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SCIENZE DELLA VITA
Durante la metafase i cromosomi, fortemente condensati, raggiungono la zona equatoriale della cellula. Qui
si dispongono tutti con il centromero su uno stesso
piano e formano la cosiddetta piastra equatoriale metafasica. È questo il momento in cui i cromosomi sono
meglio osservabili e identificabili, perché sono disposti
in modo ordinato, senza sovrapposizioni. Si possono
contare, riconoscere e fotografare (figura 1).
Una volta fotografata la piastra equatoriale metafasica, i cromosomi possono essere comodamente ritagliati e ordinati per dimensioni. In questo modo si viene a
comporre una rappresentazione completa del numero
e della forma dei cromosomi della cellula, che prende
il nome di cariotipo (figura 2). Con l’utilizzazione della
grafica computerizzata non occorre ritagliare le immagini, che possono essere modificate e manipolate attraverso un programma per l’elaborazione delle foto.
Nel cariotipo i cromosomi sono ordinati e numerati
convenzionalmente, dai più grandi ai più piccoli. Dallo
studio di cariotipi ricavati da cellule diverse provenienti
da organismi differenti emergono tre dati importanti.
 figura 1 I cromosomi metafasici di una cellula umana appaiono disposti casualmente sulla piastra equatoriale metafasica.
Ogni cromosoma è formato da due cromatidi, uniti per il centromero. La colorazione è stata effettuata con un programma di
grafica computerizzata e i colori non sono reali.
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 figura 1 I cromosomi
dell’immagine precedente
sono stati classificati per
dimensioni e disposti ordinatamente a formare il
cariotipo. Si può notare che
il numero totale dei cromosomi è 46 (23 coppie).
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X Y
Fabio Fantini, Simona Monesi, Stefano Piazzini - Progetto
Il primo dato è che ogni specie con cellule eucariotiche
è caratterizzata da un numero tipico di cromosomi.
Ciò significa che le cellule degli organismi di una stessa specie hanno lo stesso numero di cromosomi. Per
esempio, le cellule umane contengono tipicamente 46
cromosomi, mentre quelle del cavallo ne contengono 64
e quelle del visone ne contengono 30. Poiché il numero
delle specie è molto maggiore del numero massimo di
cromosomi che possono essere presenti in una cellula, molte specie hanno lo stesso numero di cromosomi.
Questo fatto, però, non è in alcun modo indice di parentela o di somiglianza tra le specie. Per esempio hanno 46
cromosomi, come l’uomo, il frassino, il topo campagnolo
e l’uistiti, una piccola scimmia dell’America meridionale.
Il secondo dato è costituito dal fatto che il numero dei
cromosomi metafasici è sempre pari e che i cromosomi
sono presenti in coppie di uguale dimensione e della
stessa forma.
Il terzo dato è che ad alterazioni nel numero dei cromosomi corrispondono malfunzionamenti e danni genetici.
Se il numero o la forma dei cromosomi sono diversi
da quelli del normale cariotipo, si producono alterazioni
che in genere si ripercuotono sull’intero organismo, ne
mettono a forte rischio la sopravvivenza e producono
malformazioni ereditarie.
scienze naturali • Italo Bovolenta editore - 2011
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