegato: "questo test espanso ridurrà il rischio per la trasmissione del virus
Zika attraverso le donazioni di sangue negli Stati Uniti e resterà in vigore fino a quando
non verrà ridotto il rischio di trasmissione sulle trasfusioni del virus Zika".
Il virus Zika e le immunoglobuline
I trattamenti medici plasma derivati (PDMPs) sono trattamenti salvavita utilizzati per la
cura di varie condizioni rare, tra cui la maggior parte di immunodeficienze (PIDs).
Questi trattamenti sono sviluppati da plasma umano donato. La terapia a base di
immunoglobuline (IG terapia) è il principale forma di PDMPs usata per trattare le PIDs.
Essa contiene immunoglobuline (IGs) di donatori sani, che aiutano a proteggere contro
una serie di infezioni e a ridurre i sintomi autoimmuni.
Il virus Zika è un flavivirus del diametro di dimensioni relativamente grandi (circa 40 Nm
di diametro). Le Flaviviridae sono una famiglia di virus a RNA positivo, a singolo filamento
avvolto. Il virus Zika è simile ad altri virus lipid-enveloped come la febbre Dengue o il
West Nile Virus.
È quindi altamente probabile che sarà inattivato e rimosso da
inattivazione virale e tecniche di riduzione (solvente-detergente, trattamento termico e
nanofiltrazione) applicate durante il processo di fabbricazione di PDMPs come IGs. In
una dichiarazione pubblicata il 4 febbraio 2016, la Plasma Protein Therapeutics
Association (PPTA) ha dichiarato che il virus Zika' "la sua dimensione lo rende altamente
suscettibile ai passaggi di inattivazione del virus e rimozione della sua capacità effettuata
durante i processi di produzione, come solvente-detergente (S/D), incubazione a pH
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basso, trattamenti di pastorizzazione e essicazione, processi di nanofiltrazione o
frazionamento. L'efficacia di questi processi è stata dimostrata su altri virus basati sul
modello dell’involucro lipidico che sono molto simili a quelli del virus Zika, ad es. virus
della diarrea virale bovina (BVDV) o virus di encefalite Tickborne (Tickborne encephalitis)
e, soprattutto, il WNV, un altro Flavivirus che è ancora più strettamente correlato al virus
Zika (...). Basandoci su questi dati, la PPTA è certa che esistono e vengono attuati dei
metodi di produzione efficaci contro il virus Zika". (vii)
Il virus Zika e le immunodeficienze primitive
Poiché non c'è nessun trattamento specifico o vaccino attualmente disponibile per la
malattia causata dal virus Zika, la prevenzione per i pazienti PID è molto importante come
per chiunque altro.
Mentre gli effetti del virus Zika in pazienti PID non sono stati documentati o studiati, a
causa della loro predisposizione a sviluppare infezioni e, potenzialmente, una forma più
grave della malattia del virus Zika, i pazienti PID dovrebbero prendere tutte le precauzioni
possibili per prevenire l'infezione del virus Zika. Mentre la terapia sostitutiva con
immunoglobuline fornisce protezione contro una serie di infezioni, non garantisce
l'immunità dal virus Zika.
IPOPI (*) raccomanda ai pazienti con PID di evitare quando possibile di viaggiare in aree
endemiche del virus Zika. IPOPI consiglia inoltre ai pazienti con PID che viaggiano o
vivono in zone endemiche di consultare il medico per ricevere consigli personalizzati sulle
misure di prevenzione e protezione. Viaggiando in Paesi o regioni dove lo Zika virus o
altri virus sono diffusi dalle zanzare (cioè West Nile Virus, febbre Dengue) sono
prevalenti, si dovrebbero osservare le misure di prevenzione generale descritte dal WHO
(viii), CDC (ix) ed ECDC (x). Alcune, ma non tutte, delle indicazioni fornite da queste fonti
sono:
•
utilizzare repellenti anti zanzare, seguendo sempre le istruzioni riportate sulla
confezione.
•
indossare camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi.
•
stare in luoghi con aria condizionata o utilizzare schermi come porte e finestre per
mantenere le zanzare all'esterno.
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•
utilizzare una rete da letto anti zanzara se siete fuori e non avete altro modo di
proteggervi dai morsi di zanzara.
•
trattare gli abiti o gli attrezzi con la permetrina.
Quando si hanno rapporti sessuali, le persone con Immunodeficienze primitive dovrebbe
assicurarsi star praticano sesso sicuro per evitare qualsiasi tipo di infezione.
IPOPI sta monitorando attentamente la situazione e fornirà informazioni aggiornate
appena disponibili.
Guide linea di IPOPI del 5 settembre 2016
(*) IPOPI è l'associazione che comprende le singole associazioni nazionali dei pazienti
dedicata al miglioramento della conoscenza, accesso alla diagnosi precoce e trattamenti
ottimali per i pazienti affetti da immunodeficienza primaria (PID) in tutto il mondo. Come
tale IPOPI agisce come portavoce globale della comunità dei pazienti affetti da PID in
tutte le posizioni rilevanti, questioni legislative e regolamentari. Le immunodeficienze
primitive (PID) rappresentano un grande gruppo di più di 280 malattie croniche e rare, in
cui il sistema immunitario o parti del sistema immunitario non funziona correttamente.
Riferimenti
(i) http://www.who.int/ihr/procedures/en_ihr_ec_faq.pdf?ua=1
(ii)http://www.cdc.gov/zika/disease-qa.html
(iii)http://www.who.int/mediacentre/news/statements/2016/1st-emergency-committeezika/en/
(iv)http://www.cdc.gov/zika/disease-qa.html
(v)http://www.cdc.gov/zika/transmission/index.html
(vi)http://www.fda.gov/downloads/BiologicsBloodVaccines/GuidanceComplianceRegulat
oryInformation/Guidanc es/ Blood/UCM518213.pdf
(vii)http://www.pptaglobal.org/media-and-information/ppta-statements/969-zika-virusand-plasma-proteintherapies
(viii)http://www.who.int/mediacentre/factsheets/zika/en/
(ix)http://www.cdc.gov/zika/prevention/index.html
(x)http://ecdc.europa.eu/en/healthtopics/zika_virus_infection/factsheethealthprofessionals/Pages/factsheet_health_ professionals.aspx
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