Il Resto del Carlino Ricerca, l`Italia rappresentata da Wienand La

5 dicembre 2015
Il Resto del Carlino
Ricerca, l'Italia rappresentata da Wienand
ULRICH Wienand, medico dell’Azienda Sant’Anna, è stato eletto nel Consiglio direttivo
della “European Pathway Association”. Wienand è responsabile della struttura
“Accreditamento qualità ricerca innovazione”, insegna “Valutazione della qualità” nei corsi
laurea della scuola di Medicina, ed è vice presidente del Comitato etico. E-P-A è un
organismo internazionale no-profit, formato da organizzazioni sanitarie, gruppi di utenti,
istituzioni accademiche e professionisti che lavorano in favore dello sviluppo,
dell’implementazione e della valutazione dei “percorsi diagnostici terapeutici assistenziali”.
Ha sede amministrativa in Belgio, all’Università di Leuven e l’attuale presidente è
Massimiliano Panella dell’Università del Piemonte Orientale. Al momento sono iscritti più
di 1100 soggetti da più di 50 Paesi. L’Italia sarà rappresentata anche da Alberto Deales
(Ancona). La sezione italiana collaborerà con strutture sanitarie, con enti regionali e
nazionali, come anche con rappresentanze dei pazienti e dei cittadini. A Ferrara sono già
stati realizzati i percorsi per l’ictus, per i tumori del polmone e della mammella.
La Nuova Ferrara
Morì a Cona, 10 avvisi di garanzia
L’autopsia è fissata al 9 dicembre prossimo, quando i consulenti della procura, dopo la
nomina, dovranno eseguire gli esami medico-legali sulla salma ed individuare le cause
della morte di un paziente di 67 anni, deceduto la settimana scorsa a Cona. Per eseguire
gli esami tecnici, la pm Barbara Cavallo ha inviato - come atto dovuto e necessario per
svolgere tutti gli accertamenti - 10 avvisi di garanzia ai sanitari che nell’arco dei due mesi
di degenza in ospedale del signor C.E., 67 anni, ferrarese, lo hanno curato e operato: il
paziente è morto il 28 novembre in seguito a complicazioni dovute ad una operazione di
ernia al disco e in seguito a questo primo intervento era stato sottoposto ad altre
operazioni. Gli avvisi di garanzia sono stati notificati ieri ai legali che dovranno nominare
propri consulenti per potere partecipare, se lo vorranno, alle operazioni dell’autopsia. La
vicenda nasce all’ospedale di Cona dove il paziente era stato ricoverato il 5 ottobre per
dolori e per essere sottoposto ad una operazione di ernia al disco che fu eseguita il 15
ottobre seguente. Quindi, gli altri interventi, rischiosi, viste le condizioni fisiche del
paziente, già compromesse da diverse patologie al momento del ricovero. Dopo il
decesso, sono stati i familiari a presentare denuncia ai carabinieri di Ferrara e quindi il pm
Cavallo ha dato delega ai carabinieri di Baura di raccogliere la documentazione, la cartella
clinica, e svolgere gli atti tecnici per far eseguire l’autopsia. Autopsia che come atto
tecnico obbliga gli inquirenti a mettere nelle condizioni di garanzia chiunque sia sottoposto
ad indagine: da qui la raffica di avvisi di garanzia ai dieci sanitari, tra medici e chirurghi che
hanno gestito il decorso del paziente. L'ufficio legale del Sant'Anna di Cona interpellato nei
giorni scorsi informava di aver dato la più ampia disponibilità (nell’acquisizione della
documentazione e del sequestro di cartella clinica) e spiegava per conto della direzione
Sant’Anna che ora si attende l’esito dell’indagine.