ECONOMIA E SOCIETA’ NEL ‘500 Paragrafo 1 La crescita demografica Il secolo che iniziò all’indomani della scoperta dell’America,portò grandi trasformazioni nella storia d’Europa. Il dato più significativo di questo periodo fu l’aumento della popolazione. Alla base di questa crescita demografica vi furono più fattori: 1. La riduzione del tasso di mortalità; 2. La riduzione delle epidemie; 3. L’aumento di natalità dovuto all’abbassamento “dell’età al matrimonio”. I governi dell’epoca erano consapevoli della necessità di tenere un registro completo e aggiornato della popolazione, ma i censimenti venivano effettuati solo saltuariamente; lo stesso accadeva con i 1 registri parrocchiali che erano disordinati e imprecisi. La crescita demografica fu risentita in misura particolarmente notevole nelle città, interessate anche da un movimento migratorio delle campagne, tanto che alcuni centri si estesero fino a raddoppiare o triplicare i loro abitanti. Nel 1600 le aree più abitate erano l’Olanda,l’Italia settentrionale,la Francia,la Germania e la Castiglia. La popolazione aumentava ma la durata della vita restava a livelli bassissimi a causa dell’elevata mortalità infantile. L’età media per le famiglie nobili era 32 anni per i maschi e 35 per le femmine; l’età media per la gente comune era intorno ai 23 anni circa. Paragrafo 2 Il costo della vita e la produzione agricola. Tra gli effetti della crescita demografica vi fu l’incremento del costo della vita; i prezzi dei generi a largo consumo aumentarono 2 costantemente. L’ondata di aumento dei prezzi viene chiamata rivoluzione dei prezzi . Oggi, si ritiene che la rivoluzione dei prezzi vada spiegata con l’aumento della popolazione. I prezzi maggiormente aumentati erano quelli dei generi alimentari di base come: i cereali,il grano ,l’orzo e il segale. L’aumento dei prezzi dei generi alimentari dipendeva dal fatto che la produzione non reggeva il passo con l’aumento della popolazione. Per aumentare la produzione ci furono la messa a coltura di nuove terre, le bonifiche e i progressi nell’irrigazione. L’accresciuta richiesta di generi alimentari determinò un aumento dei profitti e degli investimenti in agricoltura. 3 Paragrafo 3 Il problema dei redditi Un’altra conseguenza dell’aumento della popolazione fu la diminuzione del potere d’acquisto dei lavoratori perché i prezzi aumentarono più dei salari. I lavoratori guadagnavano di più ma con il loro salario potevano acquistare meno merci. La qualità dei consumi alimentari peggiorò e le calorie animali più care furono sostituite da quelle vegetali. La La diminuzione del consumo di carne aveva molte motivazioni,tra cui: 1. La conquista turca dell’Ungheria che provocò una diminuzione delle importazioni; 2. La riduzione delle foreste dove venivano allevati i suini; 3. La bonifica di territori incolti, dove prima venivano allevati gli animali. L’aumento dei prezzi mise in difficoltà anche i proprietari che avevano dato le loro terre 4 in gestione; in pochi anni si videro sottratti i propri redditi e reagirono di conseguenza. In alcuni casi, fronteggiarono la situazione passando dalle condizione di redditieri a quella di amministratori diretti;in altri casi fecero ricorso a metodi più semplici cioè aumentarono i fitti. Paragrafo 4 Le miniere e le industrie Il ‘500 non registrò alcun cambiamento significativo nel settore dell’energia. La produzione di quest’epoca continuava ad utilizzare le tradizionali fonti di energia: l’uomo,gli animali,l’acqua,il vento e la legna. L’uso del carbone aumentò portando al perfezionamento delle tecniche estrattive: Trivelle più potenti; Sistemi di ventilazione e di sollevamento; Nastri trasportatori azionati da cavalli; ecc. Anche altri minerali erano estratti in misura rilevante: il ferro ,il rame, l’argento, 5 l’allume(materiale indispensabile all’industria tessile). Importante era anche l’estrazione del sale. Oltre all’attività estrattiva c’era anche l’espansione delle fonderie e degli altiforni (l’altoforno consisteva in un forno interamente murato dal quale si otteneva la ghisa). La più grande industria dell’epoca era l ’industria tessile che presentava la manodopera industriale più numerosa e organizzata. Spesso la lavorazione dei tessuti era effettuata a domicilio. Nell’industria laniera primeggiava l’Italia, che era all’avanguardia anche nella produzione della seta. Un altro grande centro della produzione tessile erano i Paesi Bassi, in particolare la Fiadra; la Spagna si era distinta anche per la produzione della seta, in cui eccellevano gli artigiani moriscos. 6 Paragrafo 5 I livelli alti dello scambio Da un lato, l’aumento dei prezzi ,danneggiò la categorie a reddito fisso, ma dall’altro lato favorì l’affermazione dei banchierimercanti-industriali. Essi ebbero una parte importante nel processo di internazionalizzazione degli scambi che caratterizzò il ‘500. La diffusione delle Borse testimonia in modo evidente questa accentuata dimensione internazionale delle attività commerciali e finanziarie, il cui maggior centro fu Anversa. Nell’Europa del ‘500 prese forma l ‘economiamondo ossia l’insieme di aree geografiche caratterizzate da diversi modi di produzione e di organizzazione del lavoro, collegate da relazioni commerciali; in questa divisione del lavoro ci sono un centro (una città o una regione) e delle periferie (altre aree e città). 7 Paragrafo 6 Il commercio mediterraneo nel ‘500 Le scoperte geografiche del XV secolo determinarono un lento e graduale declino della centralità economica del Mediterraneo, tuttavia i traffici mediterranei rimasero tali e quali ai secoli precedenti. L’importanza economica del Mediterraneo si ridimensionerà soltanto a partire dai primi decenni del ‘600. 8