La ricezione della teoria dell`evoluzione di Darwin in T ilh d d Ch di

III colloquio italo russo “Darwin, la scienza e la fede: scuole europee e russe a
confronto centocinquanta anni dopo L’origine delle specie”
PISA – 19-20 Febbraio 2010
La ricezione della teoria
dell’evoluzione di Darwin in
T ilh d de
Teilhard
d Chardin
Ch di
Silvana Procacci
Dip. di Filosofia, Università di Perugia
Et
Etruscan
Local
L
l Group
G
- Italy
It l
D
Darwin
i e Teilhard
T ilh d
L'evoluzione per selezione naturale è stata sostenuta da
Charles Darwin. Un raffronto con il p
pensiero di P. Teilhard
de Chardin dimostra che i due scienziati presentano
concezioni sull'evoluzione anche molte distanti:
per Teilhard "evoluzione" significa evoluzione cosmica,
cosmica
globale, e tale termine non è mai usato come sinonimo di
darwinismo,, che è una "teoria" sui meccanismi di
trasformazione e di speciazione dei viventi.
Tuttavia è possibile dire che esistono dei concetti
darwiniani che vengono ripresi da Teilhard, mentre per
altri aspetti egli se ne discosta nettamente.
Darwin e l’evoluzionismo
l evoluzionismo
In estrema sintesi, le idee di Darwin si basavano su quattro
osservazioni fondamentali:
1. le
l specie sono dotate
d
d una grande
di
d fertilità
f l à e producono
d
numerosi discendenti che possono raggiungere lo stadio
adulto;
2. le popolazioni rimangono grosso modo delle stesse
dimensioni,, con modeste fluttuazioni;;
3. le risorse di cibo sono limitate (anche se relativamente
costanti);
Come conseguenza dei tre punti precedenti, è, dunque,
possibile dedurre che verosimilmente in ogni ambiente vi sia
tra gli individui una lotta per la sopravvivenza.
Darwin e l’evoluzionismo
4. sui viventi agisce la “selezione naturale”: in un mondo
di popolazioni stabili, dove ogni individuo deve lottare
per sopravvivere,
i
quelli
lli con le
l “migliori”
“ i li i” caratteristiche
tt i ti h
avranno maggiori possibilità di sopravvivenza e così di
trasmettere quei tratti favorevoli ai loro discendenti.
discendenti Col
trascorrere delle generazioni, le caratteristiche
vantaggiose
gg
diverranno dominanti nella p
popolazione.
p
Il corollario di tutto ciò è che la selezione naturale,
naturale se
portata avanti abbastanza a lungo, produce dei cambiamenti
in una popolazione, conducendo eventualmente alla
formazione di nuove specie (“speciazione”).
L’
L’evoluzione:
l i
da
d Darwin
D
i a Teilhard
T ilh d
Teilhard e l’evoluzione:
Continuità e originalità
Teilhard de Chardin accetta i meccanismi proposti da
Darwin, ma li dichiara insufficienti per descrivere l’intero
processo evolutivo.
TdC vede il mondo come un’entità in via d’organizzazione
convergente in cui spirito e materia sono «due
d facce
f
( fasi)
(o
f )
d’una stessa realtà» , perché gli «oggetti e gli esseri hanno
la tendenza a raggrupparsi in insiemi sempre più complessi
e integrati. Questa complicazione è caratterizzata da un
parametro speciale:
p
p
quanto p
q
più la complessità
p
aumenta,,
cioè più c’è progresso nell’assestamento e nella centrazione,
tanto più la coscienza appare all’interno».
Teilhard e l’evoluzione:
Continuità e originalità
Principali punti di continuità e originalità di TdC rispetto a
Darwin:
1.
trasformazione biologica
g
((darwinismo)) vs evoluzione
globale (cosmogenesi)
2.
materia e spirito: il rifiuto del dualismo
3.
caso/necessità oppure ortogenesi?
4
4.
evoluzione
l i
culturale
lt l
5.
può coniugare
g
con il teismo
come l’evoluzionismo si p
1 - Trasformazione biologica vs
evoluzione
l i
globale
l b l
Darwin guarda all'evoluzione in termini di "meccanismi di
trasformazione", mentre TdC, amplia la visuale al punto da
considerare l’evoluzione come un fenomeno globale che
coinvolge la trasformazione cosmica (cosmogenesi),
biologica (biogenesi),
(biogenesi) culturale e spirituale (noogenesi).
(noogenesi)
Dunque in
D
i TdC il termine
t
i evoluzione
l i
non sii riferisce
if i
alla
ll sola
l
evoluzione biologica e non può nemmeno essere fatto
equivalere a teoria sintetica o a neodarwinismo. Al
contrario, per TdC l’evoluzione è una legge generale di
successione e di trasformazione di tutti i fenomeni naturali
nello spazio-tempo
Convegno Internazionale di Paleontologia
e Biologia - Parigi, 17-23 aprile 1947
1)
2))
3)
L’evoluzione zoologica è un fatto empirico indiscutibile
Unanimità sul ruolo base del caso ((combinazione fortuita
dei geni cromosomici) all’inizio di ogni processo evolutivo.
Per questa ragione è il corpuscolare (si potrebbe dire
l’
l’atomismo)
) che
h riappare o più
ù esattamente si prolunga
l
nel cuore profondo di ogni meccanismo della Vita
U
Unanimità
i ità sull principio
i i i stesso
t
d l metodo
del
t d scientifico
i tifi
i
in
Biologia, che consiste, per lo studioso, nell’estendere al
massimo ll’approccio
approccio naturalistico nella realizzazione e nel
funzionamento degli esseri viventi
TdC
dC è quindi
i di d
darwiniano
i i
?
M
Meccanismi
i i evolutivi
l ti i
Questa selezione è interamente automatica (selezione
naturale)?
Oppure per spiegare l’organizzazione generata dalle
circostanze
i
t
casualili siamo
i
costretti
t tti a far
f
i t
intervenire
i
l’influsso di qualche fattore selettivo interno, vale a dire un
qualche psichismo?
In altri termini, sì o no, gli automatismi della Vita
s’incrementano solo automaticamente?
TdC
dC è anche
h neo-lamarckiano
l
ki
?
2 - Materia & Spirito: il rifiuto del
dualismo
«Considerata nella sua interezza, nella sua totalità temporale e
spaziale, la Vita rappresenta il termine di una trasformazione
di grande ampiezza, durante la quale quella che chiamiamo la
"Materia" s'inverte, si avvolge su di sé, s'interiorizza e
l'operazione copre l'intera storia della Terra.
Terra
Il fenomeno spirituale non è dunque una specie di breve
lampo nella notte ma tradisce un passaggio graduale e
sistematico dall'inconscio al cosciente, e dal cosciente
all'autocosciente»
In questo senso l’evoluzione esprime la capacità della Materia
di diventare sempre più cosciente, liberando l’altra sua faccia:
lo Spirito.
M t i
Materia↔Spirito
S i it
Il «Cosmo non può essere interpretato come una polvere di
elementi incoscienti sui quali fiorirebbe incomprensibilmente
la Vita,
Vita come un accidente o una muffa.
muffa Ma è,
è
fondamentalmente e in primo luogo, vivente; e, in fondo,
l'intera sua storia è solo un'impresa
p
psichica immensa: la
p
lenta e progressiva concentrazione di una coscienza diffusa
che sfugge gradualmente ai condizionamenti "materiali" in cui
l avvolge,
la
l
secondariamente
d i
t , uno stato
t t iniziale
i i i l di estrema
t
pluralità. In questa prospettiva, l'Uomo rappresenta nella
Natura nient
nient'altro
altro che una zona di emersione, in cui culmina e
si rivela proprio questa evoluzione cosmica profonda. [...] Non
è più nella Natura l'enigma sterile o la nota che stona. È la
chiave
hi
d ll cose, è l'armonia
delle
l'
i ultima»
lti
Materia Spirito
Materia↔Spirito
Lo Spirito non emergerebbe così dalla Materia, ma sarebbe
un principio originario che opera come unificazione del
molteplice, e di cui il livello materiale, proprio come
sosteneva Leibniz, è solo forza passiva la cui attività è mera
inerzia e resistenza.
resistenza Questo ci spiega anche come,
come per
Teilhard, non può esistere Materia in cui non sia attiva, fin
dall’inizio,
dall
inizio, ll’energia
energia radiale
TdC è un panpsichista ?
La Materia
«Esterno» ed «Interno»
] L’ «Esterno» è la semplice materia governata da leggi
meccaniche, descritta nei suoi legami e nelle sue
dimensioni misurabili dalla scienza: qui regna la legge
dell’entropia.
] L’ «Interno» è caratterizzato dallo stato di complessità
raggiunto, dalla dimensione spirituale, o centrità o
psichismo: analizzata sotto questo aspetto, la realtà
“cade verso l’alto in forme di organizzazione sempre più
perfette”
L’E
L’Energia
i e le
l sue forme
f
]
Energia tangenziale: si manifesta nella corpuscolarizzazione: è ll’energia
energia formulabile dal punto di vista
quantitativo.
]
Energia radiale o psichica: è la forza motrice
dell’evoluzione,
mette
in
movimento
l’energia
tangenziale e spinge pertanto la materia ad avvolgersi
su se stessa, a unificarsi e centrarsi e, infine, a
complessificarsi: in questo senso si oppone al secondo
principio della termodinamica. Esprime l’interno della
Materia.
La realtà (Welstoff ) come un
continuum
La Stoffa dell’universo (Welstoff) è, indissolubilmente,
spirito-materia.
Si giunge così a concludere che un aspetto di interiorità
degli esseri (psichismo), evidente certamente nell’uomo ma
anche
h neglil animali,
l sussiste fino
f
aglil stadi
d della
d ll realtà
l à più
ù
elementari, sebbene infinitamente diluita
TdC è quindi un panpsichista nel senso che lo
Spirito anima la Materia dal suo interno e, allo
stesso tempo, è un naturalista ontologico
perché afferma che gli eventi spazio-temporali
costituiscono
tit i
l totalità
la
t t lità dell’universo
d ll’ i
fi i
fisico.
Rifiuto del dualismo
Quando Teilhard pone la vita e la coscienza come proprietà
cosmiche, intende dire che ll’una
una e ll’altra,
altra, ai livelli inferiori,
rimangono celate, ma esistono allo stato latente, mentre a
quelli superiori è palese e, nell’uomo, sono di uguale
spessore.
Così la struttura del mondo è insieme continua e
discontinua, materiale e spirituale assieme. Lungi dall’avere
approdi materialisti,
materialisti l’evoluzionismo teilhardiano pone alla
sua base l’unione di Spirito e Materia.
3 - Caso oppure ortogenesi?
]
Ortogenesi: teoria dell’evoluzione rettilinea, caratterizzata dallo sviluppo
pp o dalla regressione
g
di un dato
organo o carattere in modo continuo e senza
deviazioni. Per TdC nelle mutazioni si presenta una
linea evolutiva di maggiore probabilità,
probabilità come se i dadi
fossero in qualche modo truccati.
]
TdC: «La lotta darwiniana per l'esistenza presuppone
negli elementi in competizione un senso ostinato di
Conservazione e di Sopravvivenza nel quale si
ripresenta e si concentra l'essenza stessa di tutto il
mistero».
La centro-complessità
]
]
]
Al contrario di Darwin, Teilhard sostiene un’evoluzione
orientata intesa come un’evoluzione che si sviluppa
addittivamente e forma monadi dotate di crescente
centro-complessità.
Ma TdC
d non ha
h studiato
d
i meccanismi evolutivi
l
d l
del
singolo: è essenzialmente attratto dall'archivio del tempo
racchiuso negli strati geologici e nei fossili animali,
animali
piuttosto che dalle mutazioni genetiche.
In ogni caso,
caso nel 1921,
1921 TdC non teme di affermare che la
specie Homo si sarebbe sviluppata da un piccolo
tarside!!!!
http://www.biosferanoosfera.it/scritti/LE%20CAS%20PILTDOWN.pdf
4 - Evoluzione culturale
]
Insieme a Vladimir Vernadskij e al
filosofo francese Eduard LeRoy,
LeRoy
Teilhard pensa e conia il termine
Noosfera per aggiungere e
distinguere la sfera pensante alle
altre sfere terrestri.
]
Ciò colloca la sua visione
evolutiva
in
ambito
più
lamarckiano che darwinistico.
La Noosfera come prodotto del
processo cosmico
(P. Teilhard de Chardin)
La Noosfera: il sistema nervoso
dell’Umanità
La Noosfera, come un organismo, ha:
] un apparato ereditario,
ereditario formato dalla memoria collettiva
dell’umanità, trasmessa tra le generazioni attraverso la vita
sociale e ll’attività
attività educativa;
] un apparato meccanico, dovuto agli strumenti meccanici
costruiti
t iti dall’uomo
d ll’
che
h costituiscono
tit i
il prolungamento
l
t
“biologico” delle sue capacità di azione;
] un apparato cerebrale, dato dalla reciproca interazione
delle coscienze, amplificata dalla tecnica.
Il post-umano:
t
il Punto
P t Omega
O
La Noosfera:
] è una rete neuronale,
neuronale che andrebbe a formare un
centro, un pensare all'unisono, una sorta di "cervello di
cervelli" con una basa fisica di implementazione,
p
, centro
anche di spirito e non solo di informazione;
] ha una memoria collettiva;
] è un centro sovraumano a due facce: una immanente
(Umanità) e una trascendente (Omega)
5 - L’evoluzionismo è coniugabile
con il teismo?
t i
?
Darwin ha messo in crisi l'idea di un ordine e di
un'armonia
un
armonia trasportata dall
dall'esterno
esterno alla natura,
natura
dando un forte colpo alla teologia naturale.
Come risponde Teilhard de Chardin ?
O
Omega:
Dio
Di tutto
t tt in
i tutti
t tti
Teilhard:
] prende le distanze dal Dio-energia proposto dalla scienza,
scienza
una forma di panteismo materialista, a cui lui sente di
poter contrapporre
p
pp
la nozione di Energia
g p
pensante,, p
per
evitare che Omega sia meno evoluto di ciò che anima;
] la progressiva centrazione implica necessariamente una
forma trascendente di Dio-persona: dal momento che
l'evoluzione si è andata via via sempre più centrandosi e
personalizzandosi fino ad esprimersi nell'uomo,
nell'uomo il termine
ultimo non potrà essere identificato nel Tutto, ma dovrà
essere massimamente personalizzato e trascendente, pena
l'essere inferiore agli elementi che domina;
O
Omega:
Dio
Di tutto
t tt in
i tutti
t tti
Teilhard:
] Dio acquista così la connotazione di un Centro
superpersonale Oltre-umano, emergente dal Molteplice,
che non coincide con la somma dei centri p
personali inferiori
che gli sottostanno
] La perfezione non è all’inizio della creazione, ma alla fine,
e comporta la cooperazione dell’uomo.
TdC dialogo
TdC:
di l
scienza-teologia
i
t l i
]
“Anche l'esito di un processo naturale veramente
contingente può rientrare nel piano provvidenziale di Dio
per la creazione” (documento della Commissione teologica
internazionale, Comunione e servizio, La persona umana
creata a immagine di Dio, 2004,
2004 approvata dall’allora Card.
Card
Ratzinger, papa Benedetto XVI)
]
“Ciò che agli occhi del non credente sembra opera del
caso, agli occhi del credente è il segno dell'opera della
P
Provvidenza
id
che
h agisce
i
lib
liberamente
t e senza alcun
l
vincolo
i
l
di necessità per far compiere alla natura i passi necessari
per giungere all
all'uomo”
uomo (L.Galleni,
(L Galleni Scienza e teologia)
Contingenza del mondo,
grandezza di Dio
] Tommaso: autonomia
delle cause seconde
] H. Jonas: il divino si è
contratto per lasciare
posto al divenire
autonomo della
creazione
] “Dio non fa le cose, ma fa
in modo che le cose si
facciano” (P.Teilhard de
Chardin, Scienza e Cristo)
] Quale atto più grande che
sottomettersi alle leggi
fisiche e biologiche del
mondo? Contingenza
g
=
caso e canalizzazioni (J.
Arnould, La teologia dopo
Darwin)
E l i i
Evoluzionismo
tra
t scienza
i
e fede
f d
Teilhard de Chardin sostiene:
piani tra scienza e fede ((occorre
™ la distinzione di p
distinguere i piani metodologici)
™ l’autonomia della ricerca scientifica
™ l’autonomia di Dio (Dio non è più un “grande orologiaio”)
ma anche
™ la contingenza e l’autonomia della creazione
™ il ruolo
l dell’uomo
d ll’
come cooperante
t alla
ll creazione
i
di i
divina
™ una spiritualità matura: responsabilità dell’uomo per le
proprie
i azioni.
i i
C
Conclusioni
l i i
™ Il pensiero di Darwin ha segnato una rivoluzione nella
conoscenza scientifica, e anche Teilhard de Chardin ne
assorbe
b le
l linee
li
di fondo.
f d
™ D’altra parte Teilhard spinge ancora più avanti la teoria
darwiniana a favore di una evoluzione costruttiva che
supera, in una visione di cosmogenesi, quella
essenzialmente selettiva di Darwin.
Darwin
™ Pur con tutti i limiti teoretici e scientifici insiti nelle tesi
teilhardiane tale visione apre interessanti prospettive e
teilhardiane,
in maniera coerente sembra in grado di superare le
storiche diffidenze del teismo nei confronti del pensiero
evoluzionistico.
Evoluzione come Cosmogenesi
Evoluzione selettiva darwiniana
Gerarchia di livelli integrati
g
(per la biologia: teoria biosfero-centrica)
Livello di base molecolare
(per la biologia: teoria gene-centrica)
Causazione dal basso e dall'alto
Causazione dal basso
Proprietà emergenti
(imprevedibilità delle novità evolutive)
Non esistono proprietà emergenti
Causazione a rete e libertà dei sistemi Causazione lineare e determinismo
complessi
Bidirezionalità dell'informazione
Unidirezionalità dell'informazione
(in biologia: dal genotipo al fenotipo e dal (in biologia: dal genotipo al fenotipo)
fenotipo, e quindi dall'ambiente, al genotipo)
biologia:
la
morfogenesi
In biologia: la morfogenesi e l'organizzazione In
dipendono
d
pe do o da
dall'espressione
esp ess o e ge
genica
ca regolata
ego ata l'organizzazione
o ga
a o ed
dipendono
pe do o da set d
di ge
geni
da sistemi epigenetici interattivi (autopoiesi)
Le parti sono subordinate all'intero
e
L'intero è subordinato alle parti
Il "campo" è un sistema integrato entro cui si Il "campo" è un'astrazione o costruzione
svolgono i processi morfogenetici
senza proprietà reali
Condizioni al contorno e "constraints"
constraints hanno Condizioni al contorno e "constraints"
constraints hanno
importanza fondamentale in biologia
importanza solo accessoria in biologia
Evoluzione come Cosmogenesi
g
Evoluzione selettiva darwiniana
La
cooperazione
(interazioni La competizione è il principale fattore
costruttive, simbiosi, socialità) è evolutivo
fondamentale nell
nell'evoluzione
evoluzione
Il genoma è un sistema dinamico e
interconnesso; rapporti epigenetici
legano fenotipo, genotipo e ambiente;
la trasmissione ereditaria non è solo
genetica ma anche epigenetica.
L selezione
La
l i
naturale
t l non è il solo
l
meccanismo
per
un'evoluzione
adattativattiva,
ma
esiste
un
meccanismo basato sulle
s lle interazioni
inte a ioni
fra fenotipo, genotipo e ambiente. Ne
consegue un'evoluzione costruttiva o
organizzativa (visione sistemica o
dell'organizzazione)
Importanza
della
t
transdisciplinarità
di i li ità
multi
Il genoma è il solo responsabile della
trasmissione ereditaria.
La selezione naturale è il solo possibile
agente di una evoluzione adattativa.
La sola evoluzione possibile è
riduzionistica
id i i ti
perché
hé basata
b
t solo
l suii
geni e sulla loro variabilità casuale.
e Importanza della specializzazione
S
Spunti
ti di riflessione
ifl
i
1
] La scienza in quanto tale non può né mostrare né
negare ll'esistenza
esistenza di un disegno superiore,
superiore ma può
aprire a riflessioni di natura filosofica e teologica
] “La scienza, da sola, non può scoprire Cristo, ma Cristo
colma i vuoti che [nonostante] la scienza,
scienza nascono nel
nostro cuore”, (P. Teilhard de Chardin, Scienza e Cristo,
p. 64))
p
S
Spunti
ti di riflessione
ifl
i
2
]
In conclusione: si può essere buoni scienziati
evoluzionisti pur essendo credenti,
credenti così come cattivi
credenti pur negando l’evoluzione.
]
Non è il darwinismo, ma l’uomo ad avere bisogno di
risposte,
p
, di valori che non p
possono venire dalla scienza,,
ma solo dalla fede.
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g
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