COMUNE DI PIACENZA
34a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2013/2014
Salt’in Banco 2013/2014 - 34a edizione
Dalla parte della Cultura.
“Salt’in Banco” vive da trentaquattro anni. Un traguardo significativo e gratificante, e volgendo lo sguardo nel tempo
non si può non sottolineare come la rassegna sia cresciuta, come il teatro per ragazzi a Piacenza abbia reagito alle difficoltà e superato problemi, non solo economici. A documentare tutto ciò i segni incisi nel nostro territorio e la crescita
del pubblico: è indubbio che “Salt’in Banco” abbia contribuito ad avvicinare i giovani al teatro, proponendo negli anni
l’occasione per affrontare nuove sfide, nuovi progetti, anche ambiziosi, per non cadere nella noiosa ripetitività.
Nato agli inizi degli anni Ottanta, “Salt’in Banco” è una delle prime esperienze di teatro ragazzi in Italia. Da allora
molti scenari sono cambiati, dal punto di vista politico (il Fondo Unico per lo Spettacolo, il quadro normativo regionale e nazionale etc.), produttivo ed estetico, ma il progetto resta ancora vivo ed attuale, non ha mai abbandonato
i presupposti culturali, etici e pedagogici che lo hanno ispirato. Anche a fronte della crisi che stiamo vivendo e dei
diffusi smarrimenti intellettuali ed etici “Salt’in Banco” ha saputo reagire, ha dato risposte precise e chiare, inventando nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento del pubblico, creando uno spazio nel quale i ragazzi siano
protagonisti e non solo fruitori, grazie ad un’azione pedagogica, estetica e culturale.
La Stagione Teatrale 2013/2014 è ricca di opportunità di scelta e di progetti: 24 titoli, 14 compagnie, 11 laboratori,
11 progetti formativi, con compagnie giovani ma di grande professionalità, competenza, esperienza e senso della
ricerca. In occasione del Bicentenario Verdiano si ripropone, con modalità artistiche innovative, il progetto La notte
di San Donnino realizzato (nel 2001) da Teatro Gioco Vita in collaborazione con la Piccola Orchestra Avion Travel, e
ora in partnership con la Fondazione Teatri di Piacenza. Anni Verdi si caratterizza inoltre come laboratorio tra ombre
e musica per narrare la fiaba di Giuseppe Verdi bambino, affidando ai ragazzi il compito di inventare una storia
sull’infanzia del Maestro di Busseto.
Benvenuti a tutti in questa nuova stagione di teatro ragazzi “Salt’in Banco”, stagione profonda, leggera, generosa,
ricca di sogni, di gioia... e foriera di nuovi talenti.
Diego Maj
Tiziana Albasi
Direttore artistico - Teatro Gioco Vita
Assessore alla Cultura e Turismo - Comune di Piacenza
È sempre molto difficile sintetizzare i contenuti della Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”, perché ogni volta siamo di fronte a una complessa articolazione di spettacoli, laboratori, compagnie, esperienze artistiche, temi, linguaggi
e tecniche, occasioni di approfondimento didattico e di formazione… Anche nella stagione 2013/2014 si conferma
tale complessità, che riteniamo sia una preziosa opportunità in più per le scuole. Gli spettacoli, con modalità artistiche
sempre diverse e originali, mettono in scena le fiabe della tradizione (da La Bella e la Bestia a Biancaneve e altri
racconti dei Fratelli Grimm), i classici di ieri e di oggi (da Omero a Tonino Guerra e Daniel Pennac), i libri per l’infanzia
(come le storie illustrate di Max Velthuijs, Nadja, Ulf Stark e Wolf Erlbruch). Raccontano anche i temi e i problemi della
contemporaneità, che come singoli e come società ci troviamo ad affrontare fin da piccoli: la scuola e l’educazione, i
rapporti tra le generazioni, la difesa dell’ambiente, l’integrazione e il razzismo, la crudeltà della guerra e i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la fatica di crescere e di superare le sofferenze e le paure, l’accettazione delle diversità, i
segreti dell’universo e le grandi domande della vita. Quello di “Salt’in Banco” è anche un teatro che narra storie di
animali, di cuccioli e di bambini, che mette in scena libri e giochi, suoni e colori dell’infanzia, fantasia e creatività. E
lo fa con oggetti e parole, attori e danzatori, pupazzi e videoproiezioni, ombre e bolle di sapone, musica e immagini.
Un teatro da vedere, ma anche da sperimentare e interpretare nei suoi segni e nelle sue regole, da analizzare attraverso gli autori classici e contemporanei e le letture registiche più innovative ed originali, da confrontare con la letteratura e la scena internazionale. Grazie agli incontri, ai laboratori e ai progetti formativi pensati per ogni fascia di età.
Un teatro che diverte e fa pensare, che sa andare in profondità senza mai rinunciare al gioco e alla leggerezza.
via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190
[email protected] - www.lafondazione.com
Simona Rossi
Teatro Gioco Vita
SALT’IN BANCO
2
EDIZIONE 2013/2014
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
Direttore
Diego Maj
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Tel. 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
www.teatrogiocovita.it
[email protected]
Coordinamento editoriale
Simona Rossi
Redazione
Simona Rossi, Marilisa Fiorani, Emma-Chiara Perotti
Ha collaborato
Lucia Macalli
GLI SPAZI
1
Teatro Comunale Filodrammatici - Via Santa Franca, 33
Biglietteria e Uffici Teatro Gioco Vita - Via San Siro, 9
3
Teatro Gioia - Via Melchiorre Gioia, 20
2
Teatro Municipale - Via Verdi, 41
4
Officina delle Ombre - Via Fulgonio, 7
Progetto grafico e realizzazione
Matteo Maria Maj
Stampa settembre 2013
3
L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati
INDICE
Guida alla scelta degli spettacoli....................................4
Guida alla scelta dei laboratori......................................6
Cartellone....................................................................8
Informazioni...............................................................11
Anni Verdi - Progetto Speciale........................................13
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
Ranocchio..................................................................14
Piccolo Asmodeo.........................................................15
La pietra e il bambino...................................................16
Cane Blu.....................................................................17
Circoluna...................................................................18
Il cielo degli orsi............................................................19
Ombromania...............................................................20
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
L’omino della pioggia...................................................21
Ma che bella differenza................................................22
Il cannocchiale di Galileo.............................................23
Giardini di plastica.......................................................24
Questa zebra non è un asino.........................................25
La Bella e la Bestia.......................................................26
Chi ha paura dell’uomo nero?......................................27
Come un romanzo.......................................................28
Piccolo. L’ultimo albero................................................29
Il grande racconto.......................................................30
Biancaneve................................................................31
Grimm.....................................................................32
Goccia a goccia..........................................................33
John Tammet...............................................................34
Il viaggio.....................................................................35
Mammatrigna..........................................................36
Il cubo magico............................................................37
LABORATORI
Dal fumetto al teatro d’ombre......................................38
Tutti i colori dell’ombra................................................39
3
1
Pina e i suoi amici vanno a scuola.................................40
Una giornata a teatro..................................................41
Smascherando.............................................................42
Laboratori di teatro......................................................43
Tutti sul palco!.............................................................44
Se l’ombra gioca a nascondino....................................45
“Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo......................46
Musica... ombre... figure... ...........................................47
Seguendo l’ombra di un piccolo re.................................48
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
Dentro il teatro............................................................49
La scrittura scenica......................................................50
Dietro il sipario............................................................51
Chi è di scena?.............................................................52
Daniel Pennac a Piacenza...........................................53
La magia di Eduardo...................................................54
Carlo Goldoni e il suo teatro.......................................55
Leopardi, la poesia della scena...................................56
Alla ricerca di un futuro incerto...................................57
La scena contemporanea francese..............................58
SCS / Studenti-Critici-Spettatori.....................................59
ALTRI PROGETTI
L’Officina della Fantasia...............................................60
In compagnia di… Elmer e Pina....................................61
FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO
L’altra scena................................................................62
STAGIONE DI PROSA
Tre per Te 2013/2014.................................................64
Speciale Studenti - Informazioni...................................66
TEATRO PER LE FAMIGLIE
A teatro con mamma e papà 2013/2014.....................67
OLTRE IL SIPARIO
E ancora... ..................................................................68
2
4
La presenza nei teatri e nelle altre sedi di attività del personale di Teatro Gioco Vita è legata all’organizzazione degli
spettacoli e delle altre iniziative di “Salt’in Banco”. Per qualsiasi comunicazione, si prega pertanto di fare sempre
riferimento agli uffici di Teatro Gioco Vita.
Negli ultimi anni abbiamo purtroppo riscontrato un uso crescente dei telefoni cellulari durante gli spettacoli, che oltre
a creare disagi tecnici nel corso delle rappresentazioni, costituisce un elemento di disturbo e di mancanza di rispetto
nei confronti degli altri spettatori. Preghiamo pertanto gli insegnanti e/o gli adulti accompagnatori di verificare che
i telefoni cellulari non siano introdotti in sala dagli studenti.
Durante gli spettacoli è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video.
GUIDA ALLA SCELTA
4
GUIDA ALLA SCELTA
SPETTACOLI
DESTINATARI
TITOLO
RANOCCHIO
TEATRO
SPETTACOLI
DI
TEATRO
GIOCO VITA
CELEBRAZIONI
VERDIANE
SPETTACOLI
DELLE
COMPAGNIE
OSPITI
INFO alle PAGINE
ASILO
NIDO
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMARIA
Gioia
8, 14
Filodrammatici
8, 15
LA PIETRA E IL BAMBINO Filodrammatici
8, 16
CL. 1-2-3-4
CANE BLU
Filodrammatici
9, 17
CL. 1-2
CIRCOLUNA
Filodrammatici/Gioia
9, 18
IL CIELO DEGLI ORSI
Filodrammatici
10, 19
OMBROMANIA
Gioia
10, 20
ANNI VERDI
Municipale
8, 13
L’OMINO DELLA PIOGGIA
Filodrammatici
8, 21
MA CHE BELLA DIFFERENZA
Filodrammatici
8, 22
IL CANNOCCHIALE DI GALILEO
Filodrammatici
8, 23
GIARDINI DI PLASTICA
Filodrammatici
8, 24
QUESTA ZEBRA NON È UN ASINO
Filodrammatici
9, 25
LA BELLA E LA BESTIA
Filodrammatici
9, 26
CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? Filodrammatici
9, 27
COME UN ROMANZO
PICCOLO ASMODEO
5
SECONDARIA
DI 1° GRADO
CL. 4-5
CL. 4-5
Filodrammatici
9, 28
PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO
Filodrammatici
9, 29
CL. 1-2-3
IL GRANDE RACCONTO
Filodrammatici
9, 30
CL. 3-4-5
BIANCANEVE
Filodrammatici
9, 31
GRIMM
Filodrammatici
10, 32
GOCCIA A GOCCIA
Filodrammatici
10, 33
CL. 1-2-3
JOHN TAMMET
Filodrammatici
10, 34
CL. 4-5
IL VIAGGIO
Filodrammatici
10, 35
CL. 1-2
MAMMATRIGNA
Filodrammatici
10, 36
IL CUBO MAGICO
Filodrammatici
10, 37
CL. 2-3
SECONDARIA
SUPERIORE
GUIDA ALLA SCELTA
6
GUIDA ALLA SCELTA
LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
TITOLO
INCONTRI
E PROGETTI
FORMATIVI
ALTRI
PROGETTI
INFO PAGINA
DESTINATARI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
DI 1° GRADO
SECONDARIA
SUPERIORE
INSEGNANTI
TUTTO IL
PUBBLICO
educatori
animatori
insegnanti
Dal fumetto al teatro d’ombre Officina delle Ombre
38
Tutti i colori dell’ombra
Scuole
39
Pina e i suoi amici vanno a scuola
Scuole
40
Una giornata a teatro
Officina delle Ombre
41
Scuole
42
Teatro Gioia
43
Tutti sul palco!
Scuole
44
Se l’ombra gioca a nascondino
Scuole
45
“Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo Scuole
46
Musica... Ombre... Figure...
Scuole
47
Seguendo l’ombra di un piccolo re
Scuole
48
DENTRO IL TEATRO
Scuole
49
LA SCRITTURA SCENICA
Teatro Filodrammatici
50
DIETRO IL SIPARIO
Scuole
51
CHI È DI SCENA?
Scuole
52
DANIEL PENNAC A PIACENZA
Tra pagina scritta e palcoscenico
Teatro Municipale,
Teatro Filodrammatici
53
LA MAGIA DI EDUARDO
Scuole, Teatro Municipale
54
CARLO GOLDONI E IL SUO TEATRO
Scuole, Teatro Municipale
55
LEOPARDI, LA POESIA DELLA SCENA Scuole, Teatro Municipale
56
ALLA RICERCA DI UN FUTURO INCERTO
Scuole, Teatro Gioia
57
LA SCENA CONTEMPORANEA FRANCESE
Teatro Filodrammatici
58
SCS / STUDENTI-CRITICI-SPETTATORI
Scuole, Teatro Gioia,
Teatro Filodrammatici
59
L’OFFICINA DELLA FANTASIA
Officina delle Ombre
60
bambini
da 5 a 10 anni
IN COMPAGNIA DI... ELMER E PINA
Officina delle Ombre
61
bambini da 3 a 7
anni e genitori
Smascherando
LABORATORI
DOVE
7
Laboratori di teatro
incontri aperti a
tutto il pubblico
8
CARTELLONE
PROGRAMMA 2013/2014
Teatro Gioco Vita
RANOCCHIO
Dall’opera di Max Velthuijs
Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia
TEATRO GIOIA
lunedì 11 novembre 2013 - ore 10
martedì 12 novembre 2013 - ore 10
mercoledì 13 novembre 2013 - ore 10
giovedì 14 novembre 2013 - ore 10
venerdì 15 novembre 2013 - ore 10
(spettacolo a pubblico limitato)
Teatro Gioco Vita
PICCOLO ASMODEO
Da Lilla Asmodeus di Ulf Stark
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 26 novembre 2013 - ore 10*
mercoledì 27 novembre 2013 - ore 10
giovedì 28 novembre 2013 - ore 10
venerdì 29 novembre 2013 - ore 10
* la recita sarà effettuata solo nel caso risultino
esauriti i posti nelle altre date
Teatro dell’Archivolto
MA CHE BELLA DIFFERENZA
La diversità spiegata ai bambini
Da 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 13 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45
martedì 14 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45
Gruppo Alcuni
IL CANNOCCHIALE DI GALILEO
Da 5 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 16 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 17 gennaio 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro dell’Archivolto
QUESTA ZEBRA NON È UN ASINO
La storia di un’amicizia più forte
della guerra
Da 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 30 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 31 gennaio 2013 - ore 9 e ore 10.45
Teatro del Canguro
LA BELLA E LA BESTIA
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 3 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*
martedì 4 febbraio 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 2 dicembre 2013 - ore 9 e ore 10.45*
martedì 3 dicembre 2013 - ore 9 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Da 4 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 10 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*
martedì 11 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*
mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Da Daniel Pennac
Cantieri Teatrali Koreja
GIARDINI DI PLASTICA
Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 27 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45
martedì 28 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45
Da 13 anni - Secondaria di I° grado, Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 13 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45
Teatro Gioco Vita
CANE BLU
Da Chien Bleu di Nadja
Teatro Gioco Vita
Teatro Gioco Vita
Fondazione Teatri di Piacenza
Progetto Speciale Bicentenario Verdiano
LA PIETRA E IL BAMBINO
ANNI VERDI
Da 4 a 9 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
mercoledì 4 dicembre 2013 - ore 10
giovedì 5 dicembre 2013 - ore 10
venerdì 6 dicembre 2013 - ore 10
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO MUNICIPALE
gennaio-febbraio-marzo 2014
date da concordare con le classi interessate
(laboratorio/spettacolo a pubblico limitato)
Una favola di Guia Risari
Favola di Giuseppe Verdi bambino
Da 4 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 6 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 7 marzo 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro delle Briciole
IL GRANDE RACCONTO
Da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 11 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*
mercoledì 12 marzo 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?
COME UN ROMANZO
L’OMINO DELLA PIOGGIA
PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO
Centro Teatrale MaMiMò
Teatro dell’Archivolto
Michele Cafaggi
Teatro del Buratto
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 25 febbraio 2014 - ore 10
mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 10*
giovedì 27 febbraio 2014 - ore 10
venerdì 28 febbraio 2014 - ore 10
* la recita sarà effettuata solo nel caso risultino
esauriti i posti nelle altre date
La Baracca Testoni Ragazzi
BIANCANEVE
Da 6 a 11 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 13 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 14 marzo 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Teatro Gioco Vita
CIRCOLUNA
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 20 marzo 2014 - ore 10
venerdì 21 marzo 2014 - ore 10
lunedì 24 marzo 2014 - ore 10
martedì 25 marzo 2014 - ore 10
mercoledì 26 marzo 2014 - ore 10
TEATRO GIOIA
martedì 6 maggio 2014 - ore 10*
mercoledì 7 maggio 2014 - ore 10*
giovedì 8 maggio 2014 - ore 10*
venerdì 9 maggio 2014 - ore 10*
(spettacolo a pubblico limitato)
* le recite di maggio saranno effettuate solo nel caso
risultino esauriti i posti nelle date di marzo
10
CARTELLONE
Riserva Canini
Teatro Gioco Vita
GRIMM
OMBROMANIA
I guardiani del pozzo
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 27 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 28 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Ferruccio Filipazzi
GOCCIA A GOCCIA
Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 31 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45
martedì 1 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 2 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45*
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
Lezione/spettacolo sull’ombra
e il teatro d’ombre
Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado
TEATRO GIOIA
mercoledì 23 aprile 2014 - ore 10
giovedì 24 aprile 2014 - ore 10
lunedì 28 aprile 2014 - ore 10
martedì 29 aprile 2014 - ore 10
mercoledì 30 aprile 2014 - ore 10
(pubblico omogeneo per fasce di età)
Teatro delle Briciole
IL VIAGGIO
Ovvero una storia di due vecchi
L’Organizzazione
Teatro delle Briciole
Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 29 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45*
mercoledì 30 aprile 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
JOHN TAMMET
Sipario Toscana
Fa sentire le persone molto così: -?
Da 9 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado,
Secondaria Superiore
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 3 aprile 2014 - ore 10*
venerdì 4 aprile 2014 - ore 10
* in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata
una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45
MAMMATRIGNA
Da 6 a 10 anni - Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
martedì 6 maggio 2014 - ore 10
mercoledì 7 maggio 2014 - ore 10
Teatro Gioco Vita
IL CIELO DEGLI ORSI
Due storie di Wolf Erlbruch
Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
lunedì 7 aprile 2014 - ore 10*
martedì 8 aprile 2014 - ore 10*
mercoledì 9 aprile 2014 - ore 10
giovedì 10 aprile 2014 - ore 10
venerdì 11 aprile 2014 - ore 10
lunedì 14 aprile 2014 - ore 10
martedì 15 aprile 2014 - ore 10
mercoledì 16 aprile 2014 - ore 10
* recite a pubblico limitato
Pandemonium Teatro
IL CUBO MAGICO
Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
giovedì 8 maggio 2014 - ore 9 e ore 10.45*
venerdì 9 maggio 2014 - ore 10
* se non sarà raggiunto un numero sufficiente
di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10
INFORMAZIONI
11
Salt’in Banco 34a edizione
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Stabile di Innovazione
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Telefono 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
Direzione artistica
Diego Maj
Ufficio Scuola
Simona Rossi, responsabile
([email protected])
Emma Chiara Perotti, prenotazioni
([email protected])
Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli,
biglietteria ([email protected];
[email protected])
Orari di apertura dell’Ufficio Scuola
di Teatro Gioco Vita
dal lunedì al giovedì ore 9.30-13
e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13
BIGLIETTI
• Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia euro 4
• Primaria euro 4,50
• Secondaria di 1° grado euro 5
• Secondaria Superiore euro 6
Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori.
L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della
scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni
di disabilità e/o in altri casi particolari.
L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/
sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno
spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle
famiglie residenti nel Comune di Piacenza).
La somma corrispondente ai biglietti necessari per la
classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompagnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo.
Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
Prenotazioni
I posti per tutti gli spettacoli nel cartellone di “Salt’in
Banco” 2013/2014 si prenotano a partire da lunedì 14
ottobre 2013.
La prenotazione può essere effettuata telefonicamente
o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli
operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo
al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni
telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti
l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima
possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o
spettacoli alternativi.
Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In
alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà
concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente
con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro.
In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà
possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere
l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa dà
diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile
12
INFORMAZIONI
scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci
sia ancora posto.
All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare
la presenza di alunni non deambulanti. I posti in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo conto
di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine di
arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diversamente abili, data di prenotazione, ecc.
Orario degli spettacoli
• Unica rappresentazione: ore 10
• Doppia rappresentazione: ore 9.15 e ore 10.45 /
ore 9 e ore 10.45
Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario
delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo.
In caso di esubero di adesioni, per spettacoli programmati alle ore 10, potranno essere introdotte
doppie rappresentazioni suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di
doppia recita già programmata in calendario, se non
sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle
ore 10 (accorpando le classi in tale recita).
Laboratori, incontri, progetti
e percorsi formativi
Le prenotazioni si accettano a partire da lunedì 23
settembre 2013. Le modalità di partecipazione, il
calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun
percorso. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti,
contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita.
Comunicazioni
La Direzione si riserva di apportare al programma,
alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle
rappresentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause
di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate.
Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli
spettacoli fa fede quanto indicato nella presente
pubblicazione, salvo diversa comunicazione telefonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola
di Teatro Gioco Vita.
L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richie-
ste delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che
non riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione deve essere una scelta consapevole e ragionata.
Dare disdetta di prenotazioni effettuate significa creare problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportunità ad altre scuole di poter assistere alle rappresentazioni.
AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE
RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA
PROGETTO SPECIALE - BICENTENARIO VERDIANO
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ANNI VERDI
Favola di Giuseppe Verdi bambino
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
a cura di Federica Ferrari
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche e canzoni Piccola Orchestra Avion Travel
in collaborazione con
COMUNE DI PIACENZA
Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie
Servizio Programmazione
Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente
in vigore una particolare facilitazione per le famiglie
con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici
diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spettacoli per le scuole di “Salt’in Banco”.
Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo,
nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo
della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente
verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamente previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore
(che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria,
relativamente al fratello che per primo ha assistito ad
una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di appartenenza, classe e spettacolo visto).
I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situati nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia
diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei
loro alunni.
pubblico: da 6 a 10 anni - durata 120 minuti
laboratorio tra ombre e musica
Un laboratorio teatrale che è allo stesso tempo occasione per parteci­pare e giocare in prima persona “al
teatro” e incontrare un bambino un po’ speciale, un
bambino di nome Giuseppe Verdi.
Un progetto che Teatro Gioco Vita ha pensato nel bicentenario della nascita del grande compositore e che
trae ispirazione dai materiali dello spettacolo La notte di
San Donnino nato e realizzato con la Piccola Orchestra
Avion Travel nel 2001 in occasione delle manifestazioni
per il centenario della morte di Verdi.
Dalla galleria di disegni e sagome di Nicoletta Garioni
e dalle musiche e can­zoni degli Avion Travel realizzate
per lo spettacolo, Teatro Gioco Vita inten­de partire per
proporre un laboratorio ludico-pratico sul teatro d’ombre che traduce in figure animate l’infanzia di Giuseppe
Verdi e alcuni accadimenti, situazioni o personaggi che
abbiamo immaginato come archetipi dei grandi protagonisti verdiani: una favola, appunto, quella di Verdi
bambino, perché per usare le parole del maestro “copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il
vero è meglio, molto meglio…”.
Il piccolo Verdi prenderà così vita sullo schermo del
teatro d’ombre e inviterà i bambini a giocare con lui:
sarà questo l’inizio di un percorso che condurrà alla
scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre fino alla costruzione, insieme agli insegnanti, di una
o più sagome che rappresente­ranno i personaggi della
favola di Giuseppe bambino.
I partecipanti al laboratorio saranno coinvolti e guidati
dagli animatori di Te­atro Gioco Vita in una girandola di
situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro in-
canto dove potranno giocare con Verdi bambino e tutti
insieme. Potranno così nascere storie, avventure, viaggi
che partendo da un episodio immaginato dell’infanzia
di Giuseppe Verdi, sulle note della Piccola Orchestra
Avion Travel, si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare tra bambini e
adulti senza altri fini che il piacere dello stare insieme.
Le sagome e gli altri materiali realizzati dai partecipanti
durante il laboratorio sotto la guida degli animatori di
Teatro Gioco Vita rimarranno in possesso dei bambini,
come testimonianza di una giornata trascorsa in compagnia del giovane Verdi.
Programma e informazioni
Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe.
La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e
materiali di consumo). L’attività laboratoriale si svolgerà
al Teatro Municipale (orari e date da concordare direttamente con gli insegnanti delle classi interessate).
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
RANOCCHIO
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
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PICCOLO ASMODEO
da Lilla Asmodeus di Ulf Stark
Dall’opera di Max Velthuijs
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
con Marco Ferro, Valeria Sacco
adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
regia Fabrizio Montecchi
scene Nicoletta Garioni
sagome Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs)
musiche Michele Fedrigotti
costumi Sara Bartesaghi Gallo
luci e fonica Maddalena Maj / Anna Adorno
lo spettacolo è tratto dai libri di Max Velthuijs Frog is Sad,
Frog in Love, Frog and the Birdsong, Frog is Frog,
Frog is Frightened editi da Andersen Press - London
con Tiziano Ferrari
adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni Nicoletta Garioni
musiche Michele Fedrigotti
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
luci e fonica Davide Rigodanza
Lilla Asmodeus, Ulf Stark © Colombine Teaterforlag Stockholm
pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
(spettacolo a pubblico limitato)
Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli
occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé
lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole
compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della
casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che
ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero
tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni
giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali
Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una
risposta positiva. Un merlo trovato nel prato è l’occasione per interrogarsi sul mistero della morte e la necessità
di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d’amore provato da Ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore
e sulla felicità che da esso ne scaturisce. Uno spavento
notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della
paura vera e della paura di aver paura. Con parole e
immagini di grande forza ed essenzialità, le vicende di
Ranocchio e dei suoi amici, grazie a uno humour gentile, ci confortano e ci trasmettono una grande voglia di
vivere. Lo fanno parlando di sé, ma nel fare questo ci
parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora
non sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni
giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo
comporta. Queste piccole storie dal cuore grande sono
tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le
sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro
contesto originario per farle vivere sullo schermo del
teatro d’ombre, trasformate con leggerezza e poesia in
delicate storie animate.
Lo stupore impresso nello sguardo di un bambino è lo
stesso che accompagna sempre Ranocchio (anche lui
bambino) nella scoperta delle cose del mondo. Uno stupore che è sorpresa, curiosità e incredulità ma è anche
voglia di scoprire, di capire, e di lasciarsi coinvolgere
dall’infinita ricchezza della vita. E non c’è avventura più
bella che vivere. Perché la vita è, come dice proprio Ranocchio: “una cosa meravigliosa”. E lo è anche quando
vivere vuol dire affrontare una tristezza che ci prende
senza ragione o quando ci dobbiamo confrontare con
una paura della quale non conosciamo il motivo. Anche
quando vivere ci impone di superare la scoperta dolorosa della morte o ci porta ad apprezzare la gioia che
l’incontro con l’altro ci trasmette. Per godere della vita
insomma bisogna viverla, bisogna farne “esperienza”.
Come il teatro.
Fabrizio Montecchi
Premio “Eolo Awards 2013 - Miglior spettacolo di teatro
ragazzi e giovani”
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del
sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo
buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei
Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce
e nemmeno gli interessa; e questo, per la sua famiglia,
è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto
ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e
della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro
questa sera, almeno una persona a darmi la sua anima!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere
mio figlio”.
Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente
inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia
con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viaggio sulla terra.
Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una
girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete,
un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo
di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande
semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre:
“Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato,
quando non addirittura maltrattato, si convince che non
riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo.
Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza
che incontra Kristina…
Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf
Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per
ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poesia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta
problematicità, l’autore ci racconta, senza mai cadere
in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca
del suo Faust.
Quello che ho capito è che ai bambini interessa che si
parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, o ironia, o con comicità, ma di cose serie. E sono
soprattutto le grandi domande, quelle a cui l’umanità
da sempre fatica a dare risposte, quelle che più li affascinano. Domande sulla vita, sulla morte, sull’amore.
E l’anima? Quell’anima che con tanta insistenza vuole
scambiare il nostro Asmodeo?
Piccolo Asmodeo è una storia così. Che fa ridere, pensare e forse anche commuovere.
Fabrizio Montecchi
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
LA PIETRA E IL BAMBINO
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CANE BLU
da Chien Bleu di Nadja
Una favola di Guia Risari
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
con Domenico Sannino, Laura Zeolla
testo Guia Risari
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni Nicoletta Garioni
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
musiche Michele Fedrigotti
luci e fonica Anna Adorno
con Deniz Azhar Azari, Laura Dell’Albani
adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
regia Fabrizio Montecchi
scene Nicoletta Garioni
sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari
(dai disegni di Nadja)
musiche Michele Fedrigotti
costumi Sara Bartesaghi Gallo
luci e fonica Anna Adorno
Chien Bleu, Nadja © L’Ecole des Loisirs - Paris
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
Tra le tante suggestioni di questa storia, c’è soprattutto
un messaggio di speranza. Anche in mezzo alle situazioni più disperate, si può amare e farsi amare, ascoltare,
capire, ritrovare la voce per poi un giorno raccontare la
propria storia.
Guia Risari
Su una collina, circondata solo da alberi e nuvole, viveva, da tempo immemore, una pietra. Di grandezza media, grigia e marrone, aveva riflessi dorati sotto il sole e
argentati sotto la luna. Aveva la solidità dei minerali ma
anche la loro elasticità. Quando un animale le si avvicinava, la pietra vibrava e cambiava colore. A volte anche
misura e forma. La pietra amava gli altri esseri viventi e
soprattutto giocare con loro. Dava anche dei consigli a
modo suo, perché non aveva una voce.
Un giorno arrivò da lei un bambino. Era solo. Non se
ne conosceva il nome perché non parlava. La guerra
l’aveva toccato. E la fatica. Si sedette vicino alla pietra
e cominciò ad accarezzarla. Si rannicchiò contro di lei e
si addormentò…
Così inizia la storia de La pietra e il bambino, un racconto breve di Guia Risari, scrittrice e autrice di molti libri
per bambini. Da questo testo Teatro Gioco Vita ha tratto, sempre facendo uso del suo linguaggio teatrale che
fonde ombre e attori, uno spettacolo che vuole essere
un canto alla vita e al mistero della natura.
Un invito a non dimenticare che tutto quel che ci cir-
conda è vivo e che dall’amore possono nascere le cose
più straordinarie.
Un invito anche ad abbandonarsi con fiducia alla dimensione sensoriale e affettiva, a farsi trasportare nel
mondo pieno di meraviglie che è il nostro, un universo
dove non ci sono dei ex-machina o azioni magiche, ma
tutto è intimamente pervaso dalla forza della simpatia
che spinge gli esseri a incontrarsi e ad aiutarsi.
Così, nell’immaginazione di un bambino solo e abbandonato, anche una pietra può trasformarsi in una grande madre consolatrice e quest’incontro rappresentare
simbolicamente, nell’immaginazione del pubblico, il
legame eterno tra l’umanità e la terra.
Nella storia de La pietra e il bambino, però, protagonisti
sono anche i tanti animali, il piacere del gioco, i disastri della guerra e la forza del canto. E anche il pianto
che trasforma il minerale in donna, in madre, in una
narratrice che guarisce la tristezza del bambino con la
forza delle storie. Così, sulla collina, il bambino sfuggito
alla guerra e la donna con i capelli dai riflessi di pietra
inaugurano un nuovo mondo di felicità.
Dopo aver raccontato tante storie attingendo dal vasto
repertorio di libri illustrati per bambini Teatro Gioco Vita
ha voluto, per questa nuova produzione, commissionare
un testo originale a una giovane ma affermata autrice
italiana: Guia Risari. Con questa scelta Teatro Gioco
Vita intende stimolare nuove forme di scrittura e drammaturgia per il pubblico dei più piccoli e promuovere
un diverso rapporto tra scrittori, editoria e teatro per
l’infanzia.
pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane
che dorme con lui, che veglia su di lui e lo protegge?
Cane Blu non è un cane come gli altri. Arriva da un dove
che non si sa dov’è e da un tempo che sembra senza
tempo. Questo lo rende libero, potente e misterioso. Ma
Cane Blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il
protettore, l’amico, il confidente di Carlotta.
Tra Cane Blu e la bambina nasce un’amicizia segreta,
fatta di silenzi e tenerezze, interrotta solo dalla madre
che, una volta scoperto il legame tra i due, impedisce
alla piccola di accoglierlo e di frequentarlo. Ma Cane
Blu continua a vegliare su Carlotta e nel momento del
pericolo la salva, difendendola dall’attacco dello Spirito
del bosco nel quale la bambina si era persa.
Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e contrastato
del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana, che s’insinua nelle nostre vite e ci accompagna in
momenti importanti della nostra esistenza. Con questa
produzione Teatro Gioco Vita continua il suo viaggio
nel mondo del libro illustrato per bambini scegliendo
un’autrice connotata per l’originalità dei suoi temi e
delle sue illustrazioni.
L’opera di Nadja rappresenta sicuramente un’occasione
per Teatro Gioco Vita per evolvere ulteriormente il pro-
prio linguaggio delle ombre e sviluppare nuove forme
rappresentative ed espressive per il pubblico dei più
piccoli.
Nadja
Nadja è nata nel 1955 ad Alessandria d’Egitto, da una
madre russa, pittrice e illustratrice, e da un padre medico libanese. La sua infanzia in Libano e nella regione
parigina non ha niente di ordinario: nessuna scuola ma
corsi per corrispondenza fino all’età di 13 anni e, soprattutto, le storie raccontate e disegnate da sua madre,
Olga Lecaye. Nel 1989, con Chien Bleu, un libro illustrato con forti colori, Nadja ottiene il Premio “Totem” al
Salon du livre de jeunesse de Montreuil. Da allora sono
seguiti molti altri libri, che introducono uno stile sempre più espressionista nella sua pittura a piena pagina.
Ama anche scrivere con suo figlio, Raphaël Fejtö, e suo
fratello, Grégoire Solotareff, con il quale ha realizzato
parodie di favole celebri. Nadja ha anche pubblicato la
famosa serie di Momo per i piccoli e i meno piccoli ed
ha scritto romanzi grafici anche per adulti. Vive a Parigi
dove divide il suo tempo tra pittura e illustrazione.
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
CIRCOLUNA
L’unico circoteatro di ombre al mondo
SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
IL CIELO DEGLI ORSI
Due storie di Wolf Erlbruch
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi
con Elena Griseri, Tiziano Ferrari
testo Nicola Lusuardi
regia e scene Fabrizio Montecchi
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Leif Hultqvist
costumi Inkan Aigner
luci e fonica Davide Rigodanza
si ringrazia Dockteatern Tittut
regia e scene Fabrizio Montecchi
sagome Federica Ferrari e Nicoletta Garioni
(tratte dai disegni di Wolf Erlbruch)
lo spettacolo è tratto da Das Bärenwunder (Il miracolo degli
orsi) di Wolf Erlbruch (Edizioni e/o, Roma 2004) e
Een Hemel voor Beer (Un paradiso per il piccolo Orso) di
Dolf Verroen & Wolf Erlbruch (Edizioni e/o, Roma 2005)
pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
(spettacolo a pubblico limitato)
Benvenuti a CIRCOLUNA!!
…l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo:
Circoluna!
Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie!
Acrobazie! Trasformazioni!
Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No??
Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di
immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e
Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma
soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre
che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E
su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella
del nostro circo.
Cosa aspettate a entrare? Venite?
Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!!
Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano!
Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio
ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa,
dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i
bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il
domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa
in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni
incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo
strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni
verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i
fili di una storia, allo stesso tempo semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi
dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence
fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura
straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo… che potrà proseguire
solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il
loro aiuto…
Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno
spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut
di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realizzato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del
Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo
specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e
utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e
della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli
ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per
l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento,
adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate
su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato
a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può
accendere e spegnere una lampada con un soffio.
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NUOVA PRODUZIONE 2014 (titolo provvisorio)
pubblico: da 2 a 5 anni
teatro d’ombre e teatro d’attore
Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci
racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo,
e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di
cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco:
“Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?”
Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in
cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che
è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”.
E parte per il mondo alla sua ricerca...
Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono
essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro
cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la
risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che gli
compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi
pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli
e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione
la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova
nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché
superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero,
il suo più bel cielo.
Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con
leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi.
La presenza di animali come protagonisti permette di
dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte
perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior
ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle
grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla
complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indifferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o
grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello
esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche
se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se
non già dentro di noi.
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SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA
OMBROMANIA
Lezione/spettacolo sull’ombra e il teatro d’ombre
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
L’OMINO DELLA PIOGGIA
Una notte tra acqua, bolle e sapone
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
MICHELE CAFAGGI
uno spettacolo di Fabrizio Montecchi
di e con Michele Cafaggi
musiche originali Davide Baldi
produzione Associazione Culturale Fresche Frasche
pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 90 minuti
teatro d’ombre e teatro d’attore
Ombromania è una lezione/spettacolo durante la quale
si guida il pubblico alla scoperta dell’ombra e delle sue
infinite possibilità metamorfiche, fino all’incontro con il
teatro d’ombre e le sue tecniche.
Un percorso che si realizza nel continuo dialogo tra
palco e platea. Sul palco, con il diretto coinvolgimento
del pubblico, prendono vita situazioni di grande impatto
visivo e spettacolare. In platea, grazie al costante dialogo tra artisti e pubblico, si indagano le tante figure
dell’ombra.
Ombromania nasce dalla consapevolezza di Teatro
Gioco Vita, maturata in anni di esperienza di spettacoli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa
dell’ombra. La rappresentazione si sviluppa costruendo
un percorso per i ragazzi che, con semplici esercizi di
gioco, è al tempo stesso molto formativo e ricco di suggestione.
L’obiettivo è quello di offrire al pubblico un’esperienza
diretta, coinvolgente e ricca di stimoli, di strumenti e di
tecniche. Un’esperienza che può coinvolgere gruppi di
ragazzi numerosi e di età diversa come uno spettacolo
e offrire materiali come un laboratorio.
Ad un eterogeneo pubblico di scolari, dalla prima elementare alla seconda media, Fabrizio Montecchi ha
proposto un’originale lezione-spettacolo, un suggestivo viaggio attraverso scienza, letteratura, arte e teatro
per svelare l’alchimia di un cocktail dalle potenzialità
inattese: la luce, una sagoma ed una superficie su cui
proiettare l’ombra. Un percorso interdisciplinare capace
di unire aspetti didattici al divertimento di creare, con
semplici esercizi, situazioni di notevole impatto visivo.
pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 55 minuti
clownerie, teatro visuale, magia e bolle di sapone
La fantasia è un posto dove ci piove dentro. Italo Calvino
I giovani spettatori si avvicendano sul palco, dietro lo
schermo, maneggiano sagome imitando gli artisti di
Teatro Gioco Vita.
Ancora, piccoli misteri, bambini che si dissolvono nel
nulla di un cono d’ombra. Basta una torcia, abili sferzate di luce sugli amici immobili dietro il telo per dare vita
ad un balletto: i corpi cambiano posizione con movimenti repentini, volteggiano nel vuoto, restano sospesi.
Tutti vogliono partecipare, mentre le insegnanti progettano analoghi esperimenti in classe. Perché l’Ombromania è davvero contagiosa e Teatro Gioco Vita spera in
un’“epidemia” seguitando a produrre spettacoli, laboratori, pubblicazioni, mostre. Un teatro agito, smontato, studiato per ogni fascia d’età in base alle diverse
esigenze conoscitive che tuttavia non trascura l’aspetto
ludico.Gli spettatori hanno ringraziato con applausi e
acclamazioni.
(Claudia Olimpia Rossi, «Gazzetta di Parma»)
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Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrello. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno
starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi
moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa
si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e
giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto
la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà
pure la neve. Ecciù!
Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e
visuale da fare accompagnati dalla magia delle piccole
cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone.
Dopo lo spettacolo Ouverture des Saponettes Michele Cafaggi ritorna a sperimentare attrezzi, materiali e
tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso
l’uso delle bolle di sapone. In questo progetto si propone di continuare ad approfondire il rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia e delle arti circensi e
il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazione in “attrezzo magico”, per un teatro che non sia solo
stupore ma anche racconto emotivo.
Michele Cafaggi
Michele Cafaggi è mimo, clown e giocoliere e da diversi
anni sviluppa teatralmente la tecnica delle bolle di sapone giganti, in particolare con lo spettacolo Ouverture
des saponettes - un concerto per bolle di sapone.
Ha studiato in Italia e in Francia con J. Edwards, Quelli di
Grock, P. Gaulier, M. Marceau, P. Radice, presso L’Ecole
Nationale du Cirque Fratellini e la Scuola di Arti Circensi
della Sala Fontana.
Dal 1993 lavora come artista di strada, partecipando a
festival teatrali (in Italia, Francia, Spagna, Canarie, Brasile e Nepal), al tour Anime Salve di De Andrè, al Giro
d’Italia e ai programmi tv Solletico, Paperissima, Skatafascio, I ragazzi del ’99, Tg costume e società...
Con Gli Eccentrici Dadarò riceve il premio Stregagatto
2004 come migliore compagnia emergente, con Davide
Visconti il primo premio e il premio del pubblico al Festival internazionale di teatro di strada di Ascona e con
la Grande Compagnia del Mago Barnaba il premio Pavè
di bronzo 2007 al Festival International des Arts de rue
di Vevey (Svizzera). È Dottor Sogno nei reparti pediatrici
dove opera la Fondazione Theodora Onlus e dedica questo spettacolo a tutti i bambini incontrati in ospedale.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
Ma che bella differenza
La diversità spiegata ai bambini
Teatro dell’Archivolto
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
IL CANNOCCHIALE DI GALILEO
GRUPPO ALCUNI
Teatro Stabile di Innovazione
tratto da Una bella differenza (Einaudi 2009) di Marco Aime
drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino
autore e regia Sergio Manfio
interpreti Sergio Manfio e Francesco Manfio
musiche originali di Gruppo Alcuni
staff Enrico Daurù, Mattia Dal Bianco
pubblico: dai 9 ai 13 anni - durata 60 minuti
conferenza/spettacolo
pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 65 minuti
teatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni
Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diverse, perché? Preghiamo un dio diverso, perché?
Proseguendo il lavoro iniziato con il fortunato spettacolo Il razzismo spiegato a Lucia, il regista e interprete
Giorgio Scaramuzzino cerca di rispondere a una problematica sempre più attuale: accettare chi è diverso da
noi per lingua, religione, abitudini culturali e sociali. Partendo dall’attenta analisi di Marco Aime, fine e curioso
antropologo, nasce così questo monologo che attraverso storie di paesi vicini e lontani vuole far comprendere
ed accettare l’importanza delle differenze di qualunque
tipo. Un percorso di conoscenza e di informazione sulla
diversità dedicato ai più piccoli.
Marco Aime è docente di Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha pubblicato numerosi libri tra i
quali Eccessi di culture (Einaudi 2004), Il primo libro di
antropologia (Einaudi 2008), Il lato selvatico del tempo
(Ponte alle grazie 2008) e Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo (Einaudi 2009).
Lo spettacolo
Lo spettacolo ricalca fedelmente il libro di Marco Aime
Una bella differenza. Si tratta in realtà di una conferenza-spettacolo, una modalità già sperimentata con successo da Giorgio Scaramuzzino con Come un romanzo
di Daniel Pennac, che permette all’attore di avere una
forte complicità con il pubblico. Infatti l’attore nel corso
della rappresentazione scenderà tra gli spettatori, coinvolgendoli e cercando di creare un momento teatrale
che vede il pubblico come protagonista attivo.
Le tematiche
Le tematiche sono attuali e urgenti: le differenze umane
viste oggettivamente da un punto di vista antropologico. Si cercherà di comprendere che le differenze, di
qualsiasi genere e sorta, sono in realtà piccole differenze, e che hanno un’origine comune, come del resto
è unica la radice della nascita dell’essere umano. Differenze fisiche, politiche, religiose. Nello spettacolo si
cercherà il perché di queste differenze, con l’obiettivo
della piena accettazione e della constatazione che esse
sono in realtà le facce della stessa medaglia. Abbiamo i
nasi diversi, perché? Abitiamo in case diverse, perché?
Preghiamo in modo diverso un dio diverso, perché?
L’antropologia ci aiuta a trattare questo argomento con
obbiettività, senza mai prevaricare in campi che sono
condizionati da visioni distorte e partigiane. In questo senso lo spettatore può riconoscersi e riconoscere
nell’altro, nel diverso, quei particolari umani che possono aiutarlo nell’accettarsi e nell’accettare.
In un mondo dove l’altro ci appare sempre diverso è necessario imprimere con forza un’educazione alla tolleranza e alla fiducia. Sconfiggere le paure innate e legittime, favorisce una più dolce integrazione. Ormai nella
nostra società, e perciò nelle nostre scuole, dobbiamo
quotidianamente confrontarci con queste problematiche. Il teatro può essere uno strumento, divertente e
ludico, che aiuta l’educare, apre a nuove riflessioni e
alimenta il dialogo. Queste le nostre aspirazioni e pensiamo anche quelle dell’autore del testo di riferimento:
una società diversa e perciò bella, un movimento di uomini e di idee diverse e perciò belle.
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Il Capi e l’Assistente, protagonisti della fortunata serie
televisiva Eppur si muove in onda sulle reti Rai, decidono di visitare lo studio di Galileo Galilei allo scopo di
inserire le sue preziose scoperte in un cartone animato
sulle stelle.
Tra pergamene e carte celesti, scovano un grande cannocchiale e, per pura coincidenza, anche il laboratorio
dell’antico studioso... Incredibile! Di fronte a un librone
impolverato, intento a scrivere e studiare, ecco Galileo
in persona, vivo e vegeto!
Attraverso le prodigiose invenzioni dell’astronomo, verrà insegnata l’arte dell’osservazione: non più solamente
vedere, ma anche “saper vedere” con occhio critico e
curioso, fino a “prevedere” ciò che potrebbe accadere
in futuro.
Non mancherà ovviamente l’avventura, determinata dal
guastafeste di turno che vorrà sfruttare la sapienza di
Galileo per i suoi subdoli scopi.
Il Capi, l’Assistente e il giovane pubblico sapranno fermarlo?
Gli Alcuni
La compagnia teatrale Gli Alcuni è nata nel luglio del
1973. I suoi fondatori, Sergio Manfio, Francesco Manfio
e Laura Fintina, hanno immediatamente intuito il valore che il teatro può rappresentare da un punto di vista
educativo e hanno rivolto così la loro attenzione verso
le giovani generazioni.
Nel corso degli anni il lavoro de Gli Alcuni si è concentrato sul rapporto tra comunicazione ed educazione,
arrivando a intervenire su diversi ambiti della comunicazione multimediale: dalla fiction ai cartoni anima-
ti, passando per l’editoria, la musica e la formazione.
“Ogni forma di comunicazione prevede una sua dimensione educativa, e ogni forma di educazione non può
prescindere da un livello di comunicazione”.
A settembre 2005 il Ministero per i Beni e le Attività
Culturali ha riconosciuto alla compagnia teatrale Gli
Alcuni lo status di Teatro Stabile di Innovazione per
l’Infanzia e la Gioventù, sancendo così il suo ruolo fondamentale nel panorama teatrale nazionale, regionale
e cittadino.
Ad oggi l’Associazione Gli Alcuni produce spettacoli teatrali per l’infanzia, organizza il Festival internazionale
di cinema per ragazzi “Ciak Junior”, cura laboratori sul
cartone animato, promuove corsi di cabaret e scuole di
teatro per giovani e adulti, organizza rassegne di Satira
e di Gospel.
Da diversi anni inoltre, si occupa di organizzare rassegne teatrali per molteplici comuni e province venete.
Importantissima inoltre l’attività teatrale svolta al Teatro
Sant’Anna di Treviso dove vengono proposti cartelloni
come “Una fetta di teatro”, rassegna domenicale per
famiglie che raccoglie alcuni dei migliori spettacoli italiani, e cartelloni scolastici come “Spazio al Teatro” e
“Protagonisti”.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
GIARDINI DI PLASTICA
CANTIERI TEATRALI KOREJA
Stabile d’Innovazione del Salento
con Alessandra Crocco, Giovanni De Monte,
Maria Rosaria Ponzetta
tecnici luci Mario Daniele e Angelo Piccinni
regia Salvatore Tramacere
collaborazione all’allestimento Maria Rosaria Ponzetta
Spettacolo vincitore del Premio speciale
“Festival Grand Prize” Isfahan Theater Festival for Children
& Young Adults - Iran
pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore, toy theatre, teatro di figura
Lo spettacolo cattura gli sguardi, ma lascia libera la
fantasia di correre a briglia sciolta. Chi decide di subirne l’incantesimo, si prepari a un viaggio sorprendente
alla scoperta di mondi magici dove colori, luci e suoni
assecondano i suoi desideri. Mondi a sé, ciascuno con
le proprie meraviglie, dove si possono incontrare extraterrestri, samurai, fate, angeli... Dove c’è posto per i
ricordi, i sogni, le emozioni. Di grande impatto visivo, le
scene suggestionano anche chi bambino non è più, grazie all’originalità delle trovate e alla forza evocativa di
certe immagini. Tubi, abiti, copricapo, materiale povero
e riciclato di vario genere che grazie all’uso fantasioso
delle luci si trasforma fiabescamente in immagini, visioni strampalate e buffe, quadri plastici di un movimento della fantasia. Non c’è in ballo una vera e propria
storia che non sia quella inventata, lì al momento, dai
tre attori in scena con le loro trasformazioni. E la plastica? Koreja si è divertita a trasformarla, giocando con
gli oggetti semplici di ogni giorno. E lancia la sfida a
riconoscerli.
(…) Suggestioni orientali, ritmi e colori sudamericani,
divertenti gag-battibecco, la fata degli uccelli con i due
cacciatori che si mettono fuorigioco da soli, Eva con la
mela e il serpente che si muovono sulle note di un motivo assai gradevole. A questo proposito vogliamo sottolineare la validità delle scelte musicali, attentissime,
particolari e molto belle. Anche una scelta assolutamen-
te non prevedibile: un brano di Battiato per intero che
parla di problematiche dure, di politiche, di criminalità.
Mentre la voce racconta, gli attori sulla scena disegnano bolle di sapone di tutti i formati, che le luci colorano
di blu, o di rosso, trasformandone la superficie in una
specie di ghirlanda di stelline. La fantasia, un effetto
davvero speciale.
Luisa Guarino (da Giardini di plastica al Ridotto: la
fantasia è un effetto speciale)
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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Questa zebra non è un asino
La storia di una amicizia più forte della guerra
Teatro dell’Archivolto
Un omaggio alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza
tratto dal libro Un asino a strisce (Salani 2013)
di e con Giorgio Scaramuzzino
elementi scenici Maurizio Mastorchio
assistente alla regia Ilaria Deodato
pubblico: dai 9 ai 13 anni - durata 60 minuti circa
teatro di narrazione
Il monologo, partendo da un fatto realmente accaduto,
narra la storia di un ragazzo che vive nella Striscia di
Gaza. Racconta di come migliaia di giovani palestinesi
sono costretti a sopravvivere in una terra ormai devastata e senza futuro. Una prigione a cielo aperto, l’hanno
definita in molti, dove la popolazione al di sotto dei 18
anni è oltre il 44%. Dove mancano scuole, cibo e acqua
potabile. In questa cruda realtà Talal, il protagonista, nei
rari momenti di pace, incontra un’amica speciale: una
zebra che vive in un piccolo zoo. Il vecchio guardiano,
testimone di questa amicizia cerca di alimentarla, nonostante la guerra.
Attraverso una riflessione sulla Convenzione Onu sui
diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 scopriremo che ancora molto si deve fare per proteggere e
tutelare i protagonisti del nostro futuro.
Scheda di lavoro
Abbiamo voluto con questo spettacolo proporre una
riflessione sulla condizione dell’infanzia e della adolescenza nelle regioni dove ancora oggi persiste un
conflitto armato. La Striscia di Gaza è emblematica
in tal senso, da un lato perché è una zona abitata da
un’altissima percentuale di giovani, più della metà della
popolazione, e dall’altra perché l’informazione su quello
che accade in quella terra così isolata, quando arriva
da noi, spesso non è esaustiva. Abbiamo cercato anche
di riflettere quanto noi paesi occidentali, attraverso le
organizzazioni istituzionali, stiamo facendo per tutelare
i minori nei paesi di guerra. Inevitabilmente abbiamo
preso in esame la Convenzione che l’Organizzazione
Mondiale delle Nazioni Unite ha redatto il 20 Novembre
1989 e che molti paesi hanno sottoscritto. Convenzione spesso trascurata e poco conosciuta. L’articolo 42
dice che tutti i paesi firmatari si impegnano affinché
tutta la popolazione sia a conoscenza del contenuto
dei cinquantaquattro articoli. Ma questo non avviene e
non basta la buona volontà del singolo insegnante per
informare, è necessario un maggior impegno istituzionale. Il teatro può, forse deve, lanciare messaggi forti,
naturalmente con leggerezza e divertimento. Un’ora a
teatro può essere più accattivante dell’ora di legalità
tra le mura scolastiche. Lo spettacolo, in sintesi, vuole
proprio essere uno strumento e uno stimolo al lavoro
dell’educatore. Per questo motivo proponiamo un piccolo percorso bibliografico che aiuti ad approfondire i
temi trattati nello spettacolo.
Bibliografia
Giorgio Scaramuzzino, Un asino a strisce (Salani 2013)
Cecilia Gentile, Bambini all’inferno (Salani 2012)
Toni Capuozzo, Le guerre spiegate ai ragazzi (Mondadori 2012)
Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani (Manifesto libri
2011)
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
LA BELLA E LA BESTIA
TEATRO DEL CANGURO
Teatro per l’Infanzia e i Giovani
regia Lino Terra
con Vincenzo Di Maio, Agostino Gamba e Cecilia Raponi
pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 50 minuti
teatro di figura
Solo una carezza, forse uno sguardo, un sorriso. È bastata una carezza e Bella ha rotto d’incanto quel maleficio che si chiama paura e pregiudizio. È bastato quel
gesto perché la Bestia rivelasse d’un tratto tutta la sua
umanità e la sua “bellezza”. Con quella carezza infatti Bella ha dimostrato di essere capace di vedere oltre
l’apparenza e di rifiutare l’ovvio e il preconcetto.
Di analoghi atteggiamenti i bambini sono naturali “portatori sani” e spesso siamo noi adulti ad incrinare la
loro positiva propensione verso l’ “altro” e a suggerire
comportamenti in qualche modo discriminanti. Il racconto de La Bella e la Bestia, una volta raffinato dai
tanti propositi moralistici e in qualche misura didascalici
(del resto le due principali versioni della fiaba risalgono
al diciottesimo secolo) mantiene questo semplice, ma
importantissimo valore: accettare l’altro anche se ci appare diverso, estraneo, brutto e cattivo. Oggi più che
mai, quando i modelli imposti dalla nostra società sono
sempre più ispirati a canoni di bellezza, efficienza e
presunta modernità, diventa sempre più importante, se
non addirittura necessario, ritrovare assieme ai bambini
quella originaria predisposizione a superare le nostre
più superficiali sensazioni.
Il Teatro del Canguro in questo spettacolo ha cercato di
sviluppare al massimo l’aspetto immaginifico e magico
della storia, dando risalto a quegli episodi nei quali apparentemente sono gli occhi ad essere maggiormente
colpiti. Al tempo stesso si è provato a raccontare l’esigenza di non fermarsi mai a ciò che subito e solo si
vede. Il senso più idoneo ad esprimere tale necessità
l’ha felicemente sintetizzato Antoine de Saint-Exupéry
nel suo Il piccolo Principe, là dove si afferma che “l’es-
senziale è invisibile agli occhi”. E noi, mutuando il significato da un’altra sua efficace espressione riferita
all’idea di amicizia e di reciproca solidarietà, ci sentiamo
di suggerire che in ogni incontro è sempre importante
“addomesticare” e lasciarsi “addomesticare”, prassi
che la Bella e la Bestia imparano a fare con i loro rituali
appuntamenti serali.
Teatro del Canguro
Il Teatro del Canguro, Impresa di Produzione Teatrale di
Innovazione per l’Infanzia e i Giovani, da oltre trentacinque anni produce, rappresenta e organizza spettacoli
teatrali per bambini e ragazzi.
Nato alla fine degli anni Settanta, è da sempre orientato
verso un teatro di grande impatto visivo ed emotivo,
in grado di proporre ai giovani spettatori qualcosa di
diverso dagli abituali modelli di comunicazione.
Nei suoi spettacoli la Compagnia ripercorre con un sapiente mix di ironia e poesia le strutture narrative tipiche
delle fiabe e dei racconti fantastici, dedicando estrema
attenzione alla sensibilità e alla particolare condizione
del bambino-spettatore. Forte della convinzione che il
teatro svolga un fondamentale ruolo di alternativa alle
più evolute e frequentate forme di comunicazione, il Teatro del Canguro si è dotato di un linguaggio originale
e moderno, adatto alla comprensione dei più piccoli, in
grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e,
nel contempo, stimolare riflessioni.
Ma il Teatro del Canguro è anche tradizione. Quella del
teatro di figura - fatto di pupazzi, oggetti animati, burattini e ombre cinesi - dove anche l’attore-animatore
interagisce in un contesto scenografico e drammaturgico particolare.
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?
CENTRO TEATRALE MaMiMò
di Eleonora Giovanardi e Angela Ruozzi
ispirato a Sembrava un corvo di Alfredo Stoppa e
Sonia M. L. Possentini, Kite Edizioni
con Eleonora Giovanardi e Maria Concetta Gravagno
drammaturgia dei suoni Marco Monica
consulenza luci Fabio Festinese
scene Santino Casi
foto di scena Francesco Ridolfi
video Tommaso Ronda
con la collaborazione artistica di Little Red Stuga AB,
l’ispirazione di Smarin Design e la consulenza psico-pedagogica
di Pinuccia Fagandini
pubblico: da 4 a 10 anni - durata: 45 minuti
teatro d’attore, ombre e pupazzi
“Se non fai i compiti arriva il mostro e ti mangia!”, “Se
non riordini la camera chiamo l’uomo nero che ti porta
via!”. Queste frasi popolano l’infanzia di Martina e dei
bambini di sempre. Ma cosa succederebbe se l’uomo
nero che tanto evochiamo tutto ad un tratto si materializzasse?
In questa favola l’uomo nero, un’ombra sui muri dal risolino stridulo, un mostro impalpabile simile a un corvo,
con la sua bicicletta cigolante, il suo aspetto arcigno e
il suo “Ti mangio!”, fa tremare la piccola protagonista
che lo vede apparire inaspettato dalla nebbia della pianura. La paura cresce a tal punto che lei stessa si ritrova
a seguirlo, a scrutarlo da lontano, a spiarlo. Una paurosa attrazione che si risolve con un anno in più, una
sorellina discesa dalla luna e la scoperta che quell’uomo
nero altro non è che…
Le paure sono una cosa seria. Le paure dei bambini lo
sono ancora di più. Essi non sanno ancora distinguere
chiaramente i sogni dalla realtà; si affidano alla conoscenza degli adulti che spesso minimizzano, spaventano
con leggerezza o si rifugiano dietro “frasi bugiarde e
vili”. D’altronde i bambini lo sanno che esiste qualcosa
di cui bisogna avere timore. Talvolta ne vanno essi stessi
alla ricerca: devono sapere chi c’è in cantina, chi si nasconde nella casa disabitata.
Lo spettacolo ha il desiderio di riaffermare che l’uomo
nero esiste, non importa se è concreto o è solo immaginato. La paura esiste e ci fa qualcosa. È dunque un
sentimento che va affrontato seriamente, delicatamente
e rispettato a qualsiasi età della vita.
Angela Ruozzi, Eleonora Giovanardi
È giusto ed educativo parlare della paura, la paura c’è
già negli incubi infantili, noi le diamo solo una rappresentazione. La paura è un campanello d’allarme, ti
mette in guardia dai pericoli. Essa ha perciò un valore
strutturale per l’evoluzione del bambino. Ma la favola deve anche aggiungere che il bambino ha la forza
per affrontare le sue paure. La favola deve concentrarsi
sulla capacità attiva, positiva, trasformativa del bambino, che scoprirà attraverso essa gli strumenti per agire
sulla paura. È il bambino stesso che deve trovare la via
d’uscita, noi dobbiamo solo armarlo a puntino.
Dott.ssa Pinuccia Fagandini
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
COME UN ROMANZO
Da Daniel Pennac
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO
Teatro del Buratto
testo e regia Aurelia Pini
in scena Benedetta Brambilla, Elena Giussani, Clara Terranova
scene Marco Muzzolon
disegno luci Marco Zennaro
costumi Mirella Salvischiani
direttore di produzione Franco Spadavecchia
Teatro dell’Archivolto
elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzino
regia Giorgio Gallione
con Giorgio Scaramuzzino
pubblico: da 13 anni - durata 60 minuti
conferenza/spettacolo
pubblico: da 4 a 8 anni - durata: 50 minuti
teatro d’attore e oggetti
Perché leggere? Chi leggere? Dove leggere? A chi leggere? Leggere sottovoce? Leggere in silenzio? Raccontare
ciò che si è letto? Disprezzare un autore? Adorarne un
altro? Maledire l’insegnante che ti costringe alla lettura
o benedirlo, dieci anni dopo aver concluso la scuola per
averti insegnato a sfogliare con piacere le pagine di un
libro? E cos’è un libro? Un libro può essere un universo
o un abisso, un pieno o un vuoto, un obbligo o un dovere o - forse - un amore. C’è chi ama annusare le pagine
di un libro appena acquistato, chi lo usa per riempire
un vuoto imbarazzante nella libreria in salotto, chi fa
le “orecchie” per tenere il segno, chi non presterebbe
mai un libro neppure al suo migliore amico: piuttosto
preferirebbe comprarglielo! Quanti mondi, quanti vizi,
quante ossessioni rivela il lettore e quante paure, quanti
pregiudizi, quante ragioni il non-lettore!
Tutto questo si può ritrovare nel divertente saggio di
Daniel Pennac che, oltre ad essere uno degli autori più
amati degli ultimi anni, non ha dimenticato di essere un
insegnante e in Come un romanzo (uscito in Francia nel
1992 e pubblicato in Italia per la prima volta da Feltrinelli nel 1993) affronta dal punto di vista di scrittore e
di educatore il problema di come si possano stimolare
i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere
di essa, cercando di proporre i libri come complici, come
amici attraverso i quali si ampliano i propri orizzonti e
si costruiscono mondi inediti. La conferenza/spettacolo
che l’Archivolto presenta, a vent’anni dall’uscita del libro in Francia, è soprattutto un percorso teatrale che,
attraverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione
degli spettatori, ci vuole ricordare che... “Il piacere di
leggere non è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito.
E lo si può ritrovare facilmente.”
Note didattiche
“Il gusto del leggere non è andato perduto, è nascosto
da qualche parte. Basta solo saperlo tirare fuori”. Queste più o meno le parole di Pennac, tratte dal suo saggio
Come un romanzo. Lo spettacolo tratta appunto della
lettura. O meglio del piacere della lettura. Come fare a
non fare odiare leggere ai ragazzi? Pennac ci suggerisce alcune strade. L’attore, nella conferenza spettacolo,
interagendo con gli spettatori, cercherà di capire dove
è nascosto il gusto e il piacere di stare in solitudine con
il compagno libro.
Per chi non lo avesse già fatto, si consiglia la lettura del
libro di Daniel Pennac Come un romanzo.
Non c’è più tempo, non si può aspettare!
Piccolo deve essere portato in un posto sicuro.
In una grande città, tra palazzi, strade, cortili c’è un giardino alberato: “il bosco delle meraviglie”, così lo chiamano i bambini, ed è lì che vanno a giocare a pallone, a
costruire nascondigli segreti e tane di rami e foglie.
Poi, una mattina… mascelle di ferro, colli lunghi e snodati, rumori assordanti: arrivano le ruspe.
Del bosco delle meraviglie solo un gran buco, ma la vita
vuole vivere e Piccolo, l’ultimo albero è lì che aspetta
Beatrice.
La corsa di Beatrice è una sorta di fuga da una città
che si allarga inghiottendo periferie e campagne, verso un luogo in cui Piccolo possa crescere sano, forte,
dare frutti, sognare e parlare con il vento; è la storia
di un viaggio alla ricerca di un mondo in cui, tra uomo
e natura, l’antico patto di rispetto e amore sia ancora
possibile.
Un viaggio alla scoperta delle stelle nel buio della notte,
dei giochi dell’infanzia, di personaggi che all’apparenza possono fare paura, come Puzzarogna che vive in
una discarica, come Utzi e Betzi, misteriose sorelle che
abitano una piccola casa nel bosco, solitarie collezioniste di oggetti rari, o come Ariel e Mistral, giocolieri che
conoscono antichi riti e gli equilibri tra uomini, alberi
e animali.
La storia di Beatrice e Piccolo, l’ultimo albero, è un viaggio di speranza verso la vita che continua.
Non c’è più tempo, non si può più aspettare…
Guida tematica
La solidarietà, la diversità, i libri di lettura e le storie,
crescere e diventare grandi.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
Il grande racconto
Da una narrazione di Tonino Guerra
Teatro delle briciole
testo e regia Bruno Stori
con Stefano Jotti
collaborazione Marco Baliani
musiche Alessandro Nidi
costumi Evelina Barlili
pubblico: da 8 anni - durata 60 minuti
teatro d’attore
Tonino Guerra ci ha regalato un piccolo tesoro: la sua
voce custodita in una cassetta della durata di un’ora in
cui racconta, a modo suo, per quanto si ricorda, l’Odissea. Tonino ci ha fornito anche un’efficace struttura
drammaturgica: il racconto che lui fa del poema lo ha
sentito a sua volta raccontare da un vecchio alla stazione di Bagnacavallo mentre aspettava il treno per tornare a casa. Ascoltare il vecchio lo incanta; Tonino perde
il treno e per tornare alla sua Itaca dovrà affrontare il
periglio di altri treni, orari, coincidenze, corriere e una
lunga camminata. Una vera e propria Odissea. Ascoltare
la voce di Guerra registrata ha incantato anche noi, egli
conosce naturalmente i segreti dell’affabulazione. La
trasposizione teatrale de Il grande racconto è costruita
sulla figura di un personaggio, Rico, già incontrato in
Racconto Orientale (spettacolo del Teatro delle Briciole
dedicato a Tonino Guerra - 1990): era lo sciocco, anzi
lo scemo, il bambino nel corpo dell’adulto, semplice ma
inafferrabile, follemente lucido ma imprevedibile. E così
Rico racconta al pubblico “… di quella volta che andò a
Bagnacavallo a prendere i canarini che si era incantato
a sentire un signore con una voce bella che raccontava
una storia così vecchia ma così vecchia che non c’era
ancora Gesù Bambino e c’us ciameva l’Odissea…”
Rico, tra il ricordo delle parole del signore alla stazione
e le sue riflessioni personali, racconta e mentre racconta
si eccita, si spaventa, si illanguidisce, non ricorda più, si
commuove, tiene per “Lulisse”, come lo chiama lui, ma
lo sgrida anche: “…Mo che cosa c’è andato a fare da
Polifemo? Poteva mica andare a casa sua che c’erano
dei guai anche là?!…”. Il sole tramonta e anche per
Rico è ora di tornare dalla sua ‘ma: “… Però si sta bene
qui a mangiare una mela, bere un bicchiere d’acqua e
raccontarsi queste storiette: di tutte le cose questa è
quella che più mi sta a cuore”.
Bruno Stori
L’Odissea di Rico
C’è sempre un’odissea che il narratore principia ed
intraprende quando cerca le parole del suo racconto.
Poi c’è l’altro viaggio odisseico che è quello del personaggio, Rico in questo caso, che anche lui si cerca
narrando. La metafora può continuare: anche per il narratore la meta sembra sempre dietro l’angolo, a portata
di mano, e invece andando per la via scopre che l’arte
del narrare non conduce alla meta ma disgredisce obliquamente, è anzi un modo per non giungere alla fine,
forse anche perché la fine del racconto è la morte del
personaggio, e dell’atto teatrale stesso, quando le luci
si spengono e davvero si torna alla realtà. Che dire del
lavoro condotto insieme? Stefano ha aggiunto alla mia
esplorazione del racconto un personaggio stralunato e
denso di memoria, di paesaggio e di percorso (viene da
un “racconto orientale” e si porta un intero paese) ma
senza nostalgie di paradisi perduti, piuttosto lui stesso volontariamente perso, sperduto dietro a visioni di
eroi e battaglie e donne che al momento di ascoltarle
sembrano lontane cose e, ora che le ri-racconta, sono
pezzi della Storia di Rico. Così, il racconto si appropria
del narratore e lo conduce e Rico, che sa leggere, trova
le parole che divengono pensieri che si trasformano in
esperienze. (...)
Marco Baliani
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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BIANCANEVE
LA BARACCA TESTONI RAGAZZI
Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù
di e con Bruno Cappagli e Fabio Galanti
regia Bruno Cappagli
voce narrante Giovanni Boccomino
luci Andrea Aristidi
oggetti in scena Tanja Eick
Vincitore del Premio del pubblico alla 3a edizione di
“Piccolipalchi”, rassegna teatrale dell’ERT (Ente Regionale
Teatrale del Friuli Venezia Giulia)
Vincitore del premio “L’Uccellino Azzurro” come miglior spettacolo
e del premio “Silvia” a Fabio Galanti come miglior attore,
alla 13a edizione del Festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta
pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Cosa succederebbe se una compagnia teatrale non
riuscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spettacolo? Per raccontare Biancaneve, poi! Sarebbe un vero
problema spiegarlo al pubblico…
Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea geniale: chiedere a qualcun altro di recitare, “tanto è una storia che tutti conoscono”, figuriamoci chi da anni monta
le scene di questo spettacolo!
Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica
fiaba, improvvisandosi attori.
Nonostante le prime reticenze però, con l’aiuto del loro
collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere
l’immaginario fantastico del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia.
Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per
assecondare la narrazione.
Una metamorfosi, proprio come quella che vive la
protagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico… e
come quella dell’individuo durante la crescita.
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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GOCCIA A GOCCIA
GRIMM
I guardiani del pozzo
COMPAGNIA FERRUCCIO FILIPAZZI
RISERVA CANINI
di e con Marco Ferro e Valeria Sacco
scene Francesco Givone
disegno del suono Stefano De Ponti
luci e fonica Claudio Signorini
puppets e figure Marco Ferro, Francesco Givone, Valeria Sacco
musiche originali Stefano De Ponti, Eleonora Pellegrini
produzione Riserva Canini Teatro
in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione
Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Armunia, Teatro Comunale
di Antella, Teatro Cantiere Florida, Scorta Civica Marosi
pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore, ombre e figure animate
C’è un significato più profondo nelle fiabe che mi furono narrate nella mia infanzia, che nella verità qual è
insegnata dalla vita. (Friedrich Schiller)
Dobbiamo a Jacob e Wilhelm Grimm e al loro meticoloso lavoro di raccolta e di trascrizione, se ancora oggi
possiamo attingere a quello straordinario universo poetico e letterario che è la fiaba. La carta scritta è il tramite
attraverso cui i due fratelli tedeschi hanno “vivificato” e
reso immortali quei racconti che sino ad allora vivevano
di sola tradizione orale. E proprio dalla carta siamo partiti per costruire questo spettacolo. Grimm è un viaggio
che esplora la materia carta per indagare la materia
fiaba, attraverso quelle figure archetipiche che rappre­
sentano alcune delle più importanti esperienze interiori
dell’essere umano, bambino e adulto.
Note didattiche
Come ben sappiamo, Jacob e Wilhelm Grimm dedicarono una parte importante della loro vita alla ricerca e
allo studio dei racconti popolari e delle fiabe che, grazie a loro, vennero raccolte e pubblicate in numerose
edizioni dal 1812 al 1857. Loro stessi affermarono che
uno dei più grandi meriti di questa lunga e meticolosa
operazione fu quello di aver “vivificato” una preziosa
forma poetica che altrimenti rischiava l’estinzione: in
altre parole di aver reso immortali straordinari racconti
che vivevano di sola tradizione orale. Quelle parole an-
tiche che avevano il potere di narrare e tradurre i vissuti
interiori di uomini e donne, i loro desideri e le loro più
profonde paure, finalmente trovarono un luogo protetto
e sicuro in cui abitare e perpetrarsi nei secoli a seguire:
la carta. Da allora, per tutte le generazioni future, la carta fu il tramite per accedere ad una dimensione magica
e misteriosa la cui lingua universale risul­tava immediata
e comprensibile a tutti. E dunque, anche per Riserva Canini, non poteva che essere la carta il punto di partenza
e la chiave per incontrare l’universo della fiaba dei fratelli Grimm. Nello spettacolo i giovani spettatori si trovano alle soglie di un luogo immaginario e meta­forico:
un pozzo da cui si attinge carta, sorvegliato e protetto
con cura da due guardiani. La carta che anima le sue
profondità è una materia delicata e silenziosa, che si
gonfia e si espan­de, si arriccia e si strappa, si tende e
si contorce, un corpo sottile e in continuo movimento
abitato dalle creature delle fiabe, che affiorano fra le
pieghe, come fra le onde, per vivere le loro storie. Grimm
è un viaggio che esplora la materia carta per indagare la
materia fiaba, facendo sì che a emergere siano le figure
costanti delle fiabe, colte tuttavia in episodi meno noti
al gran­de pubblico. Le principali fiabe a cui ci siamo ispirati per la drammaturgia dello spettacolo sono: Il princi­
pe ranocchio, Raperonzolo, La serpe bianca, Fratellino e
sorellina, Ucceltrovato, L’uccello d’oro, Il lupo e i sette
caprettini, La chiave d’oro.
di Ferruccio Filipazzi
con Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni
pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti
teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo,
tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo)
È una storia di crescita, una storia di iniziazione.
Una goccia, due gocce… mille gocce… un fiume.
Acqua trasparente, acqua che corre, salta, si tuffa.
Incontra sassi, pesci, alghe e piante.
Il fiume come un bambino.
All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i
tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse, le corse…
La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è
da attraversare il bosco e la luna tra le foglie disegna
ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come
nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume
una storia piena di avventure e di colori che arriva fino
al mare.
“Ancora, ancora!”
Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il
mare!
Continua il felice sodalizio tra Ferruccio Filipazzi che
canta e racconta e Massimo Ottoni che narra con immagini in movimento.
Eccomi qua! Dopo tanti anni, con la voce e la mia chitarra, a mettermi ancora in gioco ed esplorare possibilità narrative, finché riuscirò a divertirmi e divertire.
E allora continuo a raccontare anche ad un pubblico
piccolo da rispettare e prendere per mano per viaggiare
insieme scegliendo le parole significative, i silenzi, i sussurri del canto e le esplosioni di ritmi e di suoni. Proverò,
seguendo la curiosità, a raccontare come sempre la storia “di sempre”, le storie “altre” che diventano nostre
per crescere e sognare un mondo migliore. Massimo,
ora figurativo ora astratto, è stato per me un incontro
felice, un amico che a volte ha sottolineato, altre volte
anticipato sorprendentemente i miei sogni. Spero che
riuscirà a riempire i vostri occhi di immagini, come riempie la scena. Questa volta, per un pubblico più piccolo,
non sarà solo il raffinato bianco/nero della sabbia, ma
anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori.
Ferruccio Filipazzi
Note didattiche
I giochi di un tempo: quando mio papà (o prima, mio
nonno) era piccolo come me.
I miei giochi: da solo, con gli amici, a scuola,…
Il primo giorno di scuola.
Come cresce un ruscello e il suo viaggio fino al mare:
la montagna, la campagna e la città.
Animali intorno e dentro al fiume.
Lavori accanto al fiume.
Racconti africani.
I sogni quando dormo.
I miei sogni: i miei desideri di ora e per quando diventerò grande.
Cosa c’è nel buio? Immagini e paure.
Cosa vuol dire crescere? Diventare grandi?
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
JOHN TAMMET
Il viaggio
Ovvero una storia di due vecchi
Fa sentire le persone molto così :-?
L’ORGANIZZAZIONE
TEATRO DELLE BRICIOLE
Teatro delle Briciole
CANTIERE CUSTODI NUOVI TALENTI
uno spettacolo di Davide Giordano
scritto, diretto e interpretato da Davide Giordano e Federico Brugnone
a cura di Daniele Muratore
si ringraziano per la collaborazione Barbara Ronchi e Dario Brugnò
prodotto in collaborazione con Khora.Teatro, Florian Teatro Stabile
d’Innovazione, Solot - Compagnia Stabile di Benevento
Un omaggio alla poetica di Tonino Guerra
Spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia 2012
pubblico: da 9 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Un personaggio caratterizzato da una patologia, il morbo di Asperger, si rivela portatore di risorse di autenticità, profondità, spunti di riflessione sulla condizione
umana. La costruzione del testo drammaturgico diviene
al contempo scrittura scientificamente fondata ed esteticamente sapiente, offrendo ai giovani spettatori, attraverso il paradosso della figura del protagonista e del
suo amico immaginario, occasione di rispecchiamento
e riflessione sulla loro stessa costruzione identitaria ed
esistenziale. L’interazione con il pubblico arricchisce
l’esperienza teatrale di vivacità, invenzione e interessanti spunti di consapevolezza.
Motivazione della Giuria
del Premio Scenario Infanzia 2012
Lo spettacolo colpisce per la profondità dei temi affrontati, la bravura degli attori e la capacità di coinvolgere
il pubblico. L’ironia e la leggerezza con cui vengono
trattate tematiche importanti come la sindrome di
Asperger, l’abbandono e il bullismo rendono il lavoro
fruibile da tutti. Interessante la proposta di interazione
con il pubblico: si innescano diversi livelli di comprensione in modo originale e coinvolgente. Il racconto della
sindrome autistica non si sviluppa in modo didascalico
e descrittivo, ma attraverso un punto di vista interno: “È
possibile vedere il mondo attraverso gli occhi di John”.
Motivazione dell’Osservatorio Studentesco
del Premio Scenario Infanzia 2012
Il progetto
C’è chi mente e c’è chi non mente. Poi c’è chi non può
mentire. Per John Tammet la colpa più grave è dire che
è successo qualcosa quando invece è successo qualcos’altro: “…perché soltanto una cosa può accadere
in un determinato momento e in un determinato luogo…”. John è affetto dalla sindrome di Asperger, una
forma di autismo ad alto funzionamento. Immaginate
un mondo chiaro come una tavola matematica, schematico, regolare, da decifrare senza fraintendimenti,
senza doppi sensi. John Tammet può memorizzare
lunghissime sequenze numeriche ma non è in grado
di distinguere la destra dalla sinistra. Può fare calcoli
complicatissimi in una frazione di secondo ma non riesce a decifrare l’espressione facciale delle persone. La
sua vita è scandita da appuntamenti regolari che deve
necessariamente rispettare. Il suo è un mondo interiore
incapace di relazionarsi con quello esterno; un mondo
ricco di particolari eppure semplice. Un giorno scopre
una verità che cambia la sua vita. Quel giorno sarà costretto ad affrontare i suoi limiti e le sue paure.
Dopo lo spettacolo con le classi interessate potranno
essere organizzati incontri di approfondimento con la
collaborazione del dott. Giovanni Smerieri, psichiatrapsicoterapeuta.
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di e con Beatrice Baruffini e Agnese Scotti
disegni Matteo Salsi
costumi Patrizia Caggiati
ideazione luce Paolo Gamper
musiche e suoni Dario Andreoli
realizzazione scene LabTdB (Paolo Romanini)
voce fuori campo Davide Doro
pubblico: da 3 a 7 anni - durata 50 minuti
teatro d’attore
Questa è una storia che avanza lentamente. Parla di un
amore antico al profumo di rosmarino. Inizia in un giorno d’ottobre. Rico e la Zaira, due vecchi di ottant’anni,
decidono di fare a piedi quel viaggio di nozze fino al
mare rimandato dal giorno del loro matrimonio. Si mettono a camminare nel fiume, in mezzo ai sassi e alle
lingue d’acqua. Il paesaggio si tinge di bianco. È l’inverno, un mulino, la vecchiaia. Rico e la Zaira si fermano, ricordano i momenti passati insieme, poi ripartono.
Continuano il loro viaggio verso il mare, con una forza
insolita per due vecchi. I ricordi si confondono con gli incontri, la realtà con la fantasia, perché gli occhi di Rico e
la Zaira rivelano una straordinaria capacità di guardare
le cose, anche la più piccola.
Ci siamo imbattute nel testo Il Viaggio di Tonino Guerra
mentre cercavamo un racconto delicato che non avesse
le caratteristiche classiche della fiaba, che fosse pieno di
suggestioni e di sogni tangibili. Cercavamo dei protagonisti che non avessero vite straordinarie, né esperienze
fuori dal comune, tutt’altro: volevamo uomini e donne
assolutamente reali perché pensavamo che fosse necessario tornare a guardare all’uomo, ad amare l’uomo, in
ogni suo aspetto. Due vecchi, che altro non sono che un
uomo e una donna con una vita lunghissima alle spalle,
ci hanno immediatamente convinto che avremmo potu-
to prendere il rischio di raccontare del loro viaggio, dove
non accade nulla di sorprendente, ma gli eventi si srotolano uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità,
come nella vita reale. Lavorare, amare, tradire, arrivare a
ottant’anni, avere dei ricordi sbiaditi da evocare a pezzi,
addormentarsi, alzarsi, incontrare persone, camminare,
desiderare ancora qualcosa. Questo è stato sufficiente
a ritenere Rico e la Zaira due degni rappresentanti del
genere umano nella loro pienezza. Questa storia ci ha
commosso. Ci ha fatto sorridere. Sognare. Ci ha fatto
desiderare di invecchiare. Il che, equivale a dire: ci ha
fatto desiderare il domani. Come uomini e come donne,
è un omaggio a quello che siamo, o meglio che dovremmo essere tutti: pieni di vita e di sogni. Purtroppo questo
è sempre più difficile. Lo raccontiamo ai bambini perché,
per fortuna, loro sono così. Pieni di vita e di sogni. E noi
ci auguriamo che restino esattamente come sono.
Beatrice Baruffini e Agnese Scotti
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SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
MAMMATRIGNA
SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI
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IL CUBO MAGICO
Ovvero la morbida pietra filosofale del gioco
SIPARIO TOSCANA
La Città del Teatro
da un’idea di Letizia Pardi
di e con Letizia Pardi, Francesca Pompeo
le voci dei bambini sono di Gaia Giannerini, Iacopo Rigacci,
Ilaria Taglioni
collaborazione drammaturgica Daniela Bettini, Roberta Giaconi
scene e maschere Daria Palotti
realizzazione scene Luigi Di Giorno
musiche originali Sergio Taglioni
luci Maurizio Coroni
costumi Atelier Nanà e Lucia Castellana
sonorizzazioni e registrazioni Studiolab recording
staff tecnico Luigi Di Giorno, Marco Bagnai
Spettacolo vincitore del Premio Padova - Amici di
Emanuele Luzzati 2012/XXXI Festival Nazionale del Teatro
per i ragazzi di Padova pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti
teatro d’attore
Per aver affrontato il tema della genitorialità senza lezioni precostruite ma nel rispetto di tutti i punti di vista,
dei genitori e dei figli; per la cura nella ricerca dei caratteri delle varie mamme, portate in scena con garbata ironia; per aver saputo mantenere i ritmi perfetti in
ogni momento, da quelli allegri a quelli poetici; per il
grande affiatamento di “coppia artistica” che esalta la
la singola bravura attoriale; per le eleganti scenografie
di carrozzine e animali; per le bellissime e suggestive
ninne nanne del mondo; per i tanti momenti che hanno
saputo emozionare, commuovere e allo stesso tempo
far ridere grandi e piccoli.
Motivazione della Giuria del Premio Padova - Amici di
Emanuele Luzzati
Mammatrigna è un viaggio nel mondo delle mamme
e dei loro comportamenti. Una sorta di inventario, tra
il reale e il fantastico, dei possibili modi in cui si può
diventare e fare la mamma. Una scanzonata galleria
di ritratti teneri e graffianti, ironici e malinconici, dove
ogni bambino potrà riconoscere un pezzetto di sé e un
pezzetto della propria mamma. Dalla mamma coccolo-
sa e appiccicosa, alla mamma manesca e prepotente;
da quella criticona e giudicante, a quella sempre pronta
a incoraggiare e rassicurare. Mamme superorganizzate
e super efficienti che si muovono come robot o mamme
sempre stanche che non hanno mai tempo per giocare. E che dire invece delle matrigne? Lo spettacolo non
rinuncia ad un’incursione nel mondo delle fiabe per
contrapporre ai famosi personaggi crudeli e gelosi, una
figura di matrigna moderna, affettuosa e accogliente.
Altro elemento fantastico e di grande suggestione visiva
sono le scene dedicate al mondo animale, rappresentate attraverso l’utilizzo di grandi maschere di mamme
animali alle prese con i propri cuccioli.
Ma forse l’elemento più importante dello spettacolo è
quello che ci racconta di come quello di mamma non sia
un ruolo infallibile e di come e quante volte le mamme
possano sbagliare, paradossalmente, a volte, anche per
troppo amore. Per cui è corretto quel comportamento
che riconosce l’errore (di mamma o di altra figura educativa) e si traduce in quella meravigliosa capacità di
chiedere scusa.
PANDEMONIUM TEATRO
Teatro Stabile di Innovazione per le Nuove Generazioni
di Tiziano Manzini
con Walter Maconi e Yuri Plebani
musiche tratte dall’opera di Glenn Miller e Benny Goodman
luci Carlo Villa
realizzazione scene Graziano Venturuzzo
costumi Emanuela Palazzi (realizzati da Marilena Burini)
staff tecnico Carlo Villa, Graziano Venturuzzo, Max Giavazzi
regia Tiziano Manzini
pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 55 minuti
teatro d’attore, oggetti
In scena due personaggi che giocano e attraverso il gioco imparano a conoscere ciò che sta loro intorno: uno
strano mondo fatto solo di cubi. Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rossi, cubi gialli, cubi azzurri…
Due visioni diverse del mondo si scontrano, per creare
uno spettacolo comico, una pazza avventura tra fantasia e creatività con cavalli, auto, treni, castelli, battaglie,
muri, palloncini, emozioni, risate!
Quando si lavora con i bambini si apprendono da loro
modi di vedere e di sentire. Questo spettacolo, come
già molti creati da Tiziano Manzini, ha nello sguardo
dei bambini verso il mondo il punto focale del progetto.
È uno spettacolo che vuole recuperare il lavoro svolto
in tanti anni di contatto diretto con il mondo infantile,
senza esserne un freddo osservatore ma giocando, dialogando e divertendosi con loro.
Questa è la storia dell’incontro di UNO e L’ALTRO. Tutti
e due entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi.
Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rosa, cubi gialli,
cubi azzurri...
UNO ha due occhi, un naso, due mani: guarda, odora e
tocca quei cubi che per lui sono solo cubi, nient’altro.
L’ALTRO ha due occhi, un naso, due mani e... qualcosa
di speciale: guarda, odora e tocca quei cubi... ed ecco
apparire da semplici cubi un intero mondo, dentro il
quale pian piano coinvolge anche UNO!
Cubo. Sedia. Molla. Cavallo. Automobile. Spugna. Cappello. Ma anche sasso. Muro. Castello. Cannone. Guerra. Pace.
E ancora pancia. Bambino. Ventaglio. Trottola. Tavolo.
Amico. Treno. Palloncino. Perché un cubo può diventare
uno sgabello per sedersi a parlare ma anche un muro
che divide come nelle guerre. E sotto una maglietta può
essere la pancia di una mamma e sopra la testa un cappello, o un palloncino che ti porta in giro per guardare
tutto il mondo! Poche parole che diventano azione per
uno spettacolo in cui il divertimento nasce dalla creatività, dall’immaginazione, dalla fantasia scatenata dei
due protagonisti di fronte ad un semplice CUBO.
Tiziano Manzini
Lo spettacolo ha debuttato al Festival “Visioni di Futuro,
Visioni di Teatro” di Bologna, riscuotendo un caloroso
successo. È stato rappresentato in vari Festival internazionali: Kilkenny Arts Festival, Baborò International Arts
Festival for Children di Galway e Waterford Imagine Arts
Festival in Irlanda; Kinder Kinder Festival di Amburgo in
Germania; Hakawy Festival di Teatro Ragazzi in Egitto. È
stato inoltre ospite del Festivalfilosofia di Modena.
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LABORATORI
DAL FUMETTO AL TEATRO D’OMBRE
LABORATORI
TUTTI I COLORI DELL’OMBRA
Parte III - Esercizi di messinscena su Little Nemo
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Una giornata di laboratorio sull’ombra
che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi
per tutta la durata dell’orario scolastico
a cura di Nicoletta Garioni
per insegnanti, educatori e animatori
La terza e ultima tappa del laboratorio Dal fumetto al
teatro d’ombre conclude il percorso intrapreso negli
anni precedenti. Le strisce e il teatro d’ombre sono stati
oggetto del nostro viaggio. Abbiamo iniziato a misurarci
con questi due linguaggi caratterizzati da un proprio codice espressivo, ma entrambi nati per raccontare storie
utilizzando figure disegnate e animate. Abbiamo “staccato” dalla carta i personaggi e giocato con le strisce,
selezionando e accorpando le storie iniziando così un
lavoro di “ri-scrittura” per il teatro d’ombre.
In questa terza annualità del laboratorio partiremo da
questo punto: da una storia, che diventerà copione, e
da figure, che si tradurranno in personaggi d’ombra
animati in un contesto di spazio teatrale. Il fumetto è
ora il nostro incipit per avviare un’operazione di sintesi
e formalizzazione conclusiva di una “rappresentazione d’ombra”. Attorno all’elaborazione e definizione di
un’idea di messa in scena si porterà a compimento il
lavoro svolto negli anni precedenti e si organizzeranno i
materiali d’ombra elaborati.
Individueremo un nostro punto di vista che ci permetterà di attraversare e tradurre con il linguaggio proprio
delle ombre l’opera di Winsor Mc Cay Little Nemo in
Slumberland, cercando di restituire sotto forma teatrale i personaggi e le avventure che sono protagoniste
nell’opera. Nelle bellissime tavole di questo fumetto
vengono raffigurate le mirabolanti avventure che il piccolo Nemo compie nel mondo dei sogni che immancabilmente si interrompono con il suo brusco risveglio.
Possiamo affrontare questa monumentale opera, magistralmente disegnata, solo percorrendola trasversalmente e facendone una materia esplorativa che, con
estrema libertà, ci permetta di misurarci con la complessità dei due linguaggi.
Attraverso Nemo e gli altri personaggi anche noi viaggeremo con la libertà propria dei sogni.
La presentazione finale sarà frutto di un percorso di
laboratorio che prevede tre fasi di lavoro: definizione
e sviluppo di una drammaturgia e di spazio scenico,
elaborazione e costruzione dei materiali d’ombra, prove
nello spazio scenico.
I partecipanti si cimenteranno in prima persona nell’animazione delle sagome e nella recitazione, completando
il ciclo formativo dal testo disegnato del fumetto al teatro d’ombre e mettendo in pratica le tecniche apprese.
Programma e informazioni
martedì 14 gennaio 2014 - ore 17
martedì 21 gennaio 2014 - ore 17
martedì 28 gennaio 2014 - ore 17
martedì 4 febbraio 2014 - ore 17
martedì 11 febbraio 2014 - ore 17
martedì 18 febbraio 2014 - ore 17
martedì 15 aprile 2014 - ore 17
martedì 22 aprile 2014 - ore 17
martedì 29 aprile 2014 - ore 17
martedì 6 maggio 2014 - ore 17
martedì 13 maggio 2014 - ore 17
venerdì 16 maggio 2014 - ore 17
Officina delle Ombre
Gli incontri sono di carattere teorico-pratico e la loro
durata è prevista dalle ore 17 alle ore 19.30. Il calendario potrà subire delle variazioni.
Performance finale
sabato 17 maggio 2014 - dalle ore 17 alle ore 19
Officina delle Ombre
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a cura di Federica Ferrari
per le scuole dell’infanzia e primarie
Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di giochi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio
che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo
un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i
colori dell’ombra?
E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un
pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male?
Quand’è che un’ombra...
Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso ludico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla
scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra
si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto
di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia,
ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità
informative e comunicative (il “raccontare” una forma,
una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e
dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle
sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri,
cartoni animati, ecc.).
In concreto si metteranno i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive,
cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità
espressive e creative dell’ombra stessa.
I giochi proposti faranno riferimento a:
• il buio, la luce, la penombra, l’ombra;
• immagini d’ombra corporea;
• immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse
e mobili;
• comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili,
nere-colorate, ecc.;
• drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate.
La caratteristica principale di questo laboratorio è quella di essere concepito per adattarsi alle situazioni ambientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della
scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o
di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti
dell’intervento saranno modellati sulla situazione scolastica in cui il laboratorio è previsto.
Programma e informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate.
Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero
da ingombri e completamente oscurabile.
La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola
classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico.
Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota
comprensiva di preparazione, allestimento e materiali
di consumo).
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LABORATORI
pina e i suoi amici vanno a scuola
LABORATORI
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UNA GIORNATA a TEATRO
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
a cura di Federica Ferrari
Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia
delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare
Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia
di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno
spettacolo teatrale
per le scuole dell’infanzia
Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più
piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le
gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui
potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare
della quotidianità.
La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e
andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo
schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà
anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello
spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di
sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con
il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai
compagni. Un percorso per far nascere storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice
pretesto per giocare.
Il progetto
• Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici.
• Costruzione delle casette/teatrini.
• Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici.
• Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie
nel villaggio di Pina.
Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infanzia che ben conoscono i personaggi delle storie proposte. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi
e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro manuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi
in sagoma sia delle casette/ teatrini.
Per permettere ai bambini di partecipare attivamente
alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro
tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro
in due parti.
Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amici
L’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti
fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per
avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto
degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle
sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/
teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quindi la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire
le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni
date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio
darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte
del laboratorio.
Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amici
Arriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una
mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’evento conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoperta del magico mondo del teatro delle ombre.
Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddivisa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in
modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i
bambini.
Programma e informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate.
Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno
spazio ampio, libero da ingombri e completamente
oscurabile.
Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota
comprensiva di preparazione, allestimento e materiali
di consumo).
a cura del gruppo artistico di Teatro Gioco Vita
per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori
Piccoli incontri con l’ombra
per le scuole primarie
Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma,
dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi
con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludico che permette ai bambini di familiarizzare con un
elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma
che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale
espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco
sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento
di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della
compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro laboratorio e li invitano a condividere, per una giornata,
quello strano mondo che è un laboratorio teatrale.
Questo è dunque il significato primo, più importante, di
Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio,
la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare,
il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è
molto più facile in quello strano luogo che è un laboratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’impossibile.
Il mestiere del teatro
per le scuole secondarie di I° grado e superiori
Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole?
Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come
si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai?
Queste sono alcune delle tante domande che alla fine
di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai
ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tecniche, dai perché ai come, dall’artistico al personale.
Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare
risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosamente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di
non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver risposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione
che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di battute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo
e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere
del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e
dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita.
Il laboratorio è dunque concepito come momento di incontro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della
compagnia di Teatro Gioco Vita.
Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole
parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico
dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che
favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei
pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragazzi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile
in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio
teatrale.
Programma e informazioni
Officina delle Ombre
dalle ore 9
(orari e date da definire con i partecipanti)
Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe.
La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino
(quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al
sacco all’Officina delle Ombre).
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LABORATORI
SMASCHERANDO
Laboratorio teatrale intensivo di Commedia dell’Arte
LABORATORI
43
LABORATORI DI TEATRO
a cura di Nicola Cavallari
a cura di Nicola Cavallari
per le scuole secondarie superiori
Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e
le sue maschere. Una giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione,
gli studenti potranno avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio UNESCO. Dopo le esperienze dei
laboratori di Commedia dell’Arte realizzate con successo nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013 con il Liceo
“Gioia” di Piacenza, Teatro Gioco Vita ha pensato di
proporre alle classi di scuola superiore una versione “intensiva” del progetto formativo. A curarlo, ancora una
volta, l’attore e regista Nicola Cavallari, uno degli artisti
oggi maggiormente conosciuti del settore.
Il progetto
La Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella
prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici
nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristiche più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvisazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque
è celato e non può più servire per definire i vari stati
d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita
potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento
scenico”.
La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tessuto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori
conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli
attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, rimanendo in stretto contatto con il pubblico, sempre diverso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare,
di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la
specificità di “vagabondare” costantemente e agli attori di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi.
Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al potere, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le
maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma
spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi;
non esistono scenografie, è abilità delle maschere far
vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che
esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte,
che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni
ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comunicazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro performance, nella miscela e nell’uso di forme espressive
diverse. Basta prendere un personaggio della Commedia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il
proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla
quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi
di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pantomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto
l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia
del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi
leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona,
colta o non colta, anche se non conosce il valore semantico delle parole che vengono pronunciate.
Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi
meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le maschere, un modo anche per potersi esprimere liberamente e
protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto
del proprio mondo con il sorriso sulle labbra.
Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stessi e gli altri!
Programma e informazioni
Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da
definire con le scuole interessate. Per la realizzazione
è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si
consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La
partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente.
Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli
insegnanti della classe interessata, legando il progetto
alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di
esaltarne le capacità e le caratteristiche.
per tre classi di scuola secondaria superiore
A partire dalle esperienze realizzate con successo da
Nicola Cavallari nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013
con il Liceo “Gioia” di Piacenza, Teatro Gioco Vita ha
proposto all’attore e regista di curare tre nuovi progetti laboratoriali che coinvolgeranno altrettante classi di
Scuola Secondaria Superiore.
Il teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere occasione, per insegnanti e studenti, per affrontare
in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si affrontano in classe nell’attività didattica.
I contenuti e le modalità di realizzazione di ogni singolo
laboratorio saranno concordati con gli insegnanti della
classe interessata, legando il progetto alle esigenze e
alla ricettività della classe stessa e cercando di esaltare
le capacità e le conoscenze già in possesso dei partecipanti.
I progetti
Punto di partenza per i tre laboratori di teatro saranno
rispettivamente Carlo Goldoni, Giovanni Boccaccio e le
Operette morali di Giacomo Leopardi: la parola, la musica e il corpo diventano strumenti per riproporre in modo
originale e divertente i contenuti e le riflessioni che i tre
autori suggeriscono.
Al termine di ogni percorso si porterà in scena una
performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e
occasione per comunicare l’esperienza al pubblico. Gli
studenti, con la supervisione artistica di Nicola Cavallari, saranno direttamente impegnati in ogni fase della
messa in scena.
Programma e informazioni
Il numero e il calendario degli incontri per ciascun laboratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi
interessate. A conclusione dei percorsi formativi le classi
coinvolte nei progetti allestiranno con la supervisione
artistica di Nicola Cavallari tre performance aperte al
pubblico, inserite nel cartellone Pre/Visioni della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di
Piacenza. Sede di tutte le attività laboratoriali sarà il
Teatro Gioia.
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LABORATORI
TUTTI SUL PALCO!
LABORATORI
SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO
Una mattinata di “giochi teatrali”
Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia
a cura di Nicola Cavallari
a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
A partire dalle esperienze realizzate con successo
con i giovanissimi da Nicola Cavallari nelle Stagioni
2011/2012 e 2012/2013, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista di curare un nuovo progetto
laboratoriale intensivo: una mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie alla quale i bambini delle
scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1°
grado potranno esplorare e sperimentare la propria sensibilità, le proprie attitudini e le dinamiche di gruppo.
Per le scuole primarie
Il laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bambini di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo
di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la
propria capacità di associazione e di concentrazione
e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di
ragionamento.
Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si
sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il
movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi
teatrali.
Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di
inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite
alcune regole base della comunicazione teatrale con le
quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.
Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a incanalare nel giusto modo la loro energia, una giornata
da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”.
Per le scuole secondarie di 1° grado
Il laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi
e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare
sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti
e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente
riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto
questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il
movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi
teatrali.
Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le
regole base della comunicazione teatrale con le quali
strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario.
È un gioco di squadra in cui le diversità individuali risultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo
insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione
delle attitudini di ciascuno.
Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende
tale. (William Shakespeare)
Programma e informazioni
Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da
definire con le scuole interessate. Per la realizzazione
è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si
consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La
partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno.
Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli
insegnanti della classe interessata, legando il progetto
alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di
esaltarne le capacità e le caratteristiche.
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per le scuole dell’infanzia
Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa?
Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è
che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno
l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che
un’ombra…
Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’ombra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Perché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come
insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente
codificati, sia particolarmente difficile per i bambini
piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con
questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra
sia invece un elemento ricco di potenzialità espressive straordinariamente adatte ad esprimere l’universo
emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti
che occorra pertanto esplorare il potenziale primario
dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte
in grado di darsi come reali strumenti di espressione
nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se
l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a
contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso
esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche,
classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative
(semantiche); potenzialità espressive (creative). E questo sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico
- affettive globali. Delle ombre si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza,
ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del
quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli,
ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito
alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’
una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri
linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.).
I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penombra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om-
bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili;
comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili,
nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più
figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di
una storia.
Il progetto
• 1° incontro: il buio.
• 2° incontro: la luce e le ombre.
• 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo.
• 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre.
• 5° incontro: caratterizzazione delle sagome, animazioni.
Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Informazioni
Il laboratorio è articolato su cinque incontri della durata
di 90 minuti ciascuno ed è concepito per un gruppo di
massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla
settimana per circa due mesi.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione
di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro
e l’altro.
Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di
Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
46
LABORATORI
“ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO”
DICE IL BRADIPO
Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato
da Eric Carle
LABORATORI
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MUSICA... OMBRE... FIGURE...
Un suono all’ombra, un’immagine alla musica
Laboratorio teatrale per bambini
a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni
a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni
per le scuole dell’infanzia e primarie
per le scuole dell’infanzia
Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato
in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli
dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico
in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi
attori e protagonisti di questo processo?
Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio
a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre
passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle
sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di
personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo grafico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di
animazione per una breve drammatizzazione della storia in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro,
accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola
prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le insegnanti avranno la possibilità di conoscere la storia
con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che
abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo
raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice.
Il progetto
• 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del
bradipo, giochi.
• 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo
ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure.
• 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la
relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; giochiamo con il nostro animale e il bradipo.
• 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere
come quelli di Eric Carle.
• 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la
storia del bradipo in ombra.
Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio
Scuola di Teatro Gioco Vita.
Informazioni
Il laboratorio è articolato in incontri della durata di 90
minuti ciascuno per sezione ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le sezioni numerose saranno suddivise in
due gruppi).
Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si
propone un incontro alla settimana per circa due mesi.
Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per
i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la
memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli
appuntamenti.
Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo studio e dalla sperimentazione del fenomeno ombra e dalle
implicazioni psicologiche ed emotive che tale fenomeno
suscita, un laboratorio che vuole avvicinare i bambini a
questo genere teatrale può arrivare alla teorizzazione
dei concetti più generali solo in seguito ad un approccio fisico ed emozionale alle ombre presenti in natura:
prima fra tutte l’ombra del proprio corpo. Nello stesso
tempo essere fisico ma mutevole, a metà strada tra reale ed intangibile, l’ombra spesso diventa la proiezione
del proprio io più profondo, della propria percezione di
sé e delle proprie paure. Giocare con la propria ombra
può creare i presupposti per favorire l’emergere di vissuti e percezioni personali.
Entrambe inconsistenti ed imprendibili, ombra e musica
si rivelano attraverso un solo senso, rispettivamente la
vista e l’udito. In questo laboratorio tali elementi si uniscono in modo complementare. Attraverso esperienze
ludico sensoriali i bambini saranno guidati alla scoperta
del teatro delle ombre, luogo in cui ombra e musica si
incontrano per dar vita a racconti, storie fatte di suoni
ed immagini d’ombra.
Il progetto
• 1° incontro: la musica.
• 2° incontro: dal buio alle ombre.
• 3° incontro: le ombre.
• 4° incontro: lo schermo; le sagome.
• 5° incontro: musica, ombre e figure (giochi liberi di
animazione, brevi drammatizzazioni d’ombra sulla musica).
Informazioni
Il laboratorio è strutturato su 5 incontri della durata di 60/90 minuti circa a seconda della fascia d’età.
È pensato per gruppi omogenei d’età per un numero
massimo di 15 bambini (le sezioni/classi numerose,
quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari
da concordare con le scuole interessate. Per i costi del
laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco
Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto.
48
LABORATORI
SEGUENDO L’OMBRA DI UN
PICCOLO RE
Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia
a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni
per le scuole dell’infanzia
A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il piccolo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeranno situazioni che condurranno i bambini alla scoperta
degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio,
la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma).
Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla
scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e
momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fondamentale del percorso sarà la continua creazione di
situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva
la curiosità e la partecipazione dei bambini.
Il progetto
• 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce
e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il
Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bianca”...
• 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uccellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo
Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera.
• 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i
personaggi della corte del Re.
• 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratterizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli
pezzi di colore fanno parte di noi.
• 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa
con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; riprendiamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi
drammatizzazioni.
Informazioni
Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i
costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato.
L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante
il percorso sono condizioni di fondamentale importanza
per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di
alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria
nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e
l’altro. La durata prevista è di 90 minuti circa per ogni
incontro. Durante il percorso può essere richiesto l’aiuto
di qualche insegnante o di qualche genitore per le fasi di
lavoro legate alle sagome (ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi).
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
49
DENTRO IL TEATRO
Incontri di introduzione ai linguaggi della scena
a cura di Chiara Merli
per le scuole primarie, secondarie di 1° grado
e secondarie superiori
Gli artifici, le magie e le invenzioni; ma anche le regole
e i meccanismi, sostenuti da un perfetto ingranaggio e
da un sistema di segni che si intersecano in un unico
linguaggio, complesso e sfaccettato: tutto questo è il
teatro. Il laboratorio si propone di guidare gli studenti
in un percorso “dentro” i misteri del teatro, alla ricerca
delle radici del fare teatro, nell’affascinante scoperta
della materia di cui sono fatti i sogni.
Il progetto si articola in sezioni: La magia del teatro e
Giochiamo al teatro? per le primarie, Capire lo spettacolo teatrale per le secondarie di 1° grado, Leggere lo
spettacolo teatrale per le superiori.
La magia del teatro - I livello
per le scuole primarie
Un percorso di tre incontri, della durata di un’ora ciascuno alla scoperta delle meraviglie del gioco teatrale:
l’improvvisazione, la recitazione, gli oggetti di scena, gli
effetti speciali. Per scoprire l’essenza dell’illusione teatrale, il “magico se” che trasforma la finzione in realtà.
Giochiamo al teatro? - II livello
per le scuole primarie
Un percorso di tre incontri, della durata di un’ora
ciascuno che intende accompagnare i bambini in un
viaggio sul confine tra linguaggio narrativo e teatrale:
frammenti di un testo narrativo, scelto in accordo con
l’insegnante della classe, saranno trasformati in testo
teatrale e rappresentati in micro-azioni teatrali dagli
allievi. Lo scopo è quello di stimolare la creatività dei
bambini, guidandoli a un approccio più immediato e
coinvolgente con il testo letterario.
Capire lo spettacolo teatrale
per le scuole secondarie di 1° grado
Il testo è una componente fondamentale dello spettacolo teatrale: questo percorso articolato in tre incontri
(di un’ora ciascuno) si propone di guidare gli studenti
alla comprensione dei fondamenti della drammaturgia,
dal canovaccio dei comici dell’arte al testo dialogico,
al copione, fino al sotto-testo e al testo-spettacolo. Gli
allievi saranno chiamati a misurarsi con queste nuove
forme testuali in un percorso che si configura come un
vero e proprio laboratorio di scrittura creativa.
Leggere lo spettacolo teatrale
per le scuole secondarie superiori
Tre incontri della durata di un’ora ciascuno per imparare a leggere uno spettacolo teatrale nei suoi molteplici
linguaggi: attraverso la visione guidata di alcuni allestimenti “storici”, gli studenti potranno apprendere le
specificità delle diverse componenti della messinscena e
così acquisire strumenti indispensabili per una fruizione
più completa e consapevole dello spettacolo teatrale.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita.
Il laboratorio prevede diverse tipologie di incontri (a seconda della classe e dell’età degli studenti), che possono essere definiti anche sulla base di indicazioni fornite
dagli insegnanti.
L’obiettivo principale è fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con
modalità e secondo livelli di approfondimento adeguati
alle esigenze degli studenti dei diversi ordini di scuole.
A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di
schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.
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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
LA SCRITTURA SCENICA
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
51
DIETRO IL SIPARIO
Parte III - Laboratorio di drammaturgia
Incontri di presentazione dei contenuti della
Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014
a cura di Fabrizio Montecchi
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014
per insegnanti
(gli incontri sono aperti a tutto il pubblico)
Incontri di approfondimento sugli spettacoli della
Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014
a cura di Chiara Merli
Che cosa vuol dire “adattare” un testo? Come scrivere
per la scena partendo da un romanzo o addirittura da
una musica? Di quali strumenti possiamo fare uso per
rendere, attraverso il processo di adattamento di un testo, la complessità dell’atto teatrale?
Come nel precedente ciclo d’incontri anche questa nuova serie di appuntamenti dedicati alla scrittura scenica,
sempre curati da Fabrizio Montecchi, avrà una struttura
“seminariale”. Si alterneranno riflessione teorica ed
esercitazione pratica al fine di elaborare diverse forme
di scrittura scenica che non saranno semplicemente da
intendersi come la stesura finale di un testo ma come il
processo stesso, utile dunque in tutte le fasi di creazione
di uno spettacolo.
Le esercitazioni di questo terzo ciclo saranno tutte incentrate su un unico testo, proposto dal curatore, e con
il quale i partecipanti saranno invitati a confrontarsi.
Partendo dalla lettura del testo e dalla sua analisi si
arriverà a definire le linee guida comuni del lavoro di
scrittura scenica. Si procederà poi all’elaborazione, individuale o a piccoli gruppi, di diverse forme di messinscena che tengano conto di tutti gli aspetti legati alla
progettazione di uno spettacolo: la drammaturgia, il
testo, le tecniche, la scenografia, il lavoro dell’attore, la
musica, i costumi, le luci.
Le diverse proposte di scrittura scenica saranno poi soggette a un momento conclusivo di analisi e confronto.
Programma
mercoledì 20 novembre 2013 - ore 17
mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 17
mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 17
mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 17
Ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici
Informazioni
Gli incontri hanno una durata di circa un’ora e mezza
ciascuno. La partecipazione è gratuita.
Il percorso formativo, rivolto agli insegnanti delle scuole
di ogni ordine e grado, è aperto anche a tutto il pubblico
fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Dato che il percorso si configura come un vero e proprio laboratorio di drammaturgia nel corso del quale i
partecipanti saranno chiamati a svolgere una serie di
esercizi di scrittura scenica, è importante la continuità
della frequenza.
A coloro che seguiranno il laboratorio sarà offerto un
pass gratuito per assistere agli spettacoli di Pre/Visioni
(previa verifica della disponibilità di posti). La presenza dovrà essere attestata dall’Ufficio Scuola di Teatro
Gioco Vita.
per le scuole secondarie superiori
(gli incontri possono anche essere proposti a biblioteche
e gruppi organizzati)
Un progetto basilare nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre agli studenti di tutti i livelli,
finalizzato ad istituire un dialogo continuativo e uno
scambio reciproco con le nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico
di domani. Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli
studenti di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una parte per fruire meglio della visione dello
spettacolo, dall’altra per disporre di chiavi di lettura
adeguate e per approfondire l’esperienza della visione
dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti
ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del
teatro e a sviluppare il senso critico, per una fruizione
più consapevole dello spettacolo teatrale. Tre le parti in
cui si articola il progetto, con tre tipologie di incontri a
seconda delle esigenze delle classi. Il percorso è rivolto
agli studenti delle scuole secondarie di 1° grado e superiori. I contenuti e le modalità del progetto saranno
calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti.
Incontri di promozione e formazione del
pubblico sui contenuti artistici della
Stagione di Prosa “Tre per Te”
L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di
Prosa “Tre per Te” 2013/2014 diventa occasione per
avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza
la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento
di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in
modo consapevole dell’esperienza teatrale.
Incontri propedeutici alla visione
degli spettacoli
Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione
teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione.
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono
finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita.
Gli incontri possono essere proposti anche a più classi
contemporaneamente.
Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di
rendere più consapevole la fruizione e di consentire
l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle
rappresentazioni stesse.
A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di
schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.
52
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
CHI È DI SCENA?
Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli
della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco” 2013/2014
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
della Rassegna di Teatro Scuola
“Salt’in Banco” 2013/2014
a cura di Chiara Merli
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
53
DANIEL PENNAC A PIACENZA
Tra pagina scritta e palcoscenico
Progetto collegato all’ospitalità degli spettacoli
Journal d’un corps e Come un romanzo
per le scuole secondarie di 1° grado e secondarie superiori
per le scuole primarie e secondarie di 1° grado
L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito
dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel
contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per
gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro
gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora
più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettatori, che dimostrano di partecipare più direttamente, e
con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se
adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei
linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della
rappresentazione, della stessa magia del teatro.
Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che
assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro
Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in
orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri
propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno
seguire incontri di approfondimento, da concordarsi
direttamente con i docenti di riferimento delle classi
interessate.
Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e
secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del
progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli
interessi degli studenti coinvolti.
Incontri propedeutici alla visione
degli spettacoli
Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione
teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione.
Incontri di approfondimento sugli spettacoli
Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono
finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione.
Programma e informazioni
Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di
mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con
gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione
è gratuita.
Gli incontri possono essere proposti anche a più classi
contemporaneamente.
Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere
più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse.
A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di
schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita.
La Stagione di Prosa “Tre per Te” vedrà ospite al Teatro Municipale di Piacenza Daniel Pennac con la sua
lettura-teatrale Journal d’un corps, tratta dall’omonimo
romanzo edito da Gallimard e pubblicato da Feltrinelli
in Italia con il titolo Storia di un corpo: dai dodici agli
ottantasette anni, un uomo tiene il diario di un suo corpo. Adattando il suo romanzo, per portarlo lui stesso
alla ribalta, con la complicità di Clara Bauer, Daniel
Pennac si serve di questo spettacolo per trasmettere il
suo manifesto, quasi un nuovo manuale del saper vivere
destinato a tutte le generazioni.
La Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco” vedrà in
cartellone Come un romanzo, conferenza/spettacolo
di e con Giorgio Scaramuzzino, dal divertente saggio
di Daniel Pennac. Oltre ad essere uno degli autori più
amati degli ultimi anni, Pennac non ha dimenticato di
essere un insegnante e in questo lavoro affronta dal
punto di vista di scrittore e di educatore il problema
di come si possano stimolare i giovani non tanto alla
lettura in sé, quanto al piacere di essa.
I due appuntamenti, insieme, costituiscono un’interessante occasione per gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado e superiori per conoscere meglio, attraverso il teatro, Daniel Pennac, autore prolifico non
solo di romanzi e saggi critici, ma anche di racconti,
sceneggiature per fumetti, drammaturgie teatrali, albi
illustrati, scrittore attento ai temi dell’infanzia dalla cui
penna sono usciti indimenticabili ritratti infantili. Uno
scrittore molto amato dal pubblico, da sempre attento
all’azione educativa, al vissuto e ai diritti propri dell’infanzia e dell’adolescenza, noto per la sensibilità sempre
dimostrata nei confronti di coloro che meno riescono ad
integrarsi all’interno delle istituzioni educative e per le
strategie ideate e condivise per coinvolgere gli studenti
meno “bravi” in termini strettamente scolastici e con-
quistarli alla passione per la conoscenza.
La visione degli spettacoli potrà essere arricchita con
momenti di incontro e/o approfondimento che saranno
definiti con gli insegnanti delle classi interessate e con
la collaborazione degli artisti ospiti.
Gli spettacoli
Daniel Pennac
JOURNAL D’UN CORPS - storia di un corpo
di e con Daniel Pennac
regia Clara Bauer
scene, luci e costumi Oria Puppo
animazione video Johan Lescure
musiche Jean-Jacques Lemêtre
produzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord
coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourg
produttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per
Laila srl
in collaborazione con Il Funaro
(in francese con sopratitoli in italiano)
Teatro Municipale
venerdì 21 febbraio 2014 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” / Altri Percorsi)
Teatro dell’Archivolto
COME UN ROMANZO - Da Daniel Pennac
elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzino
regia Giorgio Gallione
con Giorgio Scaramuzzino
Teatro Comunale Filodrammatici
giovedì 13 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45
venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45
(Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco)
54
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
La magia di Eduardo
Il teatro di De Filippo e la drammaturgia del Novecento
Progetto collegato alla visione degli spettacoli
La grande Magia e Natale in casa Cupiello
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
55
Carlo Goldoni e il suo Teatro
Un percorso attraverso l’opera del grande drammaturgo,
tra Mondo e Teatro
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Il servitore di due padroni
a cura di Chiara Merli
a cura di Chiara Merli
per le scuole secondarie superiori
per le scuole secondarie superiori
“La grande magia ci consegna l’immagine di un’Italia
immobile, un Paese che si lascia scivolare in un insensato autoinganno. […] È palesemente dichiarato anche
il gioco del metateatro, un espediente drammaturgico
che è giusto ricordare al pubblico ma che mai sovrasta
la finalità principale della commedia: raccontarci una
storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla
lente di una straordinaria poesia”. Così Luca De Filippo
definisce il testo di cui è regista e protagonista nella
stagione teatrale 2013/2014, una commedia in cui la
consueta ironia eduardiana si fonde con un più cupo
pessimismo, nel disegnare una vicenda che porta alla
ribalta in modo sorprendente i temi del gioco, della
magia e dell’illusione, nel loro rapporto con la realtà
della vita. Natale in casa Cupiello, in scena con la regia
e l’interpretazione di Fausto Russo Alesi in un allestimento innovativo e straordinario, offre l’occasione per
approfondire da un punto di vista inedito la conoscenza
di uno dei più noti capolavori del teatro di Eduardo, un
testo che il regista definisce “un meraviglioso spartito
musicale, un vibrante veicolo di comunicazione, profondità e poesia”. La magia di Eduardo è un percorso,
articolato in tre incontri, che intende accompagnare gli
studenti alla conoscenza dell’opera del grande drammaturgo napoletano, con particolare attenzione alla
sua contestualizzazione nel panorama della letteratura
teatrale novecentesca europea e, soprattutto, italiana
(in questa direzione, saranno approfondite le affinità tra
l’opera di De Filippo e quella di Pirandello). Il laboratorio analizzerà la poetica di Eduardo e il rapporto tra
testo e messinscena, attraverso la visione di importanti
allestimenti di opere dell’autore, tra le quali non si potrà
prescindere dalla memorabile regia de La grande magia
firmata da Giorgio Strehler nonché dagli allestimenti
diretti e interpretati dallo stesso Eduardo.
Programma e informazioni
Il laboratorio intende accompagnare gli studenti alla conoscenza dell’opera di Eduardo De Filippo, e al contempo fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo
livelli di approfondimento adeguati alle esigenze degli
studenti dei diversi ordini di scuole.
Gli incontri sono gratuiti.
Gli spettacoli
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
LA GRANDE MAGIA
di Eduardo De Filippo
con Luca De Filippo, Massimo De Matteo,
Nicola Di Pinto, Carolina Rosi
regia Luca De Filippo
scene e costumi Raimonda Gaetani
luci Stefano Stacchini
produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Elledieffe
Teatro Municipale
martedì 5 novembre 2013 - ore 21
mercoledì 6 novembre 2013 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
NATALE IN CASA CUPIELLO
di Eduardo De Filippo
adattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi
scene Marco Rossi
luci Claudio De Pace
musiche Giovanni Vitaletti
Teatro Municipale
martedì 18 marzo 2014 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi )
Un progetto completo di educazione al teatro che si
rivolga alle giovani generazioni non può certo prescindere da Goldoni, autore fondamentale nella storia del
teatro italiano ma non solo, riformatore del teatro dal
punto di vista della drammaturgia come della messinscena, artefice di un teatro umano, che si propone di
essere specchio della società contemporanea, riflesso
del mondo di cui è espressione e fotografia dell’uomo
nel suo tempo. L’occasione per la proposta di un percorso “attorno a Goldoni” è offerta dallo spettacolo in
cartellone Il servitore di due padroni, nell’interessante
versione diretta da Antonio Latella: un testo fondamentale, agito dalle più celebri Maschere della tradizione,
che offre l’occasione per indagare l’affascinante mondo
della Commedia dell’Arte e allo stesso tempo anticipa
temi e problemi che troveranno una precisa definizione
nella grande riforma goldoniana.
Programma e informazioni
Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella
visione dello spettacolo in cartellone e al contempo
approfondire l’opera di un autore fondamentale nella
storia della letteratura.
Il percorso si articola in tre incontri, propedeutici e/o
successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei
quali verranno approfondite tematiche inerenti il testo
goldoniano mediante il raffronto con altri capolavori
dell’autore (da La locandiera alla Trilogia, ma non solo)
e verranno analizzati frammenti di alcune storiche messinscene di testi del Veneziano, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dell’opera di Goldoni e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici
linguaggi. Gli incontri sono gratuiti. A conclusione del
lavoro, gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali
didattici, forniti da Teatro Gioco Vita.
Lo spettacolo
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Stabile del Veneto
Fondazione Teatro Metastasio di Prato
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
drammaturgia Ken Ponzio
regia Antonio Latella
con (in o.a.) Marco Cacciola, Giovanni Franzoni,
Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone,
Lucia Peraza Rios, Massimiliano Speziani,
Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi
scene e costumi Annelisa Zaccheria
luci Robert John Resteghini
suono Franco Visioli
assistente alla regia Brunella Giolivo
Teatro Municipale
martedì 7 gennaio 2014 - ore 21
mercoledì 8 gennaio 2014 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
LEOPARDI, La POESIA DELLA SCENA
ALLA RICERCA DI UN FUTURO INCERTO
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Un percorso tra letteratura e teatro
Adolescenti e giovani tra oggi e domani
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Operette morali
Progetto collegato alla visione degli spettacoli
<age> e Il sacro della primavera
a cura di Chiara Merli
57
per le scuole secondarie superiori
in collaborazione con
per le scuole secondarie superiori
Un grande classico della letteratura italiana incontra il
teatro di un grande regista. La presenza, nel cartellone
“Tre per Te”, delle Operette morali con la regia di Mario
Martone (che per questa messinscena ha vinto prestigiosi premi, tra cui l’Ubu 2011, Oscar del teatro) offre
un’occasione interessante per affrontare un percorso di
approfondimento dell’opera di Giacomo Leopardi, attraverso l’insolito medium del teatro. Un testo che compendia la visione del mondo leopardiana - il rapporto
dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare
con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la
situa­zione statica e decaduta del presente; la potenza
delle illusioni e della gloria - diventa lo spunto per un
viaggio di approfondimento dell’opera leopardiana, seguendo, come scrive Ippolita Di Majo, dramaturg dello
spettacolo, “l’urgenza, artistica e civile, di riandare alle
origini della scrittura teatrale nazionale per interrogarsi
sui suoi potenziali e i suoi limiti: da Al­fieri a Manzoni,
appunto a Leopardi”.
Programma e informazioni
Il laboratorio, rivolto alle classi delle scuole di primo e
secondo grado, intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo in cartellone e al contempo
approfondire l’opera di un autore fondamentale nella
storia della letteratura.
Il percorso si articola in tre incontri, propedeutici e/o
successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei
quali verranno approfonditi temi e aspetti dell’opera di
Leopardi, nonché problematiche relative alla messinscena, con particolare attenzione al lavoro di adattamento
drammaturgico del testo letterario.
Gli incontri sono gratuiti.
A conclusione del lavoro, gli insegnanti potranno pro-
seguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo
di schede e materiali didattici, forniti da Teatro Gioco
Vita.
Lo spettacolo
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
OPERETTE MORALI
di Giacomo Leopardi
con (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri,
Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi,
Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin
e cast in via di definizione
adattamento e regia Mario Martone
scene Mimmo Paladino
costumi Ursula Patzak
luci Pasquale Mari
suoni Hubert Westkemper
dramaturg Ippolita di Majo
aiuto regia Paola Rota
scenografo collaboratore Nicolas Bovey
la musica per il Coro di morti nello studio di Federico
Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi - Milano)
esecuzione Coro del Teatro di San Carlo
diretto da Salvatore Caputo
Teatro Municipale
martedì 25 marzo 2014 - ore 21
mercoledì 26 marzo 2014 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa )
Il tema che quest’anno attraversa gli spettacoli della
stagione di teatro danza è quello del disagio esistenziale che tocca i più giovani: uno stato di euforia e malessere, di sfrontatezza e assenza di limiti che è stato
spesso raccontato in letteratura, nel cinema, in musica,
a teatro e che oggi trova nella danza un nuovo potente
veicolo di espressione. Non si tratta solo delle ben note
“turbe adolescenziali”, che pure appartengono inevitabilmente all’età, ma di un portato generazionale che
è proprio del nuovo secolo: è la fatica di vivere in una
società “anziana” e stanca, che nega lo spazio vitale
ai più giovani, è la paura del futuro, mai forte come in
questi anni. Il progetto individua due spettacoli della
stagione di teatro/danza e li propone agli studenti delle scuole superiori sia come occasione di incontro con
un linguaggio teatrale non abitualmente frequentato
com’è quello della danza contemporanea sia come possibilità di affrontare tematiche legate all’età dei ragazzi
in modo certamente meno “istituzionale” ma sicuramente più spontaneo e libero.
Pienamente dedicato all’adolescenza è lo spettacolo
<age> del Collettivo Cinetico. Nove ragazzi tra i sedici
e i diciannove anni raccontano se stessi e tutti gli stereotipi legati alla loro età, mettendo in scena una piccola
selezione delle incognite, dei segreti e delle maree adolescenziali. Il Sacro della Primavera di Balletto Civile è
una metafora del nostro tempo e di una generazione
che attende obbligata allo stallo, osservata, spiata, pesata, vergine perché impossibilitata a fare da sola. Lo
spettacolo è un urlo di rivolta pieno di energia, in cui le
sonorità rock si sovrappongono alle note di Stravinskji.
Programma e informazioni
Ogni classe potrà scegliere uno o entrambi gli spettacoli.
Nei giorni precedenti la rappresentazione un esperto incaricato da Teatro Gioco Vita (Roberto De Lellis, responsabile della programmazione di teatro/danza ed esperto
di danza contemporanea) terrà un incontro a scuola per
presentare il lavoro e la poetica della/e compagnia/e.
Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine parteciperanno ad
un confronto tra gli artisti e un esperto, che dai rispettivi punti di vista affronteranno i temi e le esperienze
emerse nella rappresentazione. Le date degli incontri in
classe saranno concordate con le classi interessate.
Gli spettacoli
CollettivO CineticO
<AGE>
coreografia Francesca Pennini
drammaturgia Angelo Pedroni
danza Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli,
Chiara Minoccheri, Andrea La Motta, Carmine Parise,
Angelo Pedroni, Giulio Santolini, Demetrio Villani,
Fabio Zangara
Teatro Gioia
venerdì 13 dicembre 2013 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Teatro/Danza)
Balletto Civile/Fondazione Teatro Due
IL SACRO DELLA PRIMAVERA
da La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij
danzato e creato da Andrea Capaldi, Ambra Chiarello,
Andrea Coppone, Massimiliano Frascà,
Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo,
Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela
Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpano
ideazione e coreografia Michela Lucenti
incursioni sonore Maurizio Camilli
Teatro Gioia
venerdì 7 marzo 2014 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” - Teatro/Danza)
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INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
LA SCENA CONTEMPORANEA
FRANCESE
Progetto collegato alla visione dello spettacolo
Clôture de l’amour
INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI
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SCS/STUDENTI-CRITICI-SPETTATORI
Progetto educational collegato al 3° Festival di teatro
contemporaneo “L’altra scena”
ideazione progetto Simona Rossi
con la collaborazione di Emma-Chiara Perotti
incontri a cura di Chiara Merli
per le scuole secondarie superiori
si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival
per le scuole secondarie superiori
La Stagione di Prosa “Tre per Te” vedrà ospite al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza lo spettacolo
Clôture de l’amour, scritto e diretto da Pascal Rambert,
protagonista di spicco della scena francese dagli anni
‘80. Con questa pièce, che ha debuttato al Festival di
Avignone nel 2011, Rambert ha vinto in Francia il premio della critica 2012 per la “Miglior creazione di un
testo teatrale in lingua francese” e il Gran premio della
drammaturgia 2012. Lo spettacolo è stato tradotto e
rappresentato in tutto il mondo. Dopo essere stato rappresentato nella sua versione originale francese a Modena, nell’ambito del Festival Vie, edizione 2012, Pascal
Rambert dirige in questa occasione due attori italiani,
Luca Lazzareschi e Tamara Balducci. Direttore del parigino Théâtre de Gennevilliers, esploratore curioso del
mondo, Rambert prosegue con Clôture de l’amour la
sua personalissima indagine scenica.
Lo spettacolo costituisce un’interessante occasione per
gli studenti delle scuole secondarie superiori per conoscere meglio, attraverso una delle sue figure più rappresentative, la scena contemporanea francese. La visione
dello spettacolo potrà essere arricchita con momenti di
incontro e/o approfondimento che saranno definiti con
gli insegnanti delle classi interessate e con la collaborazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione e degli
artisti ospiti, che potranno incontrare gli studenti e confrontarsi con loro sul lavoro di Rambert.
Lo spettacolo
Emilia Romagna Teatro Fondazione
CLÔTURE DE L’AMOUR
uno spettacolo di Pascal Rambert
traduzione Bruna Filippi
con Luca Lazzareschi, Tamara Balducci
assistente alla regia Thea Dellavalle
scene Daniel Jeanneteau
direttore tecnico Robert John Resteghini
produzione Emilia Romagna Teatro
con il sostegno dell’Institut français nel quadro del
progetto “Théâtre export”
Teatro Comunale Filodrammatici
martedì 10 dicembre 2013 - ore 21
mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 21
giovedì 12 dicembre 2013 - ore 21
(Stagione di Prosa “Tre per Te” / Altri Percorsi)
Dopo la positiva esperienza del 2012, Teatro Gioco Vita
riprende anche nel 2013 il progetto di educazione al
teatro SCS/Studenti-Critici-Spettatori collegato al cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra
scena”, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la
partecipazione alla rassegna delle scuole superiori piacentine. La presenza di giovani agli spettacoli del Festival è stata fin dalla sua prima edizione qualitativamente
e quantitativamente importante e si è pensato quindi di
dare agli studenti ulteriori strumenti di lettura e interpretazione di tale esperienza teatrale.
della/e compagnia/e.
Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine incontreranno in
teatro gli artisti in scena. Una volta tornati a scuola,
quindi, potranno cimentarsi singolarmente o in gruppo
nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a
cui hanno assistito. La raccolta di tali recensioni sarà
pubblicata sul sito internet del teatro e diffusa attraverso i canali informativi del Festival.
Programma e informazioni
Le date degli incontri in classe curati da Chiara Merli
saranno concordati con gli insegnanti interessati.
Il progetto è gratuito per la classe (lezioni degli esperti,
partecipazione agli spettacoli, incontri con le Compagnie). Per ogni serata del Festival in cartellone saranno
accettate 1 o 2 classi, compatibilmente con la disponibilità di posti (nelle serate in cui sono in programma due
spettacoli, è preferibile che la classe segua entrambe le
rappresentazioni).
Il Festival
Per il programma dettagliato delle serate e degli spettacoli in cartellone, vedi alle pagine 61-62.
Il progetto
La formula riprende quella già collaudata lo scorso
anno. Ogni classe potrà scegliere una serata del programma.
Nei giorni precedenti la rappresentazione un esperto
incaricato da Teatro Gioco Vita (Chiara Merli) terrà un
incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica
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ALTRI PROGETTI
L’OFFICINA DELLA FANTASIA
ALTRI PROGETTI
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IN COMPAGNIA DI... elmer e pina
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Laboratorio di teatro per bambini da 5 a 10 anni
Ogni domenica incontra e gioca con un personaggio amico
a cura di Federica Ferrari
Laboratori di teatro per bambini da 3 a 7 anni e genitori
a cura di Federica Ferrari
per bambini
per famiglie
Teatro Gioco Vita prosegue nella Stagione 2013/2014
l’esperienza del laboratorio teatrale L’Officina della Fantasia avviata con successo nel 2011/2012. Ancora una
volta il progetto sarà a ticolato in due moduli indipendenti e dal programma diversificato.
Cos’è L’Officina della Fantasia?
È prima di tutto un luogo dove i bambini incontrano altri
bambini e, insieme, giocano a raccontare se stessi e gli
altri. È inoltre un luogo dove si ascoltano e si raccontano le storie del mondo. Ma è anche un luogo pieno di
tante e strane cose all’apparenza inutili. Eppure tutte
queste cose un senso ce l’hanno: sono gli strumenti del
teatro. Per tale motivo, questo luogo, è pieno di corpi,
di musiche, di oggetti, di voci, di ombre, di silenzi e di
tanto altro. Se in questo luogo dunque, i bambini incontrano gli strumenti del teatro ecco che subito diventa
l’officina della fantasia.
Senza nessuna pretesa formativa, e lontano dall’idea di
darsi come scuola di teatro, il laboratorio teatrale L’Officina della Fantasia si propone semplicemente di essere
un luogo, uno spazio, dedicato unicamente a favorire
l’espressione del bambino. Un luogo fatto di regole e
di libertà, di gioco e di lavoro. Un luogo fatto di bui
attraversati da poetiche luci, di bianchi e neri invasi da
miriadi di colori, di corpi pesanti duplicati dalle loro ombre leggere, di silenzi profondi pieni di voci misteriose.
Un luogo senza forzature, di incontro e di scambio, dove
il tempo scorre un po’ più lento.
Ma soprattutto vuole essere un luogo dove attraverso i
mille linguaggi del teatro il bambino può trovare nuove
forme per il racconto di sé e per l’ascolto degli altri.
Programma e informazioni
1° modulo
mercoledì 20 novembre 2013 - ore 17
mercoledì 27 novembre 2013 - ore 17
mercoledì 4 dicembre 2013 - ore 17
mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 17
Officina delle Ombre
2° modulo mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 17
mercoledì 5 febbraio 2014 - ore 17
mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 17
mercoledì 19 febbraio 2014 - ore 17
Officina delle Ombre
I due moduli sono indipendenti e dal programma diversificato, quindi un bambino può scegliere se frequentarne uno solo o entrambi. I singoli incontri avranno una
durata di un’ora e mezza circa. Le iscrizioni dovranno
pervenire entro il 10 novembre 2013 per il 1° modulo ed entro il 19 gennaio 2014 per il 2° modulo (ogni
modulo sarà attivato solo se sarà raggiunto un numero
minimo di 10 partecipanti). Quota di partecipazione: 35
euro a modulo, da versare all’atto dell’iscrizione.
Ehi! Bambino! Vieni... Coraggio... Entra... Un tuo amico
ti sta aspettando e con lui tutti i suoi tanti amici. Vogliono giocare con te. A cosa? Non lo sai? A raccontare
storie, al teatro delle ombre, al gioco del teatro, insomma. Allora, vieni?
In compagnia di... è un laboratorio rivolto a bambini e
a genitori insieme.
Un personaggio a loro caro si staccherà dalle pagine del
libro sulle quali normalmente vive, e dove il bambino
lo ha conosciuto, per prendere vita sullo schermo del
teatro d’ombre. Dopo essersi presentato, il nostro personaggio inviterà i bambini a giocare con lui…
Sarà questo l’inizio di un percorso che condurrà il bambino alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre fino alla costruzione, assieme ai genitori, di
una o più sagome che rappresenteranno gli amici del
nostro personaggio.
Sarà questo l’inizio di un percorso nello spazio della
scena che coinvolgerà il bambino in una girandola di
situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove gli sarà possibile giocare con il personaggio
che è venuto ad incontrare, con i propri genitori e con
tanti altri bambini.
Sarà questo l’inizio di un percorso durante il quale nasceranno storie, avventure, viaggi che partendo dalle
pagine di un libro si trasferiranno liberamente sulla
scena, diventando il semplice pretesto per giocare tra
bambini e adulti senza altri fini che il piacere dello stare
insieme.
In compagnia di... rappresenta un’occasione per bambini e genitori di partecipare e giocare in prima persona, e
non solo in quanto spettatori, “al teatro”.
Programma e informazioni
In compagnia di... Pina
sabato 14 dicembre 2013 - ore 15.30
domenica 15 dicembre 2013 - ore 15.30
Officina delle Ombre
In compagnia di... Elmer
sabato 25 gennaio 2014 - ore 15.30
domenica 26 gennaio 2014 - ore 15.30
Officina delle Ombre
I singoli incontri avranno una durata di circa due ore.
Quota di partecipazione: 10 euro a bambino da versare
all’atto dell’iscrizione - i genitori sono invitati a lavorare
insieme ai bambini (per gli adulti/accompagnatori, max
1 per bambino, la partecipazione è gratuita). Il costo
è comprensivo dei materiali di consumo e i bambini
avranno in omaggio le sagome costruite nel corso del
laboratorio. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il
mercoledì precedente la data prescelta (ogni incontro
si terrà solo se sarà raggiunto un numero minimo di 10
bambini - è previsto un numero massimo di 15 bambini
partecipanti).
venerdì 11 ottobre 2013
ASSOCIAZIONE
AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
Teatro Comunale Filodrammatici
L’altra scena
Festival di teatro contemporaneo
3a edizione
Piacenza, ottobre 2013
mercoledì 2 ottobre 2013
mercoledì 16 ottobre 2013
mercoledì 9 ottobre 2013
Progetto interregionale di promozione dello
spettacolo dal vivo “TEATRI DEL TEMPO PRESENTE”
7-8 chili
Teatro Gioia - ore 19 e ore 21.30
Teatrino Giullare
LA STANZA
di Harold Pinter g interpretato e diretto da Teatrino Giullare g
traduzione di Alessandra Serra g scene e maschere Cikuska g
produzione Teatrino Giullare, CSS-Teatro Stabile di Innovazione
del Friuli Venezia Giulia
(Spettacolo finalista Premio Ubu 2010 Miglior scenografia)
HAND PLAY
Compagnia Mara Cassiani
L’UOMO PERFETTO
venerdì 18 ottobre 2013
sabato 12 ottobre 2013
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Compagnia Scimone Sframeli
GIÙ
di Spiro Scimone g con Francesco Sframeli, Spiro Scimone,
Gianluca Cesale, Salvatore Arena g regia Francesco Sframeli g
scena Lino Fiorito g disegno luci Beatrice Ficalbi g produzione
Compagnia Scimone Sframeli, Festival delle Colline Torinesi,
Théâtre Garonne Toulouse
(Premio Ubu 2012 Miglior scenografia)
venerdì 4, sabato 5, lunedì 7,
martedì 8 ottobre 2013
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Carrozzeria Orfeo
ROBE DELL’ALTRO MONDO
drammaturgia Gabriele Di Luca g regia Alessandro Tedeschi,
Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo g
interpreti Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Massimiliano Setti,
Roberto Capaldo g musiche originali Massimiliano Setti g luci
Diego Sacchi g costumi Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
g disegni e locandina Giacomo Trivellini g con il sostegno
produttivo di Residenza Idra g produzione Carrozzeria Orfeo g in
collaborazione con Teatro Excelsior di Reggello, Benevento Città
Spettacolo, La Corte Ospitale, Teatro Stabile di Napoli e Napoli
Teatro Festival Italia g con il contributo di Fondazione Cariplo
Teatro Gioia - ore 21
Teatro Gioco Vita
DONNA DI PORTO PIM
Ballata per attore e ombre dal racconto Donna di Porto Pim di
Antonio Tabucchi g un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio
Montecchi g con Tiziano Ferrari g adattamento, regia e scene
Fabrizio Montecchi g oggetti e sagome Nicoletta Garioni g luci e
suono Davide Rigodanza g assistente alla regia Lucia Menegazzo
g produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione,
Théâtre de Bourg en Bresse, Festival “L’altra scena”
(Novità)
Teatro Gioia - ore 19.30 e ore 22.30
Compagnia Carullo Minasi
Teatro Gioia - ore 10
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
SPAZI TEATRALI NON CONVENZIONALI
THE END
Giornata di studi tra architettura e teatro
a cura di Massimo Ferrari
Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21
Tap Ensemble / Teatro delle Temperie
DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO
attori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren
g guarattelle Luca Ronga g regia Ted Keijser g musiche e
canzoni Andrea Mazzacavallo g disegno e realizzazione scene e
guarattelle Brina Babini - Atelier della luna g maschere Andrea
Cavarra g disegno luci Maddalena Maj g ombre Federica Ferrari
g testo Nicola Cavallari e Luca Ronga g adattamento Ted Keijser
e Tap Ensemble g costumi Licia Lucchese g produzione Tap
Ensemble g in collaborazione con Teatro delle Temperie, Atelier
della luna, La Bagatella, Macherà
Babilonia Teatri
di Valeria Raimondi e Enrico Castellani g con Valeria Raimondi e
con Enrico Castellani, Luca Scotton g scene Babilonia Teatri/Gianni
Volpe/Luca Scotton g luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton
g costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli g produzione Babilonia
Teatri/CRT Centro di Ricerca per il Teatro in collaborazione con
Operaestate Festival Veneto e Santarcangelo 40 g con il sostegno
di Viva Opera Circus
(Premio Ubu 2011 Migliore novità italiana/Ricerca
drammaturgica, nomination Premio Ubu 2011 Spettacolo
dell’anno)
E ancora…
Sete di Scena - bar, musica, installazioni
SCS studenti-critici-spettatori - progetto educational
per le scuole superiori
Incontri con gli artisti
Dopo-teatro
DUE PASSI SONO
regia, testi ed interpretazione Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi
g scene e costumi Cinzia Muscolino g disegno luci Roberto
Bonaventura g aiuto regia Roberto Bitto g collaborazione
Giovanna La Maestra g produzione Il Castello di Sancio Panza
(Spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2011
e Premio In-Box 2012)
Apertura festival mercoledì 2 ottobre dalle ore 19
Informazioni:
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Via San Siro 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected] - www.teatrogiocovita.it
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STAGIONE DI PROSA
TRE PER TE 2013/2014
Prosa - Teatro Municipale ore 21
5-6 novembre 2013
14 gennaio 2014 (fuori abbonamento)
LA GRANDE MAGIA
CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA
La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo
di Eduardo De Filippo
con Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi
regia Luca De Filippo
scene e costumi Raimonda Gaetani
luci Stefano Stacchini
produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Elledieffe
3-4 dicembre 2013
Compagnia Corrado Abbati
(Singin’ in the Rain)
musical di Nacio Herb Brown
esclusiva nazionale
allestimento Up Stage Designs - London
coreografie Giada Bardelli
direzione musicale Maria Galantino
regia Corrado Abbati
Inscena produzioni
18-19 febbraio 2014
25-26 marzo 2014
RIII - RICCARDO TERZO
OPERETTE MORALI
Alessandro Gassmann
di William Shakespeare
traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan
con (in ordine di apparizione) Alessandro Gassmann, Mauro Marino,
Giacomo Rosselli, Manrico Gammarota, Emanuele Maria Basso,
Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli, Marta Richeldi, Sergio Meogrossi
e con la partecipazione di Paila Pavese
ideazione scenica e regia Alessandro Gassmann
scene Gianluca Amodio
costumi Mariano Tufano
musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi
light design Marco Palmieri
videografia Marco Schiavoni
produzione Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”,
Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Società per Attori
IL RITORNO A CASA
di Harold Pinter
traduzione Alessandra Serra
regia Peter Stein
scenografia Ferdinand Woegerbauer
costumi Anna Maria Heinreich
assistente alla regia Carlo Bellamio
con (in ordine di apparizione) Paolo Graziosi, Alessandro Averone,
Elia Schilton, Rosario Lisma, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna
21 febbraio 2014
Daniel Pennac
JOURNAL D’UN CORPS storia di un corpo
18 novembre 2013
Paolo Rossi
17-18 dicembre 2013
21-22 gennaio 2014
LA SCENA
LA TORRE D’AVORIO
Compagnia Enfi Teatro
Luca Zingaretti
di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Stefano Annoni
regia Cristina Comencini
scene e costumi Paola Comencini
produzione Michele Gentile
di Ronald Harwood
traduzione di Masolino d’ Amico
con Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci, Francesca Ciocchetti,
Caterina Gramaglia
scene Andrè Benaim
costumi Chiara Ferrantini
luci Pasquale Mari
regia Luca Zingaretti
produzione Zocotoco srl
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Stabile del Veneto
Fondazione Teatro Metastasio di Prato
IL SERVITORE DI DUE PADRONI
da Carlo Goldoni
regia Antonio Latella
drammaturgia Ken Ponzio
con (in o.a.) Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi,
Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Peraza Rios,
Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi
scene e costumi Annelisa Zaccheria
luci Robert John Resteghini
suono Franco Visioli
assistente alla regia Brunella Giolivo
di Giacomo Leopardi
con (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia
Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio,
Barbara Valmorin e cast in via di definizione
adattamento e regia Mario Martone
scene Mimmo Paladino
costumi Ursula Patzak
luci Pasquale Mari
suoni Hubert Westkemper
dramaturg Ippolita di Majo
aiuto regia Paola Rota
scenografo collaboratore Nicolas Bovey
la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio
Battistelli (Casa Ricordi - Milano)
esecuzione Coro del Teatro di San Carlo
diretto da Salvatore Caputo
ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21
Teatro Metastasio Stabile della Toscana
Spoleto56 Festival dei 2Mondi
7-8 gennaio 2014
Fondazione del Teatro Stabile di Torino
Massimo De Francovich
6-7 febbraio 2014
Silvio Orlando
IL NIPOTE DI RAMEAU
di Denis Diderot
adattamento Edoardo Erba e Silvio Orlando
con Silvio Orlando, Amerigo Fontani, Maria Laura Rondanini
clavicembalista Luca Testa
scene Giancarlo Basili
costumi Giovanna Buzzi
regia Silvio Orlando
produzione Cardellino srl
L’AMORE È UN CANE BLU la conquista dell’Est
di e con Paolo Rossi
scritto con Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi
in collaborazione con Riccardo Piferi
con la supervisione di Gaia Rayneri
musiche originali composte da Emanuele Dell’Aquila
ed eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso
(Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefan Bembi,
Denis Beganovic, Mariaberta Blašković, David Morgan)
produzione La Corte Ospitale
10, 11, 12 dicembre 2013
Teatro Comunale Filodrammatici
Emilia Romagna Teatro Fondazione
CLÔTURE DE L’AMOUR
uno spettacolo di Pascal Rambert
traduzione Bruna Filippi
con Luca Lazzareschi, Tamara Balducci
assistente alla regia Thea Dellavalle
scene Daniel Jeanneteau
direttore tecnico Robert John Resteghini
produzione Emilia Romagna Teatro
con il sostegno dell’Institut français nel quadro del progetto
“Théâtre export”
di e con Daniel Pennac
regia Clara Bauer
scene, luci e costumi Oria Puppo
animazione video Johan Lescure musiche Jean-Jacques Lemêtre
produzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourg
produttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per Laila srl
in collaborazione con Il Funaro
18 marzo 2014
Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa
NATALE IN CASA CUPIELLO
di Eduardo De Filippo
adattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi
scene Marco Rossi
luci Claudio De Pace
musiche Giovanni Vitaletti
15 aprile 2014
Oblivion
OBLIVION SHOW 2.0 il sussidiario
gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
regia Gioele Dix
musiche Lorenzo Scuda
testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda
produzione Il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia
e Malguion srl
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STAGIONE DI PROSA
13 dicembre 2013
14 febbraio 2014
<AGE>
CALORE
coreografia Francesca Pennini drammaturgia Angelo Pedroni
danza Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli, Chiara Minoccheri,
Andrea La Motta, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Giulio Santolini,
Demetrio Villani, Fabio Zangara
Compagnia Enzo Cosimi
31 gennaio 2014
regia, coreografia, scena, costumi Enzo Cosimi
musiche a cura di Enzo Cosimi disegno luci Stefano Pirandello
interpreti Francesco Marilungo, Riccardo Olivier,
Francesca Penzo, Alice Raffaelli
nell’ambito del Progetto Ric.Ci. - Reconstruction Italian Contemporary
Choreography Anni Ottanta-Novanta
JOSEPH
7 marzo 2014
Alessandro Sciarroni
invenzione, performance Alessandro Sciarroni
drammaturgia e studio dei processi prodigiosi Antonio Rinaldi
immagine del progetto Roberto Foddai
produzione Teatro Stabile delle Marche/ Corpoceleste_C.C.00#
coproduzione Officina Concordia, Comune di San Benedetto del
Tronto (AP)
Balletto Civile/Fondazione Teatro Due
IL SACRO DELLA PRIMAVERA
DISPLAY
da La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij
danzato e creato da Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpano
ideazione e coreografia Michela Lucenti
incursioni sonore Maurizio Camilli
ideazione e coreografia Davide Calvaresi
con Davide Calvaresi visione Valeria Colonnella
in collaborazione con
Davide Calvaresi_7-8 chili
un progetto 7-8 chili
PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di
Prosa + 1 spettacolo di Teatro Danza (6 spettacoli
al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 1 al Teatro
Gioia) - Galleria euro 75, Loggione euro 45
PASS STUDENTI PROSA - 4 spettacoli di Prosa (4
spettacoli al Municipale: La Grande Magia, Il ritorno a
casa, Il servitore di due padroni, Operette morali) - Galleria euro 39 (posto assegnato la sera stessa)
ALTRI PERCORSI (4 spettacoli al Municipale e 1 al Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 48, Loggione
euro 23
TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Gioia) - Euro 25
2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (12 spettacoli al Municipale e 1 al Comunale Filodrammatici) - Galleria euro
120, Loggione euro 80
2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (4
spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e
4 al Teatro Gioia) - Galleria euro 60
3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (12
spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e
4 al Teatro Gioia) - Galleria euro 150, Loggione euro 100
XVIII RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE
domenica 10 novembre 2013 - ore 16.30
TEATRO GIOIA
Teatro Gioco Vita
sabato 25, domenica 26 gennaio 2014 - ore 15.30*
OFFICINA DELLE OMBRE
Teatro Gioco Vita
Dall’opera di Max Velthuijs
teatro d’attore e teatro d’ombre - durata: 45’ - da 2 a 5 anni
(spettacolo a pubblico limitato con posti non numerati,
prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni
sarà effettuata una seconda recita alle ore 18)
Incontra e gioca
con un personaggio amico
laboratorio di teatro per bambini e genitori - durata 120’ - da 3 anni
(*pubblico limitato, iscrizione obbligatoria)
RANOCCHIO
domenica 17 novembre 2013 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Giallomare Minimalteatro
C’ERA DUE VOLTE
Il brutto anatroccolo
teatro d’attore, oggetti, computer graphic in video proiezione
durata: 60’ - da 4 anni
domenica 1 dicembre 2013 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Michele Cafaggi
L’OMINO DELLA PIOGGIA Una notte tra acqua,
bolle e sapone
clownerie, pantomima, bolle di sapone - durata: 60’ - da 3 anni
sabato 14, domenica 15 dicembre 2013 - ore 15.30*
OFFICINA DELLE OMBRE
Teatro Gioco Vita
SPECIALE STUDENTI - INFORMAZIONI
ABBONAMENTI
67
A TEATRO CON MAMMA E PAPà
TEATRO DANZA - Teatro Gioia ore 21
CollettivO CineticO
TEATRO PER LE FAMIGLIE
Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 24 settembre
2013.
BIGLIETTI
Prosa al Municipale - Galleria euro 13
Altri Percorsi al Municipale - Galleria euro 11 (per lo spettacolo di Paolo Rossi sono in vigore i prezzi della Prosa)
Teatro Danza al Teatro Gioia e Altri Percorsi al Comunale
Filodrammatici - Euro 10
Prevendita da martedì 29 ottobre 2013.
L’ALTRA SCENA
Biglietti - Euro 5 (per lo spettacolo Giù euro 10)
Pass 8 serate - Euro 30
Prevendita da martedì 24 settembre 2013.
PRE/VISIONI
Biglietti - Platea/Galleria euro 5
Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario
rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/
accompagnatori.
IN COMPAGNIA DI… PINA Incontra e gioca
con un personaggio amico
laboratorio di teatro per bambini e genitori - durata 120’ - da 3 anni
(*pubblico limitato, iscrizione obbligatoria)
lunedì 6 gennaio 2014 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Teatro del Piccione
ROSASPINA
Una bella addormentata
teatro d’attore con inserti di figura - durata: 60’ - da 4 anni
domenica 19 gennaio 2014 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Cà Luogo d’Arte
STORIE FRUTTUOSE
Liberamente ispirato a Piccolo
Bruco Mai Sazio e a Zuppa di Sasso
teatro d’attore - durata: 60’ - da 3 anni
Abbonamenti/carnet a 5 spettacoli
Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza
posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto
fratelli/sorelle
Giovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne
IN COMPAGNIA DI… ELMER
domenica 2 febbraio 2014 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Teatro del Canguro
LA BELLA E LA BESTIA
teatro di figura - durata: 50’ - da 5 anni
domenica 16 febbraio 2014 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Il baule volante
ATTENTO PIERINO… ARRIVA IL LUPO! Tratto da
“Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev
teatro d’attore e pupazzi animati a vista - durata: 50’ - da 3 anni
domenica 23 marzo 2014 - ore 16.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Teatro Gioco Vita
CIRCOLUNA
L’unico circoteatro d’ombre al mondo
teatro d’ombre e teatro d’attore - durata: 40’ - da 2 a 5 anni
(spettacolo a pubblico limitato con posti non numerati,
prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni
sarà effettuata una seconda recita alle ore 18)
sabato 12 aprile 2014 - ore 20.30
TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI
Teatro Gioco Vita
IL CIELO DEGLI ORSI
Due storie di Wolf Erlbruch
teatro d’ombre e teatro d’attore - durata: 50’ - da 2 a 5 anni
PRIMA NAZIONALE
Biglietti
Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15
anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle
Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonne
Famiglie con due o più bambini residenti nel Comune
di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si
farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione)
Laboratori - euro 10 a bambino (adulti/accompagnatori, max
1 per bambino, gratis)
Prevendita da martedì 29 ottobre 2013.
OLTRE IL SIPARIO
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E ANCORA...
ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE
DITELO ALL’ATTORE
Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro
Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti
PROTOCOLLO D’INTESA CON
IL PICCOLO TEATRO DI MILANO
Attività collegate all’ospitalità dello spettacolo
Natale in casa Cupiello al Teatro Municipale
RESIDENZA ARTISTICA DELLA
COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI
Nuova produzione e laboratorio teatrale
per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle
Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di
Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza
a cura di Lucia Vasini
PRE/VISIONI
Giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori
e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica
LE STAGIONI DELLA VITA
III Edizione: Giovani generazioni e disagio
esistenziale
Percorso formativo e di aggiornamento collegato al
cartellone di Teatro Danza
per insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore
sociale
L’ARTE IMMATERIALE
Parte III - Ombre e altri fantasmi della scena
Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre
per marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registi
a cura di Fabrizio Montecchi, Nicoletta Garioni e Federica Ferrari
PSICHIATRIA E PSICOANALISI A TEATRO
Incontri sugli spettacoli della Stagione
Teatrale 2013/2014
a cura di Giovanni Smerieri
NIDI D’OMBRA - Parte III
Corso di aggiornamento per il personale dei nidi d’infanzia
del Comune di Piacenza
a cura di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari
WORKSHOP DI DANZA CONTEMPORANEA
per gli allievi delle scuole di danza piacentine
a cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza
SPAZI TEATRALI NON CONVENZIONALI
Giornata di studi tra architettura e teatro nell’ambito del
Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”
a cura di Massimo Ferrari
ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA
Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati,
l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere l’importante
attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e
distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione di iniziative di
ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere
locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione
delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento
riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del
patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il
teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza.
Associazione Amici del Teatro Gioco Vita
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected]
34a RASSEGNA
DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2013/2014
ASSOCIAZIONE AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
DIREZIONE GENERALE
SPETTACOLO
DAL VIVO