pagina 8 - Icone russe Sofia sapienza divina La Sapienza Divina è uno dei temi centrali nella teologia cristiana e racchiude in sé una lunga e complessa storia di idee e simboli delle Sacre Scritture. Al centro della composizione in un’aureola verde è raffigurato l’Angelo di fuoco assiso in trono. Secondo la tradizione della chiesa orientale, l’Angelo della Sapienza viene qui inteso come la seconda Persona della Santissima Trinità, Sapienza ipostatica, Figlio di Dio. L’Angelo à una verga in mano, attributo del messo divino. L’omofhorion bianco sul braccio indica la sua dignità sacerdotale, Cristo è il Sommo Sacerdote sempre presente nella sua chiesa. Ai lati dell’Angelo sono ritti la Madre di Dio e Giovanni Battista in preghiera. San Giovanni stringe un cartiglio con il versetto del Vangelo: “E io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio”. Il loro atteggiamento è identico a quello della Deesis, preghiera escatologica di tutti i santi a favore degli uomini alla fine dei tempi. Il tema escatologico continua a svilupparsi nel registro superiore della tavola che ospita l’immagine del cielo stellato con al centro l’etimasia, il trono preparato per il Giudice della seconda venuta. Un’allusione alla preparazione del trono si trova nei salmi (sal 9,8) : “Erige per il giudizio il suo trono”; (Sal 89,15): “Giustizia e diritto son la base del tuo trono”;(Sal 45,7):” il tuo trono, Dio, dura per sempre”. L’immagine del trono preparato è simbolo del Giudice supremo, della sua Seconda venuta, il vessillo che apparirà nei cieli prima della manifestazione del Figlio dell’uomo. Sull’etimasia sono poggiati il libro del Vangelo e la croce. L’icona rappresenta un quadro dell’economia della salvezza, dell’incarnazione del Verbo fino al giudizio universale. Grazie alla densità teologica e all’espressività di questa immagine poetica il soggetto della Sofia Sapienza Divina era tra i più amati nell’iconografia russa. Il cammino di Elena Elena ha lasciato la nostra comunità per entrare in noviziato, a Torino: tempo specifico per prepararsi a vivere la sua consacrazione. Ha iniziato il suo cammino in modo ufficiale il giorno 15 ottobre, giorno in cui si ricorda la fondazione dell’Istituto a Puy, in Francia nel 1650. Quest’anno poi si ricordano anche i 400 anni del- la nascita del fondatore delle suore, P. Médaille. Tanti motivi non solo per dire grazie per il tempo che ha dedicato alla nostra comunità, specialmente in oratorio, ma anche per ricordarla con gioia accompagnandola nella preghiera perché il discernimento di questi mesi diventi per lei capacità di seguire in tutto la chiamata del Signore. Salmo 33 - L’incontro personale con Dio SALMO 33 Significato di una Parola VIVA anche oggi.. Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Non mi stancherò mai di ripetere: se sono giunto a questo punto non è merito mio, è un dono del Signore. Io mi glorio del Signore, ascoltino gli umili e si rallegrino. Sulla mia bocca sempre la sua lode. . Sono orgoglioso di Dio, del suo modo di agire per noi, della sua infinita pazienza. Non smetterò mai di ringraziarlo! Gustate e vedete quanto è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. Vorrei che ve ne rendeste conto soprattutto voi che vi sentite deboli e avete complessi di inferiorità: trovereste motivo per essere contenti. Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Uniamoci insieme a lodare il Signore, recitiamo un salmo di lode e cantiamogli riconoscenti la gioia del suo amore per noi. Ho cercato il Signore e mi ha risposto E da ogni timore mi ha liberato. Ho voluto conoscere Dio, farne esperienza personale e lui mi è venuto incontro, ha dissipato tutti i miei dubbi. Guardate a lui e sarete raggianti, non saranno confusi i vostri volti. Voi che per tradizione vi dite credenti e voi tutti uomini di buona volontà cercate Dio con sincerità e costanza; il suo volto vi diventerà familiare. Gustate e vedete quanto è buono il Signore, beato l’uomo che in lui si rifugia. Temete il Signore suoi santi, nulla manca a coloro che lo temono. L’incontro personale con Dio darà un senso nuovo alla vostra vita; abbandonatevi nelle mani di Dio e potrete sperimentare anche voi quanta forza ci viene da Lui. Beato chi sa fidarsi di Dio! Questo salmo è la preghiera di un uomo semplice, ma di grande fede, quella fede genuina della gente del popolo. Ripensando alla sua esperienza, gli viene spontaneo ringraziare Dio perché l’ha sempre ascoltato premurosamente ed invita altre persone come lui, gente povera e semplice, a conservare sempre la fiducia nel Signore. Egli comunica la sua storia dicendo che ha cercato il Signore e ne ha ricevuto risposta cosicché “da ogni timore mi ha liberato”. Per questo invita gli umili a guardare con fiducia a Dio, e dice: “sarete raggianti”. “Il salmista continua la sua composizione invitando ad amare Dio dal quale procede gioia e pace: “Gustate e vedete com'è buono il Signore, beato l’uomo che in lui si rifugia”. A volte, criticando la “fede tradizionale” di certe persone, rischiamo di perdere la via maestra attraverso la quale Dio si rende familiare all’uomo. Questo salmo perciò diventa un richiamo a passare dalla problematica intellettuale su Dio ad una adesione fiduciosa nell’amore. L’educazione è la grande emergenza del nostro tempo Dice papa Benedetto XVI nella sua enciclica “Spe salvi”: “Aumenta oggi la domanda di un'educazione che sia davvero tale. La chiedono i genitori, preoccupati e spesso angosciati per il futuro dei propri figli; la chiedono tanti insegnanti, che vivono la triste esperienza del degrado delle loro scuole; la chiede la società nel suo complesso, che vede messe in dubbio le basi della convivenza; la chiedono nel loro intimo gli stessi ragazzi e giovani, che non vogliono essere lasciati soli di fronte alle sfide della vita.” L'impegno educativo verso le nuove generazioni è diventato tanto arduo nel nostro tempo, in questo contesto sociale, da farci dubitare di essere capaci di trasmettere i valori cristiani ai giovani di oggi. Eppure questo compito è fondamentale e ineludibile, tanto che la riflessione sui modi e sulle finalità dell'educare occuperà gran parte degli “Orientamenti pastorali” per il decennio e sarà il tema dominante della “Settimana sociale di Reggio Calabria". Oggi più che mai è sentita l'esigenza di attualizzare l'insegnamento sociale della Chiesa entro le condizioni nuove che il corso della storia ci ha portato. Non ci si aspetta, però, da questo dibattito e da altri una ricetta univoca, adatta ad ogni ambiente e ad ogni tempo. Al contrario, ognuna delle comunità cristiane deve chiedersi che cosa permette al maggior numero di fedeli di crescere davvero nella fede. Non si deve temere di trovare nuove modalità “per alimentare la linfa di un cattolicesimo popolare che ha sempre innervato la storia dell'Italia unita”, anche se in questa ricerca occorre tenere vivi e forti i legami con il cammino delle altre Chiese d'Italia. Un'altra riflessione riguarda i protagonisti ed i destinatari di questa azione di evangelizzazione. Non si può puntare solo su una categoria: tutta la comunità, a partire dalle famiglie e dagli educatori deve essere coinvolta in questa missione. L'azione, inoltre, non deve essere rivolta solo ai piccoli, ai ragazzi, agli adolescenti e ai giovani, ma deve essere indirizzata a tutta la comunità, perchè tutta la comunità ha bisogno della luce del Vangelo. Questo è anche il senso della lettera del nostro Vescovo che ha sollecitato il rafforzamento di uno spirito di comunione all'interno delle comunità parrocchiali. Per “camminare insieme” le persone che operano all'interno di una comunità ecclesiale non devono essere considerate pezzi di un unico meccanismo, ma un corpo vivo con molte membra unite tra loro. Naturalmente, diffondere il Vangelo non significa solo predicare o insegnare, trasmettere la Parola, ma significa anche agire. Occorre vivere ogni giorno secondo gli insegnamenti di Cristo, dando l'esempio di vita vissuta come discepoli di Gesù. Un compito questo non facile che ognuno di noi deve accompagnare con la conversione al Signore e al rinnovamento del cuore. Hanno collaborato: don Francesco, Angelo, don Nicola, Elena, suor Elena, Angelo, Franco, Pietro.