Serata a tema: Le malattie rare Dott.ssa Marta Frittoli Ospedale San Raffaele Le malattie rare sono note anche come “orfane” ü Presentano una soglia di prevalenza di non più di cinque pazienti su 10.000 in linea con il regolamento (CE) n. 141/2000 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 1999, concernente i medicinali orfani. ü Si stima che esitano 5.000-7.000 malattie rare, solo una parte delle quali è suscettibile di un trattamento farmacologico. ü Solo l’1% di esse sia attualmente oggetto di trattamenti approvati nella UE. ü In generale comprendono alcuni tumori, particolari condizioni metaboliche, malattie del sistema nervoso e disturbi muscolo-scheletrici. ü La bassa prevalenza e l’elevata complessità rappresentano la causa dello scarso interesse per il loro studio, la produzione di farmaci e l'istituzione di piani sanitari e di assistenza. Per questa assenza di attenzioni vengono definite malattie "orfane”. Caratteristiche delle malattie rare ü 85 to 90% sono croniche, severe, invalidanti ü 80% sono genetiche ü Lla diagnosi spesso richiede anni e I pazienti passano da uno specialista all’altro ü Il trattamento è spesso sperimentale, non sempre a disposizione ü I costi possono essere molto elevate ü Le strutture di supporto sono talora carenti o inesistenti Il fatto che numerose malattie rare comportino un quadro clinico grave e/o presentino un andamento cronico-invalidante, induce a considerarle patologie ad elevato peso individuale, familiare e sociale. Screening neonatale ü Cos'è lo screening neonatale Nell'ambito dei programmi di medicina preventiva, tutti i neonati vengono sottoposti gratuitamente a semplici esami che permettono di individuare precocemente alcune malattie congenite. La Legge Nazionale n° 104 del 05/02/92 prevede lo screening neonatale per Fenilchetonuria, Ipotiroidismo Congenito e Fibrosi Cistica e Sindrome Adreno Genitale. ü Perché lo screening neonatale? Lo scopo dello screening è quello di individuare prima della comparsa dei sintomi malattie congenite per le quali una diagnosi precoce consente di iniziare rapidamente terapie specifiche che permettono una crescita e uno sviluppo adeguato e un buono stato di salute del bambino affetto Screening neonatale ü Lo screening neonatale in pratica • Raccolta di qualche goccia di sangue su una speciale carta, per ottenere il così detto “spot di sangue essiccato su carta”, pungendo il tallone del neonato tra le 48 e 72 ore dalla nascita. • Spedizione al Centro di Screening Neonatale di riferimento. • Il campione verrà sottoposto ai test necessari. In caso di test positivi il neonato verrà sottoposto a un richiamo per effettuare ulteriori controlli. ü Se venite richiamati per effettuare un controllo non è detto che il vostro bambino sia malato; ü Anche se è estremamente raro, è possibile che il test effettuato risulti negativo ma il neonato sia affetto da una delle patologie incluse nello screening; ü Se anche venite richiamati per un controllo ma i test successivi risultano negativi, il vostro disagio serve per tutti quei bambini in cui invece la diagnosi viene confermata: rientra in un programma di medicina preventiva collettiva; ü La storia naturale di queste patologie cambierà. Le conoscenze contribuiranno a migliorare la diagnosi e il trattamento e questo grazie anche alla vostra famiglia. Ricordate che: Screening neonatale esteso ü Lo screening esteso è iniziato in Toscana dal 2004 allargando il pannello delle malattie oggetto di screening a oltre 40 malattie metaboliche. Al momento è effettuato gratuitamente a tutti i neonati in Lombardia. ü Le Malattie Metaboliche comprendono un ampio gruppo di malattie ereditarie causate da difetti genetici del metabolismo. ü Scopo: identificare precocemente un neonato affetto in modo da instaurare una terapia dietetica e/o farmacologica e di migliorare la prognosi a lungo termine. Malattie Metaboliche sottoposte a Screening: - difetti nel metabolismo degli aminoacidi - difetti nel metabolismo degli acidi organici - difetti del ciclo dell' urea - difetti della beta ossidazione degli acidi grassi Screening neonatale esteso Le malattie sottoposte a screening sono per lo più appartenenti al gruppo delle acidurie organiche (37%), seguite dal gruppo dei difetti dell’ossidazione degli acidi grassi (25%) e dal gruppo aminoacidopatie (23%). Malattie rare endocrinologiche ü Attualmente classificate 346 malattie rare endocrinologiche (SIE) ü Gruppo di patologie eterogeneo, che comprende patologie tiroidee, disordini metabolici minerali e ossei, patologie legate a squilibri ormonali, patologie di pancreas, surreni, paratiroide. Ne sono esempi: il deficit di ACTH (ormone adrenocorticotropo), la sindrome di Kallmann, gli iperaldosteronismi primitivi, la sindrome adrenogenitale, le poliendocrinopatie autoimmuni, eccetera.. ü Le manifestazioni cliniche sono varie, correlate al grado e al tipo di coinvolgimento dell’apparato (basso peso alla nascita, ipoglicemia, genitali ambigui, displasie scheletriche…) ü Nella maggior parte dei casi, il trattamento consiste nella terapia sostitutiva con gli ormoni deficitari (ad esempio ipotiroidismo congenito, deficit 21-idrossilasi) ove il quadro clinico e di laboratorio lo richieda. Sindrome adrenogenitale o iperplasia surrenalica congenita (SAG) ü 1/10.000 - 18.000 nati vivi. Dovuta ad alterazioni del gene responsabile della produzione di un enzima, la 21 idrossilasi nella maggior parte dei casi, coinvolto nella biosintesi degli ormoni surrenalici, il cortisolo e l'aldosterone. ü Patologia dovuta sia agli effetti dell'assenza o carenza di cortisolo ed aldosterone, sia all'eccesso degli intermedi della loro biosintesi. ü Tali precursori, tra cui il 17-idrossi progesterone, sono coinvolti anche nella biosintesi di alcuni ormoni sessuali maschili à accumulo che si traduce in un'attivazione non fisiologica della biositesi di tali ormoni sessuali maschili, che risultano quindi presenti in eccesso. Paziente è di sesso femminile à virilizzazione dei caratteri sessuali primari e secondari. ü Meccanismo alimentato dall'ipofisi, una ghiandola posta nel cranio. In condizioni di assenza di cortisolo invia alle ghiandole surrenali un segnale di stimolo alla sua produzione (attraverso l'ormone adenocorticotropo o ACTH) à l'ingrossamento delle ghiandole (iperplasia) ed ulteriore accumulo di 17-idrossiprogesterone. SAG (2) ü Come si manifesta? Forma classica con perdita di sali (assenza di cortisolo e aldosterone, incremento degli androgeni) à virilizzazione sia nei maschi che nelle femmine à crisi surrenalica acuta (vomito, diarrea, disidratazione) Forma classica virilizzante semplice (iperandrogenismo) à virilizzazione, sviluppo di peluria, timbro vocale maschile nelle femmine; sviluppo precoce dei genitali esterni, alta statura nei maschi. Forma non classica ad insorgenza tardiva à sintomi lievi: acne, irsutismo, comparsa precoce di peli ascellari. Forma non classica criptica à Completamente asintomatica ü Come si fa diagnosi? Nel neonato attraverso l'esame obiettivo dei genitali e il dosaggio ormonale à incremento 17-idrossiprogesterone e androstenedione à iponatremia (abbassamento dei livelli di sodio), ipocloremia (abbassamento dei livelli di closo), iperkaliemia (aumento dei livelli di potassio). SAG – Trattamento (1) ü Terapia sostitutiva che ha lo scopo di: à sostituire gli ormoni deficitari (prevenzione della crisi surrenalica) àsopprimere la produzione surrenalica di androgeni GLUCOCORTICOIDI (GC) infanzia à Idrocortisone (HC) 10-15 mg/mq/die in 3 somministrazioni età adulta à GC a lunga durata d’azione (prednisolone, desametasone) MINERALCORTICOIDI à Fludrocortisone 0.05-0.2 mg/die ü Limiti: à difficoltà nell’individuare la dose di GC che permetta una valida soppressione dell’iperandrogenismo senza incorrere negli effetti negativi dell’ipercortisolismo à spesso necesssarie dosi sovra-fisiologiche di GC L’eccesso di glucocorticoidi espone al rischio di possibili complicanze SAG – Trattamento (2) ü Nuove strategie terapeutiche à infusione sottocutanea continua di idrocortisone àidrocortisone a rilascio modificato à adrenalectomia bilaterale (?) à terapia genica (?) ü Trattamento chirurgico à correggere le anomalie à Generalmente l’intervento viene fatto precocemente, nel primo anno di vita à Il più delle volte l’intervento viene fatto in un tempo unico, con un’eventuale “revisione” durante la pubertà Sindorme di Turner ü malattia rara dovuta ad un’anomalia cromosomica che colpisce circa una donna ogni 2500 nate vive ü uno dei due cromosomi X è assente o solo parzialmente presente (45, X0): Circa nel 45% dei casi il cromosoma x è assente in tutte le cellule (monosomia) Circa nel 35% dei casi il cromosoma x è assente ma solo in alcune cellule (mosaicismo) Circa nel 20% dei casi il cromosoma è presente ma è anomalo, mancante cioè di alcuni tratti. Sindorme di Turner (2) ü Come si manifesta? Anomalie fisiche à Bassa statura à Collo corto o palmato, attaccatura delle orecchie bassa e decentrata, bassa è anche l’attaccatura dei capelli, mandibole di dimensioni ridotte, cubito valgo, palpebre cadenti, linfoedema alla nascita à alterazioni della forma del torace Anomalie sessuali à infantilismo sessuale dovuto all’atrofia delle ovaie che nella quasi totalità dei soggetti comporta amenorrea e sterilità a vita Anomalie cardiache à valvola aortica bicuspide à ipertensione Anomalie renali Anomalie del sistema immunitario à Ipotiroidismo e celiachia Disturbi psicologici o dell’intelletto à difficoltà d’apprendimento nelle materie matematiche e cali dell’attenzione à problemi sono di natura psicologica Sindorme di Turner (3) ü Come si fa diagnosi? à in gravidanza può essere effettuata mediante amniocentesi nel secondo trimestre o villo centesi con prelievo dei villi coriali nel primo à Cariotipo à Ecografia addome… ü Come si tratta? Poiché è una malattia genetica, non esiste una cura che la elimini alla radice, tuttavia le conoscenze moderne hanno consentito di ridurre drasticamente la gravità dei sintomi e di migliorare la qualità della vita delle persone ammalate. à ormone per la crescita (GH o somatotropina), intrapresa preferibilmente fin dall’infanzia à sviluppo osseo con conseguente aumento della statura compreso fra i 5 e i 9 centimetri à terapia sostitutiva estrogenica che dovrebbe essere avviata al tredicesimo anno di vita Sindrome XYY ü Non ereditaria, caratterizzata dalla presenza nel maschio di una copia sovrannumeraria del cromosoma Y (47 cromosomi totali) ü dovuta a una non-disgiunzione durante la seconda divisione meiotica nella gametogenesi maschile ü Spesso non diagnosticata alla nascita in quanto comportante sintomi sfumati o poco caratteristici Sindrome XYY (2) ü Come si manifesta? à altezza superiore alla media (oltre ai 180 cm) e lieve ritardo mentale Inoltre: à dentatura particolarmente sviluppata à ipotonia o tono muscolare debole à ritardo dello sviluppo delle capacità motorie, come camminare in nelle gravidanza della indrome di Turner può essere effe)uata mediante à diagnosi difficoltà capacità del sdiscorso amniocentesi el secondo trimestre o v(normalmente illo centesi con tranquillo prelievo deei villi coriali nel primo à caratterendifficilmente eccitabile calmo) à testicoli ritenuti alla nascita ü Diagnosi cariotipo ü Trattamento Attualmente non esiste un trattamento specifico. Eventuale terapia sostitutiva con testosterone (per i bassi livelli associati) Sindrome di Donohue (Leprecaunismo) ü trasmissione autosomica recessiva causata da mutazioni nel gene del recettore dell’insulina ü ridotto accrescimento intrauterino e postnatale, lipodistrofia, tratti somatici peculiari, acantosi nigricans, alterata omeostasi glucidica ed estrema insulino-resistenza ü Solitamente porta a morte entro il primo anno di vita Sindrome di Donohue (2) ü Come si manifesta? Grave insulino-resistenza con insensibilità all’insulina endogena ed esogena à ipoglicemia a digiuno paradossa à iperglicemia postprandiale e livelli sierici di insulina elevatissimi, fino a 1000 volte i valori normali della sindrome di Turner può essere effe)uata mediante diagnosi in gravidanza amniocentesi nel secondo trimestre o villo centesi con prelievo dei villi coriali nel primo à bassa statura permanente, facies elfica con ponte nasale basso e narici allargate, labbra spesse, irsutismo, pachidermia, acantosi nigricans. à assottigliamento del tessuto sottocutaneo che comporta una eccessiva plicatura cutanea (pachidermia). à ritardo mentale e motorio e un importante ritardo del normale accrescimento. à Alterazioni meno frequenti: soffi cardiaci, ernie inguinali ed ombelicali o diastasi dei retti, criptorchidismo, ipotonia muscolare, mani e piedi insolitamente grandi e ritardata maturazione scheletrica Sindrome di Donohue (3) ü Diagnosi richiede l'identificazione di una mutazione nei due alleli del gene-malattia ü Trattamento Attualmente la terapia farmacologica non è soddisfacente. à L'insulina, anche ad alte dosi, non riesce sempre ad assicurare un adeguato controllo glicemico; à fattore di crescita insulino-simile di tipo 1 (IGF-I): miglioramento del controllo glicemico e una riduzione dei livelli insulinici a digiuno. Malattie rare metaboliche ü gruppo eterogeneo di patologie causate da un deficit specifico di una delle vie metaboliche ü alterazione di quei processi biochimici che consentono alla cellula di utilizzare e scomporre sostanze come i carboidrati (zuccheri), le proteine e i lipidi in composti più semplici per ricavarne energia ü sono più di 500, alcune di esse ancora di difficile diagnosi Per più di 40 patologie metaboliche esiste però oggi la possibilità dello screening neonatale esteso Malattie rare ematologiche ü Gruppo eterogeneo di patologie rare ü Includono alcune forme di anemia, le talassemie, disturbi della coagulazione, della funzionalità piastrinica, le emofilie e le leucopenie ü Trasfusioni di globuli rossi, piastrine o somministrazione di fattori della coagulazione deficitari rappresentano il trattamento di prima scelta Un esempio di malattia rara ematologica: il deficit di fattore X ü Caratterizzata dalla diminuzione dell'attività e/o dell'antigene del fattore X (FX) ü Prevalenza delle forme omozigoti è stimata in 1/500.000 ü Trasmissione autosomica recessiva Deficit fattore X (2) ü Come si manifesta? à Sanguinamento severo o moderato (sanguinamento del cordone, dei tessuti molli, ematuria…) La gravità dei sintomi dipende dai livelli di fattore X ü Come si fa diagnosi? à esami ematici: prolungamento del tempo di protrombina, del tempo di tromboplastina parzialmente attivata, riduzione dei livelli del FX ü Trattamento à episodi emorragici acuti: somministrazione di concentrato del complesso protrombinico (CCP, fattori IX, X, II) o plasma fresco congelato à terapia di elezione: somministrazione del fattore X concentrato (fattore XP Behering) !! Somministrazione ev, emivita breve del farmaco !! Necessità di reperire un accesso venoso stabile Malattie rare neurologiche ü Rappresentano più della metà delle malattie rare ü Interessamento del sistema nervoso centrale, periferico, del muscolo, indicando ü Problema: corretta e tempestiva diagnosi e corretto approccio alla gestione dei pazienti ü Gli attuali supporti terapeutici sono incapaci di risolvere le cause che portano alla neurodegenerazione Una delle difficoltà più evidenti del vivere con una malattia rara è il senso di isolamento vissuto dai malati e dalle loro famiglie Quotidiano confronto non solo con la disabilità fisica e/o mentale ma anche con problematiche sociali ed economiche Sensibilizzare Assistenza Le priorità sono: ü ü ü ü necessità di informazione necessità nella ricerca patogenetica necessità nella incentivazione della ricerca e sviluppo di farmaci necessità nell'assicurare a tutti i cittadini affetti da una malattia rara una adeguata assistenza socio-sanitaria. In Italia l’Istituto Superiore della Sanità, su indicazione del Ministero della Sanità, ha individuato, con il Decreto ministeriale 279/2001 (Regolamento di istituzione della rete nazionale delle malattie rare e di esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni sanitarie), un elenco di malattie rare esenti-ticket. Rete assistenziale territoriale internet Case farmaceutiche Pediatra di famiglia Associazioni Scuola Medici specialisti Supporto infermieristico ricercatori Internet Associazioni Etc… ü Ogni minuto nel mondo nascono 10 bambini affetti da una delle oltre seimila patologie genetiche rare finora conosciute. ü I sintomi possono comparire a ogni età, ma nel 70% si manifestano nei primi cinque anni di vita. ü Possono colpire ogni organo e compromettere funzioni fondamentali per la vita quotidiana. Spesso sono sindromi che colpiscono più organi. ü Quasi sempre sono nemiche terribili, che creano problemi e sofferenza enormi al malato e ai familiari che lo assistono. ü È fondamentale condividere le informazioni e creare una ‘rete’ tra tutti i centri specializzati, le istituzioni, i medici e i ricercatori per garantire al paziente un’efficiente organizzazione assistenziale e possibilità terapeutiche adeguate e specifiche. Riassumendo… Grazie per l’attenzione