Università degli Studi di Messina Cattedra di Chirurgia Generale Prof. Salvatore Gorgone Informatica Hardware Sistema informatico Architettura (hardware) è l'insieme dei criteri di progetto in base ai quali è progettato e realizzato un calcolatore Legge di Turing (1912-1954) o Tutti i computer sono equivalenti o Quel che si può fare con un computer si può fare con qualsiasi altro computer o Ogni linguaggio macchina deve contenere tre funzioni chiave: Sequenza di istruzioni n Confronto tra valori n Iterazione Egli descrisse nel 1936 una macchina capace di leggere una serie su una banda composta dalle cifre 1 e 0. Questi uni e questi zeri descrivevano i passaggi necessari per risolvere un particolare problema o per svolgere un certo compito Far eseguire ad un computer un compito particolare era soltanto una questione di suddivisione dell'istruzione in una serie di istruzioni più semplici Alan Mathison Turing era convinto che si potesse sviluppare un algoritmo per ogni problema e che si potesse creare una macchina intelligente seguendo gli schemi del cervello umano La macchina di Turing non è altro che l'odierno computer n o o o o Funzionalità della Macchina di von Neumann (modello semplificato dei calcolatori moderni) Jonh von Neumann è stato il progettista (dal 1945 al 1950) del primo elaboratore nel quale i programmi potevano essere memorizzati anziché codificati attraverso cavi ed interruttori Dimostrò che una macchina con architettura binaria poteva eseguire in memoria qualunque calcolo risolubile Ø Il processore estrae le istruzioni dalla memoria e le esegue, le istruzioni possono comportare: Ø Ø Ø operazioni di manipolazione dei dati operazioni di trasferimento dei dati I trasferimenti di dati tra elementi funzionali diversi avvengono mediante il bus sistema Ø Le fasi di elaborazione si susseguono in modo sincrono rispetto ad un orologio di sistema Ø Durante ogni intervallo di tempo l’unità di controllo stabilisce la funzione da svolgere Ø L’intera macchina opera in maniera sequenziale Componenti del Computer o Processore p o Memoria principale o RAM bus p o Fornire la capacità di ricordare le informazioni Memoria secondaria o di massa p o Eseguire i programmi in linguaggio macchina Mantenere tutti i programmi e i dati che possono essere utilizzati dall’elaboratore Dispositivi di input e di output p Realizzare l’interazione tra l’uomo e la macchina controller Secondo le indicazioni fornite originariamente da von Neumann Processore o Un processore è un circuito elettronico formato da alcuni milioni di transistor che trovano posto in uno spazio di qualche centimetro quadrato (chip) o Il costo del materiale primo per costruirlo è irrisorio, ma la tecnologia necessaria deve essere supportata da ingenti investimenti per la progettazione dei microcircuiti e per la realizzazione degli impianti di produzione o A causa di questo, esistono al mondo meno di una decina di produttori in grado di fornire i processori ai costruttori di sistemi informatici. I più importanti produttori sono oggi Intel e AMD (30 cm) Il chip è un circuito composto da più componenti elettronici, integrati mediante processi di miniaturizzazione in un unico involucro (package) di ridotte dimensioni vI piedini della CPU sono divisi in piedini di indirizzo, di dato e di controllo vI piedini della CPU sono in corrispondenza (tramite il BUS) con quelli di memoria e di unità di interfacciamento Componenti fondamentali del Processore o Unità di Controllo o Registri n n n n n n n o clock Program Counter (PC) Registro Istruzioni (RI) Registro di Stato (PS) Registri generali (8 -16) Registro Indirizzi Memoria (RIM) Registro Dati Memoria (RDM) Registro di Controllo (RC) Unità Aritmetico-Logica coprocessore matematico Unità di Controllo, Clock o L’Unità di Controllo cura l’acquisizione (fetch) e la successiva interpretazione delle istruzioni che si trovano in memoria, reperisce i dati dall’input e coordina il lavoro della unità aritmetico-logica fornendo i segnali elettrici che attivano i diversi dispositivi di memoria o di operazione (in definitiva l’UC dirige e coordina l’elaborazione dei dati) o Questi segnali vengono forniti in sincrono per mezzo del segnale di clock, generato da un orologio interno della macchina (impulsi a distanza di tempo costante) o Ad ogni scatto del clock viene inviato un segnale; il tempo che intercorre tra un segnale e l’altro, detto periodo o ciclo di clock, indica il tempo massimo di esecuzione di un’operazione e serve a sincronizzare fra di loro le varie parti del processore in modo che tutte abbiano terminato il loro compito prima di passare alla gestione dell’istruzione successiva o La sincronizzazione è importantissima per il buon funzionamento dell’elaboratore; si pensi a cosa succederebbe se l’elaboratore tentasse di fornire in output il contenuto di una zona di memoria non ancora scritta completamente, oppure se l’ALU andasse a sommare dati contenuti in celle di memoria non ancora scritte o nelle quali sono memorizzati dati “vecchi” Registri, ALU o I registri sono gli elementi di memoria della CPU (costituiti fisicamente da sequenze di celle di memoria nelle quali si può leggere e scrivere) e vengono utilizzati per memorizzare in maniera temporanea istruzioni e risultati parziali delle operazioni, nonché informazioni di controllo; la loro funzione è equivalente a quella di una memoria molto veloce o Tra i registri ricordiamo il Program Counter (che contiene l’indirizzo di memoria della prossima istruzione da eseguire), il Registro Istruzioni (che contiene l’istruzione attualmente in esecuzione) ed il Registro di Stato (che contiene informazioni sui risultati delle operazioni precedenti) o L’Unità Aritmetico-Logica esegue le operazioni aritmetiche (addizione, sottrazione, etc.) o logiche (confronti, comparazioni, etc.) richieste o È materialmente costituita da un insieme di circuiti combinatori progettati in modo da supportare le operazioni aritmetiche (cioè la somma istruzione add-, la sottrazione -istruzione sub- ed il confronto -istruzioni slt, beq e bne-) e le operazioni logiche (cioè le operazioni di AND e OR istruzioni and e or) Lettura e scrittura in memoria o Perché le operazioni di lettura e scrittura in memoria da parte del processore avvengano è necessario che questi due componenti comunichino tra loro attraverso: n Registro Indirizzi Memoria (RIM o MAR) mediante il quale il processore può specificare l’indirizzo della cella su cui vuole operare n Registro Dati Memoria (RDM o MDR) che contiene l’informazione letta dalla memoria o quella che deve essere scritta in memoria n Registro di Controllo (RC) mediante il quale il processore specifica l’operazione che deve essere eseguita e che, al termine dell’operazione, segnala mediante codici particolari eventuali errori che possano essere avvenuti Bus o o o o o Le varie componenti funzionali che formano un sistema di elaborazione sono collegate fra loro dal bus di sistema sotto il controllo del processore (bus interni), esso è costituito da una serie di connessioni elementari lungo le quali viene trasferita velocemente l’informazione, che collegano, su piste di rame (bus esterni) tracciate sulla scheda madre, l’unità di elaborazione alla memoria o all’interfaccia di una specifica periferica BUS DATI n Il bus dati trasferisce informazioni generiche in modo bidirezionale; serve ad esempio a trasferire il contenuto di una cella di memoria in un registro del processore o, viceversa, per scrivere il contenuto di un registro in una locazione di memoria BUS INDIRIZZI n Il bus indirizzi è unidirezionale e trasmette indirizzi dal processore alla memoria; serve per selezionare la cella dove effettuare le successive operazioni di lettura o scrittura BUS CONTROLLO n Il bus controllo è bidirezionale: trasferisce all’unità stabilita l’istruzione da eseguire e poi trasmette all’unità di elaborazione il segnale dell’avvenuto espletamento dell’operazione Le caratteristiche principali di un bus sono la capacità della linea e la velocità di trasmissione: la prima indica la quantità di dati elementari (binari) che possono essere trasmessi contemporaneamente in ogni operazione (dai 16 bit delle prime CPU si è oggi arrivati ai 64 bit), mentre la seconda è legata al tempo medio impiegato da due unità per scambiarsi un dato Memoria Centrale o Si compone di celle cui può accedere in lettura e scrittura direttamente il processore o Ogni cella memorizza una parola (word sequenza di bit di lunghezza fissata) o Ogni cella è caratterizzata da un indirizzo (numero che identifica la cella e ne consente l’accesso) e da un valore (sequenza di bit memorizzata dalla cella) Tempo di accesso: tempo necessario per leggere o scrivere una parola in una cella ad indirizzo noto (≈50 ns) [1 ns = 10-9 sec] L’insieme delle celle indirizzabili prende il nome di spazio di indirizzamento Gerarchie di memoria o L’uso di gerarchie di memoria dalla velocità e dai costi via via crescenti serve ad ottimizzare la memoria disponibile in termini di prestazioni e spesa relativa o Il compromesso fra le due esigenze ha fatto nascere una gerarchia a tre livelli (i registri interni del processore non vengono considerati memoria vera e propria): 1. Memoria cache (memoria molto veloce, di piccolo dimensioni e costosa) 2. Memoria centrale (memoria veloce, di medie dimensioni e abbastanza costosa). La memoria centrale è del tipo a semiconduttore cioè con conservazione di una carica elettrica all’interno di un piccolo conduttore. La memoria centrale è costituita da memoria di tipo ROM e di tipo RAM 3. Memoria secondaria (memoria lenta, di notevoli dimensioni ed economica). Contiene programmi e dati che possono essere sfruttati solo indirettamente dal processore, visto che l’unica memoria con cui il processore è collegato è quella centrale Memoria virtuale: spazio di archiviazione temporanea sul disco rigido utilizzato da un computer per eseguire programmi che richiedono una quantità di memoria superiore a quella disponibile; i dati di programma che eccedono la capacità della memoria del computer vengono salvati in file di paging Con la memoria virtuale, quello che il computer fa è controllare nella RAM le aree che non sono usate frequentemente e spostarle sul disco rigido. In questo modo la memoria viene liberata e possono essere caricate nuove applicazioni Questi spostamenti dalla RAM all'Hard disk avvengono in modo automatico. Usando la memoria virtuale quindi il computer è come se avesse memoria illimitata, anche se in realtà ne possiede solo una piccola parte SuperFetch - ReadyBoost (Windows Vista) o SuperFetch analizza le azioni dell'utente e ricolloca i dati delle applicazioni dall’hard disk all'interno della memoria principale, necessita di almeno 2 GB di memoria principale per memorizzare le applicazioni e ridurne il tempo di avvio o ReadyBoost aumenta la quantità di memoria per supportare SuperFetch e per fare questo usa la tecnologia delle chiavette USB Flash 2.0 Tipi di memoria o Cache (1 MB): n ad alta velocità, volatile, di limitate capacità, di costo elevato, aumenta le prestazioni. È una memoria intermedia tra i Registri e la Memoria centrale. È organizzata in due livelli: la cache di primo livello (L1) è integrata nel microprocessore, la cache di secondo livello (L2) è incorporata sulla scheda madre o Read Only Memory (1 - 2 MB): n di sola lettura, contiene programmi particolari, non volatile o Random Access Memory (256 MB - 1 GB): n volatile, ad accesso diretto e casuale, libera per il microprocessore, statica e dinamica, in lettura e scrittura, contiene i dati su cui operare, contiene le informazioni del programma in esecuzione o Memoria di massa: (1,4 MB – 500 GB): n fissa o rimovibile, non volatile, grossa capacità di memorizzazione ma minor velocità di accesso. Adoperata anche per l’area di swap dove vengono memorizzati immagini della RAM (page file) Piramide della Memoria ROM e RAM o o o o o La ROM che avvia il sistema è chiamata BIOS (Basic Input/Output System). Il BIOS in genere è situato su un chip (ROM BIOS) registrato in fase di costruzione della CPU. Questo fa sì che il BIOS sia sempre disponibile e non riporti conseguenze in caso di danneggiamento dell’hard disk ed inoltre fa sì che il computer sia in grado di ripartire da solo. Oggi il BIOS non è più completamente indelebile, ma è registrato su un chip di ROM che può essere aggiornato in caso di necessità, per esempio per eliminare eventuali difetti sfuggiti al costruttore oppure far riconoscere alla scheda madre microprocessori messi in commercio in tempi successivi La RAM è costituita da microchip montati su moduli (chiamati SIMM o DIMM) inseriti all’interno di appositi alloggiamenti (socket) della scheda madre. Questi alloggiamenti sono collegati al microprocessore attraverso un bus dati I chip montati sui moduli RAM possono essere di vario tipo. Una prima distinzione riguarda la DRAM (Dynamic RAM) e la SRAM (Static RAM). La SRAM è più veloce (può avere un tempo di accesso di soli 4 ns) ed è utilizzata soprattutto per la cache I chip DRAM possono essere a loro volta di tipo diverso: FPM, EDO e SDRAM. Le SDRAM (Synchronous DRAM) rappresentano il tipo di RAM più innovativo: sono sincrone, cioè in grado di lavorare al passo con il bus di sistema e quindi permettono al processore di elaborare maggiori informazioni in tempi più brevi. La velocità delle SDRAM è misurata in MHz invece che in nanosecondi, proprio per poter essere comparata con la velocità del bus di sistema Caratteristiche principali dei processori o Repertorio di istruzioni n Istruzioni del linguaggio macchina del processore o Velocità n La frequenza di clock misura la durata del ciclo macchina, che è l’unità di tempo all’interno del processore. Ciascuna istruzione richiede solitamente più cicli macchina. La velocità del processore si esprime in megahertz (MHz) o Ampiezza del bus n Numero di bit nel bus interno del processore o Coprocessore n Coprocessori specializzati integrati o Cache n Memoria veloce locale al processore che consente un’accelerazione nell’esecuzione dei programmi o Le istruzioni del linguaggio macchina corrispondono ad operazioni di manipolazione dei dati (informazione elementare) n Operazioni numeriche n Operazioni relazionali n Operazioni sui caratteri n Operazioni sui valori di verità o Un calcolatore svolge nell’ALU poche tipologie di operazioni ma le esegue in modo molto efficiente e rapido (circa 100 milioni di istruzioni del linguaggio macchina al secondo) o Il trattamento dei dati in codice binario prevede la loro Ø Acquisizione Ø Memorizzazione Ø Elaborazione Ø Trasferimento Esecuzioni di istruzioni in linguaggio macchina Ruolo del processore è eseguire i programmi in linguaggio macchina o Ogni istruzione macchina è caratterizzata da un nome e da argomenti che specificano su quali dati l’istruzione deve operare o Istruzioni in linguaggio macchina sono: n n n n n n Lettura dalla memoria Scrittura in memoria Istruzioni aritmetiche Istruzioni logiche Istruzioni di spostamento Istruzioni di salto o goto Esecuzione delle istruzioni (ciclo della CPU) Fase di fetch 1. 2. Prendi l’istruzione seguente dalla memoria (l’indirizzo in memoria è indicato dal registro PC) e mettila nel registro delle istruzioni (IR) Cambia il program counter per indicare l’istruzione seguente (PC = PC + 1) Fase di decodifica 3. 4. Determina il tipo dell’istruzione appena letta Se l’istruzione usa una parola in memoria, determina dove si trova Fase di esecuzione 5. 6. 7. Metti la parola, se necessario in un registro della CPU Esegui l’istruzione Torna al punto 1 per eseguire l’istruzione successiva Interrupt (interruzione) o Un interrupt è un evento che si verifica in momenti non prevedibili durante l’esecuzione di un programma n n L'effetto è quello di trasferire il controllo del processore dal programma in esecuzione ad una routine di servizio dell'interrupt Terminata l’esecuzione della routine di servizio, il processore riprende l’esecuzione del programma principale o Interrupt hardware n n n Quando un dispositivo di I/O ha bisogno di essere servito, la sua interfaccia invia alla CPU un segnale asincrono detto interrupt Quando la CPU riceve il segnale di interrupt interrompe l’esecuzione del programma corrente, salva il contesto computazionale e salta all’esecuzione di una procedura di servizio dell’interrupt (Interrupt Service Routine - ISR) Terminata l’esecuzione della procedura di servizio, la CPU riprende l’esecuzione del programma corrente o Interrupt software n Ha origine dall'esecuzione del programma p p Indirettamente: quando si verificano condizioni eccezionali (per esempio una divisione per zero) Direttamente (per esempio mediante l'esecuzione di un'istruzione INT) Processori o Complete Instruction Set Computers n Intel - AMD - Motorola 68000 n n Linguaggio macchina formato da un numero elevato di istruzioni complesse per renderlo non troppo complicato e non troppo lontano dai linguaggi usabili dagli utenti Possibilità di emulare un’altra macchina o Reduced Instruction Set Computers n PowerPC - Alpha - IBM – HP – Sparc - Ultrasparc n Linguaggio macchina con numero ridotto di istruzioni ed a basso livello che vengono eseguite in un unico ciclo di clock. Elaboratori più potenti e veloci o CISC - RISC n Le istruzioni più semplici e più comuni sono eseguite da un piccolo processore RISC, le istruzioni più complesse vengono interpretate (approccio ibrido) Classificazione dei sistemi di elaborazione Evoluzione dei processori Intel Processore Anno Bit N. transistor 4004 1971 4 2.300 8080 1974 8 6.000 8086 1978 16 29.000 80286 1982 16 134.000 386 DX 1985 32 275.000 486 1989 32 1.200.000 Pentium 1993 32 3.100.000 Pentium II 1997 32 7.500.000 Pentium III 1999 32 16.000.000 Pentium 4 2001 32 35.000.000 Pentium Extreme E. Core 2 Duo 2006 64 582.000.000 Socket 775 Distanza tra transistor 0,01 mm 65 nm L’ evoluzione dei processori continua a rispettare la Legge di Moore (1965): la densità e la velocità dei chip aumentano geometricamente, anziché linearmente, nel tempo • In media, il numero di transistor che possono essere inseriti in un chip di silicio aumenta di circa il 60% all’anno • La velocità dei transistor aumenta in modo che il ritardo delle porte logiche di base diminuisce del 13% ogni anno • Ogni anno e mezzo la frequenza dei processori raddoppia Tecnologia a 65 nm o I transistor realizzati con tecnologia a 65 nm prevedono gate (ossia gli interruttori che accendono e spengono i transistor) da 35 nm di lunghezza. Circa 100 gate potrebbero rientrare nel diametro di un globulo rosso umano o Aumenta il numero dei transistor inseriti in un singolo chip, fornendo la base per i processori multi-core o Aumenta il risparmio energetico o Aumenta le prestazioni dei transistor del 10-15% senza incrementare la dispersione di corrente, ma riducendola di quattro volte a prestazioni costanti rispetto ai transistor a 90 nm. Di conseguenza, i transistor realizzati con il processo a 65 nm hanno prestazioni più elevate senza aumenti significativi della dispersione (una dispersione di corrente maggiore comporta una generazione di calore maggiore) Hyper Threading: Le applicazioni programmate per il supporto di più thread possono sfruttare con maggiore efficienza le risorse del processore Processore MultiCore o Problema = Corrente di dispersione (corrente che fluisce fra i transistor e la massa del chip anche quando i singoli transistor sono inattivi) Soluzione = Mantenere un core di calcolo compatto e usarne più di uno nello stesso contenitore o MultiCore con funzionalità a 64 bit, virtualizzazione, pipeline più corta dei processori P4, sono in grado di gestire quattro istruzioni per ciclo di clock; cache condivisa tra i core con la possibilità per un core di leggere un dato presente nella cache dell’altro core o Tipologie di processore multicore n n n Due core sono affiancati su un singolo die, il bus esterno presenta interfacce separate per ogni core Due core coesistono nello stesso chip, hanno unico carico sul bus e singola cache condivisa tra essi Due core prodotti separatamente ed inseriti in un singolo contenitore Con il processo di produzione a 65 nm si possono inserire in un singolo chip 4 miliardi di transistor che aumenteranno nel prossimo processo di produzione (2008) a 45 nm Intel multi-core è costituito da un unico packaging di processore che contiene due o più "core di esecuzione" o motori di calcolo, che insieme al software appropriato, assicura l'esecuzione parallela di più thread di software. Il sistema operativo riconosce ciascun core di esecuzione come un processore distinto, con tutte le risorse di esecuzione associate Il vantaggio è che aumentano sensibilmente le funzionalità e le risorse di calcolo del PC con tempi di risposta ottimizzati ed un throughput multithreaded più elevato o o o o Ad ogni ciclo di clock Intel Core 2 è in grado di decodificare un maggior numero di istruzioni La Macro-op fusion rende possibile fondere in un’unica istruzione due istruzioni x86 ed eseguirle in un unico ciclo di clock Core 2 Duo e Core 2 Extreme condividono le medesime caratteristiche architetturali e funzionali con la differenza che Extreme offre la frequenza più alta disponibile (2,93 GHz) ed un moltiplicatore sbloccato sia verso l’alto che verso il basso Minime le differenze di Core Duo 2 Duo per desktop e per notebook, solo gestione più evoluta del risparmio energetico o Un processore dual-core può essere paragonato a un'autostrada a quattro corsie, che può gestire il doppio delle auto rispetto a quella a due corsie senza raddoppiare la velocità di crociera di ogni vettura. Analogamente, con un PC basato su processore dual-core gli utenti possono eseguire più attività simultaneamente §Tecnologia a 90 nm §Processore Dual-core Direct Connect §HyperTransport §Risparmio energetico avanzato N. transistor: 233 milioni Cache L2: 2x1024 KByte Socket 939 Quad core Athlon 64 FX 7x Apple I Macintosh, chiamati familiarmente “Mac”, introdotti dalle Apple Computer nel 1984, sono stati i primi personal computer ad ampia diffusione dotati di un’interfaccia utente grafica, cioè di una modalità di comunicazione utente/macchina intuitiva, amichevole e semplice da utilizzare Oggi sono i computer più diffusi tra i professionisti del settore grafico e delle nuove produzioni artistiche per la rete. Fino ai primi anni Novanta tutti i computer Apple Macintosh erano basati su una gamma di CPU della Motorola Corporation nota come serie 68000 Ci sono cinque CPU principali in questa famiglia: 68000, 60020, 68020, 68030, 68048 e 60060 Proprio a partire dal 68040, nel 1989, Motorola decise di abbandonare la tecnologia di costruzione chiamata CISC (Complex Instruction Set Computer) a favore della tecnologia RISC (Reduced Instruction Set Computer) Nel 1993 Motorola, Apple Computer e IBM hanno sviluppato una nuova architettura RISC da cui è derivata la CPU PowerPC (Performance Optimation With Enhanced RISC PC), introdotta nel 1994, divenuta il microprocessore dei nuovi computer Apple. Questa CPU permette al computer di eseguire vari sistemi operativi: non più solo il Macintosh, ma anche Windows NT e OS/2. Nel 2006 è nato Mac "Intel Leap ahead“ con Core 2 Duo Processor in cui si può far girare anche Windows XP mediante un programma di dual boot: BOOT CAMP Classi di elaboratori o o o o o o o o o Personal Computer Portatili (laptop, notebook, tablet PC) PDA (Personal Digital Assistant) Micro e Mini computer Workstation Server Mainframe Supercalcolatori Elaboratori paralleli HP SuperDome Computer con Terabyte di RAM o Desktop Managed PC: destinati a medie e grandi imprese n Soho: adatti ad applicazioni da ufficio e Internet n Game PC: prestazioni massime per i giochi n Media Center: accesso a tutti i media digitali dallo schermo televisivo tramite un telecomando o Notebook n Desktop replacement: prestazioni e processori paragonabili ai desktop n Thin & Light: dual spindle, autonomia e peso sono importanti senza grosse rinunce sulla tastiera e sullo schermo n Ultra portatili: soluzioni tecnologiche avanzate con rinunce in termini di ergonomia o Server n AMD (AMD64, Opteron) o Intel (EM64T, Itanium, Xeon) con Linux a 64 bit o, nel 2005, con Windows XP Professional 64-Bit edition o Server 2003 x64 n o Un computer è una macchina in grado di accettare informazioni provenienti dall’esterno, di effettuare su di esse operazioni aritmetiche e logiche, quindi di fornire risultati in forma comprensibile n n n Attraverso le unità di ingresso il computer acquisisce i dati L’ unità centrale di elaborazione elabora le informazioni Le unità di uscita comunicano i risultati Computer del prossimo futuro Computer da polso Wearable PC Eurotech Zypad WL1000 WWPC o Permette di lavorare, connessi in rete, senza essere legati ad una postazione fissa scambiando dati, immagini ed informazioni o Consente al personale medico e paramedico un rapido accesso alle banche dati e la lettura del braccialetto elettronico che, indossato dal paziente, contiene la cartella medica. In tale contesto il computer da polso può minimizzare gli errori dovuti allo scambio di cartelle cliniche o all’errata lettura dei dati del paziente. Sono garantiti massima precisione ed aggiornamento delle informazioni cliniche rilevate e, quindi, una diagnosi più accurata o Può fornire e ricevere informazioni direttamente dal luogo d’intervento (es. 118) Motherboard o o La motherboard è la scheda principale del PC che contiene il processore, la memoria, gli slot di espansione. Una motherboard è costituita da diversi strati di circuiti stampati. Essa connette direttamente o indirettamente ogni parte del computer. È costituita da chipset, dal BIOS e da vari bus di connessione. Dei percorsi circuitali chiamati traces portano il voltaggio per tutta la motherboard. Le tecniche di fabbricazione a strati sono usate in modo che alcuni strati della piastra possano portare informazioni per il bios, il processore, i bus di memoria ed altri per i componenti "minori". Tutti gli strati sono poi assemblati come un sandwich e formano la piastra madre Ci sono molti tipi di motherboard differenziate l'una dall'altra dal cosiddetto form factor, ovvero dalla combinazione di caratteristiche quali: misura, forma, design e architettura n n n n n n AT - Usata nei primi PC sulle motherboard da 12 inches (1 inch = 2.5 centimetri), aveva il grande difetto di causare problemi per l'upgrade dei componenti e non permetteva l'uso dei desktop di tipo slimline BAT - La Baby AT (BAT) riduceva di molto le dimensioni della AT e prevedeva che il socket del processore fosse posto davanti e vicino agli slot di espansione. Questo era uno svantaggio non indifferente perchè per poter eventualmente smontare il processore bisognava rimuovere prima tutte le schede alloggiate negli slot vicini che lo sovrastavano ATX – Lanciata nel 1996 il socket della CPU e l'alimentatore furono spostati sul lato destro del bus di espansione. La piastra fu allargata leggermente e alcuni componenti come il BIOS, l'I/O logic ed i controller furono integrati riducendo così la profondità della motherboard della metà rispetto ad una BAT. Poteva alloggiare inoltre 6 slot di espansione (2 ISA, 1 ISA/PCI e PCI) e introduceva una nuova gestione dell'alimentatore che poteva essere acceso o spento direttamente da un segnale proveniente dalla motherboard. Questo permetteva lo spegnimento via software del PC, una caratteristica molto importante che da li in avanti verrà adottata da tutti i produttori di motherboard MicroATX - Introdotta alla fine degli anni 90, era in realtà una ATX più piccola rivolta ad un mercato medio-basso. Venne creata soprattutto nell'ottica di ridurre ulteriormente lo spazio delle schede madri e di usare i nuovi design dei desktop sempre più piccoli. La limitazione maggiore di questa scheda era il numero di slot di espansione che si riduceva a 4 FlexATX - La FlexATX è la naturale evoluzione della MicroATX. La differenza principale tra le due è che il nuovo Form Factor riduceva le dimensioni generali della piastra ed era compatibile con le specifiche tecniche sia della MicroATX che della ATX stessa ITX – Lanciata nel 2000 prevede una ulteriore riduzione delle dimensioni della motherboard ottenute grazie ad un innovativo sistema di alimentazione e di ventilazione integrato o Il cervello umano comunica con il resto del corpo inviando e ricevendo informazioni attraverso il sistema nervoso o La CPU comunica con il resto delle componenti hardware attraverso una rete articolata di piste e di bus che fanno capo ad alcuni nodi principali come i componenti del chipset (Northbridge e Southbridge) che determinano sia la struttura che l’efficienza complessiva del sistema, al loro interno oltre all’elettronica per la gestione del transito delle informazioni sono oggi presenti anche altre componenti specifiche (grafica on board, rete, ecc) o Le comunicazioni con le schede di espansione o le interfacce di rete avvengono mediante il bus Pci (Peripheral Connector Interface) (32 o 64 bits) e per la grafica mediante la connessione Agp (Accelerated Graphics Port) (32 bits), ad architettura parallela. Fino a qualche anno fa vi erano gli standard ISA (Industry Standard Architecture) (8 o 16 bits), EISA (Extended Industry Solution Architecture) (8 o 16 bits), MCA (Microchannel Architecture) (16 o 32 bits), VLB (Vesa Local Bus) (32 bits) o Un nuovo standard di comunicazione è Pci Express (64 bits): interfaccia di collegamento seriale, con connessioni punto a punto commutate, sistema di trasmissione a pacchetti e retrocompatibilità software con i bus precedenti Periferiche ed interfacce di ingresso-uscita o Un calcolatore può essere collegato a diversi dispositivi di ingresso e di uscita (periferiche o device): tastiera, mouse, schermo, stampanti, modem, unità disco, lettore CD-ROM o Ogni periferica è controllata da una interfaccia o controller che ha il compito di tradurre i segnali interni dal calcolatore in un formato comprensibile alla periferica stessa e viceversa o Il driver è il programma che gestisce la periferica e, distribuito insieme alla periferica o aggiornato in rete, va installato sul sistema Periferiche di input e di output o o o o o o o o o o Tastiera Mouse Trackball Joystick Penna ottica Tavoletta grafica Scanner Macchina fotografica digitale Webcam Microfono o o o o o Monitor Stampante Casse acustiche Videoproiettore Lavagna elettronica o Modem * o Touch Screen * * sia input che output Porte di comunicazione o Seriale o COM: forma trapezoidale, dotata di 25 o 9 pin. Lunghezza dei cavi o o o o o o o 300 m. Consente la trasmissione di un bit alla volta Parallela o LPT: trapezoidale, dotata di 25 fori in cui si innestano i pin del cavo di connessione. Lunghezza dei cavi 30 m. Vengono trasferiti 8 bit per volta SCSI: supporta fino a 15 periferiche che richiedono alta velocità di trasferimento dati (80 Mbps). Lunghezza dei cavi 1 m USB: l’Universal Serial Bus garantisce una velocità di trasferimento dei dati molto elevata (fino a 480 Mbps). Possono essere collegati, anche a PC acceso, fino a 127 elementi in cascata tra loro. Lunghezza dei cavi 30 m IrDA: l’Infrared Data Association permette la trasmissione di dati tramite raggi infrarossi. Gli apparecchi che devono comunicare vanno posizionati l’uno di fronte all’altro Bluetooth: trasmissione (fino a 3 Mbps) mediante onde radio WiFi (wireless fidelity): connessione via radio alla rete locale. Vari standard con velocità tra 10 Mbps e 54 Mbps FireWire o IEEE1394 o i.Link: collegamento seriali di periferiche sofisticate, garantisce velocità di trasferimento fino a 800 Mbps e può connettere 63 apparecchi in cascata. Lunghezza dei cavi fino a 100 m se in fibra ottica Svga Dietro il computer Dvi Rca o S-Video Porta tastiera Porta parallela Porta seriale Una porta parallela o connettore femmina prevede 25 piedini. Serve A collegare stampanti o drive a nastro. Le porte seriali possono avere 9 o 25 Piedini. Normalmente si utilizzano Per collegare il mouse o il modem. Porta video Porta giochi Porta USB Si possono collegare modem, scanner, stampanti, Webcam, macchine fotografiche digitali. Convertitori analogici e digitali o ADC (Analog to Digital Converter convertitore analogico-digitale) campiona le variazioni del segnale elettrico (se la tensione supera un determinato livello è ON, se è inferiore è OFF) per trasformarle in segnali digitali da fornire al computer (input) o DAC (Digital to Analog Converter convertitore digitale-analogico) converte una stringa di valori digitali in valori analogici; fa passare la corrente attraverso dei resistori con valori resisitivi diversi, così il flusso di corrente varia per creare valori corrispondenti (output) ai segnali digitali ricevuti o CCD (Charge Coupled Device dispositivo di accoppiamento di carica) è costituito da una serie di sensori che trasformano la luce in corrente: maggiore è l’intensità della luce, maggiore l’intensità della corrente inviata a un ADC che trasforma le varie intensità in numeri comprensibili al computer Tavoletta grafica Fotocamere e telecamere digitali Strumenti per la misurazione di fenomeni fisici (termometri, rilevatori della composizione dell’aria, ecc.) Stampanti Macchine a controllo numerico o Il codice a barre è un mezzo economico e maneggevole ma la bassa capacità di immagazzinare dati e l'impossibilità di riprogrammarlo ne limitano l'uso o I sistemi a banda magnetica consentono di accumulare più informazioni ma non ne garantiscono l'inviolabilità, sono sensibili ai campi magnetici e richiedono una manutenzione periodica o La soluzione tecnicamente ottimale è l'inserimento dei dati in un microchip RFId (Radio Frequency Identification) o I sistemi RFId sono composti da due elementi: n n Il transponder TRANSmitter + resPONDER (chip con antenna), collocato sull'oggetto da identificare. Una volta entrato in colloquio con il lettore, attraverso l'antenna, comunica le informazioni contenute (natura dell'oggetto, parametri, temperatura, scadenza, autenticità etc.) Il lettore (RFId reader), che può essere un dispositivo di sola lettura o di lettura/scrittura; contiene un modulo di radiofrequenza (trasmettitore e ricevitore), un'unità di controllo e un dispositivo di accoppiamento (antenna) o I transponders lavorano su bande di frequenza che variano da 60 kHz a 5.8 GHz MOUSE Tasto “opzioni” Tasto “configurabile” (in genere “scroll” cioè avanzamento pagine), spesso sostituito dalla rotellina Tasto di selezione (corrisponde al tasto invio della tastiera) Il click singolo seleziona, il doppio click esegue l’operazione Il mouse è un dispositivo di puntamento o di input Permette di muovere il puntatore (freccia) per spostarsi, selezionare o trascinare gli oggetti presenti sul desktop Mouse ottico o In questo tipo di Mouse tutto il lavoro viene svolto da una luce a infrarossi (prodotta da un led) o da un raggio laser che viene emessa e che rimbalzando sulla superficie di appoggio del mouse viene catturata da un sensore. Il sensore invia i dati ad un DSP (Digital Signal Processor) che costruisce l'immagine della superficie sottostante. Compiendo questa operazione migliaia di volte al secondo il DPS riesce a capire mediante il confronto delle immagine inviate dal sensore i movimenti fatti e ad inviare le relative coordinate al PC n n n n Non ha parti mobili che potrebbero danneggiarsi o usurarsi con il tempo Ha una precisione maggiore di quello meccanico Non è soggetto a problemi dovuti alla sporcizia Non ha bisogno di una superficie particolare per funzionare con estrema precisione wide screen 16:9 slot di espansione PCMCIA o PC card a 14", 15", 17", 18“ adatti alla visione di DVD. Per utilizzare questi monitor con applicazioni office vi sono utility che permettono di dividere lo schermo in 2, 3 o 4 aree; in ciascuna di esse è possibile utilizzare singole applicazioni diverse La pressione su un tasto genera un segnale elettrico corrispondente al tasto premuto, che viene inviato al processore Tasti alfanumerici Tasti punteggiatura Tasti speciali Le vocali sono tutte dalla parte sinistra della tastiera, le consonanti più comuni sono dalla parte destra, potendosi scrivere alternando le mani. Ciò migliora la velocità e riduce lo sforzo di battitura Tastiera OLED (Organic Light Emitting Diode) Centro del monitor I puntatori È la forma più comune del puntatore sul desktop e nelle finestre: permette fare clic sui pulsanti e di selezionare le voci di menu È il pulsante della guida rapida: facendo clic sul pulsante “?” di alcune finestre, questo puntatore permette di attivare una spiegazione degli elementi su cui si fa clic con il mouse. Risponde a domande del tipo “che cosa è questo pulsante?, che cosa sono queste icone?” Quando il puntatore assume questa forma Windows è occupato (sta calcolando, memorizzando, elaborando, o altro), però è disposto ad ascoltare Quando il puntatore assume questa forma Windows è occupato e bisogna lasciarlo in pace, perché non è disposto ad ascoltare Questo puntatore significa “sposta” e indica che si può muovere una finestra o una selezione Questo puntatore permette di effettuare selezioni di precisione, per esempio porzioni di un’immagine Il programma diventa una sbarretta verticale nei programmi di videoscrittura: indica il punto in cui si possono digitare le lettere Proibito: questo pulsante indica che si sta trascinando un’icona nel posto sbagliato, Windows avvisa che ignorerà la selezione Indica che si può ridimensionare una finestra o una selezione in senso verticale, ingrandendola o rimpicciolendola Questo puntatore indica che si può ridimensionare una finestra o una selezione in senso orizzontale, ingrandendola o rimpicciolendola Questo puntatore indica che si può ridimensionare una finestra o una selezione in diagonale, ingrandendola e rimpicciolendola Sicurezza Sistemi operativi: Palm OS Epoc Windows CE Ultra Mobile PC (Origami) o UMPC, più pesante e voluminoso di un PDA tradizionale ma più compatto del Tablet PC, utilizza il sistema operativo Windows XP Tablet PC Edition 2005 o Windows Vista, un display LCD touch-screen con diagonale di 7” o inferiore, una risoluzione video minima di 800 x 480 pixel, connettività Wi-Fi e Bluetooh integrata, webcam integrata e porta USB (a cui è possibile collegare una tastiera); processore a basso consumo Intel (Celeron M o Pentium M), un hard disk con capacità compresa fra i 30 e i 60 GB, ricevitore GPS, sintonizzatore TV, slot Compact Flash o SecureDigital. Autonomia: almeno una giornata di utilizzo continuato o Il software incluso negli UMPC permette di lavorare, navigare sul Web, sincronizzare il dispositivo con un PC Windows, riprodurre musica e video, guardare e organizzare foto, ricevere e registrare la TV, scaricare e acquistare musica on-line, condividere file sul Web, e giocare o Costo compreso tra 500 e 1.000 € … consolle di gioco 5.25” 360 - 1200 KB 8” 260 KB 3.5” 720 – 1400 2880 KB Iomega Zip 100750 MB CD-Rom 650 - 900 MB Sony Minidisk 200 MB Nastro DAT 16 GB USB Flash Memory Drive 16 MB - 8 GB DVD 4.7 - 17 GB Floppy disk 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Un programma invia un comando all'hardware per far si che un determinato file venga registrato sul floppy Il controller del drive del floppy accende il motore in modo che il disco cominci a girare Un secondo motore (Stepper motor) sposta le testine di traccia in traccia fino ad arrivare a quella desiderata. Il tempo impiegato per arrivare fino alla traccia desiderata è detto tempo di accesso La testina di lettura/scrittura si ferma sulla traccia che dovrà scrivere e verifica che sia quella corretta Prima di scrivere fisicamente i dati, la traccia viene cancellata da un altra testina. In questo modo la scrittura successiva avverrà su di uno "spazio" pulito La testina di scrittura inserisce i dati nella traccia, magnetizzando le particelle inserite nella superficie del disco. Queste si orienteranno a seconda che siano magnetizzate o meno in una direzione piuttosto che in un’altra; grazie a questo sarà possibile leggerle successivamente e ricostruire l'informazione registrata Il motore viene spento ed il disco smette di girare Ø Parallel ATA Ø SCSI Ø Serial ATA Ø Serial Attached SCSI Native Command Queuing I bit di dati sono immagazzinati nel piattello perpendicolarmente invece che longitudinalmente, in questo modo, a parità di area, è possibile aumentare il numero di informazioni archiviate e quindi raggiungere alte densità di registrazione (230 Gbit/pollice2) alluminio o Un hard disk è strutturato per registrare dati su tracce, settori, cilindri (tracks, o o o o sectors, clusters). I settori sono dei cerchi concentrici, le tracce sono una suddivisione dei settori stessi mentre i cilindri sono dei gruppi di settori Le informazioni vengono memorizzate sui due lati di ciascun disco con una densità di registrazione di 100 Gbit per pollice quadrato. La lettura avviene dall’esterno verso l’interno. L’Hard disk ruota a velocità costante (da 5400 a 10.000 rpm; 15.000 rpm per gli hard disk SCSI) Per poter utilizzare un hard disk è indispensabile partizionarlo scrivendo su esso le informazioni della(e) partizione(i) e del boot sector e successivamente formattarlo Queste operazioni prendono il nome di file system, cioè sistema attraverso il quale i dati vengono scritti sul disco. Il file system è diverso in base al tipo di sistema operativo che viene utilizzato: FAT 12/16 bit per MS-DOS e per Windows 95; FAT 32 bit da Windows 95 Release B (4.00.950 B); NTFS per Windows NT; HPFS per OS/2 Se si fa un uso intensivo del disco lo spazio disponibile risulta molto frammentato perciò periodicamente è utile utilizzare un programma di deframmentazione del disco che sposta i file in aree contigue Data Rate è il numero di bytes che il drive può inviare alla CPU in 1 s Seek Time è il tempo che intercorre tra la richiesta della CPU di leggere un file e il primo byte inviato ad essa Capienza è il numero di bytes che possono essere memorizzati in un hard disk Dal 2007 sostituirà la Parallel ATA o La tecnologia RAID (Redundant Array of Independent Disks) permette di intervenire su n n n Capacità Prestazioni Sicurezza dei dati o Con il termine RAID si intende la configurazione di due o più hard disk, possibilmente identici per capacità di memorizzazione e tecnologia, portati a lavorare in modo sincrono RAID 0: o striping, permette di "legare" tra di loro differenti dischi, facendoli vedere al sistema come un'unica unità anche se fisicamente composta da due o più dischi. È il processo inverso rispetto al partizionare un'unità. Con lo striping si ottiene un'unica unità magnetica congiungendo differenti unità fisiche. Il vantaggio del RAID 0 è quello di permettere un aumento delle capacità di memorizzazione, continuando a vedere i dispositivi di memorizzazione come un'unica unità magnetica. Utilizzando lo striping la capacità dei dischi utilizzati è sempre pari a quella del più piccolo; se, ad esempio, si connettessero in striping RAID 0 tre hard disk, rispettivamente da 4, 5 e 7 Gb, si otterrebbe un'unica unità di capacità pari a 12 Gb (3x4 Gb), perdendo pertanto 4 Gb di spazio; i trasferimenti in lettura sequenziale sono effettuati in modo più performante rispetto alla configurazione non RAID. Secondo tipo di configurazione RAID 0 è quella spanning, con la quale viene utilizzata tutta la capacità dei dischi collegati (nell'esempio precedente si ottiene un'unità di 16 Gb) ma perdendo i vantaggi prestazionali nei trasferimenti in lettura sequenziale di dati propri della modalità striping RAID 1: o mirroring, in questa modalità i dati vengono scritti su entrambi i dischi, così che uno sia copia speculare dell'altro; qualora dovesse esserci qualche problema e/o errore di scrittura-lettura, oppure ancora perdita di dati, il sistema andrà a recuperare le informazioni sull' altro hard disk, garantendo la continuità delle operazioni. In caso di rottura di un disco è possibile, a sistema funzionante, provvedere alla sostituzione dell'hard disk danneggiato, senza perdita di dati e necessità di spegnere e/o riavviare il sistema; questa funzione e nota come swapping. RAID 1 massimizza la sicurezza dei dati ma ha quali inconvenienti prestazioni ridotte e spreco di spazio RAID 0+1: unisce i vantaggi del mirroring con quelli dello striping; due hard disk sono connessi tra di loro in modalità striping, mentre altri due dischi ne formano il mirror. Questa soluzione permette di ottenere contemporaneamente le elevate prestazioni dello striping e la sicurezza per i dati del mirroring RAID 5: due hard disk contengono i dati, mentre il controller calcola attraverso una specifica espressione matematica la copia di parity; quest'ultima contiene le informazioni necessarie a riscrivere i dati su uno dei due dischi qualora, per un qualsiasi motivo, dovessero essere danneggiati e/o persi. La copia di array viene distribuita su tutti i dischi che compongono la catena RAID Nastro magnetico o Supporto meno sofisticato o Il nastro è ricoperto da una sostanza magnetizzabile o Il nastro da 8 mm contiene in genere 32 tracce parallele. Raggiunta una estremità della bobina il senso di scorrimento del nastro si inverte e il flusso dei dati continua nella traccia successiva. Ogni traccia è suddivisa longitudinalmente in parti uguali, ognuna delle quali memorizza un byte o L’informazione è organizzata in modo sequenziale perciò si può accedere ai dati solo in modalità sequenziale o In grado di memorizzare grande quantità di dati (da 4 GB in su) a basso costo basso o Per la sua affidabilità è utilizzato per il backup periodico delle informazioni contenute nei dischi CD-R, CD-RW, CD-ROM DVD±R, DVD±RW, DVD±R DL, DVD-RAM, DVD-ROM o Velocità CD n n n 1X = 150 KB/sec Massimo attuale: 48X/24X/48X Media da utilizzare: 8X (650 MB in 10 minuti) o Velocità DVD n n n n 1X = 1.38 MB/sec Massimo attuale: 16X Media da utilizzare: 4X (4,7 GB in 1 ora) DVD+R DL: 8X (8,5 GB monosessione in 15 minuti) o Buffer Underrun Protection n n BURNProof, Safeburn, JustLink, Seamless Link, ExacLink, Shock Proof, Power-Burn 8 MB di buffer o LightScribe, LabelFlash Masterizzatori o I masterizzatori non fanno altro che rendere opaca una superficie che allo stato iniziale è invece riflettente. In questo modo i normali lettori CD riescono a rilevare la differenza tra una zona scritta ed una vuota, ricostruendo il singolo bit, il singolo byte fino a creare il dato finale o Il masterizzatore, così come il lettore ha un raggio laser ed un tracking system che gli permette di "correre" lungo tutta la spirale del disco. In aggiunta però possiede un laser per scrivere che è molto più potente di quello per leggere e che infatti viene usato per alterare la superficie del disco. Il sistema è identico a quello della lettura solo che in questo caso per registrare i dati sul CD il laser viene acceso o spento in presenza di bit 0 o 1 in modo da rendere opaca la zona del disco che in quel momento sta passando o La maggior parte dei masterizzatori, appena introdotti nel mercato potevano creare un disco ad una velocità fissa (1x) che era la stessa di lettura. In questo modo per poter "incidere" un disco di 60 minuti di musica si impiegavano proprio 60 minuti. Con il passare degli anni, migliorando i meccanismi di tracking e la velocità dei computer è stato possibile aumentare a livelli incredibili questa velocità che può oggi arrivare fino a 50x e ci permette di masterizzare un CD in un paio di minuti! Cd e DVD riscrivibili I dischi riscrivibili (CD-RW, DVD-RW), sono moto simili come concetto a quelli registrabili (CD-R, DVD-R) visti in precedenza ma possiedono in più la possibilità di essere cancellati, ovvero di tornare allo stato precedente alla scrittura del laser o Questi supporti sono basati su una tecnologia che permette il cambio di stato di un nuovo strato composto da vari materiali (tra cui argento, antimonio e tellurio). Quando questo composto viene scaldato ad una temperatura superiore ai 600 gradi, esso diventa liquido. Se poi lo stesso composto viene riportato alla temperatura di cristallizzazione (circa 200 gradi) esso ridiventa solido o Quando il composto è allo stato solido, esso riflette una luce differente da quella riflessa quando è allo stato liquido ed ecco quindi come il lettore CD riesce a leggere (mediante il riflesso del laser di lettura) i singoli bits dell'informazione. La luce riflessa da questo tipo di dischi è ovviamente molto differente da quella dei CD o DVD Registrabili o da quelli prestampati; ecco perchè i lettori di vecchia generazione non sono in grado di leggere questo tipo di formato o BURN Proof o o o o o Durante il processo di masterizzazione "tradizionale" i dati vengono costantemente scritti sui CD registrabili; ma in realtà il flusso di dati non è costante, interrupt di sistema, applicazioni che girano in background o un errore in lettura del CD originale in caso di copia diretta possono mettere a dura prova il buffer (la riserva di dati) che viene gestito per la comunicazione con il masterizzatore: questo può portare ad una temporanea sospensione del flusso che si riflette nel blocco dell'applicazione che si occupa della masterizzazione e alla impossibilità del CD registrato di essere utilizzabile in fase di lettura, specialmente se si utilizzano meccaniche di scrittura ad alta velocità che possono gestire flussi di dati molto consistenti Il Buffer Under Run Error avviene quando il buffer del masterizzatore si svuota perchè il flusso in entrata non riesce a soddisfare con continuità quello in uscita La tecnologia BURN-Proof ci viene in aiuto proprio in questi casi: per rimediare a questi problemi occorre un masterizzatore che sappia "fermarsi ed aspettare"! Ed é proprio ciò che accade con i Masterizzatori BURN Proof Dopo l'inizio della registrazione il drive monitorizza di continuo lo stato del buffer, quando questo non riesce a a stare a passo con la CPU il microcontroller del drive mette "in pausa" la registrazione" registrando la posizione esatta delle testine prima dello stop: in questo stato il drive riceve le informazioni dal computer e si prepara a ripartire dal punto esatto in cui si era fermato comparando i dati registrati e sincronizzandoli con gli ultimi entrati Nessun dato viene perso e il risultato sarà un disco senza errori e leggibile normalmente da qualsiasi lettore visto che il data gap (il salto dei dati dovuto allo stop e poi alla ripartenza della registrazione) é di circa 45 μm, al di sotto dell'intervallo gestibile dai normali controlli di errore dei lettori con velocità 4X o superiore DVD+R Dual Layer HD DVD Blu-Ray Disc o Il formato HD DVD (Toshiba, NEC, Sanyo) è sia registrabile che riscrivibile o in versione ROM: il formato HD-DVD-RW è costituito da un singolo strato da 20 GB di capienza, la versione registrabile HDDVD-R contiene 15 GB di dati. HD-DVD-ROM è disponibile con capacità da 15 GB e da 30 GB o Il formato Blu-Ray Disc (Sony, Hewlett-Packard, Apple, Dell, Hitachi, LG Electronics, Panasonic, Mitsubishi, Philips, Pioneer, Sharp, TDK, Samsung) usa un laser blu-violetto, ha un data transfer rate di 36 Mbps, può essere prodotto sia in versione registrabile che riscrivibile con capacità di 25 GB single-layer e di 50 GB dual-layer EZ-DVD (il DVD con scadenza) Il funzionamento è pressoché identico a quello dei DVD standard. Ha un terzo strato trasparente che non contiene nessuna traccia ma è formato da un composto chimico che reagendo con l'ossigeno fa si che questo strato diventi opaco rendendo impossibile il processo di riflessione del laser e quindi la lettura Holographic Versatile Disk o Disco da 3.9 TB, capacità paragonabile a quella di 400 DVD DL. o È un disco registrabile con tecnologia olografica, che ha la stessa dimensione di un comune CD ed è dotato di uno strato riflettente. La tecnologia di scrittura, denominata Collinear Holography, è in grado di far convergere in un solo raggio due sorgenti laser. Può essere letto ad una velocità di 1 GB per secondo, circa quaranta volte superiore a quella dei lettori DVD più veloci Flash memory o o o o o o Ci sono pochi segmenti in cui l'ormai sedicenne tecnologia non si sia diffusa, quando abbiamo bisogno di soluzioni compatte, non volatili, utilizziamo le Flash: fotocamere digitali, cellulari, chiavette USB portatili Le capacità di queste schede di memoria sono aumentate incredibilmente superando il limite del GByte fino ad arrivare a dimensioni di 8 GB Sono ad accesso veloce, piccole, leggere, silenziose, non hanno parti meccaniche perchè sono formate da un piccola scheda con la memoria ed un chip controller La tecnologia NOR Flash, inventata da Intel, pur essendo lenta, ha reso possibile il salvataggio o la cancellazione di dati in un unico step. La NAND Flash, inventata da Toshiba (1989) si è presentata come alternativa più veloce ed economica alla NOR Flash; essa viene solitamente utilizzata nelle schede di memoria CompactFlash, SmartMedia, SD, MMC, xD, PC cards e nei recenti memory stick USB Nel prossimo futuro le Flash potranno essere espanse mediante i nanocristalli a base di silicio, raddoppiando così la densità Le MRAM (Memorie ad Accesso Casuale Magneto-Resistive), presentate da Infineon nel 2004, sono basate sull'immagazzinamento di dati con elementi magnetici installati su un substrato di silicio; le memorie MRAM permettono una infinita quantità di cicli di scrittura (la Flash si ferma tra i 100.000 e il milione di cicli) e velocità di accesso e scrittura incredibilmente alte Lettori multimediali Monitor o o o o o o Il monitor a tubo catodico (CRT, Cathode Ray Tube) è tra i più comuni dispositivi che consentono di visualizzare i risultati o di output Esistono monitor a cristalli liquidi (LCD, Liquid Crystal Display) costituiti da una particolare sostanza il cui stato fisico è a metà strada tra un solido ed un fluido; questa sostanza possiamo ritenerla composta da tante piccole "bacchette o filamenti" orientabili le quali, sotto lo stimolo di un opportuno campo elettrico, modificano il proprio orientamento, in modo tale da variare le caratteristiche del fascio di luce che le attraversa La dimensione di un monitor viene misurata in pollici e presa calcolando la diagonale dello schermo. Le misure più diffuse sono 14, 15, 17 e 19 pollici Per utilizzi professionali (CAD, videoediting, publishing) esistono monitor di dimensioni maggiori 23 pollici “wide screen” o con orientamento verticale. Per la visualizzazione di DVD o della TV i moderni monitor sono in formato 16:9 L’immagine visualizzata in un monitor CRT è da un pollice ad un pollice e mezzo inferiore alla dimensione dichiarata, mentre le immagini a video di uno schermo LCD sono di dimensioni uguali a quelle effettivamente dichiarate Plasma Display Panel: monitor costituiti da due pannelli di vetro tra i quali si trovano gas inerti che, colpiti dagli elettroni, generano raggi ultravioletti i quali stimolano i fosfori verdi rossi e blu. Costosi La scheda video Con l’avvento dell’interfaccia grafica lo sviluppo di video giochi e applicazioni multimediali sempre più sofisticate e il diffondersi del World Wide Web, la scheda video, il dispositivo responsabile delle immagini che appaiono sul monitor, è diventata nel giro di pochi anni uno dei componenti fondamentali del PC La scheda video oggi è un vero e proprio computer nel computer, dotato di processore, memoria RAM e ROM, in grado di visualizzare filmati e animazioni sempre più “reali” per definizione delle immagini, e per la qualità del colore La scheda video funziona grazie a tre componenti fondamentali: il video chip, cioè un microprocessore dedicato all’elaborazione d’informazioni relative alla grafica, la video RAM, la memoria di lavoro della scheda, e un chip chiamato RAMDAC caratterizzato da una frequenza di clock che determina la velocità di elaborazione dei segnali e i valori di refresh, cioè il numero di volte al secondo in cui l’immagine sul monitor viene ridisegnata. Tanto più spesso è rinfrescata, cioè aggiornata, tanto più nitida e stabile appare l’immagine. I RAMDAC più diffusi vanno da 220 a 250 MHz Il RAMDAC è costituito da una piccolissima quantità di memoria SRAM contenente una tavolozza di colori, e da tre convertitori (DAC), uno per ciascuno dei tre colori primari (rosso,verde e blu), che trasformano i segnali digitali in segnali analogici. La scheda video riceve le informazioni su ciò che deve visualizzare dalla CPU, a cui è connessa da un bus ad alta velocità (AGP, Pci Express), le elabora attraverso il video chip e la video RAM, le trasforma in segnali analogici attraverso il RAMDAC e le invia al monitor La risoluzione e i colori Il monitor del computer visualizza le immagini dividendo lo schermo in migliaia (o milioni) di piccoli quadratini colorati, i pixel, ordinati in righe e colonne. I pixel sono così vicini uno dall’altro da apparire uniti Il numero di bit utilizzati per rappresentare ogni pixel determina il numero di colori, o la tonalità di grigio, che possono essere visualizzati sullo schermo. Nei colori a 8 bit (ossia un byte), per esempio, il monitor impiega 8 bit per pixel riuscendo a visualizzare una gamma di colori di 256 diversi colori o tonalità di grigio Pixel è l’abbreviazione di picture element, l’elemento unitario minimo di un immagine Ogni pixel è costituito in realtà da tre punti sovrapposti – uno rosso, uno blu e uno verde – che rappresentano le tre componenti cromatiche fondamentali Per continuare con l’esempio precedente, ciascuno dei possibili valori a 8 bit corrisponde nella tavolozza dei colori a una speciale combinazione di rosso, blu e verde che costituiscono un singolo pixel. Sebbene i punti colorati siano separati, sono abbastanza vicini da dare all’occhio l’impressione di un colore miscelato, definito pixel virtuale Il numero di pixel che può essere contenuto sul monitor sul monitor costituisce la risoluzione, definita da numero di pixel sull’asse orizzontale e da quello sull’asse verticale La qualità dell’immagine che appare sullo schermo dipende dalla risoluzione e dalla quantità di bit utilizzati per rappresentare ogni pixel, quindi dal numero di colori visualizzati contemporaneamente sullo schermo, che possono essere 16, 256, 65.536, e infine 16.700.000 Le risoluzioni standard per i PC sono: 640 righe × 480 colonne, 800 righe × 600 colonne, 1024 righe × 768 colonne, 1280 righe × 1024 colonne a 8, 16, 24 o 32 bit I sistemi che utilizzano 24 bit si chiamano true color perché permettono di visualizzare più di 16 milioni di colori distinti, una gamma nella quale dovrebbero rientrare tutte le tonalità di colore esistenti in natura I byte utilizzati per ricostruire attributi, cioè le caratteristiche di ogni singolo pixel (colorazione e posizione sullo schermo) sono quelli della memoria RAM della scheda video Esiste quindi una relazione tra la quantità di memoria RAM installata sulla scheda, il numero di colori e la massima risoluzione delle immagini sullo schermo Nella maggior parte dei computer attuali sono presenti delle schede chiamate SVGA (Super Video Graphics Array) Con questa sigla si fa riferimento a una serie di standard grafici sviluppati da un consorzio di costruttori di monitor e schede grafiche denominato VESA (Video Electronics Standards Association) in grado di migliorare le prestazioni della VGA, il sistema di visualizzazione grafica sviluppato da IBM nel 1987, divenuto il denominatore comune minimo delle schede video per i PC Ci sono vari tipi di schede SVGA, ognuna delle quali può offrire risoluzioni diverse: 800 × 600 pixel, 1024 × 768 pixel, 1600 × 1200 pixel. Tutti gli standard SVGA rendono disponibili un set di 16 milioni di colori, ma il numero di colori che possono essere visualizzati contemporaneamente dipende dalla qualità di memoria video installata in un sistema RGB CIMK La scheda audio Senza la scheda audio il PC rimane muto fatta eccezione per qualche sporadico bip. Le schede audio riproducono suoni digitali, cioè suoni convertiti in file numerici, gli stessi che provengono dai CD musicali. Allo stesso modo, quando registrano suoni o musica con un microfono o un collegamento, le schede audio convertono il suono in un file La tecnica che permette di trasformare i suoni in numeri si chiama campionamento: registrazione audio digitale di suoni analogici, ovvero la trasformazione di onde sonore analogiche in sequenza di bit All’interno della scheda si trova un convertitore A/D (AnalogicoDigitale) che ha il compito di digitalizzare i suoni in entrata. In pratica il campionamento si attua dividendo l’onda sonora in tante parti di uguale dimensione per un certo numero di volte al secondo, per esempio, in una scheda a 16 bit, il tipo più diffuso , 65.000 parti per 44.100 volte al secondo La quantità dei suoni in formato digitale (e le dimensioni del file risultante) dipende dal grado di dettaglio con cui l’onda sonora viene convertita in bit Le informazioni digitali vengono inviate dal convertitore AD a un chip specifico chiamato DSP (Digital Signal Processor – elaboratore di segnali digitali) che si occupa di elaborar i suoni, così da non gravare sull’unità centrale di elaborazione. Di solito questo chip si occupa anche di comprimere i segnali in ingresso, in modo che occupino poco spazio in memoria. Dopo averli elaborati, il DSP invia i dati al processore principale del PC, che a sua volta, li invia a un disco fisso in cui vengono memorizzati, di solito come file .wav Streaming Quando l’utente richiede di eseguire un suono che è stato registrato, il file viene caricato dalla CPU e inviato al DSP, che “decomprime” i dati e li invia a un altro chip convertitore, da digitale ad analogico, che trasforma i bit in una correte elettrica variabile con continuità. Questa corrente viene amplificata, di solito da un amplificatore interno agli altoparlanti del PC e va ad alimentare l’altoparlante, così da produrre il suono Oltre alla parte che gestisce i suoni campionati, in ogni scheda è presente una sezione MIDI. Mentre i file .wav sono registrazioni dirette dei suoni, i file MIDI memorizzano soltanto le istruzioni per l’esecuzione delle musica, in modo da permettere di risparmiare spazio su disco MIDI è l’acronimo di Musical Instrument Digital Interface. È un formato standard di file inventato per scopi musicali nel 1983, poi perfezionato nel 1991. Lo si può paragonare a uno spartito musicale con tutte le informazioni sulle note, gli strumenti e le modalità di esecuzione dei suoni (tempo, ritmo e intensità) Quando il computer legge il file non fa altro che inviare alla scheda audio le informazioni necessarie affinché il processore sonoro sintetizzi i suoni richiesti. A differenza dei file WAV i file MIDI non rappresentano un suono campionato, ma una partitura elettronica Il vantaggio di questo processo è avere file MIDI di dimensioni contenute. È possibile trasferire un’intera sinfonia utilizzando pochi KB La riproduzione di file MIDI avviene attraverso un sintetizzatore FM o una sintesi per tabelle Se la scheda audio usa la sintesi per tabelle, il DSP dice a un chip di FM di produrre la nota richiesta. Il chip riesce a imitare lo strumento specifico attraverso una formula matematica. Di solito però la sintesi FM produce suoni platealmente artificiali, paragonabili a quelli di un organetto. Le schede più recenti sono dotate quasi tutte di una wave table, cioè di una tabella di suoni prefabbricati di vari strumenti musicali, memorizzata in un chip ROM Quando il computer richiede di suonare una determinata nota con un particolare strumento, la scheda audio estrae il suono già pronto dalla tabella e lo manda direttamente in riproduzione, garantendo in questo modo effetti molto realistici Per rete si intende un gruppo di computer connessi tra loro che permette agli utenti di condividere in tempo reale dati (files), risorse (stampante, scanner, linea telefonica) e idee… Tutti concorrono alla soluzione di problemi comuni Tra le applicazioni più comunemente impiegate: posta elettronica, software di gruppo, chat e video conferenza Rete Reti pubbliche: 1. Public Switched Telephone Network 2. Public Switched Data Network o locale Ü Local Area Network n n condivisione di elaboratori, risorse e dati all’interno di un edificio o di un centro di elaborazione (Intranet) Personal Area Network rete in cui l'utente può spostarsi liberamente senza l'ingombro dei cavi di connessione utilizzando onde radio (Bluetooth) per cui ogni periferica può essere spostata senza perdere il collegamento alla rete stessa o metropolitana Ü Metropolitan Area Network n collega nodi di una stessa città consentendo la comunicazione tra essi e l’accesso ai dati condivisi o geografica Ü Wide Area Network n collega elaboratori e reti locali che si trovano in una vasta area quale il territorio nazionale e gli stati limitrofi o globale Ü Global Area Network n collega elaboratori in tutto il mondo anche via satellite Esistono quattro tipi di cavi: coassiale, non schermato (UTP, Unshielded Twisted Pair), schermato (STP, Shielded Twisted Pair) e in fibra ottica Concentratori: un concentratore (hub) è un dispositivo a cui si connettono tutti i cavi della rete Reti Una rete peer-to-peer costituisce una soluzione semplice e economica per connettere meno di dieci computer Tutti gli utenti di una rete peer-to-peer memorizzano i file sul proprio computer. In rete tutti possono accedere ai file memorizzati sugli altri computer Se un computer si guasta tutto il resto della rete non ne risente Una rete client/server costituisce una soluzione altamente efficiente per connettere dieci o più computer oppure per connettere computer che scambiano grandi quantità di dati Il server è il computer centrale su cui sono memorizzati i file di tutti gli utenti della rete Il client è un computer che può accedere alle informazioni memorizzate sul server Se il server si guasta, l’intera rete ne risente Wireless LAN ~ 20 -30 Mbps Switch Hub Wired LAN ~ 60-70 Mbps SERVER o Dedicato: distribuisce programmi e files alle postazioni di lavoro, dove vengono eseguiti o Non dedicato: permette di essere usato come postazione di lavoro e agli utenti in rete permette l’accesso ai dati sul disco (peer to peer) o Di applicazioni: esegue le applicazioni e distribuisce i risultati alle postazioni di lavoro (architettura clientserver) o Host: tutta l’elaborazione avviene sul server, gli utenti accedono al server tramite terminali o Software per il server di rete: permette l’accesso ai dati sul disco del server, gestisce la coda per la stampante condivisa, controlla i dati degli utenti (username e password) o Software per il client: driver per la scheda di rete installato sul disco rigido per gestire il passaggio dei dati fra la postazione di lavoro e gli altri dispositivi condivisi in rete o Segnale analogico: ogni singola informazione viene rappresentata da simboli distinti e continui, cioè variabili con continuità o Segnale digitale: ogni informazione viene rappresentata sfruttando solamente simbolo o segnali ben definiti e discontinui, cioè non mutano con continuità o Modulazione: conversione di un segnale analogico proveniente da linee esterne in digitale in modo da poter essere compreso da un elaboratore o Demodulazione: operazione opposta alla modulazione, ovvero conversione di un segnale digitale in analogico Internet In principio c’era ARPANET (1960) Poi la fondazione delle Scienze creò NFSNET (1980) Il World Wide Web fu creato dal Laboratorio Europeo di Fisica delle Particelle nel 1990 Il primo sito Web ad accesso pubblico fu creato nel 1993 Ed ora… tutto: Università, Ospedali, Aziende, Scuole, Cinema, Canali televisivi [ed altro …] Collegamenti Internet o Analogico n Modem 1 Rete > Pc 56 Kbit/s // Pc > Rete 33.6 Kbit/s o Digitale n Integrated Services Digital Network 1 Rete > Pc 128 Kbit/s // Pc > Rete 64 Kbit/s n Asymmetric Digital Subscriber Line 1 Rete > Pc 640 Kbit/s // Pc > Rete 128 Kbit/s n Satellitare (parabola, sat modem + modem) 2000 Kbit/s n Fibra ottica 10.000 Kbit/s Reti pubbliche: 1. Public Switched Telephone Network 2. Public Switched Data Network Protocolli di rete o HTTP: Hyper Text Transfer Protocol o FTP: File Transfer Protocol. Consente di collegarsi a un server, navigare nella directory e gestire il trasferimento di file. La sicurezza delle operazioni viene garantita imponendo agli utenti specifiche procedure di accesso mediante nomi utente (UserName) e password a cui corrispondono adeguate restrizioni di accesso o SMTP: Simple Mail Transfer Protocol. È il protocollo per la gestione della posta elettronica, basato sullo spooling. I messaggi inviati a un destinatario vengono memorizzati su un dispositivo di memoria di massa, generalmente un disco. Il software server resta costantemente all’erta, verificando regolarmente lo spool; quando trova un messaggio lo smista quindi verso l’appropriata destinazione o Telnet: servizio di emulazione di terminale che permette di eseguire programmi su un server. Presenta un’interfaccia a caratteri, ma può offrire all’utente menu di comandi per interagire con le applicazioni del server, una volta completata la procedura di accesso (login) o Gopher: permette di accedere a grandi archivi di dati o LPD: Line Print Daemon. Protocollo per la condivisione di stampanti di rete, in combinazione con il programma LPR (Line Printer) accoda i documenti da stampare e li invia alla periferica remota o SNMP: Simple Network Management Protocol. È finalizzato all’amministrazione della rete: ne rappresenta una sorta di cartella clinica, contenente tutte le informazioni sul funzionamento presente e passato, grazie alle quali l’amministratore può risolvere i problemi e pianificare sviluppi futuri. Mediante questo protocollo la postazione di controllo può interrogare e controllare periodicamente tutti i dispositivi di rete: se tutto funziona a dovere, il protocollo riceve una baseline, ossia un rapporto operativo che attesta la buona salute della rete; in caso di problemi, esso registra i messaggi di allarme (trap) inviati da speciali componenti software detti agenti Ø Trasferire le informazioni Ø Invio dei file Ø Ø Ø Ogni pacchetto ha 1. Un numero d’ordine 2. Un indirizzo di partenza 3. Un indirizzo di arrivo Arrivo del file Quando si inviano dati su Internet, le informazioni vengono scomposte in piccole parti, dette pacchetti. Ogni pacchetto viaggia in modo indipendente e può seguire percorsi diversi per raggiungere la sua destinazione. Quando le informazioni arrivano a destinazione, i pacchetti vengono ricomposti TCP/IP (Transmission Control Protocol / Internet Protocol) è il linguaggio usato dai computer su Internet per le comunicazioni. TCP/IP suddivide i dati in pacchetti e invia i pacchetti su Internet. Quando le informazioni raggiungono la destinazione, TCP/IP controlla che tutti i pacchetti siano integri Un router è un dispositivo specializzato che regola il traffico e sceglie il percosso più efficiente per ogni pacchetto. Un pacchetto può passare attraverso molti router prima di arrivare a destinazione La dorsale di Internet è costituita da linee dati ad alta velocità che collegano le reti principali di tutto il mondo Quando si ricevono informazioni da un altro computer, si parla di scaricamento (download) dei dati, quando si inviano informazioni a un altro computer, si parla di spedizione (upload) dei dati o DNS può essere descritto come il più grande database distribuito dell'intero pianeta in cui sono catalogati tutti i siti web esistenti o Quando navighiamo su internet utilizziamo solitamente dei nomi di dominio o In realtà però quando diciamo al nostro browser di voler visitare un dominio, esso non utilizza quel nome per accedervi ma ha bisogno del suo indirizzo fisico poiché ogni macchina connessa ha un indirizzo IP univoco di 32 bit chiamato IP address (Internet Protocol Address): un codice composto da 4 numeri (che vanno da un range da 0 a 255) separati da punti (esempio: 66.218.71.198 ) che identifica univocamente un dominio nel web o Il DNS è quello che si occupa proprio di questo lavoro di transcodifica. Esso deve contenere una tabella di corrispondenza tra nome di dominio e IP address e deve essere capace di rispondere alle richieste di transcodifica che gli arrivano Domini o Un nome di dominio è un nome che identifica il sito in tutto il Web. Esempi di o o o o o nomi di domini sono: google.com e yahoo.it Un nome di dominio per poter essere attivo deve essere registrato in un server usato da Internet per accedere a tutti i domini attivi. Questo server detto DNS (Domain Name System) conterrà oltre al nome del dominio anche l'indirizzo IP un numero univoco con cui i computer si connetteranno al nostro server Per registrare un nome di dominio bisogna preventivamente acquistarlo presso una delle società che si occupano di questo tipo di business. Il costo è relativamente basso (meno di 15 euro) e garantisce l'acquisizione del nome per un anno. Si può acquistare il nome per un periodo più lungo, che però non può superare i 10 anni! Per verificare se un nome è già registrato si poò accedere al link seguente: http://www.internic.net/whois.html Domini classici .it .com .net e .org e nuovi domini creati recentemente .eu .tv .info .biz .name Navigando su internet è possibile trovare società che registrano gratuitamente dei nomi di dominio. In questo caso saranno domini del tipo: www.yahoo.com/ilmiosito/ Questo non è un vero nome di dominio ma solamente una directory all'interno del dominio Tipi di host o o o o FREE Hosting Questo tipo di hosting è totalmente gratuito ed indicato per siti di piccole dimensioni e di traffico molto limitato. Ottimo per siti personali ma non adatto per chi vuole realizzare dei siti professionali. Non è possibile usare un proprio nome di dominio ma si è limitati ad una directory (esempio: www.yahoo.com/ilmiosito/). Oltre a questo non si hanno a disposizioni molti servizi, solitamente non è possibile usare Database o Mail e l'assistenza è pressoché nulla. È ottimo però per chi vuole mettere alla prova le proprie capacità di Webmaster e iniziare l'avventura di costruire un sito SHARED Hosting È una delle soluzioni più comuni visto che offre servizi professionali ad un costo molto ridotto. In questo tipo di Hosting il nostro sito viene ospitato su un Web Server che ne contiene molti altri per cui le risorse vengono suddivise tra tutti. L'unica vera limitazione di questo tipo di Hosting è rappresentata dal fatto che vengono inserite delle restrizioni sul traffico (per far si ad esempio che siti molto visitati non abbiano ripercussioni su altri meno trafficati occupando tutta la banda). Per il resto ognuno dei siti ha il proprio nome di dominio, viene garantito un backup giornaliero ed una continuità di servizio 24 ore al giorno. C'è la possibilità di usare Database ed e-mail e di ricevere un supporto adeguato DEDICATED Hosting Una delle soluzioni più costose in cui il sito viene collocato su un Server interamente dedicato ad esso. Ovviamente soluzioni di questo tipo vengono usate da grandi siti e portali che necessitano di una grande banda per gestire il traffico generato dai numerosi utenti che vi accedono COLLOCATED Hosting Una soluzione simile a quella vista in precedenza in cui il Server è interamente dedicato ad un sito. In questa tipologia di Hosting la differenza è rappresentata dal fatto che il server è una macchina di proprietà che viene collocata fisicamente da un provider. Il valore aggiunto sta nel fatto che il Provider può garantire delle linee ad alta velocità, dei sistemi di backup e dei sistemi di sicurezza delle macchine che il proprietario del Server non potrebbe altrimenti avere Personal Computer o Sistema di piccola e media capacità, poco costoso e facilmente gestibile o Utilizzare programmi di database con interfaccia grafica avanzata o Inserire e reperire facilmente i dati o Variare con rapidità la struttura dei dati LAN o Un insieme di personal computer collegati tra loro, mediante cavo (wired) o via etere (wireless), per la condivisione di dati e di periferiche o Scambiare informazioni e idee con i colleghi o Integrare il proprio lavoro con più persone in un gruppo di lavoro risultato ottimale Rete locale SOHO A.O.U. Policlinico “G. Martino” server switch workstation grafica Reparti Archivio Capo Sala Ambulatori Medici Segreterie Direzione 12,8 Megapixel Camcorder Videoproiettore •DLP (Digital Light Processing): Il segnale digitale è interpretato come un comando rivolto a dei micro-specchi che rifletteranno o no la luce derivante dalla lampada del proiettore. Ogni microspecchio corrisponde a un pixel •LCD: I cristalli liquidi permettono di polarizzare la luce verso una singola direzione e quindi di orientarla. I cristalli sono posizionati tra due elettrodi e cambiano direzione in base all'influenza di un campo elettrico. Questo modifica la struttura dei cristalli e il campo elettrico li rende trasparenti od opachi. Il display, costituito da milioni di cristalli liquidi, crea l’immagine •D-ILA (Direct Drive Image Light Amplifier): la matrice ILA è una matrice LCD, identica a quella dei proiettori LCD, ma è montata sopra uno substrato di silicone metallizzato. Come i DLP utilizzano il principio della riflessione •I proiettori a tre tubi ricostruiscono l'immagine colorata tramite le componenti rosso, verde e blu. Ogni lente è posizionata di fronte al tubo a raggi-catodici. I tubi operano con lo stesso principio di quelli di una televisione tranne per il fatto che sono più piccoli. Le tre immagini si sovrappongono sullo schermo