Storia degli Elaboratori

annuncio pubblicitario
Storia
degli
Elaboratori
A cura del prof. Cristoforo Modugno
INTRODUZIONE
L'intera evoluzione dei computer e dell'Informatica in senso ampio è stata
caratterizzata da una crescita esponenziale.
Millenni di calcoli a mente o al massimo con strumenti primitivi, come l'abaco.
Poi, dal 1500 fino al diciannovesimo secolo, l'uomo acquisisce enormi capacità
sia di pensiero che di abilità costruttiva e inizia a produrre piccoli congegni,
talvolta anche di grande complessità e precisione.
Le geniali intuizioni, però, o l'abilità costruttiva di parti meccaniche non
bastavano, senza le fondamentali scoperte sia delle possibilità d'impiego del
vapore, che dell'energia elettrica.
La vera, sconvolgente, rivoluzione avviene dunque tutta nel ventesimo secolo e
in tutti i campi dello scibile umano, compreso, dunque, anche quello del calcolo
automatizzato.
Prima
dell'avvento
dell'elettronica,
ovvero
di
valvole
termoioniche,
dei
transistor e dei circuiti integrati, gli ingegneri potevano progettare macchine
basate solamente sulla meccanica o sulla elettro-meccanica.
Spesso le loro idee erano davvero geniali e sbalorditive, ma in solenne anticipo
rispetto ai limiti della tecnologia del momento.
Queste prime macchine, inoltre, risentivano tremendamente di gravi limiti: la
lentezza meccanica dovuta agli attriti, una discreta inaffidabilità generale o
facilità di guasto, nonché una scarsa capacità di memorizzazione dei dati.
L'utilizzo delle valvole elettroniche accelererà il processo di evoluzione,
consentendo anche di acquisire le nozioni sperimentali indispensabili per
progettare il prossimo futuro. Ma ancora la precarietà dei mezzi rappresenterà
un freno molto forte al vero sviluppo di sistemi pienamente soddisfacenti.
Vennero costruiti dei giganteschi calcolatori, paragonabili a dinosauri, dai costi
elevatissimi e perciò confinati negli ambienti militari e scientifici, ma non
usabili dal largo pubblico aziendale, scolastico o scientifico, fatte salve rare
eccezioni.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 2
La Seconda Guerra Mondiale accelerò sicuramente i processi di crescita e il
contributo inventivo, perchè le esigenze di difesa spinsero i principali Stati
verso massicci investimenti nel settore dell'elaborazione dei dati. Il grande
acceleratore fu sicuramente il centro SAGE per la difesa territoriale degli Stati
Uniti.
Poi, con la scoperta dei transistor, si diede l'avvio alla fase di miniaturizzazione
ed accelerazione dei circuiti e da lì il fiorire di nuove invenzioni, nuove
macchine, linguaggi per programmarle e nuove concezioni dei sistemi, che
subirono una inarrestabile accelerata.
Il colpo finale lo diedero i microscopici circuiti integrati, i chip, con milioni di
transistor dentro pochi millimetri quadrati.
Anche per questa evoluzione ci fu un progetto trainante: la corsa delle imprese
spaziali e la difesa o attacco missilistico.
L'informatica, gestita dai mainframe e dai minicomputer era definitivamente
nata e utilizzata con soddisfazione ormai su vasta scala dalla maggior parte
delle aziende del mondo.
L'ultimo passo fu quello dell'introduzione dei sistemi computerizzati anche a
livello individuale e ciò avvenne con il rapido sviluppo dei personal computer e
di tutta l'enorme famiglia di programmi applicativi d'ogni genere.
Fino a colmare il divario tra i due mondi: i grossi elaboratori, pachidermi molto
affidabili, ma poco elastici, da una parte, e personal computer, paragonabili ad
agilissimi fuori strada, ma molto indisciplinati, dall'altra.
L'unione di potenti CPU con personal computer ha reso interattivo il mondo dei
dati ed ha sposato l'affidabilità con la duttilità, aprendo definitivamente la
strada al villaggio globale, ormai una realtà incontestabile, grazie soprattutto a
Internet e al Web.
In queste pagine di storia evolutiva troverete le scoperte, le invenzioni, il
pensiero di numerosi scienziati e ingegneri, le macchine ed anche i linguaggi
che via via si sono succeduti o aggiunti nel tempo.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 3
Troverete, invece, poche notizie relative al contributo dell'Italia, che, pur
essendo un paese dotato di indiscussa genialità, non ha partecipato quasi per
nulla al progresso del settore.
Non ne conosco le cause, ma credo di non sbagliare imputandole ancora una
volta alla scarsa sensibilità della classe politica verso gli investimenti per le
ricerche scientifiche e tecnologiche, nonché ad una reale scarsa disponibilità
finanziaria.
In questa corsa i paesi che si sono maggiormente distinti come contributo
intellettuale e scientifico sono sicuramente gli Stati Uniti, l'Inghilterra e la
Germania. Ma un grande contributo è venuto anche dai paesi dell'Est Europeo.
Un numero incredibile di invenzioni e brevetti è nato in casa IBM, che ha
contribuito, assieme alle principali università americane, a gran parte del
progresso scientifico delle macchine e delle tecnologie ad esse collegate.
Così come credo si debba, malgrado le critiche, riconoscere il ruolo
fondamentale di Microsoft che è riuscita nell'intento di rendere l'informatica
uno strumento noto e utilizzabile da tutti.
Negli ultimi anni, poi, ha preso forma e sostanza un nuovo concetto molto
apprezzabile, quello dell'Open Source, che consente a chiunque di studiare e
partecipare al miglioramento di un certo tipo di software. Il successo di questo
metodo, che sfugge alle leggi della proprietà e distribuisce la conoscenza di
una soluzione, è sotto gli occhi di tutti, e si identifica nel sistema operativo
Linux.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 4
4000 ac1200 ac
Abitanti delle prime civiltà di Sumeri tengono già traccia di operazioni
commerciali utilizzando apposite tavolette. L'Estratto conto è molto
antico!
tavoletta dei Sumeri
300 ac
La più antica tavola di conteggio fu ritrovata nell'isola di Salamis, risale
a quest'epoca ed appartenne ai Babilonesi.
tavola di conteggio Salamis
500 ac –
500 dc
Durante l'impero Greco e Romano, tavole di calcolo come queste
venivano costruite in pietra e metallo.
tavole di calcolo greche e romane
1200 dc
Storia degli Elaboratori
L'Abaco, come lo conosciamo noi oggi, apparve nel 1200 d.c. in Cina.
In cinese si chiama suan-pan. Ne esistono anche diverse versioni
giapponesi e russe.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 5
abaco
1500 circa
Molti riferimenti citano il francese Blaise Pascal come inventore della
prima macchina da calcolo meccanico, ma appare ormai chiaro, dai
disegni e appunti ritrovati solamente nel 1967, che ben 150 anni prima
di Pascal, Leonardo da Vinci aveva già progettato un meccanismo
analogo e che una volta realizzato avrebbe realmente funzionato.
disegno del meccanismo dei riporti
Replica: modello funzionante di Leonardo da Vinci
1612-1614
Storia degli Elaboratori
John Napier (Nepero) inventa i logaritmi, che rimarranno fino al
Novecento lo strumento per eccellenza per eseguire e semplificare
calcoli complessi. Nasce anche l'utilizzo della virgola per separare i
decimali. Napier utilizza asticelle numerate per il calcolo.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 6
asticelle per calcolo logaritmi
1623
E. Gunter costruisce il primo regolo per il calcolo dei logaritmi.
regolo per logaritmi
1623
L'astronomo Keplero dà notizia dell'invenzione di un certo William
Schickard:
l'orologio
calcolatore.
capace
di
eseguire
automaticamente addizioni e sottrazioni ed anche moltiplicazioni e
divisioni.
orologio calcolatore
La sua idea fu brillante: utilizzando una versione rotante dei bastoncini
di Nepero, concepì un calcolatore con trasmissione ad ingranaggio,
basato sul movimento di ruote dentate collegate ad un indicatore a 6
cifre (simile ad un contachilometri). Questo macchinario, detto orologio
calcolatore, era in grado di eseguire i riporti e per mezzo di un
campanello indicava il superamento del limite di cifre (overflow); il suo
principio costituisce la base di tutte le macchine calcolatrici fino
all'apparsa del primo calcolatore elettronico. Schickard purtroppo non
riuscì a realizzare materialmente la sua macchina: di essa ci rimangono
solo gli schizzi del progetto, che Schickard inviò al suo amico Giovanni
Keplero nel 1623 per informarlo della sua invenzione; il prototipo,
realizzato in legno da un artigiano dell'epoca, fu vittima di un incendio e
poco tempo dopo l'inventore morì di peste bubbonica.
1650
Storia degli Elaboratori
Il matematico inglese William Oughtred (1575-1660), basandosi sugli
studi di Nepero sui logaritmi e sul prototipo di Edmund Gunter,
inventa un modello elementare di regolo calcolatore lineare, facendo
scorrere uno sull’ altro due righelli sui quali sono tracciati i logaritmi, si
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 7
possono eseguire i calcoli meccanicamente.
regolo lineare
(tratto da
Museo didattico del computer)
regolo moderno
In seguito grazie all’ adozione del terzo righello e del "cursore" il regolo
si avvia a rappresentare il calcolatore tascabile di intere generazioni di
ingegneri, architetti, matematici e fisici fino all’ avvento -tre secoli e
mezzo dopo- delle calcolatrici elettroniche tascabili. Oltre ai modelli
tascabili, il regolo sarà costruito anche in dimensioni maggiori, fino ad
un metro di lunghezza, da utilizzare sui tavoli da lavoro e con maggiori
approssimazioni di calcolo.L’ approssimazione al valore esatto è infatti
per il regolo un fattore che dipende dalle dimensioni delle scale
graduate e dall’ abilità dell’ utilizzatore di leggere negli spazi bianchi tra
una tacca e l’ altra delle scale stesse. Per gli ingegneri, le
approssimazioni consentite dal regolo sono più che sufficienti per il
calcolo dei dati di progetto o di verifica.
1643
Storia degli Elaboratori
Blaise Pascal, filosofo, matematico e fisico francese, a 20 anni realizza
una celebre macchina per eseguire addizioni e sottrazioni
automaticamente, la 'pascalina'. In realtà, uno strumento simile,
capace anche di eseguire moltiplicazioni e divisioni, era stato costruito
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 8
qualche anno prima in Germania, ma, essendo di legno, fu distrutto da
un incendio!
Ed inoltre un primo disegno di meccanica per il calcolo automatico era
già stato progettato da Leonardo da Vinci nel 1500.
pascalina
interno della Pascalina
1666
Con l'Arte combinatoria di G.W.Leibniz vengono gettate le basi della
logica simbolica, su cui si regge il funzionamento dei moderni
calcolatori.
Vi è inoltre formulata l'idea di un 'calcolo binario', che riduca in forma
più semplice le 'leggi del pensiero'.
Gli sviluppi del calcolo combinatorio, ad opera di G.Boole,
A.N.Whitehead e B.Russell, hanno dato forma al sogno di
G.W.Leibniz di un ragionamento simbolico universale, con la nascita di
una nuova disciplina matematica, la logica simbolica.
L'idea di fondo dell'“arte combinatoria” è quella di trovare una logica
capace non soltanto di dimostrare la verità di ogni proposizione, ma
anche di costruire nuove proposizioni con la certezza dei procedimenti
matematici.
Il “genere”, a partire dalla logica aristotelica, è una classe di enti con
differenze specifiche fra loro ma con elementi comuni (che appunto
definiscono il “genere”): ad esempio, nell'espressione “animale
razionale”, il termine “animale” costituisce il “genere” che accomuna la
“specie” degli uomini (definiti dalla razionalità) a tutte le altre e diverse
“specie” di animali; “essere vivente” è un genere piú ampio di “animale”
e quindi contiene in sé altri generi. Il “genere sommo” è quello che non
può essere contenuto in nessun altro genere (ad esempio, le categorie
di Aristotele).
Leibniz propone di indicare i generi sommi con lettere, le quali,
combinate fra loro, possano poi formare le “nozioni inferiori”. Il
meccanismo, almeno nel modo in cui è proposto in questa pagina, non
è particolarmente complesso. Come esempio prendiamo alcune delle
categorie aristoteliche (generi sommi) e indichiamole con una lettera:
sostanza (a); quantità (b); qualità (c); agire (d); luogo (e); tempo (f).
Da un genere, attraverso la combinazione con gli altri generi, si trovano
generi inferiori (o specie): la sostanza = uomo; la quantità = alto 180
centimetri; la qualità = bianco; l'agire = camminare; il luogo = in
montagna; il tempo = ieri. Le combinazioni possibili danno, ad esempio:
ab = gli uomini alti 180 centimetri; ac = gli uomini bianchi; bd = gli enti
alti 180 centimetri che camminano; cf = gli enti bianchi che esistevano
ieri; e cosí via. Ancora, combinando tre generi: abc = gli uomini bianchi
alti 180 centimetri; bdf = gli enti alti 180 centimetri che ieri
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 9
camminavano; e cosí via.
Si possono quindi, per semplificare le operazioni, unificare i generi: ab
= l, per cui l = uomo alto 180 centimetri; ad = n, per cui n = uomo che
cammina; e cosí via. Dunque, individuata una specie definita da una
serie di generi sommi, si può verificare la corretta di tutte le
proposizioni relative ad essa.
Questa ricerca di Leibniz è importante, da un punto di vista filosofico
generale, perché conferma l'esigenza di porre punti fissi e certi a
fondamento dell'attività del pensiero (cioè della filosofia e di tutte le
scienze).
1674
Fu il filosofo e matematico Leibniz ad introdurre i numeri binari nel
mondo occidentale.
In realtà quella di Leibiniz fu una rivisitazione di un sistema di calcolo
introdotto in Cina tremila anni fa condotta nell'ambito di uno studio
sugli ideogrammi.
Leibniz in tale circostanza studiò questo
caratteristiche della "aritmetica binaria".
sistema
definendo
le
Dopo Leibniz il calcolo binario fu dimenticato fino al 1936, quando,
indipendentemente, i due matematici Alan Turing in Gran Bretagna e
Louis Couffignal in Francia, fecero l'elogio del calcolo binario
proponendo di usarlo come linguaggio di base nelle calcolatrici
meccaniche esistenti a quell'epoca.
Gottfried Leibniz costruisce una calcolatrice a passi, usando un
ingranaggio cilindrico.
ricostruzione della macchina di Leibniz
1709
La Macchina calcolatrice d G. Polani, la prima progettata in Italia (e
forse anche l'unica traccia di invenzione italiana nel settore).
Matematico ed ingegnere veneziano che, nel libro "Miscellanea"
pubblicato nel 1709, illustrò i principi di costruzione di una macchina
calcolatrice basata su pesi scorrevoli.
1727
Storia degli Elaboratori
Jacob Leupold nel 1727 realizzò una macchina circolare basata sul
principio della Pascaline ma con rotelle ad ingranaggi retraibili simile
alla macchina di Leibniz
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 10
macchina di Leupold
particolare della macchina di Leupold
1728
Nasce la Macchina tessile.
Con questa invenzione si introduce l'idea di scheda perforata : nasce
così l'idea di programma come una successione di istruzioni
preordinate.
Falcon era un operaio che lavorava in un'industria tessile di Lione. La
sua invenzione fu dimenticata sino al 1801, quando Jacquard, un
meccanico, riuscì a farne una versione industrializzabile.
Nel settore della manifattura dei tessuti con il termine "Jacquard" ci si
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 11
rifersice oggi ad un particolare tipo di tessuto.
1746
J.B. le Rond d'Albert formula il teorema fondamentale dell'algebra.
1769
J.Watt inserisce nella sua macchina a vapore l'omonimo regolatore,
funzionante, sulla base del principio di retroazione (feedback).
1773
Pierre e Henry Louis Jaquet-Droz (Svizzeri) inventano il primo
automatismo in grado di scrivere.
Subito dopo costruirono un altro automatismo che disegnava il ritratto
di Luigi XV. Parlando di "robot" in senso generico si può dire che queste
macchine sono state i primi robot della storia.
automatismo capace di scrivere
1774
Philipp-Matthaus Hahn costruisce (e vende) un piccolo numero di
macchine calcolatrici precise a dodici cifre.
1775
Charles Stanhope sviluppa un calcolatore che moltiplica e divide
attraverso il sistema delle somme o sottrazioni multiple.
calcolatrice di Stanhope
1777
Charles Stanhope continua a costruire nuove macchine, nessuna delle
quali conteneva dispositivi originali, ma tutte molto affidabili.
Stanhope progettò anche una macchina in grado di meccanizzare
relazioni logiche. Un primo passo nel considerare i computer non più
solo come macchine di calcolo, ma anche come strutture meccaniche
capaci di generalizzare processi matematici.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 12
1784
J.H. Mueller immagina una 'Macchina differente' 36 anni prima di
Babbage, ma non riesce a trovare i soldi per costruirla.
I dettagli della sua macchina, però, furono pubblicati in un libro, di cui
Charles Babbage si dice che si fece tradurre tutti i capitoli.
La data della traduzione è sconosciuta e il dubbio che qualche idea di
Mueller sia stata sfruttata da Babbage rimane.
1799
Edward (Nedd) Ludd (Inghilterra) diventa il leader di un movimento
iniziato in Nottingham e composto da un gruppo di lavoratori scontenti
che si mossero attraverso l'Inghilterra con l'intento di distruggere tutti i
tipi di macchine che avrebbero incontrato sul loro percorso.
Questo gruppo causò distruzioni fino al 1815. Di notte, mascherati,
irrompevano nei laboratori e nelle fattorie e distruggevano macchine e
qualsiasi cosa potesse portare alla produzione di massa.
La loro idea era che tutti quei
disoccupazione. E non erano
movimento derivò il termine
contraria e resistente a qualsiasi
1800
meccanismi li avrebbero condotti alla
poi tanto lontano dalla verità. Dal
"Luddite" per identificare un'azione
nuova tecnologia.
Alessandro Volta (1745-1827) riesce a ricavare energia elettrica e
raggiunge l'obiettivo di costruire la prima batteria in grado di fornire
elettricità.
In un famoso esperimento alla presenza di Napoleone dimostra che con
la sua elettricità può stimolare il movimento delle zampe di una rana
morta.
A. Volta mostra un esperimento di elettricità a Napoleone
1801
Escono le Disquisitiones arithmeticae di K.F. Gauss.
Esse costituiscono una pietra miliare nello sviluppo dei metodi
numerici: metodo dei minimi quadrati, metodo di eliminazione degli
scarti quadratici, integrazione numerica.
1804
Entrano in funzione le schede perforate per il funzionamento
automatico dei telai Jacquard. In base ai fori delle schede viene
comandata la trama del tessuto.
Furono prodotte più di 100.000 macchine nei dieci anni successivi. Le
schede perforate resteranno in uso nei telai fino agli anni 1980.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 13
telaio Joseph Marie Jacquard's
particolare di un telaio
1811
Si fa sempre più strada il convincimento che le macchine possano
sottrarre lavoro alle persone e da questo nascono forti movimenti di
protesta e boicottaggio.
1814
Regolo calcolatore planimetrico di Herman per la misura di aree.
1820
C.X.Thomas de Colmar costruisce l'aritmetometro, prima calcolatrice
su scala industriale in grado di svolgere le 4 operazioni aritmetriche,
senza errori.
In 30 anni ne vengono prodotti 1500 esemplari e la produzione si
protrasse fino al 1930 circa.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 14
particolare di aritmetometro
Utilizzava il principio del tamburo a passi ideato da Leibniz. La sua
invenzione era il risultato di 150 anni di progresso industriale, che
aveva così superato i difetti delle prime realizzazioni.
aritmetometro
1821
Charles Babbage comunica a un collega astronomo l'idea di un calcolo
automatico per la compilazione delle tavole astronomiche. La sua prima
macchina, la Macchina alle Differenze, nasce dall'esigenza di
calcolare tavole astronomiche dove, per la precisione richiesta, Babbage
aveva pensato anche ad un sistema di stampa per evitare errori umani
di trascrizione.
All'epoca di Babbage per realizzare tabelle matematiche dei logaritmi e
di funzioni trigonometriche lavoravano squadre di matematici giorno e
notte.
Fu per questo motivo che a Babbage venne l'idea di progettare una
macchina che svolgesse automaticamente quell'arduo compito.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 15
disegno originale della Macchina alle Differenze
Pubblicò il suo articolo su 'Observations on the Applications of
Machinery to the Computation of Mathematical Tables', per il quale
ricevette la medaglia d'oro della Reale Società Astronomica.
Particolare del disegno
Babbage conosceva tre differenti tipi di errori che potevano verificarsi
nel fare le tabelle:
−
errori umani nei calcoli
−
errori di copiatura nelle trascrizioni per la pubblicazione
−
errori nella composizione delle lastre per la stampa
Disegnando una macchina che potesse coprire l'intero processo dal
calcolo fino ai cliché tipografici gli errori sarebbero stati eliminati
Contrariamente a quanto era avvenuto fino ad allora, Babbage dunque
non si proponeva tanto di realizzare delle macchine calcolatrici in grado
di eseguire semplicemente le 4 operazioni, ma dei calcolatori
concettualmente simili a quelli moderni in grado di eseguire sequenze di
operazioni in base a un programma.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 16
Difference Engine 2
Questo modello fu ricostruito presso il Museo della Scienza di Londra
eseguendo il progetto del 1849, di cui si hanno tutti i disegni.
Il dispositivo funziona perfettamente e mette in evidenza la genialità del
progetto di Babbage. Costruito in ferro, ottone e acciaio, è composto da
4.000 parti e pesa oltre 3 tonnellate.
Gli ingegneri del museo stanno ancora espandendone le funzionalità e
nel 2002 è stata aggiunta la parte relativa alla stampa, in perfetto
accordo coi disegni di Babbage.
Il dispositivo svolse il suo primo ciclo di calcolo nel 1990 e restituì un
risultato di 31 cifre di precisione, che è molto di più di quanto possa
fare una calcolatrice standard tascabile.
Comunque ciascun calcolo richiedeva di far ruotare una manovella per
centinaia e a volte migliaia di volte, per cui se un operatore volesse
usarla sul serio diventerebbe il più muscoloso operatore di computer
della Terra!
1822
Charles Babbage disegna un calcolatore.
Il concetto di questa macchina era che doveva operare con schede
perforate (come quelle di Jacquard) e i risultati andavano stampati su
carta.
L'idea di stampare i risultati era semplicemente rivoluzionaria!
Comunque Babbage riteneva che la tecnologia della sua epoca non
fosse sufficientemente sofisticata da poter realizzare il suo progetto.
Ma un piccolo modello in scala fu mostrato ad una riunione della Reale
Società Astronomica inglese.
Problemi di meccanica, finanziari e di opinione con il suo capo ingegneri
(Joseph Clement) provocarono l'abbandono del progetto nel 1833.
Ma il concetto di quella macchina si può considerare estremamente
avanzato, e probabilmente troppo incomprensibile, per la maggior parte
della gente dell'epoca.
1832
Georg e Edvard Scheutz (Svedesi) padre e figlio, dopo avere letto
l'articolo di Babbage e della sua macchina, iniziano a sviluppare loro
stessi una Macchina delle Differenze.
Sono le persone che hanno creato per primi una macchina che possa
anche stampare i risultati delle tabelle calcolate.
La loro macchina sarà terminata nel 1843.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 17
Il disegno è meno robusto e le tolleranze sono più ampie di quelle
pretese da Babbage.
Il problema di riprodurre risultati privi di errori umani, come voleva
Babbage, è così risolto. I numeri sono stampati su carta o lamine di
metallo, pronti per fare i clichés per la riproduzione delle tabelle.
1834
E' in quest'anno che Charles Babbage progetta l'Analytical Engine, una
macchina che sia più veloce e precisa del modello precedente.
Si tratta di un primo modello di calcolatore automatico, ma che
rimane allo stadio di progetto per la difficoltà di realizzare i pezzi
meccanici necessari e lo scarso interesse dei possibili finanziatori. In
compenso lo stesso Babbage ha speso molti dei suoi soldi per portare
avanti comunque l'ambizioso progetto.
La Macchina Analitica fu pensata con l'intento di sfruttare i cicli delle
schede perforate di Jacquard, in modo da controllare i calcoli
automaticamente e in modo da poter prendere decisioni basate su
risultati di precedenti calcoli.
Alcuni testi riportano anche l'idea di un motore a vapore da applicare
alla macchina analitica.
1835
Joseph Henry inventa il relay elettrico, un dispositivo adatto ad inviare
impulsi a lunga distanza. Le basi del telegrafo sono gettate.
1837
Samuel Finley Breese Morse brevetta un sistema pratico di telegrafo.
tasto per alfabeto Morse
1843
Lady Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, studia l'Analitycal Engine di
Babbage, traducendo gli schemi di Luigi Menabrea. Intuisce l'idea di
'loop' e di sottoprogramma, ovvero di sequenza ripetitiva di passi.
Inizia così un intenso scambio epistolare con Babbage, contribuendo coi
suoi appunti a ipotizzare una macchina in grado di operare tramite
programma.
E' considerata per questo 'la prima programmatrice'.
A lei è stato dedicato un linguaggio di programmazione degli anni
1970/80.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 18
1844
Samuel Morse invia un messaggio col telegrafo da Washington a
Baltimora.
1846
Alexander Bain usa un nastro perforato per trasmettere telegrammi.
Il sistema rende le trasmissioni molto più veloci e sarà utilizzato fino al
ventesimo secolo. Questo stesso tipo di nastro perforato sarà utilizzato
anche come output nei computer.
1847
George Boole scrive 'An investigation on the Law of Thought'.
E' quì che si trovano le relazioni tra matematica e logica, che saranno le
basi della cosiddetta 'algebra booleniana' usata nei circuiti dei
calcolatori.
Ciò provocò una rottura con la matematica tradizionale, dimostrando
per la prima volta che la logica è parte della matematica e della
filosofia.
Prima di allora i concetti di AND, OR, NOT non erano applicati alla
matematica.
1857
Sir Charles Wheatstone introduce la prima applicazione di un nastro
perforato come supporto per la preparazione, memorizzazione e
trasmissione di dati. Il suo nastro usa due righe di fori per
rappresentare le linee e i punti del codice Morse.
In questo modo i messaggi da inviare possono essere preparati fuori
linea e trasmessi successivamente.
nastro perforato
1861
Giovanni Casselli crea la prima macchina Fax, il Pantelegraph.
1867
Nasce la Macchina per scrivere.
E'
una
di
quelle
grandi
invenzioni
l'amministrazione e le comunicazioni.
che
rivoluzioneranno
La scrittura manuale di lettere commerciali sparirà nel giro di pochi
anni.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 19
macchina per scrivere
1871
Antonio Meucci si era trasferito nel 1845 a Long Island dove aveva
aperto una fabbrica di candele. Qui diede ospitalità e lavoro a Garibaldi
e nel 1857 portò a compimento l'invenzione del telefono. Dopo oltre
un decennio speso nell'inutile ricerca di capitali, Meucci ottenne con
grande sforzo un brevetto biennale (1871) e presentò i disegni della sua
invenzione al direttore della Western Telegraph CO.
Antonio Meucci
Ignobilmente truffato dell'incartamento ed impedito dalla miseria per il
rinnovo del brevetto, la sua invenzione fu validamente sfruttata dal
professor Graham Bell che, giurando il falso, prese tutti i meriti ed i
profitti.
In seguito a celebri quanto movimentati processi intentati da
concorrenti della Bell, la priorità di Meucci fu tardivamente riconosciuta
dalla Corte Suprema nel 1886, ma egli finiva intanto in miseria i suoi
giorni nella casa di Long Island, che un privato americano gli aveva
donata.
Ecco la sentenza: “Nulla dimostra che Meucci abbia ottenuto qualche
risultato pratico a parte quello di convogliare la parola meccanicamente
mediante cavo. Impiegò senza dubbio un conduttore meccanico e
suppose che elettrificando l'apparecchio avrebbe ottenuto risultati
migliori”, in poche parole Meucci avrebbe inventato il telefono, ma non
quello elettrico.
Più di un secolo dopo, (l’11 giugno del 2002), grazie anche alle ricerche
di un tenace italiano, la verità è ristabilita, il parlamento americano
riconosce che Antonio Meucci è il papà del telefono e noi italiani
abbiamo un’altra gloria di cui andare fieri. Per la cronaca: il telefono
non è che una delle tante invenzioni cui si era dedicato.
1876
Storia degli Elaboratori
Il 14 Febbraio 1876 lo scozzese Graham Bell fece domanda di un brevetto
per un sistema di telefono. Sfruttando l'invenzione di Meucci, egli riesce ad
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 20
impossessarsi dell'idea e a fondare la Bell Telephone Company.
Alexander Bell
dimostrazione all'Accademia delle Scienze
1877
Il Velograph è stata la prima macchina per scrivere prodotta in
Svizzera.
Velograph
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 21
la macchina per scrivere illustrata in un giornale dell'epoca
1878
Remington typewriter Standard 2.
La prima macchina prodotta e venduta in forma industriale. I tasti erano
già disposti nella sequenza QWERTY divenuta uno standard.
Remington typewriter standard 2
1885
Dorr E. Felt costruisce una macchina calcolatrice chiamata 'Macaroni
Box' (dall'aspetto della scatola in cui è alloggiata).
Da questa deriverà il 'Comptometer', competitivo fino al 1902.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 22
macaroni box
1887
Leon Bollee costruisce una calcolatrice per eseguire moltiplicazioni in
modo diretto, cioè non più mediante addizioni ripetute.
calcolatrice di Bollee
1890
W.S.Burroughs produce una macchina calcolatrice, l'Aritmometro,
che incontra rapidamente un enorme successo in tutto il mondo.
1889
Herman Hollerith con il suo 'Sistema Elettrico di Tabulazione' batte i
concorrenti e viene scelto per il censimento USA del 1890. Il sistema di
perforazione delle schede subirà pochissime innovazioni nell'arco dei
successivi cinquant'anni.
Hollerith
1895
Storia degli Elaboratori
Guglielmo Marconi trasmette il primo segnale via radio.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 23
Guglielmo Marconi
trasmettitore di Marconi
(uguale a quello usato sul Titanic per lanciare l'SOS)
1897
A.A. Michelson e S.W. Stratton costruiscono un analizzatore capace
di lavorare con serie di Fourier di 20 termini.
1900
L'ingresso del calcolatore nel mondo del lavoro può essere fatto risalire
all'inizio del 1900. Nel 1917 viene fondata la IBM (International
Business Machine Corporation), destinata ad essere, talvolta
attraversando pesanti vicissitudini, la più importante industria di
computer del mondo sino ai nostri giorni.
La tecnologia delle macchine di calcolo prodotte all'inizio del secolo era
la tecnologia meccanografica. Esistevano infatti all'interno delle grosse
organizzazioni i centri meccanografici che erano in realtà attrezzati con
una varietà di macchine diverse, fra le quali:
−
la perforatrice per tradurre documenti in schede perforate mediante
un apposito codice chiamato codice di Hollerith, dal nome del
ricercatore che inventò tale sistema di codifica verso la fine dell'800;
−
la verificatrice che controllava la qualità del lavoro fatto dalla
perforatrice;
−
la selezionatrice per ordinare le schede, per esempio in ordine
alfabetico o numerico;
−
la calcolatrice per eseguire calcoli numeri sui dati letti dalla schede
perforate e per perforare i risultati su altre schede;
−
la tabulatrice per stampare i risultati in chiaro.
Con queste macchine si eseguivano calcoli ad una discreta velocità per
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 24
quei tempi, dell'ordine di 60 operazioni al minuto. La loro gestione era
tuttavia complessa, come si può intuire dalla precedente descrizione.
Inoltre si trattava di macchine idonee all'esecuzione di operazioni su
serie di dati, qualcosa di ancora molto lontano dalle funzionalità che
oggi siamo abituati a trovare nei computer moderni.
Questa tecnologia ha subìto una evoluzione relativamente lenta (almeno
rispetto a quella a cui siamo abituati oggi) sino ad arrivare, verso il
1940, a delle macchine di tipo elettromeccanico in grado di riunire le
funzionalità dei diversi componenti meccanografici. In queste macchine
ricompare in modo elementare il concetto di programma come serie di
istruzioni preordinate da eseguire in successione. Le istruzioni venivano
somministrate sotto forma di codici perforati su di una banda di carta,
in modo analogo a quello prefigurato per la macchina di Babbage. Si
parla in tal caso di calcolatrici elettromeccaniche a "programma
esterno".
1900
Herman Hollerith presenta un alimentatore automatico di schede
perforate, che servirà ad elaborare il censimento del 1900 molto più
rapidamente.
la prima tabulatrice e selezionatrice di schede
1900
Storia degli Elaboratori
Max Planck (1858-1947) descrive gli effetti dei quantum.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 25
Max Planck
Questa teoria diventerà molto importante, in seguito, per lo sviluppo dei
microprocessori.
1904
Sir John A. Fleming (ingegnere inglese) brevetta la valvola diodo
sotto vuoto, che migliora notevolmente le comunicazioni radio
sir John A. Fleming
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 26
schema elettrico di una semplice radio
la prima valvola di Fleming
Fleming informa di questo nuovo dispositivo Guglielmo Marconi, che
mette subito in produzione la valvola.
1905
Il fisico tedesco Albert Einstein (1879-1955) descrive la sua teoria
della relatività.
Albert Einstein
Pubblica una memoria, nella quale erano esposti i princìpi della sua
teoria della relatività ristretta che doveva sconvolgere le concezioni
della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione delle
ricerche scientifiche: la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche
devono essere le stesse per ogni sistema di riferimento inerziale e che
la velocità della luce nel vuoto è una costante ed è indipendente da
quella della sorgente luminosa. La conseguenza più importante, che ha
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 27
favorito la scoperta e l'utilizzazione dell'energia nucleare, fu quella
dell'equivalenza tra massa ed energia espressa dalla celebre formula
E0= mc2, dove Eo rappresenta l'energia, m la massa e c la velocità
della luce nel vuoto. Successivamente formulò una nuova teoria della
luce basata sull'ipotesi che le radiazioni elettromagnetiche (luce) sono
costituite da quanti di energia, chiamati poi da Compton fotoni.
1906
L'americano Lee de Forest (1873-1961) aggiunge un terzo elettrodo al
diodo di Fleming, (la griglia), creando così la prima valvola triodo.
triodo di Forest
Il triodo fu principalmente impiegato negli amplificatori, ma servì
altrettanto bene come commutatore elettronico, rimpiazzando i relay
elettromeccanici.
Senza questa invenzione sarebbe
elaboratori elettronici digitali.
1906
stato
impensabile
progettare
Calcolatrice da tavolo Brunsviga.
Questa macchina è stata il padre di tutte le calcolatrici da tavolo.
calcolatrice Brunsviga
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 28
il modello Nova del 1920
1906
Henry Babbage, figlio di Charles Babbage, completa la parte chiamata
"mill" della Macchina Analitica progettata dal padre, solo per dimostrare
che avrebbe potuto funzionare. E infatti funzionò!
1908
Lo scienziato inglese Campbell Swinton descrive un metodo di
scansione elettronica e prevede l'utilizzo di un tubo a raggi catodici
per comporre immagini.
trasmissione e ricezione di segnali video
1909
Il precursore dei calcolatori digitali portatili è il Comptator, inventato
da Hans Sabielny attorno al 1909 in Germania.
I suoi ingranaggi di conteggio sono guidati da una slitta operata con
uno stilo. Una leva sul lato sinistro serve a trattenere le figure in
posizione per il controllo visivo delle cifre, che nella foto indicherebbero
il valore.
42 451 22. Le sottrazioni avvengono per somme dei complementi,
indicati sui lati. La manopola a destra serve per riazzerare il riultato.
Costava 125 TeichsMark nel 1932. Ne furono prodotti più di 20.000
esemplari.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 29
comptator
1910
Calcolatrice 'Millionaire', elettrica, in produzione fino al 1935.
calcolatrice Millionaire
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 30
vista degli ingranaggi
1911
La compagnia di Hollerith - Tabulating Machine Company - si fonde
con altre due compagnie nella Computing Tabulating Recording
Company...
logo della CTRC
...che nel 1924
Corporation" -IBM-
diventerà
la
"International
Business
Machine
La CTRC non produce solo calcolatori, ma anche pesatrici e orologi.
evoluzione dei loghi IBM
1911
Storia degli Elaboratori
I primi modelli prodotti dalla Marchant Calculating Machine Company
nacquero nello stabilimento di Oakland, in California, nei primi anni del
secolo,
fino
al
1930.
La prima "Silent Speed" entrata in produzione è del 1932, mentre la
linea di modelli FA (Figuremaster –Figurematic) è del 1948.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 31
calcolatrice Marchant
1912
Bertrand Russel e Alfred North Whitehead pubblicano i loro 3
volumi sui: "Principia Mathematica" che fornisce una nuova
metodologia per tutti i matematici.
Bertrand Russel
Alfred North Whitehead
1912
Tra il 1873 e il 1912, l'americano Frank Stephen Baldwin (18381925) realizza vari modelli di calcolatrici basati sul principio della ruota
a spine
ruota a spine
ma la prima operazione commerciale di successo avviene solamente
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 32
quando, riunendo gli sforzi con Jay Randolph Monroe per realizzare
anche una tastiera adatta alla macchina, fonda, nel New Jersey, la
Monroe Calculating Machine Co.
calcolatrice Monroe
Dieci anni più tardi Monroe sarà considerato un pioniere delle calcolatrici
elettro-meccaniche.
1916
F. de Saussure pubblica a Parigi il Corso di linguistica generale. Nasce
la linguistica strutturalista, che è a fondamento dei linguaggi dei
calcolatori.
1915
Lo spagnolo Leonardo Torres y Quevedo (1852-1936) progetta la
sua macchina elettromeccanica per la soluzione di problemi del gioco
degli scacchi.
1919
Eccles e Jordan, fisici americani, inventano il circuito di
commutazione, detto 'Flip-flop electronic switching', per aumentare
la velocità dei sistemi di calcolo elettronico.
schema di circuito flip-flop
1920
Nasce il primo registratore di cassa in grado di stampare numeri. E'
introdotto nel mercato dalla CTR, che diventerà poi IBM.
1923
Il russo Vladimir Kosma Zworkin fornisce la prima dimostrazione di
un tubo elettronico per camera televisiva.
1924
Thomas J. Watson Senior (1874-1956) ribattezza in 'IBM' la
compagnia CTR e rende popolare la scritta 'THINK' (Rifletti), slogan che
aveva già coniato alla National Cash Register. Questa parola verrà
scritta dappertutto nei documenti IBM e durerà per i successivi
cinquant'anni.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 33
primo logo IBM
Thomas J. Watson Senior
1926
I matematici sono rimasti affascinati dai numeri primi per secoli. Sono i
numeri che possono essere divisi solamente per uno o per il loro stesso
valore.
All'University of California Derek Lehmer costruisce una specie di
computer meccanico utilizzando catene di bicicletta.
computer di Lehmer
Il sistema derivava da un meccanismo già pensato da Eratostene nel
200 a.c.
1927
Storia degli Elaboratori
Herbert Hoover, in una demo presso la AT & T, mostra il suo volto alla
prima dimostrazione di trasmissione televisiva negli USA.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 34
Herbert Hoover in trasmissione televisiva
1927
L'olandese H.J. Zeeman scopre che il silicio agisce come un metallo.
Più tardi, nel 1930, scoprirà che il silicio è un semi-conduttore. Il silicio
sarà la base di tutti i chip costruiti a partire dal 1954.
1928
Il tedesco Fritz Pleumer brevetta il suo nastro magnetico.
I dati possono così essere registrati e riletti. L'invenzione si basa sul
famoso filo magnetico, inventato da Valdemar Poulsen nel 1898.
Nello stesso anno le schede perforate passano da 45 a 80 fori. La
scheda a 80 colonne, adottata da IBM, diventerà uno standard
industriale per molti anni.
scheda perforata IBM a 80 colonne
la dimensione scelta è la stessa della banconota da un dollaro*
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 35
la prima perforatrice IBM
1928
John von Neumann enuncia il "teorema del minimassimo", atto di
nascita della 'teoria dei giochi'.
John von Neumann
1928
L'uso del cristallo al quarzo per la scansione del tempo rende
possibile un'accuratezza di misurazione prima inimmaginabile.
1929
Prima trasmissione di segnali televisivi a colori.
primi apparecchi televisivi commerciali
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 36
1930
Integratore-analizzatore di Vannevar Bush (1890-1974): primo
calcolatore analogico a funzionamento elettronico di uso pratico.
Questa macchina ha reso possibile la soluzione di varie equazioni
differenziali.ì
Vannevar Bush
analizzatore differenziale di Vannevar Bush
La Macchina Teoretica di Vannevar Bush Memex è una specie di
scrivania pensata per mettere istantaneamente a portata di mano
dell'operatore documenti e materiali su qualsiasi soggetto che sia stato
trasferito in microfilm.
Qualcosa che ha preceduto di molto l'avvento degli ipertesti.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 37
1932
Brevetto del circuito di retroazione (feed back).
Il feed back è un sistema atto a consentire l'autoregolazione di un
circuito in funzione dell'ambiente. Esempio classico può essere il
termostato dell'impianto di riscaldamento.
1932
L'austriaco G. Taushek, sulla base dei principi scoperti da Pleumer,
inventa il Tamburo Magnetico.
Egli ha posto una lastra ferromagnetica su un cilindro metallico rotante.
Diverse testine di lettura e scrittura sono montate distanti pochi
millimetri tra loro e producono impulsi elettro magnetici.
Questi impulsi possono così essere memorizzati sulla lastra, variando
l'orientamento magnetico delle particelle di ferro.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 38
tamburo magnetico
La capacità di un tamburo da 20 cm di lunghezza per 10 cm di diametro
è di 500.000 bit.
1932
IBM presenta la moltiplicatrice 601:
IBM moltiplicatrice 601
Legge due fattori con un massimo di 8 decimali, esegue la loro
moltiplica e perfora il risultato in un campo vuoto della stessa scheda.
Può anche sommare e sottrarre.
Da notare lo stile ancora ottocentesco delle gambe.
1933
La prima vera e propria tabulatrice IBM:
IBM Type 285 Numeric Printing Tabulator
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 39
Le schede sono alimentate in alto a sinistra mentre il dispositivo di
stampa si trova sul lato destro. Sono visibili al centro degli interruttori
di controllo e sopra i 5 accumulatori di cui dispone la macchina per fare
le somme.
E' in grado di elaborare 150 schede al minuto, ma stampa solo numeri.
Nel mezzo si vede il vano contenente un piccolo pannello di controllo.
tabulatrice IBM 285
1934
Storia degli Elaboratori
Tabulatrice IBM 405, in grado di stampare anche caratteri alfabetici e
non solo numeri:
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 40
tabulatrice IBM 405
1936
Il logico inglese Alan M. Turing enuncia il modello del calcolatore
moderno, la cosiddetta 'macchina di Turing'. Essa è in grado di
eseguire 'atti primitivi' secondo uno schema di calcolo ricorsivo, che
consenta di risolvere ogni tipo di problema di logica simbolica in un
numero finito di passi.
Non ne verranno costruiti esemplari reali, ma la sua idea costituirà la
base dell'architettura dei futuri computer.
1936
L'IBM vende la sua prima macchina per scrivere elettrica, con la
quale conquisterà l'80% del mercato mondiale in pochi anni.
1936
In Germania Konrad Zuse inizia la costruzione (nella sua camera da
letto!) della macchina logica "V1", (successivamente ribattezzata 'Z1',
per evitare qualsiasi riferimento ai tristemente noti razzi V1 tedeschi).
Si tratta di un primo progetto di calcolatore meccanico realizzato
artigianalmente dallo stesso Zuse, a sue spese (e dei suoi parenti!) e
con mezzi assolutamente rudimentali.
Konrad Zuse
Il prototipo rappresenta la prima macchina al mondo, basata su codice
binario, completamente programmabile.
La macchina diventerà tanto grande da occupare anche il soggiorno.
Zuse è convinto che programmi composti da combinazioni di bit
possono essere memorizzati e chiede un brevetto in Germania per
l'esecuzione automatica di calcoli, inclusa una combinazione di
memoria.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 41
lo Z1 nella camera di Zuse a Berlino nel 1938
1937
L'americano George R. Stibitz (1904-1995) realizza presso i Bell
Laboratories di New York, un calcolatore dimostrativo battezzato "Kmodel", sviluppando un circuito basato sulla logica binaria di Boole e
che utilizza dei relay.I
l nome "K-model" fu dato dalla moglie, perchè fucostruito sul loro tavolo
da cucina (la K dunque sta per kitchen!).
Questo è uno dei primi esempi di computer a base numerica binaria.
Stibitz accanto al suo K-model
1937
Storia degli Elaboratori
Con la tesi di laurea su: "Un'analisi simbolica dei relè e dei circuiti di
commutazione", C. E. Shannon (USA 1916-) dimostra che complicati
circuiti ,se disegnati in accordo con le regole Booleiane, possono essere
utilizzati per rappresentarne la logica. Cioè si possono svolgere
espressioni e calcoli allo stesso modo.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 42
Apparve così chiaro a tutti che le informazioni potevano essere
manipolate da una macchina.
La pubblicazione ebbe un impatto tremendo e segnò un'importante
svolta nel progresso dei computer.
C.E. Shannon
1937
Howard Aiken (USA), diplomato in fisica ad Harvard, sviluppa un
piano per una macchina che esegua comandi passo dopo passo.
Koward Aiken, Commander della US Navy
Egli avvicinò James W. Brice della IBM, per discutere su come
risolvere calcoli della fisica con computer automatici.
Nel 1939 i prototipi e i disegni furono sottratti a Clair D. Lake ed al
gruppo di ingegneri della Endicott Laboratories.
E' in questo modo che nacque l'Automatic Sequence Controlled
Calculator (ASCC) della IBM, chiamato poi MARK I.
Le istruzioni sono alimentate su nastro di carta o schede o impostate
con interruttori. I numeri su cui le istruzioni devono operare sono
memorizzate in registri.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 43
MARK I, completato nel 1943
Il MARK I è un computer elettromeccanico.
Le sue operazioni di base sono svolte da parti meccaniche, controllate
elettricamente da circa 3.000 relay.
Anche se ormai obsoleto per quell'epoca, divenne operativo ad Harvard
nel 1944 ed operò per più di 15 anni, producendo importanti tabelle
matematiche.
Mentre MARK I risolve problemi matematici per la marina degli Stati
Uniti, vengono fatti progetti per una macchina che abbandoni la
meccanica per passare alla elaborazione elettronica dei dati.
Quando nel maggio del 1944 il MARK I fu presentato al pubblico, dopo
essere stato smantellato dalla IBM nel '43, Aiken "dimenticò" di citare il
contributo di IBM e lo stesso fatto che la IBM aveva generosamente
donato il ASCC ad Harvard. L'incidente fece cessare la collaborazione
tra Harvard e la IBM stessa.
Negli ultimi anni Aiken fu aiutato da una giovane studentessa molto
intelligente, Mrs. Grace Murray Hopper, che entrò a far parte della
riserva marina nel 1943.
Con l'aiuto della Hopper, Aiken completò la costruzione del MARK I e
dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, sempre la Hopper lo
aiuterà per il MARK II, finito nel 1947 ed ancora per il MARK III, fino a
quando lascierà Aiken e Harvard nel '49, per unirsi ad Eckert e Mauchly
nella costruzione di UNIVAC I.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 44
Grace Murray Hopper
Grace Murray Hopper, successivamente, inventò il linguaggio APT e nel
1960 verificherà la prima versione del linguaggio COBOL per l'UNIVAC.
La Hopper è anche nota per essere stata quella che ha coniato il
termine "bug" per un errore del MARK I, dovuto proprio ad un insetto
che aveva mandato in crisi un circuito.
1937
Dr. John Vincent Atanasoff e il suo assistente Clifford Berry, iniziano, negli Stati Uniti, la
costruzione del loro primo computer elettronico digitale.
John Vincent Atanasoff
Sarà terminato nel 1942 e battezzato ABC (Atanasoff Berry Computer).
Non è programmabile, ma fornisce le basi per i successivi computer.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 45
(da sinistra) John V. Atanasoff II, Arthur Oldehoeft (Computer Science), Charles Shorb e
John Gustafson (Ames Lab) accanto alla replica del computer ABC (11 Agosto 1997)
1939
William Hewlett and David Packard costituiscono la HewlettPackard in un garage a Palo Alto, California.
il garage della Hewlett-Packard
Il loro primo prodotto è un oscillatore audio costruito proprio nel garage
da utilizzare per il film a cartoni animati "Fantasia" della Walt Disney.
E per i successivi 30 anni la HP sarà la più grande azienda produttrice di
apparecchiature di test e misurazioni. Solo nel 1966 HP inizierà ad
operare nell'area dei computer e molto più tardi sui mini e mainframe.
Nel mondo consumer HP è nota principalmente per le stampanti laser e
a getto d'inchiostro.
1938
Storia degli Elaboratori
Konrad Zuse completa lo Z1 iniziato nel 1936, un computer binario
elettromeccanico e perfeziona il disegno per lo Z2.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 46
lo studio dove venne ricostruito nel 1989 lo Z1
Konrad Zuse osserva il nuovo esemplare dello Z1 ricostruito con l'aiuto della Siemens e
che costò 800.000 marchi
(Museo della Tecnica di Berlino, 1989)
particolare dello Z1
Le caratteristiche di questa macchina sono eccezionali, considerando
che alla base di ogni unità ci sono solamente parti meccaniche.
E' composta da:
−
Unità ad alta prestazione per la rappresentazione semi-logaritmica
di numeri binari a virgola mobile, che doveva consentirgli di
calcolare sia numeri molto piccoli che numeri molto grandi, con
sufficiente precisione.
−
Unità per addizioni, ad alte prestazioni, con riporto a singolo passo e
gestione della precisione aritmetica.
−
Memoria nella quale ciascuna cella potesse essere indirizzata dal
nastro perforato e potesse immagazzinare dati arbitrari. La memoria
era di 64 word, dove ciascuna word conteneva 22 bit.
−
Unità di controllo per la supervisione dell'intera macchina, con
aggiunta dei dispositivi di input e output e traduzione da binario a
decimale e vice versa.
Lo Z1 non usava relay, ma solamente piastre metalliche molto sottili.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 47
L'unica parte elettrica serviva per fornire un clock di 1 hertz.
schema a blocchi dello Z1
la vista dall'alto dello Z1,
che richiama sicuramente gli schemi dei moderni chip,
con i suoi 30.000 componenti
queste 3 piastre rappresentano un bit di memoria nella macchina di Zuse!
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 48
1939
Ha inizio il progetto ASCC (Automatic Sequence Controlled Calculator)
della IBM, che in seguito verrà ceduto all'università di Harvard e
prenderà il nome di Mark1.
IBM's North Street Laboratory
la macchina per Harvard, prima della spedizione, che avverrà nel novembre 1943
IBM Automatic Sequence Controlled Calculator
Ecco l'esemplare, dopo l'installazione all'università di Harvard.
E' lungo 10,60 metri, alto 2,60, pesa 5 tonnellate e contiene 800.000
parti, inclusi 72 accumulatori e 60 dispositivi di interruttori rotanti,
ciascuno dei quali può essere usato come registro di costanti.
Più un lettore di schede, uno di nastri perforati e una macchina per
scrivere.
Una somma richiede 1/3 di secondo e una moltiplicazione 1 secondo. Gli
interruttori rotanti sono a sinistra, seguiti dagli alloggiamenti delle
memorie di conteggio. Parzialmente nascoste dai visitatori ci sono le
unità di moltiplica e divisione e i contatori usati per il calcolo di logaritmi
e funzioni trigonometriche. A destra l'unità nastro, la macchina da
scrivere e il perforatore di schede.
Per il suo raffreddamento erano richieste alcune tonnellate di ghiaccio al
giorno!
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 49
1939
Calcolatore 'ABC' di J.V. Atanasoff e C. Berry. Su di esso si sarebbe
basato successivamente J.W. Mauchly per l'ENIAC.
calcolatore ABC di Atanasoff e Berry
E' il primo computer che utilizza valvole sotto vuoto
Questa macchina, un prototipo con somme a 16-bit, non arriverà mai in
produzione. Ma i concetti contenuti nell'ABC, come la ALU e la memoria
riscrivibile, compariranno nei moderni computer
Negli ultimi anni ci sono state molte controversie su chi avesse
veramente inventato il primo computer elettronico digitale. Una corte di
giustizia decise in favore di Atanasoff. Questi, però, non gioì molto del
verdetto perchè morì subito dopo.
1940
Da quest'anno, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, anche il
progresso nell'area dei computer subirà degli sconvolgimenti. Alcuni
progetti saranno abbandonati o verranno distrutti per colpa della
guerra, mentre le esigenze strategiche e militari daranno impulso a
nuovi tipi di ricerche e di macchine, tra cui il famoso ENIAC
rappresenterà uno dei risultati più importanti.
1940
Il gruppo diretto da George Stibitz produce svariati calcolatori.
Il primo, chiamato Complex Computer, impiega 9.000 relay telefonici
ed è ultimato proprio nel 1940. E' usato per moltipliche e divisioni di
numeri complessi; può svolgere una somma o sottrazione ogni 3/10 di
secondo.
Le routine e istruzioni di programma sono immesse tramite nastro
perforato. Il sistema ha una certa forma di time-sharing (parallelismo
d'elaborazione).
Al computer possono essere collegate 6 telescriventi per inserire o
stampare i dati.
Il sistema può gestire il multiprocessing, associando una serie di
computer per risolvere vari problemi contemporaneamente.
1941
Storia degli Elaboratori
Konrad Zuse, dopo i modelli sperimentali Z1 e Z2, di cui non fu
soddisfatto per la scarsa affidabilità, completa un modello realmente
operativo: lo Z3.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 50
Konrad Zuse con lo Z3 ricostruito nel 1961.
A sinistra la memoria.
A destra l'unità aritmetica con relè a passo e la console col lettore a nastro perforato.
Lo Z3 può dunque essere considerato il primo computer automatico
digitale perfettamente funzionante e con discreta affidabilità.
Utilizza il sistema a numerazione binaria e può eseguire operazioni a
virgola mobile (floating-point).
lo Z3 ricostruito (1961)
Caratteristica tipica dello Z3 è la possibilità d'essere controllato da un
programma basato sul sistema binario pensato da Leibniz.
Malgrado ciò che è stato detto su Atanasoff e Aiken, lo Z3 è
sicuramente il primo computer binario al mondo.
Zuse assume un matematico, Arnold Fast, per programmarlo. Fast
vive nell'istituto per ciechi di Berlino. Deluso per non poter essere utile
nella guerra in corso, per via della sua cecità, si dedica con passione al
nuovo incarico. Zuse e Fast, insieme, svilupperanno lo Z3 ed il
successivo Z4 (nel 1942).
Arnold Fast è considerato il primo programmatore professionista al
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 51
mondo.
Konrad Zuse ricostruì lo Z3 nella sua azienda, la "Zuse KG company" tra
il 1960 e il 1961 per dimostrare le reali prestazioni della sua macchina,
giustificarne il brevetto e mostrare la sua creatura al mondo intero.
un relè dello Z3
Dispositivo di input and output.
I numeri sono immessi usando 4 pulsanti per la mantissa e 17 per l'esponente.
I risultati sono visualizzati utilizzando delle lampadine.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 52
Generatore d'impulsi (clock) dello Z3
La velocità era variabile, ma le prestazioni migliori, per via dei relè, non potevano
superare i 5,3hz
esemplare di relè a passi
D'ora in poi la storia di Zuse proseguirà con una lunga serie di nuovi
progetti e nuovi computer, tutti con caratteristiche molto interessanti.
Infatti, allo Z3 seguiranno molti altri computer, coprendo l'arco di
tempo dal 1936 al 1969.
1942
Konrad Zuse scrive un programma per il gioco degli scacchi (19421945), utilizzando un linguaggio da lui stesso inventato, il Plankalkuel,
un linguaggio di alto livello per il quale nessun compilatore sarà
disponibile fino al 1990.
Il gruppo del prof. Rojas del FUB in Germania, svilupperà lo stesso
programma in Java nel maggio del 2000.
1943
J.W. Mauchly e John Eckert pensano che un calcolatore digitale
potrebbe calcolare molto più rapidamente le tabelle balistiche, rispetto
agli attuali computer elettromeccanici.
Le tabelle balistiche, indispensabili per ogni tipo di cannone e proiettile,
erano necessarie ai soldati statunitensi poichè, dopo la campagna di
guerra del Nord Africa nel 1942, gli Alleati avevano capito che, a causa
delle differenti caratteristiche e peculiarità del terreno, così diverso
rispetto a quello americano, i tiri dell'artiglieria risultavano assai
imprecisi.
Allo stesso tempo, però, ricalcolare a mano tutte le precedenti tabelle
era un'impresa a dir poco impossibile. Tanto per fare un esempio, per
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 53
stilare una semplice tabella balistica occorreva calcolare dalle duemila
alle quattromila traiettorie, ognuna delle quali richiedeva all'incirca 750
moltiplicazioni.
Ecco
perché
il
contributo
di
"Eniac"
sarà
importantissimo, in quanto fu capace di calcolare una determinata
traiettoria in appena 30 secondi contro le quasi venti ore necessarie a
un matematico con l'ausilio di una calcolatrice elettromeccanica.
Così, nell'aprile del '43, tramite la Moore School of Engineering della
Pennsylvania, Mauchly e Eckert presentano un memo che descrive un
analizzatore elettronico che potrebbe calcolare le traiettorie e
completare una tabella in soli due giorni.
L'esercito degli Stai Uniti acquista la macchina che verrà costruita con
l'impiego di circa 200.000 ore/uomo.
La macchina si chiama ENIAC ( Electronic Numerical Integrator and
Calculator) e impiega valvole elettroniche. Non contiene parti in
movimento, ad esclusione degli ingranaggi di input/output. Ha 500.000
connessioni saldate, 18.000 valvole, 6.000 interruttori e 500 terminali. I
calcoli sono svolti generando impulsi elettronici ed opera secondo il
sistema decimale. L'output è su schede perforate.
L'ENIAC originariamente non conteneva una memoria interna. Però,
durante la costruzione, l'idea venne discussa ed infine la memoria
venne aggiunta.
L'ampiezza della sua parola numerica (word) è di 10 cifre decimali e
può moltiplicare due numeri di questa ampiezza alla velocità di 300
risultati al secondo, trovando il valore di ciascun risultato in una tabella
di moltiplicazioni registrata nella sua memoria.
L'ENIAC è circa 1.000 volte più veloce della precedente generazione di
computer a relè.
La macchina sarà completata nel 1945.
1943
John von Neumann approfondisce le esigenze di un computer moderno,
definendone l'architettura e sviluppando il primo calcolatore
programmabile con memoria.
Neumann è convinto che importanti benefici e flessibilità possano
essere ottenuti solamente scrivendo istruzioni di programma che
permettano modifiche dinamiche durante lo svolgimento del programma
stesso.
Ciò dovrebbe consentire all'hardware di diventare "intelligente".
Neumann risolve queste esigenze pensando ad un tipo speciale di
istruzione, chiamata "conditional control transfer" (trasferimento
condizionato del controllo), che consenta di interrompere la sequenza
del programma per riprenderne l'esecuzione da un punto qualsiasi delle
istruzioni, memorizzando tutte le istruzioni di programma insieme ai
dati e nella stessa unità di memoria, cosicchè le istruzioni possano
essere modificate aritmeticamente nello stesso modo dei dati.
Come risultato di questi ragionamenti e di altre tecniche, il calcolo
computerizzato e la programmazione diventeranno più veloci e molto
più efficenti.
Le nuove istruzioni organizzate in subroutines sono in grado di svolgere
molto più lavoro di calcolo.
Le routine più utilizzate diventeranno
programmatori di riscriverle ogni volta.
riusabili,
evitando
ai
I programmi possono essere mantenuti intatti in apposite "librerie" e
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 54
messi in memoria all'occorrenza, prelevandoli
secondaria, come schede perforate o nastri.
da
una
memoria
La memoria del computer generalizzato diventa l'area di assemblaggio
delle varie parti di programma.
La prima generazione di computer elettronici moderni e programmabili
che trarrà vantaggio da questi concetti apparirà nel 1947. Ed
utilizzeranno la prima Random Access Memory (RAM), che
generalmente consisterà di 8.192 bytes.
1944
"65ste Nachrichten Abteilung"
(un locale speciale da dove il comando tedesco dirama gli ordini)
I tedeschi utilizzano un dispositivo di codifica chiamato Enigma, che
opera con chiavi diverse che possono essere impostate casualmente per
criptare i messaggi trasmessi dai loro comandi militari.
macchina ENIGMA
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 55
La macchina era stata inventata da un ingegnere polacco e non è chiaro
come sia potuta finire nelle mani dei tedeschi.
Ma resta il fatto che, a causa delle chiavi casuali utilizzate da questa
macchina, gli inglesi hanno grossi problemi a decifrare i messaggi che
intercettano.
intercettazione di trasmissioni dell'esercito tedesco,
presso il complesso Bletchley park, situato vicino a Londra
Gli analisti tedeschi erano convinti che per decifrare uno dei 15.576
codici sarebbe occorso a un gruppo di matematici almeno un mese di
tempo. Per questo motivo, Churchill incaricò Turing di organizzare e
dirigere il centro sulla comunicazione cifrata di Bletchley Park, vicino a
Londra, formato da centinaia di menti brillanti e originali.
Lì viene realizzata "Bombe", una macchina decodificatrice per i codici di
Enigma.
macchina "Bombe" presso il Bletchley park
Ma siccome non funziona molto bene, M.H.A. Newman, capo del
dipartimento di decifrazione dei codici di Enigma, assolda due ingegneri
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 56
della British Telecom, T.H. Flowers e S.W. Bradhurst per studiare
qualcosa di meglio.
altra immagine di Bombe (ricostruito successivamente)
Con il loro aiuto, Turing, propone un nuovo metodo di calcolo che viene
applicato realizzando il computer COLOSSUS Mk I, il primo calcolatore
elettromeccanico britannico impiegato per provare ad enorme velocità
tutte le possibili combinazioni dei codici della macchina crittografica
nazista.
una delle pochissime immagini d'epoca di Colossus
In dicembre dello stesso anno la macchina è ultimata e pronta a
funzionare.
Il sistema sembra così veloce che la storia racconta che gli Alleati
riuscirono a ricevere i messaggi durante la guerra in nord Africa, molto
prima del comando tedesco!
Il nome "Colossus" nasce dalla enorme quantità di valvole elettroniche
impiegate nella macchina. La richiesta mette ovviamente sotto
pressione gli ingegneri sia per la complessità del progetto che per il
poco tempo a loro concesso.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 57
Colossus
"Colossus" era fornito di 1.500 valvole e pesava più di una tonnellata.
Non aveva memoria e non poteva essere programmato. Eppure, era in
grado di trattare 5.000 caratteri al secondo e di decifrare ogni giorno,
dopo avere scardinato il sistema crittografato di "Enigma", più di 4.000
messaggi segreti tedeschi e altrettanti giapponesi e italiani.
Churchill, però, non si rese conto fino in fondo delle enormi possibilità
date dai calcolatori e dalle teorie di Turing. Dopo la guerra, ordinò di
smontare e distruggere tutti i modelli di "Colossus" utilizzati per
sconfiggere i nazisti.
Turing continuò a dedicarsi allo studio dell'intelligenza artificiale e
all'ideazione di nuovi calcolatori elettronici.
Negli anni Novanta il personale del Bletchley Museum ricostruirà
Colossus, ma saranno continuamente ostacolati dal Secrecy Act, creato
all'epoca per proteggere tutte le cose catalogate come segreto militare.
1945
La guerra è finita, ma le ferite richiederanno molti anni per rimarginarsi.
In compenso la tecnologia, sotto la spinta delle necessità belliche, ha
fatto notevoli passi avanti in molti campi, compreso quello dei
calcolatori, che sono stati strumenti molto utili per diverse esigenze.
All'orizzonte si intravedono chiaramente i primi grossi elaboratori
elettronici di prima generazione (a valvole), di utilizzo generale ed il
passaggio dalla elettromeccanica all'elettronica è ormai prossimo.
Assomigliano sicuramente più a dinosauri che a computer, sono ancora
poco programmabili, hanno poca memoria e si guastano molto spesso,
ma il futuro dell'informatica appare ormai ricco di grandi sorprese e
rapide evoluzioni.
1945
Storia degli Elaboratori
Ha inizio il progetto dell'EDVAC (Electronic Discrete Variable Computer)
sotto la guida di John von Neumann e H.H. Goldstine.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 58
EDVAC
Si tratta del primo progetto di calcolatore elettronico a programma
memorizzato.
In altre parole del vero e proprio calcolatore moderno. Derivato
dall'ENIAC, esso ne perfeziona il concetto di programmabilità, in quanto
i programmi -anzichè essere inseriti dall'esterno- sono incorporati
nella memoria della macchina.
1946
Entra in funzione l'ENIAC.
John Mauchly e l'ENIAC
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 59
ENIAC
La logica delle calcolatrici elettromeccaniche fu riportata nel primo
calcolatore elettronico: l'Eniac, costruito a partire dal 1942 presso
l'Università della Pennsylvania.
operatrici su ENIAC
L'impiego della tecnologia elettronica permise di ottenere una velocità di
calcolo mille volte superiore. Si trattava sempre di una macchina a
programma esterno ed era ben diversa dai computer moderni: un
gigante pesante 30 tonnellate che si guastava con grande frequenza
a causa dell'enorme quantità di componenti relativamente fragili.
Per programmarlo si dovevano cambiare i collegamenti al suo interno
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 60
ENIAC
ENIAC
Una cosa che purtroppo non si può riportare in queste pagine è l'odore
di queste macchine, che veniva disperso in seguito all'enorme calore
prodotto. Odore di circuiti elettrici, di trasformatori impregnati di olio
isolante, di cavi, di legno, di metalli surriscaldati e acidi vari. La stessa
cosa vale per il rumore. Un insieme di suoni provenienti dagli enormi
impianti di condizionamento, dai relè, dalle vibrazioni dei trasformatori
e degli impianti di alimentazione dei circuiti.
Velocit
a'
Storia degli Elaboratori
Memor
ia
ENIAC
150MHz Pentium
5.000 addizioni / secondo
300.000.000
200 bytes
- prof. Cristoforo Modugno -
16.000.000
Pag. 61
Memor
ia
200 bytes
16.000.000
18.000 tubi a vuoto
6.000 interruttori
Eleme
nti
4.000.000 transistors (CPU)
10.000 condensatori
70.000 resistenze
1.500 relays
1946
Misure
altezza 3 metri x superficie 160 metri
quadrati
dimensioni
computer
Peso
30 tonnellate
alcuni Kg
di
un
personal
Nell'anno la IBM sviluppa la macchina moltiplicatrice 603.
E' il primo calcolatore elettronico commerciale a valvole prodotto in
serie.
E' in grado di eseguire le moltiplicazioni 1.000 volte più velocemente
delle precedenti macchine elettromeccaniche.
moltiplicatrice IBM 603
C'è nell'aria il boom dell'ENIAC e per la prima volta IBM si sente
superata da un progetto che non aveva intuito né previsto. Una delle
risposte IBM al successo dell'ENIAC fu appunto la produzione in massa
(dove per "massa" s'intende una ventina di esemplari!) del calcolatore
603, che opera ad una velocità di 6.000 schede all'ora, mentre le
macchine elettromeccaniche della concorrenza viaggiavano a 600
schede/ora.
Ma questo calcolatore non soddisfece ugualmente né Eckert né Thomas
Watson Sr., che erano allibiti dal fatto che qualcuno avesse potuto
produrre qualcosa senza che loro lo sapessero e lo sponsorizzassero.
Così venne messo insieme un gruppo di persone per scrivere le
specifiche per una macchina gigantesca, il SSEC. L'unità aritmetica fu
disegnata in base alle valvole standard 25L6 usate nelle radio.
Il progetto del SSEC andò avanti giorno e notte, sette giorni alla
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 62
settimana nel laboratorio IBM di Endicott.
Congiuntamente all'elettronica fu progettato un gruppo completo di
unità periferiche: lettori di schede ad alta velocità, perforatori di nastro,
perforatori di schede, console, unità di memoria e un pannello di
comando da fare invidia a quello dell'ENIAC.
1948
Ed ecco infine il risultato: IBM SSEC - Selective Sequence Electronic
Calculator
IBM SSEC
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 63
1946
Alan Turing pubblica un rapporto del suo progetto per l'ACE
(Automatic Computing Engine), che ipotizza l'estrazione casuale di
dati.
Alan Turing
1946
John von Neumann e H.H. Goldstine gettano le basi della
programmazione per i calcolatori (Programmazione e codifica).
1947
G.B. Dantzig getta le basi della 'programmazione lineare' (da non
confondere con la programmazione dei calcolatori) ed enuncia il
teorema del 'simplesso'.
Sarà questo un importante campo d'applicazione dei calcolatori.
1947
Al MIT (Massachusetts Institute of Technology), nasce 'Whirlwind',
macchina molto veloce orientata al funzionamento 'in tempo reale'.
Whirlwind
Fa uso per la prima volta di nuclei magnetici.
Diviene operativo nel 1950. E' considerato il primo 'minicalcolatore'.
1947
Viene installato l'ENIAC presso il Laboratorio per le ricerche balistiche
di Aberdeen.
Si tratta del primo calcolatore digitale 'general-purpose' (ovvero
universale) programmabile dall'esterno, su larga scala.
1000 volte più veloce del Mark 1, viene impiegato per previsioni
meteorologiche, progettazione, tavole balistiche, ecc.
1947
Storia degli Elaboratori
In luglio, Howard Aiken ed il suo gruppo completano ad Harvard
il Mark II.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 64
Mark II
1947-1948
Viene introdotto il tamburo di memoria magnetica, come dispositivo
di memorizzazione dati nel computer.
tamburo di memoria magnetica
1947
Storia degli Elaboratori
Il 23 dicembre la direzione dei laboratori Bell viene informata da John
Bardeen e Walter Brattain che insieme a William Shockley hanno
sviluppato il primo transistor [TRANsfer reSISTOR].
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 65
transistore a confronto con una valvola
Il transistor aprirà la strada alla seconda generazione di computer.
Ma devono ancora essere fatte molte ricerche per mettere realmente i
transistor in produzione e non ci vorranno meno di 6 anni per farlo. La
piccola dimensione, alta affidabilità e bassa dispersione di calore nonchè
il basso costo di produzione garantiranno il successo del transistor che
renderà i computer altre 1.000 volte più veloci di quelli di questo
periodo.
1948
Tom Watson Jr. era rientrato a casa dalla Seconda Guerra Mondiale
impressionato dall'impatto che i calcolatori elettronici avevano avuto
per vincere la guerra, ma altrettanto convinto che costruire un "cervello
elettronico" a scopi commerciali potesse essere un'altra bella battaglia!
Nasce l’IBM 604
manifesto pubblicitario del calcolatore IBM 604
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 66
IBM 604 unità di calcolo e lettore/perforatore di schede
Il calcolatore elettronico 604, introdotto nel 1948 e di cui si
venderranno 5.600 unità nei successivi 10 anni, era progettato
principalmente per calcoli commerciali.
Viene descritto come calcolatore "miniaturizzato", anche se in realtà
occupava 2 x 2 x 1 metri e pesava 640 chili.
Nella configurazione di base sarà usato con un lettore perforatore di
schede (tipo 521?).
Per renderlo utile a fini commerciali viene abbinato ad una tabulatrice
402 o 407 e da una a tre unità d'espansione di memoria tipo 941.
Questa combinazioneverrà felicemente venduta sotto il nome CPC
(Card-Programmed electronic Calculator).
Il prezzo sarà attorno al milione di dollari di oggi.
Il 604 ha una velocità di clock di 50.000 impulsi al secondo (50Khz
diremmo oggi).
Le macchine 402-407 e 941 sono invece elettromeccaniche ed usano
relè e contatori rotanti con tempi di 400ms per operazione, contro lo
0,5ms del 604!
I fermi macchina, compresa la manutenzione preventiva, va dal 10 al
15%.
La maggior parte delle 1400 valvole di cui è composto sono dei doppi
triodi 6J6 che sono poi quelli che daranno maggiori problemi.
La macchina verrà costruita in serie nello stabilimento IBM di
Amsterdam negli anni '50.
Le operazioni del calcolatore sono svolte sotto il controllo di un pannello
predisposto dall'utilizzatore, tramite spine-cavallotto da inserire in
appositi fori.
Il pannello è asportabile e quindi la macchina può essere allestita molto
rapidamente per svolgere calcoli diversi, semplicemente sostituendone il
pannello.
In un pannello possono essere predisposti un massimo di 60 passi di
programma.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 67
pannello IBM 604
Nella versione estesa del sistema, il CPC, si possono risolvere anche
problemi di una certa complessità, come trovare la radice quadrata di
un polinomio con sette gradi di complessità.
IBM CPC 604
IBM CPC, composto dalle unità 605 (calcolo), 417 (tabulatrice)
e 941 (box contenente 480 digits di memoria addizionale)
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 68
Il sistema era chiuso in un locale ed aveva una grande cappa per
aspirare il calore emanato dalle 1400 valvole.
1948
L'americano Claude Shannon pubblica: 'Teoria matematica della
Comunicazione', formulando i concetti moderni del processo delle
comunicazioni.
Claude Shannon
Probabilmente nessun'altro singolo messaggio scientifico ha più
profondamente alterato, durante il secolo, la comprensione umana delle
comunicazioni come i testi contenuti nel suo libro e le cui idee furono
immediatamente sposate da ingegneri delle comunicazioni e matematici
di tutto il mondo, che le applicarono, le migliorarono e le espansero,
sempre partendo dalle sue esposizioni.
1948
Il 21 giugno, presso l'Università di Manchester, Mark I (ovvero Baby
machine) diventa il primo computer digitale a programma
memorizzato realmente operativo. Utilizza valvole e circuiti.
Mark I vista completa del modello originale
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 69
MARK I "Baby machine" (particolare del lato sinistro)
Il team d'ingegneri (meno Geoff Tootill) al lavoro; da sinistra D.B.G. (Dai) Edwards, Prof.
F.C. Williams, Tom Kilburn, A.A. (Alec) Robinson e G.E. ("Tommy") Thomas.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 70
il primo programma memorizzato
1949
Il computer Whirlwind, costruito sotto la guida di Jay Forrester al
MIT, diventa il primo computer in tempo reale ed è messo in servizio
nel terzo trimestre. Contiene 5.000 valvole.
Whirlwind
1949
Storia degli Elaboratori
Basandosi sull'idea di un computer a programma memorizzato, Eckert
e Mauchly fondano la compagnia UNIVAC per sviluppare l'UNIVAC-1
(UNIVersal Automatic Computer).
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 71
UNIVAC-1
E' la prima compagnia che intende produrre computer su vasta scala e
non più per scopi prettamente scientifici o militari.
Verranno prodotte 46 unità, vendute per più di un milione di dollari.
Da questa macchina in poi l'uso di programmi cablati e impostati
tramite interruttori sarà considerata obsoleta.
L'UNIVAC è un computer decimale. Ciascuna memoria ha 100 words e
in totale il sistema offre 1000 words, ciascuna lunga 12 cifre decimali.
Ci sono 7 bit binari per ciascuna cifra, incluso un bit di parità, 2 RzoneS
bit, per la codifica alfabetica e 4 bit per la rappresentazione di un
numero decimale.
un tecnico mentre controlla un'unità di memoria dell'UNIVAC 1
Questa macchina riceve le istruzioni direttamente dal programma
memorizzato su di essa.
Lo "Short Code" sviluppato per l'UNIVAC 1 sarà sia il primo linguaggio
intepretato che il primo linguaggio di tipo Assembly.
Univac sarà successivamente venduta alla Remington Rand Corp.
1949
Storia degli Elaboratori
Alla Università di Cambridge viene progettato e prodotto l'EDSAC
(Electronic Delay Storage Automatic Calculator), da Maurice Wilkes e
dallo staff del Mathematical Laboratory at Cambridge University.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 72
EDSAC
La macchina è l'equivalente dell'UNIVAC.
Dispone di tubi di memorie acustiche, oscilloscopio come display e
contiene la cosiddetta libreria di subroutines disegnata da Wilkes.
La libreria consiste di piccoli programmi denominati appunto
subroutines e probabilmente rappresenta il primo tentativo di kernel di
sistema.
Si può considerare il primo calcolatore a programma totalmente
memorizzato.
Il programma e i dati sono entrambi modificabili in memoria, proprio
come suggeriva il brevetto di Zuse nel 1936, ma Zuse stesso non
implementò questa tecnologia nei suoi Z1, Z2 e Z3.
1949
'Short Order Code', sviluppato da John Mauchly, si ritiene che sia il
primo linguaggio di programmazione di alto livello.
1949
Eckert e Mauchly e il loro calcolatore BINAC.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 73
BINAC
1960
Scienziati americani ed europei stabiliscono uno standard per il
linguaggio ALGOL 60.
Il secondo linguaggio matematico, anche se non molto sviluppato,
getterà le basi di molti linguaggi successivi.
1960
La IBM annuncia il linguaggio PL/1, che è una combinazione di ALGOL,
FORTRAN e COBOL.
Il nuovo linguaggio sarà utilizzato per grosse applicazioni su mainframe.
1960
Storia degli Elaboratori
La Heatkit mette sul mercato il suo EC1 per scopi educativi. E' il primo
computer analogico abbordabile da un vasto pubblico per via del prezzo
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 74
molto basso (400$).
La macchina diventerà molto popolare tra gli ingegneri e nelle scuole.
Heatkit EC1
1960
Viene progettato il LARC (Livermore Advance Research Computer) dalla
Remington Rand per attività scientifiche. Utilizza 60.000 transistor.
Remington Rand LARC
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 75
la console del LARC
1960
La DEC introduce il PDP-1, il primo computer commerciale con un
monitor e tastiera per l'input.
Costa dai 125.000 ai 250.000 dollari.
DEC PDP 1
1961
Mentre i sistemi operativi, prima chiamati monitors o supervisors, si
sviluppano allo scopo di incrementare le prestazioni dei computer, verso
la fine anni '50, gli utilizzatori sono ancora frustrati dalla mancanza di
familiarità e facilità d'uso del computer.
Per risolvere questo problema e ridare il controllo delle macchine agli
utilizzatori, Fernando Corbatò, del MIT, produsse il CTSS (Compatible
Time Sharing System) per l'IBM 7090/94, il primo sistema effettivo di
ripartizione del tempo ed allo stesso tempo il primo approccio di
accesso remoto dalla dimostrazione di Stibitz del 1940.
Il 7090 è una versione transistorizzata del IBM 709, che era una
macchina assai popolare nei primi anni '60. Il 7090 a 32Kb di memoria
a 36-bit e dispone di unità hardware floating point.
Il FORTRAN era il suo linguaggio più usato, ma ne poteva supportare
molti altri.
Fu successivamente potenziato come IBM 7094 e ne fu realizzata una
versione più piccola, chiamata IBM 7040.
Un IBM 7090 controllava i voli Mercury e Gemini, il Ballistic Early
Warning System (fino al 1980) e il sistema CTSS time sharing al MIT.
Il 7090 non dava buone prestazioni come unità di I/O, cosicchè nelle
piccole configurazioni veniva abbinato per l'I/O ad un sistema IBM 1401
e sulle grandi configurazioni veniva connesso ad un 7040/44, destinato
al solo scopo di gestire le stampanti e i lettori di schede.
1961
Storia degli Elaboratori
Georg C. Devol brevetta un dispositivo robot per utilizzi industriali.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 76
1961
Il computer IBM 7030 (detto Stretch) viene completato e gira 30 volte
più velocemente del 704.
IBM 7030 "Stretch"
console dello Stretch
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 77
lo Stretch all'Atomic Energy Commission Los Alamos Scientific Laboratory
(dove sarà operativo fino al 1971)
1962
Il primo video game nasce al MIT per merito dello studente Steve
Russell.
E' subito giocato in tutti i laboratori degli USA!
videogame spaziale su DEC PDP-1
Il gioco era visualizzato solo con caratteri sul monitor circolare del
sistema, ma rappresentava in tutto e per tutto lo schema di un arcade
spaziale, giocabile da due persone con una specie di joystik.
Certamente non era molto economico, visto che una partita di un'ora
costava circa 300$!
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 78
La grafica lasciava un pò a desiderare, ma non s'era ancora visto nulla
di meglio!
1962
La società Teletype rilascia il modello Teletype model 33, composta
da una tastiera ed una unità nastro.
Questa forma di I/O sarà usata dai microsistemi fino ai primi anni '70 e
fino agli anni '80 sui mainframe.
Il terminale rappresenterà l'immagine del computer che avrà in testa la
gente qualunque per i successivi 15 anni, anche perchè sfruttata in
moltissimi film di fantascienza.
Teletype model 33
1962
Viene annunciata la disponibilità di un nuovo linguaggio: APL (A
Programming Language) sviluppato da Ken Iverson alla Harvard
University (USA).
Il progetto è sponsorizzato dalla IBM.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 79
D'ispirazione matematica, il suo scopo principale è quello di servire per
l'esecuzione di algoritmi matematici, usandone la notazione naturale.
La sua caratteristica particolare è di utilizzare altri codici, oltre ai simboli
ASCII, tra cui i simboli greci (per la notazione matematica, appunto).
E' un linguaggio dinamico e interattivo, orientato alle schiere (array).
In APL tutte le espressioni sono valutate da destra verso sinistra.
1963
L'American National Standards Institute (ANSI) accetta l'ASCII
(American Standard Code for Information Interchange) con codice a 7
bit per lo scambio d'informazioni, che diventa così uno standard
mondiale, ancora in uso oggi.
Prima di allora ogni computer usava un suo sistema di rappresentazione
dei dati, per cui per scambiare informazioni tra macchine diverse
bisognava sempre utilizzare tavole di conversione.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 80
tabella dei codici ASCII
Di contro la IBM su tutti i suoi prossimi sistemi mainframe e mini
adotterà una codifica diversa, denominata EBCDIC (Extented Binary
Code Decimal Interchange Characters).
Codifica che mantiene tutt'ora, tranne che sulla linea dei personal
computer.
1963
La Philips inventa la cassetta audio compatta.
Questo nastro, oltre a srvire nel mondo consumer, diventerà un media
utilizzato su molti homecomputer dei successivi venti anni.
cassetta audio
1963
Douglas Engelbart inventa il mouse, come dispositivo di puntamento,
allo Stanford Research Institute, nell'ambito di una ricerca di un sistema
per gli ipertesti.
Douglas Engelbart
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 81
il primo mouse
1963
Il sistema per la difesa americana SAGE è impiegato in un progetto che
costa circa 8 miliardi di dollari. Molti dei suoi innovativi aspetti
tecnologici saranno anche a beneficio dell'industria dei computer.
SAGE
1964
L'IBM annuncia il System/360: siamo alla terza generazione di
computer
una scheda a circuiti integrati dell' IBM System/360
The IBM System 360 range of computers, released in 1964, represented
two major changes in the way computers were manufactured. First was
the processing of data in 8 bit segments. This was also the first time
that 8 bits of data was referred to as a byte (the name can apparently
be attributed to Werner Buchholz, an employee of IBM at that time).
More important was the fact that this was the first large family of
computers to use interchangeable software and peripherals.
The Data Cell Drive consists of a cylindrical file of magnetic strips (short
broad pieces of magnetic tape) on which the data is stored. Below left is
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 82
a photo of the individual sheets. The sheets would be removed by a
mechanical device and wrapped around a drum for reading or writing. A
single cartridge would contain several thousand of these strips. On the
right is a photo of the entire Data Cell Drive (the latter is not from our
collection).
La serie 360 si presenta con i linguaggi di programmazione Assembler,
RPG (Report Program Generator) e COBOL.
Il sistema operativo può essere memorizzato su nastro (TOS) oppure
su disco (DOS).
IBM System/360
console dell'IBM System/360
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 83
IBM 360/67
vista interna della CPU IBM System/360
IBM System/360 a nastri e dischi removibili (dispack)
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 84
sostituzione di un disco removibile (dispack)
1964
Il più piccolo dei Sistemi 360 IBM si chiama 360/20. Dispone di una
memoria per programmi da 8kb ed ha un microcodice memorizzato
come firmware. Funziona come tutta la serie 360 con unità a dischi
removibili (dispack) e unità a nastro magnetico.
il piccolo della famiglia: il sistema 360/20
1964
Nasce il linguaggio BASIC (Beginner's All-purpose Symbolic Instruction
Code).
E' sviluppato a Dartmouth dai professori John Kemeny e Thomas
Kurtz, con l'aiuto di molti studenti. Lo scopo iniziale era semplicemente
didattico, ma ne derivò un vero e proprio linguaggio di
programmazione, molto amato dalle nuove generazioni per la sua
duttilità e semplicità.
Il primo maggio 1964 presentano la loro sbalorditiva demo del nuovo
linguaggio e del sistema time sharing, che consente a due programmi
scritti appunto in basic, di girare simultaneamente su un mainframe
della GE.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 85
Il BASIC sarà alla base della storia informatica per tutti gli anni
successivi e in tutte le varie versioni disponibili in ogni epoca.
Basti pensare che nel 1970 sarà così sviluppato da presentare almeno
venti versioni diverse funzionanti sui vari mainframe e mini.
Il successo nasce dal fatto che oltre ad essere un linguaggio
decisamente semplice e di alto livello, si presenta con istruzioni che
possono essere compilate in linguaggio macchina, ma anche
interpretate direttamente dal sorgente.
John Kemeny e Thomas Kurtz (a destra)
1964
Storia degli Elaboratori
Con una velocità di 9 megaflops, la Control Data Corp. afferma che il
suo CDC 6600, disegnato da Seymour Cray, si merita il titolo di
"primo supercomputer di successo commerciale".
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 86
CDC 6600
la CPU del CDC 6600
Questo computer ha 10 processori periferici, noti come pre-processing
unit, che inviano i dati al processore centrale, ovvero alla CPU. Il
processore gira alla velocità straordinaria di 3.000.000 di istruzioni al
secondo (3MIPS).
1964
La Epson inventa la stampante a matrice di punti (dot matrix
printer).
La nuova macchina è sviluppata su richiesta della casa madre Seiko che
necessita di piccole unità da usare per la registrazione dei tempi
durante le Olimpiadi di Tokyo.
Ma ci vorranno ancora 4 anni prima che questo tipo di stampanti entri in
produzione in serie.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 87
Epson EP 101
1964
Tramite un progetto in comune tra IBM e General Motors, viene
sviluppato il CAD (Computer Aided Design), ovvero si apre la strada per
la progettazione tecnica e il disegno attraverso l'utilizzo dei computer.
1964
Presso la Rank Zerox Palo Alto Research Center viene sviluppata la
prima LAN (local Area Network), ovvero la prima rete locale per
mettere in comunicazione tra loro vari computer, senza passare dalle
linee telefoniche.
1964
Il presidente della Intel, Gordon Moore e la sua famosa legge.
I chip prodotti e venduti nel '64 erano ancora molto pochi, ma
nonostante la scarsa quantità di dati a sua disposizione, l’ingegnere
riuscì lo stesso a trarre dalle sue osservazioni il principio secondo cui la
potenza dei microprocessori cresce in maniera esponenziale. Questa
ipotesi di partenza fu poi precisata e trasformata in una vera e propria
legge: il numero dei transistor di un chip raddoppia ogni 18 mesi e con
il downsizing (la diminuzione delle dimensioni degli elementi che
costituiscono
un
microprocessore)
i
costi
per
produrre
e
commercializzare i chip scendono in maniera proporzionale.
Tanto per avere un’idea, nel 1965 il chip più complesso ed evoluto in
circolazione era costituito da 64 transistor, a fronte degli oltre 42 milioni
presenti in un Pentium 4 dei nostri giorni. Gli effetti delle dinamiche
della legge di Moore sul mercato sono piuttosto evidenti. Un computer
che oggi costa tre milioni di lire, l’anno prossimo costerà la metà e
l’anno ancora successivo sarà obsoleto.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 88
Gordon Moore
1965
Il primo cavo a fibra ottica viene impiegato in un lettore di schede
IBM.
cavo a fibre ottiche
1965
DEC fa debuttare il PDP-8, che usa moduli di circuiti a transistor.
Mentre molte aziende sviluppano macchine sempre più grosse e veloci,
la Digital Equipment Corp. presenta il primo vero minicomputer.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 89
Il PDP-8 ha un piccolo set di istruzioni, un micro-linguaggio primitivo
(sistema operativo) ed eccellenti capacità d'interfaccia.
Così il PDP-8 viene massicciamente impiegato come sistema per il
controllo dei processi, compreso l'interfacciamento a linee telefoniche
per sistemi in time sharing.
1965
Il successo del CTSS al MIT venne notato da J.C.R. Licklider, direttore
dell'Information Processing Research presso l'ARPA, il quale era
convinto che questa tecnologia avrebbe avuto utili applicazioni anche
nell'agenzia.
Si diede da fare per sponsorizzare il Progetto MAC (Machine Aided
Cognition), che avrebbe dovuto condurre al successivo passo in avanti
nello sviluppo del timesharing per produrre un sistema noto come
"Multics".
Scegliendo un GE 600 come base per lo sviluppo, il MIT ottenne la
collaborazione dei laboratori della GE e della AT&T per produrre una
macchina ad utilizzo generico con caratteristiche di condivisione di
memoria, multiprocessing e timesharing.
1966
Il modem acustico è ampiamente perfezionato da John Green alla
Stanford university.
Questo modem migliora la qualità delle reti di computer perchè è in
grado di distinguere bene i singoli bit inviati anche da lunga distanza.
All'epoca era possibile solo l'utilizzo su brevi distanze, come all'interno
di un palazzo ad esempio.
1966
Storia degli Elaboratori
Steven Gray fonda la Amateur Computer Society (ACS) e inizia a
pubblicare delle newsletter. L'esempio sarà seguito da molti altri club
amatoriali in tutto il mondo e diventerà il mezzo più importante per
condividere e distribuire informazioni.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 90
C'è chi afferma che la fondazione dell'ACS ha rappresentato la nascita
del personal computing.
1967
Douglas Engelbart, dello Stanford Research Institute, riceve la
patente di brevetto per il dispositivo di puntamento detto "mouse"
il primo "mouse" di Engelbart
(difficile capire che si tratta di un mouse, eh?)
Il 21 giugno 1967, Douglas Engelbart ottiene la patente per il suo
Indicatore di Posizione X-Y per display, ora meglio noto come "mouse".
Su questo dispositivo Engelbart aveva pensato per più di 10 anni!
Mostrò pubblicamente il mouse un anno più tardi su Online System,
dando dimostrazione anche di videoconferenze e hipermedia.
Quelle invenzioni non erano state da lui disegnate per fare soldi o
creare un prodotto, ma piuttosto con l'intenzione di trovare un modo
migliore per la gente di lavorare insieme e per rendere migliore questo
mondo.
Ma la sua idea di gestire ipertesti, wordprocessor, tastiera, mouse e
finestre era assolutamente prematura e troppo costosa da realizzare,
per cui non fu presa seriamente in considerazione.
Comunque Steve Jobs della Apple Inc. più tardi colse al volo
quell'idea (su invito della stessa Rank Zerox!) e procedette al rapido
sviluppo di Lisa (ancor troppo caro) e poi di Mac Intosh (caro, ma
abbordabile!) basati sull'idea che aveva visto a Palo Alto Research
Center (PARC).
1967
La IBM costruisce il primo Floppy disk (che era da 8 pollici).
David Noble della IBM inizia a sviluppare la prima memoria su disco
flessibile (floppy) per registrarvi il programma iniziale di controllo dei
computer.
L'Initial Control Program Load (IPL) serve per avviare l'attività del
computer e due anni più tardi questo "strano oggetto" sarà utilizzato
proprio sui sistemi IBM System/370.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 91
il floppy disk IBM da 8"
Il termine "IPL" resterà in uso anche su tutti gli elaboratori successivi
della IBM, per indicare la procedura di avvio o riavvio di un elaboratore,
in contrapposizione al termine "Boot" usato per altri computer.
1967
La compagnia Fairchild Semiconductor Inc. sviluppa il primo chip di
memoria RAM (Random Access Memory) da 256 bits (sì, proprio bits!).
Il chip contiene più di mille transistor.
1967
La IBM produce un nuovo chip che contiene dynamic memory cell.
Ciò significa che ora un bit di memoria può essere rappresentato
impiegando un solo transistor e come risultato la densità in un chip
potrà essere espansa drasticamente.
1967
Grace Hopper (la famosa nonnina del Cobol), diventa capo progetto di
un gruppo di lavoro militare con l'intento di sviluppare un linguaggio
che, in onore di Ada Lovelace, verrà battezzato ADA.
copertina del linguaggio ADA
1967
Storia degli Elaboratori
Nello stesso anno Ole-Johan Dahl e Kristen Nygaard del Centro
Computer Norvegese, completano una versione general-purpose del
linguaggio SIMULA, il primo linguaggio object-oriented.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 92
1967
IBM rilascia il primo 360/91, una macchina che introduce il concetto di
"pipeline", per incrementare le prestazioni del computer anche del
33%, inventato da Robert Tomasulo.
La pipeline è nel computer l'equivalente di una catena di montaggio,
cioè il metodo col quale il computer può eseguire i vari passi di
un'istruzione (ovvero: prelevare, decodificare, eseguire e fornire il
risultato, ciascuno stadio eseguito in un solo passo).
Nel floating point pipeline, invece, si adotta un metodo a più passi.
IBM 360/91
Nei computer CDC6600, invece, era stata adottata una tecnica
hardware diversa, chiamata Scoreboard. La spiegazione di come
funziona l'esecuzione di un'istruzione in un supercomputer è
decisamente abbastanza complessa, ma in questo sito è reperibile in
modo chiaro e dettagliato.
La IBM sui suoi /360 usa una cache memory super veloce. Questa
memoria ha mostrato infatti d'essere fino a 12 volte più veloce della
standard magnetic core memory, con tempo medio d'accesso di 80
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 93
nano secondi; veramente moltissimo per quel periodo!
1968
Edsger Wybe Dijkstra (olandese) scrive dei problemi di
programmazione, denunciando la precarietà dell'istruzione GOTO e si
dedica allo studio dei linguaggi strutturati.
L'istruzione GOTO è il metodo usato per saltare (branching) da un punto
ad un altro all'interno di un programma, in base al verificarsi di una
precisa condizione stabilita dal programmatore. I branching dunque
rappresentano il flusso logico del programma.
E' ovvio che con l'aumentare della complessità dei programmi aumenta
la logica da applicare nel loro interno e di conseguenza i troppo
numerosi salti da un'istruzione ad un'altra generano enorme confusione
rendendo il programma stesso di difficile comprensione e facilmente
inaffidabile. Negli ambienti tecnici questi programmi venivano definiti
vere e proprie "spaghettate" rendendo bene l'idea del groviglio che si
creava nel loro interno.
Edsger Wybe Dijkstra
1968
La Garmish Conference in Germania denuncia una forte crisi nello
sviluppo del software.
Alla conferenza, scienziati, ingegneri e imprenditori industriali discutono
il problema degli sviluppatori di software incapaci di collaborare in
anticipo con l'hardware dei computer, creando così una forte crisi del
software e soprattutto della sua affidabilità.
1968
Una direttiva della Federal Information Processing Standard incoraggia
l'uso di date a sei cifre (yymmdd), per lo scambio d'informazioni...
spargendo il seme del Millenium Bug!
1968
Robert Noyce, Andy Grove e Gordon Moore lasciano la Fairchild e
fondano la Intel.
1968
Arthur C. Clark presenta il suo HAL, il computer del film del futuro:
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 94
"2001: Odiessea nello spazio".
Si basa sul disegno dell'intelligenza artificiale proposto da I.J. Good
(membro del Bletchley Park londinese, vedi Enigma) e da Marvin
Minsky.
Pare che il nome HAL sia ricavato dalle 3 lettere che precedono la sigla
IBM!
Lo stesso Clark aveva pubblicato le sue idee di satelliti orbitali da usare
per le comunicazioni.
2001 Odissea nello spazio
1969
Gli sviluppatori della DATAPOINT, una società giapponese con sede
anche negli USA, disegnano una semplice combinazione di un
processore e di una unità di calcolo (CPU).
Sia la TEXAS Instruments che la INTEL ricevono entrambe l'invito a
costruire questo dispositivo usando un singolo circuito integrato.
La INTEL ci riesce, ma appare subito evidente che il processore è 10
volte più lento di quanto la DATAPOINT si aspettasse. Poi in seguito alla
bancarotta della stessa DATAPOINT, il progetto fu interrotto.
Ma la INTEL mette comunque un gruppo di tecnici sotto la direzione di
Marcian Ted Hoff a portare avanti il progetto.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 95
Marcian Ted Hoff
Inventeranno la CPU denominata Intel4004 a 4 bit.
Intel4004 il primo ragnetto-processore
Un intero computer in un chip!
La pubblicazione ufficiale avviene il 15 novembre 1971 su Electronic
News.
Darà inizio alla rivoluzione elettronica.
Intel si trovava in possesso di qualcosa di realmente rivoluzionario e
che offriva in pochi centimetri di spazio la potenza di calcolo dell'ENIAC.
Ma non lo capirono proprio subito, almeno così si dice, pensando invece
che sarebbe soprattutto servito a vendere più RAM, che era la loro
specialità in quell'epoca.
Il prezzo iniziale del 4004 era di 200 dollari e le applicazioni possibili
erano veramente molte.
Sarà comunque Wayne D. Pickette che spingerà l'idea originale di
porre un intero computer su un solo chip.
Nello stesso anno INTEL annuncia un nuovo chip di RAM con capacità di
1Kb.
1969
Gary Starkweather, del laboratorio ricerche Xerox in Webster (NY),
dimostra, usando un raggio laser, che si può utilizzare il laser per
processi di stampa.
Ciò metterà la Rank Xerox sulla strada giusta.
Ma la Xerox fallisce la commercializzazione di questa invenzione e
vende l'idea alla HP, che diventerà il maggior produttore di stampanti
negli anni successivi.
1969
Altri produttori iniziano la costruzione di chip generalizzati come utilizzo.
Chip che si prendono cura dell'I/O e chip di memorie. Insieme ai
microprocessori che saranno posti sul mercato nel 1971, formeranno un
processore completo, aprendo così l'era dei microcomputer.
1969
L'interfaccia seriale RS-232-C è di fatto divenuta ormai uno standard
mondiale.
Consente le comunicazioni attraverso qualsiasi tipo di computer e
periferica.
Le informazioni sono ancora inviate un bit alla volta, da cui il nome di
"porta seriale".
1969
Disillusi dal progetto Multics e dei continui problemi con il sistema GE
600, i laboratori della Bell Telephone abbandonano il progetto MAC.
Ritchie e Thompson iniziano allora a lavorare su una loro idea di
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 96
sistema operativo, che anzichè essere orientato alla multiutenza si
dirigerà ad un unico utente. Per questo (e scherzando sul nome Multics)
lo chiameranno UNIX.
La prima versione girerà su un PDP-7 della Digital Equipment Co. (DEC)
e sarà completata entro lo stesso anno.
Il programma è scritto in assembler PDP-7.
UNIX diventerà una potenza nel mondo dei sistemi operativi.
1969
Il Dipartimento della Difesa USA commissiona ARPANET (Advance
Research Projects Agency Net) per ricerche sulle reti e i primi 4 nodi
diventano operativi all'UCLA, UC Santa Barbara, SRI e all'Università
dello Utah.
L'esperimento servirà a connettere vari centri di ricerca negli USA,
tramite un sistema di comunicazione a commutazione di pacchetti
(packet-switching network).
Diventerà la più grande rete mondiale, con milioni e milioni di persone
collegate e si chiamerà INTERNET.
i primi 4 nodi di ARPANET...la futura rete INTERNET
utilizzano Honeywell DDP-516 mini computer con 12K di memoria
1970
Si apre la guerra dei microprocessori e delle rivendicazioni di chi è
arrivato per primo.
Non sta a noi scegliere alcuna ipotesi, per cui i fatti vengono riportati
così come risultano dalle varie fonti.
Robert Noyce inventa il MICRO PROCESSORE. Un microprocessore è il
cuore di un computer. Se corredato di memoria e porte per input/
output diventa un computer completo.
Ray Holt, lavorando con suo fratello Bill e un gruppo di ingegneri,
disegna il computer di bordo per il caccia a reazione "Tomcat" della
Marina degli Stati Uniti.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 97
E' un computer su un solo chip e questo processore è più potente del
4004 della Intel.
Il progetto era iniziato nel 1968.
Ad Holt viene concesso di reclamare la sua paternità verso il
microprocessore non prima del 1999.
Ray Holt e il caccia Tomcat
Gli ci vollero infatti 30 anni per ottenere che la Marina americana
declassificasse il progetto rendendogli possibile di comunicarlo
pubblicamente.
Interviste coi suoi collaboratori e l'esame dei suoi documenti
confermerebbero che il loro lavoro ha preceduto gli sforzi tra il '69 e '71
dai tre ingegneri dell'Intel.
"E' stato davvero frustrante" dice Holt, "dovere mantenere il silenzio per
così tanto tempo!".
Wayne D. Pickette, presenta la sua idea di un computer su un solo
chip alla Intel, dove verrà assunto alle dipendenze di Ted Hoff.
Da questa idea nascerà il 4004 che formerà il capostipite di tutti i
successivi processori Intel.
Gilbert Hyatt, sviluppa il primo micro computer su singolo chip presso
la Micro Computer Inc. di Los Angeles. Il sue progetto era iniziato nel
1968.
Nel 1970 si iscrive per il brevetto del suo Micro Processore. Ma siccome
ci sono intralci burocratici con gli incartamenti per l'ufficio brevetti, la
patente gli sarà riconosciuta solo nel 1990, a discapito dei tre famosi
ingegneri Intel, ma successivamente risospesa, in quanto da una causa
emerse che all'epoca il dispositivo da lui descritto non venne
implementato e non sarebbe stato possibile farlo dato il livello
tecnologico del momento.
[Su Gilbert Hyatt esiste pochissima documentazione e
immagine, il chè farebbe persino dubitare sulla sua esistenza]
nessuna
Nel frattempo i tre ingegneri della Intel Corp., Ted Hoff, Mazor,
Faggin, che sono stati più veloci nel creare il primo esemplare di
microprocessore commerciale nella sede Intel di Santa Clara, hanno
costruito un impero attorno al microprocessore.
1970
Storia degli Elaboratori
La IBM annuncia una nuova famiglia di
System/370, un'evoluzione dei sistemi 360.
- prof. Cristoforo Modugno -
mainframe,
gli
IBM
Pag. 98
IBM system 370
IBM System/370
(CPU, dispacks e console)
L'evoluzione dei mainframe (grandi sistemi) IBM continua ininterrotta,
fornendo sistemi di elaborazione dati ad aziende di tutto il mondo.
La famiglia dei 370 si distingue per la gestione della memoria virtuale,
fatto decisamente inedito.
Per molti anni a venire ci saranno tecnici al di fuori del mondo IBM che
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 99
denigreranno la bassa capacità di memoria di alcuni sistemi IBM
rispetto ad altre marche, non conoscendo le funzioni straordinarie della
gestione della memoria virtuale.
Per poter funzionare, un programma, deve essere caricato nella
memoria centrale del computer. Se la memoria è troppo poca il
programma non gira.
Nei sistemi IBM il problema è stato risolto con la memoria virtuale, che
consente una gestione totalmente automatica di carico/scarico di parti
di programma, non richieste in un determinato momento, da disco a
memoria centrale.
Un altra funzione molto importante è il virtual storage, che consente di
caricare in memoria parti di dati di cui il sistema prevede il prossimo
utilizzo. In questo modo la macchina non deve chiedere frequentemente
i dati che le servono, perchè questi si trovano già disponibili nella
memoria centrale.
1970
Ken Thompson e Dennis Ritchie, reduci dalla sospensione del
progetto Multics, dopo avere sviluppato il sistema operativo UNIX,
scrivono il linguaggio di programmazione "B". Si dice che fu scelto quel
nome perchè esisteva già un linguaggio con la sigla "A".
Nel 1972 Dennis Ritchie riscriverà il "B" e battezzerà il nuovo linguaggio
con la lettera "C".
Ken Thompson e Dennis Ritchie
1970
La teoria sui Database Relazionali viene introdotta da Ted Codd della
IBM.
Con questo modello diventa possibile lavorare con dati rappresentati
come in un modulo da riempire, senza dover chiedere al computer dove
memorizzarli e dove reperirli per rileggerli.
1970
Storia degli Elaboratori
La IBM annuncia una nuova famiglia di elaboratori, studiati per le
piccole e medie aziende: i sistemi IBM S/3.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 100
IBM System S/3
Si tratta di un elaboratore che utilizza ancora input a schede perforate,
ma di un nuovo tipo a 96 colonne e molto più piccole. Il lettore usa fibre
ottiche per la lettura delle piccole perforazioni. Ma gli S/3 possono
operare anche con unità nastro e con unità a dischi removibili.
La famiglia dei sistemi S/3 non ebbe vita lunga e fu presto soppiantata
da nuovi sistemi che risolvevano il problema della multiutenza online.
Infatti non era più concepibile che i dati di input dovessero essere
preparati offline. Ciò comportava una serie di controlli e rifacimenti e i
dati conservati su disco non erano interrogabili, ma solo stampabili.
Nascerà in seguito la serie S/34 ed S/38, quindi la famiglia S/36; tutte
macchine che finalmente consentivano di attaccare online un numero
anche molto grande di terminali sia per l'inserimento dei dati che per
l'interrogazione.
Quella fu una svolta storica perchè si passò dalle elaborazioni
tradizionali di tipo batch (data entry-elaborazione-stampa) dei vecchi
sistemi (dal Ramac 305 in avanti), ai sistemi in multiutenza
multiprogrammazione, con programmi interattivi oltre che procedure
batch.
schede a 96 colonne sopra ad una vecchia scheda a 80 colonne
L'uso di piccole schede rappresentava una soluzione più che valida
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 101
all'epoca, anche se ormai si sentiva il bisogno di integrare l'input dei
dati col computer stesso.
Tutte le procedure erano ancora rigorosamente batch e la preparazione
delle schede da alimentare nel sistema richiedeva tempi e passaggi
sempre meno accettabili.
Il linguaggio a disposizione era ancora e sempre l'RPG, un linguaggio
perfettamente adeguato a gestire le problematiche aziendali in modo
semplice ed efficace. (NdA)
1970
Il MOS (metal-oxide semiconductor) della RCA offre circuiti integrati
più piccoli ed economici.
1970
Fanno il loro debutto i primi floppy disk IBM (da 8") con capacità da
130Kb.
floppy disk IBM
1970
INTEL crea tre chip che formeranno la base del futuro dei circuiti
integrati: sono il 4001 (ottobre) seguito dal 4002 (novembre) e poi dal
4003.
1970
Nasce il nuovo linguaggio PASCAL-a, sviluppato dal professore svizzero
Niklaus Wirth.
Niklaus Wirth
Il PASCAL facilita lo sviluppo del software perchè consente ai
programmatori di dividere un programma in vari blocchi chiamati
"funzioni" e "procedure". Rende il codice programma più facile da capire
e da manutenere.
Il PASCAL sarà il linguaggio scelto da molte università e college nei
successivi 20 anni.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 102
Lo sviluppo del PASCAL nacque in seguito alla insoddisfazione di Niklaus
Wirth, membro del comitato per ALGOL, all'interno del quale il lavoro
procedeva a rilento a causa dei continui consensi che si dovevano
ottenere.
Il primo compilatore fu sviluppato a Zurigo per il CDC-6000 e divenne
operativo nel 1970.
1971
Viene annunciato uno dei primissimi personal computer, il KENBAK-1.
Utilizza 130 IC con 256 byte di memoria e parole a 8-bit. Elabora 1000
istruzioni al secondo. Costo: 750$.
Kenbak-1
1971
La INTEL crea la prima EPROM (Erasable Programmable Read Only
Memory).
Una EPROM può contenere dati memorizzati o interi piccoli programmi e
con un apposito dispositivo ne consente la scrittura e modifica.
1971
Storia degli Elaboratori
Il primo microprocessore al mondo fu ottenuto in quest'anno, grazie
alla richiesta della società giapponese Busicom di sviluppare la parte
elettronica di una calcolatrice da tavolo. Ted Hoff riprogettò l'intero
circuito e invece di 12 chip ne utilizzò solo 1, che conteneva tutta l'unità
centrale di elaborazione (CPU), oltre alla memoria RAM e quella ROM.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 103
Lo schema di base del primo microprocessore venne messo a punto da
Ted Hoff e da Stan Mazer, mentre il compito di tradurre questa
intuizione in una macchina funzionante fu affidato a Federico Faggin.
Federico Faggin
La realizzazione elettronica dello schema eseguita da Faggin portò alla
realizzazione del primo microprocessore: l'Intel 4004. Per la loro
invenzione, Faggin, Hoff e Mazer avranno un posto d'onore nella
National Inventor's Hall of Fame degli Usa.
Il primo microprocessore: Intel 4004
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 104
Circuito interno del microprocessore Intel 4004
1971
Ray Tomlinson e Newman spediscono il loro primo messaggio Email via rete, inserendo la famosa "@" nell'indirizzo.
1971
Le prime calcolatrici tascabili diventano popolari e mandano in
soffitta i vecchi regoli.
La Commodore è il primo produttore che mette sul mercato un
calcolatore elettronico compatto, come prodotto di massa. Sino ad
oggi i calcolatori erano pesanti, complicati e molto costosi per la media
delle persone.
Nello stesso anno, sempre la Commodore, metterà sul mercato un
calcolatore ricaricabile.
1972
La INTEL mette sul mercato il microprocessore Intel 8008, con una
velocità di 200Khz.
Notare che la sigla 8008 è esattamente il doppio del Intel 4004 prodotto
in precedenza. E' infatti la versione a 8 bit del 4004.
Contiene 3.500 transistor basati su tecnologia a 10 micron.
E' stato il primo processore capace di riconoscere tutti i caratteri
dell'alfabeto (lettere e numeri).
Velocità di clock: 500Khz e 800Khz. Indirizzamento: 16Kb di memoria
fisica.
La velocità è di 300.000 istruzioni al secondo e può indirizzare 16Kb di
memoria.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 105
microprocessore Intel 8008
interno del processore Intel 8008
Il processore 8008, progettato da Ted Hoff, Stan Mazor, Hal Feeney,
Federico Faggin, diventerà immediatamente famoso a tutti i produttori
di piccoli computer.
1972
La Hewlett Packard rilascia il primo calcolatore scientifico portatile: l'
HP 35.
Questa macchina spazzerà via tutti i regoli usati sino allora per i calcoli.
Comprendeva già molte delle funzionalità del successivo HP 9100A e
influenzò il modo in cui matematici e ingegneri eseguivano i loro calcoli.
Conteneva 8 IC ed era venduto a 395$, un sacco di soldi all'epoca!
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 106
HP 35
1972
Il 29 novembre 1972, Nola Bushnell (fondatore della ATARI) e Al
Alcorn (il suo primo ingegnere), mostrarono uno strano TV in una
taverna di Sunnyvale, California.
Accesero l'apparecchio e sullo schermo comparve un rudimentale
campo di gioco che simulava il ping-pong. Tramite due manopole
iniziarono quella che si può definire la prima partita ad un videogame da
bar.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 107
Il programma venne battezzato "Pong" e consisteva semplicemente in
due barre che rappresntavano le palette, un cerchio per la pallina, una
riga per la rete e due contatori per i punteggi.
L'apparecchio aveva già un dispositivo per l'inserimento delle monete
per giocare.
Dieci anni più tardi quei giochi da bar produrranno 5 miliardi di
dollari/anno!
1972
Uno dei primi microcomputer digitali disponibili per uso personale fu
negli Stati Uniti il MITS 816 (della Micro Instrumentation and
Telemetry Systems).
Anche se non equipaggiato con display o tastiera, l'816 destò un
considerevole interesse verso gli entusiastici amatori che desideravano
possedere un computer tutto per loro.
E' stato anche il primo computer ad impiegare come CPU il processore
Intel 8008.
1972
Dennis Ritchie sviluppa il linguaggio "C" ai laboratori Bell. Così
chiamato semplicemente perchè il suo predecessore era stato
battezzato "B".
semplice programma in C
1972
Storia degli Elaboratori
Vede la luce il computer DEC PDP 11/45, con circuiti incapsulati in
chip.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 108
la board del PDP 11/45
1973
Ricercatori alla Xerox PARC decidono di sviluppare un computer da
usare per le ricerche e progettano un PC sperimentale denominato
Alto, che usa il mouse, rete Ethernet ed una interfaccia utente
grafica (GUI).
Xerox ALTO personal computer
Di questa macchina non ne furono venduti molti esemplari, dato l'alto
costo, ma rappresentò il trampolino per lo sviluppo di personal
computer ad interfaccia grafica.
il rivoluzionario schermo verticale e interfaccia grafica di Xerox Alto
Il pc Alto fu il risultato di uno sforzo congiunto di Ed McCreight, Chuck
Thacker, Butler Lampson, Bob Sproull, and Dave Boggs, che stavano
cercando di fare un dispositivo abbastanza piccolo da entrare
comodamente in un ufficio, ma abbastanza potente da sopportare un
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 109
sistema operativo di alta qualità e un display grafico.
Il loro obiettivo era di fornire uno strumento di personal computing in
grado di soddisfare tutte le esigenze individuali di elaborazione e di
consentirne la condivisione in rete con altri analoghi utenti.
una videata del display Xerox Alto
Nel 1978 la Xerox donò 50 computer Alto alle università di Stanford, al
Carnegie-Mellon e al MI.
Queste macchine furono immediatamente integrate nella comunità di
ricerca e divennero subito un modello per valutare le prestazioni degli
altri computer.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 110
videata del programma da disegno di Xerox Alto
Il pc Alto si compone di 4 parti: il display grafico, la tastiera, il mouse
grafico e l'unità che contiene il processore e la memoria a disco.
Era rifinito in modo impeccabile e veniva posto in vendita al prezzo di
32.000$ (valore del 1979). Sicuramente un prezzo non da personal
computer!
Una nota è comunque d'obbligo: stiamo parlando del 1973!
In un attimo, da qualche rudimentale primo microprocessore, si
intravede quello che potrà essere il futuro dell'informatica individuale.
Le idee vengono tradotte in realtà con estrema facilità.
E' il rapporto prestazioni-prezzo che in questo caso non funziona, ma ai
progettisti della Xerox va totalmente riconosciuto il merito d'avere
saputo realizzare una macchina eccezionale per l'epoca e d'avere avuto
estrema sensibilità nell'ideare i servizi necessari da includere in un
personal computer.
1973
Tramite una tecnica chiamata 'large-scale integration'
componenti sono piazzati su un solo cm quadrato.
10.000
1973
Gary Killdahl della Digital Research, scrive un semplice sistema
operativo e lo battezza CP/M (Control Program/Monitor).
Diventerà un diffusissimo sistema operativo per molti microcomputer,
essendo disegnato per il microprocessore Intel 8080, di cui sarà il primo
sistema operativo disponibile ed avendo inoltre buone doti di velocità e
stabilità unite alle modeste dimensioni.
1973
UNIX viene riscritto usando il linguaggio "C" ed è destinato a diventare
rapidamente il sistema operativo per eccellenza soprattutto nell'area del
networks.
A dispetto del nome, verranno prodotte tante versioni quante saranno
le macchine su cui dovrà girare.
1973
Storia degli Elaboratori
La società giapponese SHARP sviluppa la tecnologia LCD (Liquid
Crystal Display).
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 111
Resterà leader del settore per molti anni. La tecnologia ocndurrà poi allo
sviluppo deglischermi piatti per i computer portatili.
Si basa sul principio che i cristalli si possono orientare in una certa
direzione se influenzati da una corrente elettrica.
esempio di schermo a cristalli liquidi
1973
C.W. Bachmann inventa una tecnica di diagrammi che produce un
Program Structure Diagram (PSD).
Questo metodo servì a migliorare moltissimo le tecniche di analisi per i
sistemi informativi.
Un diagramma di Bachmann è una rappresentazione grafica di una
piccola parte di un programma, basata su semplici simboli.
esempio di diagramma di Bachmann
Il problema è scomposto nelle sue più elementari componenti. Ad ogni
domanda possono seguire solamente due risposte: si oppure no, che è
una rappresentazione molto naturale all'interno di un computer.
1973
Mentre il concetto di network esteso veniva sviluppato come parte del
progetto ARPA, la base per le reti locali (Local Area Net) è
rappresentata da Ethernet, creata alla Xerox PARC da Robert
Metcalfe.
In un certo senso Metcalfe inventò l'Ethernet 3 volte, la prima volta
come parte della sua dissertazione al MIT (progetto MAC), poi alla
Xerox PARC ed ancora successivamente alla 3COM, la compagnia da lui
fondata per trarre profitto dalla sua invenzione.
1973
Nasce il BAR code (Universal Product Code).
Questo codice si compone di due strisce nere di differente larghezza che
possono essere lette da un'apposito scanner.
Quasi tutti i prodotti al mondo oggi hanno questo codice nella loro
etichetta.
In questo modo si è facilitato il riconoscimento e la codifica automatica
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 112
dei prodotti (pensate alle casse dei supermercati) e il reperimento del
relativo prezzo in modo esatto.
etichette con BAR code
1974
Nasce il microprocessore Intel 8080.
microprocessore Intel 8080
Ha un clock da 2Mhz e contiene un Kernel di 75 istruzioni.
Il processore ha 6.000 transistors, e può indirizzare 64 KB di memoria
fisica. E' venduto al prezzo di 360$. Verrà montato sul famoso computer
Altair 8800.
1974
Jonathan Titus della Blackburg (Virginia)
costruito sulla base del processore Intel 8008.
sviluppa
il
MARK-8,
E' solamente un kit, non ha alimentatore, monitor, tastiera o chassy,
ma la pubblicazione della rivista spiegherà come costruirselo.
La macchina è progammabile tramite 8 interruttori, uno per ciascun bit.
Certamente pensare di scrivere programmi in questo modo non è molto
produttivo, ma in America ci sono ormai moltissimi fans dei computer (i
futuri Hackers, o "smanettoni" che dir si voglia) che non aspettano
altro. Sono ragazzi squattrinati, ma pieni di interesse e passione per
l'elettronica e l'idea di possedere un computer tutto per loro è la
realizzazione di un sogno.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 113
La copertina del luglio 1974 di Radio Electronics,
nella quale Mark-8 fece la sua prima apparizione
1974
Nel marzo del 1974 la rivista "QST", una rivista per radioamatori,
contiene la prima pubblicità di un personal computer: lo SCELBI 8H, un
pc basato sul microprocessore Intel 8008.
Scelbi Computer Consulting - Nat Wardsworth e Robert Findley del
Milford Connecticut (USA) - propone il primo microcomputer
interamente basato sulla CPU, sia in kit che in versione assemblata per
applicazioni scientifiche, elettroniche e biologiche.
Il prezzo di vendita è di 565$ con 1Kb di memoria, un lettore di
cassette a nastro, teletype e oscilloscopio. Una memoria addizionale di
15Kb costa 2.760$!
Ma la base clienti è modesta ed in seguito a problemi di salute del
progettista, lo Scelbi non sarà mai un successo.
Ma ha almeno l'onore di essere stato uno dei primissimi pc.
La compagnia ne vende circa 200 esemplari, perdendo 500$ su
ciascuna macchina ed uscirà di produzione nel 1975.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 114
1974
Anche la MOTOROLA presenta una sua CPU: il 6800.
Un buon processore a 8 bit che sarà integrato in moltissimi dispositivi
industriali.
Il chip è stato disegnato da Chuck Peddle e Charlie Melear.
CPU Motorola 6800
1974
John Cocke progetta la prima macchina con tecnologia RISC per il
centro ricerche IBM.
1974
Alla Xerox PARC, Charles Simonyi scrive il primo applicativo di tipo
WYSIWYG (what you see is what you get) e lo chiama BRAVO.
1975
Il primo Personal Computer, almeno quello salito alla ribalta come tale,
l'Altair 8800 appare sulla copertina della rivista Popular Electronics nel
gennaio 1975.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 115
copertina di Popular Electronics
l'ALTAIR 8800
interno di ALTAIR 8800
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 116
Prezzo: $621 (assemblato)
CPU: S-100 card (Scheda installata MITS Intel 8080)
Memoria: 4kb - Sistema operativo: CP/M
La produzione di Altair cesserà nel giugno 1978.
1975
IBM 5100 Portable Computer
La prima realizzazione di un Personal Computer da parte di IBM.
CPU: IBM proprietario, IC module
Prezzo originale: $20.000
Annunciato il 9 settembre 1975 (8 mesi dopo l'Altair 8800)
IBM portable computer 5100
Memoria da 16kb a 64kb - Sistema op. Basic e/o APL
Monitor 16 linee x 64 caratteri - Tape interno da 204kb
Il 5100 si può considerare il primo personal computer IBM (definito
"portatile" anche se di peso considerevole), ma che non conquistò il
mercato a causa del suo alto prezzo. Più tardi uscì il modello 5110 e
solo nel 1980 il pc 5150 che venne poi chiamato "PC IBM" e che
conquistò il mercato mondiale, stabilendo di fatto uno standard che
resterà per molti anni a venire.
Il 5110 fu anche copiato dopo molti anni dalla Hewlett-Packard come
modello HP85.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 117
I manuali e le cassette a corredo del 5100
1975
John Cocke lavora al progetto IBM 801 per sviluppare
minicomputer con la non ancora battezzata architettura RISC.
1975
L'IBM introduce sul mercato le prime stampanti laser.
1976
Lo Z-80, un processore a 8 bit, viene disegnato alla Zilog Corp.
un
La Zilog è fondata da alcuni dipendenti della Intel le cui idee non
avevano avuto seguito nella società.
Lo Z-80 è una buona alternativa all'Intel 8080 ed offre nuovi vantaggi,
tra cui un set più ampio di istruzioni e una velocità da 2,5Mhz a 10Mhz.
E' comunque considerabile come clone dell'Intel 8080.
1976
A tutt'oggi sono già disponibili sul mercato almeno 50 tipi diversi di
microprocessori!
Tra le principali marche: AMI, INTEL, Mostek, Motorola, National
Semiconductor, RCA, Rockwell, Signetics, Teledyne Systems and
Toshiba.
1976
Nel frattempo anche il mondo dei mainframe prosegue la sua
evoluzione e in quest'anno viene annunciato il primo supercomputer,
uno dei più costosi della storia:
Il Cray-1 della Cray Research è il primo supercomputer con
architettura vettoriale.
La prima macchina commerciale che abbatteva la barriera di 1MIPS.
Costo? Attorno ai 700.000 dollari.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 118
CRAY-1
1976
A metà degli anni settanta nascono i primi pc "autocostruiti".
Molte persone per hobby si dilettano a mettere assieme vari componenti
su circuiti stampati improvvisati.
Questo ne è un classico esempio (Homebrew Wameco)
Sulle funzionalità reali di questi circuiti non c'è d'aspettarsi molto, ma la
passione e il desiderio di costruire un proprio pc dilaga rapidamente.
1976
Viene prodotto l'SWTPC 6800
La "SouthWest Technical Products Corporation" (SWTPC) realizza il
primo computer Motorola. Prima di darsi alla produzione di computer
la casa realizzava amplificatori e preamplificatori HIFI. E' per questo che
il loro computer assomiglia più a un amplificatore stereo! Meno male
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 119
che non producevano lavatrici!
CPU: Motorola 6800 - Sistema operativo: ROM Monitor
SWTPC 6800 Motorola
scheda interna del SWTPC 6800
1976
Gary Kildall sviluppa il sistema operativo CP/M per PC ad 8 bit.
1976
La IBM sviluppa le prime stampanti a getto d'inchiostro (ink-jet).
1976
La IBM introduce sul mercato un nuovo computer, il Sistema 32,
monoutente, destinato alle piccole aziende.
Sembra una macchina elettrocontabile fatturatrice, ma è programmabile
in RPG (un linguaggio proprietario IBM, nato all'epoca dei 1401) e
dispone di un disco fisso da 10Mb.
In Italia questi sistemi avranno un notevole successo, dovuto a vari
fattori, tra cui il basso costo, l'affidabilità, il modesto ingombro (tutto in
uno, stampante compresa!) e la facilità d'uso e di programmazione,
grazie al linguaggio RPG.
L'interesse notevole spingerà molte aziende a richiedere software
gestionale appositamente sviluppato sulla base delle loro esigenze.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 120
IBM S/32
Da quest'anno parte la nuova evoluzione di sistemi IBM per piccole e
medie imprese: dal S/32 si passerà ai sistemi S/34 ed S/38, quindi
alla famosissima serie dei sistemi S/36 ed infine alla altrettanto famosa
famiglia dei sistemi AS/400, evoluti oggi in famiglia iSeries.
Tutte queste famiglie saranno notevolmente diverse tra loro, ma
avranno un grandissimo pregio: consentiranno sia agli sviluppatori che
alle aziende clienti di salvaguardare gli investimenti informatici, grazie
alla ininterrotta facilità di migrazione da una famiglia all'altra ed alla
notevole compatibilità delle macchine periferiche.
1976
Steve Jobs e Steve Wozniak disegnano e costruiscono l' APPLE I,
che è principalmente costituito da un circuito su una sola piastra.
−
Prezzo: $666,66
−
CPU: MOS Technology 6502, 1.023 MHz
−
RAM: 4kb espandibile a 64kb
−
Monitor: b/n 24 linee x 40 caratteri
−
Sistema operativo: nessuno, monitor in ROM
scheda APPLE I
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 121
APPLE I
Steve Jobs mostra Apple 1 al PC '76 Computer Show in Atlantic City, NJ
(28-29 Agosto 1976)
1977
Viene annunciato l'APPLE II, che diventa un banco di prova per i
personal computer. Un vero e proprio home computer, con semplici
programmi di videoscrittura, fogli di calcolo, giochi e tanto altro.
−
Prezzo: $1298 con 4K, $2638 con 48K
−
CPU: 6502, 1 MHz
−
Sistema operativo: BASIC in ROM - Apple DOS – ProDOS
−
Video: Testo 40 caratteri x 24 linee; grafica 280x192 4 colori, 40x48
16 colori
Il primo computer venduto con funzioni di grafica incluse.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 122
APPLE II
Ne furono prodotti e venduti pochi esemplari, pensando al mercato
dell'epoca. Ebbe più successo la successiva versione Apple II plus
(giugno '79) e ancora di più la versione Apple IIe.
Campagna pubblicitaria, giugno 1977
Il pc Apple II disponeva solamente di lettere maiuscole
1977
Storia degli Elaboratori
Bill Gates e Paul Allen fondano la Microsoft. Il nome è stato
registrato il 26 novembre 1976.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 123
foto storica impiegati Microsoft
(Bill Gates il primo in asso a sinistra)
1977
I personal computer della Tandy e Commodore escono completi di
monitor e non richiedono più una connessione col televisore.
Commodore PET
Radio Shack TRS-80 Model 1
1978
IBM annuncia il piccolo sistema Datamaster system/23, disegnato
da ingegneri IBM.
David J. Bradley scrisse il sistema operativo. Aveva due unità floppy
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 124
per i dati, uno schermo video ed una tastiera integrati.
Il System/23 in verità non ebbe molto successo, ma servì all'IBM per
raccogliere esperienze utili al fine di progettare un vero personal
computer nei due anni a venire.
IBM System/23 un precursore del pc IBM
1978
DEC introduce il VAX 11/780, un computer a 32 bit che diventa
popolare per applicazioni tecnico-scientifiche.
DEC VAX 11/780
1978
Esce il processore Intel a 16 bit 8086.
L'Intel 8086 si basa sul dissegno del 8080 e 8085, con un register set
simile, ma espanso a 16 bit.
Il microprocessore può indirizzare fino a 1Mb di memoria e contiene
29.000 transistor.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 125
l'interno dell'Intel 8086
1978
VISICALC: il primo foglio di calcolo elettronico (spreadsheet). Il
programma è realizzato da Don Bricklin e Bob Franston.
Il primo programma veramente utile per i personal computer dell'epoca!
La sua 'fame' di risorse ucciderà tutti i vecchi PC.
Nel suo primo anno di vita ne saranno vendute 900.000 copie.
Inizialmente solo per Apple II e poi anche per altri pc.
Don Bricklin e Bob Franston
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 126
VISICALC
1978
La prima BBS (Bulletin Board System) creata da Ward Christen
(USA), va "in onda".
Scrisse il programma BBS per un pc autocostruito (con sistema
operativo CP/M), che poteva rispondere alla velocità modem di 110 bps.
I membri (spesso dei club di amanti dei computer) potevano chiamare
telefonicamente la BBS per lasciare un messaggio o prelevare del
software.
Che sono poi le funzioni che le BBS anche in seguito consentiranno.
Le BBS avranno un enorme successo in tutto il mondo e saranno il
precursore dei servizi di e-mail e del web.
1978
La Epson annuncia la MX-80, una stampante a matrice di aghi, che
stabilirà un nuovo standard di stampa ad alte prestazioni e basso costo.
La macchina è ideata da Chris Rutkowski e sarà sul mercato nel 1980.
Epson dot matrix MX-80
1979
La Motorola presenta il chip 68000, un processore a 16 bit che più
tardi supporterà i Macintosh.
1979
La INTEL annuncia il microprocessore 8088, che utilizza un bus a
32bit, ma che internamente opera ancora in architettura a 16 bit.
Questo chip sarà alla base del futuro PC IBM.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 127
Intel 8088
1979
Sony e Philips annunciano i primi videodischi digitali.
1979
Telefoni cellulari sono collaudati in Giappone e Chicago.
uno dei primi cellulari
1980
Un prototipo del PC IBM viene disegnato da un gruppo di 12 persone
dirette da Donald Estridge.
Il gruppo usò il Datamaster System/23 come macchina di esempio.
Il prototipo fu spedito alla Microsoft in dicembre, per realizzarne il
sistema operativo.
1980
La APPLE presenta Apple III.
Prezzo 3.500$, ma sarà un disastro.
Inizialmente la macchina soffrirà di un sacco di problemi dovuti ai guasti
e butterà a terra la compagnia.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 128
APPLE III (macchina da dimenticare!)
1980
Il primo PC portatile Osborne 1.
1981
12 agosto 1981: il primo PC IBM esce dalla linea di produzione.
L'architettura aperta del PC IBM viene lanciata in agosto, decretando
l'affermazione del computer desktop.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 129
1982
La Columbia Data Products realizza il primo clone del PC IBM.
Subito dopo anche la Compaq ne realizza uno.
1982
Viene fondata la Autodesk e spedita la prima versione di Autocad.
John Warnock sviluppa il Postscript, linguaggio descrittivo di pagine
e fonda la Adobe system con Charles Geschke.
1983
Con l'inclusione di grafici a torta viene annunciato Lotus 1-2-3 per il
PC IBM.
1983
Esce il PC IBM "XT".
1983
Il completamento del protocollo TCP/IP segna la creazione di un
Internet globale.
1983
Anche se non destinato al commercio, l'Apple LISA, lanciato in maggio,
mostra cosa si può fare con un mouse, le icone e i menu pulldown.
Peccato che costi 18 milioni di lire!
Resterà un prototipo non commercializzabile, ma che ha lasciato il
mondo degli appassionati a bocca aperta, con le sue caratteristiche
rivoluzionarie.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 130
APPLE LISA
schermo dell'interfaccia grafica di APPLE LISA
1983
Storia degli Elaboratori
Nei laboratori AT&T Bell, Bjarne Stroustrup continua a lavorare sul
C++, un'estensione Object Oriented del linguaggio C.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 131
1984
In gennaio viene
Macintosh.
annunciato
dalla
Apple
il
personal
computer
Si tratta finalmente di una macchina interamente grafica, abbordabile
come prezzo, anche se più cara di un pc IBM, ma non certo dal prezzo
stratosferico del computer Lisa.
Il monitor (rigorosamente in bianco e nero) è integrato con la CPU, la
tastiera è povera di tasti, ma efficace al tocco, come il mouse, che
presenta un solo tasto.
L'interfaccia grafica è semplice e completa, simulando una scrivania,
con le varie cartelle (in forma di icone), dispositivi di memorie (floppy e
disco fisso) e cestino per i documenti da buttare. Viene fornito già
corredato di scheda grafica e qualche semplice programma come editor
di testi e di disegno.
Dopo le versioni non commercializzabili della Xerox col pc Alto, questo
si può considerare il primo computer personale completamente grafico e
aperto al largo commercio.
Il successo di Macintosh è indiscutibile; una macchina completamente
diversa da tutto ciò che era ed è in circolazione. Questa peculiarità la
famiglia dei Macintosh la conserverà per molti anni a venire, diventando
in modo incontestabile la macchina prediletta dei grafici e dei
compositori editoriali, ma non solo.
Contrariamente a tutti gli altri personal computer, Macintosh è una
macchina chiusa. Utilizza un suo hardware fatto apposta, un suo
sistema operativo concepito ad oggetti e una serie di programmi e
linguaggi di sviluppo completamente autonomi dagli altri computer.
Persino la scrittura su dischetti floppy non risulta compatibile. Questa
caratteristica proteggerà APPLE, ma la penalizzerà per molti anni, fino a
quando sentirà anche lei la necessità di aprirsi al resto del mondo,
consentendo lo scambio delle informazioni.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 132
APPLE MACINTOSH
una videata MACINTOSH
1984
Storia degli Elaboratori
Sony e Philips introducono i primi CD-ROM, che forniscono una
enorme capacità di registrazione dei dati (fino a 640mb).
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 133
1984
La Motorola crea il processore MC68020 che contiene qualcosa
come 250.000 transistor.
1984
La NEC produce un chip da 256kb e l'IBM annuncia un chip da 1mb.
1984
Inizia in agosto la produzione del processore Intel 80286 a 16 bit, che
viene inserito nel PC IBM "AT".
1985
La velocità dei supercomputer sale a 1 miliardo di operazioni al
secondo, con il rilascio del nuovo CRAY 2 e della macchina a
processori paralleli "Thinking machine".
1985
La Microsoft sviluppa Windows 1.0, introducendo aspetti tipici del
Macintosh nei computer DOS compatibili.
1985
In ottobre la Intel annuncia il chip a 32 bit 80386 con la gestione della
memoria sul chip.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 134
Intel 80386
1985
Paul Brainard prepara PageMaker, il primo programma editoriale per
PC desktop, ampiamente usato dapprima sui Macintosh e poi sui PC IBM
compatibili.
1986
Il CRAY XP con 4 processori, effettua 713 milioni di operazioni a
virgola mobile al secondo.
1987
IBM annuncia in aprile una nuova famiglia di personal computer, i pc
PS/2.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 135
IBM PS/2 model 30
Tipo macchina: 8530 (021). basata su processore Intel 8086, 16-bit.
−
Clock speed: 8 Mhz.
−
RAM: 640 kB. ROM: 40 o 64 kB con MS BASIC-80. 3.5-inch floppy
drive.
−
Hard disk: 20 o 30 Mb.
−
OS: MS-IBM PC DOS ver. 3.30.
−
Prezzo: 2595$
Con il suo primo personal computer, IBM aveva creato una macchina
aperta, venendo meno in un certo senso ai suoi ferrei principi di
produrre solo sistemi proprietari.
L'enorme successo dei PC IBM era nato proprio da questo approccio,
che aveva stimolato moltissimi produttori di componentistica e
sviluppatori di software ad investire e realizzare molti prodotti destinati
al PC IBM.
Nello stesso tempo, però, com'è nella logica delle cose, una macchina
"aperta" è anche una macchina facilmente clonabile. Calcolando che i
prezzi IBM non erano certo imbattibili, a volte semplicemente inserendo
componenti di minore qualità, ma anche per via di catene produttive più
economiche, era ovvio che il PC IBM sarebbe stato copiato in mille modi
diversi. Questi cloni che apparvero sul mercato, inoltre, ostentavano la
famosa dicitura "IBM compatibile", anche se a dire il vero non sempre la
compatibilità (ed ancor meno l'affidabilità) erano garantite.
Per correre ai ripari, IBM decise allora di progettare una macchina più
evoluta e non facilmente copiabile, che ne rilanciasse le vendite.
L'elemento strategico di questo pc doveva essere il canale di
comunicazione interno, che prese il nome di "microchannel architecture"
(MCA). Si trattava di un sistema proprietario, sicuramente più evoluto
del bus tradizionale, ma col grosso difetto di presentare una totale
incompatibilità per le schede in circolazione. Per questo motivo una
scheda MCA, a parità di servizio, costava sempre molto di più della sua
corrispondente ISA.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 136
Dei PS/2 usciranno molti modelli, dal piccolo PS/2-30 (che non aveva il
bus MCA ed era particolarmente lento) ai modelli 50, 60, 70, 90
Tutte queste macchine seguiranno in parallelo l'evoluzione dei vari
processori, ma resteranno sempre confinate ad un utilizzo assai più
ristretto dei classici PC IBM.
In aggiunta alle caratteristiche di architettura particolare, i PS/2 si
doteranno anche di un sistema operativo per il multitasking (e poi
anche grafico) sviluppato da Microsoft per IBM: il sistema OS/2.
L'interfaccia grafica (Presentation Manager), la gestione del database e
delle comunicazioni di OS/2 saranno sicuramente superiori, negli anni a
venire, a quanto offrivano le varie versioni Windows. Ma OS/2
presentava alcuni problemi: era troppo esigente in fatto di memoria e
prestazioni, rispetto a quanto offrissero i pc dell'epoca, era anch'esso un
sistema proprietario IBM e che comunque soffriva degli stessi problemi
di affidabilità di Windows, oltre ad essere più caro. Non bisogna poi
dimenticare che le versioni iniziali di MS Windows erano fornite gratis
col pc acquistato.
I PS/2 e l'OS/2, pur godendo di un fortissimo sostegno da parte di IBM,
non riusciranno a conquistare il mercato. Ne saranno installati molti
esemplari soprattutto in aziende in cui l'IBM era di casa perchè fornitore
di mainframe o minicomputer, ma alla fine del secolo spariranno
inesorabilmente entrambi dal mercato, soppiantati dall'architettura PCI
e dalle recenti versioni di MS Windows.
1988
La nuova serie Motorola di processori Risc a 32 bit 88000 offre una
velocità pari a 17 milioni di istruzioni al secondo.
1988
Barry Boehm pubblica una descrizione di modello a spirale per lo
sviluppo del software, che identifica la necessità di costruire sistemi in
modo incrementale.
1989
Tim Berners-Lee propone il progetto World Wide Web al CERN.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 137
Tim Berners-Lee
1989
Esce il processore Intel 80486, con 1,2 milioni di transistor.
INTEL 80486
1990
Storia degli Elaboratori
Microsoft distribuisce Windows 3.0. In maggio s'intensifica la disputa
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 138
legale con la Apple circa il software che ricorda troppo il sistema
operativo del Macintosh.
1990
Scienziati dei laboratori Bell mostrano il primo processore tutto
ottico.
1990
IBM e HP annunciano computer basati su processore Risc.
1990
Berners_Lee scrive il prototipo iniziale per il WWW, che usa le altre
sue creazioni: URL, HTML e HTTP.
1991
Il Ministro del Commercio e Industria giapponese abbandona il
programma di costruzione di computer della quinta generazione e
progetta di passare in sua vece al computer di sesta generazione,
basato su reti neurali.
1991
La Cray Research presenta il CRAY Y-MP C90, una "bestia" con 16
processori ed una velocità di 16Gflops (16 miliardi di operazioni al
secondo in virgola mobile).
1991
Viene annunciata l'alleanza di IBM, Motorola ed Apple per il
PowerPC.
1992
La DEC introduce il primo chip per implementare la sua architettura a
64 bit RISC Alpha.
1993
Nasce il Pentium Intel in marzo.
1994
In aprile, Jim Clark e Marc Andreesen fondano la Netscape
Communications (in origine Mosaic Communications).
1994
Leonard Adleman dell'Università del Sud California, dimostra che il
DNA potrebbe essere usato come mezzo d'elaborazione.
1994
Esce il primo browser della Netscape ed è subito boom per i
navigatori del Web.
1995
Microsoft rilascia Windows 95. In 4 giorni saranno vendute più di 1
milione di copie.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 139
1995
Nasce il linguaggio di programmazione Java, piattaforma indipendente
per sviluppo di applicazioni.
1995
Nasce il più grande sito di e-commerce: Amazon:
Viene rilasciato il nuovo standard di porta comunicazione per pc,
denominato USB.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 140
Questo nuovo tipo di connessione semplificherà la connessione di
innumerevoli dispositivi collegabili al personal computer: mouse,
scanner, fotocamere, webcam, drive portatili, ecc.
Oltre alla praticità, la nuova porta di connessione (plug 'n play) risulta
particolarmente veloce, soprattutto quando verrà fornita la versione
USB 2.
1996
Microsoft annuncia Windows CE, la versione per portatili del noto
sistema operativo.
1997
Nel mese di maggio il super computer IBM Deep Blue batte a scacchi
(per la seconda volta) il maestro Garry Kasparov in soli 62 minuti di
gioco.
E' la prima volta che un computer riesce a battere un grande maestro di
scacchi e la notizia ha avuto risonanza mondiale. L'intelligenza umana è
stata uguagliata da un computer? Andiamoci piano! Anche se il gioco
degli scacchi presenta indubbiamente l'esigenza di essere giocato con
intelligenza strategica, questo non significa che un computer sia
paragonabile all'uomo. E' risaputo da molto tempo ormai che le capacità
di analisi e di calcolo di una macchina possono essere notevolmente più
potenti e veloci di quelle fornite da una mente umana, ma l'intelligenza
è un attributo molto ampio e complesso e che non si limita a saper
giocare bene una partita di scacchi!
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 141
1997
Intel rilascia un nuovo processore a 200Mhz.
Microsoft acquista il network WebTV per 450 milioni di dollari.
Bill Gates viene riconosciuto come "l'imprenditore più ricco del
mondo".
Microsoft rilascia Office 97 e annuncia la prossima uscita di Windows
'98.
Apple distribuisce il nuovo Mac OS 8
Microsoft investe 150 milioni di dollari nella Apple Computer corp.,
accettando di continuare a creare software per Apple, mentre Apple
accetta di adottare Explorer come browser prescelto per i computer
Macintosh.
1997
Il sito web della NASA dedicato al Pathfinder, il robot che è atterrato
su Marte, mostra in tempo reale le immagini inviate dalla superficie del
pianeta e nei primi 4 giorni si sono contati più di 100 milioni di accessi
al sito.
La NASA ha dovuto aggiungere 25 siti mirror per reggere all'ondata di
accessi, battendo ogni record precedente di pagine viste per un sito
web.
1997
Storia degli Elaboratori
I processori Intel ora si chiamano Pentium II e operano a 233Mhz.
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 142
1998
Compaq Computer acquista la Digital Equipment Corp. per 9 milioni
di dollari.
Sun rilascia JavaStation.
Netscape distribuisce Navigator 5.0 e rivela completamente il suo
codice sorgente tramite il suo sito web.
Bill Gates si prende una torta in faccia...
...e in una dimostrazione della pre-release di Windows 98 al Comdex,
durante la prova di installazione di uno scanner, compare un messaggio
d'errore che blocca Windows 98. Si tratta pur sempre di una prerelease...ma non sarà l'unico caso in cui Windows 98 si è bloccherà!
1998
Il 25 giugno Windows 98 è ufficialmente rilasciato.
Apple introduce gli iMac, che dovrebbero tornare ad essere dei
computer molto facili da usare, oltre ad avere un design decisamente
rivoluzionario.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 143
1999
Microsoft acquista Access software.
Intel: siamo al Pentium III a 500Mhz.
2002
Viene annunciato un supercomputer da 52,4 teraflops: il Cray X1.
CRAY X1
Dispone di processori con potenza di 12,8 gigaflops ed è in grado di
ospitare fino a 4.096 CPU.
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 144
Ventisette anni dopo il suo primo super-computer, Cray torna alla
ribalta con un nuovissimo sistema destinato ad entrare nella classifica
dei computer più potenti di sempre.
Il Cray X1 è in grado di sprigionare una potenza di picco pari a 52,4
migliaia di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo (teraflops).
Può indirizzare fino a 65,5 terabyte di memoria.
Costo: 2,5 milioni di dollari...in configurazione base!
L'X1 è dedicato a utilizzi in cui ci sia la necessità di sostenere elevati
volumi di elaborazione, come gli enti di difesa, centri di ricerca, istituti
di meteorologia e aziende del settore automotive, aerospaziale, chimico
e farmaceutico
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 145
STATISTICA COMPARATIVA DEI PRIMI COMPUTER
Floor
Dimensione
Tempo
Tipo
space
Dispositivi
Data
Data Fine
Lunghezza
della memoria per una
memoria
Tecnologia
Programmi
di I/O
Lancio produzione
parola
est.
(words)
addizione [secondary]
sq. ft.
Bell Labs Model I
George Stibitz at
1939
Bell Telephone
Laboratories
10/39
4 function,
complex
8 digits
arithmetic
calculator
1941
punched
film
22 bits,
flt. Pt.
6s for
complex
none
x (4
products)
Teletype
or paper
tape
450 relays 50
64
2s
relays
punched
film,
keyboard,
lights
2600
relays
100
32 in 1s
drum of
capacitors
cards
vacuum
tubes
12.5
.3s
relays,
switches
paper
tape,
cards,
typewriters
relays,
motordriven
cam,clock
51 ft
long,
lg.
room
.2ms
photo5 hole
electric
paper tape,
paper
plugboard,
tape,
keys &
switches,
cords
lights
4 working
registers
Zuse Z3
Konrad Zuse
1939
ABC
John Vincent
Atanasoff and
Clifford Berry at
Iowa State
University
12/39
12/37 prototype
1942
fixed,
equation
solver
50 bits
2 x (30 + 2
spare)
1937
punched
tape,
function
table,
plugboard
23 digits
also
double
precision
72 counters
60 switches
IBM ASCC
Harvard Mark I
Colossus (Mark I
& II)
1943
Bletchley Park
ENIAC
Moore School,
University of
Pennsylvania
1943
8/44
12/43 (I)
5/44 (II)
telephone
plugboard
(I),
switches
(II)
2/46
plugboard,
10 digits
switches
5 bit
500
characters characters
cards,
lights,
switches,
plugs
1500
vacuum
tubes,
relays (I) 200
(II)
2400
vacuum
tubes 800
relays (II)
18000
vacuum
tubes,
1500
relays
20
accumulators,
.2ms
312 function
table
counter
tubes,
relays,
switches
400
2600
vacuum
tubes
100
1,000
01/44 1951
stored
program
computer
44
1024 (8 x
128)
.85ms
3500
delay lines,
vacuum
[magnetic
paper tape tubes,
drum
7,000
(1953)]
diodes
06/46 7/51
"
40
1024
.09ms
crt
Teletype
EDSAC
Maurice Wilkes at
10/46 5/49
Cambridge
University
"
36
512
1.4ms
delay lines
3000
paper
vacuum
tape,
teleprinter tubes
med.
room
MANCHESTER
U. MARK I
Manchester
University
1947
"
40
128 + 1024
1.8ms
crt,
[magnetic
drum]
paper
1300
tape,
vacuum
teleprinter,
tubes
switches
med.
room
PILOT ACE
National Physical
Laboratory
Teddington,
England
10/48 5/50
"
32
352
.54ms
delay lines
cards
800
vacuum
tubes
12
SEAC
National Bureau
of Standards
06/48 5/50
"
45
512 + 512
.86ms
crt, delay
lines,
[magnetic
tape &
paper
tape,
Teletype
1290
vacuum
tubes,
15,800
150
EDVAC
Moore School,
University of
Pennsylvania
IAS Computer
Institute for
Advanced Study,
Princeton
University
6/48
prototype
7/49
Storia degli Elaboratori
- prof. Cristoforo Modugno -
Pag. 146
wire]
SWAC
National Bureau
of Standards
Institute for
Numerical
Analysis
01/49 7/50
WHIRLWIND
Servomechanisms 1945
Laboratory MIT
1951
Storia degli Elaboratori
"
"
41
16
256
2048
diodes
.064ms
crt,
magnetic
drum
2000
vacuum
cards,
tubes 2,
paper tape
500
diodes
.05ms
crt, core
(1953),
[magnetic
drum &
tape]
crt, paper
tape,
magnetic
tape
- prof. Cristoforo Modugno -
4500
vacuum
tubes,
14,800
diodes
60
3,100
lg.
rooms
Pag. 147
Scarica