Il motore di ricerca un asset per il sistema operativo

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MICROSOFTYAHOO!
pag.otto
N°3 11-24febbraio2008
Yahoo! seconda, ma molto lontana
Per Microsoft il primo ricorso al prestito
Yahoo! è il secondo motore di ricerca a livello mondiale ma è
molto lontana dal markethare di Google. La quota del numero
uno è infatti di oltre il 62% mentre la fetta di Yahoo! ammonta
al 13. Al terzo posto c’è Microsoft che con il suo search engine
vanta una fettina dell’8-9%.
Il direttore finanziario di Microsoft, Christopher Liddell, ha
annunciato nei giorni scorsi che per portare a termine l’offerta da
44,6 miliardi di dollari per l’acquisizione di Yahoo! la società farà
molto probabilmente ricorso a prestiti per la prima volta nella
sua storia.
Il motore di ricerca un asset
per il sistema operativo
Strategie. Non solo advertising online alla base del maxi-progetto di acquisizione
MASSIMOBIONDI*
C
ollaborazionisti. Pigmei morali. Così erano stati definiti Jerry Yang (già Yang Chi-Yuan)
e David Filo, i fondatori di Yahoo!, per
aver aderito alla richiesta delle autorità
cinesi di introdurre una forma di censura
nel loro motore di ricerca. L’adesione
aveva comportato l’individuazione di un
giornalista dissidente che fu condannato a 10 anni di carcere duro (ammesso
che ne esista uno morbido, in Cina o
altrove).
Circa da quel momento la simpatia che il pubblico aveva per Yahoo!
si è rivolta altrove, con beneficio in
particolare per Google, che ha saputo
approfittarne. Adesso le posizioni sono
ribaltate: Google domina il mercato
mondiale delle ricerche su Internet con
circa il 60%, circa due volte e mezzo
Yahoo!, e quest’ultima è entrata in una
spirale discendente, perché nel business
di Internet non c’è vera gloria che per
il numero uno. Chi è superato scivola
all’indietro e presto o tardi abbandona la
corsa, vedi Netscape e altri. Il che lascia
presumere che Yahoo! stavolta potrebbe
davvero finire dentro Microsoft.
Internet è il business dell’abbondanza,
non della scarsità. In Internet il prezzo
di un prodotto scarsamente diffuso non
aumenta come il tartufo: prima o poi
scompare, di solito acquisito e sfumato
da un concorrente. La stessa Yahoo! lo
ha fatto con Altavista, che ha avuto i
suoi momenti di popolarità agli albori
di Internet. Questa spiccata tendenza al
monopolio, un bel caso per le autorità
antitrust, è un dato di fatto del mercato.
Ma non tutto il presunto male viene per
nuocere se pensiamo che, innanzi tutto
l’uso globale del medesimo prodotto
facilita la relazione e l’interscambio
fra gli utenti internet, cioè fra i popoli.
E che una grande corporation, magari
attenta ai valori etici, assoluto leader
mondiale, avrebbe la forza per resistere
alle pressioni dei governi (che sono a
loro volta dei monopolisti, nel loro campo) con risposte del tipo “il mio motore
di ricerca è questo in tutto il mondo e i
valori che incorpora non sono adattabili
alle esigenze locali”.
Il tema della censura attraverso i motori di ricerca a me pare molto serio, ma
certamente non ha nulla a che fare con
l’assalto di Microsoft a Yahoo!, a parte
forse per avere influenzato indirettamente le performance economiche e depresso
le quotazioni di quest’ultima.
Sospetto che la motivazione fondamentale non sia nemmeno il business
della pubblicità Internet e delle informazioni su milioni di clienti, anche se
molti ci vedono il ritorno dell’iniziativa.
È probabile che conti anche quello, ma
il punto dolente di Microsoft potrebbe
essere che il 90% dei pc vanno con
Windows, ma solo uno su 10 usa anche
Msn. Gli utilizzatori di Google sono sei
volte tanto e sono in crescita. Questo è
gravissimo, per Microsoft, se pensiamo
che il motore di ricerca potrebbe rappresentare il cuore di sistemi operativi di
nuova concezione incentrati sulla rete
e sulle attività personali più che sulla
gestione di periferiche e file. Molti lo
pensano. Alcuni ci scommettono.
Finora Microsoft, con i sistemi
I numeri
15%
SERVIZI
operativo
30% Sistema
WINDOWS
32%
Suite OFFICE
22%
Licenze software
85%%
Pubblicità ONLINE
per SERVER
4,7% Msn
11,3%
Console per GIOCHI
FONTE ComScore
Il balletto delle revenues
Le due torte mostrano la ripartizione delle revenue per
le due società. Come si evince facilmente, Microsoft è
assente dal mercato advertising online mentre la quasi
totalità degli introiti di Yahoo! derivano proprio dalla
pubblicità online (85%). Va da sè che per Microsoft
l’acquisizione significherebbe un’immediato approdo nel
operativi tradizionali e poi browser e
tool vari, era la sola presente in quasi
tutti i computer del globo, in grado di
comunicare in qualche modo con tutti
e di influenzarli. In qualche misura
controllarli. La diffusione di Google
sta creando una sorta di coabitazione
che per Microsoft più che un fastidio
è una serissima minaccia. Il motore di
ricerca non è un antivirus. Se Google
business del Web. Da parte sua Yahoo! potrebbe rafforzare la quota destinata ai servizi (oggi al 15%) facendo
leva sul know how di Microsoft in materia di applicativi.
Da non sottovalutare la quota (4,7%) seppur risicata, delle revenue di Microsoft con Msn il portale attraverso cui è
possibile scaricare la piattaforma di Instant Messaging.
affondasse l’acceleratore sull’idea di
sostituire Windows-Vista ed Explorer
con un valido sistema di gestione di
nuova generazione, innovativo, facile,
efficiente, magari gratuito, per Microsoft
si prospetterebbe il rischio di scomparire
da milioni di pc, di pregiudicare la propria posizione dominante e con quella,
forse, il proprio futuro. Perciò è necessario ostacolare la corsa baldanzosa di
Google. Yahoo! è un’arma importante
in questa battaglia. E se l’acquisizione
serve a questo scopo hanno poco senso
le valutazioni economiche degli analisti. Non potendo comprare direttamente
Google, per Microsoft Yahoo! è l’unica
opportunità rilevante per contrastare
quella che forse è la più grande minaccia
nella sua storia.
*Business consultant