PAG. 6 / c u l t u r a i t l n i t à / mercoledì 27 gennaio 1965 scienza e Fige/ g CLASSIFICAZIONE DELLE STELLE SUPERGlGANTf 'tt.000 Ani are s epicav . x Vega' \ . Ceppila '> Arturo òin( ,uenza principale § * Vi oo blanc/Y i VmvQ s' Bleu Bianco Giallo Arancio Rosso i cento miliardi di stelle della nostra galassia, quaranta miliardi sono simili al Sole, cinquanta miliardi più piccole e rossastre, mentre le rimanenti appartengono a tipi diversi Chi guarda le stelle del cielo ha l'impressione che vi sia una varietà quasi infinita di tipi e che nessuna regola leghi fra loro le caratteristiche principali che osserviamo: le luminosità più diverse sono rappresentate e le colorazioni, per quanto a p p a e e sul bianco, vanno dal o al bleu indipendentemente dalla luminosità. Si e che, stabilita una a luminosità, si possono e e stelle aventi quella luminosità , facendo la , ciò non dovesse e facilmente, tutti e i . Se o o nel e che e conto se si pensa e dominante o agli i se. Ci se ne e e pazienza e - componenti la luce a e che la e i l l i m i t a t o d i s t e l l e distan/a, indebolendo nella stessa mie nel quella che, e alla luminosità, ha a i i , ne lascia a anche il e che voghamo. - l'intensità a Così quando gna e che questa a diamo una stella e la vediamo a e che, se ciò non è del tutto , ad esempio, possiamo sta non si a esattamente pe le i di e un elemento stelle più i è sono effet- seco della stella non falsato dalla a pe le più lontananza da noi. tivamente poche, si deboli, che sono invece La domanda che a ci poniamo ò cambia no- è la seguente: supposto di sime. La situazione e tevolmente se invece di i alla pe tutte le stelle la luminosità effeta sensazione visiva ci si affida tiva e la e , si può al calcolo, e ci si e non già alla e almeno una stella avente una luminosità e ma a quella ef- luminosità effettiva e una e a le due e c'è una a ad ? n e , fettiva. e e la luminosità a sostanziale poiché e la i sono e a caso la a dipende dalla distanza della seca e no? stella da noi, la seconda no l'e queQuesta volta la a è no, e 11 i al calsto abbiamo detto di è è o nel contiguo diacolo: conoscendo di una stella la lu, pe la a volta o minosità e e la distanza è da un o tedesco, facile e la luminosità effettiva. , indi, e un ameiicano, E' evidente che solo quest'ultima ha . un o e o significato fisico pendentemente l'uno e il significato o della stella, o o l'elemento di- facciamo un esempio; scegliamo come è le è o Si vede che le stelle e il stanza che falsa la a sensazione. e possono e e tipi distinti Qualcuno e e che la stessa cosa vale p e il , ma è di luminosità: bassa, elevata e molto . facile e che in tale a elevata: manca quella Le stelle e invece possono la distanza non e e che se e luminosità , elevata una stella a noi e a non cambia e pe un e più e molto elevata; manca quella bassa. . vicino o più lontano. La cosa è ale A questi tipi di quanto intuitiva; ad ogni modo basta o e i e che la e dipende dal che d u e stelle aventi la medesima e ma luminosità e devono e anche dimensioni : Je più luminose essendo più i delle meno. Così le stelle si distinguono in o e fondamentali: nane bianche, stelle della sequenza , giganti e ganti. Nel o abbiamo o anche il punto o con cui alcune stelle note vi si collocano. 11 Sole come si vede occupa una posizione di mezzo; non è molto e e e molto piccolo: è una tipica stella e sia come luminosità che come . Si può e infatti che a tutte le stelle della galassia a cento , a il 40 pe cento sono di tipo , il 50 pe cento di luminosità più piccola e 10 e e , il pe cento si o a tutti gli i tipi. Queste e à di e alle quali ci ha posto l'ose a e attenta, hanno consentito agli studi i di e il o : oggi possiamo e di e i a o in a assai a nel o . evolutivo cui ogni stella va E' difficile adesso o mente e ci o di o in un o . Alberto Masani > iKM^^^^^^^Bl u: i . *» *l . a>"^\ M «v.^ >* 1^ 1 vv W . AKfr V - 'a^a^HI ^BPA^ * .1 J f l E ì * lL\ s ' t Jr A> W à > * i-'fi H * * ».-Jfi*MP5^; & * * 1 ~*~ 1 ' mn S * y -v-^.y -—^—— - antichi costumi, e che della civiltà bianca hanno assimilato solo pochi elementi i l lungo viaggio si svolge dunque in i dove gli indigeni nudi e scalzi devono e «posso gli audaci i calzati e ve-titi see dalla espeC O ndo le indicazioni , che non o tienza p o la buona a degli i su i viscidi che o da ponti su fiumi in piena, o una buona tenuta e alle sanguisughe o a insetti o sp.acevoh. o a una , assai efficace da quando le ù o che ah abiti dei bianchi non o « i > Seguendo l"e-: *' assistiamo alia e e alla e del sale, ottenuto facendo e foghe imbevute di acqua salata, in un paese dove esso è o e dove è facile e i pe il possesso di una piccola quantità di foghe salate. Assistiamo alla a dei i p au pua che, giunti sul , scambiano il ghiaccio pe e ai compagni quale magnifica e di a 1 Tuan bianchì abbiano . e p.Ti la e delusione del ghiaccio sciolto, evidente maleficio del . Cè pò: la spedizione alla a * e delle asce d; a ». nascosta in una wilie tenuta a e dove. dopo i incidenti abbastanza : è . e a il o bianco che abbia potuto assie e e alla e della a pe e asce, opei eseguite secondo tecniche e i i i d.illa a , alla fine, d; un Si ha mondo insieme o e fiabesco. dove gli i della giungla sono compensati dagli spettacoli a , che gliosi di una e valli e di laghi e f.onte di e gigantesche, fiumi i e selvaggi e cime scintillanti di neve appena sotto . ' < 9* / Sviluppi di una tecnologia avanzata / a propellen te solido Come abbiamo avuto modo di scrivere in un articolo comsu queste colonne, a pari peso di materiali parso recentemente consumati, con propellenti liquidi per missili si possono ottenere maggiori quantità di energia che con i propellenti solidi. Questo è uno degli elementi per cui i grandi missili per lanci spaziali utilizzano sempre, per i primi stadi, propellenti liquidi. i propellenti solidi hanno la caratteristica essenziale di permettere di « tenere a alluminio in polvere (combustibile) resimagazzino" un missile in condizione ne epossidiche (leganti) polisolfuri diversi di lancio, e lanciarlo i\i breve tempo. (leganti) ed altri materiali ancora. Questo costituisce un elemento molto imfin gran numero di formule di costituportante d(]lt eletti dell'impiego di missili zione dei propellenti solidi è ben noto, mentre rigorosamente segreti sono tenuti sia a scopi militnri. cìie per nst civili. Sale tecnologie per ottenerne i i metodi, ranno infatti richiesti nel futuro, in nut grani » con' le caratteristiche volute. mero sempre crescente e per dimensioni metodi di preparazione utilizzano tutta e maggiori, missili per rilievi meteouna serie di processi: macinazione, minell'alta rologici, per ricercìie scientifiche scelazione a caldo, a freddo e sotto vuoto, atmosfera, per la messa in orbita di satel- assorbimento capillare, trattamenti termici liti piccoli e medi destinati alla ricerca di * cottura * e * stabilizzazione *, laminazione, estrusione, polimerizzazione dei lescientifica, alle telecomunicazioni, come ganti a freddo o a caldo, colaggio entro un riferimento agli aerei in volo ed altro ancontenitore o direttamente entro il motocora. F/ comprensibile quindi come, da re del missile. particolare, deve essere parte americana, sovietica, ed anche bri- studiuto il problema della miscelazione. studi, in quanto tannica e francese, siano in corso occorre ottenere entro tempi esperienze, prove diverse per ottenere misuna massa fluida. relativamente brevi sili a propellente solido di sempre migliori perfettamente omogenea, di materiali estremamente attivi, capaci di detonare caratteristiche quanto a potenza, sicufacilmente, e del peso di missili a pro- o di accendersi rezza. ed anche costo. van quintali, talvolta anche una tonpellente solido occorre per prima cosa nellata ed oltre. realizzare i cos'ideiti < grani *, e cioè gli elementi essenziali del motore, costituiti dalla viassa del propellente e da un invoProblemi lucro. Tali * i * possono pesare anche una tonnellata ed oltre, debbono portare di trasporto un al centro, nel senso della lunghezza, foro, di solito di forma non semplice, Fino ad ora, si usano miscelatori oriz(* a ruota di vagone > come s'usa dire, o verticali, i quali zontali. o preferibilmente della forma, più o meno, della corolla di operano « per dosi j ' . e cioè per ogni ciclo un fiore), per permettere uno svolgimenmiscelano una quantità finita e dosala rapido delto regolare e sufficientemente il futuro si pensa ad di materiale. la combustione. utilizzare processi di miscelazione contiè tutt'altro che semTale realizzazione plice, e presenta tutta una serie di problemi. primo di questi compendia tutta una serie di caratteristiche di regolarità, di omogeneità e di costanza del propellente che costituisce il grano. L'esperienza ha dimostrato che piccole impurità nei materiali di partenza, una miscelazione non perfetta, la preparazione dei prodotti per la costituzione dei grani condotta senza una serie di controlli o allontananprecidosi da un ciclo di lavorazione sissimo, una modesta n nozione delle temperature nelle varie fasi sono sufficienti a dar luogo a una combustione irregolare ed imperfetta, e persino ad esplosioni. * Nel 1 6 2 3 , un capitano di mare al servizio del governo olandese, Jan Carstenz, navigava lungo le coste meridionali della Nuova Guinea e, in una giornata particolarmente limpida, aveva scorto all'orizzonte una cima nevosa; ma al suo ritorno in Eua nessuno aveva voluto e all'esistenza di montagne e di nevi e ghiacci in un'isola e a di giungla. o anni dopo, una spedizione olandese si spinse o della Nuova Guinea e i un massiccio montuoso con ghiacciai, la cui cima più alta venne chiamata e , nome che, se o i quali sussistono in sale e lo o o « ben conomaggio alla a del o civilizzatt. n e le antiche i e gli i e foghe » pe moo in e e la p o e , non tica immagine con cui gh indigeni o montagna: indicano la dugu. cioè il bianco e della canna, con cui viene o il concetto della neve e questa vetta e vicine, h , e le e nel Tibet e neU'Amaz/onia, e . ì da quella che lui chiama «la giungla di a del o > pe e un'isola che a si a all'età a della a e dove la valuta è a costituita da conchiglie. delle quali è d u n q u e o i in abbondanza a di ine il viaggio Salto a di diano a 1 sei mesi di viaggio et"» gli o pe e alle vette e e la giungla «ti , Hitnrno dnll eia della , ed . pacp 264. tìcu 37. tine 5 ' . i pai te più e del o è costituita , non tanto dal o delle ascensioni alle cime inviolate del , quanto dalle i annotazioni sull a v i l e sulle usanze dei a semi- », » Come nascono i « grani » V \ '* 1 CWSW3K.' p^p^F N 'i*Mf£w&* « t B^i^r B j —^sÉmEL/pÈtlà » - 1 - <v -^^jfTlHrN! &t ^"Srjfil 'id^HH Mi Ì^S-PH-* v 4- ^ y RHHHHKMP^*^ - M^- " , % [i*i '&m?m2 *PK SVJJÉWBW 1 V m ^M^iàisHLXa^r sf^m^^r.^'' * ^ H ' ^^^PL~_ K m .- J P 1 * |j3&L V * ììJr^ ' ' Una spedizione olandese nella Nuova Guinea - a «sorgente delle asce di pietra» m9*\* ^ ^ M k f \*H lÉJ-^^ sull'Equatore -«r-ak , i/^SSL f^^m j | E&TO'ÌHF~31 HB_t>Jk l_"^^^r^ * ^# * ' ghiaccio ^ "^^V " T Un processo oggi abbastanza comune, per la realizzazione di un *grano> descritto per sommi capi, permetterà di appreze la difficoltà di tutte zare la delicatezza queste manipolazioni, l'er ottenere grani di propellenti cosidetti t a doppia base » s: parie da nitrocellulosa fattamente infiammabile} e dn nitroglicerina 1 altamente esploliva) oltre che da uno o più materiali plastificanti, di solito . L'obbiettivo e di ottenere da qne.-ti materiali una massa assolutamente omogenea, provr-tsta delle volute caratteristiche, e colarla entro un recipiente, lasciandola raffredad un ciclo terdare o sottoponendoli mico fino ad ottenere il grano solido e s t a b i l e nel tempo. La nitrocellulosa risa plastica con o p o solvente, per estrusione, viene ridotta in sottili barre, e queste tagliale, in modo da otteneie cilindretti lunghi circa S millimetri r di eguale thnmetro, questi vengono caricati direttamente nell'apparato propulsore del m i ^ j . ' e . La nitroglicerina. preventivamente miscelala con le sostanze plastiticanti. viene versala viem un secondo tempo, ed .1 complesso ne scaldato per un lemn'> sufficiente e ad una lemperatura prefissata: m la! modo, il solvente, costituto dalla nitroglicerina e dai plastificanti,, scioglie completamente 1 cilindretti di nitrocellulosa, e e ne risUtta una massa solida, compatta del tutto omogenea. uno sviluppo certi casi, per ottenere maggiore di energia, si agqiungono perclorato d'ammonio come ossidante, e metalli tn polvere come combustibili, tali malermli possono essere ircorporali. mente suddivisa, nella n'trocellulnsa. resa plastica prima dell'estrusione Tanlo come combusliln'i (juanlo come o s s i d a n t i , l e g a n t i e plastificanti per ottei » di c solido, si nere « po*so»io e un gran numero di sostanze diverse, oltre al raggruppamento a - plasti/icanlt nitroglicerina si possono utilizzare perclorato d'ammonio (ossidante) polivinilcloruri (leganti) nui. per ottenere una maggiore omogeneità nel grano colando entro il contenitore non più a dosi distinte, la massa fluida ma in modo continuo. Questo è anche consigliato dalla mole crescente dei missili a propellente solido in fase di progettazione 0 di sperimentazione: oggi si parla di elementi con un diametro di 30-70 centimetri. lungtii alcuni metri. Un tipo sperida cinque segmenti mentale costituito del diametro di HO centimetri, fia permesuna spinta di 501) tonnelso di sviluppare late per l'JO secondi, l'alare largamente ai limiti minimi di utilità in superiore lanci soaziali. Con i tipi più grossi, si dovrebbero toccare le 7-800 tonnellate di spinta utilizzando « raggruppamenti > di segmenti « i mazzo *. Con missili così grandi, si presentano però delle difficoltà die li rendono meno competitivi con 1 grandi razzi a propella maneglente liquido: la traspartnbUità, gevolezza. la à di tenere il missile ' a magazzino » e di poterlo lanciare in p o c o tempo, vengono assai ridotti. tip'. con diametro da 30 centimetri sono già al limite di trasportabiliià su rotaie ferroviarie. i tipi più grand: non rimane altro a vie d'acqua ed impianti che ricorrere assolutamente speciali per tn preparazione e la costituzione dei grani. del propellente 1 progetti n*n recenti prevedono l'impiespeciali per il trasporto qn di pontoni del contenitore da riempire di propellente, per il trasporto degli elementi completi fino alla ba*e di lancio, e di i m p i a n t i del missile i per il montaggio entro la bare: operazioni complesse e difficili, non certo tal: da consentire la semplice * e a magazzino in ordine di marcia > del missile Sembra dunque, allo stalo attuale delle cose, che i progressi più recenti e le applicazioni più diffuse nel campo dei propellenti solidi riguarderanno razzi di dimensioni non grandissime F. questo, non solo per motivi di e di possibilità di conserinztonc. ma anche perchè, aumentando le d'inrnstom del * grano ». oltre a crescere le diflico'tà della sua realizzazione, insorgono icnomeni particolari, di difficile individuazione e studia, che tendono a compromettere la regolarità della comfmstione. Sono stati individuati in primo luogu fenomeni tipici di instabilità della combustione. trasversali ed assiali, che como irregolari portano variazioni cicliche dell'andamento della combustione, quando la pressione sale oltre certi limiti certi casi. T f e n o m m i <;ono d'altra natura, e cioè portano alla formazione di siiperfici * chimicamente inattive > tra propellente e pareti del motore e all'interno del propellente. compromettendo la regolarità della combustione. Giorgio Bracchi T ificazione della ricerca scien tifica «Lo sviluppo della scienza e della tecnica sta diventando il principale campo della competizione economica » L'adozioni' f l'inizio dcll'applicu/ionc nella T del Nuovo .sistema di piaiiifii-azione e di o dela — l'istitu/ione cioò di un a che poo e di e a lungo e — o un fatto destinato ad e e tnn/a nello sviluppo dell'economia e della società della a socialista. Gli i i della T hanno constatato che il a della e si pone oggi qualitativamente in una a nuova, e che è ) e nel modo più o la e tecnica e il nuovo sintonia di pianillcnzione: solo su q u e sta base o e i i massimi livelli scientifici e tecnici, e o e ottenuti i mutamenti i dell'economia nazionale, indiqualitativi nei \ a n spensaoili pe e avanzata nella . L'Ufficio politico della SE e il Consiglio dei minia volta — o nella d i i hanno — pe la a pe la pianificazione fino al 1970 un capitolo e specificatamente i - c o m p i t i fondamentali pe e del piano di a della a i della a economica . scientifica e compiti A questa e sono stati chiamati tutti gli sci'-nziati tklla . o il a che sta o a al . m Witule. capo di . Lasciamo la della Seziono a e tecnica della Commissione statao il a in un le d<-l piano, il quale ha colo sulla a e Witschaft di . L'elaboe df 1 piano di sviluppo della scienza — s e m e il . Winoe — è un compito complesso e di un'elevata utilità economica della , debbono c s seit' p:ep;.iatc ed allottate decisioni in foiz.a delle quali una s i d e di e scientifiche o e sospese o limitate, a ciò i dalle e limitate possibilità in mezzi e in uomini. Q u o t a è li. sola via pe e e e mezzi allo scopo di e con successo 1 compiti i stabiliti nella . l a della e 1 a su punti fondamentali esiste in delle linei ili tulio il mondo. Anche gli Stati l'ulti e l'Unione So\ieti<-a non possono i con l'intensità a o o dei i scientifici -. : tcelta delle linee di , e delle e e dei mozzi. Non e difficile i conto e che indell'ampiezza e della delicatezza veste non solo i ed istituzioni, m 1 mente i cingoli studiosi. E giustamente il d Winde 1 accomanda che il o di Stalo pe la a e la tecnica, quello pe e , il Consio cho delle e e l'Accademia delle scienze 1 compiti t e indicati e stabiliscano o una a discussione a le - 1 he gli scii nz.j.ili e gli i s t i t u t i - . (11 Consiglio delle T .-.1 compone di 44 , quasi tutti che della eminenti à liei campo della a e dell'insegnamento. a le somme destinate dallo Stato e e a l'insieme e attività alla a e scientifiche) a a che le e e negli ultimi anni, o nella e di i seto che pe ogni decisione bisogna i di n u m i . e dai i già stabiliti dal Consiglio delle . e che sono i seguenti: 1> e la a ai i di 11;. m a di base, che o l'avanzata a a queste. scientifiia e nei c citata, la a utile alla e e i di a della e del popolo». 2) elle o allo s\iluppo della a economica della T e la cui successiva e a e i sia gnidi'ata possibile e vantaggiosa. 3> di i - se si . a base di vau tu . che i o i o imi e che o e su di e->si o e * e e i i di nazionale La . e della a , dice il doti e dall'oggi al to Winde. non può domani E ^ a d i \ e e a e passo passo o contatto con gli tata i con intelligenza e in scienziati qualificati e competenti, poiché, egli nota, «- le e cìie si o via \.ia e o a e n a a dello scienziato. E" o che non e . pe uno scienziato il quale ha pe anni lao ti un o campo specialistico, e quala e posto di lacl..> <<.' d nuovo o oi-na o cessione d--! o e della il f t i . o dell Ufficio politico. SE i - - Lo ^viluppo della scienza e della tecnica e o della competizione ecos'a di' i ntando il nomica a o e capitalismo questo, il tema o piano di a e t a n t o l'appliess-en/inV del cazione neilL scunza alla , q u a n t o la zione della e tecnica e la lotta pe il più alto o o e tecnico -. Se e pe a e la zione del e scientifico, a non e ha e l'applicazione dei i del piano di a all'insegnamento e e e appena ali inizio, ma già sono state e in n nuo ptoposte e i pe una e degli stuai che m i n ali o della e scteitifica di ba<" Gì.-, il Consiglio scientifico della maa ha o un a delle e pe le matematiche nell.i - nel quale sono fìssati i . dello sviluppo di queìla scienza i i di a vengono i pe la fisica, la a e e -cienze Sulle e scientifiche e anche sulla . a e in atto un dibattito al quale tecipano scienziati, tecnici, insegnanti, studenti e uomini politici g. e.