PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE QUINTO ANNO LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE 1. QUINTO ANNO CLASSI QUINTE - STORIA-ED. CIVICA CONOSCENZE (N.B.: si tratta di indicazioni di massima, adattabili, da parte di ciascun docente, al concreto contesto della classe in cui opererà e alle esigenze emerse nello svolgimento effettivo dell’azione didattica, tenendo conto anche del fatto che, a partire dal presente anno scolastico, le ore settimanali a disposizione per l’insegnamento della Storia nelle classi quinte saranno, per tutti e tre gli indirizzi liceali del nostro Istituto, soltanto due). Primo trimestre: *Eventuale recupero di contenuti pregressi: *Il 1848 in Italia: la prima Guerra d’indipendenza. L’iniziativa democratica del 1849. *Le vicende della repubblica romana. *L’Italia della restaurazione post-quarantottesca e il Piemonte liberale di Vittorio Emanuele II e M. D’Azeglio. *C. Cavour e G. Mazzini: personalità, ideali, orizzonti e programmi politici. Il Piemonte di Cavour: modernizzazione dell’economia e laicizzazione dello Stato. Il “connubio” Cavour-Rattazzi (1852). *La politica estera del Regno di Sardegna fra il 1852 e il 1859. L’avvicinamento alla Francia di Napoleone III. Guerra di Crimea (1854-55), Congresso di Parigi (1856), accordi di Plombières (1858). *La Seconda guerra d’Indipendenza e l’armistizio di Villafranca. *Le annessioni della Toscana e dell’Emilia al Piemonte dopo i plebisciti del marzo 1860. Le cessioni territoriali alla Francia. L’iniziativa della Società Nazionale e la spedizione dei Mille. *I plebisciti del 1860 e la nascita del regno d’Italia. L’unificazione come risultato dell’iniziativa “dall’alto” e della mobilitazione “dal basso”. Il ruolo di Cavour. O. von Bismarck e la nascita del “Reich” tedesco. Profilo politico-ideologico di Bismarck. La “via tedesca” all’unità nazionale. Le guerre del periodo 1864-1870. La fine del “Secondo impero” francese. La pace di Francoforte e il “revanscismo” francese. La “Comune” parigina. La politica estera tedesca fra il 1871 e il 1890. Patto dei tre imperatori (1873), Congresso di Berlino (1878), Triplice Alleanza (1882). La seconda rivoluzione industriale: caratteri generali. Monopoli, “trusts”, “cartelli”. Il protezionismo. La questione operaia nell’Europa del XIX secolo e la nascita del pensiero socialista. K. Marx e la “Prima internazionale” (1864-76). Il “Sillabo” di Pio IX. Colonialismo, nazionalismo e imperialismo tra gli ultimi due decenni del sec. XIX e la vigilia della prima guerra mondiale: motivazioni economiche, politiche ed ideologiche. La politica interna ed estera della Destra storica: “piemontismo”, centralismo, repressione del brigantaggio, pareggio del bilancio, questione veneta e romana. Gli episodi di Aspromonte e Mentana. La “Convenzione di settembre”. La terza Guerra d’indipendenza. La conquista italiana di Roma e del Lazio. La reazione di Pio IX. I rapporti tra la Chiesa e lo Stato liberale italiano: la legge delle “Guarentige” (1871) e il “Non expedit” (1874). La “Sinistra” al governo in Italia (1876-87): A. Depretis. Trasformismo, riforma scolastica, riforma fiscale, riforma elettorale, protezionismo. Il mancato decentramento amministrativo. La svolta nella politica estera italiana dopo il 1882. La “Triplice alleanza”. L’avvio dell’espansione coloniale italiana. L’episodio di Dogali (1887). Francesco Crispi: autoritarismo e riformismo. La “guerra doganale” con la Francia. Il primo governo Giolitti. La sconfitta di Adua (1896). Caratteri e fenomeni della società di massa: urbanizzazione, consumi di massa, fabbrica di massa, istruzione, eserciti, politica di massa. Il voto alle donne. La seconda “Internazionale” (1889-1914). Rivoluzionari (massimalisti) e revisionisti. Papa Leone XIII e la “Rerum Novarum” (1891). La Germania di Guglielmo II e la “Weltpolitik”. La Triplice Intesa (1907). Il “caso Dreyfus” in Francia. La crisi di fine secolo in Italia. L’età giolittiana. Il liberalismo evoluzionista di G. Giolitti. Decollo industriale italiano, apertura alle organizzazioni rappresentative della masse popolari, riforma elettorale, “patto Gentiloni”. La guerra di Libia. Il nazionalismo italiano. La prima Guerra mondiale: cause occasionali e profonde. Dalla guerra di movimento alla guerra di posizione. Le nuove tecnologie militari. Interventisti e neutralisti in Italia. Il “patto di Londra”. L’atteggiamento dei socialisti italiani dinnanzi alla guerra: “non aderire, né sabotare”. La guerra come “guerra totale”. Svolgimento e conclusione della guerra. Le grandi battaglie del 1916. La “Strafexpedition”. Gli eventi del 1917 e del 1918. I “14 punti” di Wilson. I trattati di pace. Il “Diktat” contro la Germania. La nascita della Società delle Nazioni: debolezze e limiti di questa istituzione. La rivoluzione russa e l’instaurazione del sistema totalitario comunista. La “Rivoluzione di febbraio”. Abdicazione dello zar, governi provvisori, “soviet”. Il “dualismo di potere”. Lenin e le “Tesi di aprile”. La “Rivoluzione di Ottobre”. L’assalto al Palazzo d’Inverno. Il Consiglio dei commissari del popolo. L’Assemblea costituente e il colpo di Stato bolscevico. Guerra civile, terrore, polizia segreta. Armata rossa e Armata bianca. La “Terza internazionale” (1919). Vittoria dei bolscevichi (marzo 1920), guerra russopolacca (1920-21), nascita dell’URSS (dic. 1922). Morte di Lenin (1924) e dittatura di Stalin (1924-53). Piani quinquennali, “stacanovismo”, “grande purga” (1936-38), repressione dei “kulaki”, totalitarismo e culto della personalità. Secondo pentamestre: La Germania del primo dopoguerra: i sussulti rivoluzionari ed eversivi. La “Repubblica di Weimar”. La crisi economica del 1923 (“crisi della Ruhr”). Il tentato “putsch” di Hitler. Il piano Dawes. La Germania e l’Europa nell’epoca di pace e distensione fra il 1924 e il 1929. L’Italia post-bellica: crisi del sistema liberale e avvento del fascismo. Nascita e programma del Partito Popolare Italiano e dei Fasci di combattimento (1919). Avanzata del PSI. Massimalisti e riformisti. Il “biennio rosso”. “Questione fiumana” e mito della “vittoria mutilata”. L’iniziativa di G. D’Annunzio. L’ultimo governo Giolitti (giugno 1920-maggio 1921): soluzione della questione fiumana, occupazione delle fabbriche, inizio dello squadrismo fascista, nascita del Partito Comunista Italiano (genn. 1921). Il fascismo al potere (1921-22): fine del biennio rosso, squadrismo agrario, “blocchi nazionali”, fallimento del progetto giolittiano, governi Bonomi e Facta, nascita del PNF, “marcia su Roma”, responsabilità di Vittorio Emanuele III. Nascita del regime fascista (1922-25): istituzione del Gran Consiglio e della “Milizia”, liberismo economico, “riforma Gentile”, “legge Acerbo”, “blocchi nazionali”. Il “caso Matteotti” e l’”Aventino”. Il discorso di Mussolini del 3 g3nnaio 1925. Le “leggi fascistissime”. L’America degli anni Venti. La crisi economica del 1929 e le sue ripercussioni internazionali. Il “New Deal” di F.D. Roosevelt. La nascita del “Welfare State”. Caratteri e manifestazioni del totalitarismo: partito unico, mobilitazione delle masse, controllo pervasivo e capillare della società, culto della personalità, uso martellante della propaganda politica, ideologia unificante. L’ascesa politica del nazismo in Germania: la crescita del partito hitleriano fra il 1924 e il 1933, fra crisi economica e riemergente nazionalismo. Ideologia e programma del partito nazista. La Germania nazista. Incendio del Reichstag, elezioni del marzo ’33, scioglimento dei partiti, “notte dei lunghi coltelli”, nascita del “Terzo Reich”, leggi di Norimberga, “notte dei cristalli”, politica eugenetica. Il nazismo e le chiese cristiane. Ragioni del consenso di massa al nazismo. Politica estera della Germania nazista: uscita dalla Società delle Nazioni (ott.’33), primo tentativo di annettere l’Austria, riarmo. La conferenza di Stresa (apr. ’35). La guerra civile spagnola: cause, protagonisti, svolgimento, scenario internazionale. I “fronti popolari”. Le tappe di avvicinamento alla Seconda guerra mondiale fra il 1936 e il 1939 e il ruolo della Germania: “Asse Roma-Berlino”, “Patto Anti-Komintern”, guerra di Etiopia, annessione dell’Austria, patto di Monaco e annessione dei Sudeti alla Germania, smembramento del territorio cecoslovacco, politica dell’”appeasement” da parte di Francia e Inghilterra, conquista italiana dell’Albania, “Patto d’acciaio”, “patto di nonaggressione” russo-tedesco, invasione del “corridoio di Danzica”. Politica interna ed estera del fascismo. I patti lateranensi. La politica economica dal liberismo allo statalismo. La Guerra di Etiopia e l’alleanza con la Germania nazista. La seconda Guerra mondiale: premesse, svolgimento, caratteri generali. La Resistenza e la nascita della Repubblica in Italia. La Costituzione italiana. Il secondo dopoguerra in Italia, in Europa e nel mondo: linee generali. La “Guerra fredda”, la nascita dei nuovi organismi internazionali e le tappe dell’unificazione europea. L’Italia repubblicana: linee generali. COMPETENZE (sapere i contenuti disciplinari proposti) Individuare le condizioni storiche e le radici profonde da cui traggono origine le grandi questioni e le tendenze generali che contraddistinguono l’epoca presente. ABILITÀ (sapere applicare le competenze elencate) Comporre sintesi ordinate, efficaci e precise degli eventi storici esaminati, individuando i nessi causali che li articolano. Rielaborare ed esporre i temi trattati avvalendosi del lessico di base della disciplina. Avvalersi – in chiave interdisciplinare – delle conoscenze e degli strumenti concettuali desunti da altre materie di studio per meglio inquadrare e approfondire l’analisi degli eventi e delle vicende considerati. Impostare in chiave pluridisciplinare la riflessione e lo studio sui temi e gli argomenti oggetto di Unità di Apprendimento (UDA) eventualmente progettate dai rispettivi Consigli di Classe. METODOLOGIA Ciascun docente, tenuto conto delle caratteristiche degli alunni e della tipologia della materia, sceglierà di adottare le seguenti metodologie per proporre i contenuti disciplinari: Lezione frontale Lezione dialogata Utilizzo di sussidi didattici audiovisivi Se possibile, lezioni in compresenza con insegnanti UDA eventualmente programmate. cointeressati allo svolgimento delle PROVE DI VERIFICA Il numero e la tipologia delle prove di verifica saranno stabiliti in base alle caratteristiche della classe. Comunque, le prove di verifica non potranno essere meno di due per ciascun trimestre/pentamestre, di cui almeno una in forma di interrogazione orale. Eventuali prove scritte potranno essere somministrate nella forma (questionario a risposta multipla, saggio breve, domande sul modello della tipologia “B” della “Terza prova” dell’Esame di Stato, ecc.) ritenuta più conforme all’impostazione didattica di ciascun docente. Il Dipartimento assume la griglia di valutazione già in uso e riportata nei verbali delle riunioni degli anni scolastici precedenti, articolata negli indicatori “conoscenze”, “lessico”, “analisi” e “sintesi” e nei descrittori “negativo” (1 - 3), “gravemente insufficiente” (4 - 4,5), “insufficiente” (4/5 - 5,5), “quasi sufficiente” (5/6 - 6meno), “sufficiente” (6 - 6,5),”più che sufficiente” (6+ - 6,5), “discreto” (6/7 - 7), “più che discreto” (7+-7,5), “quasi buono” (7/8-8meno), “buono” (8-8,5), “ottimo” (9-10). Le prove di verifica e il profitto conseguito saranno puntualmente comunicati agli studenti e saranno disponibili per le famiglie mediante il registro online. N. B.: in conformità a quanto deliberato nella riunione del 20 ottobre 2014, il Dipartimento assume come obiettivi minimi (su conoscenze, competenze e abilità) quelli sopra riportati, valutati al livello della sufficienza con gli indicatori e i descrittori ivi segnalati. INTERVENTI PER L’APPROFONDIMENTO ED IL RECUPERO In considerazione alla risposta formativa della classe, il docente potrà prevedere momenti di approfondimento della propria disciplina. Per quanto riguarda il recupero si fa riferimento alla parte generale del POF. IL COORDINATORE DI MATERIA prof. Giulio Rama