NUOVO SISTEMA DI RACCOLTA
1. SISTEMA INNOVATIVO BREVETTATO
La MATEK ha realizzato un sistema vibrante innovativo brevettato che elimina
completamente il problema del danneggiamento al fusto e alle radici delle piante.
Ad iniziare dagli anni '60 si é avviato un processo di meccanizzazione della raccolta mediante
scuotitori del tronco o delle branche che inducono il distacco delle drupe e la loro conseguente
caduta su teli stesi a terra o su organi intercettatori incorporati nella stessa macchina o portati
da altre macchine. Queste macchine, semoventi o portate da una trattrice di varia potenza
secondo la dimensione e le capacità dello scuotitore, si sono negli anni perfezionate e diffuse in
tutti i paesi produttori, in modo particolare in Spagna ed in Italia; il movimento impresso alla
pianta si é trasformato in vibrazione, ottenndo così ottimi risultati in termini di distacco dei
frutti. Numerose sono le ditte costruttrici che propongono le loro macchine sul mercato e
buona parte di esse risultano effettivamente efficaci, restano però ancora alcuni problemi di
danneggiamento di fusto (punto di presa) e radici.
L'organo di presa consiste in sintesi in una pinza oleodinamica collegata alla restante parte
della macchina tramite un braccio estensibile che permette l'aggancio a diverse altezze e con
diversi diametri del tronco, con questa presa si trasmette all'olivo il movimento impresso da
masse eccentriche presenti nella pinza stessa. Il movimento impartito alla pianta dalle comuni
teste vibranti è di due tipi: oscillazione flessionale e torsionale. Questi due tipi di oscillazioni
sono inevitabili poiché derivano dalla normale tecnologia applicata al sistema vibrante. Per
intenderci l’oscillazione flessionale avviene lungo le fibre del fusto ed è ben visibile poiché la
pianta oscilla come se colpita dal vento. L’oscillazione torsionale invece è meno naturale, infatti
è meno visibile poiché avviene lungo l’asse del fusto, immaginando di vedere la pianta dall’alto
vedremmo la pianta ruotare alternativamente intorno al suo punto centrale. Si capisce
facilmente che una pianta e molto più flessibile a flessione piuttosto che a torsione.
Immaginiamo di avere una bacchetta di legno lunga due metri con un diametro di cinque
centimetri: fletterla è semplice, torcerla è cosa ben più difficile.
Mentre l’oscillazione flessionale non provoca nessun tipo di danno alla pianta (stesso tipo di
vibrazione indotta dal vento), invece l’oscillazione torsionale provoca diversi problemi:
-
elevata sollecitazione delle radici con conseguente allentamento della pianta sul terreno:
siccome la pianta a torsione è molto più rigida, l’oscillazione viene quasi totalmente
trasmessa alle radici;
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-
elevata usura dei componenti meccanici di presa del fusto: sostituzione continua di cuscini,
catene, ecc… La deformazione torsionale richiede una resistenza maggiore dei componenti
meccanici e quindi ne consegue un loro invecchiamento precoce;
scortecciamento del fusto in corrispondenza del punto di presa: la vibrazione torsionale
provoca un elevata forza di rottura sulla corteccia che, specie su piante giovani, rompe la
corteccia superficiale. Inoltre la vibrazione torsionale provoca un forte sfregamento sul
punto di contatto del fusto con grande produzione di calore che asciuga la parte acquosa
presente nella corteccia facendogli perdere resistenza ed aderenza;
-
l’oscillazione torsionale non influisce ansi riduce la percentuale di olive raccolte.
Per questi motivi la MATEK due anni fa ha intrapreso un percorso di studio e ricerca per
individuare una tecnologia che potesse eliminare la vibrazione torsionale al fine di eliminare i
problemi descritti in precedenza. I risultati ottenuti sono stati ottimi, permettendoci
perfino
il
brevetto
d’invenzione.
Il
sistema
di
vibrazione
ritrovato
elimina
completamente la vibrazione torsionale lasciando integra quella flessionale. In
questo modo si sono superati completamente i problemi suddetti addirittura
aumentando del 5% la percentuale di olive raccolte. La “nuova testa vibrante MOR”
ci ha permesso di annullare completamente i danni a fusto e radici, nonché di ridurre
al minimo l’usura dei vari componenti.
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2. TEMPI E CAPACITA’ DI RACCOLTA
Mediamente si può affermare che: se la macchina lavora su piante ben predisposte e con olive
al giusto grado di maturazione, il prodotto che cade dalla pianta supera lo 85-95% a seconda
della tipologia di pianta, con punte che sfiorano la totalità (parliamo dei mesi di ottobre e
novembre in Italia). Il prodotto che si ottiene é assimilabile a quello ottenuto mediante
brucatura, con un grado di pulizia da foglie e rametti addirittura superiore alla raccolta
manuale. Il frutto non tocca mai il terreno quindi è più pulito e più resistente alla macerazione.
I tempi di raccolta sono dovuti soprattutto ai tempi di manovra, minori quando gli impianti
consento manovre più facili e quando manovrano operatori esperti. Per questo motivo è
importante scegliere il modello di macchina più opportuno per il proprio tipo di impianto. La
MATEK è in grado di fornire una vasta gamma di prodotti ognuno dei quali è indicato per
diverse situazioni di terreno e qualità di piante.
Il tempo di vibrazione necessario è stato mediamente accertato intorno ai 10-12 secondi. Le
quantità di frutto raccolto per ora di lavoro dipende naturalmente dalla qualità e dalla quantità
di frutto presente sulla pianta. Abbiamo registrato valori come 10 quintali/ora in Spagna ma
anche 5 quintali/ora sulle colline di Assisi.
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