Dettagli sui terreni di coltura usati per i batteri in laboratori di microbiologia BIO PCA AGAR SU PETRI: (PLATE COUNT AGAR)Terreno di coltura agarizzato, pronto all'uso, specifico per la ricerca dei batteri totali XLD: contiene un mix di zuccheri (xilosio, lattosio, saccarosio) oltre a dei sali, all'agar per solidificare e al rosso fenolo per verificare il cambio di pH; ci crescono Salmonella, Arizona, Edwardsiella Shigella Proteus Escherichia, aerobacte, klebsiella, citrobacte, serratia; Thayer Martin: contiene peptone, emoglobina, vancomicina,colistina nistatina (gli ultimi 3 sono antibiotici) e vi crescono le Neisserie in generale; Hektoen Entenc Agar: contiene sali biliari, fuxina acida blu di bromo timolo, salicina, ci crescono Salmonella Shigella Providencia Pseudomonas; Sabouraud: contiene peptone e destrosio adatto per fungi quali Candida species; Tryptose contiene peptone, adatto per Brucella, Streptococco, altri batteri delicati o difficili da coltivare; Mac Conkey contiene peptone, lattosio, sali biliari, rosso neutro e cristal violetto, adatto per Gram-, Coliformi lattosio fermentanti e altri batteri non lattosio fermentanti; Mannitol Salt Agar: contiene estratto di carne, peptone, mannitolo, rosso fenolo, ideali per tutti gli Stafilococchi (coagulasi negativi alorne bianco, coagulasi positivi alone rosso porpora); Columbia CNA contiene: peptone, amido, CNA antibiotic, acido nalidixico, colistina (gli ultimi 3 sono antibiotici) adatto per Stafilococco aureus, Stafilo emoliticus, enterococco, mentre inibisce stafilo epidermidis, micrococchi, Gram+ e -, proteus, klebsiella, pseudomonas; Blood agar base: estratto di carne e peptone, adatto per Gram+, non è selettivo; Chocolate Agar: contiene sangue cotto, peptone, fegato digerito, livito, indicato per Haemophilus; Selenite Broth Base: contiene pepstone e lattosio, adatto per Salmonella tiphy e altre speci; Malt Extract Agar: estratto di malto e peptone, adatto per lieviti e muffe; C.L.E.D.: peptone, estratto di carne, triptone, lattosio, blu di bromofenolo, cistina, adatto per E.coli, Klebsiella, Proteus, Salmonella, Psudomonas, Strepto faecalis, Stafilo aureus, Stafilo coaug neg, Corynebacterium, lactobacillus; Trichomonosa Medium: tryptose soya broth, cloramfenicolo, fegato digerito, destrosio, siero di cavallo, calcio pantotenato, specifico per Trichomonas vaginalis Slanetz and Barley medium: triptosio, lievito, destrosio, tetrazolio cloruro, adatto per Enterococchi (stropto gruppo D) e Stepto fecali.. TERRENI DI COLTURA I terreni di coltura rappresentano i substrati artificiali nei quali è possibile far crescere i microrganismi. Devono avere determinate caratteristiche: 1. Concentrazione di sostanze nutritive adeguata alle esigenze della specie microbica. 2. Adeguato grado di umidità. 3. pH adatto. 4. Devono essere sterili e protetti da contaminazioni. I terreni di coltura contengono le seguenti categorie di ingredienti: Peptoni e idrolisati: sono miscele di amminoacidi liberi e polimerizzati, facilmente utilizzabili dalle cellule batteriche. Sono ottenuti dalla digestione enzimatica e rappresentano la principale fonte di azoto organico. Carboidrati: rappresentano la principale fonte di carbonio organico e possono essere utilizzati nelle prove di identificazione basate sulla fermentazione. I principali sono glucosio, saccarosio, lattosio. Sali inorganici: hanno la funzione di rifornire le cellule degli elementi inorganici essenziali, di garantire adeguata osmolarità e di tamponare il terreno. Indicatori: sono le sostanze coloranti (fenolo, blu di bromo fenolo, rosso fenolo, verde di bromo cresolo, ecc.) che permettono di seguire il metabolismo fermentativo del batterio in esame, determinando il viraggio di colore del terreno a valori critici di pH. Solidificanti: la sostanza più usata per solidificare i terreni di coltura è l'agar, un estratto di diversi generi di alghe rosse, che presenta proprietà particolarmente idonee all'impiego in microbiologia. Esso fluidifica intorno a 96-100°C e solidifica a temperature inferiori ai 45°C. È trasparente quindi non interferisce con le altre caratteristiche colturali, non inibisce la crescita e non viene digerito dagli enzimi batterici. Sostanze selettive: composti chimici la cui presenza, in concentrazioni adeguate, risulta tossica per alcuni microrganismi, mentre è ben tollerata da altri, di cui viene favorita la crescita. Sostanze di arricchimento: sangue lisato, emoglobina, latte disidratato, gelatina, vitamine. Queste sostanze sono necessarie per la crescita di batteri più “esigenti” dal punto di vista nutrizionale. Classificazione dei terreni di coltura I terreni di coltura si distinguono in liquidi e solidi. TERRENI LIQUIDI Sono una semplice soluzione in acqua dei componenti nutritivi essenziali allo sviluppo microbico e vengono chiamati anche brodi. TERRENI SOLIDI I più antichi sono il siero di sangue coagulato e la patata (patata glicerinata per i micobatteri). Oggi si ricorre all'aggiunta dell'agar. I terreni solidi sono indispensabili per l'isolamento di colture batteriche pure. In rapporto alla composizione chimica si possono classificare in TERRENI GENERICI Servono alla coltivazione di batteri senza particolari esigenze nutritive (Es. "brodo normale", o "brodo semplice"; "brodo normale solidificato con agar" o "agar semplice"). Di uso comune sono il "brodo nutritivo" e l'"agar nutritivo". Contengono peptoni, (0,5%); estratto di carne, NaCl e tampone fosfato (pH ~ 7,0). TERRENI SINTETICI Contengono soltanto le sostanze organiche e inorganiche di cui il microrganismo coltivato necessita e la loro composizione è pertanto nota. Si utilizzano quando si conoscono tutti i fattori di crescita del microrganismo in esame. TERRENI COMPLESSI Si tratta di terreni ricchi di substrati organici nei quali non tutti i costituenti o le loro quantità sono noti. Estratti di carne, di organo (brodo, fegato per anaerobi), siero di sangue sono fra i componenti più frequenti. In rapporto alla funzione si distinguono in TERRENI DI ARRICCHIMENTO Terreni poveri che consentendo la sopravvivenza ai microrganismi di una sola specie, di fatto ne arricchiscono la popolazione a scapito di altre. TERRENI DIFFERENZIALI In questi terreni la presenza di particolari indicatori consente di riconoscere le singole specie batteriche dalle caratteristiche macroscopiche delle colonie. TERRENI SELETTIVI Favoriscono la crescita di alcune specie ed inibiscono quella di altre. Si ottengono mediante l'aggiunta ai terreni nutritivi di sostanze inibenti quali antibiotici, coloranti e sali. Sono impiegati per isolare le singole specie da materiali plurimicrobici. Tecniche di semina Il materiale da cui partire per allestire colture microbiche può essere rappresentato da campioni naturali, ceppi standard di riferimento, colture pure isolate. La scelta delle tecniche di prelievo, dell'inoculo e di semina successiva è determinata dalle condizioni in cui si presenta il campione e dallo scopo per cui vengono predisposte le varie colture. Comunque qualsiasi sia il tipo di procedura adottata, questa deve essere condotta in condizioni di sterilità per evitare contaminazioni di microrganismi provenienti dall'ambiente. L'inclusione consiste nel trasferimento di volumi precisi di campioni liquidi nelle piastre Petri. Successivamente vengono riempite con un terreno agarizzato che determina l'intrappolamento delle singole cellule nel terreno. Ogni cellula, moltiplicandosi, origina una popolazione di cellule visibile ad occhio nudo, indicata con il termine colonia. Le colonie singole vengono ottenute anche mediante semina per striscio. In questo caso si utlizzano piastre contenenti un terreno già solidificato. Il prelievo dell'inoculo viene effettuato con l'ansa. Prima di effettuare il prelievo l'ansa viene sterilizzata sul bunsen e fatta raffreddare asetticamente per non rischiare di uccidere i microrganismi dell'inoculo. La semina va effettuata con l'ansa strisciandola delicatamente sul terreno della piastra con movimenti a zig zag. La tecnica di semina per infissione si utilizza, mediante ago, per inoculare i terreni solidificati in provetta. L'ago consente di inserire le cellule batteriche lungo la linea verticale, in profondità e quindi permette lo sviluppo dei batteri anaerobi e favorisce l'osservazione delle forme mobili che manifestano una crescita diffusa a partire dalla linea dell'inoculo. Incubazione Processo che consente di operare in condizioni costanti e controllate di temperatura e di pressione. L'incubazione dei batteri aerobi e anaerobi facoltativi si realizza per mezzo dell'impiego di armadi termostatici o di bagnomaria termoregolati. In entrambi i casi possono essere garantite la temperatura ottimale di crescita e l'ossigenazione delle colture. Per gli anaerobi obbligati che non solo non crescono in presenza di ossigeno atmosferico, ma vengono uccisi dall'esposizione all'ossigeno, tutte le operazioni dal prelievo, trasporto e conservazione del campione, alla semina e incubazione dello stesso, devono essere condotte escludendo la presenza di ossigeno.