Storia degli Elaboratori A cura del prof. Cristoforo Modugno INTRODUZIONE L'intera evoluzione dei computer e dell'Informatica in senso ampio è stata caratterizzata da una crescita esponenziale. Millenni di calcoli a mente o al massimo con strumenti primitivi, come l'abaco. Poi, dal 1500 fino al diciannovesimo secolo, l'uomo acquisisce enormi capacità sia di pensiero che di abilità costruttiva e inizia a produrre piccoli congegni, talvolta anche di grande complessità e precisione. Le geniali intuizioni, però, o l'abilità costruttiva di parti meccaniche non bastavano, senza le fondamentali scoperte sia delle possibilità d'impiego del vapore, che dell'energia elettrica. La vera, sconvolgente, rivoluzione avviene dunque tutta nel ventesimo secolo e in tutti i campi dello scibile umano, compreso, dunque, anche quello del calcolo automatizzato. Prima dell'avvento dell'elettronica, ovvero di valvole termoioniche, dei transistor e dei circuiti integrati, gli ingegneri potevano progettare macchine basate solamente sulla meccanica o sulla elettro-meccanica. Spesso le loro idee erano davvero geniali e sbalorditive, ma in solenne anticipo rispetto ai limiti della tecnologia del momento. Queste prime macchine, inoltre, risentivano tremendamente di gravi limiti: la lentezza meccanica dovuta agli attriti, una discreta inaffidabilità generale o facilità di guasto, nonché una scarsa capacità di memorizzazione dei dati. L'utilizzo delle valvole elettroniche accelererà il processo di evoluzione, consentendo anche di acquisire le nozioni sperimentali indispensabili per progettare il prossimo futuro. Ma ancora la precarietà dei mezzi rappresenterà un freno molto forte al vero sviluppo di sistemi pienamente soddisfacenti. Vennero costruiti dei giganteschi calcolatori, paragonabili a dinosauri, dai costi elevatissimi e perciò confinati negli ambienti militari e scientifici, ma non usabili dal largo pubblico aziendale, scolastico o scientifico, fatte salve rare eccezioni. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 2 La Seconda Guerra Mondiale accelerò sicuramente i processi di crescita e il contributo inventivo, perchè le esigenze di difesa spinsero i principali Stati verso massicci investimenti nel settore dell'elaborazione dei dati. Il grande acceleratore fu sicuramente il centro SAGE per la difesa territoriale degli Stati Uniti. Poi, con la scoperta dei transistor, si diede l'avvio alla fase di miniaturizzazione ed accelerazione dei circuiti e da lì il fiorire di nuove invenzioni, nuove macchine, linguaggi per programmarle e nuove concezioni dei sistemi, che subirono una inarrestabile accelerata. Il colpo finale lo diedero i microscopici circuiti integrati, i chip, con milioni di transistor dentro pochi millimetri quadrati. Anche per questa evoluzione ci fu un progetto trainante: la corsa delle imprese spaziali e la difesa o attacco missilistico. L'informatica, gestita dai mainframe e dai minicomputer era definitivamente nata e utilizzata con soddisfazione ormai su vasta scala dalla maggior parte delle aziende del mondo. L'ultimo passo fu quello dell'introduzione dei sistemi computerizzati anche a livello individuale e ciò avvenne con il rapido sviluppo dei personal computer e di tutta l'enorme famiglia di programmi applicativi d'ogni genere. Fino a colmare il divario tra i due mondi: i grossi elaboratori, pachidermi molto affidabili, ma poco elastici, da una parte, e personal computer, paragonabili ad agilissimi fuori strada, ma molto indisciplinati, dall'altra. L'unione di potenti CPU con personal computer ha reso interattivo il mondo dei dati ed ha sposato l'affidabilità con la duttilità, aprendo definitivamente la strada al villaggio globale, ormai una realtà incontestabile, grazie soprattutto a Internet e al Web. In queste pagine di storia evolutiva troverete le scoperte, le invenzioni, il pensiero di numerosi scienziati e ingegneri, le macchine ed anche i linguaggi che via via si sono succeduti o aggiunti nel tempo. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 3 Troverete, invece, poche notizie relative al contributo dell'Italia, che, pur essendo un paese dotato di indiscussa genialità, non ha partecipato quasi per nulla al progresso del settore. Non ne conosco le cause, ma credo di non sbagliare imputandole ancora una volta alla scarsa sensibilità della classe politica verso gli investimenti per le ricerche scientifiche e tecnologiche, nonché ad una reale scarsa disponibilità finanziaria. In questa corsa i paesi che si sono maggiormente distinti come contributo intellettuale e scientifico sono sicuramente gli Stati Uniti, l'Inghilterra e la Germania. Ma un grande contributo è venuto anche dai paesi dell'Est Europeo. Un numero incredibile di invenzioni e brevetti è nato in casa IBM, che ha contribuito, assieme alle principali università americane, a gran parte del progresso scientifico delle macchine e delle tecnologie ad esse collegate. Così come credo si debba, malgrado le critiche, riconoscere il ruolo fondamentale di Microsoft che è riuscita nell'intento di rendere l'informatica uno strumento noto e utilizzabile da tutti. Negli ultimi anni, poi, ha preso forma e sostanza un nuovo concetto molto apprezzabile, quello dell'Open Source, che consente a chiunque di studiare e partecipare al miglioramento di un certo tipo di software. Il successo di questo metodo, che sfugge alle leggi della proprietà e distribuisce la conoscenza di una soluzione, è sotto gli occhi di tutti, e si identifica nel sistema operativo Linux. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 4 4000 ac1200 ac Abitanti delle prime civiltà di Sumeri tengono già traccia di operazioni commerciali utilizzando apposite tavolette. L'Estratto conto è molto antico! tavoletta dei Sumeri 300 ac La più antica tavola di conteggio fu ritrovata nell'isola di Salamis, risale a quest'epoca ed appartenne ai Babilonesi. tavola di conteggio Salamis 500 ac – 500 dc Durante l'impero Greco e Romano, tavole di calcolo come queste venivano costruite in pietra e metallo. tavole di calcolo greche e romane 1200 dc Storia degli Elaboratori L'Abaco, come lo conosciamo noi oggi, apparve nel 1200 d.c. in Cina. In cinese si chiama suan-pan. Ne esistono anche diverse versioni giapponesi e russe. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 5 abaco 1500 circa Molti riferimenti citano il francese Blaise Pascal come inventore della prima macchina da calcolo meccanico, ma appare ormai chiaro, dai disegni e appunti ritrovati solamente nel 1967, che ben 150 anni prima di Pascal, Leonardo da Vinci aveva già progettato un meccanismo analogo e che una volta realizzato avrebbe realmente funzionato. disegno del meccanismo dei riporti Replica: modello funzionante di Leonardo da Vinci 1612-1614 Storia degli Elaboratori John Napier (Nepero) inventa i logaritmi, che rimarranno fino al Novecento lo strumento per eccellenza per eseguire e semplificare calcoli complessi. Nasce anche l'utilizzo della virgola per separare i decimali. Napier utilizza asticelle numerate per il calcolo. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 6 asticelle per calcolo logaritmi 1623 E. Gunter costruisce il primo regolo per il calcolo dei logaritmi. regolo per logaritmi 1623 L'astronomo Keplero dà notizia dell'invenzione di un certo William Schickard: l'orologio calcolatore. capace di eseguire automaticamente addizioni e sottrazioni ed anche moltiplicazioni e divisioni. orologio calcolatore La sua idea fu brillante: utilizzando una versione rotante dei bastoncini di Nepero, concepì un calcolatore con trasmissione ad ingranaggio, basato sul movimento di ruote dentate collegate ad un indicatore a 6 cifre (simile ad un contachilometri). Questo macchinario, detto orologio calcolatore, era in grado di eseguire i riporti e per mezzo di un campanello indicava il superamento del limite di cifre (overflow); il suo principio costituisce la base di tutte le macchine calcolatrici fino all'apparsa del primo calcolatore elettronico. Schickard purtroppo non riuscì a realizzare materialmente la sua macchina: di essa ci rimangono solo gli schizzi del progetto, che Schickard inviò al suo amico Giovanni Keplero nel 1623 per informarlo della sua invenzione; il prototipo, realizzato in legno da un artigiano dell'epoca, fu vittima di un incendio e poco tempo dopo l'inventore morì di peste bubbonica. 1650 Storia degli Elaboratori Il matematico inglese William Oughtred (1575-1660), basandosi sugli studi di Nepero sui logaritmi e sul prototipo di Edmund Gunter, inventa un modello elementare di regolo calcolatore lineare, facendo scorrere uno sull’ altro due righelli sui quali sono tracciati i logaritmi, si - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 7 possono eseguire i calcoli meccanicamente. regolo lineare (tratto da Museo didattico del computer) regolo moderno In seguito grazie all’ adozione del terzo righello e del "cursore" il regolo si avvia a rappresentare il calcolatore tascabile di intere generazioni di ingegneri, architetti, matematici e fisici fino all’ avvento -tre secoli e mezzo dopo- delle calcolatrici elettroniche tascabili. Oltre ai modelli tascabili, il regolo sarà costruito anche in dimensioni maggiori, fino ad un metro di lunghezza, da utilizzare sui tavoli da lavoro e con maggiori approssimazioni di calcolo.L’ approssimazione al valore esatto è infatti per il regolo un fattore che dipende dalle dimensioni delle scale graduate e dall’ abilità dell’ utilizzatore di leggere negli spazi bianchi tra una tacca e l’ altra delle scale stesse. Per gli ingegneri, le approssimazioni consentite dal regolo sono più che sufficienti per il calcolo dei dati di progetto o di verifica. 1643 Storia degli Elaboratori Blaise Pascal, filosofo, matematico e fisico francese, a 20 anni realizza una celebre macchina per eseguire addizioni e sottrazioni automaticamente, la 'pascalina'. In realtà, uno strumento simile, capace anche di eseguire moltiplicazioni e divisioni, era stato costruito - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 8 qualche anno prima in Germania, ma, essendo di legno, fu distrutto da un incendio! Ed inoltre un primo disegno di meccanica per il calcolo automatico era già stato progettato da Leonardo da Vinci nel 1500. pascalina interno della Pascalina 1666 Con l'Arte combinatoria di G.W.Leibniz vengono gettate le basi della logica simbolica, su cui si regge il funzionamento dei moderni calcolatori. Vi è inoltre formulata l'idea di un 'calcolo binario', che riduca in forma più semplice le 'leggi del pensiero'. Gli sviluppi del calcolo combinatorio, ad opera di G.Boole, A.N.Whitehead e B.Russell, hanno dato forma al sogno di G.W.Leibniz di un ragionamento simbolico universale, con la nascita di una nuova disciplina matematica, la logica simbolica. L'idea di fondo dell'“arte combinatoria” è quella di trovare una logica capace non soltanto di dimostrare la verità di ogni proposizione, ma anche di costruire nuove proposizioni con la certezza dei procedimenti matematici. Il “genere”, a partire dalla logica aristotelica, è una classe di enti con differenze specifiche fra loro ma con elementi comuni (che appunto definiscono il “genere”): ad esempio, nell'espressione “animale razionale”, il termine “animale” costituisce il “genere” che accomuna la “specie” degli uomini (definiti dalla razionalità) a tutte le altre e diverse “specie” di animali; “essere vivente” è un genere piú ampio di “animale” e quindi contiene in sé altri generi. Il “genere sommo” è quello che non può essere contenuto in nessun altro genere (ad esempio, le categorie di Aristotele). Leibniz propone di indicare i generi sommi con lettere, le quali, combinate fra loro, possano poi formare le “nozioni inferiori”. Il meccanismo, almeno nel modo in cui è proposto in questa pagina, non è particolarmente complesso. Come esempio prendiamo alcune delle categorie aristoteliche (generi sommi) e indichiamole con una lettera: sostanza (a); quantità (b); qualità (c); agire (d); luogo (e); tempo (f). Da un genere, attraverso la combinazione con gli altri generi, si trovano generi inferiori (o specie): la sostanza = uomo; la quantità = alto 180 centimetri; la qualità = bianco; l'agire = camminare; il luogo = in montagna; il tempo = ieri. Le combinazioni possibili danno, ad esempio: ab = gli uomini alti 180 centimetri; ac = gli uomini bianchi; bd = gli enti alti 180 centimetri che camminano; cf = gli enti bianchi che esistevano ieri; e cosí via. Ancora, combinando tre generi: abc = gli uomini bianchi alti 180 centimetri; bdf = gli enti alti 180 centimetri che ieri Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 9 camminavano; e cosí via. Si possono quindi, per semplificare le operazioni, unificare i generi: ab = l, per cui l = uomo alto 180 centimetri; ad = n, per cui n = uomo che cammina; e cosí via. Dunque, individuata una specie definita da una serie di generi sommi, si può verificare la corretta di tutte le proposizioni relative ad essa. Questa ricerca di Leibniz è importante, da un punto di vista filosofico generale, perché conferma l'esigenza di porre punti fissi e certi a fondamento dell'attività del pensiero (cioè della filosofia e di tutte le scienze). 1674 Fu il filosofo e matematico Leibniz ad introdurre i numeri binari nel mondo occidentale. In realtà quella di Leibiniz fu una rivisitazione di un sistema di calcolo introdotto in Cina tremila anni fa condotta nell'ambito di uno studio sugli ideogrammi. Leibniz in tale circostanza studiò questo caratteristiche della "aritmetica binaria". sistema definendo le Dopo Leibniz il calcolo binario fu dimenticato fino al 1936, quando, indipendentemente, i due matematici Alan Turing in Gran Bretagna e Louis Couffignal in Francia, fecero l'elogio del calcolo binario proponendo di usarlo come linguaggio di base nelle calcolatrici meccaniche esistenti a quell'epoca. Gottfried Leibniz costruisce una calcolatrice a passi, usando un ingranaggio cilindrico. ricostruzione della macchina di Leibniz 1709 La Macchina calcolatrice d G. Polani, la prima progettata in Italia (e forse anche l'unica traccia di invenzione italiana nel settore). Matematico ed ingegnere veneziano che, nel libro "Miscellanea" pubblicato nel 1709, illustrò i principi di costruzione di una macchina calcolatrice basata su pesi scorrevoli. 1727 Storia degli Elaboratori Jacob Leupold nel 1727 realizzò una macchina circolare basata sul principio della Pascaline ma con rotelle ad ingranaggi retraibili simile alla macchina di Leibniz - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 10 macchina di Leupold particolare della macchina di Leupold 1728 Nasce la Macchina tessile. Con questa invenzione si introduce l'idea di scheda perforata : nasce così l'idea di programma come una successione di istruzioni preordinate. Falcon era un operaio che lavorava in un'industria tessile di Lione. La sua invenzione fu dimenticata sino al 1801, quando Jacquard, un meccanico, riuscì a farne una versione industrializzabile. Nel settore della manifattura dei tessuti con il termine "Jacquard" ci si Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 11 rifersice oggi ad un particolare tipo di tessuto. 1746 J.B. le Rond d'Albert formula il teorema fondamentale dell'algebra. 1769 J.Watt inserisce nella sua macchina a vapore l'omonimo regolatore, funzionante, sulla base del principio di retroazione (feedback). 1773 Pierre e Henry Louis Jaquet-Droz (Svizzeri) inventano il primo automatismo in grado di scrivere. Subito dopo costruirono un altro automatismo che disegnava il ritratto di Luigi XV. Parlando di "robot" in senso generico si può dire che queste macchine sono state i primi robot della storia. automatismo capace di scrivere 1774 Philipp-Matthaus Hahn costruisce (e vende) un piccolo numero di macchine calcolatrici precise a dodici cifre. 1775 Charles Stanhope sviluppa un calcolatore che moltiplica e divide attraverso il sistema delle somme o sottrazioni multiple. calcolatrice di Stanhope 1777 Charles Stanhope continua a costruire nuove macchine, nessuna delle quali conteneva dispositivi originali, ma tutte molto affidabili. Stanhope progettò anche una macchina in grado di meccanizzare relazioni logiche. Un primo passo nel considerare i computer non più solo come macchine di calcolo, ma anche come strutture meccaniche capaci di generalizzare processi matematici. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 12 1784 J.H. Mueller immagina una 'Macchina differente' 36 anni prima di Babbage, ma non riesce a trovare i soldi per costruirla. I dettagli della sua macchina, però, furono pubblicati in un libro, di cui Charles Babbage si dice che si fece tradurre tutti i capitoli. La data della traduzione è sconosciuta e il dubbio che qualche idea di Mueller sia stata sfruttata da Babbage rimane. 1799 Edward (Nedd) Ludd (Inghilterra) diventa il leader di un movimento iniziato in Nottingham e composto da un gruppo di lavoratori scontenti che si mossero attraverso l'Inghilterra con l'intento di distruggere tutti i tipi di macchine che avrebbero incontrato sul loro percorso. Questo gruppo causò distruzioni fino al 1815. Di notte, mascherati, irrompevano nei laboratori e nelle fattorie e distruggevano macchine e qualsiasi cosa potesse portare alla produzione di massa. La loro idea era che tutti quei disoccupazione. E non erano movimento derivò il termine contraria e resistente a qualsiasi 1800 meccanismi li avrebbero condotti alla poi tanto lontano dalla verità. Dal "Luddite" per identificare un'azione nuova tecnologia. Alessandro Volta (1745-1827) riesce a ricavare energia elettrica e raggiunge l'obiettivo di costruire la prima batteria in grado di fornire elettricità. In un famoso esperimento alla presenza di Napoleone dimostra che con la sua elettricità può stimolare il movimento delle zampe di una rana morta. A. Volta mostra un esperimento di elettricità a Napoleone 1801 Escono le Disquisitiones arithmeticae di K.F. Gauss. Esse costituiscono una pietra miliare nello sviluppo dei metodi numerici: metodo dei minimi quadrati, metodo di eliminazione degli scarti quadratici, integrazione numerica. 1804 Entrano in funzione le schede perforate per il funzionamento automatico dei telai Jacquard. In base ai fori delle schede viene comandata la trama del tessuto. Furono prodotte più di 100.000 macchine nei dieci anni successivi. Le schede perforate resteranno in uso nei telai fino agli anni 1980. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 13 telaio Joseph Marie Jacquard's particolare di un telaio 1811 Si fa sempre più strada il convincimento che le macchine possano sottrarre lavoro alle persone e da questo nascono forti movimenti di protesta e boicottaggio. 1814 Regolo calcolatore planimetrico di Herman per la misura di aree. 1820 C.X.Thomas de Colmar costruisce l'aritmetometro, prima calcolatrice su scala industriale in grado di svolgere le 4 operazioni aritmetriche, senza errori. In 30 anni ne vengono prodotti 1500 esemplari e la produzione si protrasse fino al 1930 circa. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 14 particolare di aritmetometro Utilizzava il principio del tamburo a passi ideato da Leibniz. La sua invenzione era il risultato di 150 anni di progresso industriale, che aveva così superato i difetti delle prime realizzazioni. aritmetometro 1821 Charles Babbage comunica a un collega astronomo l'idea di un calcolo automatico per la compilazione delle tavole astronomiche. La sua prima macchina, la Macchina alle Differenze, nasce dall'esigenza di calcolare tavole astronomiche dove, per la precisione richiesta, Babbage aveva pensato anche ad un sistema di stampa per evitare errori umani di trascrizione. All'epoca di Babbage per realizzare tabelle matematiche dei logaritmi e di funzioni trigonometriche lavoravano squadre di matematici giorno e notte. Fu per questo motivo che a Babbage venne l'idea di progettare una macchina che svolgesse automaticamente quell'arduo compito. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 15 disegno originale della Macchina alle Differenze Pubblicò il suo articolo su 'Observations on the Applications of Machinery to the Computation of Mathematical Tables', per il quale ricevette la medaglia d'oro della Reale Società Astronomica. Particolare del disegno Babbage conosceva tre differenti tipi di errori che potevano verificarsi nel fare le tabelle: − errori umani nei calcoli − errori di copiatura nelle trascrizioni per la pubblicazione − errori nella composizione delle lastre per la stampa Disegnando una macchina che potesse coprire l'intero processo dal calcolo fino ai cliché tipografici gli errori sarebbero stati eliminati Contrariamente a quanto era avvenuto fino ad allora, Babbage dunque non si proponeva tanto di realizzare delle macchine calcolatrici in grado di eseguire semplicemente le 4 operazioni, ma dei calcolatori concettualmente simili a quelli moderni in grado di eseguire sequenze di operazioni in base a un programma. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 16 Difference Engine 2 Questo modello fu ricostruito presso il Museo della Scienza di Londra eseguendo il progetto del 1849, di cui si hanno tutti i disegni. Il dispositivo funziona perfettamente e mette in evidenza la genialità del progetto di Babbage. Costruito in ferro, ottone e acciaio, è composto da 4.000 parti e pesa oltre 3 tonnellate. Gli ingegneri del museo stanno ancora espandendone le funzionalità e nel 2002 è stata aggiunta la parte relativa alla stampa, in perfetto accordo coi disegni di Babbage. Il dispositivo svolse il suo primo ciclo di calcolo nel 1990 e restituì un risultato di 31 cifre di precisione, che è molto di più di quanto possa fare una calcolatrice standard tascabile. Comunque ciascun calcolo richiedeva di far ruotare una manovella per centinaia e a volte migliaia di volte, per cui se un operatore volesse usarla sul serio diventerebbe il più muscoloso operatore di computer della Terra! 1822 Charles Babbage disegna un calcolatore. Il concetto di questa macchina era che doveva operare con schede perforate (come quelle di Jacquard) e i risultati andavano stampati su carta. L'idea di stampare i risultati era semplicemente rivoluzionaria! Comunque Babbage riteneva che la tecnologia della sua epoca non fosse sufficientemente sofisticata da poter realizzare il suo progetto. Ma un piccolo modello in scala fu mostrato ad una riunione della Reale Società Astronomica inglese. Problemi di meccanica, finanziari e di opinione con il suo capo ingegneri (Joseph Clement) provocarono l'abbandono del progetto nel 1833. Ma il concetto di quella macchina si può considerare estremamente avanzato, e probabilmente troppo incomprensibile, per la maggior parte della gente dell'epoca. 1832 Georg e Edvard Scheutz (Svedesi) padre e figlio, dopo avere letto l'articolo di Babbage e della sua macchina, iniziano a sviluppare loro stessi una Macchina delle Differenze. Sono le persone che hanno creato per primi una macchina che possa anche stampare i risultati delle tabelle calcolate. La loro macchina sarà terminata nel 1843. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 17 Il disegno è meno robusto e le tolleranze sono più ampie di quelle pretese da Babbage. Il problema di riprodurre risultati privi di errori umani, come voleva Babbage, è così risolto. I numeri sono stampati su carta o lamine di metallo, pronti per fare i clichés per la riproduzione delle tabelle. 1834 E' in quest'anno che Charles Babbage progetta l'Analytical Engine, una macchina che sia più veloce e precisa del modello precedente. Si tratta di un primo modello di calcolatore automatico, ma che rimane allo stadio di progetto per la difficoltà di realizzare i pezzi meccanici necessari e lo scarso interesse dei possibili finanziatori. In compenso lo stesso Babbage ha speso molti dei suoi soldi per portare avanti comunque l'ambizioso progetto. La Macchina Analitica fu pensata con l'intento di sfruttare i cicli delle schede perforate di Jacquard, in modo da controllare i calcoli automaticamente e in modo da poter prendere decisioni basate su risultati di precedenti calcoli. Alcuni testi riportano anche l'idea di un motore a vapore da applicare alla macchina analitica. 1835 Joseph Henry inventa il relay elettrico, un dispositivo adatto ad inviare impulsi a lunga distanza. Le basi del telegrafo sono gettate. 1837 Samuel Finley Breese Morse brevetta un sistema pratico di telegrafo. tasto per alfabeto Morse 1843 Lady Ada Lovelace, figlia di Lord Byron, studia l'Analitycal Engine di Babbage, traducendo gli schemi di Luigi Menabrea. Intuisce l'idea di 'loop' e di sottoprogramma, ovvero di sequenza ripetitiva di passi. Inizia così un intenso scambio epistolare con Babbage, contribuendo coi suoi appunti a ipotizzare una macchina in grado di operare tramite programma. E' considerata per questo 'la prima programmatrice'. A lei è stato dedicato un linguaggio di programmazione degli anni 1970/80. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 18 1844 Samuel Morse invia un messaggio col telegrafo da Washington a Baltimora. 1846 Alexander Bain usa un nastro perforato per trasmettere telegrammi. Il sistema rende le trasmissioni molto più veloci e sarà utilizzato fino al ventesimo secolo. Questo stesso tipo di nastro perforato sarà utilizzato anche come output nei computer. 1847 George Boole scrive 'An investigation on the Law of Thought'. E' quì che si trovano le relazioni tra matematica e logica, che saranno le basi della cosiddetta 'algebra booleniana' usata nei circuiti dei calcolatori. Ciò provocò una rottura con la matematica tradizionale, dimostrando per la prima volta che la logica è parte della matematica e della filosofia. Prima di allora i concetti di AND, OR, NOT non erano applicati alla matematica. 1857 Sir Charles Wheatstone introduce la prima applicazione di un nastro perforato come supporto per la preparazione, memorizzazione e trasmissione di dati. Il suo nastro usa due righe di fori per rappresentare le linee e i punti del codice Morse. In questo modo i messaggi da inviare possono essere preparati fuori linea e trasmessi successivamente. nastro perforato 1861 Giovanni Casselli crea la prima macchina Fax, il Pantelegraph. 1867 Nasce la Macchina per scrivere. E' una di quelle grandi invenzioni l'amministrazione e le comunicazioni. che rivoluzioneranno La scrittura manuale di lettere commerciali sparirà nel giro di pochi anni. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 19 macchina per scrivere 1871 Antonio Meucci si era trasferito nel 1845 a Long Island dove aveva aperto una fabbrica di candele. Qui diede ospitalità e lavoro a Garibaldi e nel 1857 portò a compimento l'invenzione del telefono. Dopo oltre un decennio speso nell'inutile ricerca di capitali, Meucci ottenne con grande sforzo un brevetto biennale (1871) e presentò i disegni della sua invenzione al direttore della Western Telegraph CO. Antonio Meucci Ignobilmente truffato dell'incartamento ed impedito dalla miseria per il rinnovo del brevetto, la sua invenzione fu validamente sfruttata dal professor Graham Bell che, giurando il falso, prese tutti i meriti ed i profitti. In seguito a celebri quanto movimentati processi intentati da concorrenti della Bell, la priorità di Meucci fu tardivamente riconosciuta dalla Corte Suprema nel 1886, ma egli finiva intanto in miseria i suoi giorni nella casa di Long Island, che un privato americano gli aveva donata. Ecco la sentenza: “Nulla dimostra che Meucci abbia ottenuto qualche risultato pratico a parte quello di convogliare la parola meccanicamente mediante cavo. Impiegò senza dubbio un conduttore meccanico e suppose che elettrificando l'apparecchio avrebbe ottenuto risultati migliori”, in poche parole Meucci avrebbe inventato il telefono, ma non quello elettrico. Più di un secolo dopo, (l’11 giugno del 2002), grazie anche alle ricerche di un tenace italiano, la verità è ristabilita, il parlamento americano riconosce che Antonio Meucci è il papà del telefono e noi italiani abbiamo un’altra gloria di cui andare fieri. Per la cronaca: il telefono non è che una delle tante invenzioni cui si era dedicato. 1876 Storia degli Elaboratori Il 14 Febbraio 1876 lo scozzese Graham Bell fece domanda di un brevetto per un sistema di telefono. Sfruttando l'invenzione di Meucci, egli riesce ad - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 20 impossessarsi dell'idea e a fondare la Bell Telephone Company. Alexander Bell dimostrazione all'Accademia delle Scienze 1877 Il Velograph è stata la prima macchina per scrivere prodotta in Svizzera. Velograph Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 21 la macchina per scrivere illustrata in un giornale dell'epoca 1878 Remington typewriter Standard 2. La prima macchina prodotta e venduta in forma industriale. I tasti erano già disposti nella sequenza QWERTY divenuta uno standard. Remington typewriter standard 2 1885 Dorr E. Felt costruisce una macchina calcolatrice chiamata 'Macaroni Box' (dall'aspetto della scatola in cui è alloggiata). Da questa deriverà il 'Comptometer', competitivo fino al 1902. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 22 macaroni box 1887 Leon Bollee costruisce una calcolatrice per eseguire moltiplicazioni in modo diretto, cioè non più mediante addizioni ripetute. calcolatrice di Bollee 1890 W.S.Burroughs produce una macchina calcolatrice, l'Aritmometro, che incontra rapidamente un enorme successo in tutto il mondo. 1889 Herman Hollerith con il suo 'Sistema Elettrico di Tabulazione' batte i concorrenti e viene scelto per il censimento USA del 1890. Il sistema di perforazione delle schede subirà pochissime innovazioni nell'arco dei successivi cinquant'anni. Hollerith 1895 Storia degli Elaboratori Guglielmo Marconi trasmette il primo segnale via radio. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 23 Guglielmo Marconi trasmettitore di Marconi (uguale a quello usato sul Titanic per lanciare l'SOS) 1897 A.A. Michelson e S.W. Stratton costruiscono un analizzatore capace di lavorare con serie di Fourier di 20 termini. 1900 L'ingresso del calcolatore nel mondo del lavoro può essere fatto risalire all'inizio del 1900. Nel 1917 viene fondata la IBM (International Business Machine Corporation), destinata ad essere, talvolta attraversando pesanti vicissitudini, la più importante industria di computer del mondo sino ai nostri giorni. La tecnologia delle macchine di calcolo prodotte all'inizio del secolo era la tecnologia meccanografica. Esistevano infatti all'interno delle grosse organizzazioni i centri meccanografici che erano in realtà attrezzati con una varietà di macchine diverse, fra le quali: − la perforatrice per tradurre documenti in schede perforate mediante un apposito codice chiamato codice di Hollerith, dal nome del ricercatore che inventò tale sistema di codifica verso la fine dell'800; − la verificatrice che controllava la qualità del lavoro fatto dalla perforatrice; − la selezionatrice per ordinare le schede, per esempio in ordine alfabetico o numerico; − la calcolatrice per eseguire calcoli numeri sui dati letti dalla schede perforate e per perforare i risultati su altre schede; − la tabulatrice per stampare i risultati in chiaro. Con queste macchine si eseguivano calcoli ad una discreta velocità per Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 24 quei tempi, dell'ordine di 60 operazioni al minuto. La loro gestione era tuttavia complessa, come si può intuire dalla precedente descrizione. Inoltre si trattava di macchine idonee all'esecuzione di operazioni su serie di dati, qualcosa di ancora molto lontano dalle funzionalità che oggi siamo abituati a trovare nei computer moderni. Questa tecnologia ha subìto una evoluzione relativamente lenta (almeno rispetto a quella a cui siamo abituati oggi) sino ad arrivare, verso il 1940, a delle macchine di tipo elettromeccanico in grado di riunire le funzionalità dei diversi componenti meccanografici. In queste macchine ricompare in modo elementare il concetto di programma come serie di istruzioni preordinate da eseguire in successione. Le istruzioni venivano somministrate sotto forma di codici perforati su di una banda di carta, in modo analogo a quello prefigurato per la macchina di Babbage. Si parla in tal caso di calcolatrici elettromeccaniche a "programma esterno". 1900 Herman Hollerith presenta un alimentatore automatico di schede perforate, che servirà ad elaborare il censimento del 1900 molto più rapidamente. la prima tabulatrice e selezionatrice di schede 1900 Storia degli Elaboratori Max Planck (1858-1947) descrive gli effetti dei quantum. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 25 Max Planck Questa teoria diventerà molto importante, in seguito, per lo sviluppo dei microprocessori. 1904 Sir John A. Fleming (ingegnere inglese) brevetta la valvola diodo sotto vuoto, che migliora notevolmente le comunicazioni radio sir John A. Fleming Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 26 schema elettrico di una semplice radio la prima valvola di Fleming Fleming informa di questo nuovo dispositivo Guglielmo Marconi, che mette subito in produzione la valvola. 1905 Il fisico tedesco Albert Einstein (1879-1955) descrive la sua teoria della relatività. Albert Einstein Pubblica una memoria, nella quale erano esposti i princìpi della sua teoria della relatività ristretta che doveva sconvolgere le concezioni della fisica classica gettando le basi per una nuova impostazione delle ricerche scientifiche: la teoria si basa sul principio che le leggi fisiche devono essere le stesse per ogni sistema di riferimento inerziale e che la velocità della luce nel vuoto è una costante ed è indipendente da quella della sorgente luminosa. La conseguenza più importante, che ha Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 27 favorito la scoperta e l'utilizzazione dell'energia nucleare, fu quella dell'equivalenza tra massa ed energia espressa dalla celebre formula E0= mc2, dove Eo rappresenta l'energia, m la massa e c la velocità della luce nel vuoto. Successivamente formulò una nuova teoria della luce basata sull'ipotesi che le radiazioni elettromagnetiche (luce) sono costituite da quanti di energia, chiamati poi da Compton fotoni. 1906 L'americano Lee de Forest (1873-1961) aggiunge un terzo elettrodo al diodo di Fleming, (la griglia), creando così la prima valvola triodo. triodo di Forest Il triodo fu principalmente impiegato negli amplificatori, ma servì altrettanto bene come commutatore elettronico, rimpiazzando i relay elettromeccanici. Senza questa invenzione sarebbe elaboratori elettronici digitali. 1906 stato impensabile progettare Calcolatrice da tavolo Brunsviga. Questa macchina è stata il padre di tutte le calcolatrici da tavolo. calcolatrice Brunsviga Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 28 il modello Nova del 1920 1906 Henry Babbage, figlio di Charles Babbage, completa la parte chiamata "mill" della Macchina Analitica progettata dal padre, solo per dimostrare che avrebbe potuto funzionare. E infatti funzionò! 1908 Lo scienziato inglese Campbell Swinton descrive un metodo di scansione elettronica e prevede l'utilizzo di un tubo a raggi catodici per comporre immagini. trasmissione e ricezione di segnali video 1909 Il precursore dei calcolatori digitali portatili è il Comptator, inventato da Hans Sabielny attorno al 1909 in Germania. I suoi ingranaggi di conteggio sono guidati da una slitta operata con uno stilo. Una leva sul lato sinistro serve a trattenere le figure in posizione per il controllo visivo delle cifre, che nella foto indicherebbero il valore. 42 451 22. Le sottrazioni avvengono per somme dei complementi, indicati sui lati. La manopola a destra serve per riazzerare il riultato. Costava 125 TeichsMark nel 1932. Ne furono prodotti più di 20.000 esemplari. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 29 comptator 1910 Calcolatrice 'Millionaire', elettrica, in produzione fino al 1935. calcolatrice Millionaire Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 30 vista degli ingranaggi 1911 La compagnia di Hollerith - Tabulating Machine Company - si fonde con altre due compagnie nella Computing Tabulating Recording Company... logo della CTRC ...che nel 1924 Corporation" -IBM- diventerà la "International Business Machine La CTRC non produce solo calcolatori, ma anche pesatrici e orologi. evoluzione dei loghi IBM 1911 Storia degli Elaboratori I primi modelli prodotti dalla Marchant Calculating Machine Company nacquero nello stabilimento di Oakland, in California, nei primi anni del secolo, fino al 1930. La prima "Silent Speed" entrata in produzione è del 1932, mentre la linea di modelli FA (Figuremaster –Figurematic) è del 1948. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 31 calcolatrice Marchant 1912 Bertrand Russel e Alfred North Whitehead pubblicano i loro 3 volumi sui: "Principia Mathematica" che fornisce una nuova metodologia per tutti i matematici. Bertrand Russel Alfred North Whitehead 1912 Tra il 1873 e il 1912, l'americano Frank Stephen Baldwin (18381925) realizza vari modelli di calcolatrici basati sul principio della ruota a spine ruota a spine ma la prima operazione commerciale di successo avviene solamente Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 32 quando, riunendo gli sforzi con Jay Randolph Monroe per realizzare anche una tastiera adatta alla macchina, fonda, nel New Jersey, la Monroe Calculating Machine Co. calcolatrice Monroe Dieci anni più tardi Monroe sarà considerato un pioniere delle calcolatrici elettro-meccaniche. 1916 F. de Saussure pubblica a Parigi il Corso di linguistica generale. Nasce la linguistica strutturalista, che è a fondamento dei linguaggi dei calcolatori. 1915 Lo spagnolo Leonardo Torres y Quevedo (1852-1936) progetta la sua macchina elettromeccanica per la soluzione di problemi del gioco degli scacchi. 1919 Eccles e Jordan, fisici americani, inventano il circuito di commutazione, detto 'Flip-flop electronic switching', per aumentare la velocità dei sistemi di calcolo elettronico. schema di circuito flip-flop 1920 Nasce il primo registratore di cassa in grado di stampare numeri. E' introdotto nel mercato dalla CTR, che diventerà poi IBM. 1923 Il russo Vladimir Kosma Zworkin fornisce la prima dimostrazione di un tubo elettronico per camera televisiva. 1924 Thomas J. Watson Senior (1874-1956) ribattezza in 'IBM' la compagnia CTR e rende popolare la scritta 'THINK' (Rifletti), slogan che aveva già coniato alla National Cash Register. Questa parola verrà scritta dappertutto nei documenti IBM e durerà per i successivi cinquant'anni. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 33 primo logo IBM Thomas J. Watson Senior 1926 I matematici sono rimasti affascinati dai numeri primi per secoli. Sono i numeri che possono essere divisi solamente per uno o per il loro stesso valore. All'University of California Derek Lehmer costruisce una specie di computer meccanico utilizzando catene di bicicletta. computer di Lehmer Il sistema derivava da un meccanismo già pensato da Eratostene nel 200 a.c. 1927 Storia degli Elaboratori Herbert Hoover, in una demo presso la AT & T, mostra il suo volto alla prima dimostrazione di trasmissione televisiva negli USA. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 34 Herbert Hoover in trasmissione televisiva 1927 L'olandese H.J. Zeeman scopre che il silicio agisce come un metallo. Più tardi, nel 1930, scoprirà che il silicio è un semi-conduttore. Il silicio sarà la base di tutti i chip costruiti a partire dal 1954. 1928 Il tedesco Fritz Pleumer brevetta il suo nastro magnetico. I dati possono così essere registrati e riletti. L'invenzione si basa sul famoso filo magnetico, inventato da Valdemar Poulsen nel 1898. Nello stesso anno le schede perforate passano da 45 a 80 fori. La scheda a 80 colonne, adottata da IBM, diventerà uno standard industriale per molti anni. scheda perforata IBM a 80 colonne la dimensione scelta è la stessa della banconota da un dollaro* Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 35 la prima perforatrice IBM 1928 John von Neumann enuncia il "teorema del minimassimo", atto di nascita della 'teoria dei giochi'. John von Neumann 1928 L'uso del cristallo al quarzo per la scansione del tempo rende possibile un'accuratezza di misurazione prima inimmaginabile. 1929 Prima trasmissione di segnali televisivi a colori. primi apparecchi televisivi commerciali Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 36 1930 Integratore-analizzatore di Vannevar Bush (1890-1974): primo calcolatore analogico a funzionamento elettronico di uso pratico. Questa macchina ha reso possibile la soluzione di varie equazioni differenziali.ì Vannevar Bush analizzatore differenziale di Vannevar Bush La Macchina Teoretica di Vannevar Bush Memex è una specie di scrivania pensata per mettere istantaneamente a portata di mano dell'operatore documenti e materiali su qualsiasi soggetto che sia stato trasferito in microfilm. Qualcosa che ha preceduto di molto l'avvento degli ipertesti. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 37 1932 Brevetto del circuito di retroazione (feed back). Il feed back è un sistema atto a consentire l'autoregolazione di un circuito in funzione dell'ambiente. Esempio classico può essere il termostato dell'impianto di riscaldamento. 1932 L'austriaco G. Taushek, sulla base dei principi scoperti da Pleumer, inventa il Tamburo Magnetico. Egli ha posto una lastra ferromagnetica su un cilindro metallico rotante. Diverse testine di lettura e scrittura sono montate distanti pochi millimetri tra loro e producono impulsi elettro magnetici. Questi impulsi possono così essere memorizzati sulla lastra, variando l'orientamento magnetico delle particelle di ferro. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 38 tamburo magnetico La capacità di un tamburo da 20 cm di lunghezza per 10 cm di diametro è di 500.000 bit. 1932 IBM presenta la moltiplicatrice 601: IBM moltiplicatrice 601 Legge due fattori con un massimo di 8 decimali, esegue la loro moltiplica e perfora il risultato in un campo vuoto della stessa scheda. Può anche sommare e sottrarre. Da notare lo stile ancora ottocentesco delle gambe. 1933 La prima vera e propria tabulatrice IBM: IBM Type 285 Numeric Printing Tabulator Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 39 Le schede sono alimentate in alto a sinistra mentre il dispositivo di stampa si trova sul lato destro. Sono visibili al centro degli interruttori di controllo e sopra i 5 accumulatori di cui dispone la macchina per fare le somme. E' in grado di elaborare 150 schede al minuto, ma stampa solo numeri. Nel mezzo si vede il vano contenente un piccolo pannello di controllo. tabulatrice IBM 285 1934 Storia degli Elaboratori Tabulatrice IBM 405, in grado di stampare anche caratteri alfabetici e non solo numeri: - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 40 tabulatrice IBM 405 1936 Il logico inglese Alan M. Turing enuncia il modello del calcolatore moderno, la cosiddetta 'macchina di Turing'. Essa è in grado di eseguire 'atti primitivi' secondo uno schema di calcolo ricorsivo, che consenta di risolvere ogni tipo di problema di logica simbolica in un numero finito di passi. Non ne verranno costruiti esemplari reali, ma la sua idea costituirà la base dell'architettura dei futuri computer. 1936 L'IBM vende la sua prima macchina per scrivere elettrica, con la quale conquisterà l'80% del mercato mondiale in pochi anni. 1936 In Germania Konrad Zuse inizia la costruzione (nella sua camera da letto!) della macchina logica "V1", (successivamente ribattezzata 'Z1', per evitare qualsiasi riferimento ai tristemente noti razzi V1 tedeschi). Si tratta di un primo progetto di calcolatore meccanico realizzato artigianalmente dallo stesso Zuse, a sue spese (e dei suoi parenti!) e con mezzi assolutamente rudimentali. Konrad Zuse Il prototipo rappresenta la prima macchina al mondo, basata su codice binario, completamente programmabile. La macchina diventerà tanto grande da occupare anche il soggiorno. Zuse è convinto che programmi composti da combinazioni di bit possono essere memorizzati e chiede un brevetto in Germania per l'esecuzione automatica di calcoli, inclusa una combinazione di memoria. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 41 lo Z1 nella camera di Zuse a Berlino nel 1938 1937 L'americano George R. Stibitz (1904-1995) realizza presso i Bell Laboratories di New York, un calcolatore dimostrativo battezzato "Kmodel", sviluppando un circuito basato sulla logica binaria di Boole e che utilizza dei relay.I l nome "K-model" fu dato dalla moglie, perchè fucostruito sul loro tavolo da cucina (la K dunque sta per kitchen!). Questo è uno dei primi esempi di computer a base numerica binaria. Stibitz accanto al suo K-model 1937 Storia degli Elaboratori Con la tesi di laurea su: "Un'analisi simbolica dei relè e dei circuiti di commutazione", C. E. Shannon (USA 1916-) dimostra che complicati circuiti ,se disegnati in accordo con le regole Booleiane, possono essere utilizzati per rappresentarne la logica. Cioè si possono svolgere espressioni e calcoli allo stesso modo. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 42 Apparve così chiaro a tutti che le informazioni potevano essere manipolate da una macchina. La pubblicazione ebbe un impatto tremendo e segnò un'importante svolta nel progresso dei computer. C.E. Shannon 1937 Howard Aiken (USA), diplomato in fisica ad Harvard, sviluppa un piano per una macchina che esegua comandi passo dopo passo. Koward Aiken, Commander della US Navy Egli avvicinò James W. Brice della IBM, per discutere su come risolvere calcoli della fisica con computer automatici. Nel 1939 i prototipi e i disegni furono sottratti a Clair D. Lake ed al gruppo di ingegneri della Endicott Laboratories. E' in questo modo che nacque l'Automatic Sequence Controlled Calculator (ASCC) della IBM, chiamato poi MARK I. Le istruzioni sono alimentate su nastro di carta o schede o impostate con interruttori. I numeri su cui le istruzioni devono operare sono memorizzate in registri. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 43 MARK I, completato nel 1943 Il MARK I è un computer elettromeccanico. Le sue operazioni di base sono svolte da parti meccaniche, controllate elettricamente da circa 3.000 relay. Anche se ormai obsoleto per quell'epoca, divenne operativo ad Harvard nel 1944 ed operò per più di 15 anni, producendo importanti tabelle matematiche. Mentre MARK I risolve problemi matematici per la marina degli Stati Uniti, vengono fatti progetti per una macchina che abbandoni la meccanica per passare alla elaborazione elettronica dei dati. Quando nel maggio del 1944 il MARK I fu presentato al pubblico, dopo essere stato smantellato dalla IBM nel '43, Aiken "dimenticò" di citare il contributo di IBM e lo stesso fatto che la IBM aveva generosamente donato il ASCC ad Harvard. L'incidente fece cessare la collaborazione tra Harvard e la IBM stessa. Negli ultimi anni Aiken fu aiutato da una giovane studentessa molto intelligente, Mrs. Grace Murray Hopper, che entrò a far parte della riserva marina nel 1943. Con l'aiuto della Hopper, Aiken completò la costruzione del MARK I e dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, sempre la Hopper lo aiuterà per il MARK II, finito nel 1947 ed ancora per il MARK III, fino a quando lascierà Aiken e Harvard nel '49, per unirsi ad Eckert e Mauchly nella costruzione di UNIVAC I. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 44 Grace Murray Hopper Grace Murray Hopper, successivamente, inventò il linguaggio APT e nel 1960 verificherà la prima versione del linguaggio COBOL per l'UNIVAC. La Hopper è anche nota per essere stata quella che ha coniato il termine "bug" per un errore del MARK I, dovuto proprio ad un insetto che aveva mandato in crisi un circuito. 1937 Dr. John Vincent Atanasoff e il suo assistente Clifford Berry, iniziano, negli Stati Uniti, la costruzione del loro primo computer elettronico digitale. John Vincent Atanasoff Sarà terminato nel 1942 e battezzato ABC (Atanasoff Berry Computer). Non è programmabile, ma fornisce le basi per i successivi computer. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 45 (da sinistra) John V. Atanasoff II, Arthur Oldehoeft (Computer Science), Charles Shorb e John Gustafson (Ames Lab) accanto alla replica del computer ABC (11 Agosto 1997) 1939 William Hewlett and David Packard costituiscono la HewlettPackard in un garage a Palo Alto, California. il garage della Hewlett-Packard Il loro primo prodotto è un oscillatore audio costruito proprio nel garage da utilizzare per il film a cartoni animati "Fantasia" della Walt Disney. E per i successivi 30 anni la HP sarà la più grande azienda produttrice di apparecchiature di test e misurazioni. Solo nel 1966 HP inizierà ad operare nell'area dei computer e molto più tardi sui mini e mainframe. Nel mondo consumer HP è nota principalmente per le stampanti laser e a getto d'inchiostro. 1938 Storia degli Elaboratori Konrad Zuse completa lo Z1 iniziato nel 1936, un computer binario elettromeccanico e perfeziona il disegno per lo Z2. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 46 lo studio dove venne ricostruito nel 1989 lo Z1 Konrad Zuse osserva il nuovo esemplare dello Z1 ricostruito con l'aiuto della Siemens e che costò 800.000 marchi (Museo della Tecnica di Berlino, 1989) particolare dello Z1 Le caratteristiche di questa macchina sono eccezionali, considerando che alla base di ogni unità ci sono solamente parti meccaniche. E' composta da: − Unità ad alta prestazione per la rappresentazione semi-logaritmica di numeri binari a virgola mobile, che doveva consentirgli di calcolare sia numeri molto piccoli che numeri molto grandi, con sufficiente precisione. − Unità per addizioni, ad alte prestazioni, con riporto a singolo passo e gestione della precisione aritmetica. − Memoria nella quale ciascuna cella potesse essere indirizzata dal nastro perforato e potesse immagazzinare dati arbitrari. La memoria era di 64 word, dove ciascuna word conteneva 22 bit. − Unità di controllo per la supervisione dell'intera macchina, con aggiunta dei dispositivi di input e output e traduzione da binario a decimale e vice versa. Lo Z1 non usava relay, ma solamente piastre metalliche molto sottili. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 47 L'unica parte elettrica serviva per fornire un clock di 1 hertz. schema a blocchi dello Z1 la vista dall'alto dello Z1, che richiama sicuramente gli schemi dei moderni chip, con i suoi 30.000 componenti queste 3 piastre rappresentano un bit di memoria nella macchina di Zuse! Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 48 1939 Ha inizio il progetto ASCC (Automatic Sequence Controlled Calculator) della IBM, che in seguito verrà ceduto all'università di Harvard e prenderà il nome di Mark1. IBM's North Street Laboratory la macchina per Harvard, prima della spedizione, che avverrà nel novembre 1943 IBM Automatic Sequence Controlled Calculator Ecco l'esemplare, dopo l'installazione all'università di Harvard. E' lungo 10,60 metri, alto 2,60, pesa 5 tonnellate e contiene 800.000 parti, inclusi 72 accumulatori e 60 dispositivi di interruttori rotanti, ciascuno dei quali può essere usato come registro di costanti. Più un lettore di schede, uno di nastri perforati e una macchina per scrivere. Una somma richiede 1/3 di secondo e una moltiplicazione 1 secondo. Gli interruttori rotanti sono a sinistra, seguiti dagli alloggiamenti delle memorie di conteggio. Parzialmente nascoste dai visitatori ci sono le unità di moltiplica e divisione e i contatori usati per il calcolo di logaritmi e funzioni trigonometriche. A destra l'unità nastro, la macchina da scrivere e il perforatore di schede. Per il suo raffreddamento erano richieste alcune tonnellate di ghiaccio al giorno! Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 49 1939 Calcolatore 'ABC' di J.V. Atanasoff e C. Berry. Su di esso si sarebbe basato successivamente J.W. Mauchly per l'ENIAC. calcolatore ABC di Atanasoff e Berry E' il primo computer che utilizza valvole sotto vuoto Questa macchina, un prototipo con somme a 16-bit, non arriverà mai in produzione. Ma i concetti contenuti nell'ABC, come la ALU e la memoria riscrivibile, compariranno nei moderni computer Negli ultimi anni ci sono state molte controversie su chi avesse veramente inventato il primo computer elettronico digitale. Una corte di giustizia decise in favore di Atanasoff. Questi, però, non gioì molto del verdetto perchè morì subito dopo. 1940 Da quest'anno, con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, anche il progresso nell'area dei computer subirà degli sconvolgimenti. Alcuni progetti saranno abbandonati o verranno distrutti per colpa della guerra, mentre le esigenze strategiche e militari daranno impulso a nuovi tipi di ricerche e di macchine, tra cui il famoso ENIAC rappresenterà uno dei risultati più importanti. 1940 Il gruppo diretto da George Stibitz produce svariati calcolatori. Il primo, chiamato Complex Computer, impiega 9.000 relay telefonici ed è ultimato proprio nel 1940. E' usato per moltipliche e divisioni di numeri complessi; può svolgere una somma o sottrazione ogni 3/10 di secondo. Le routine e istruzioni di programma sono immesse tramite nastro perforato. Il sistema ha una certa forma di time-sharing (parallelismo d'elaborazione). Al computer possono essere collegate 6 telescriventi per inserire o stampare i dati. Il sistema può gestire il multiprocessing, associando una serie di computer per risolvere vari problemi contemporaneamente. 1941 Storia degli Elaboratori Konrad Zuse, dopo i modelli sperimentali Z1 e Z2, di cui non fu soddisfatto per la scarsa affidabilità, completa un modello realmente operativo: lo Z3. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 50 Konrad Zuse con lo Z3 ricostruito nel 1961. A sinistra la memoria. A destra l'unità aritmetica con relè a passo e la console col lettore a nastro perforato. Lo Z3 può dunque essere considerato il primo computer automatico digitale perfettamente funzionante e con discreta affidabilità. Utilizza il sistema a numerazione binaria e può eseguire operazioni a virgola mobile (floating-point). lo Z3 ricostruito (1961) Caratteristica tipica dello Z3 è la possibilità d'essere controllato da un programma basato sul sistema binario pensato da Leibniz. Malgrado ciò che è stato detto su Atanasoff e Aiken, lo Z3 è sicuramente il primo computer binario al mondo. Zuse assume un matematico, Arnold Fast, per programmarlo. Fast vive nell'istituto per ciechi di Berlino. Deluso per non poter essere utile nella guerra in corso, per via della sua cecità, si dedica con passione al nuovo incarico. Zuse e Fast, insieme, svilupperanno lo Z3 ed il successivo Z4 (nel 1942). Arnold Fast è considerato il primo programmatore professionista al Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 51 mondo. Konrad Zuse ricostruì lo Z3 nella sua azienda, la "Zuse KG company" tra il 1960 e il 1961 per dimostrare le reali prestazioni della sua macchina, giustificarne il brevetto e mostrare la sua creatura al mondo intero. un relè dello Z3 Dispositivo di input and output. I numeri sono immessi usando 4 pulsanti per la mantissa e 17 per l'esponente. I risultati sono visualizzati utilizzando delle lampadine. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 52 Generatore d'impulsi (clock) dello Z3 La velocità era variabile, ma le prestazioni migliori, per via dei relè, non potevano superare i 5,3hz esemplare di relè a passi D'ora in poi la storia di Zuse proseguirà con una lunga serie di nuovi progetti e nuovi computer, tutti con caratteristiche molto interessanti. Infatti, allo Z3 seguiranno molti altri computer, coprendo l'arco di tempo dal 1936 al 1969. 1942 Konrad Zuse scrive un programma per il gioco degli scacchi (19421945), utilizzando un linguaggio da lui stesso inventato, il Plankalkuel, un linguaggio di alto livello per il quale nessun compilatore sarà disponibile fino al 1990. Il gruppo del prof. Rojas del FUB in Germania, svilupperà lo stesso programma in Java nel maggio del 2000. 1943 J.W. Mauchly e John Eckert pensano che un calcolatore digitale potrebbe calcolare molto più rapidamente le tabelle balistiche, rispetto agli attuali computer elettromeccanici. Le tabelle balistiche, indispensabili per ogni tipo di cannone e proiettile, erano necessarie ai soldati statunitensi poichè, dopo la campagna di guerra del Nord Africa nel 1942, gli Alleati avevano capito che, a causa delle differenti caratteristiche e peculiarità del terreno, così diverso rispetto a quello americano, i tiri dell'artiglieria risultavano assai imprecisi. Allo stesso tempo, però, ricalcolare a mano tutte le precedenti tabelle era un'impresa a dir poco impossibile. Tanto per fare un esempio, per Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 53 stilare una semplice tabella balistica occorreva calcolare dalle duemila alle quattromila traiettorie, ognuna delle quali richiedeva all'incirca 750 moltiplicazioni. Ecco perché il contributo di "Eniac" sarà importantissimo, in quanto fu capace di calcolare una determinata traiettoria in appena 30 secondi contro le quasi venti ore necessarie a un matematico con l'ausilio di una calcolatrice elettromeccanica. Così, nell'aprile del '43, tramite la Moore School of Engineering della Pennsylvania, Mauchly e Eckert presentano un memo che descrive un analizzatore elettronico che potrebbe calcolare le traiettorie e completare una tabella in soli due giorni. L'esercito degli Stai Uniti acquista la macchina che verrà costruita con l'impiego di circa 200.000 ore/uomo. La macchina si chiama ENIAC ( Electronic Numerical Integrator and Calculator) e impiega valvole elettroniche. Non contiene parti in movimento, ad esclusione degli ingranaggi di input/output. Ha 500.000 connessioni saldate, 18.000 valvole, 6.000 interruttori e 500 terminali. I calcoli sono svolti generando impulsi elettronici ed opera secondo il sistema decimale. L'output è su schede perforate. L'ENIAC originariamente non conteneva una memoria interna. Però, durante la costruzione, l'idea venne discussa ed infine la memoria venne aggiunta. L'ampiezza della sua parola numerica (word) è di 10 cifre decimali e può moltiplicare due numeri di questa ampiezza alla velocità di 300 risultati al secondo, trovando il valore di ciascun risultato in una tabella di moltiplicazioni registrata nella sua memoria. L'ENIAC è circa 1.000 volte più veloce della precedente generazione di computer a relè. La macchina sarà completata nel 1945. 1943 John von Neumann approfondisce le esigenze di un computer moderno, definendone l'architettura e sviluppando il primo calcolatore programmabile con memoria. Neumann è convinto che importanti benefici e flessibilità possano essere ottenuti solamente scrivendo istruzioni di programma che permettano modifiche dinamiche durante lo svolgimento del programma stesso. Ciò dovrebbe consentire all'hardware di diventare "intelligente". Neumann risolve queste esigenze pensando ad un tipo speciale di istruzione, chiamata "conditional control transfer" (trasferimento condizionato del controllo), che consenta di interrompere la sequenza del programma per riprenderne l'esecuzione da un punto qualsiasi delle istruzioni, memorizzando tutte le istruzioni di programma insieme ai dati e nella stessa unità di memoria, cosicchè le istruzioni possano essere modificate aritmeticamente nello stesso modo dei dati. Come risultato di questi ragionamenti e di altre tecniche, il calcolo computerizzato e la programmazione diventeranno più veloci e molto più efficenti. Le nuove istruzioni organizzate in subroutines sono in grado di svolgere molto più lavoro di calcolo. Le routine più utilizzate diventeranno programmatori di riscriverle ogni volta. riusabili, evitando ai I programmi possono essere mantenuti intatti in apposite "librerie" e Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 54 messi in memoria all'occorrenza, prelevandoli secondaria, come schede perforate o nastri. da una memoria La memoria del computer generalizzato diventa l'area di assemblaggio delle varie parti di programma. La prima generazione di computer elettronici moderni e programmabili che trarrà vantaggio da questi concetti apparirà nel 1947. Ed utilizzeranno la prima Random Access Memory (RAM), che generalmente consisterà di 8.192 bytes. 1944 "65ste Nachrichten Abteilung" (un locale speciale da dove il comando tedesco dirama gli ordini) I tedeschi utilizzano un dispositivo di codifica chiamato Enigma, che opera con chiavi diverse che possono essere impostate casualmente per criptare i messaggi trasmessi dai loro comandi militari. macchina ENIGMA Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 55 La macchina era stata inventata da un ingegnere polacco e non è chiaro come sia potuta finire nelle mani dei tedeschi. Ma resta il fatto che, a causa delle chiavi casuali utilizzate da questa macchina, gli inglesi hanno grossi problemi a decifrare i messaggi che intercettano. intercettazione di trasmissioni dell'esercito tedesco, presso il complesso Bletchley park, situato vicino a Londra Gli analisti tedeschi erano convinti che per decifrare uno dei 15.576 codici sarebbe occorso a un gruppo di matematici almeno un mese di tempo. Per questo motivo, Churchill incaricò Turing di organizzare e dirigere il centro sulla comunicazione cifrata di Bletchley Park, vicino a Londra, formato da centinaia di menti brillanti e originali. Lì viene realizzata "Bombe", una macchina decodificatrice per i codici di Enigma. macchina "Bombe" presso il Bletchley park Ma siccome non funziona molto bene, M.H.A. Newman, capo del dipartimento di decifrazione dei codici di Enigma, assolda due ingegneri Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 56 della British Telecom, T.H. Flowers e S.W. Bradhurst per studiare qualcosa di meglio. altra immagine di Bombe (ricostruito successivamente) Con il loro aiuto, Turing, propone un nuovo metodo di calcolo che viene applicato realizzando il computer COLOSSUS Mk I, il primo calcolatore elettromeccanico britannico impiegato per provare ad enorme velocità tutte le possibili combinazioni dei codici della macchina crittografica nazista. una delle pochissime immagini d'epoca di Colossus In dicembre dello stesso anno la macchina è ultimata e pronta a funzionare. Il sistema sembra così veloce che la storia racconta che gli Alleati riuscirono a ricevere i messaggi durante la guerra in nord Africa, molto prima del comando tedesco! Il nome "Colossus" nasce dalla enorme quantità di valvole elettroniche impiegate nella macchina. La richiesta mette ovviamente sotto pressione gli ingegneri sia per la complessità del progetto che per il poco tempo a loro concesso. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 57 Colossus "Colossus" era fornito di 1.500 valvole e pesava più di una tonnellata. Non aveva memoria e non poteva essere programmato. Eppure, era in grado di trattare 5.000 caratteri al secondo e di decifrare ogni giorno, dopo avere scardinato il sistema crittografato di "Enigma", più di 4.000 messaggi segreti tedeschi e altrettanti giapponesi e italiani. Churchill, però, non si rese conto fino in fondo delle enormi possibilità date dai calcolatori e dalle teorie di Turing. Dopo la guerra, ordinò di smontare e distruggere tutti i modelli di "Colossus" utilizzati per sconfiggere i nazisti. Turing continuò a dedicarsi allo studio dell'intelligenza artificiale e all'ideazione di nuovi calcolatori elettronici. Negli anni Novanta il personale del Bletchley Museum ricostruirà Colossus, ma saranno continuamente ostacolati dal Secrecy Act, creato all'epoca per proteggere tutte le cose catalogate come segreto militare. 1945 La guerra è finita, ma le ferite richiederanno molti anni per rimarginarsi. In compenso la tecnologia, sotto la spinta delle necessità belliche, ha fatto notevoli passi avanti in molti campi, compreso quello dei calcolatori, che sono stati strumenti molto utili per diverse esigenze. All'orizzonte si intravedono chiaramente i primi grossi elaboratori elettronici di prima generazione (a valvole), di utilizzo generale ed il passaggio dalla elettromeccanica all'elettronica è ormai prossimo. Assomigliano sicuramente più a dinosauri che a computer, sono ancora poco programmabili, hanno poca memoria e si guastano molto spesso, ma il futuro dell'informatica appare ormai ricco di grandi sorprese e rapide evoluzioni. 1945 Storia degli Elaboratori Ha inizio il progetto dell'EDVAC (Electronic Discrete Variable Computer) sotto la guida di John von Neumann e H.H. Goldstine. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 58 EDVAC Si tratta del primo progetto di calcolatore elettronico a programma memorizzato. In altre parole del vero e proprio calcolatore moderno. Derivato dall'ENIAC, esso ne perfeziona il concetto di programmabilità, in quanto i programmi -anzichè essere inseriti dall'esterno- sono incorporati nella memoria della macchina. 1946 Entra in funzione l'ENIAC. John Mauchly e l'ENIAC Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 59 ENIAC La logica delle calcolatrici elettromeccaniche fu riportata nel primo calcolatore elettronico: l'Eniac, costruito a partire dal 1942 presso l'Università della Pennsylvania. operatrici su ENIAC L'impiego della tecnologia elettronica permise di ottenere una velocità di calcolo mille volte superiore. Si trattava sempre di una macchina a programma esterno ed era ben diversa dai computer moderni: un gigante pesante 30 tonnellate che si guastava con grande frequenza a causa dell'enorme quantità di componenti relativamente fragili. Per programmarlo si dovevano cambiare i collegamenti al suo interno Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 60 ENIAC ENIAC Una cosa che purtroppo non si può riportare in queste pagine è l'odore di queste macchine, che veniva disperso in seguito all'enorme calore prodotto. Odore di circuiti elettrici, di trasformatori impregnati di olio isolante, di cavi, di legno, di metalli surriscaldati e acidi vari. La stessa cosa vale per il rumore. Un insieme di suoni provenienti dagli enormi impianti di condizionamento, dai relè, dalle vibrazioni dei trasformatori e degli impianti di alimentazione dei circuiti. Velocit a' Storia degli Elaboratori Memor ia ENIAC 150MHz Pentium 5.000 addizioni / secondo 300.000.000 200 bytes - prof. Cristoforo Modugno - 16.000.000 Pag. 61 Memor ia 200 bytes 16.000.000 18.000 tubi a vuoto 6.000 interruttori Eleme nti 4.000.000 transistors (CPU) 10.000 condensatori 70.000 resistenze 1.500 relays 1946 Misure altezza 3 metri x superficie 160 metri quadrati dimensioni computer Peso 30 tonnellate alcuni Kg di un personal Nell'anno la IBM sviluppa la macchina moltiplicatrice 603. E' il primo calcolatore elettronico commerciale a valvole prodotto in serie. E' in grado di eseguire le moltiplicazioni 1.000 volte più velocemente delle precedenti macchine elettromeccaniche. moltiplicatrice IBM 603 C'è nell'aria il boom dell'ENIAC e per la prima volta IBM si sente superata da un progetto che non aveva intuito né previsto. Una delle risposte IBM al successo dell'ENIAC fu appunto la produzione in massa (dove per "massa" s'intende una ventina di esemplari!) del calcolatore 603, che opera ad una velocità di 6.000 schede all'ora, mentre le macchine elettromeccaniche della concorrenza viaggiavano a 600 schede/ora. Ma questo calcolatore non soddisfece ugualmente né Eckert né Thomas Watson Sr., che erano allibiti dal fatto che qualcuno avesse potuto produrre qualcosa senza che loro lo sapessero e lo sponsorizzassero. Così venne messo insieme un gruppo di persone per scrivere le specifiche per una macchina gigantesca, il SSEC. L'unità aritmetica fu disegnata in base alle valvole standard 25L6 usate nelle radio. Il progetto del SSEC andò avanti giorno e notte, sette giorni alla Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 62 settimana nel laboratorio IBM di Endicott. Congiuntamente all'elettronica fu progettato un gruppo completo di unità periferiche: lettori di schede ad alta velocità, perforatori di nastro, perforatori di schede, console, unità di memoria e un pannello di comando da fare invidia a quello dell'ENIAC. 1948 Ed ecco infine il risultato: IBM SSEC - Selective Sequence Electronic Calculator IBM SSEC Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 63 1946 Alan Turing pubblica un rapporto del suo progetto per l'ACE (Automatic Computing Engine), che ipotizza l'estrazione casuale di dati. Alan Turing 1946 John von Neumann e H.H. Goldstine gettano le basi della programmazione per i calcolatori (Programmazione e codifica). 1947 G.B. Dantzig getta le basi della 'programmazione lineare' (da non confondere con la programmazione dei calcolatori) ed enuncia il teorema del 'simplesso'. Sarà questo un importante campo d'applicazione dei calcolatori. 1947 Al MIT (Massachusetts Institute of Technology), nasce 'Whirlwind', macchina molto veloce orientata al funzionamento 'in tempo reale'. Whirlwind Fa uso per la prima volta di nuclei magnetici. Diviene operativo nel 1950. E' considerato il primo 'minicalcolatore'. 1947 Viene installato l'ENIAC presso il Laboratorio per le ricerche balistiche di Aberdeen. Si tratta del primo calcolatore digitale 'general-purpose' (ovvero universale) programmabile dall'esterno, su larga scala. 1000 volte più veloce del Mark 1, viene impiegato per previsioni meteorologiche, progettazione, tavole balistiche, ecc. 1947 Storia degli Elaboratori In luglio, Howard Aiken ed il suo gruppo completano ad Harvard il Mark II. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 64 Mark II 1947-1948 Viene introdotto il tamburo di memoria magnetica, come dispositivo di memorizzazione dati nel computer. tamburo di memoria magnetica 1947 Storia degli Elaboratori Il 23 dicembre la direzione dei laboratori Bell viene informata da John Bardeen e Walter Brattain che insieme a William Shockley hanno sviluppato il primo transistor [TRANsfer reSISTOR]. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 65 transistore a confronto con una valvola Il transistor aprirà la strada alla seconda generazione di computer. Ma devono ancora essere fatte molte ricerche per mettere realmente i transistor in produzione e non ci vorranno meno di 6 anni per farlo. La piccola dimensione, alta affidabilità e bassa dispersione di calore nonchè il basso costo di produzione garantiranno il successo del transistor che renderà i computer altre 1.000 volte più veloci di quelli di questo periodo. 1948 Tom Watson Jr. era rientrato a casa dalla Seconda Guerra Mondiale impressionato dall'impatto che i calcolatori elettronici avevano avuto per vincere la guerra, ma altrettanto convinto che costruire un "cervello elettronico" a scopi commerciali potesse essere un'altra bella battaglia! Nasce l’IBM 604 manifesto pubblicitario del calcolatore IBM 604 Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 66 IBM 604 unità di calcolo e lettore/perforatore di schede Il calcolatore elettronico 604, introdotto nel 1948 e di cui si venderranno 5.600 unità nei successivi 10 anni, era progettato principalmente per calcoli commerciali. Viene descritto come calcolatore "miniaturizzato", anche se in realtà occupava 2 x 2 x 1 metri e pesava 640 chili. Nella configurazione di base sarà usato con un lettore perforatore di schede (tipo 521?). Per renderlo utile a fini commerciali viene abbinato ad una tabulatrice 402 o 407 e da una a tre unità d'espansione di memoria tipo 941. Questa combinazioneverrà felicemente venduta sotto il nome CPC (Card-Programmed electronic Calculator). Il prezzo sarà attorno al milione di dollari di oggi. Il 604 ha una velocità di clock di 50.000 impulsi al secondo (50Khz diremmo oggi). Le macchine 402-407 e 941 sono invece elettromeccaniche ed usano relè e contatori rotanti con tempi di 400ms per operazione, contro lo 0,5ms del 604! I fermi macchina, compresa la manutenzione preventiva, va dal 10 al 15%. La maggior parte delle 1400 valvole di cui è composto sono dei doppi triodi 6J6 che sono poi quelli che daranno maggiori problemi. La macchina verrà costruita in serie nello stabilimento IBM di Amsterdam negli anni '50. Le operazioni del calcolatore sono svolte sotto il controllo di un pannello predisposto dall'utilizzatore, tramite spine-cavallotto da inserire in appositi fori. Il pannello è asportabile e quindi la macchina può essere allestita molto rapidamente per svolgere calcoli diversi, semplicemente sostituendone il pannello. In un pannello possono essere predisposti un massimo di 60 passi di programma. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 67 pannello IBM 604 Nella versione estesa del sistema, il CPC, si possono risolvere anche problemi di una certa complessità, come trovare la radice quadrata di un polinomio con sette gradi di complessità. IBM CPC 604 IBM CPC, composto dalle unità 605 (calcolo), 417 (tabulatrice) e 941 (box contenente 480 digits di memoria addizionale) Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 68 Il sistema era chiuso in un locale ed aveva una grande cappa per aspirare il calore emanato dalle 1400 valvole. 1948 L'americano Claude Shannon pubblica: 'Teoria matematica della Comunicazione', formulando i concetti moderni del processo delle comunicazioni. Claude Shannon Probabilmente nessun'altro singolo messaggio scientifico ha più profondamente alterato, durante il secolo, la comprensione umana delle comunicazioni come i testi contenuti nel suo libro e le cui idee furono immediatamente sposate da ingegneri delle comunicazioni e matematici di tutto il mondo, che le applicarono, le migliorarono e le espansero, sempre partendo dalle sue esposizioni. 1948 Il 21 giugno, presso l'Università di Manchester, Mark I (ovvero Baby machine) diventa il primo computer digitale a programma memorizzato realmente operativo. Utilizza valvole e circuiti. Mark I vista completa del modello originale Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 69 MARK I "Baby machine" (particolare del lato sinistro) Il team d'ingegneri (meno Geoff Tootill) al lavoro; da sinistra D.B.G. (Dai) Edwards, Prof. F.C. Williams, Tom Kilburn, A.A. (Alec) Robinson e G.E. ("Tommy") Thomas. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 70 il primo programma memorizzato 1949 Il computer Whirlwind, costruito sotto la guida di Jay Forrester al MIT, diventa il primo computer in tempo reale ed è messo in servizio nel terzo trimestre. Contiene 5.000 valvole. Whirlwind 1949 Storia degli Elaboratori Basandosi sull'idea di un computer a programma memorizzato, Eckert e Mauchly fondano la compagnia UNIVAC per sviluppare l'UNIVAC-1 (UNIVersal Automatic Computer). - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 71 UNIVAC-1 E' la prima compagnia che intende produrre computer su vasta scala e non più per scopi prettamente scientifici o militari. Verranno prodotte 46 unità, vendute per più di un milione di dollari. Da questa macchina in poi l'uso di programmi cablati e impostati tramite interruttori sarà considerata obsoleta. L'UNIVAC è un computer decimale. Ciascuna memoria ha 100 words e in totale il sistema offre 1000 words, ciascuna lunga 12 cifre decimali. Ci sono 7 bit binari per ciascuna cifra, incluso un bit di parità, 2 RzoneS bit, per la codifica alfabetica e 4 bit per la rappresentazione di un numero decimale. un tecnico mentre controlla un'unità di memoria dell'UNIVAC 1 Questa macchina riceve le istruzioni direttamente dal programma memorizzato su di essa. Lo "Short Code" sviluppato per l'UNIVAC 1 sarà sia il primo linguaggio intepretato che il primo linguaggio di tipo Assembly. Univac sarà successivamente venduta alla Remington Rand Corp. 1949 Storia degli Elaboratori Alla Università di Cambridge viene progettato e prodotto l'EDSAC (Electronic Delay Storage Automatic Calculator), da Maurice Wilkes e dallo staff del Mathematical Laboratory at Cambridge University. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 72 EDSAC La macchina è l'equivalente dell'UNIVAC. Dispone di tubi di memorie acustiche, oscilloscopio come display e contiene la cosiddetta libreria di subroutines disegnata da Wilkes. La libreria consiste di piccoli programmi denominati appunto subroutines e probabilmente rappresenta il primo tentativo di kernel di sistema. Si può considerare il primo calcolatore a programma totalmente memorizzato. Il programma e i dati sono entrambi modificabili in memoria, proprio come suggeriva il brevetto di Zuse nel 1936, ma Zuse stesso non implementò questa tecnologia nei suoi Z1, Z2 e Z3. 1949 'Short Order Code', sviluppato da John Mauchly, si ritiene che sia il primo linguaggio di programmazione di alto livello. 1949 Eckert e Mauchly e il loro calcolatore BINAC. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 73 BINAC 1960 Scienziati americani ed europei stabiliscono uno standard per il linguaggio ALGOL 60. Il secondo linguaggio matematico, anche se non molto sviluppato, getterà le basi di molti linguaggi successivi. 1960 La IBM annuncia il linguaggio PL/1, che è una combinazione di ALGOL, FORTRAN e COBOL. Il nuovo linguaggio sarà utilizzato per grosse applicazioni su mainframe. 1960 Storia degli Elaboratori La Heatkit mette sul mercato il suo EC1 per scopi educativi. E' il primo computer analogico abbordabile da un vasto pubblico per via del prezzo - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 74 molto basso (400$). La macchina diventerà molto popolare tra gli ingegneri e nelle scuole. Heatkit EC1 1960 Viene progettato il LARC (Livermore Advance Research Computer) dalla Remington Rand per attività scientifiche. Utilizza 60.000 transistor. Remington Rand LARC Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 75 la console del LARC 1960 La DEC introduce il PDP-1, il primo computer commerciale con un monitor e tastiera per l'input. Costa dai 125.000 ai 250.000 dollari. DEC PDP 1 1961 Mentre i sistemi operativi, prima chiamati monitors o supervisors, si sviluppano allo scopo di incrementare le prestazioni dei computer, verso la fine anni '50, gli utilizzatori sono ancora frustrati dalla mancanza di familiarità e facilità d'uso del computer. Per risolvere questo problema e ridare il controllo delle macchine agli utilizzatori, Fernando Corbatò, del MIT, produsse il CTSS (Compatible Time Sharing System) per l'IBM 7090/94, il primo sistema effettivo di ripartizione del tempo ed allo stesso tempo il primo approccio di accesso remoto dalla dimostrazione di Stibitz del 1940. Il 7090 è una versione transistorizzata del IBM 709, che era una macchina assai popolare nei primi anni '60. Il 7090 a 32Kb di memoria a 36-bit e dispone di unità hardware floating point. Il FORTRAN era il suo linguaggio più usato, ma ne poteva supportare molti altri. Fu successivamente potenziato come IBM 7094 e ne fu realizzata una versione più piccola, chiamata IBM 7040. Un IBM 7090 controllava i voli Mercury e Gemini, il Ballistic Early Warning System (fino al 1980) e il sistema CTSS time sharing al MIT. Il 7090 non dava buone prestazioni come unità di I/O, cosicchè nelle piccole configurazioni veniva abbinato per l'I/O ad un sistema IBM 1401 e sulle grandi configurazioni veniva connesso ad un 7040/44, destinato al solo scopo di gestire le stampanti e i lettori di schede. 1961 Storia degli Elaboratori Georg C. Devol brevetta un dispositivo robot per utilizzi industriali. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 76 1961 Il computer IBM 7030 (detto Stretch) viene completato e gira 30 volte più velocemente del 704. IBM 7030 "Stretch" console dello Stretch Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 77 lo Stretch all'Atomic Energy Commission Los Alamos Scientific Laboratory (dove sarà operativo fino al 1971) 1962 Il primo video game nasce al MIT per merito dello studente Steve Russell. E' subito giocato in tutti i laboratori degli USA! videogame spaziale su DEC PDP-1 Il gioco era visualizzato solo con caratteri sul monitor circolare del sistema, ma rappresentava in tutto e per tutto lo schema di un arcade spaziale, giocabile da due persone con una specie di joystik. Certamente non era molto economico, visto che una partita di un'ora costava circa 300$! Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 78 La grafica lasciava un pò a desiderare, ma non s'era ancora visto nulla di meglio! 1962 La società Teletype rilascia il modello Teletype model 33, composta da una tastiera ed una unità nastro. Questa forma di I/O sarà usata dai microsistemi fino ai primi anni '70 e fino agli anni '80 sui mainframe. Il terminale rappresenterà l'immagine del computer che avrà in testa la gente qualunque per i successivi 15 anni, anche perchè sfruttata in moltissimi film di fantascienza. Teletype model 33 1962 Viene annunciata la disponibilità di un nuovo linguaggio: APL (A Programming Language) sviluppato da Ken Iverson alla Harvard University (USA). Il progetto è sponsorizzato dalla IBM. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 79 D'ispirazione matematica, il suo scopo principale è quello di servire per l'esecuzione di algoritmi matematici, usandone la notazione naturale. La sua caratteristica particolare è di utilizzare altri codici, oltre ai simboli ASCII, tra cui i simboli greci (per la notazione matematica, appunto). E' un linguaggio dinamico e interattivo, orientato alle schiere (array). In APL tutte le espressioni sono valutate da destra verso sinistra. 1963 L'American National Standards Institute (ANSI) accetta l'ASCII (American Standard Code for Information Interchange) con codice a 7 bit per lo scambio d'informazioni, che diventa così uno standard mondiale, ancora in uso oggi. Prima di allora ogni computer usava un suo sistema di rappresentazione dei dati, per cui per scambiare informazioni tra macchine diverse bisognava sempre utilizzare tavole di conversione. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 80 tabella dei codici ASCII Di contro la IBM su tutti i suoi prossimi sistemi mainframe e mini adotterà una codifica diversa, denominata EBCDIC (Extented Binary Code Decimal Interchange Characters). Codifica che mantiene tutt'ora, tranne che sulla linea dei personal computer. 1963 La Philips inventa la cassetta audio compatta. Questo nastro, oltre a srvire nel mondo consumer, diventerà un media utilizzato su molti homecomputer dei successivi venti anni. cassetta audio 1963 Douglas Engelbart inventa il mouse, come dispositivo di puntamento, allo Stanford Research Institute, nell'ambito di una ricerca di un sistema per gli ipertesti. Douglas Engelbart Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 81 il primo mouse 1963 Il sistema per la difesa americana SAGE è impiegato in un progetto che costa circa 8 miliardi di dollari. Molti dei suoi innovativi aspetti tecnologici saranno anche a beneficio dell'industria dei computer. SAGE 1964 L'IBM annuncia il System/360: siamo alla terza generazione di computer una scheda a circuiti integrati dell' IBM System/360 The IBM System 360 range of computers, released in 1964, represented two major changes in the way computers were manufactured. First was the processing of data in 8 bit segments. This was also the first time that 8 bits of data was referred to as a byte (the name can apparently be attributed to Werner Buchholz, an employee of IBM at that time). More important was the fact that this was the first large family of computers to use interchangeable software and peripherals. The Data Cell Drive consists of a cylindrical file of magnetic strips (short broad pieces of magnetic tape) on which the data is stored. Below left is Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 82 a photo of the individual sheets. The sheets would be removed by a mechanical device and wrapped around a drum for reading or writing. A single cartridge would contain several thousand of these strips. On the right is a photo of the entire Data Cell Drive (the latter is not from our collection). La serie 360 si presenta con i linguaggi di programmazione Assembler, RPG (Report Program Generator) e COBOL. Il sistema operativo può essere memorizzato su nastro (TOS) oppure su disco (DOS). IBM System/360 console dell'IBM System/360 Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 83 IBM 360/67 vista interna della CPU IBM System/360 IBM System/360 a nastri e dischi removibili (dispack) Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 84 sostituzione di un disco removibile (dispack) 1964 Il più piccolo dei Sistemi 360 IBM si chiama 360/20. Dispone di una memoria per programmi da 8kb ed ha un microcodice memorizzato come firmware. Funziona come tutta la serie 360 con unità a dischi removibili (dispack) e unità a nastro magnetico. il piccolo della famiglia: il sistema 360/20 1964 Nasce il linguaggio BASIC (Beginner's All-purpose Symbolic Instruction Code). E' sviluppato a Dartmouth dai professori John Kemeny e Thomas Kurtz, con l'aiuto di molti studenti. Lo scopo iniziale era semplicemente didattico, ma ne derivò un vero e proprio linguaggio di programmazione, molto amato dalle nuove generazioni per la sua duttilità e semplicità. Il primo maggio 1964 presentano la loro sbalorditiva demo del nuovo linguaggio e del sistema time sharing, che consente a due programmi scritti appunto in basic, di girare simultaneamente su un mainframe della GE. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 85 Il BASIC sarà alla base della storia informatica per tutti gli anni successivi e in tutte le varie versioni disponibili in ogni epoca. Basti pensare che nel 1970 sarà così sviluppato da presentare almeno venti versioni diverse funzionanti sui vari mainframe e mini. Il successo nasce dal fatto che oltre ad essere un linguaggio decisamente semplice e di alto livello, si presenta con istruzioni che possono essere compilate in linguaggio macchina, ma anche interpretate direttamente dal sorgente. John Kemeny e Thomas Kurtz (a destra) 1964 Storia degli Elaboratori Con una velocità di 9 megaflops, la Control Data Corp. afferma che il suo CDC 6600, disegnato da Seymour Cray, si merita il titolo di "primo supercomputer di successo commerciale". - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 86 CDC 6600 la CPU del CDC 6600 Questo computer ha 10 processori periferici, noti come pre-processing unit, che inviano i dati al processore centrale, ovvero alla CPU. Il processore gira alla velocità straordinaria di 3.000.000 di istruzioni al secondo (3MIPS). 1964 La Epson inventa la stampante a matrice di punti (dot matrix printer). La nuova macchina è sviluppata su richiesta della casa madre Seiko che necessita di piccole unità da usare per la registrazione dei tempi durante le Olimpiadi di Tokyo. Ma ci vorranno ancora 4 anni prima che questo tipo di stampanti entri in produzione in serie. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 87 Epson EP 101 1964 Tramite un progetto in comune tra IBM e General Motors, viene sviluppato il CAD (Computer Aided Design), ovvero si apre la strada per la progettazione tecnica e il disegno attraverso l'utilizzo dei computer. 1964 Presso la Rank Zerox Palo Alto Research Center viene sviluppata la prima LAN (local Area Network), ovvero la prima rete locale per mettere in comunicazione tra loro vari computer, senza passare dalle linee telefoniche. 1964 Il presidente della Intel, Gordon Moore e la sua famosa legge. I chip prodotti e venduti nel '64 erano ancora molto pochi, ma nonostante la scarsa quantità di dati a sua disposizione, l’ingegnere riuscì lo stesso a trarre dalle sue osservazioni il principio secondo cui la potenza dei microprocessori cresce in maniera esponenziale. Questa ipotesi di partenza fu poi precisata e trasformata in una vera e propria legge: il numero dei transistor di un chip raddoppia ogni 18 mesi e con il downsizing (la diminuzione delle dimensioni degli elementi che costituiscono un microprocessore) i costi per produrre e commercializzare i chip scendono in maniera proporzionale. Tanto per avere un’idea, nel 1965 il chip più complesso ed evoluto in circolazione era costituito da 64 transistor, a fronte degli oltre 42 milioni presenti in un Pentium 4 dei nostri giorni. Gli effetti delle dinamiche della legge di Moore sul mercato sono piuttosto evidenti. Un computer che oggi costa tre milioni di lire, l’anno prossimo costerà la metà e l’anno ancora successivo sarà obsoleto. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 88 Gordon Moore 1965 Il primo cavo a fibra ottica viene impiegato in un lettore di schede IBM. cavo a fibre ottiche 1965 DEC fa debuttare il PDP-8, che usa moduli di circuiti a transistor. Mentre molte aziende sviluppano macchine sempre più grosse e veloci, la Digital Equipment Corp. presenta il primo vero minicomputer. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 89 Il PDP-8 ha un piccolo set di istruzioni, un micro-linguaggio primitivo (sistema operativo) ed eccellenti capacità d'interfaccia. Così il PDP-8 viene massicciamente impiegato come sistema per il controllo dei processi, compreso l'interfacciamento a linee telefoniche per sistemi in time sharing. 1965 Il successo del CTSS al MIT venne notato da J.C.R. Licklider, direttore dell'Information Processing Research presso l'ARPA, il quale era convinto che questa tecnologia avrebbe avuto utili applicazioni anche nell'agenzia. Si diede da fare per sponsorizzare il Progetto MAC (Machine Aided Cognition), che avrebbe dovuto condurre al successivo passo in avanti nello sviluppo del timesharing per produrre un sistema noto come "Multics". Scegliendo un GE 600 come base per lo sviluppo, il MIT ottenne la collaborazione dei laboratori della GE e della AT&T per produrre una macchina ad utilizzo generico con caratteristiche di condivisione di memoria, multiprocessing e timesharing. 1966 Il modem acustico è ampiamente perfezionato da John Green alla Stanford university. Questo modem migliora la qualità delle reti di computer perchè è in grado di distinguere bene i singoli bit inviati anche da lunga distanza. All'epoca era possibile solo l'utilizzo su brevi distanze, come all'interno di un palazzo ad esempio. 1966 Storia degli Elaboratori Steven Gray fonda la Amateur Computer Society (ACS) e inizia a pubblicare delle newsletter. L'esempio sarà seguito da molti altri club amatoriali in tutto il mondo e diventerà il mezzo più importante per condividere e distribuire informazioni. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 90 C'è chi afferma che la fondazione dell'ACS ha rappresentato la nascita del personal computing. 1967 Douglas Engelbart, dello Stanford Research Institute, riceve la patente di brevetto per il dispositivo di puntamento detto "mouse" il primo "mouse" di Engelbart (difficile capire che si tratta di un mouse, eh?) Il 21 giugno 1967, Douglas Engelbart ottiene la patente per il suo Indicatore di Posizione X-Y per display, ora meglio noto come "mouse". Su questo dispositivo Engelbart aveva pensato per più di 10 anni! Mostrò pubblicamente il mouse un anno più tardi su Online System, dando dimostrazione anche di videoconferenze e hipermedia. Quelle invenzioni non erano state da lui disegnate per fare soldi o creare un prodotto, ma piuttosto con l'intenzione di trovare un modo migliore per la gente di lavorare insieme e per rendere migliore questo mondo. Ma la sua idea di gestire ipertesti, wordprocessor, tastiera, mouse e finestre era assolutamente prematura e troppo costosa da realizzare, per cui non fu presa seriamente in considerazione. Comunque Steve Jobs della Apple Inc. più tardi colse al volo quell'idea (su invito della stessa Rank Zerox!) e procedette al rapido sviluppo di Lisa (ancor troppo caro) e poi di Mac Intosh (caro, ma abbordabile!) basati sull'idea che aveva visto a Palo Alto Research Center (PARC). 1967 La IBM costruisce il primo Floppy disk (che era da 8 pollici). David Noble della IBM inizia a sviluppare la prima memoria su disco flessibile (floppy) per registrarvi il programma iniziale di controllo dei computer. L'Initial Control Program Load (IPL) serve per avviare l'attività del computer e due anni più tardi questo "strano oggetto" sarà utilizzato proprio sui sistemi IBM System/370. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 91 il floppy disk IBM da 8" Il termine "IPL" resterà in uso anche su tutti gli elaboratori successivi della IBM, per indicare la procedura di avvio o riavvio di un elaboratore, in contrapposizione al termine "Boot" usato per altri computer. 1967 La compagnia Fairchild Semiconductor Inc. sviluppa il primo chip di memoria RAM (Random Access Memory) da 256 bits (sì, proprio bits!). Il chip contiene più di mille transistor. 1967 La IBM produce un nuovo chip che contiene dynamic memory cell. Ciò significa che ora un bit di memoria può essere rappresentato impiegando un solo transistor e come risultato la densità in un chip potrà essere espansa drasticamente. 1967 Grace Hopper (la famosa nonnina del Cobol), diventa capo progetto di un gruppo di lavoro militare con l'intento di sviluppare un linguaggio che, in onore di Ada Lovelace, verrà battezzato ADA. copertina del linguaggio ADA 1967 Storia degli Elaboratori Nello stesso anno Ole-Johan Dahl e Kristen Nygaard del Centro Computer Norvegese, completano una versione general-purpose del linguaggio SIMULA, il primo linguaggio object-oriented. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 92 1967 IBM rilascia il primo 360/91, una macchina che introduce il concetto di "pipeline", per incrementare le prestazioni del computer anche del 33%, inventato da Robert Tomasulo. La pipeline è nel computer l'equivalente di una catena di montaggio, cioè il metodo col quale il computer può eseguire i vari passi di un'istruzione (ovvero: prelevare, decodificare, eseguire e fornire il risultato, ciascuno stadio eseguito in un solo passo). Nel floating point pipeline, invece, si adotta un metodo a più passi. IBM 360/91 Nei computer CDC6600, invece, era stata adottata una tecnica hardware diversa, chiamata Scoreboard. La spiegazione di come funziona l'esecuzione di un'istruzione in un supercomputer è decisamente abbastanza complessa, ma in questo sito è reperibile in modo chiaro e dettagliato. La IBM sui suoi /360 usa una cache memory super veloce. Questa memoria ha mostrato infatti d'essere fino a 12 volte più veloce della standard magnetic core memory, con tempo medio d'accesso di 80 Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 93 nano secondi; veramente moltissimo per quel periodo! 1968 Edsger Wybe Dijkstra (olandese) scrive dei problemi di programmazione, denunciando la precarietà dell'istruzione GOTO e si dedica allo studio dei linguaggi strutturati. L'istruzione GOTO è il metodo usato per saltare (branching) da un punto ad un altro all'interno di un programma, in base al verificarsi di una precisa condizione stabilita dal programmatore. I branching dunque rappresentano il flusso logico del programma. E' ovvio che con l'aumentare della complessità dei programmi aumenta la logica da applicare nel loro interno e di conseguenza i troppo numerosi salti da un'istruzione ad un'altra generano enorme confusione rendendo il programma stesso di difficile comprensione e facilmente inaffidabile. Negli ambienti tecnici questi programmi venivano definiti vere e proprie "spaghettate" rendendo bene l'idea del groviglio che si creava nel loro interno. Edsger Wybe Dijkstra 1968 La Garmish Conference in Germania denuncia una forte crisi nello sviluppo del software. Alla conferenza, scienziati, ingegneri e imprenditori industriali discutono il problema degli sviluppatori di software incapaci di collaborare in anticipo con l'hardware dei computer, creando così una forte crisi del software e soprattutto della sua affidabilità. 1968 Una direttiva della Federal Information Processing Standard incoraggia l'uso di date a sei cifre (yymmdd), per lo scambio d'informazioni... spargendo il seme del Millenium Bug! 1968 Robert Noyce, Andy Grove e Gordon Moore lasciano la Fairchild e fondano la Intel. 1968 Arthur C. Clark presenta il suo HAL, il computer del film del futuro: Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 94 "2001: Odiessea nello spazio". Si basa sul disegno dell'intelligenza artificiale proposto da I.J. Good (membro del Bletchley Park londinese, vedi Enigma) e da Marvin Minsky. Pare che il nome HAL sia ricavato dalle 3 lettere che precedono la sigla IBM! Lo stesso Clark aveva pubblicato le sue idee di satelliti orbitali da usare per le comunicazioni. 2001 Odissea nello spazio 1969 Gli sviluppatori della DATAPOINT, una società giapponese con sede anche negli USA, disegnano una semplice combinazione di un processore e di una unità di calcolo (CPU). Sia la TEXAS Instruments che la INTEL ricevono entrambe l'invito a costruire questo dispositivo usando un singolo circuito integrato. La INTEL ci riesce, ma appare subito evidente che il processore è 10 volte più lento di quanto la DATAPOINT si aspettasse. Poi in seguito alla bancarotta della stessa DATAPOINT, il progetto fu interrotto. Ma la INTEL mette comunque un gruppo di tecnici sotto la direzione di Marcian Ted Hoff a portare avanti il progetto. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 95 Marcian Ted Hoff Inventeranno la CPU denominata Intel4004 a 4 bit. Intel4004 il primo ragnetto-processore Un intero computer in un chip! La pubblicazione ufficiale avviene il 15 novembre 1971 su Electronic News. Darà inizio alla rivoluzione elettronica. Intel si trovava in possesso di qualcosa di realmente rivoluzionario e che offriva in pochi centimetri di spazio la potenza di calcolo dell'ENIAC. Ma non lo capirono proprio subito, almeno così si dice, pensando invece che sarebbe soprattutto servito a vendere più RAM, che era la loro specialità in quell'epoca. Il prezzo iniziale del 4004 era di 200 dollari e le applicazioni possibili erano veramente molte. Sarà comunque Wayne D. Pickette che spingerà l'idea originale di porre un intero computer su un solo chip. Nello stesso anno INTEL annuncia un nuovo chip di RAM con capacità di 1Kb. 1969 Gary Starkweather, del laboratorio ricerche Xerox in Webster (NY), dimostra, usando un raggio laser, che si può utilizzare il laser per processi di stampa. Ciò metterà la Rank Xerox sulla strada giusta. Ma la Xerox fallisce la commercializzazione di questa invenzione e vende l'idea alla HP, che diventerà il maggior produttore di stampanti negli anni successivi. 1969 Altri produttori iniziano la costruzione di chip generalizzati come utilizzo. Chip che si prendono cura dell'I/O e chip di memorie. Insieme ai microprocessori che saranno posti sul mercato nel 1971, formeranno un processore completo, aprendo così l'era dei microcomputer. 1969 L'interfaccia seriale RS-232-C è di fatto divenuta ormai uno standard mondiale. Consente le comunicazioni attraverso qualsiasi tipo di computer e periferica. Le informazioni sono ancora inviate un bit alla volta, da cui il nome di "porta seriale". 1969 Disillusi dal progetto Multics e dei continui problemi con il sistema GE 600, i laboratori della Bell Telephone abbandonano il progetto MAC. Ritchie e Thompson iniziano allora a lavorare su una loro idea di Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 96 sistema operativo, che anzichè essere orientato alla multiutenza si dirigerà ad un unico utente. Per questo (e scherzando sul nome Multics) lo chiameranno UNIX. La prima versione girerà su un PDP-7 della Digital Equipment Co. (DEC) e sarà completata entro lo stesso anno. Il programma è scritto in assembler PDP-7. UNIX diventerà una potenza nel mondo dei sistemi operativi. 1969 Il Dipartimento della Difesa USA commissiona ARPANET (Advance Research Projects Agency Net) per ricerche sulle reti e i primi 4 nodi diventano operativi all'UCLA, UC Santa Barbara, SRI e all'Università dello Utah. L'esperimento servirà a connettere vari centri di ricerca negli USA, tramite un sistema di comunicazione a commutazione di pacchetti (packet-switching network). Diventerà la più grande rete mondiale, con milioni e milioni di persone collegate e si chiamerà INTERNET. i primi 4 nodi di ARPANET...la futura rete INTERNET utilizzano Honeywell DDP-516 mini computer con 12K di memoria 1970 Si apre la guerra dei microprocessori e delle rivendicazioni di chi è arrivato per primo. Non sta a noi scegliere alcuna ipotesi, per cui i fatti vengono riportati così come risultano dalle varie fonti. Robert Noyce inventa il MICRO PROCESSORE. Un microprocessore è il cuore di un computer. Se corredato di memoria e porte per input/ output diventa un computer completo. Ray Holt, lavorando con suo fratello Bill e un gruppo di ingegneri, disegna il computer di bordo per il caccia a reazione "Tomcat" della Marina degli Stati Uniti. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 97 E' un computer su un solo chip e questo processore è più potente del 4004 della Intel. Il progetto era iniziato nel 1968. Ad Holt viene concesso di reclamare la sua paternità verso il microprocessore non prima del 1999. Ray Holt e il caccia Tomcat Gli ci vollero infatti 30 anni per ottenere che la Marina americana declassificasse il progetto rendendogli possibile di comunicarlo pubblicamente. Interviste coi suoi collaboratori e l'esame dei suoi documenti confermerebbero che il loro lavoro ha preceduto gli sforzi tra il '69 e '71 dai tre ingegneri dell'Intel. "E' stato davvero frustrante" dice Holt, "dovere mantenere il silenzio per così tanto tempo!". Wayne D. Pickette, presenta la sua idea di un computer su un solo chip alla Intel, dove verrà assunto alle dipendenze di Ted Hoff. Da questa idea nascerà il 4004 che formerà il capostipite di tutti i successivi processori Intel. Gilbert Hyatt, sviluppa il primo micro computer su singolo chip presso la Micro Computer Inc. di Los Angeles. Il sue progetto era iniziato nel 1968. Nel 1970 si iscrive per il brevetto del suo Micro Processore. Ma siccome ci sono intralci burocratici con gli incartamenti per l'ufficio brevetti, la patente gli sarà riconosciuta solo nel 1990, a discapito dei tre famosi ingegneri Intel, ma successivamente risospesa, in quanto da una causa emerse che all'epoca il dispositivo da lui descritto non venne implementato e non sarebbe stato possibile farlo dato il livello tecnologico del momento. [Su Gilbert Hyatt esiste pochissima documentazione e immagine, il chè farebbe persino dubitare sulla sua esistenza] nessuna Nel frattempo i tre ingegneri della Intel Corp., Ted Hoff, Mazor, Faggin, che sono stati più veloci nel creare il primo esemplare di microprocessore commerciale nella sede Intel di Santa Clara, hanno costruito un impero attorno al microprocessore. 1970 Storia degli Elaboratori La IBM annuncia una nuova famiglia di System/370, un'evoluzione dei sistemi 360. - prof. Cristoforo Modugno - mainframe, gli IBM Pag. 98 IBM system 370 IBM System/370 (CPU, dispacks e console) L'evoluzione dei mainframe (grandi sistemi) IBM continua ininterrotta, fornendo sistemi di elaborazione dati ad aziende di tutto il mondo. La famiglia dei 370 si distingue per la gestione della memoria virtuale, fatto decisamente inedito. Per molti anni a venire ci saranno tecnici al di fuori del mondo IBM che Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 99 denigreranno la bassa capacità di memoria di alcuni sistemi IBM rispetto ad altre marche, non conoscendo le funzioni straordinarie della gestione della memoria virtuale. Per poter funzionare, un programma, deve essere caricato nella memoria centrale del computer. Se la memoria è troppo poca il programma non gira. Nei sistemi IBM il problema è stato risolto con la memoria virtuale, che consente una gestione totalmente automatica di carico/scarico di parti di programma, non richieste in un determinato momento, da disco a memoria centrale. Un altra funzione molto importante è il virtual storage, che consente di caricare in memoria parti di dati di cui il sistema prevede il prossimo utilizzo. In questo modo la macchina non deve chiedere frequentemente i dati che le servono, perchè questi si trovano già disponibili nella memoria centrale. 1970 Ken Thompson e Dennis Ritchie, reduci dalla sospensione del progetto Multics, dopo avere sviluppato il sistema operativo UNIX, scrivono il linguaggio di programmazione "B". Si dice che fu scelto quel nome perchè esisteva già un linguaggio con la sigla "A". Nel 1972 Dennis Ritchie riscriverà il "B" e battezzerà il nuovo linguaggio con la lettera "C". Ken Thompson e Dennis Ritchie 1970 La teoria sui Database Relazionali viene introdotta da Ted Codd della IBM. Con questo modello diventa possibile lavorare con dati rappresentati come in un modulo da riempire, senza dover chiedere al computer dove memorizzarli e dove reperirli per rileggerli. 1970 Storia degli Elaboratori La IBM annuncia una nuova famiglia di elaboratori, studiati per le piccole e medie aziende: i sistemi IBM S/3. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 100 IBM System S/3 Si tratta di un elaboratore che utilizza ancora input a schede perforate, ma di un nuovo tipo a 96 colonne e molto più piccole. Il lettore usa fibre ottiche per la lettura delle piccole perforazioni. Ma gli S/3 possono operare anche con unità nastro e con unità a dischi removibili. La famiglia dei sistemi S/3 non ebbe vita lunga e fu presto soppiantata da nuovi sistemi che risolvevano il problema della multiutenza online. Infatti non era più concepibile che i dati di input dovessero essere preparati offline. Ciò comportava una serie di controlli e rifacimenti e i dati conservati su disco non erano interrogabili, ma solo stampabili. Nascerà in seguito la serie S/34 ed S/38, quindi la famiglia S/36; tutte macchine che finalmente consentivano di attaccare online un numero anche molto grande di terminali sia per l'inserimento dei dati che per l'interrogazione. Quella fu una svolta storica perchè si passò dalle elaborazioni tradizionali di tipo batch (data entry-elaborazione-stampa) dei vecchi sistemi (dal Ramac 305 in avanti), ai sistemi in multiutenza multiprogrammazione, con programmi interattivi oltre che procedure batch. schede a 96 colonne sopra ad una vecchia scheda a 80 colonne L'uso di piccole schede rappresentava una soluzione più che valida Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 101 all'epoca, anche se ormai si sentiva il bisogno di integrare l'input dei dati col computer stesso. Tutte le procedure erano ancora rigorosamente batch e la preparazione delle schede da alimentare nel sistema richiedeva tempi e passaggi sempre meno accettabili. Il linguaggio a disposizione era ancora e sempre l'RPG, un linguaggio perfettamente adeguato a gestire le problematiche aziendali in modo semplice ed efficace. (NdA) 1970 Il MOS (metal-oxide semiconductor) della RCA offre circuiti integrati più piccoli ed economici. 1970 Fanno il loro debutto i primi floppy disk IBM (da 8") con capacità da 130Kb. floppy disk IBM 1970 INTEL crea tre chip che formeranno la base del futuro dei circuiti integrati: sono il 4001 (ottobre) seguito dal 4002 (novembre) e poi dal 4003. 1970 Nasce il nuovo linguaggio PASCAL-a, sviluppato dal professore svizzero Niklaus Wirth. Niklaus Wirth Il PASCAL facilita lo sviluppo del software perchè consente ai programmatori di dividere un programma in vari blocchi chiamati "funzioni" e "procedure". Rende il codice programma più facile da capire e da manutenere. Il PASCAL sarà il linguaggio scelto da molte università e college nei successivi 20 anni. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 102 Lo sviluppo del PASCAL nacque in seguito alla insoddisfazione di Niklaus Wirth, membro del comitato per ALGOL, all'interno del quale il lavoro procedeva a rilento a causa dei continui consensi che si dovevano ottenere. Il primo compilatore fu sviluppato a Zurigo per il CDC-6000 e divenne operativo nel 1970. 1971 Viene annunciato uno dei primissimi personal computer, il KENBAK-1. Utilizza 130 IC con 256 byte di memoria e parole a 8-bit. Elabora 1000 istruzioni al secondo. Costo: 750$. Kenbak-1 1971 La INTEL crea la prima EPROM (Erasable Programmable Read Only Memory). Una EPROM può contenere dati memorizzati o interi piccoli programmi e con un apposito dispositivo ne consente la scrittura e modifica. 1971 Storia degli Elaboratori Il primo microprocessore al mondo fu ottenuto in quest'anno, grazie alla richiesta della società giapponese Busicom di sviluppare la parte elettronica di una calcolatrice da tavolo. Ted Hoff riprogettò l'intero circuito e invece di 12 chip ne utilizzò solo 1, che conteneva tutta l'unità centrale di elaborazione (CPU), oltre alla memoria RAM e quella ROM. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 103 Lo schema di base del primo microprocessore venne messo a punto da Ted Hoff e da Stan Mazer, mentre il compito di tradurre questa intuizione in una macchina funzionante fu affidato a Federico Faggin. Federico Faggin La realizzazione elettronica dello schema eseguita da Faggin portò alla realizzazione del primo microprocessore: l'Intel 4004. Per la loro invenzione, Faggin, Hoff e Mazer avranno un posto d'onore nella National Inventor's Hall of Fame degli Usa. Il primo microprocessore: Intel 4004 Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 104 Circuito interno del microprocessore Intel 4004 1971 Ray Tomlinson e Newman spediscono il loro primo messaggio Email via rete, inserendo la famosa "@" nell'indirizzo. 1971 Le prime calcolatrici tascabili diventano popolari e mandano in soffitta i vecchi regoli. La Commodore è il primo produttore che mette sul mercato un calcolatore elettronico compatto, come prodotto di massa. Sino ad oggi i calcolatori erano pesanti, complicati e molto costosi per la media delle persone. Nello stesso anno, sempre la Commodore, metterà sul mercato un calcolatore ricaricabile. 1972 La INTEL mette sul mercato il microprocessore Intel 8008, con una velocità di 200Khz. Notare che la sigla 8008 è esattamente il doppio del Intel 4004 prodotto in precedenza. E' infatti la versione a 8 bit del 4004. Contiene 3.500 transistor basati su tecnologia a 10 micron. E' stato il primo processore capace di riconoscere tutti i caratteri dell'alfabeto (lettere e numeri). Velocità di clock: 500Khz e 800Khz. Indirizzamento: 16Kb di memoria fisica. La velocità è di 300.000 istruzioni al secondo e può indirizzare 16Kb di memoria. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 105 microprocessore Intel 8008 interno del processore Intel 8008 Il processore 8008, progettato da Ted Hoff, Stan Mazor, Hal Feeney, Federico Faggin, diventerà immediatamente famoso a tutti i produttori di piccoli computer. 1972 La Hewlett Packard rilascia il primo calcolatore scientifico portatile: l' HP 35. Questa macchina spazzerà via tutti i regoli usati sino allora per i calcoli. Comprendeva già molte delle funzionalità del successivo HP 9100A e influenzò il modo in cui matematici e ingegneri eseguivano i loro calcoli. Conteneva 8 IC ed era venduto a 395$, un sacco di soldi all'epoca! Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 106 HP 35 1972 Il 29 novembre 1972, Nola Bushnell (fondatore della ATARI) e Al Alcorn (il suo primo ingegnere), mostrarono uno strano TV in una taverna di Sunnyvale, California. Accesero l'apparecchio e sullo schermo comparve un rudimentale campo di gioco che simulava il ping-pong. Tramite due manopole iniziarono quella che si può definire la prima partita ad un videogame da bar. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 107 Il programma venne battezzato "Pong" e consisteva semplicemente in due barre che rappresntavano le palette, un cerchio per la pallina, una riga per la rete e due contatori per i punteggi. L'apparecchio aveva già un dispositivo per l'inserimento delle monete per giocare. Dieci anni più tardi quei giochi da bar produrranno 5 miliardi di dollari/anno! 1972 Uno dei primi microcomputer digitali disponibili per uso personale fu negli Stati Uniti il MITS 816 (della Micro Instrumentation and Telemetry Systems). Anche se non equipaggiato con display o tastiera, l'816 destò un considerevole interesse verso gli entusiastici amatori che desideravano possedere un computer tutto per loro. E' stato anche il primo computer ad impiegare come CPU il processore Intel 8008. 1972 Dennis Ritchie sviluppa il linguaggio "C" ai laboratori Bell. Così chiamato semplicemente perchè il suo predecessore era stato battezzato "B". semplice programma in C 1972 Storia degli Elaboratori Vede la luce il computer DEC PDP 11/45, con circuiti incapsulati in chip. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 108 la board del PDP 11/45 1973 Ricercatori alla Xerox PARC decidono di sviluppare un computer da usare per le ricerche e progettano un PC sperimentale denominato Alto, che usa il mouse, rete Ethernet ed una interfaccia utente grafica (GUI). Xerox ALTO personal computer Di questa macchina non ne furono venduti molti esemplari, dato l'alto costo, ma rappresentò il trampolino per lo sviluppo di personal computer ad interfaccia grafica. il rivoluzionario schermo verticale e interfaccia grafica di Xerox Alto Il pc Alto fu il risultato di uno sforzo congiunto di Ed McCreight, Chuck Thacker, Butler Lampson, Bob Sproull, and Dave Boggs, che stavano cercando di fare un dispositivo abbastanza piccolo da entrare comodamente in un ufficio, ma abbastanza potente da sopportare un Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 109 sistema operativo di alta qualità e un display grafico. Il loro obiettivo era di fornire uno strumento di personal computing in grado di soddisfare tutte le esigenze individuali di elaborazione e di consentirne la condivisione in rete con altri analoghi utenti. una videata del display Xerox Alto Nel 1978 la Xerox donò 50 computer Alto alle università di Stanford, al Carnegie-Mellon e al MI. Queste macchine furono immediatamente integrate nella comunità di ricerca e divennero subito un modello per valutare le prestazioni degli altri computer. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 110 videata del programma da disegno di Xerox Alto Il pc Alto si compone di 4 parti: il display grafico, la tastiera, il mouse grafico e l'unità che contiene il processore e la memoria a disco. Era rifinito in modo impeccabile e veniva posto in vendita al prezzo di 32.000$ (valore del 1979). Sicuramente un prezzo non da personal computer! Una nota è comunque d'obbligo: stiamo parlando del 1973! In un attimo, da qualche rudimentale primo microprocessore, si intravede quello che potrà essere il futuro dell'informatica individuale. Le idee vengono tradotte in realtà con estrema facilità. E' il rapporto prestazioni-prezzo che in questo caso non funziona, ma ai progettisti della Xerox va totalmente riconosciuto il merito d'avere saputo realizzare una macchina eccezionale per l'epoca e d'avere avuto estrema sensibilità nell'ideare i servizi necessari da includere in un personal computer. 1973 Tramite una tecnica chiamata 'large-scale integration' componenti sono piazzati su un solo cm quadrato. 10.000 1973 Gary Killdahl della Digital Research, scrive un semplice sistema operativo e lo battezza CP/M (Control Program/Monitor). Diventerà un diffusissimo sistema operativo per molti microcomputer, essendo disegnato per il microprocessore Intel 8080, di cui sarà il primo sistema operativo disponibile ed avendo inoltre buone doti di velocità e stabilità unite alle modeste dimensioni. 1973 UNIX viene riscritto usando il linguaggio "C" ed è destinato a diventare rapidamente il sistema operativo per eccellenza soprattutto nell'area del networks. A dispetto del nome, verranno prodotte tante versioni quante saranno le macchine su cui dovrà girare. 1973 Storia degli Elaboratori La società giapponese SHARP sviluppa la tecnologia LCD (Liquid Crystal Display). - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 111 Resterà leader del settore per molti anni. La tecnologia ocndurrà poi allo sviluppo deglischermi piatti per i computer portatili. Si basa sul principio che i cristalli si possono orientare in una certa direzione se influenzati da una corrente elettrica. esempio di schermo a cristalli liquidi 1973 C.W. Bachmann inventa una tecnica di diagrammi che produce un Program Structure Diagram (PSD). Questo metodo servì a migliorare moltissimo le tecniche di analisi per i sistemi informativi. Un diagramma di Bachmann è una rappresentazione grafica di una piccola parte di un programma, basata su semplici simboli. esempio di diagramma di Bachmann Il problema è scomposto nelle sue più elementari componenti. Ad ogni domanda possono seguire solamente due risposte: si oppure no, che è una rappresentazione molto naturale all'interno di un computer. 1973 Mentre il concetto di network esteso veniva sviluppato come parte del progetto ARPA, la base per le reti locali (Local Area Net) è rappresentata da Ethernet, creata alla Xerox PARC da Robert Metcalfe. In un certo senso Metcalfe inventò l'Ethernet 3 volte, la prima volta come parte della sua dissertazione al MIT (progetto MAC), poi alla Xerox PARC ed ancora successivamente alla 3COM, la compagnia da lui fondata per trarre profitto dalla sua invenzione. 1973 Nasce il BAR code (Universal Product Code). Questo codice si compone di due strisce nere di differente larghezza che possono essere lette da un'apposito scanner. Quasi tutti i prodotti al mondo oggi hanno questo codice nella loro etichetta. In questo modo si è facilitato il riconoscimento e la codifica automatica Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 112 dei prodotti (pensate alle casse dei supermercati) e il reperimento del relativo prezzo in modo esatto. etichette con BAR code 1974 Nasce il microprocessore Intel 8080. microprocessore Intel 8080 Ha un clock da 2Mhz e contiene un Kernel di 75 istruzioni. Il processore ha 6.000 transistors, e può indirizzare 64 KB di memoria fisica. E' venduto al prezzo di 360$. Verrà montato sul famoso computer Altair 8800. 1974 Jonathan Titus della Blackburg (Virginia) costruito sulla base del processore Intel 8008. sviluppa il MARK-8, E' solamente un kit, non ha alimentatore, monitor, tastiera o chassy, ma la pubblicazione della rivista spiegherà come costruirselo. La macchina è progammabile tramite 8 interruttori, uno per ciascun bit. Certamente pensare di scrivere programmi in questo modo non è molto produttivo, ma in America ci sono ormai moltissimi fans dei computer (i futuri Hackers, o "smanettoni" che dir si voglia) che non aspettano altro. Sono ragazzi squattrinati, ma pieni di interesse e passione per l'elettronica e l'idea di possedere un computer tutto per loro è la realizzazione di un sogno. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 113 La copertina del luglio 1974 di Radio Electronics, nella quale Mark-8 fece la sua prima apparizione 1974 Nel marzo del 1974 la rivista "QST", una rivista per radioamatori, contiene la prima pubblicità di un personal computer: lo SCELBI 8H, un pc basato sul microprocessore Intel 8008. Scelbi Computer Consulting - Nat Wardsworth e Robert Findley del Milford Connecticut (USA) - propone il primo microcomputer interamente basato sulla CPU, sia in kit che in versione assemblata per applicazioni scientifiche, elettroniche e biologiche. Il prezzo di vendita è di 565$ con 1Kb di memoria, un lettore di cassette a nastro, teletype e oscilloscopio. Una memoria addizionale di 15Kb costa 2.760$! Ma la base clienti è modesta ed in seguito a problemi di salute del progettista, lo Scelbi non sarà mai un successo. Ma ha almeno l'onore di essere stato uno dei primissimi pc. La compagnia ne vende circa 200 esemplari, perdendo 500$ su ciascuna macchina ed uscirà di produzione nel 1975. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 114 1974 Anche la MOTOROLA presenta una sua CPU: il 6800. Un buon processore a 8 bit che sarà integrato in moltissimi dispositivi industriali. Il chip è stato disegnato da Chuck Peddle e Charlie Melear. CPU Motorola 6800 1974 John Cocke progetta la prima macchina con tecnologia RISC per il centro ricerche IBM. 1974 Alla Xerox PARC, Charles Simonyi scrive il primo applicativo di tipo WYSIWYG (what you see is what you get) e lo chiama BRAVO. 1975 Il primo Personal Computer, almeno quello salito alla ribalta come tale, l'Altair 8800 appare sulla copertina della rivista Popular Electronics nel gennaio 1975. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 115 copertina di Popular Electronics l'ALTAIR 8800 interno di ALTAIR 8800 Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 116 Prezzo: $621 (assemblato) CPU: S-100 card (Scheda installata MITS Intel 8080) Memoria: 4kb - Sistema operativo: CP/M La produzione di Altair cesserà nel giugno 1978. 1975 IBM 5100 Portable Computer La prima realizzazione di un Personal Computer da parte di IBM. CPU: IBM proprietario, IC module Prezzo originale: $20.000 Annunciato il 9 settembre 1975 (8 mesi dopo l'Altair 8800) IBM portable computer 5100 Memoria da 16kb a 64kb - Sistema op. Basic e/o APL Monitor 16 linee x 64 caratteri - Tape interno da 204kb Il 5100 si può considerare il primo personal computer IBM (definito "portatile" anche se di peso considerevole), ma che non conquistò il mercato a causa del suo alto prezzo. Più tardi uscì il modello 5110 e solo nel 1980 il pc 5150 che venne poi chiamato "PC IBM" e che conquistò il mercato mondiale, stabilendo di fatto uno standard che resterà per molti anni a venire. Il 5110 fu anche copiato dopo molti anni dalla Hewlett-Packard come modello HP85. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 117 I manuali e le cassette a corredo del 5100 1975 John Cocke lavora al progetto IBM 801 per sviluppare minicomputer con la non ancora battezzata architettura RISC. 1975 L'IBM introduce sul mercato le prime stampanti laser. 1976 Lo Z-80, un processore a 8 bit, viene disegnato alla Zilog Corp. un La Zilog è fondata da alcuni dipendenti della Intel le cui idee non avevano avuto seguito nella società. Lo Z-80 è una buona alternativa all'Intel 8080 ed offre nuovi vantaggi, tra cui un set più ampio di istruzioni e una velocità da 2,5Mhz a 10Mhz. E' comunque considerabile come clone dell'Intel 8080. 1976 A tutt'oggi sono già disponibili sul mercato almeno 50 tipi diversi di microprocessori! Tra le principali marche: AMI, INTEL, Mostek, Motorola, National Semiconductor, RCA, Rockwell, Signetics, Teledyne Systems and Toshiba. 1976 Nel frattempo anche il mondo dei mainframe prosegue la sua evoluzione e in quest'anno viene annunciato il primo supercomputer, uno dei più costosi della storia: Il Cray-1 della Cray Research è il primo supercomputer con architettura vettoriale. La prima macchina commerciale che abbatteva la barriera di 1MIPS. Costo? Attorno ai 700.000 dollari. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 118 CRAY-1 1976 A metà degli anni settanta nascono i primi pc "autocostruiti". Molte persone per hobby si dilettano a mettere assieme vari componenti su circuiti stampati improvvisati. Questo ne è un classico esempio (Homebrew Wameco) Sulle funzionalità reali di questi circuiti non c'è d'aspettarsi molto, ma la passione e il desiderio di costruire un proprio pc dilaga rapidamente. 1976 Viene prodotto l'SWTPC 6800 La "SouthWest Technical Products Corporation" (SWTPC) realizza il primo computer Motorola. Prima di darsi alla produzione di computer la casa realizzava amplificatori e preamplificatori HIFI. E' per questo che il loro computer assomiglia più a un amplificatore stereo! Meno male Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 119 che non producevano lavatrici! CPU: Motorola 6800 - Sistema operativo: ROM Monitor SWTPC 6800 Motorola scheda interna del SWTPC 6800 1976 Gary Kildall sviluppa il sistema operativo CP/M per PC ad 8 bit. 1976 La IBM sviluppa le prime stampanti a getto d'inchiostro (ink-jet). 1976 La IBM introduce sul mercato un nuovo computer, il Sistema 32, monoutente, destinato alle piccole aziende. Sembra una macchina elettrocontabile fatturatrice, ma è programmabile in RPG (un linguaggio proprietario IBM, nato all'epoca dei 1401) e dispone di un disco fisso da 10Mb. In Italia questi sistemi avranno un notevole successo, dovuto a vari fattori, tra cui il basso costo, l'affidabilità, il modesto ingombro (tutto in uno, stampante compresa!) e la facilità d'uso e di programmazione, grazie al linguaggio RPG. L'interesse notevole spingerà molte aziende a richiedere software gestionale appositamente sviluppato sulla base delle loro esigenze. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 120 IBM S/32 Da quest'anno parte la nuova evoluzione di sistemi IBM per piccole e medie imprese: dal S/32 si passerà ai sistemi S/34 ed S/38, quindi alla famosissima serie dei sistemi S/36 ed infine alla altrettanto famosa famiglia dei sistemi AS/400, evoluti oggi in famiglia iSeries. Tutte queste famiglie saranno notevolmente diverse tra loro, ma avranno un grandissimo pregio: consentiranno sia agli sviluppatori che alle aziende clienti di salvaguardare gli investimenti informatici, grazie alla ininterrotta facilità di migrazione da una famiglia all'altra ed alla notevole compatibilità delle macchine periferiche. 1976 Steve Jobs e Steve Wozniak disegnano e costruiscono l' APPLE I, che è principalmente costituito da un circuito su una sola piastra. − Prezzo: $666,66 − CPU: MOS Technology 6502, 1.023 MHz − RAM: 4kb espandibile a 64kb − Monitor: b/n 24 linee x 40 caratteri − Sistema operativo: nessuno, monitor in ROM scheda APPLE I Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 121 APPLE I Steve Jobs mostra Apple 1 al PC '76 Computer Show in Atlantic City, NJ (28-29 Agosto 1976) 1977 Viene annunciato l'APPLE II, che diventa un banco di prova per i personal computer. Un vero e proprio home computer, con semplici programmi di videoscrittura, fogli di calcolo, giochi e tanto altro. − Prezzo: $1298 con 4K, $2638 con 48K − CPU: 6502, 1 MHz − Sistema operativo: BASIC in ROM - Apple DOS – ProDOS − Video: Testo 40 caratteri x 24 linee; grafica 280x192 4 colori, 40x48 16 colori Il primo computer venduto con funzioni di grafica incluse. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 122 APPLE II Ne furono prodotti e venduti pochi esemplari, pensando al mercato dell'epoca. Ebbe più successo la successiva versione Apple II plus (giugno '79) e ancora di più la versione Apple IIe. Campagna pubblicitaria, giugno 1977 Il pc Apple II disponeva solamente di lettere maiuscole 1977 Storia degli Elaboratori Bill Gates e Paul Allen fondano la Microsoft. Il nome è stato registrato il 26 novembre 1976. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 123 foto storica impiegati Microsoft (Bill Gates il primo in asso a sinistra) 1977 I personal computer della Tandy e Commodore escono completi di monitor e non richiedono più una connessione col televisore. Commodore PET Radio Shack TRS-80 Model 1 1978 IBM annuncia il piccolo sistema Datamaster system/23, disegnato da ingegneri IBM. David J. Bradley scrisse il sistema operativo. Aveva due unità floppy Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 124 per i dati, uno schermo video ed una tastiera integrati. Il System/23 in verità non ebbe molto successo, ma servì all'IBM per raccogliere esperienze utili al fine di progettare un vero personal computer nei due anni a venire. IBM System/23 un precursore del pc IBM 1978 DEC introduce il VAX 11/780, un computer a 32 bit che diventa popolare per applicazioni tecnico-scientifiche. DEC VAX 11/780 1978 Esce il processore Intel a 16 bit 8086. L'Intel 8086 si basa sul dissegno del 8080 e 8085, con un register set simile, ma espanso a 16 bit. Il microprocessore può indirizzare fino a 1Mb di memoria e contiene 29.000 transistor. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 125 l'interno dell'Intel 8086 1978 VISICALC: il primo foglio di calcolo elettronico (spreadsheet). Il programma è realizzato da Don Bricklin e Bob Franston. Il primo programma veramente utile per i personal computer dell'epoca! La sua 'fame' di risorse ucciderà tutti i vecchi PC. Nel suo primo anno di vita ne saranno vendute 900.000 copie. Inizialmente solo per Apple II e poi anche per altri pc. Don Bricklin e Bob Franston Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 126 VISICALC 1978 La prima BBS (Bulletin Board System) creata da Ward Christen (USA), va "in onda". Scrisse il programma BBS per un pc autocostruito (con sistema operativo CP/M), che poteva rispondere alla velocità modem di 110 bps. I membri (spesso dei club di amanti dei computer) potevano chiamare telefonicamente la BBS per lasciare un messaggio o prelevare del software. Che sono poi le funzioni che le BBS anche in seguito consentiranno. Le BBS avranno un enorme successo in tutto il mondo e saranno il precursore dei servizi di e-mail e del web. 1978 La Epson annuncia la MX-80, una stampante a matrice di aghi, che stabilirà un nuovo standard di stampa ad alte prestazioni e basso costo. La macchina è ideata da Chris Rutkowski e sarà sul mercato nel 1980. Epson dot matrix MX-80 1979 La Motorola presenta il chip 68000, un processore a 16 bit che più tardi supporterà i Macintosh. 1979 La INTEL annuncia il microprocessore 8088, che utilizza un bus a 32bit, ma che internamente opera ancora in architettura a 16 bit. Questo chip sarà alla base del futuro PC IBM. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 127 Intel 8088 1979 Sony e Philips annunciano i primi videodischi digitali. 1979 Telefoni cellulari sono collaudati in Giappone e Chicago. uno dei primi cellulari 1980 Un prototipo del PC IBM viene disegnato da un gruppo di 12 persone dirette da Donald Estridge. Il gruppo usò il Datamaster System/23 come macchina di esempio. Il prototipo fu spedito alla Microsoft in dicembre, per realizzarne il sistema operativo. 1980 La APPLE presenta Apple III. Prezzo 3.500$, ma sarà un disastro. Inizialmente la macchina soffrirà di un sacco di problemi dovuti ai guasti e butterà a terra la compagnia. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 128 APPLE III (macchina da dimenticare!) 1980 Il primo PC portatile Osborne 1. 1981 12 agosto 1981: il primo PC IBM esce dalla linea di produzione. L'architettura aperta del PC IBM viene lanciata in agosto, decretando l'affermazione del computer desktop. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 129 1982 La Columbia Data Products realizza il primo clone del PC IBM. Subito dopo anche la Compaq ne realizza uno. 1982 Viene fondata la Autodesk e spedita la prima versione di Autocad. John Warnock sviluppa il Postscript, linguaggio descrittivo di pagine e fonda la Adobe system con Charles Geschke. 1983 Con l'inclusione di grafici a torta viene annunciato Lotus 1-2-3 per il PC IBM. 1983 Esce il PC IBM "XT". 1983 Il completamento del protocollo TCP/IP segna la creazione di un Internet globale. 1983 Anche se non destinato al commercio, l'Apple LISA, lanciato in maggio, mostra cosa si può fare con un mouse, le icone e i menu pulldown. Peccato che costi 18 milioni di lire! Resterà un prototipo non commercializzabile, ma che ha lasciato il mondo degli appassionati a bocca aperta, con le sue caratteristiche rivoluzionarie. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 130 APPLE LISA schermo dell'interfaccia grafica di APPLE LISA 1983 Storia degli Elaboratori Nei laboratori AT&T Bell, Bjarne Stroustrup continua a lavorare sul C++, un'estensione Object Oriented del linguaggio C. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 131 1984 In gennaio viene Macintosh. annunciato dalla Apple il personal computer Si tratta finalmente di una macchina interamente grafica, abbordabile come prezzo, anche se più cara di un pc IBM, ma non certo dal prezzo stratosferico del computer Lisa. Il monitor (rigorosamente in bianco e nero) è integrato con la CPU, la tastiera è povera di tasti, ma efficace al tocco, come il mouse, che presenta un solo tasto. L'interfaccia grafica è semplice e completa, simulando una scrivania, con le varie cartelle (in forma di icone), dispositivi di memorie (floppy e disco fisso) e cestino per i documenti da buttare. Viene fornito già corredato di scheda grafica e qualche semplice programma come editor di testi e di disegno. Dopo le versioni non commercializzabili della Xerox col pc Alto, questo si può considerare il primo computer personale completamente grafico e aperto al largo commercio. Il successo di Macintosh è indiscutibile; una macchina completamente diversa da tutto ciò che era ed è in circolazione. Questa peculiarità la famiglia dei Macintosh la conserverà per molti anni a venire, diventando in modo incontestabile la macchina prediletta dei grafici e dei compositori editoriali, ma non solo. Contrariamente a tutti gli altri personal computer, Macintosh è una macchina chiusa. Utilizza un suo hardware fatto apposta, un suo sistema operativo concepito ad oggetti e una serie di programmi e linguaggi di sviluppo completamente autonomi dagli altri computer. Persino la scrittura su dischetti floppy non risulta compatibile. Questa caratteristica proteggerà APPLE, ma la penalizzerà per molti anni, fino a quando sentirà anche lei la necessità di aprirsi al resto del mondo, consentendo lo scambio delle informazioni. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 132 APPLE MACINTOSH una videata MACINTOSH 1984 Storia degli Elaboratori Sony e Philips introducono i primi CD-ROM, che forniscono una enorme capacità di registrazione dei dati (fino a 640mb). - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 133 1984 La Motorola crea il processore MC68020 che contiene qualcosa come 250.000 transistor. 1984 La NEC produce un chip da 256kb e l'IBM annuncia un chip da 1mb. 1984 Inizia in agosto la produzione del processore Intel 80286 a 16 bit, che viene inserito nel PC IBM "AT". 1985 La velocità dei supercomputer sale a 1 miliardo di operazioni al secondo, con il rilascio del nuovo CRAY 2 e della macchina a processori paralleli "Thinking machine". 1985 La Microsoft sviluppa Windows 1.0, introducendo aspetti tipici del Macintosh nei computer DOS compatibili. 1985 In ottobre la Intel annuncia il chip a 32 bit 80386 con la gestione della memoria sul chip. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 134 Intel 80386 1985 Paul Brainard prepara PageMaker, il primo programma editoriale per PC desktop, ampiamente usato dapprima sui Macintosh e poi sui PC IBM compatibili. 1986 Il CRAY XP con 4 processori, effettua 713 milioni di operazioni a virgola mobile al secondo. 1987 IBM annuncia in aprile una nuova famiglia di personal computer, i pc PS/2. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 135 IBM PS/2 model 30 Tipo macchina: 8530 (021). basata su processore Intel 8086, 16-bit. − Clock speed: 8 Mhz. − RAM: 640 kB. ROM: 40 o 64 kB con MS BASIC-80. 3.5-inch floppy drive. − Hard disk: 20 o 30 Mb. − OS: MS-IBM PC DOS ver. 3.30. − Prezzo: 2595$ Con il suo primo personal computer, IBM aveva creato una macchina aperta, venendo meno in un certo senso ai suoi ferrei principi di produrre solo sistemi proprietari. L'enorme successo dei PC IBM era nato proprio da questo approccio, che aveva stimolato moltissimi produttori di componentistica e sviluppatori di software ad investire e realizzare molti prodotti destinati al PC IBM. Nello stesso tempo, però, com'è nella logica delle cose, una macchina "aperta" è anche una macchina facilmente clonabile. Calcolando che i prezzi IBM non erano certo imbattibili, a volte semplicemente inserendo componenti di minore qualità, ma anche per via di catene produttive più economiche, era ovvio che il PC IBM sarebbe stato copiato in mille modi diversi. Questi cloni che apparvero sul mercato, inoltre, ostentavano la famosa dicitura "IBM compatibile", anche se a dire il vero non sempre la compatibilità (ed ancor meno l'affidabilità) erano garantite. Per correre ai ripari, IBM decise allora di progettare una macchina più evoluta e non facilmente copiabile, che ne rilanciasse le vendite. L'elemento strategico di questo pc doveva essere il canale di comunicazione interno, che prese il nome di "microchannel architecture" (MCA). Si trattava di un sistema proprietario, sicuramente più evoluto del bus tradizionale, ma col grosso difetto di presentare una totale incompatibilità per le schede in circolazione. Per questo motivo una scheda MCA, a parità di servizio, costava sempre molto di più della sua corrispondente ISA. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 136 Dei PS/2 usciranno molti modelli, dal piccolo PS/2-30 (che non aveva il bus MCA ed era particolarmente lento) ai modelli 50, 60, 70, 90 Tutte queste macchine seguiranno in parallelo l'evoluzione dei vari processori, ma resteranno sempre confinate ad un utilizzo assai più ristretto dei classici PC IBM. In aggiunta alle caratteristiche di architettura particolare, i PS/2 si doteranno anche di un sistema operativo per il multitasking (e poi anche grafico) sviluppato da Microsoft per IBM: il sistema OS/2. L'interfaccia grafica (Presentation Manager), la gestione del database e delle comunicazioni di OS/2 saranno sicuramente superiori, negli anni a venire, a quanto offrivano le varie versioni Windows. Ma OS/2 presentava alcuni problemi: era troppo esigente in fatto di memoria e prestazioni, rispetto a quanto offrissero i pc dell'epoca, era anch'esso un sistema proprietario IBM e che comunque soffriva degli stessi problemi di affidabilità di Windows, oltre ad essere più caro. Non bisogna poi dimenticare che le versioni iniziali di MS Windows erano fornite gratis col pc acquistato. I PS/2 e l'OS/2, pur godendo di un fortissimo sostegno da parte di IBM, non riusciranno a conquistare il mercato. Ne saranno installati molti esemplari soprattutto in aziende in cui l'IBM era di casa perchè fornitore di mainframe o minicomputer, ma alla fine del secolo spariranno inesorabilmente entrambi dal mercato, soppiantati dall'architettura PCI e dalle recenti versioni di MS Windows. 1988 La nuova serie Motorola di processori Risc a 32 bit 88000 offre una velocità pari a 17 milioni di istruzioni al secondo. 1988 Barry Boehm pubblica una descrizione di modello a spirale per lo sviluppo del software, che identifica la necessità di costruire sistemi in modo incrementale. 1989 Tim Berners-Lee propone il progetto World Wide Web al CERN. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 137 Tim Berners-Lee 1989 Esce il processore Intel 80486, con 1,2 milioni di transistor. INTEL 80486 1990 Storia degli Elaboratori Microsoft distribuisce Windows 3.0. In maggio s'intensifica la disputa - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 138 legale con la Apple circa il software che ricorda troppo il sistema operativo del Macintosh. 1990 Scienziati dei laboratori Bell mostrano il primo processore tutto ottico. 1990 IBM e HP annunciano computer basati su processore Risc. 1990 Berners_Lee scrive il prototipo iniziale per il WWW, che usa le altre sue creazioni: URL, HTML e HTTP. 1991 Il Ministro del Commercio e Industria giapponese abbandona il programma di costruzione di computer della quinta generazione e progetta di passare in sua vece al computer di sesta generazione, basato su reti neurali. 1991 La Cray Research presenta il CRAY Y-MP C90, una "bestia" con 16 processori ed una velocità di 16Gflops (16 miliardi di operazioni al secondo in virgola mobile). 1991 Viene annunciata l'alleanza di IBM, Motorola ed Apple per il PowerPC. 1992 La DEC introduce il primo chip per implementare la sua architettura a 64 bit RISC Alpha. 1993 Nasce il Pentium Intel in marzo. 1994 In aprile, Jim Clark e Marc Andreesen fondano la Netscape Communications (in origine Mosaic Communications). 1994 Leonard Adleman dell'Università del Sud California, dimostra che il DNA potrebbe essere usato come mezzo d'elaborazione. 1994 Esce il primo browser della Netscape ed è subito boom per i navigatori del Web. 1995 Microsoft rilascia Windows 95. In 4 giorni saranno vendute più di 1 milione di copie. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 139 1995 Nasce il linguaggio di programmazione Java, piattaforma indipendente per sviluppo di applicazioni. 1995 Nasce il più grande sito di e-commerce: Amazon: Viene rilasciato il nuovo standard di porta comunicazione per pc, denominato USB. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 140 Questo nuovo tipo di connessione semplificherà la connessione di innumerevoli dispositivi collegabili al personal computer: mouse, scanner, fotocamere, webcam, drive portatili, ecc. Oltre alla praticità, la nuova porta di connessione (plug 'n play) risulta particolarmente veloce, soprattutto quando verrà fornita la versione USB 2. 1996 Microsoft annuncia Windows CE, la versione per portatili del noto sistema operativo. 1997 Nel mese di maggio il super computer IBM Deep Blue batte a scacchi (per la seconda volta) il maestro Garry Kasparov in soli 62 minuti di gioco. E' la prima volta che un computer riesce a battere un grande maestro di scacchi e la notizia ha avuto risonanza mondiale. L'intelligenza umana è stata uguagliata da un computer? Andiamoci piano! Anche se il gioco degli scacchi presenta indubbiamente l'esigenza di essere giocato con intelligenza strategica, questo non significa che un computer sia paragonabile all'uomo. E' risaputo da molto tempo ormai che le capacità di analisi e di calcolo di una macchina possono essere notevolmente più potenti e veloci di quelle fornite da una mente umana, ma l'intelligenza è un attributo molto ampio e complesso e che non si limita a saper giocare bene una partita di scacchi! Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 141 1997 Intel rilascia un nuovo processore a 200Mhz. Microsoft acquista il network WebTV per 450 milioni di dollari. Bill Gates viene riconosciuto come "l'imprenditore più ricco del mondo". Microsoft rilascia Office 97 e annuncia la prossima uscita di Windows '98. Apple distribuisce il nuovo Mac OS 8 Microsoft investe 150 milioni di dollari nella Apple Computer corp., accettando di continuare a creare software per Apple, mentre Apple accetta di adottare Explorer come browser prescelto per i computer Macintosh. 1997 Il sito web della NASA dedicato al Pathfinder, il robot che è atterrato su Marte, mostra in tempo reale le immagini inviate dalla superficie del pianeta e nei primi 4 giorni si sono contati più di 100 milioni di accessi al sito. La NASA ha dovuto aggiungere 25 siti mirror per reggere all'ondata di accessi, battendo ogni record precedente di pagine viste per un sito web. 1997 Storia degli Elaboratori I processori Intel ora si chiamano Pentium II e operano a 233Mhz. - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 142 1998 Compaq Computer acquista la Digital Equipment Corp. per 9 milioni di dollari. Sun rilascia JavaStation. Netscape distribuisce Navigator 5.0 e rivela completamente il suo codice sorgente tramite il suo sito web. Bill Gates si prende una torta in faccia... ...e in una dimostrazione della pre-release di Windows 98 al Comdex, durante la prova di installazione di uno scanner, compare un messaggio d'errore che blocca Windows 98. Si tratta pur sempre di una prerelease...ma non sarà l'unico caso in cui Windows 98 si è bloccherà! 1998 Il 25 giugno Windows 98 è ufficialmente rilasciato. Apple introduce gli iMac, che dovrebbero tornare ad essere dei computer molto facili da usare, oltre ad avere un design decisamente rivoluzionario. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 143 1999 Microsoft acquista Access software. Intel: siamo al Pentium III a 500Mhz. 2002 Viene annunciato un supercomputer da 52,4 teraflops: il Cray X1. CRAY X1 Dispone di processori con potenza di 12,8 gigaflops ed è in grado di ospitare fino a 4.096 CPU. Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 144 Ventisette anni dopo il suo primo super-computer, Cray torna alla ribalta con un nuovissimo sistema destinato ad entrare nella classifica dei computer più potenti di sempre. Il Cray X1 è in grado di sprigionare una potenza di picco pari a 52,4 migliaia di miliardi di operazioni in virgola mobile al secondo (teraflops). Può indirizzare fino a 65,5 terabyte di memoria. Costo: 2,5 milioni di dollari...in configurazione base! L'X1 è dedicato a utilizzi in cui ci sia la necessità di sostenere elevati volumi di elaborazione, come gli enti di difesa, centri di ricerca, istituti di meteorologia e aziende del settore automotive, aerospaziale, chimico e farmaceutico Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 145 STATISTICA COMPARATIVA DEI PRIMI COMPUTER Floor Dimensione Tempo Tipo space Dispositivi Data Data Fine Lunghezza della memoria per una memoria Tecnologia Programmi di I/O Lancio produzione parola est. (words) addizione [secondary] sq. ft. Bell Labs Model I George Stibitz at 1939 Bell Telephone Laboratories 10/39 4 function, complex 8 digits arithmetic calculator 1941 punched film 22 bits, flt. Pt. 6s for complex none x (4 products) Teletype or paper tape 450 relays 50 64 2s relays punched film, keyboard, lights 2600 relays 100 32 in 1s drum of capacitors cards vacuum tubes 12.5 .3s relays, switches paper tape, cards, typewriters relays, motordriven cam,clock 51 ft long, lg. room .2ms photo5 hole electric paper tape, paper plugboard, tape, keys & switches, cords lights 4 working registers Zuse Z3 Konrad Zuse 1939 ABC John Vincent Atanasoff and Clifford Berry at Iowa State University 12/39 12/37 prototype 1942 fixed, equation solver 50 bits 2 x (30 + 2 spare) 1937 punched tape, function table, plugboard 23 digits also double precision 72 counters 60 switches IBM ASCC Harvard Mark I Colossus (Mark I & II) 1943 Bletchley Park ENIAC Moore School, University of Pennsylvania 1943 8/44 12/43 (I) 5/44 (II) telephone plugboard (I), switches (II) 2/46 plugboard, 10 digits switches 5 bit 500 characters characters cards, lights, switches, plugs 1500 vacuum tubes, relays (I) 200 (II) 2400 vacuum tubes 800 relays (II) 18000 vacuum tubes, 1500 relays 20 accumulators, .2ms 312 function table counter tubes, relays, switches 400 2600 vacuum tubes 100 1,000 01/44 1951 stored program computer 44 1024 (8 x 128) .85ms 3500 delay lines, vacuum [magnetic paper tape tubes, drum 7,000 (1953)] diodes 06/46 7/51 " 40 1024 .09ms crt Teletype EDSAC Maurice Wilkes at 10/46 5/49 Cambridge University " 36 512 1.4ms delay lines 3000 paper vacuum tape, teleprinter tubes med. room MANCHESTER U. MARK I Manchester University 1947 " 40 128 + 1024 1.8ms crt, [magnetic drum] paper 1300 tape, vacuum teleprinter, tubes switches med. room PILOT ACE National Physical Laboratory Teddington, England 10/48 5/50 " 32 352 .54ms delay lines cards 800 vacuum tubes 12 SEAC National Bureau of Standards 06/48 5/50 " 45 512 + 512 .86ms crt, delay lines, [magnetic tape & paper tape, Teletype 1290 vacuum tubes, 15,800 150 EDVAC Moore School, University of Pennsylvania IAS Computer Institute for Advanced Study, Princeton University 6/48 prototype 7/49 Storia degli Elaboratori - prof. Cristoforo Modugno - Pag. 146 wire] SWAC National Bureau of Standards Institute for Numerical Analysis 01/49 7/50 WHIRLWIND Servomechanisms 1945 Laboratory MIT 1951 Storia degli Elaboratori " " 41 16 256 2048 diodes .064ms crt, magnetic drum 2000 vacuum cards, tubes 2, paper tape 500 diodes .05ms crt, core (1953), [magnetic drum & tape] crt, paper tape, magnetic tape - prof. Cristoforo Modugno - 4500 vacuum tubes, 14,800 diodes 60 3,100 lg. rooms Pag. 147