16_01_Focus-Cheratite puntata superficiale in esiti di asportazione

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Focus on...
CHERATITE PUNTATA SUPERFICIALE IN ESITI
DI ASPORTAZIONE DI NEURINOMA
Fabio Mazzolani
Centro Oculistico Bergamasco
Uomo di 70 anni sottoposto ad
asportazione di neurinoma del VIII
nc con coinvolgimento dell'angolo
pontocerebellare, si presenta per
insorta cheratite associata a residuo
lagoftlamo secondario. Il paziente
risultava monocolo per pregressa
maculopatia nell'occhio adelfo. I
neurinomi sono tumori che originano
dalle cellule di Schwann, possono
interessare tutti i nervi intracranici,
ma prevalentemente vengono
riscontrati nell´ottavo nervo cranico
(composta dal nervo acustico e da
quello vestibolare). Si localizzano
solitamente, nell´angolo fra
il cervelletto ed il ponte, nella
fossa cranica posteriore, e la
progressione è lenta.
Tipicamente si presenta negli adulti,
(picco di incidenza tra 40 e 60 anni).
Le femmine sono due volte più
colpite che i maschi. Il neurinoma
dell´acustico rappresenta il 6%
di tutti i tumori encefalici primitivi.
L´incidenza annuale è di 1 caso
ogni 100.000 persone. I sintomi
più frequenti sono determinati dalla
progressiva compressione sull´ottavo
nervo cranico. Si assiste quindi ad
un progressivo calo dell´udito, ronzio
all´orecchio, vertigini e disequilibrio.
I neurinomi posso ulteriormente
comprimere anche altre strutture a
livello dell’angolo ponto-cerebellare
potendo generare: dolori ed
ipoestesie di tipo trigeminale,
ipostenia ai muscoli facciali, diplopia,
difficoltà alla deglutizione, disturbi del
gusto, difficoltà nella deambulazione,
nausea/vomito e cefalea.
L’indicazione al trattamento dipende
dalle dimensioni del tumore e dai
sintomi accusati dal paziente.
Le opzioni possibili comprendono
l’osservazione, la radiochirurgia, la
chirurgia. Ogni forma di trattamento
presenta dei rischi, in questo caso
i principali sono il danno sul nervo
facciale (VII nervo cranico) ed
acustico.
La paralisi del VII nervo cranico
determina un deficit del muscolo
orbicolare, del muscolo frontale
e dei muscoli mimici del viso
con conseguente impossibilità
a chiudere le palpebre. Questa
condizione prende il nome di
lagoftalmo ed è associata ad una
paralisi della regione frontale e
del terzo medio del volto (la zona
compresa tra le palpebre inferiori e la
bocca) e del terzo inferiore (bocca).
La scelta terapeutica è ricaduta
sulla formulazione a collirio per
facilitare il paziente nell'applicazione
data la monocularità e riducendo
i fenomeni di appannamento
solitamente presenti con l'utilizzo di
pomate oftalmiche sia terapeutiche
(antibiotico unguento) sia coadiuvanti
(retinolo). La colorazione con
fluoresceina sodica è percepibile
nella tonalità del bianco mediante
fluoroscopia con HRA (Heidelberg
Spectralis, Heidelberg Germany)
focalizzato per il segmento anteriore
evidenzia disepitelizzazione
corneale centrale diffusa associato
a iperemia e iniziale chemosi
congiuntivale.Fluoroscopia a
sinsitra: paziente prima della terapia.
Fluoroscopia a destra: paziente a
distanza di 7 giorni, dall’assunzione
di soluzione idratante combinata
di Sodio Ialuronato 0,1% e
Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5%
(Optive Fusion™, Allergan).
L'analisi comparativa mette in
evidenza l'importante riduzione
della cheratite puntata superificale
prima coinvolgente l'intera
cornea grazie all'utilizzo di
soluzione idratante combinata
di Sodio Ialuronato 0,1% e
Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5%
(Optive Fusion™, Allergan).
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