52 Focus on... CHERATITE PUNTATA SUPERFICIALE IN ESITI DI ASPORTAZIONE DI NEURINOMA Fabio Mazzolani Centro Oculistico Bergamasco Uomo di 70 anni sottoposto ad asportazione di neurinoma del VIII nc con coinvolgimento dell'angolo pontocerebellare, si presenta per insorta cheratite associata a residuo lagoftlamo secondario. Il paziente risultava monocolo per pregressa maculopatia nell'occhio adelfo. I neurinomi sono tumori che originano dalle cellule di Schwann, possono interessare tutti i nervi intracranici, ma prevalentemente vengono riscontrati nell´ottavo nervo cranico (composta dal nervo acustico e da quello vestibolare). Si localizzano solitamente, nell´angolo fra il cervelletto ed il ponte, nella fossa cranica posteriore, e la progressione è lenta. Tipicamente si presenta negli adulti, (picco di incidenza tra 40 e 60 anni). Le femmine sono due volte più colpite che i maschi. Il neurinoma dell´acustico rappresenta il 6% di tutti i tumori encefalici primitivi. L´incidenza annuale è di 1 caso ogni 100.000 persone. I sintomi più frequenti sono determinati dalla progressiva compressione sull´ottavo nervo cranico. Si assiste quindi ad un progressivo calo dell´udito, ronzio all´orecchio, vertigini e disequilibrio. I neurinomi posso ulteriormente comprimere anche altre strutture a livello dell’angolo ponto-cerebellare potendo generare: dolori ed ipoestesie di tipo trigeminale, ipostenia ai muscoli facciali, diplopia, difficoltà alla deglutizione, disturbi del gusto, difficoltà nella deambulazione, nausea/vomito e cefalea. L’indicazione al trattamento dipende dalle dimensioni del tumore e dai sintomi accusati dal paziente. Le opzioni possibili comprendono l’osservazione, la radiochirurgia, la chirurgia. Ogni forma di trattamento presenta dei rischi, in questo caso i principali sono il danno sul nervo facciale (VII nervo cranico) ed acustico. La paralisi del VII nervo cranico determina un deficit del muscolo orbicolare, del muscolo frontale e dei muscoli mimici del viso con conseguente impossibilità a chiudere le palpebre. Questa condizione prende il nome di lagoftalmo ed è associata ad una paralisi della regione frontale e del terzo medio del volto (la zona compresa tra le palpebre inferiori e la bocca) e del terzo inferiore (bocca). La scelta terapeutica è ricaduta sulla formulazione a collirio per facilitare il paziente nell'applicazione data la monocularità e riducendo i fenomeni di appannamento solitamente presenti con l'utilizzo di pomate oftalmiche sia terapeutiche (antibiotico unguento) sia coadiuvanti (retinolo). La colorazione con fluoresceina sodica è percepibile nella tonalità del bianco mediante fluoroscopia con HRA (Heidelberg Spectralis, Heidelberg Germany) focalizzato per il segmento anteriore evidenzia disepitelizzazione corneale centrale diffusa associato a iperemia e iniziale chemosi congiuntivale.Fluoroscopia a sinsitra: paziente prima della terapia. Fluoroscopia a destra: paziente a distanza di 7 giorni, dall’assunzione di soluzione idratante combinata di Sodio Ialuronato 0,1% e Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5% (Optive Fusion™, Allergan). L'analisi comparativa mette in evidenza l'importante riduzione della cheratite puntata superificale prima coinvolgente l'intera cornea grazie all'utilizzo di soluzione idratante combinata di Sodio Ialuronato 0,1% e Carbossimetilcellulosa Sodica 0,5% (Optive Fusion™, Allergan).