Materiale di supporto per il “buon giorno” o altri brevi momenti di riflessione Le diverse feste Nelle seguenti pagine troverai le varie festività ricorrenti nelle principali religioni asiatiche. Andate e proclamate il Vangelo BUDDHISMO Il Vesak è la festività più importante del buddhismo ed è la festa comune a tutte le tradizioni. Si celebra il giorno della nascita, dell’illuminazione e della morte del Buddha. Buddha, secondo la tradizione buddhista, sarebbe nato nel giorno di luna piena del mese lunare del Vesak (il secondo mese del calendario buddhista, precisamente il quindicesimo giorno di questo mese), il 623 a.C. Sempre secondo la tradizione, nello stesso giorno avrebbe ottenuto l’illuminazione (all’età di 35 anni) e nel medesimo giorno (nell’anno 543 a.C.) all’età di 80 anni sarebbe avvenuto il maha-pari-nibbana (la grande estinzione definitiva, la morte del Buddha). L’anno della morte del Buddha, il 543 a.C., è anche l’anno da cui inizia il calendario buddhista (il corrispettivo quindi del nostro anno 0). Il mese lunare di Vesak coincide col periodo che va dalla seconda metà di aprile alla prima metà di maggio. Essendo il calendario buddhista lunare e il nostro solare, naturalmente non c’è una perfetta coincidenza e ogni anno il giorno della celebrazione del Vesak, nel calendario gregoriano muta. Comunque, secondo l’accordo firmato dallo Stato italiano e dall’Unione Buddhista Italiana, in Italia viene celebrato l’ultima domenica di maggio, ogni anno in una città diversa. « Molte feste legate a eventi della vita del Buddha si osservano in numerosi paesi secondo calendari e con modalità diverse in ciascuno di essi ». (Dizionario delle religioni, Buddismo, p.296) ISLAMISMO Sono quattro le principali feste religiose dell’Islam, anche se non tutte ugualmente importanti: 1. ‘Id al-Adha, la Grande Festa, (detta anche ‘Id al-Qurbân o al-‘Id al-kabîr) è la festa che commemora il sacrificio di Abramo, ha luogo il 10 del mese di Dhû-l-Hijja (12˚ mese lunare durante il quale ha luogo il pellegrinaggio alla Mecca secondo un rituale immutabile). In questo giorno si sacrifica per lo più un montone e lo si condivide nel seguente modo: 1/3 con la famiglia, 1/3 con gli amici, 1/3 con i bisognosi 2. ‘Id âl-Fitr, detta anche la Piccola Festa, la festa della “rottura del digiuno” di Ramadân, ha luogo il primo giorno del mese di Shawwâl. In questo giorno si ripete spesso il “takbîr” : Allah akbar (Dio è il più grande/ Dio è grande), si dà l’elemosina ai poveri prima della preghiera (salât al- ‘îd) che si recita molto presto al mattino. 3. “Al-Mawled al-nabawi”: la Natività del Profeta. Si celebra 71 giorni dopo l’inizio dell’anno dell’Egira, il 12 di Rabî’ al-Awwal. Festa popolare, ma di probabile imitazione del Natale cristiano. 4. ‘Ashûrâ: festa del “Decimo Giorno”, come indicato dal nome, perché si celebra il 10 di Moharram, il primo mese dell’anno dell’Egira. Di importanza particolare per gli sciiti per i quali è il punto culminante del lutto collettivo in memoria del martirio di Hossein a Karbalâ’ (Iraq), il cui pellegrinaggio mobilita milioni di fedeli. Andate e proclamate il Vangelo SANATHANA DHARMA (INDUISMO) Numerosissime sono le feste e i pellegrinaggi soprattutto negli alti luoghi santi (Bénarès, Hardwar, Gaya, Prayag...) e nei diversi templi del paese. “L’anno indiano é diviso in feste che corrispondono alle stagioni: 1. 2. 3. 4. 5. 6. Anno nuovo primo giorno dell’anno. Festa del Pongal a metà gennaio, raccolta del riso nel sud dell’India. Si festeggia il primo raccolto dell’anno. Unica festa induista che segue il calendario solare. Festa di Holi fine marzo, primavera nel nord dell’India. Festa di Ganesha in settembre nel sud. Festività dedicata alla divinità che viene invocata prima di intraprendere una nuova attività, un nuovo viaggio, un nuovo lavoro, un rito, ecc. Molto presente nella religiosità popolare. Festa di Dussehra settembre-ottobre, fine dei monsoni. Festa di Diwali, ottobre-novembre, festa della luce nel nord. Si festeggia l’arrivo della dea Lakshmi, dea dell’abbondanza nel duplice senso di spirituale e materiale. Dato che non c’è distanza tra lo spirituale e il temporale, la vitalità della fede religiosa si accorda con la celebrazione esuberante della vita”. (Brigitte TISON, Comprendre la culture indienne, 2005, Lyon, Chronique sociale) Naturalmente non sono solo le feste « delle stagioni » a essere presenti nel calendario induista. Ce ne sono molte altre : ad esempio il giorno del Rama-navami (in cui si festeggia la nascita di Rama), il Vasanta-Pancami (festa dedicata alla dea Sarasvati), l’Hanuman Jayanti (dedicata ad Hanuman, altra divinità molto popolare tra i devoti induisti), il Krishna Janmastami (giorno in cui si festeggia la nascita di Krishna), ecc. C’è anche l’anniversario della nascita di Gandhi, il Gandhi Jayanti. Andate e proclamate il Vangelo