Insegnamento di Informatica – a.a. 2016-17
Macerata, A.A. 2016-2017
Il PIL
INSEGNAMENTO DI INFORMATICA – A.A. 2016-17
Francesco Ciclosi
Insegnamento di Informatica – a.a. 2016-17
Nota introduttiva
 Le esercitazioni e i casi di studio proposti sono tratti dal
volume «IT4PS - Il foglio elettronico per Economia»
• P. Atzeni, A. De Checchi, G. Sindoni, M. Tirelli, A. Fabrizio,
G. Pacini
• Editore: Mc Graw Hill
• ISBN: 88-386-6255-X
• Aprile 2005
• Indice dettagliato
• Introduzione
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Alcuni richiami teorici
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Il PIL
 Il Prodotto Interno Lordo (PIL) è la somma
della produzione di beni e servizi finali
ottenuta in un’economia durante un certo
periodo
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A cosa serve il PIL
Il PIL
Offre una misura
sintetica delle risorse
Prodotte dalle imprese
residenti
nell’economia
e offerte dalle imprese
sul mercato nel
periodo selezionato
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Il computo del PIL
 Nel computo del PIL ogni prodotto è valutato
al suo prezzo
 Il PIL nominale viene ottenuto utilizzando i
prezzi correnti, che possono essere:
• di mercato, se includono le imposte dirette
• di base, altrimenti
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Il PIL nominale
 Il PIL nominale nel periodo t è dato da:
𝑃𝐼𝐿𝑡 = 𝑝𝑡 1 𝑦𝑡 1 + … + 𝑝𝑡 𝑁 𝑦𝑡 𝑁 = 𝑝𝑡 𝑦𝑡
 dove:
• N = numero delle merci prodotte
• 𝑝𝑖 = prezzo della i-esima merce
• 𝑦 𝑖 = quantità prodotta dalla i-esima merce
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Variabilità del PIL nominale
Variazione della
produzione fisica
Variazione dei
prezzi
Variazione del PIL
nominale
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Il PIL reale
 Serve a garantire l’isolamento tra le variazioni
della produzione fisica e le variazioni dei prezzi
 Nelle analisi si studia il PIL reale e le sue
variazioni nel tempo
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PIL: possibili forme di calcolo
 Calcoliamo il PIL reale:
1. prima fissando uno dei due parametri come
costante nel tempo
2. quindi analizzando le variazioni del caso
 Possiamo dunque:
• Mantenere i prezzi costanti
• Mantenere il livello della produzione costante
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Calcolo del PIL con i prezzi costanti
 Il PIL reale nel periodo t al prezzo base del
periodo 0 è dato da:
𝑃𝐼𝐿𝑡,0 = 𝑝01 𝑦𝑡 1 + … + 𝑝0 𝑁 𝑦𝑡 𝑁 = 𝑝0 𝑦𝑡
 dove:
• t = periodo di osservazione
• 0 = periodo base di riferimento rispetto a cui
misurare il PIL reale corrente
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L’inflazione
 La differenza tra il PIL nominale e il PIL reale,
in ogni periodo t, misura la variazione del livello
dei prezzi (o inflazione)
Infatti:
 Solo il PIL nominale varia al variare dei prezzi
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Un esempio
 Consideriamo il quadriennio 2012-2015
 Valutiamo il PIL del quadriennio su base 2012,
ovvero sui livelli di prezzo del 2012

𝑃𝐼𝐿2015 −𝑃𝐼𝐿2015,2012
𝑃𝐼𝐿2015,2012
=
𝑝2015 𝑦2015 −𝑝2012 𝑦2015
𝑝2012 𝑦2015
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La crescita reale
 È ottenibile misurando i valori del PIL reale
relativi a due diverse annualità
Infatti:
 Offre una misura della variazione della
produzione fisica nel periodo considerato,
ovvero della crescita reale
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Il deflatore del PIL
 Definiamo deflatore del PIL quello strumento
operativo che ci consente di «depurare» la
crescita del PIL dall’aumento dei prezzi
 Quindi il deflatore risulta dal rapporto tra il
PIL nominale (quantità per i prezzi correnti) e
il PIL reale (quantità per i prezzi costanti)
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I destinatari del PIL
 In un sistema economico i destinatari delle risorse
prodotte (e quindi del PIL) sono:
• Le famiglie
• Gli operatori istituzionali
o PA, fondazioni, enti di previdenza, organizzazioni sindacali, ecc.
• Le imprese
 Il PIL è uguale alla spesa totale emessa da tali
operatori per i beni prodotti nel periodo
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Alcune precisazioni
 Il PIL è uguale al valore delle transazioni che
hanno avuto a oggetto merci prodotte
nell’economia nel periodo considerato
 Vengono dunque esclusi dal calcolo del PIL i
beni e i servizi prodotti nei periodi precedenti
e scambiati nel periodo considerato
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PIL e import/export
 Se l’economia del paese in esame è aperta agli
scambi con l’estero, le sue risorse comprenderanno:
1. Le merci prodotte all’interno e contabilizzate nel PIL
2. Le merci prodotte all’esterno ma offerte sui mercati
nazionali (importazioni)
3. Le merci nazionali acquistate dall’estero (esportazioni)
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L’identità contabile del PIL
𝒀 = 𝑪 + 𝑰 + 𝑮 + 𝑵𝑿
• Y = il PIL
• C = la spesa per i consumi degli operatori privati
residenti
• I = la spesa per gli investimenti degli operatori privati
residenti (al lordo degli ammortamenti)
• G = la spesa per i consumi e gli investimenti delle PA
• NX = le esportazioni nette verso l’estero
o (la differenza tra i valori delle merci esportate e importate)
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Il caso di studio
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Introduzione al problema e ipotesi
 Si vuole determinare il PIL reale all’interno di
un modello classico semplificato del tipo:
Y=C+I+G+NX
 I dati a disposizione sono relativi a:
• Gli impieghi da parte degli operatori residenti
• Le esportazioni nette
 Per il periodo considerato è nota la serie storica
del deflatore del PIL
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Dati dell’esercizio
 Nel triennio 1973-2002 l’economia del
paese «Fantasy» ha osservato i valori di
domanda e di livello dei prezzi
rappresentati nelle tabelle
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Testo dell’esercizio
 Partendo dai dati forniti si richiede di:
1. Determinare la serie relativa al PIL nominale
2. Trasformare in termini reali le serie sugli impieghi
dei residenti e sulle esportazioni nette
o
A tal proposito si utilizzerà il deflatore del PIL (ovvero:
la serie sul livello dei prezzi)
3. Utilizzare tali dati per ottenere la serie del PIL reale
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Una possibile soluzione
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Lo scopo dell’esercizio
 Viene richiesto di utilizzare un deflatore dei
prezzi, per trasformare in termini reali, le serie
di dati sulle risorse e sugli impieghi, espresse in
termini nominali
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Primo passo
 Utilizzo dei modelli, creazione e modifica
 Obiettivo: Creare un modello per utilizzi futuri a
partire da un file dato; quindi salvarlo e utilizzarlo
come base per iniziare un nuovo lavoro
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La finestra di gestione dei modelli
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I modelli di Office.com
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Alcuni modelli di esempio
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1 – Salvare il file come modello
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2 – Aprire il nuovo modello
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3 – Salvare il nuovo file creato dal modello
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Secondo passo
 Calcolo del PIL nominale
 Obiettivo: Eseguire il calcolo del PIL nominale,
come somma degli impieghi, mediante l’utilizzo di
funzioni; il tutto previo ordinamento dei dati
trattati
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Ordinamento di un intervallo di celle
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Alcune opzioni di ordinamento
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La funzione SOMMA
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Terzo passo
 La derivazione dei dati reali delle componenti degli
impieghi e del PIL
 Obiettivo: Utilizzare la «serie dei prezzi riportata»
nel foglio di lavoro usato precedente per ricavare i
valori dei dati reali delle componenti degli impieghi
e del PIL
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I componenti degli impieghi e il PIL reale
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Quarto passo
 La presentazione dei dati nelle tabelle e la
formattazione condizionale
 Obiettivo: Operando sul foglio di lavoro
precedentemente utilizzato applicare la
formattazione automatica alla prima tabella e
quindi la formattazione condizionale per indicare
in rosso i valori dei «Consumi» inferiori a un dato
valore soglia
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La formattazione automatica
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La formattazione condizionale
 Serve a evidenziare alcune celle modificandone la
formattazione, ma solo al verificarsi di date condizioni
 Consente, in base a dei criteri, di:
• evidenziare le celle di interesse
• enfatizzare i valori inusuali
• rappresentare i dati, utilizzando:
o barre dei dati
o gradazione di colori
o set di icone
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Scelta della formattazione condizionale
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Applicare una condizione di formattazione
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Quinto passo
 L’analisi e la verifica delle formule
 Obiettivo: Operando sul foglio di lavoro
precedentemente utilizzato verificare la correttezza
delle formule inserite
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Introduzione all’attività di verifica e analisi
 In un foglio di lavoro complesso troviamo:
• Molti dati
• Molte formule che analizzano i dati e che sono tra di
loro correlate
 Risulta indispensabile disporre di strumenti in
grado di supportare l’utente nell’attività di
controllo e di verifica per assicurare l’assenza di
errori
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Scopo dell’attività di verifica e analisi
 Lo scopo di tale attività è quello di assicurare
l’assenza di errori:
• Non di tipo sintattico, che sono già segnalati da Excel
• Relativi al modo di legare correttamente tra di loro le
celle nelle formule
 In caso di lavoro di gruppo serve anche a facilitare
la comprensione delle attività svolte dagli altri
componenti del gruppo
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Abilitare la visualizzazione delle formule
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Visualizzazione formule Vs risultati
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La barra «Verifica Formule»
 Le celle precedenti sono quelle che compaiono
nella formula contenuta nella cella selezionata
 Le celle dipendenti sono quelle che contengono
riferimenti alla cella selezionata
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Individua precedenti/dipendenti
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Alcuni esempi pratici
Un esempio di «Individua precedenti»
Un esempio di «Individua dipendenti»
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Sesto passo
 Il grafico a torta dei valori di domanda
 Obiettivo: Operando sul foglio di lavoro
precedentemente utilizzato tracciare un grafico a
«torta 3D esplosa» dei valori di domanda relativi a
una determinata annualità
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Inserimento di un grafico a torta 3D
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Alcune opzioni di layout
Il formato etichette dati
La legenda
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Il risultato intermedio
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Cambio del tipo di grafico
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Il risultato ottenuto
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Modifica del «formato serie dati»
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Modifica della «Rotazione 3D»
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Modifica degli effetti di riempimento
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Il risultato finale
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