COMUNE DI PIACENZA 34a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2013/2014 Salt’in Banco 2013/2014 - 34a edizione Dalla parte della Cultura. “Salt’in Banco” vive da trentaquattro anni. Un traguardo significativo e gratificante, e volgendo lo sguardo nel tempo non si può non sottolineare come la rassegna sia cresciuta, come il teatro per ragazzi a Piacenza abbia reagito alle difficoltà e superato problemi, non solo economici. A documentare tutto ciò i segni incisi nel nostro territorio e la crescita del pubblico: è indubbio che “Salt’in Banco” abbia contribuito ad avvicinare i giovani al teatro, proponendo negli anni l’occasione per affrontare nuove sfide, nuovi progetti, anche ambiziosi, per non cadere nella noiosa ripetitività. Nato agli inizi degli anni Ottanta, “Salt’in Banco” è una delle prime esperienze di teatro ragazzi in Italia. Da allora molti scenari sono cambiati, dal punto di vista politico (il Fondo Unico per lo Spettacolo, il quadro normativo regionale e nazionale etc.), produttivo ed estetico, ma il progetto resta ancora vivo ed attuale, non ha mai abbandonato i presupposti culturali, etici e pedagogici che lo hanno ispirato. Anche a fronte della crisi che stiamo vivendo e dei diffusi smarrimenti intellettuali ed etici “Salt’in Banco” ha saputo reagire, ha dato risposte precise e chiare, inventando nuove forme di partecipazione e di coinvolgimento del pubblico, creando uno spazio nel quale i ragazzi siano protagonisti e non solo fruitori, grazie ad un’azione pedagogica, estetica e culturale. La Stagione Teatrale 2013/2014 è ricca di opportunità di scelta e di progetti: 24 titoli, 14 compagnie, 11 laboratori, 11 progetti formativi, con compagnie giovani ma di grande professionalità, competenza, esperienza e senso della ricerca. In occasione del Bicentenario Verdiano si ripropone, con modalità artistiche innovative, il progetto La notte di San Donnino realizzato (nel 2001) da Teatro Gioco Vita in collaborazione con la Piccola Orchestra Avion Travel, e ora in partnership con la Fondazione Teatri di Piacenza. Anni Verdi si caratterizza inoltre come laboratorio tra ombre e musica per narrare la fiaba di Giuseppe Verdi bambino, affidando ai ragazzi il compito di inventare una storia sull’infanzia del Maestro di Busseto. Benvenuti a tutti in questa nuova stagione di teatro ragazzi “Salt’in Banco”, stagione profonda, leggera, generosa, ricca di sogni, di gioia... e foriera di nuovi talenti. Diego Maj Tiziana Albasi Direttore artistico - Teatro Gioco Vita Assessore alla Cultura e Turismo - Comune di Piacenza È sempre molto difficile sintetizzare i contenuti della Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco”, perché ogni volta siamo di fronte a una complessa articolazione di spettacoli, laboratori, compagnie, esperienze artistiche, temi, linguaggi e tecniche, occasioni di approfondimento didattico e di formazione… Anche nella stagione 2013/2014 si conferma tale complessità, che riteniamo sia una preziosa opportunità in più per le scuole. Gli spettacoli, con modalità artistiche sempre diverse e originali, mettono in scena le fiabe della tradizione (da La Bella e la Bestia a Biancaneve e altri racconti dei Fratelli Grimm), i classici di ieri e di oggi (da Omero a Tonino Guerra e Daniel Pennac), i libri per l’infanzia (come le storie illustrate di Max Velthuijs, Nadja, Ulf Stark e Wolf Erlbruch). Raccontano anche i temi e i problemi della contemporaneità, che come singoli e come società ci troviamo ad affrontare fin da piccoli: la scuola e l’educazione, i rapporti tra le generazioni, la difesa dell’ambiente, l’integrazione e il razzismo, la crudeltà della guerra e i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la fatica di crescere e di superare le sofferenze e le paure, l’accettazione delle diversità, i segreti dell’universo e le grandi domande della vita. Quello di “Salt’in Banco” è anche un teatro che narra storie di animali, di cuccioli e di bambini, che mette in scena libri e giochi, suoni e colori dell’infanzia, fantasia e creatività. E lo fa con oggetti e parole, attori e danzatori, pupazzi e videoproiezioni, ombre e bolle di sapone, musica e immagini. Un teatro da vedere, ma anche da sperimentare e interpretare nei suoi segni e nelle sue regole, da analizzare attraverso gli autori classici e contemporanei e le letture registiche più innovative ed originali, da confrontare con la letteratura e la scena internazionale. Grazie agli incontri, ai laboratori e ai progetti formativi pensati per ogni fascia di età. Un teatro che diverte e fa pensare, che sa andare in profondità senza mai rinunciare al gioco e alla leggerezza. via S. Eufemia, 12/13 - 29121 Piacenza Tel. 0523.311111 - Fax 0523.311190 [email protected] - www.lafondazione.com Simona Rossi Teatro Gioco Vita SALT’IN BANCO 2 EDIZIONE 2013/2014 TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Direttore Diego Maj Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza Tel. 0523.315578 - 0523.332613 Fax 0523.338428 www.teatrogiocovita.it [email protected] Coordinamento editoriale Simona Rossi Redazione Simona Rossi, Marilisa Fiorani, Emma-Chiara Perotti Ha collaborato Lucia Macalli GLI SPAZI 1 Teatro Comunale Filodrammatici - Via Santa Franca, 33 Biglietteria e Uffici Teatro Gioco Vita - Via San Siro, 9 3 Teatro Gioia - Via Melchiorre Gioia, 20 2 Teatro Municipale - Via Verdi, 41 4 Officina delle Ombre - Via Fulgonio, 7 Progetto grafico e realizzazione Matteo Maria Maj Stampa settembre 2013 3 L’immagine di “Salt’in Banco” è di Lele Luzzati INDICE Guida alla scelta degli spettacoli....................................4 Guida alla scelta dei laboratori......................................6 Cartellone....................................................................8 Informazioni...............................................................11 Anni Verdi - Progetto Speciale........................................13 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA Ranocchio..................................................................14 Piccolo Asmodeo.........................................................15 La pietra e il bambino...................................................16 Cane Blu.....................................................................17 Circoluna...................................................................18 Il cielo degli orsi............................................................19 Ombromania...............................................................20 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI L’omino della pioggia...................................................21 Ma che bella differenza................................................22 Il cannocchiale di Galileo.............................................23 Giardini di plastica.......................................................24 Questa zebra non è un asino.........................................25 La Bella e la Bestia.......................................................26 Chi ha paura dell’uomo nero?......................................27 Come un romanzo.......................................................28 Piccolo. L’ultimo albero................................................29 Il grande racconto.......................................................30 Biancaneve................................................................31 Grimm.....................................................................32 Goccia a goccia..........................................................33 John Tammet...............................................................34 Il viaggio.....................................................................35 Mammatrigna..........................................................36 Il cubo magico............................................................37 LABORATORI Dal fumetto al teatro d’ombre......................................38 Tutti i colori dell’ombra................................................39 3 1 Pina e i suoi amici vanno a scuola.................................40 Una giornata a teatro..................................................41 Smascherando.............................................................42 Laboratori di teatro......................................................43 Tutti sul palco!.............................................................44 Se l’ombra gioca a nascondino....................................45 “Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo......................46 Musica... ombre... figure... ...........................................47 Seguendo l’ombra di un piccolo re.................................48 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI Dentro il teatro............................................................49 La scrittura scenica......................................................50 Dietro il sipario............................................................51 Chi è di scena?.............................................................52 Daniel Pennac a Piacenza...........................................53 La magia di Eduardo...................................................54 Carlo Goldoni e il suo teatro.......................................55 Leopardi, la poesia della scena...................................56 Alla ricerca di un futuro incerto...................................57 La scena contemporanea francese..............................58 SCS / Studenti-Critici-Spettatori.....................................59 ALTRI PROGETTI L’Officina della Fantasia...............................................60 In compagnia di… Elmer e Pina....................................61 FESTIVAL DI TEATRO CONTEMPORANEO L’altra scena................................................................62 STAGIONE DI PROSA Tre per Te 2013/2014.................................................64 Speciale Studenti - Informazioni...................................66 TEATRO PER LE FAMIGLIE A teatro con mamma e papà 2013/2014.....................67 OLTRE IL SIPARIO E ancora... ..................................................................68 2 4 La presenza nei teatri e nelle altre sedi di attività del personale di Teatro Gioco Vita è legata all’organizzazione degli spettacoli e delle altre iniziative di “Salt’in Banco”. Per qualsiasi comunicazione, si prega pertanto di fare sempre riferimento agli uffici di Teatro Gioco Vita. Negli ultimi anni abbiamo purtroppo riscontrato un uso crescente dei telefoni cellulari durante gli spettacoli, che oltre a creare disagi tecnici nel corso delle rappresentazioni, costituisce un elemento di disturbo e di mancanza di rispetto nei confronti degli altri spettatori. Preghiamo pertanto gli insegnanti e/o gli adulti accompagnatori di verificare che i telefoni cellulari non siano introdotti in sala dagli studenti. Durante gli spettacoli è vietato scattare fotografie ed effettuare registrazioni audio e video. GUIDA ALLA SCELTA 4 GUIDA ALLA SCELTA SPETTACOLI DESTINATARI TITOLO RANOCCHIO TEATRO SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA CELEBRAZIONI VERDIANE SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI INFO alle PAGINE ASILO NIDO SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA Gioia 8, 14 Filodrammatici 8, 15 LA PIETRA E IL BAMBINO Filodrammatici 8, 16 CL. 1-2-3-4 CANE BLU Filodrammatici 9, 17 CL. 1-2 CIRCOLUNA Filodrammatici/Gioia 9, 18 IL CIELO DEGLI ORSI Filodrammatici 10, 19 OMBROMANIA Gioia 10, 20 ANNI VERDI Municipale 8, 13 L’OMINO DELLA PIOGGIA Filodrammatici 8, 21 MA CHE BELLA DIFFERENZA Filodrammatici 8, 22 IL CANNOCCHIALE DI GALILEO Filodrammatici 8, 23 GIARDINI DI PLASTICA Filodrammatici 8, 24 QUESTA ZEBRA NON È UN ASINO Filodrammatici 9, 25 LA BELLA E LA BESTIA Filodrammatici 9, 26 CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? Filodrammatici 9, 27 COME UN ROMANZO PICCOLO ASMODEO 5 SECONDARIA DI 1° GRADO CL. 4-5 CL. 4-5 Filodrammatici 9, 28 PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO Filodrammatici 9, 29 CL. 1-2-3 IL GRANDE RACCONTO Filodrammatici 9, 30 CL. 3-4-5 BIANCANEVE Filodrammatici 9, 31 GRIMM Filodrammatici 10, 32 GOCCIA A GOCCIA Filodrammatici 10, 33 CL. 1-2-3 JOHN TAMMET Filodrammatici 10, 34 CL. 4-5 IL VIAGGIO Filodrammatici 10, 35 CL. 1-2 MAMMATRIGNA Filodrammatici 10, 36 IL CUBO MAGICO Filodrammatici 10, 37 CL. 2-3 SECONDARIA SUPERIORE GUIDA ALLA SCELTA 6 GUIDA ALLA SCELTA LABORATORI, INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI TITOLO INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI ALTRI PROGETTI INFO PAGINA DESTINATARI SCUOLA DELL’INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA DI 1° GRADO SECONDARIA SUPERIORE INSEGNANTI TUTTO IL PUBBLICO educatori animatori insegnanti Dal fumetto al teatro d’ombre Officina delle Ombre 38 Tutti i colori dell’ombra Scuole 39 Pina e i suoi amici vanno a scuola Scuole 40 Una giornata a teatro Officina delle Ombre 41 Scuole 42 Teatro Gioia 43 Tutti sul palco! Scuole 44 Se l’ombra gioca a nascondino Scuole 45 “Adagio, adagio, adagio” dice il Bradipo Scuole 46 Musica... Ombre... Figure... Scuole 47 Seguendo l’ombra di un piccolo re Scuole 48 DENTRO IL TEATRO Scuole 49 LA SCRITTURA SCENICA Teatro Filodrammatici 50 DIETRO IL SIPARIO Scuole 51 CHI È DI SCENA? Scuole 52 DANIEL PENNAC A PIACENZA Tra pagina scritta e palcoscenico Teatro Municipale, Teatro Filodrammatici 53 LA MAGIA DI EDUARDO Scuole, Teatro Municipale 54 CARLO GOLDONI E IL SUO TEATRO Scuole, Teatro Municipale 55 LEOPARDI, LA POESIA DELLA SCENA Scuole, Teatro Municipale 56 ALLA RICERCA DI UN FUTURO INCERTO Scuole, Teatro Gioia 57 LA SCENA CONTEMPORANEA FRANCESE Teatro Filodrammatici 58 SCS / STUDENTI-CRITICI-SPETTATORI Scuole, Teatro Gioia, Teatro Filodrammatici 59 L’OFFICINA DELLA FANTASIA Officina delle Ombre 60 bambini da 5 a 10 anni IN COMPAGNIA DI... ELMER E PINA Officina delle Ombre 61 bambini da 3 a 7 anni e genitori Smascherando LABORATORI DOVE 7 Laboratori di teatro incontri aperti a tutto il pubblico 8 CARTELLONE PROGRAMMA 2013/2014 Teatro Gioco Vita RANOCCHIO Dall’opera di Max Velthuijs Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia TEATRO GIOIA lunedì 11 novembre 2013 - ore 10 martedì 12 novembre 2013 - ore 10 mercoledì 13 novembre 2013 - ore 10 giovedì 14 novembre 2013 - ore 10 venerdì 15 novembre 2013 - ore 10 (spettacolo a pubblico limitato) Teatro Gioco Vita PICCOLO ASMODEO Da Lilla Asmodeus di Ulf Stark Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 26 novembre 2013 - ore 10* mercoledì 27 novembre 2013 - ore 10 giovedì 28 novembre 2013 - ore 10 venerdì 29 novembre 2013 - ore 10 * la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti i posti nelle altre date Teatro dell’Archivolto MA CHE BELLA DIFFERENZA La diversità spiegata ai bambini Da 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 13 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45 martedì 14 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45 Gruppo Alcuni IL CANNOCCHIALE DI GALILEO Da 5 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 16 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 17 gennaio 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro dell’Archivolto QUESTA ZEBRA NON È UN ASINO La storia di un’amicizia più forte della guerra Da 9 a 13 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 30 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 31 gennaio 2013 - ore 9 e ore 10.45 Teatro del Canguro LA BELLA E LA BESTIA Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 3 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45* martedì 4 febbraio 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 2 dicembre 2013 - ore 9 e ore 10.45* martedì 3 dicembre 2013 - ore 9 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Da 4 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 10 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45* martedì 11 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45* mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Da Daniel Pennac Cantieri Teatrali Koreja GIARDINI DI PLASTICA Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 27 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45 martedì 28 gennaio 2014 - ore 9 e ore 10.45 Da 13 anni - Secondaria di I° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 13 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45 Teatro Gioco Vita CANE BLU Da Chien Bleu di Nadja Teatro Gioco Vita Teatro Gioco Vita Fondazione Teatri di Piacenza Progetto Speciale Bicentenario Verdiano LA PIETRA E IL BAMBINO ANNI VERDI Da 4 a 9 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI mercoledì 4 dicembre 2013 - ore 10 giovedì 5 dicembre 2013 - ore 10 venerdì 6 dicembre 2013 - ore 10 Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO MUNICIPALE gennaio-febbraio-marzo 2014 date da concordare con le classi interessate (laboratorio/spettacolo a pubblico limitato) Una favola di Guia Risari Favola di Giuseppe Verdi bambino Da 4 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 6 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 7 marzo 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro delle Briciole IL GRANDE RACCONTO Da 8 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 11 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45* mercoledì 12 marzo 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? COME UN ROMANZO L’OMINO DELLA PIOGGIA PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO Centro Teatrale MaMiMò Teatro dell’Archivolto Michele Cafaggi Teatro del Buratto Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 25 febbraio 2014 - ore 10 mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 10* giovedì 27 febbraio 2014 - ore 10 venerdì 28 febbraio 2014 - ore 10 * la recita sarà effettuata solo nel caso risultino esauriti i posti nelle altre date La Baracca Testoni Ragazzi BIANCANEVE Da 6 a 11 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 13 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 14 marzo 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Teatro Gioco Vita CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondo Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 20 marzo 2014 - ore 10 venerdì 21 marzo 2014 - ore 10 lunedì 24 marzo 2014 - ore 10 martedì 25 marzo 2014 - ore 10 mercoledì 26 marzo 2014 - ore 10 TEATRO GIOIA martedì 6 maggio 2014 - ore 10* mercoledì 7 maggio 2014 - ore 10* giovedì 8 maggio 2014 - ore 10* venerdì 9 maggio 2014 - ore 10* (spettacolo a pubblico limitato) * le recite di maggio saranno effettuate solo nel caso risultino esauriti i posti nelle date di marzo 10 CARTELLONE Riserva Canini Teatro Gioco Vita GRIMM OMBROMANIA I guardiani del pozzo Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 27 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 28 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Ferruccio Filipazzi GOCCIA A GOCCIA Da 3 a 8 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 31 marzo 2014 - ore 9 e ore 10.45 martedì 1 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45 mercoledì 2 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45* * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 Lezione/spettacolo sull’ombra e il teatro d’ombre Da 6 a 14 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado TEATRO GIOIA mercoledì 23 aprile 2014 - ore 10 giovedì 24 aprile 2014 - ore 10 lunedì 28 aprile 2014 - ore 10 martedì 29 aprile 2014 - ore 10 mercoledì 30 aprile 2014 - ore 10 (pubblico omogeneo per fasce di età) Teatro delle Briciole IL VIAGGIO Ovvero una storia di due vecchi L’Organizzazione Teatro delle Briciole Da 3 a 7 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 29 aprile 2014 - ore 9 e ore 10.45* mercoledì 30 aprile 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 JOHN TAMMET Sipario Toscana Fa sentire le persone molto così: -? Da 9 anni - Primaria, Secondaria di 1° grado, Secondaria Superiore TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 3 aprile 2014 - ore 10* venerdì 4 aprile 2014 - ore 10 * in caso di esubero di adesioni potrà essere effettuata una doppia recita alle ore 9 e alle ore 10.45 MAMMATRIGNA Da 6 a 10 anni - Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI martedì 6 maggio 2014 - ore 10 mercoledì 7 maggio 2014 - ore 10 Teatro Gioco Vita IL CIELO DEGLI ORSI Due storie di Wolf Erlbruch Da 2 a 5 anni - Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI lunedì 7 aprile 2014 - ore 10* martedì 8 aprile 2014 - ore 10* mercoledì 9 aprile 2014 - ore 10 giovedì 10 aprile 2014 - ore 10 venerdì 11 aprile 2014 - ore 10 lunedì 14 aprile 2014 - ore 10 martedì 15 aprile 2014 - ore 10 mercoledì 16 aprile 2014 - ore 10 * recite a pubblico limitato Pandemonium Teatro IL CUBO MAGICO Da 3 a 10 anni - Scuola dell’Infanzia, Primaria TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI giovedì 8 maggio 2014 - ore 9 e ore 10.45* venerdì 9 maggio 2014 - ore 10 * se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni sarà effettuata un’unica recita alle ore 10 INFORMAZIONI 11 Salt’in Banco 34a edizione TEATRO GIOCO VITA Teatro Stabile di Innovazione Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza Telefono 0523.315578 - 0523.332613 Fax 0523.338428 Direzione artistica Diego Maj Ufficio Scuola Simona Rossi, responsabile ([email protected]) Emma Chiara Perotti, prenotazioni ([email protected]) Marilisa Fiorani e Nadia Quadrelli, biglietteria ([email protected]; [email protected]) Orari di apertura dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita dal lunedì al giovedì ore 9.30-13 e ore 14-15, venerdì ore 9.30-13 BIGLIETTI • Asilo Nido, Scuola dell’Infanzia euro 4 • Primaria euro 4,50 • Secondaria di 1° grado euro 5 • Secondaria Superiore euro 6 Ingresso gratuito per insegnanti/accompagnatori. L’ingresso gratuito è applicato anche, su richiesta della scuola e/o dell’insegnante/accompagnatore, in situazioni di disabilità e/o in altri casi particolari. L’ingresso gratuito è applicato ai bambini un cui fratello/ sorella abbia già assistito nel corso della stagione ad uno spettacolo di “Salt’in Banco” (facilitazione riservata alle famiglie residenti nel Comune di Piacenza). La somma corrispondente ai biglietti necessari per la classe dovrà essere versata dall’insegnante/accompagnatore alla Biglietteria del Teatro sede dello spettacolo. Altre modalità di pagamento potranno essere concordate con l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Prenotazioni I posti per tutti gli spettacoli nel cartellone di “Salt’in Banco” 2013/2014 si prenotano a partire da lunedì 14 ottobre 2013. La prenotazione può essere effettuata telefonicamente o di persona. Eventuali richieste di adesione che giungessero via fax, lettera o e-mail saranno evase dagli operatori di Teatro Gioco Vita nella giornata di arrivo al termine degli orari di accettazione delle prenotazioni telefoniche. In caso di mancata disponibilità di posti l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita contatterà il prima possibile la segreteria della Scuola o l’insegnante referente per concordare l’eventualità di date, orari e/o spettacoli alternativi. Le richieste per un determinato spettacolo saranno soddisfatte fino ad esaurimento dei posti disponibili. In alcuni casi di richieste in esubero,Teatro Gioco Vita potrà concordare con la compagnia recite aggiuntive e/o doppie rappresentazioni dello spettacolo, compatibilmente con le esigenze tecnico-organizzative del Teatro. In caso di esaurimento dei posti per uno spettacolo sarà possibile optare per un titolo alternativo oppure scegliere l’inserimento in una lista d’attesa. Tale lista d’attesa dà diritto ad essere chiamati in caso di disponibilità aggiuntiva di posti, in caso contrario sarà comunque possibile 12 INFORMAZIONI scegliere uno spettacolo in alternativa per il quale ci sia ancora posto. All’atto della prenotazione si consiglia di segnalare la presenza di alunni non deambulanti. I posti in teatro saranno assegnati dalla direzione tenendo conto di alcune variabili come età dei ragazzi, ordine di arrivo delle classi, presenza di eventuali alunni diversamente abili, data di prenotazione, ecc. Orario degli spettacoli • Unica rappresentazione: ore 10 • Doppia rappresentazione: ore 9.15 e ore 10.45 / ore 9 e ore 10.45 Orari di inizio diversi sono segnalati sul calendario delle rappresentazioni riportato nel presente catalogo. In caso di esubero di adesioni, per spettacoli programmati alle ore 10, potranno essere introdotte doppie rappresentazioni suddividendo le classi prenotate tra le due recite. Allo stesso modo in caso di doppia recita già programmata in calendario, se non sarà raggiunto un numero sufficiente di adesioni potrà essere effettuata un’unica rappresentazione alle ore 10 (accorpando le classi in tale recita). Laboratori, incontri, progetti e percorsi formativi Le prenotazioni si accettano a partire da lunedì 23 settembre 2013. Le modalità di partecipazione, il calendario e gli eventuali costi relativi ai vari progetti sono indicati nella scheda dedicata a ciascun percorso. Per ulteriori informazioni e/o chiarimenti, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Comunicazioni La Direzione si riserva di apportare al programma, alle sedi degli spettacoli e agli orari di inizio delle rappresentazioni le modifiche determinate da motivate esigenze tecnico/organizzative e/o da cause di forza maggiore. In tali casi sarà data comunicazione il prima possibile alle scuole interessate. Per quanto riguarda sede e ora di inizio degli spettacoli fa fede quanto indicato nella presente pubblicazione, salvo diversa comunicazione telefonica, via fax o posta da parte dell’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. L’offerta degli spettacoli viene calibrata sulle richie- ste delle scuole. Contemporaneamente ci sono titoli che non riescono a soddisfare tutte le richieste. La prenotazione deve essere una scelta consapevole e ragionata. Dare disdetta di prenotazioni effettuate significa creare problemi organizzativi al Teatro e togliere l’opportunità ad altre scuole di poter assistere alle rappresentazioni. AGEVOLAZIONI PER LE FAMIGLIE RESIDENTI NEL COMUNE DI PIACENZA PROGETTO SPECIALE - BICENTENARIO VERDIANO 13 ANNI VERDI Favola di Giuseppe Verdi bambino TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA a cura di Federica Ferrari disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche e canzoni Piccola Orchestra Avion Travel in collaborazione con COMUNE DI PIACENZA Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie Servizio Programmazione Per i residenti nel Comune di Piacenza, sarà nuovamente in vigore una particolare facilitazione per le famiglie con due o più figli che, anche se con gruppi scolastici diversi e/o in momenti differenti, assisteranno agli spettacoli per le scuole di “Salt’in Banco”. Paga il biglietto il bambino della famiglia che per primo, nell’arco dell’anno scolastico, assiste ad uno spettacolo della Rassegna, mentre il/i fratello/i che successivamente verrà/verranno a teatro entrerà/entreranno gratuitamente previa segnalazione dell’insegnante/accompagnatore (che dovrà semplicemente comunicare alla biglietteria, relativamente al fratello che per primo ha assistito ad una rappresentazione di “Salt’in Banco”, scuola di appartenenza, classe e spettacolo visto). I dirigenti scolastici e gli insegnanti degli istituti situati nel Comune di Piacenza sono invitati a dare ampia diffusione di tale opportunità a tutte le famiglie dei loro alunni. pubblico: da 6 a 10 anni - durata 120 minuti laboratorio tra ombre e musica Un laboratorio teatrale che è allo stesso tempo occasione per parteci­pare e giocare in prima persona “al teatro” e incontrare un bambino un po’ speciale, un bambino di nome Giuseppe Verdi. Un progetto che Teatro Gioco Vita ha pensato nel bicentenario della nascita del grande compositore e che trae ispirazione dai materiali dello spettacolo La notte di San Donnino nato e realizzato con la Piccola Orchestra Avion Travel nel 2001 in occasione delle manifestazioni per il centenario della morte di Verdi. Dalla galleria di disegni e sagome di Nicoletta Garioni e dalle musiche e can­zoni degli Avion Travel realizzate per lo spettacolo, Teatro Gioco Vita inten­de partire per proporre un laboratorio ludico-pratico sul teatro d’ombre che traduce in figure animate l’infanzia di Giuseppe Verdi e alcuni accadimenti, situazioni o personaggi che abbiamo immaginato come archetipi dei grandi protagonisti verdiani: una favola, appunto, quella di Verdi bambino, perché per usare le parole del maestro “copiare il vero può essere una buona cosa, ma inventare il vero è meglio, molto meglio…”. Il piccolo Verdi prenderà così vita sullo schermo del teatro d’ombre e inviterà i bambini a giocare con lui: sarà questo l’inizio di un percorso che condurrà alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre fino alla costruzione, insieme agli insegnanti, di una o più sagome che rappresente­ranno i personaggi della favola di Giuseppe bambino. I partecipanti al laboratorio saranno coinvolti e guidati dagli animatori di Te­atro Gioco Vita in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro in- canto dove potranno giocare con Verdi bambino e tutti insieme. Potranno così nascere storie, avventure, viaggi che partendo da un episodio immaginato dell’infanzia di Giuseppe Verdi, sulle note della Piccola Orchestra Avion Travel, si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare tra bambini e adulti senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Le sagome e gli altri materiali realizzati dai partecipanti durante il laboratorio sotto la guida degli animatori di Teatro Gioco Vita rimarranno in possesso dei bambini, come testimonianza di una giornata trascorsa in compagnia del giovane Verdi. Programma e informazioni Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). L’attività laboratoriale si svolgerà al Teatro Municipale (orari e date da concordare direttamente con gli insegnanti delle classi interessate). 14 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA RANOCCHIO SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA 15 PICCOLO ASMODEO da Lilla Asmodeus di Ulf Stark Dall’opera di Max Velthuijs TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione con Marco Ferro, Valeria Sacco adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia Fabrizio Montecchi scene Nicoletta Garioni sagome Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs) musiche Michele Fedrigotti costumi Sara Bartesaghi Gallo luci e fonica Maddalena Maj / Anna Adorno lo spettacolo è tratto dai libri di Max Velthuijs Frog is Sad, Frog in Love, Frog and the Birdsong, Frog is Frog, Frog is Frightened editi da Andersen Press - London con Tiziano Ferrari adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni musiche Michele Fedrigotti sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari luci e fonica Davide Rigodanza Lilla Asmodeus, Ulf Stark © Colombine Teaterforlag Stockholm pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore (spettacolo a pubblico limitato) Candido e ingenuo, Ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce. Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro. A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. Un merlo trovato nel prato è l’occasione per interrogarsi sul mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d’amore provato da Ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore e sulla felicità che da esso ne scaturisce. Uno spavento notturno rende inevitabile un’indagine sul tema della paura vera e della paura di aver paura. Con parole e immagini di grande forza ed essenzialità, le vicende di Ranocchio e dei suoi amici, grazie a uno humour gentile, ci confortano e ci trasmettono una grande voglia di vivere. Lo fanno parlando di sé, ma nel fare questo ci parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora non sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo comporta. Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l’infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d’ombre, trasformate con leggerezza e poesia in delicate storie animate. Lo stupore impresso nello sguardo di un bambino è lo stesso che accompagna sempre Ranocchio (anche lui bambino) nella scoperta delle cose del mondo. Uno stupore che è sorpresa, curiosità e incredulità ma è anche voglia di scoprire, di capire, e di lasciarsi coinvolgere dall’infinita ricchezza della vita. E non c’è avventura più bella che vivere. Perché la vita è, come dice proprio Ranocchio: “una cosa meravigliosa”. E lo è anche quando vivere vuol dire affrontare una tristezza che ci prende senza ragione o quando ci dobbiamo confrontare con una paura della quale non conosciamo il motivo. Anche quando vivere ci impone di superare la scoperta dolorosa della morte o ci porta ad apprezzare la gioia che l’incontro con l’altro ci trasmette. Per godere della vita insomma bisogna viverla, bisogna farne “esperienza”. Come il teatro. Fabrizio Montecchi Premio “Eolo Awards 2013 - Miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani” pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 50 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore Sotto sotto, nelle viscere della terra, dove la luce del sole non arriva mai e dove i merli non cantano sugli alberi, abita Piccolo Asmodeo. Asmodeo è buono, troppo buono per poter vivere tranquillamente nel mondo dei Fuochi e dei Sospiri. Essere cattivo proprio non gli riesce e nemmeno gli interessa; e questo, per la sua famiglia, è un grande problema. Così Asmodeo viene sottoposto ad una vera prova e mandato nel mondo della Luce e della Terra con una missione: “Dovrai convincere, entro questa sera, almeno una persona a darmi la sua anima!” gli dice il padre “Solo così dimostrerai di essere mio figlio”. Ignaro dell’uomo e delle sue abitudini, assolutamente inconsapevole di quello che lo aspetta, Asmodeo inizia con timore, ma anche curiosità, il suo strampalato viaggio sulla terra. Da quel momento Asmodeo si trova coinvolto in una girandola d’incontri di ogni tipo: una mucca, un prete, un maestro di scuola, un gregge di pecore, un gruppo di bambini, un panettiere. A ognuno di loro, con grande semplicità, Asmodeo ripete quanto insegnato dal padre: “Io posso offrirti qualunque cosa. Basta che tu mi prometti di dare via la tua anima”. Alla fine della sconvolgente giornata però, Asmodeo, incompreso, dileggiato, quando non addirittura maltrattato, si convince che non riuscirà mai in un compito che non sente per niente suo. Ed è in quel momento di grande solitudine e tristezza che incontra Kristina… Piccolo Asmodeo è una favola sul bene e sul male di Ulf Stark, uno dei più affermati scrittori contemporanei per ragazzi. Con sottile ironia ma anche con delicata poesia, con momenti di sana comicità ma anche con acuta problematicità, l’autore ci racconta, senza mai cadere in facili moralismi, di un novello Mefistofele alla ricerca del suo Faust. Quello che ho capito è che ai bambini interessa che si parli di cose serie, di temi importanti. Magari con leggerezza, o ironia, o con comicità, ma di cose serie. E sono soprattutto le grandi domande, quelle a cui l’umanità da sempre fatica a dare risposte, quelle che più li affascinano. Domande sulla vita, sulla morte, sull’amore. E l’anima? Quell’anima che con tanta insistenza vuole scambiare il nostro Asmodeo? Piccolo Asmodeo è una storia così. Che fa ridere, pensare e forse anche commuovere. Fabrizio Montecchi 16 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA LA PIETRA E IL BAMBINO 17 CANE BLU da Chien Bleu di Nadja Una favola di Guia Risari TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione con Domenico Sannino, Laura Zeolla testo Guia Risari regia e scene Fabrizio Montecchi disegni Nicoletta Garioni sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari musiche Michele Fedrigotti luci e fonica Anna Adorno con Deniz Azhar Azari, Laura Dell’Albani adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi regia Fabrizio Montecchi scene Nicoletta Garioni sagome Nicoletta Garioni, Federica Ferrari (dai disegni di Nadja) musiche Michele Fedrigotti costumi Sara Bartesaghi Gallo luci e fonica Anna Adorno Chien Bleu, Nadja © L’Ecole des Loisirs - Paris pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore Tra le tante suggestioni di questa storia, c’è soprattutto un messaggio di speranza. Anche in mezzo alle situazioni più disperate, si può amare e farsi amare, ascoltare, capire, ritrovare la voce per poi un giorno raccontare la propria storia. Guia Risari Su una collina, circondata solo da alberi e nuvole, viveva, da tempo immemore, una pietra. Di grandezza media, grigia e marrone, aveva riflessi dorati sotto il sole e argentati sotto la luna. Aveva la solidità dei minerali ma anche la loro elasticità. Quando un animale le si avvicinava, la pietra vibrava e cambiava colore. A volte anche misura e forma. La pietra amava gli altri esseri viventi e soprattutto giocare con loro. Dava anche dei consigli a modo suo, perché non aveva una voce. Un giorno arrivò da lei un bambino. Era solo. Non se ne conosceva il nome perché non parlava. La guerra l’aveva toccato. E la fatica. Si sedette vicino alla pietra e cominciò ad accarezzarla. Si rannicchiò contro di lei e si addormentò… Così inizia la storia de La pietra e il bambino, un racconto breve di Guia Risari, scrittrice e autrice di molti libri per bambini. Da questo testo Teatro Gioco Vita ha tratto, sempre facendo uso del suo linguaggio teatrale che fonde ombre e attori, uno spettacolo che vuole essere un canto alla vita e al mistero della natura. Un invito a non dimenticare che tutto quel che ci cir- conda è vivo e che dall’amore possono nascere le cose più straordinarie. Un invito anche ad abbandonarsi con fiducia alla dimensione sensoriale e affettiva, a farsi trasportare nel mondo pieno di meraviglie che è il nostro, un universo dove non ci sono dei ex-machina o azioni magiche, ma tutto è intimamente pervaso dalla forza della simpatia che spinge gli esseri a incontrarsi e ad aiutarsi. Così, nell’immaginazione di un bambino solo e abbandonato, anche una pietra può trasformarsi in una grande madre consolatrice e quest’incontro rappresentare simbolicamente, nell’immaginazione del pubblico, il legame eterno tra l’umanità e la terra. Nella storia de La pietra e il bambino, però, protagonisti sono anche i tanti animali, il piacere del gioco, i disastri della guerra e la forza del canto. E anche il pianto che trasforma il minerale in donna, in madre, in una narratrice che guarisce la tristezza del bambino con la forza delle storie. Così, sulla collina, il bambino sfuggito alla guerra e la donna con i capelli dai riflessi di pietra inaugurano un nuovo mondo di felicità. Dopo aver raccontato tante storie attingendo dal vasto repertorio di libri illustrati per bambini Teatro Gioco Vita ha voluto, per questa nuova produzione, commissionare un testo originale a una giovane ma affermata autrice italiana: Guia Risari. Con questa scelta Teatro Gioco Vita intende stimolare nuove forme di scrittura e drammaturgia per il pubblico dei più piccoli e promuovere un diverso rapporto tra scrittori, editoria e teatro per l’infanzia. pubblico: da 3 a 7 anni - durata: 50 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore Quale bambino non ha mai sognato d’avere un cane che dorme con lui, che veglia su di lui e lo protegge? Cane Blu non è un cane come gli altri. Arriva da un dove che non si sa dov’è e da un tempo che sembra senza tempo. Questo lo rende libero, potente e misterioso. Ma Cane Blu è anche docile e mansueto e questo ne fa il protettore, l’amico, il confidente di Carlotta. Tra Cane Blu e la bambina nasce un’amicizia segreta, fatta di silenzi e tenerezze, interrotta solo dalla madre che, una volta scoperto il legame tra i due, impedisce alla piccola di accoglierlo e di frequentarlo. Ma Cane Blu continua a vegliare su Carlotta e nel momento del pericolo la salva, difendendola dall’attacco dello Spirito del bosco nel quale la bambina si era persa. Cane Blu ci racconta l’universo più intimo e contrastato del bambino e del “fantastico” che si fa presenza quotidiana, che s’insinua nelle nostre vite e ci accompagna in momenti importanti della nostra esistenza. Con questa produzione Teatro Gioco Vita continua il suo viaggio nel mondo del libro illustrato per bambini scegliendo un’autrice connotata per l’originalità dei suoi temi e delle sue illustrazioni. L’opera di Nadja rappresenta sicuramente un’occasione per Teatro Gioco Vita per evolvere ulteriormente il pro- prio linguaggio delle ombre e sviluppare nuove forme rappresentative ed espressive per il pubblico dei più piccoli. Nadja Nadja è nata nel 1955 ad Alessandria d’Egitto, da una madre russa, pittrice e illustratrice, e da un padre medico libanese. La sua infanzia in Libano e nella regione parigina non ha niente di ordinario: nessuna scuola ma corsi per corrispondenza fino all’età di 13 anni e, soprattutto, le storie raccontate e disegnate da sua madre, Olga Lecaye. Nel 1989, con Chien Bleu, un libro illustrato con forti colori, Nadja ottiene il Premio “Totem” al Salon du livre de jeunesse de Montreuil. Da allora sono seguiti molti altri libri, che introducono uno stile sempre più espressionista nella sua pittura a piena pagina. Ama anche scrivere con suo figlio, Raphaël Fejtö, e suo fratello, Grégoire Solotareff, con il quale ha realizzato parodie di favole celebri. Nadja ha anche pubblicato la famosa serie di Momo per i piccoli e i meno piccoli ed ha scritto romanzi grafici anche per adulti. Vive a Parigi dove divide il suo tempo tra pittura e illustrazione. 18 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA CIRCOLUNA L’unico circoteatro di ombre al mondo SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA IL CIELO DEGLI ORSI Due storie di Wolf Erlbruch TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione uno spettacolo di Nicola Lusuardi e Fabrizio Montecchi con Elena Griseri, Tiziano Ferrari testo Nicola Lusuardi regia e scene Fabrizio Montecchi disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Leif Hultqvist costumi Inkan Aigner luci e fonica Davide Rigodanza si ringrazia Dockteatern Tittut regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Federica Ferrari e Nicoletta Garioni (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch) lo spettacolo è tratto da Das Bärenwunder (Il miracolo degli orsi) di Wolf Erlbruch (Edizioni e/o, Roma 2004) e Een Hemel voor Beer (Un paradiso per il piccolo Orso) di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch (Edizioni e/o, Roma 2005) pubblico: da 2 a 5 anni - durata: 45 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore (spettacolo a pubblico limitato) Benvenuti a CIRCOLUNA!! …l’unico, il solo, l’autentico circo d’ombre al mondo: Circoluna! Un circo dove tutti gli artisti sono ombre e fanno magie! Acrobazie! Trasformazioni! Ma, scusate, dico a voi bambini: voi sapete cos’è un’ombra? No?? Allora venite, accorrete! Entrate nel nostro mondo di immagini e colori: incontrerete Galline trasformiste e Merluzzociclette, Divoratori d’ombre e Trombopoeti. Ma soprattutto incontrerete Pallottola, un pagliaccio piccolo e dispettosissimo. Sono solo alcune delle tante ombre che si esibiranno per voi in questa straordinaria arena. E su tutte… Luna, la ballerina a cavallo, la massima stella del nostro circo. Cosa aspettate a entrare? Venite? Ma mi raccomando, fate piano… PIANO!! Altrimenti le nostre piccole ombrartiste… si spaventano! Circoluna è uno spettacolo d’ombre e di luci che parla dell’ombra e della luce utilizzando un linguaggio ironico e leggero, basato sul piacere della sorpresa, dell’incantamento e della meraviglia. A condurre i bambini saranno Lucetta, la presentatrice, e Achille, il domatore d’ombre, le sole presenze in carne ed ossa in questo magico mondo circense, ricco di apparizioni incredibili e fantastiche. E saranno loro a tradurre lo strano linguaggio delle “ombrartiste” in espressioni verbali giocose e irriverenti. Saranno loro a dipanare i fili di una storia, allo stesso tempo semplice e drammatica che, intrecciandosi con il normale svolgersi dei numeri del circo, terrà lo spettatore in suspence fino alla fine. Circoluna è infatti anche un’avventura straordinaria: qualcosa di “terribile” interromperà improvvisamente lo spettacolo… che potrà proseguire solo se i nostri piccoli spettatori non ci negheranno il loro aiuto… Circoluna è la versione italiana di Cirkus Månen, uno spettacolo per la prima infanzia nato dalla collaborazione con la compagnia svedese del Dockteatern Tittut di Stoccolma, con la quale Teatro Gioco Vita ha realizzato anche Lillan e il Gatto. La grande esperienza del Dockteatern Tittut, realtà di rilievo a livello europeo specializzata nel teatro per i piccolissimi, ha filtrato e utilizzato positivamente quegli aspetti del linguaggio e della poetica che Teatro Gioco Vita ha sviluppato negli ultimi anni: animazioni a vista e recitazione dal vivo per l’attore-manipolatore, schermi multipli e in movimento, adozione di superfici anomale di proiezione, grande ritmo nella successione delle immagini spesso proiettate su più piani contemporaneamente. Circoluna è dedicato a tutti i bambini che vogliono ancora credere che si può accendere e spegnere una lampada con un soffio. 19 NUOVA PRODUZIONE 2014 (titolo provvisorio) pubblico: da 2 a 5 anni teatro d’ombre e teatro d’attore Il cielo degli orsi si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo, e soddisfatta la fame, si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà. Così, con tutto il coraggio di cui è capace, si mette a gridare in direzione del bosco: “Qualcuno sa dirmi come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo un lungo cercare sembra che la soluzione stia in cielo… La seconda ci racconta invece di un orsetto, che è molto triste per la morte del nonno. Quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, dice: “Ci voglio andare anch’io”. E parte per il mondo alla sua ricerca... Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri. Insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece la risposta la trova nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo. Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indifferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o grandi dolori. L’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche se non è “la risposta”, è spesso la più vicina a noi, se non già dentro di noi. 20 SPETTACOLI DI TEATRO GIOCO VITA OMBROMANIA Lezione/spettacolo sull’ombra e il teatro d’ombre SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI L’OMINO DELLA PIOGGIA Una notte tra acqua, bolle e sapone TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione MICHELE CAFAGGI uno spettacolo di Fabrizio Montecchi di e con Michele Cafaggi musiche originali Davide Baldi produzione Associazione Culturale Fresche Frasche pubblico: da 6 a 14 anni - durata: 90 minuti teatro d’ombre e teatro d’attore Ombromania è una lezione/spettacolo durante la quale si guida il pubblico alla scoperta dell’ombra e delle sue infinite possibilità metamorfiche, fino all’incontro con il teatro d’ombre e le sue tecniche. Un percorso che si realizza nel continuo dialogo tra palco e platea. Sul palco, con il diretto coinvolgimento del pubblico, prendono vita situazioni di grande impatto visivo e spettacolare. In platea, grazie al costante dialogo tra artisti e pubblico, si indagano le tante figure dell’ombra. Ombromania nasce dalla consapevolezza di Teatro Gioco Vita, maturata in anni di esperienza di spettacoli e laboratori, della forza espressiva e comunicativa dell’ombra. La rappresentazione si sviluppa costruendo un percorso per i ragazzi che, con semplici esercizi di gioco, è al tempo stesso molto formativo e ricco di suggestione. L’obiettivo è quello di offrire al pubblico un’esperienza diretta, coinvolgente e ricca di stimoli, di strumenti e di tecniche. Un’esperienza che può coinvolgere gruppi di ragazzi numerosi e di età diversa come uno spettacolo e offrire materiali come un laboratorio. Ad un eterogeneo pubblico di scolari, dalla prima elementare alla seconda media, Fabrizio Montecchi ha proposto un’originale lezione-spettacolo, un suggestivo viaggio attraverso scienza, letteratura, arte e teatro per svelare l’alchimia di un cocktail dalle potenzialità inattese: la luce, una sagoma ed una superficie su cui proiettare l’ombra. Un percorso interdisciplinare capace di unire aspetti didattici al divertimento di creare, con semplici esercizi, situazioni di notevole impatto visivo. pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 55 minuti clownerie, teatro visuale, magia e bolle di sapone La fantasia è un posto dove ci piove dentro. Italo Calvino I giovani spettatori si avvicendano sul palco, dietro lo schermo, maneggiano sagome imitando gli artisti di Teatro Gioco Vita. Ancora, piccoli misteri, bambini che si dissolvono nel nulla di un cono d’ombra. Basta una torcia, abili sferzate di luce sugli amici immobili dietro il telo per dare vita ad un balletto: i corpi cambiano posizione con movimenti repentini, volteggiano nel vuoto, restano sospesi. Tutti vogliono partecipare, mentre le insegnanti progettano analoghi esperimenti in classe. Perché l’Ombromania è davvero contagiosa e Teatro Gioco Vita spera in un’“epidemia” seguitando a produrre spettacoli, laboratori, pubblicazioni, mostre. Un teatro agito, smontato, studiato per ogni fascia d’età in base alle diverse esigenze conoscitive che tuttavia non trascura l’aspetto ludico.Gli spettatori hanno ringraziato con applausi e acclamazioni. (Claudia Olimpia Rossi, «Gazzetta di Parma») 21 Piove, la finestra è aperta e in casa ci vuole l’ombrello. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone. Ma cosa succede? La casa si riempie di bolle di tutte le dimensioni, minuscole e giganti, schiumose e trasparenti come cristallo. Intanto la pioggia non smette di cadere. E tra poco scenderà pure la neve. Ecciù! Uno spettacolo comico e magico, un viaggio onirico e visuale da fare accompagnati dalla magia delle piccole cose e da spettacolari effetti con acqua e sapone. Dopo lo spettacolo Ouverture des Saponettes Michele Cafaggi ritorna a sperimentare attrezzi, materiali e tecniche per trovare nuove forme espressive attraverso l’uso delle bolle di sapone. In questo progetto si propone di continuare ad approfondire il rapporto tra la comicità del gesto, l’utilizzo della magia e delle arti circensi e il gioco con gli oggetti quotidiani e la loro trasformazione in “attrezzo magico”, per un teatro che non sia solo stupore ma anche racconto emotivo. Michele Cafaggi Michele Cafaggi è mimo, clown e giocoliere e da diversi anni sviluppa teatralmente la tecnica delle bolle di sapone giganti, in particolare con lo spettacolo Ouverture des saponettes - un concerto per bolle di sapone. Ha studiato in Italia e in Francia con J. Edwards, Quelli di Grock, P. Gaulier, M. Marceau, P. Radice, presso L’Ecole Nationale du Cirque Fratellini e la Scuola di Arti Circensi della Sala Fontana. Dal 1993 lavora come artista di strada, partecipando a festival teatrali (in Italia, Francia, Spagna, Canarie, Brasile e Nepal), al tour Anime Salve di De Andrè, al Giro d’Italia e ai programmi tv Solletico, Paperissima, Skatafascio, I ragazzi del ’99, Tg costume e società... Con Gli Eccentrici Dadarò riceve il premio Stregagatto 2004 come migliore compagnia emergente, con Davide Visconti il primo premio e il premio del pubblico al Festival internazionale di teatro di strada di Ascona e con la Grande Compagnia del Mago Barnaba il premio Pavè di bronzo 2007 al Festival International des Arts de rue di Vevey (Svizzera). È Dottor Sogno nei reparti pediatrici dove opera la Fondazione Theodora Onlus e dedica questo spettacolo a tutti i bambini incontrati in ospedale. 22 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI Ma che bella differenza La diversità spiegata ai bambini Teatro dell’Archivolto SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI IL CANNOCCHIALE DI GALILEO GRUPPO ALCUNI Teatro Stabile di Innovazione tratto da Una bella differenza (Einaudi 2009) di Marco Aime drammaturgia e regia Giorgio Scaramuzzino autore e regia Sergio Manfio interpreti Sergio Manfio e Francesco Manfio musiche originali di Gruppo Alcuni staff Enrico Daurù, Mattia Dal Bianco pubblico: dai 9 ai 13 anni - durata 60 minuti conferenza/spettacolo pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 65 minuti teatro d’attore con pupazzi e videoproiezioni Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diverse, perché? Preghiamo un dio diverso, perché? Proseguendo il lavoro iniziato con il fortunato spettacolo Il razzismo spiegato a Lucia, il regista e interprete Giorgio Scaramuzzino cerca di rispondere a una problematica sempre più attuale: accettare chi è diverso da noi per lingua, religione, abitudini culturali e sociali. Partendo dall’attenta analisi di Marco Aime, fine e curioso antropologo, nasce così questo monologo che attraverso storie di paesi vicini e lontani vuole far comprendere ed accettare l’importanza delle differenze di qualunque tipo. Un percorso di conoscenza e di informazione sulla diversità dedicato ai più piccoli. Marco Aime è docente di Antropologia culturale all’Università di Genova. Ha pubblicato numerosi libri tra i quali Eccessi di culture (Einaudi 2004), Il primo libro di antropologia (Einaudi 2008), Il lato selvatico del tempo (Ponte alle grazie 2008) e Una bella differenza. Alla scoperta delle diversità nel mondo (Einaudi 2009). Lo spettacolo Lo spettacolo ricalca fedelmente il libro di Marco Aime Una bella differenza. Si tratta in realtà di una conferenza-spettacolo, una modalità già sperimentata con successo da Giorgio Scaramuzzino con Come un romanzo di Daniel Pennac, che permette all’attore di avere una forte complicità con il pubblico. Infatti l’attore nel corso della rappresentazione scenderà tra gli spettatori, coinvolgendoli e cercando di creare un momento teatrale che vede il pubblico come protagonista attivo. Le tematiche Le tematiche sono attuali e urgenti: le differenze umane viste oggettivamente da un punto di vista antropologico. Si cercherà di comprendere che le differenze, di qualsiasi genere e sorta, sono in realtà piccole differenze, e che hanno un’origine comune, come del resto è unica la radice della nascita dell’essere umano. Differenze fisiche, politiche, religiose. Nello spettacolo si cercherà il perché di queste differenze, con l’obiettivo della piena accettazione e della constatazione che esse sono in realtà le facce della stessa medaglia. Abbiamo i nasi diversi, perché? Abitiamo in case diverse, perché? Preghiamo in modo diverso un dio diverso, perché? L’antropologia ci aiuta a trattare questo argomento con obbiettività, senza mai prevaricare in campi che sono condizionati da visioni distorte e partigiane. In questo senso lo spettatore può riconoscersi e riconoscere nell’altro, nel diverso, quei particolari umani che possono aiutarlo nell’accettarsi e nell’accettare. In un mondo dove l’altro ci appare sempre diverso è necessario imprimere con forza un’educazione alla tolleranza e alla fiducia. Sconfiggere le paure innate e legittime, favorisce una più dolce integrazione. Ormai nella nostra società, e perciò nelle nostre scuole, dobbiamo quotidianamente confrontarci con queste problematiche. Il teatro può essere uno strumento, divertente e ludico, che aiuta l’educare, apre a nuove riflessioni e alimenta il dialogo. Queste le nostre aspirazioni e pensiamo anche quelle dell’autore del testo di riferimento: una società diversa e perciò bella, un movimento di uomini e di idee diverse e perciò belle. 23 Il Capi e l’Assistente, protagonisti della fortunata serie televisiva Eppur si muove in onda sulle reti Rai, decidono di visitare lo studio di Galileo Galilei allo scopo di inserire le sue preziose scoperte in un cartone animato sulle stelle. Tra pergamene e carte celesti, scovano un grande cannocchiale e, per pura coincidenza, anche il laboratorio dell’antico studioso... Incredibile! Di fronte a un librone impolverato, intento a scrivere e studiare, ecco Galileo in persona, vivo e vegeto! Attraverso le prodigiose invenzioni dell’astronomo, verrà insegnata l’arte dell’osservazione: non più solamente vedere, ma anche “saper vedere” con occhio critico e curioso, fino a “prevedere” ciò che potrebbe accadere in futuro. Non mancherà ovviamente l’avventura, determinata dal guastafeste di turno che vorrà sfruttare la sapienza di Galileo per i suoi subdoli scopi. Il Capi, l’Assistente e il giovane pubblico sapranno fermarlo? Gli Alcuni La compagnia teatrale Gli Alcuni è nata nel luglio del 1973. I suoi fondatori, Sergio Manfio, Francesco Manfio e Laura Fintina, hanno immediatamente intuito il valore che il teatro può rappresentare da un punto di vista educativo e hanno rivolto così la loro attenzione verso le giovani generazioni. Nel corso degli anni il lavoro de Gli Alcuni si è concentrato sul rapporto tra comunicazione ed educazione, arrivando a intervenire su diversi ambiti della comunicazione multimediale: dalla fiction ai cartoni anima- ti, passando per l’editoria, la musica e la formazione. “Ogni forma di comunicazione prevede una sua dimensione educativa, e ogni forma di educazione non può prescindere da un livello di comunicazione”. A settembre 2005 il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha riconosciuto alla compagnia teatrale Gli Alcuni lo status di Teatro Stabile di Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù, sancendo così il suo ruolo fondamentale nel panorama teatrale nazionale, regionale e cittadino. Ad oggi l’Associazione Gli Alcuni produce spettacoli teatrali per l’infanzia, organizza il Festival internazionale di cinema per ragazzi “Ciak Junior”, cura laboratori sul cartone animato, promuove corsi di cabaret e scuole di teatro per giovani e adulti, organizza rassegne di Satira e di Gospel. Da diversi anni inoltre, si occupa di organizzare rassegne teatrali per molteplici comuni e province venete. Importantissima inoltre l’attività teatrale svolta al Teatro Sant’Anna di Treviso dove vengono proposti cartelloni come “Una fetta di teatro”, rassegna domenicale per famiglie che raccoglie alcuni dei migliori spettacoli italiani, e cartelloni scolastici come “Spazio al Teatro” e “Protagonisti”. 24 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI GIARDINI DI PLASTICA CANTIERI TEATRALI KOREJA Stabile d’Innovazione del Salento con Alessandra Crocco, Giovanni De Monte, Maria Rosaria Ponzetta tecnici luci Mario Daniele e Angelo Piccinni regia Salvatore Tramacere collaborazione all’allestimento Maria Rosaria Ponzetta Spettacolo vincitore del Premio speciale “Festival Grand Prize” Isfahan Theater Festival for Children & Young Adults - Iran pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore, toy theatre, teatro di figura Lo spettacolo cattura gli sguardi, ma lascia libera la fantasia di correre a briglia sciolta. Chi decide di subirne l’incantesimo, si prepari a un viaggio sorprendente alla scoperta di mondi magici dove colori, luci e suoni assecondano i suoi desideri. Mondi a sé, ciascuno con le proprie meraviglie, dove si possono incontrare extraterrestri, samurai, fate, angeli... Dove c’è posto per i ricordi, i sogni, le emozioni. Di grande impatto visivo, le scene suggestionano anche chi bambino non è più, grazie all’originalità delle trovate e alla forza evocativa di certe immagini. Tubi, abiti, copricapo, materiale povero e riciclato di vario genere che grazie all’uso fantasioso delle luci si trasforma fiabescamente in immagini, visioni strampalate e buffe, quadri plastici di un movimento della fantasia. Non c’è in ballo una vera e propria storia che non sia quella inventata, lì al momento, dai tre attori in scena con le loro trasformazioni. E la plastica? Koreja si è divertita a trasformarla, giocando con gli oggetti semplici di ogni giorno. E lancia la sfida a riconoscerli. (…) Suggestioni orientali, ritmi e colori sudamericani, divertenti gag-battibecco, la fata degli uccelli con i due cacciatori che si mettono fuorigioco da soli, Eva con la mela e il serpente che si muovono sulle note di un motivo assai gradevole. A questo proposito vogliamo sottolineare la validità delle scelte musicali, attentissime, particolari e molto belle. Anche una scelta assolutamen- te non prevedibile: un brano di Battiato per intero che parla di problematiche dure, di politiche, di criminalità. Mentre la voce racconta, gli attori sulla scena disegnano bolle di sapone di tutti i formati, che le luci colorano di blu, o di rosso, trasformandone la superficie in una specie di ghirlanda di stelline. La fantasia, un effetto davvero speciale. Luisa Guarino (da Giardini di plastica al Ridotto: la fantasia è un effetto speciale) SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 25 Questa zebra non è un asino La storia di una amicizia più forte della guerra Teatro dell’Archivolto Un omaggio alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza tratto dal libro Un asino a strisce (Salani 2013) di e con Giorgio Scaramuzzino elementi scenici Maurizio Mastorchio assistente alla regia Ilaria Deodato pubblico: dai 9 ai 13 anni - durata 60 minuti circa teatro di narrazione Il monologo, partendo da un fatto realmente accaduto, narra la storia di un ragazzo che vive nella Striscia di Gaza. Racconta di come migliaia di giovani palestinesi sono costretti a sopravvivere in una terra ormai devastata e senza futuro. Una prigione a cielo aperto, l’hanno definita in molti, dove la popolazione al di sotto dei 18 anni è oltre il 44%. Dove mancano scuole, cibo e acqua potabile. In questa cruda realtà Talal, il protagonista, nei rari momenti di pace, incontra un’amica speciale: una zebra che vive in un piccolo zoo. Il vecchio guardiano, testimone di questa amicizia cerca di alimentarla, nonostante la guerra. Attraverso una riflessione sulla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989 scopriremo che ancora molto si deve fare per proteggere e tutelare i protagonisti del nostro futuro. Scheda di lavoro Abbiamo voluto con questo spettacolo proporre una riflessione sulla condizione dell’infanzia e della adolescenza nelle regioni dove ancora oggi persiste un conflitto armato. La Striscia di Gaza è emblematica in tal senso, da un lato perché è una zona abitata da un’altissima percentuale di giovani, più della metà della popolazione, e dall’altra perché l’informazione su quello che accade in quella terra così isolata, quando arriva da noi, spesso non è esaustiva. Abbiamo cercato anche di riflettere quanto noi paesi occidentali, attraverso le organizzazioni istituzionali, stiamo facendo per tutelare i minori nei paesi di guerra. Inevitabilmente abbiamo preso in esame la Convenzione che l’Organizzazione Mondiale delle Nazioni Unite ha redatto il 20 Novembre 1989 e che molti paesi hanno sottoscritto. Convenzione spesso trascurata e poco conosciuta. L’articolo 42 dice che tutti i paesi firmatari si impegnano affinché tutta la popolazione sia a conoscenza del contenuto dei cinquantaquattro articoli. Ma questo non avviene e non basta la buona volontà del singolo insegnante per informare, è necessario un maggior impegno istituzionale. Il teatro può, forse deve, lanciare messaggi forti, naturalmente con leggerezza e divertimento. Un’ora a teatro può essere più accattivante dell’ora di legalità tra le mura scolastiche. Lo spettacolo, in sintesi, vuole proprio essere uno strumento e uno stimolo al lavoro dell’educatore. Per questo motivo proponiamo un piccolo percorso bibliografico che aiuti ad approfondire i temi trattati nello spettacolo. Bibliografia Giorgio Scaramuzzino, Un asino a strisce (Salani 2013) Cecilia Gentile, Bambini all’inferno (Salani 2012) Toni Capuozzo, Le guerre spiegate ai ragazzi (Mondadori 2012) Vittorio Arrigoni, Gaza. Restiamo umani (Manifesto libri 2011) 26 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI LA BELLA E LA BESTIA TEATRO DEL CANGURO Teatro per l’Infanzia e i Giovani regia Lino Terra con Vincenzo Di Maio, Agostino Gamba e Cecilia Raponi pubblico: da 5 a 10 anni - durata: 50 minuti teatro di figura Solo una carezza, forse uno sguardo, un sorriso. È bastata una carezza e Bella ha rotto d’incanto quel maleficio che si chiama paura e pregiudizio. È bastato quel gesto perché la Bestia rivelasse d’un tratto tutta la sua umanità e la sua “bellezza”. Con quella carezza infatti Bella ha dimostrato di essere capace di vedere oltre l’apparenza e di rifiutare l’ovvio e il preconcetto. Di analoghi atteggiamenti i bambini sono naturali “portatori sani” e spesso siamo noi adulti ad incrinare la loro positiva propensione verso l’ “altro” e a suggerire comportamenti in qualche modo discriminanti. Il racconto de La Bella e la Bestia, una volta raffinato dai tanti propositi moralistici e in qualche misura didascalici (del resto le due principali versioni della fiaba risalgono al diciottesimo secolo) mantiene questo semplice, ma importantissimo valore: accettare l’altro anche se ci appare diverso, estraneo, brutto e cattivo. Oggi più che mai, quando i modelli imposti dalla nostra società sono sempre più ispirati a canoni di bellezza, efficienza e presunta modernità, diventa sempre più importante, se non addirittura necessario, ritrovare assieme ai bambini quella originaria predisposizione a superare le nostre più superficiali sensazioni. Il Teatro del Canguro in questo spettacolo ha cercato di sviluppare al massimo l’aspetto immaginifico e magico della storia, dando risalto a quegli episodi nei quali apparentemente sono gli occhi ad essere maggiormente colpiti. Al tempo stesso si è provato a raccontare l’esigenza di non fermarsi mai a ciò che subito e solo si vede. Il senso più idoneo ad esprimere tale necessità l’ha felicemente sintetizzato Antoine de Saint-Exupéry nel suo Il piccolo Principe, là dove si afferma che “l’es- senziale è invisibile agli occhi”. E noi, mutuando il significato da un’altra sua efficace espressione riferita all’idea di amicizia e di reciproca solidarietà, ci sentiamo di suggerire che in ogni incontro è sempre importante “addomesticare” e lasciarsi “addomesticare”, prassi che la Bella e la Bestia imparano a fare con i loro rituali appuntamenti serali. Teatro del Canguro Il Teatro del Canguro, Impresa di Produzione Teatrale di Innovazione per l’Infanzia e i Giovani, da oltre trentacinque anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini e ragazzi. Nato alla fine degli anni Settanta, è da sempre orientato verso un teatro di grande impatto visivo ed emotivo, in grado di proporre ai giovani spettatori qualcosa di diverso dagli abituali modelli di comunicazione. Nei suoi spettacoli la Compagnia ripercorre con un sapiente mix di ironia e poesia le strutture narrative tipiche delle fiabe e dei racconti fantastici, dedicando estrema attenzione alla sensibilità e alla particolare condizione del bambino-spettatore. Forte della convinzione che il teatro svolga un fondamentale ruolo di alternativa alle più evolute e frequentate forme di comunicazione, il Teatro del Canguro si è dotato di un linguaggio originale e moderno, adatto alla comprensione dei più piccoli, in grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e, nel contempo, stimolare riflessioni. Ma il Teatro del Canguro è anche tradizione. Quella del teatro di figura - fatto di pupazzi, oggetti animati, burattini e ombre cinesi - dove anche l’attore-animatore interagisce in un contesto scenografico e drammaturgico particolare. SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 27 CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO? CENTRO TEATRALE MaMiMò di Eleonora Giovanardi e Angela Ruozzi ispirato a Sembrava un corvo di Alfredo Stoppa e Sonia M. L. Possentini, Kite Edizioni con Eleonora Giovanardi e Maria Concetta Gravagno drammaturgia dei suoni Marco Monica consulenza luci Fabio Festinese scene Santino Casi foto di scena Francesco Ridolfi video Tommaso Ronda con la collaborazione artistica di Little Red Stuga AB, l’ispirazione di Smarin Design e la consulenza psico-pedagogica di Pinuccia Fagandini pubblico: da 4 a 10 anni - durata: 45 minuti teatro d’attore, ombre e pupazzi “Se non fai i compiti arriva il mostro e ti mangia!”, “Se non riordini la camera chiamo l’uomo nero che ti porta via!”. Queste frasi popolano l’infanzia di Martina e dei bambini di sempre. Ma cosa succederebbe se l’uomo nero che tanto evochiamo tutto ad un tratto si materializzasse? In questa favola l’uomo nero, un’ombra sui muri dal risolino stridulo, un mostro impalpabile simile a un corvo, con la sua bicicletta cigolante, il suo aspetto arcigno e il suo “Ti mangio!”, fa tremare la piccola protagonista che lo vede apparire inaspettato dalla nebbia della pianura. La paura cresce a tal punto che lei stessa si ritrova a seguirlo, a scrutarlo da lontano, a spiarlo. Una paurosa attrazione che si risolve con un anno in più, una sorellina discesa dalla luna e la scoperta che quell’uomo nero altro non è che… Le paure sono una cosa seria. Le paure dei bambini lo sono ancora di più. Essi non sanno ancora distinguere chiaramente i sogni dalla realtà; si affidano alla conoscenza degli adulti che spesso minimizzano, spaventano con leggerezza o si rifugiano dietro “frasi bugiarde e vili”. D’altronde i bambini lo sanno che esiste qualcosa di cui bisogna avere timore. Talvolta ne vanno essi stessi alla ricerca: devono sapere chi c’è in cantina, chi si nasconde nella casa disabitata. Lo spettacolo ha il desiderio di riaffermare che l’uomo nero esiste, non importa se è concreto o è solo immaginato. La paura esiste e ci fa qualcosa. È dunque un sentimento che va affrontato seriamente, delicatamente e rispettato a qualsiasi età della vita. Angela Ruozzi, Eleonora Giovanardi È giusto ed educativo parlare della paura, la paura c’è già negli incubi infantili, noi le diamo solo una rappresentazione. La paura è un campanello d’allarme, ti mette in guardia dai pericoli. Essa ha perciò un valore strutturale per l’evoluzione del bambino. Ma la favola deve anche aggiungere che il bambino ha la forza per affrontare le sue paure. La favola deve concentrarsi sulla capacità attiva, positiva, trasformativa del bambino, che scoprirà attraverso essa gli strumenti per agire sulla paura. È il bambino stesso che deve trovare la via d’uscita, noi dobbiamo solo armarlo a puntino. Dott.ssa Pinuccia Fagandini 28 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI COME UN ROMANZO Da Daniel Pennac SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 29 PICCOLO. L’ULTIMO ALBERO Teatro del Buratto testo e regia Aurelia Pini in scena Benedetta Brambilla, Elena Giussani, Clara Terranova scene Marco Muzzolon disegno luci Marco Zennaro costumi Mirella Salvischiani direttore di produzione Franco Spadavecchia Teatro dell’Archivolto elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzino regia Giorgio Gallione con Giorgio Scaramuzzino pubblico: da 13 anni - durata 60 minuti conferenza/spettacolo pubblico: da 4 a 8 anni - durata: 50 minuti teatro d’attore e oggetti Perché leggere? Chi leggere? Dove leggere? A chi leggere? Leggere sottovoce? Leggere in silenzio? Raccontare ciò che si è letto? Disprezzare un autore? Adorarne un altro? Maledire l’insegnante che ti costringe alla lettura o benedirlo, dieci anni dopo aver concluso la scuola per averti insegnato a sfogliare con piacere le pagine di un libro? E cos’è un libro? Un libro può essere un universo o un abisso, un pieno o un vuoto, un obbligo o un dovere o - forse - un amore. C’è chi ama annusare le pagine di un libro appena acquistato, chi lo usa per riempire un vuoto imbarazzante nella libreria in salotto, chi fa le “orecchie” per tenere il segno, chi non presterebbe mai un libro neppure al suo migliore amico: piuttosto preferirebbe comprarglielo! Quanti mondi, quanti vizi, quante ossessioni rivela il lettore e quante paure, quanti pregiudizi, quante ragioni il non-lettore! Tutto questo si può ritrovare nel divertente saggio di Daniel Pennac che, oltre ad essere uno degli autori più amati degli ultimi anni, non ha dimenticato di essere un insegnante e in Come un romanzo (uscito in Francia nel 1992 e pubblicato in Italia per la prima volta da Feltrinelli nel 1993) affronta dal punto di vista di scrittore e di educatore il problema di come si possano stimolare i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere di essa, cercando di proporre i libri come complici, come amici attraverso i quali si ampliano i propri orizzonti e si costruiscono mondi inediti. La conferenza/spettacolo che l’Archivolto presenta, a vent’anni dall’uscita del libro in Francia, è soprattutto un percorso teatrale che, attraverso il gioco, l’ironia e la diretta partecipazione degli spettatori, ci vuole ricordare che... “Il piacere di leggere non è andato perduto. Si è solo un po’ smarrito. E lo si può ritrovare facilmente.” Note didattiche “Il gusto del leggere non è andato perduto, è nascosto da qualche parte. Basta solo saperlo tirare fuori”. Queste più o meno le parole di Pennac, tratte dal suo saggio Come un romanzo. Lo spettacolo tratta appunto della lettura. O meglio del piacere della lettura. Come fare a non fare odiare leggere ai ragazzi? Pennac ci suggerisce alcune strade. L’attore, nella conferenza spettacolo, interagendo con gli spettatori, cercherà di capire dove è nascosto il gusto e il piacere di stare in solitudine con il compagno libro. Per chi non lo avesse già fatto, si consiglia la lettura del libro di Daniel Pennac Come un romanzo. Non c’è più tempo, non si può aspettare! Piccolo deve essere portato in un posto sicuro. In una grande città, tra palazzi, strade, cortili c’è un giardino alberato: “il bosco delle meraviglie”, così lo chiamano i bambini, ed è lì che vanno a giocare a pallone, a costruire nascondigli segreti e tane di rami e foglie. Poi, una mattina… mascelle di ferro, colli lunghi e snodati, rumori assordanti: arrivano le ruspe. Del bosco delle meraviglie solo un gran buco, ma la vita vuole vivere e Piccolo, l’ultimo albero è lì che aspetta Beatrice. La corsa di Beatrice è una sorta di fuga da una città che si allarga inghiottendo periferie e campagne, verso un luogo in cui Piccolo possa crescere sano, forte, dare frutti, sognare e parlare con il vento; è la storia di un viaggio alla ricerca di un mondo in cui, tra uomo e natura, l’antico patto di rispetto e amore sia ancora possibile. Un viaggio alla scoperta delle stelle nel buio della notte, dei giochi dell’infanzia, di personaggi che all’apparenza possono fare paura, come Puzzarogna che vive in una discarica, come Utzi e Betzi, misteriose sorelle che abitano una piccola casa nel bosco, solitarie collezioniste di oggetti rari, o come Ariel e Mistral, giocolieri che conoscono antichi riti e gli equilibri tra uomini, alberi e animali. La storia di Beatrice e Piccolo, l’ultimo albero, è un viaggio di speranza verso la vita che continua. Non c’è più tempo, non si può più aspettare… Guida tematica La solidarietà, la diversità, i libri di lettura e le storie, crescere e diventare grandi. 30 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI Il grande racconto Da una narrazione di Tonino Guerra Teatro delle briciole testo e regia Bruno Stori con Stefano Jotti collaborazione Marco Baliani musiche Alessandro Nidi costumi Evelina Barlili pubblico: da 8 anni - durata 60 minuti teatro d’attore Tonino Guerra ci ha regalato un piccolo tesoro: la sua voce custodita in una cassetta della durata di un’ora in cui racconta, a modo suo, per quanto si ricorda, l’Odissea. Tonino ci ha fornito anche un’efficace struttura drammaturgica: il racconto che lui fa del poema lo ha sentito a sua volta raccontare da un vecchio alla stazione di Bagnacavallo mentre aspettava il treno per tornare a casa. Ascoltare il vecchio lo incanta; Tonino perde il treno e per tornare alla sua Itaca dovrà affrontare il periglio di altri treni, orari, coincidenze, corriere e una lunga camminata. Una vera e propria Odissea. Ascoltare la voce di Guerra registrata ha incantato anche noi, egli conosce naturalmente i segreti dell’affabulazione. La trasposizione teatrale de Il grande racconto è costruita sulla figura di un personaggio, Rico, già incontrato in Racconto Orientale (spettacolo del Teatro delle Briciole dedicato a Tonino Guerra - 1990): era lo sciocco, anzi lo scemo, il bambino nel corpo dell’adulto, semplice ma inafferrabile, follemente lucido ma imprevedibile. E così Rico racconta al pubblico “… di quella volta che andò a Bagnacavallo a prendere i canarini che si era incantato a sentire un signore con una voce bella che raccontava una storia così vecchia ma così vecchia che non c’era ancora Gesù Bambino e c’us ciameva l’Odissea…” Rico, tra il ricordo delle parole del signore alla stazione e le sue riflessioni personali, racconta e mentre racconta si eccita, si spaventa, si illanguidisce, non ricorda più, si commuove, tiene per “Lulisse”, come lo chiama lui, ma lo sgrida anche: “…Mo che cosa c’è andato a fare da Polifemo? Poteva mica andare a casa sua che c’erano dei guai anche là?!…”. Il sole tramonta e anche per Rico è ora di tornare dalla sua ‘ma: “… Però si sta bene qui a mangiare una mela, bere un bicchiere d’acqua e raccontarsi queste storiette: di tutte le cose questa è quella che più mi sta a cuore”. Bruno Stori L’Odissea di Rico C’è sempre un’odissea che il narratore principia ed intraprende quando cerca le parole del suo racconto. Poi c’è l’altro viaggio odisseico che è quello del personaggio, Rico in questo caso, che anche lui si cerca narrando. La metafora può continuare: anche per il narratore la meta sembra sempre dietro l’angolo, a portata di mano, e invece andando per la via scopre che l’arte del narrare non conduce alla meta ma disgredisce obliquamente, è anzi un modo per non giungere alla fine, forse anche perché la fine del racconto è la morte del personaggio, e dell’atto teatrale stesso, quando le luci si spengono e davvero si torna alla realtà. Che dire del lavoro condotto insieme? Stefano ha aggiunto alla mia esplorazione del racconto un personaggio stralunato e denso di memoria, di paesaggio e di percorso (viene da un “racconto orientale” e si porta un intero paese) ma senza nostalgie di paradisi perduti, piuttosto lui stesso volontariamente perso, sperduto dietro a visioni di eroi e battaglie e donne che al momento di ascoltarle sembrano lontane cose e, ora che le ri-racconta, sono pezzi della Storia di Rico. Così, il racconto si appropria del narratore e lo conduce e Rico, che sa leggere, trova le parole che divengono pensieri che si trasformano in esperienze. (...) Marco Baliani SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 31 BIANCANEVE LA BARACCA TESTONI RAGAZZI Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e la Gioventù di e con Bruno Cappagli e Fabio Galanti regia Bruno Cappagli voce narrante Giovanni Boccomino luci Andrea Aristidi oggetti in scena Tanja Eick Vincitore del Premio del pubblico alla 3a edizione di “Piccolipalchi”, rassegna teatrale dell’ERT (Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia) Vincitore del premio “L’Uccellino Azzurro” come miglior spettacolo e del premio “Silvia” a Fabio Galanti come miglior attore, alla 13a edizione del Festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta pubblico: da 6 a 11 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Cosa succederebbe se una compagnia teatrale non riuscisse ad arrivare in tempo a teatro per fare lo spettacolo? Per raccontare Biancaneve, poi! Sarebbe un vero problema spiegarlo al pubblico… Ma il direttore del teatro potrebbe avere un’idea geniale: chiedere a qualcun altro di recitare, “tanto è una storia che tutti conoscono”, figuriamoci chi da anni monta le scene di questo spettacolo! Ed è così che due tecnici, abituati a stare dietro le quinte, si ritrovano sul palcoscenico a interpretare la classica fiaba, improvvisandosi attori. Nonostante le prime reticenze però, con l’aiuto del loro collega in regia, i due scopriranno il piacere di vivere l’immaginario fantastico del racconto indossando i panni dei vari personaggi della storia. Una trasformazione dei ruoli e degli oggetti in scena per assecondare la narrazione. Una metamorfosi, proprio come quella che vive la protagonista della fiaba nel suo viaggio iniziatico… e come quella dell’individuo durante la crescita. 32 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 33 GOCCIA A GOCCIA GRIMM I guardiani del pozzo COMPAGNIA FERRUCCIO FILIPAZZI RISERVA CANINI di e con Marco Ferro e Valeria Sacco scene Francesco Givone disegno del suono Stefano De Ponti luci e fonica Claudio Signorini puppets e figure Marco Ferro, Francesco Givone, Valeria Sacco musiche originali Stefano De Ponti, Eleonora Pellegrini produzione Riserva Canini Teatro in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo, Fondazione Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Armunia, Teatro Comunale di Antella, Teatro Cantiere Florida, Scorta Civica Marosi pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore, ombre e figure animate C’è un significato più profondo nelle fiabe che mi furono narrate nella mia infanzia, che nella verità qual è insegnata dalla vita. (Friedrich Schiller) Dobbiamo a Jacob e Wilhelm Grimm e al loro meticoloso lavoro di raccolta e di trascrizione, se ancora oggi possiamo attingere a quello straordinario universo poetico e letterario che è la fiaba. La carta scritta è il tramite attraverso cui i due fratelli tedeschi hanno “vivificato” e reso immortali quei racconti che sino ad allora vivevano di sola tradizione orale. E proprio dalla carta siamo partiti per costruire questo spettacolo. Grimm è un viaggio che esplora la materia carta per indagare la materia fiaba, attraverso quelle figure archetipiche che rappre­ sentano alcune delle più importanti esperienze interiori dell’essere umano, bambino e adulto. Note didattiche Come ben sappiamo, Jacob e Wilhelm Grimm dedicarono una parte importante della loro vita alla ricerca e allo studio dei racconti popolari e delle fiabe che, grazie a loro, vennero raccolte e pubblicate in numerose edizioni dal 1812 al 1857. Loro stessi affermarono che uno dei più grandi meriti di questa lunga e meticolosa operazione fu quello di aver “vivificato” una preziosa forma poetica che altrimenti rischiava l’estinzione: in altre parole di aver reso immortali straordinari racconti che vivevano di sola tradizione orale. Quelle parole an- tiche che avevano il potere di narrare e tradurre i vissuti interiori di uomini e donne, i loro desideri e le loro più profonde paure, finalmente trovarono un luogo protetto e sicuro in cui abitare e perpetrarsi nei secoli a seguire: la carta. Da allora, per tutte le generazioni future, la carta fu il tramite per accedere ad una dimensione magica e misteriosa la cui lingua universale risul­tava immediata e comprensibile a tutti. E dunque, anche per Riserva Canini, non poteva che essere la carta il punto di partenza e la chiave per incontrare l’universo della fiaba dei fratelli Grimm. Nello spettacolo i giovani spettatori si trovano alle soglie di un luogo immaginario e meta­forico: un pozzo da cui si attinge carta, sorvegliato e protetto con cura da due guardiani. La carta che anima le sue profondità è una materia delicata e silenziosa, che si gonfia e si espan­de, si arriccia e si strappa, si tende e si contorce, un corpo sottile e in continuo movimento abitato dalle creature delle fiabe, che affiorano fra le pieghe, come fra le onde, per vivere le loro storie. Grimm è un viaggio che esplora la materia carta per indagare la materia fiaba, facendo sì che a emergere siano le figure costanti delle fiabe, colte tuttavia in episodi meno noti al gran­de pubblico. Le principali fiabe a cui ci siamo ispirati per la drammaturgia dello spettacolo sono: Il princi­ pe ranocchio, Raperonzolo, La serpe bianca, Fratellino e sorellina, Ucceltrovato, L’uccello d’oro, Il lupo e i sette caprettini, La chiave d’oro. di Ferruccio Filipazzi con Ferruccio Filipazzi e Massimo Ottoni pubblico: da 3 a 8 anni - durata: 50 minuti teatro di narrazione, canto e musiche dal vivo, tecnica mista su vetro luminoso (proiettata su schermo) È una storia di crescita, una storia di iniziazione. Una goccia, due gocce… mille gocce… un fiume. Acqua trasparente, acqua che corre, salta, si tuffa. Incontra sassi, pesci, alghe e piante. Il fiume come un bambino. All’inizio, goccia a goccia, passo passo, i primi salti, i tuffi, capriole e capitomboli… e poi le corse, le corse… La notte arriva all’improvviso, proprio adesso che c’è da attraversare il bosco e la luna tra le foglie disegna ombre e animali feroci. Le tinche, le carpe, i lucci, come nonni pazienti, raccontano cento volte al piccolo fiume una storia piena di avventure e di colori che arriva fino al mare. “Ancora, ancora!” Ma gli occhi si chiudono, è tempo di sognare… il mare! Continua il felice sodalizio tra Ferruccio Filipazzi che canta e racconta e Massimo Ottoni che narra con immagini in movimento. Eccomi qua! Dopo tanti anni, con la voce e la mia chitarra, a mettermi ancora in gioco ed esplorare possibilità narrative, finché riuscirò a divertirmi e divertire. E allora continuo a raccontare anche ad un pubblico piccolo da rispettare e prendere per mano per viaggiare insieme scegliendo le parole significative, i silenzi, i sussurri del canto e le esplosioni di ritmi e di suoni. Proverò, seguendo la curiosità, a raccontare come sempre la storia “di sempre”, le storie “altre” che diventano nostre per crescere e sognare un mondo migliore. Massimo, ora figurativo ora astratto, è stato per me un incontro felice, un amico che a volte ha sottolineato, altre volte anticipato sorprendentemente i miei sogni. Spero che riuscirà a riempire i vostri occhi di immagini, come riempie la scena. Questa volta, per un pubblico più piccolo, non sarà solo il raffinato bianco/nero della sabbia, ma anche sagome ritagliate, giochi d’acqua e colori. Ferruccio Filipazzi Note didattiche I giochi di un tempo: quando mio papà (o prima, mio nonno) era piccolo come me. I miei giochi: da solo, con gli amici, a scuola,… Il primo giorno di scuola. Come cresce un ruscello e il suo viaggio fino al mare: la montagna, la campagna e la città. Animali intorno e dentro al fiume. Lavori accanto al fiume. Racconti africani. I sogni quando dormo. I miei sogni: i miei desideri di ora e per quando diventerò grande. Cosa c’è nel buio? Immagini e paure. Cosa vuol dire crescere? Diventare grandi? 34 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI JOHN TAMMET Il viaggio Ovvero una storia di due vecchi Fa sentire le persone molto così :-? L’ORGANIZZAZIONE TEATRO DELLE BRICIOLE Teatro delle Briciole CANTIERE CUSTODI NUOVI TALENTI uno spettacolo di Davide Giordano scritto, diretto e interpretato da Davide Giordano e Federico Brugnone a cura di Daniele Muratore si ringraziano per la collaborazione Barbara Ronchi e Dario Brugnò prodotto in collaborazione con Khora.Teatro, Florian Teatro Stabile d’Innovazione, Solot - Compagnia Stabile di Benevento Un omaggio alla poetica di Tonino Guerra Spettacolo vincitore del Premio Scenario Infanzia 2012 pubblico: da 9 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Un personaggio caratterizzato da una patologia, il morbo di Asperger, si rivela portatore di risorse di autenticità, profondità, spunti di riflessione sulla condizione umana. La costruzione del testo drammaturgico diviene al contempo scrittura scientificamente fondata ed esteticamente sapiente, offrendo ai giovani spettatori, attraverso il paradosso della figura del protagonista e del suo amico immaginario, occasione di rispecchiamento e riflessione sulla loro stessa costruzione identitaria ed esistenziale. L’interazione con il pubblico arricchisce l’esperienza teatrale di vivacità, invenzione e interessanti spunti di consapevolezza. Motivazione della Giuria del Premio Scenario Infanzia 2012 Lo spettacolo colpisce per la profondità dei temi affrontati, la bravura degli attori e la capacità di coinvolgere il pubblico. L’ironia e la leggerezza con cui vengono trattate tematiche importanti come la sindrome di Asperger, l’abbandono e il bullismo rendono il lavoro fruibile da tutti. Interessante la proposta di interazione con il pubblico: si innescano diversi livelli di comprensione in modo originale e coinvolgente. Il racconto della sindrome autistica non si sviluppa in modo didascalico e descrittivo, ma attraverso un punto di vista interno: “È possibile vedere il mondo attraverso gli occhi di John”. Motivazione dell’Osservatorio Studentesco del Premio Scenario Infanzia 2012 Il progetto C’è chi mente e c’è chi non mente. Poi c’è chi non può mentire. Per John Tammet la colpa più grave è dire che è successo qualcosa quando invece è successo qualcos’altro: “…perché soltanto una cosa può accadere in un determinato momento e in un determinato luogo…”. John è affetto dalla sindrome di Asperger, una forma di autismo ad alto funzionamento. Immaginate un mondo chiaro come una tavola matematica, schematico, regolare, da decifrare senza fraintendimenti, senza doppi sensi. John Tammet può memorizzare lunghissime sequenze numeriche ma non è in grado di distinguere la destra dalla sinistra. Può fare calcoli complicatissimi in una frazione di secondo ma non riesce a decifrare l’espressione facciale delle persone. La sua vita è scandita da appuntamenti regolari che deve necessariamente rispettare. Il suo è un mondo interiore incapace di relazionarsi con quello esterno; un mondo ricco di particolari eppure semplice. Un giorno scopre una verità che cambia la sua vita. Quel giorno sarà costretto ad affrontare i suoi limiti e le sue paure. Dopo lo spettacolo con le classi interessate potranno essere organizzati incontri di approfondimento con la collaborazione del dott. Giovanni Smerieri, psichiatrapsicoterapeuta. 35 di e con Beatrice Baruffini e Agnese Scotti disegni Matteo Salsi costumi Patrizia Caggiati ideazione luce Paolo Gamper musiche e suoni Dario Andreoli realizzazione scene LabTdB (Paolo Romanini) voce fuori campo Davide Doro pubblico: da 3 a 7 anni - durata 50 minuti teatro d’attore Questa è una storia che avanza lentamente. Parla di un amore antico al profumo di rosmarino. Inizia in un giorno d’ottobre. Rico e la Zaira, due vecchi di ottant’anni, decidono di fare a piedi quel viaggio di nozze fino al mare rimandato dal giorno del loro matrimonio. Si mettono a camminare nel fiume, in mezzo ai sassi e alle lingue d’acqua. Il paesaggio si tinge di bianco. È l’inverno, un mulino, la vecchiaia. Rico e la Zaira si fermano, ricordano i momenti passati insieme, poi ripartono. Continuano il loro viaggio verso il mare, con una forza insolita per due vecchi. I ricordi si confondono con gli incontri, la realtà con la fantasia, perché gli occhi di Rico e la Zaira rivelano una straordinaria capacità di guardare le cose, anche la più piccola. Ci siamo imbattute nel testo Il Viaggio di Tonino Guerra mentre cercavamo un racconto delicato che non avesse le caratteristiche classiche della fiaba, che fosse pieno di suggestioni e di sogni tangibili. Cercavamo dei protagonisti che non avessero vite straordinarie, né esperienze fuori dal comune, tutt’altro: volevamo uomini e donne assolutamente reali perché pensavamo che fosse necessario tornare a guardare all’uomo, ad amare l’uomo, in ogni suo aspetto. Due vecchi, che altro non sono che un uomo e una donna con una vita lunghissima alle spalle, ci hanno immediatamente convinto che avremmo potu- to prendere il rischio di raccontare del loro viaggio, dove non accade nulla di sorprendente, ma gli eventi si srotolano uno dopo l’altro, senza soluzione di continuità, come nella vita reale. Lavorare, amare, tradire, arrivare a ottant’anni, avere dei ricordi sbiaditi da evocare a pezzi, addormentarsi, alzarsi, incontrare persone, camminare, desiderare ancora qualcosa. Questo è stato sufficiente a ritenere Rico e la Zaira due degni rappresentanti del genere umano nella loro pienezza. Questa storia ci ha commosso. Ci ha fatto sorridere. Sognare. Ci ha fatto desiderare di invecchiare. Il che, equivale a dire: ci ha fatto desiderare il domani. Come uomini e come donne, è un omaggio a quello che siamo, o meglio che dovremmo essere tutti: pieni di vita e di sogni. Purtroppo questo è sempre più difficile. Lo raccontiamo ai bambini perché, per fortuna, loro sono così. Pieni di vita e di sogni. E noi ci auguriamo che restino esattamente come sono. Beatrice Baruffini e Agnese Scotti 36 SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI MAMMATRIGNA SPETTACOLI DELLE COMPAGNIE OSPITI 37 IL CUBO MAGICO Ovvero la morbida pietra filosofale del gioco SIPARIO TOSCANA La Città del Teatro da un’idea di Letizia Pardi di e con Letizia Pardi, Francesca Pompeo le voci dei bambini sono di Gaia Giannerini, Iacopo Rigacci, Ilaria Taglioni collaborazione drammaturgica Daniela Bettini, Roberta Giaconi scene e maschere Daria Palotti realizzazione scene Luigi Di Giorno musiche originali Sergio Taglioni luci Maurizio Coroni costumi Atelier Nanà e Lucia Castellana sonorizzazioni e registrazioni Studiolab recording staff tecnico Luigi Di Giorno, Marco Bagnai Spettacolo vincitore del Premio Padova - Amici di Emanuele Luzzati 2012/XXXI Festival Nazionale del Teatro per i ragazzi di Padova pubblico: da 6 a 10 anni - durata: 60 minuti teatro d’attore Per aver affrontato il tema della genitorialità senza lezioni precostruite ma nel rispetto di tutti i punti di vista, dei genitori e dei figli; per la cura nella ricerca dei caratteri delle varie mamme, portate in scena con garbata ironia; per aver saputo mantenere i ritmi perfetti in ogni momento, da quelli allegri a quelli poetici; per il grande affiatamento di “coppia artistica” che esalta la la singola bravura attoriale; per le eleganti scenografie di carrozzine e animali; per le bellissime e suggestive ninne nanne del mondo; per i tanti momenti che hanno saputo emozionare, commuovere e allo stesso tempo far ridere grandi e piccoli. Motivazione della Giuria del Premio Padova - Amici di Emanuele Luzzati Mammatrigna è un viaggio nel mondo delle mamme e dei loro comportamenti. Una sorta di inventario, tra il reale e il fantastico, dei possibili modi in cui si può diventare e fare la mamma. Una scanzonata galleria di ritratti teneri e graffianti, ironici e malinconici, dove ogni bambino potrà riconoscere un pezzetto di sé e un pezzetto della propria mamma. Dalla mamma coccolo- sa e appiccicosa, alla mamma manesca e prepotente; da quella criticona e giudicante, a quella sempre pronta a incoraggiare e rassicurare. Mamme superorganizzate e super efficienti che si muovono come robot o mamme sempre stanche che non hanno mai tempo per giocare. E che dire invece delle matrigne? Lo spettacolo non rinuncia ad un’incursione nel mondo delle fiabe per contrapporre ai famosi personaggi crudeli e gelosi, una figura di matrigna moderna, affettuosa e accogliente. Altro elemento fantastico e di grande suggestione visiva sono le scene dedicate al mondo animale, rappresentate attraverso l’utilizzo di grandi maschere di mamme animali alle prese con i propri cuccioli. Ma forse l’elemento più importante dello spettacolo è quello che ci racconta di come quello di mamma non sia un ruolo infallibile e di come e quante volte le mamme possano sbagliare, paradossalmente, a volte, anche per troppo amore. Per cui è corretto quel comportamento che riconosce l’errore (di mamma o di altra figura educativa) e si traduce in quella meravigliosa capacità di chiedere scusa. PANDEMONIUM TEATRO Teatro Stabile di Innovazione per le Nuove Generazioni di Tiziano Manzini con Walter Maconi e Yuri Plebani musiche tratte dall’opera di Glenn Miller e Benny Goodman luci Carlo Villa realizzazione scene Graziano Venturuzzo costumi Emanuela Palazzi (realizzati da Marilena Burini) staff tecnico Carlo Villa, Graziano Venturuzzo, Max Giavazzi regia Tiziano Manzini pubblico: da 3 a 10 anni - durata: 55 minuti teatro d’attore, oggetti In scena due personaggi che giocano e attraverso il gioco imparano a conoscere ciò che sta loro intorno: uno strano mondo fatto solo di cubi. Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rossi, cubi gialli, cubi azzurri… Due visioni diverse del mondo si scontrano, per creare uno spettacolo comico, una pazza avventura tra fantasia e creatività con cavalli, auto, treni, castelli, battaglie, muri, palloncini, emozioni, risate! Quando si lavora con i bambini si apprendono da loro modi di vedere e di sentire. Questo spettacolo, come già molti creati da Tiziano Manzini, ha nello sguardo dei bambini verso il mondo il punto focale del progetto. È uno spettacolo che vuole recuperare il lavoro svolto in tanti anni di contatto diretto con il mondo infantile, senza esserne un freddo osservatore ma giocando, dialogando e divertendosi con loro. Questa è la storia dell’incontro di UNO e L’ALTRO. Tutti e due entrano in uno strano mondo fatto solo di cubi. Cubi grandi, cubi piccoli, cubi grigi, cubi rosa, cubi gialli, cubi azzurri... UNO ha due occhi, un naso, due mani: guarda, odora e tocca quei cubi che per lui sono solo cubi, nient’altro. L’ALTRO ha due occhi, un naso, due mani e... qualcosa di speciale: guarda, odora e tocca quei cubi... ed ecco apparire da semplici cubi un intero mondo, dentro il quale pian piano coinvolge anche UNO! Cubo. Sedia. Molla. Cavallo. Automobile. Spugna. Cappello. Ma anche sasso. Muro. Castello. Cannone. Guerra. Pace. E ancora pancia. Bambino. Ventaglio. Trottola. Tavolo. Amico. Treno. Palloncino. Perché un cubo può diventare uno sgabello per sedersi a parlare ma anche un muro che divide come nelle guerre. E sotto una maglietta può essere la pancia di una mamma e sopra la testa un cappello, o un palloncino che ti porta in giro per guardare tutto il mondo! Poche parole che diventano azione per uno spettacolo in cui il divertimento nasce dalla creatività, dall’immaginazione, dalla fantasia scatenata dei due protagonisti di fronte ad un semplice CUBO. Tiziano Manzini Lo spettacolo ha debuttato al Festival “Visioni di Futuro, Visioni di Teatro” di Bologna, riscuotendo un caloroso successo. È stato rappresentato in vari Festival internazionali: Kilkenny Arts Festival, Baborò International Arts Festival for Children di Galway e Waterford Imagine Arts Festival in Irlanda; Kinder Kinder Festival di Amburgo in Germania; Hakawy Festival di Teatro Ragazzi in Egitto. È stato inoltre ospite del Festivalfilosofia di Modena. 38 LABORATORI DAL FUMETTO AL TEATRO D’OMBRE LABORATORI TUTTI I COLORI DELL’OMBRA Parte III - Esercizi di messinscena su Little Nemo TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Una giornata di laboratorio sull’ombra che può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico a cura di Nicoletta Garioni per insegnanti, educatori e animatori La terza e ultima tappa del laboratorio Dal fumetto al teatro d’ombre conclude il percorso intrapreso negli anni precedenti. Le strisce e il teatro d’ombre sono stati oggetto del nostro viaggio. Abbiamo iniziato a misurarci con questi due linguaggi caratterizzati da un proprio codice espressivo, ma entrambi nati per raccontare storie utilizzando figure disegnate e animate. Abbiamo “staccato” dalla carta i personaggi e giocato con le strisce, selezionando e accorpando le storie iniziando così un lavoro di “ri-scrittura” per il teatro d’ombre. In questa terza annualità del laboratorio partiremo da questo punto: da una storia, che diventerà copione, e da figure, che si tradurranno in personaggi d’ombra animati in un contesto di spazio teatrale. Il fumetto è ora il nostro incipit per avviare un’operazione di sintesi e formalizzazione conclusiva di una “rappresentazione d’ombra”. Attorno all’elaborazione e definizione di un’idea di messa in scena si porterà a compimento il lavoro svolto negli anni precedenti e si organizzeranno i materiali d’ombra elaborati. Individueremo un nostro punto di vista che ci permetterà di attraversare e tradurre con il linguaggio proprio delle ombre l’opera di Winsor Mc Cay Little Nemo in Slumberland, cercando di restituire sotto forma teatrale i personaggi e le avventure che sono protagoniste nell’opera. Nelle bellissime tavole di questo fumetto vengono raffigurate le mirabolanti avventure che il piccolo Nemo compie nel mondo dei sogni che immancabilmente si interrompono con il suo brusco risveglio. Possiamo affrontare questa monumentale opera, magistralmente disegnata, solo percorrendola trasversalmente e facendone una materia esplorativa che, con estrema libertà, ci permetta di misurarci con la complessità dei due linguaggi. Attraverso Nemo e gli altri personaggi anche noi viaggeremo con la libertà propria dei sogni. La presentazione finale sarà frutto di un percorso di laboratorio che prevede tre fasi di lavoro: definizione e sviluppo di una drammaturgia e di spazio scenico, elaborazione e costruzione dei materiali d’ombra, prove nello spazio scenico. I partecipanti si cimenteranno in prima persona nell’animazione delle sagome e nella recitazione, completando il ciclo formativo dal testo disegnato del fumetto al teatro d’ombre e mettendo in pratica le tecniche apprese. Programma e informazioni martedì 14 gennaio 2014 - ore 17 martedì 21 gennaio 2014 - ore 17 martedì 28 gennaio 2014 - ore 17 martedì 4 febbraio 2014 - ore 17 martedì 11 febbraio 2014 - ore 17 martedì 18 febbraio 2014 - ore 17 martedì 15 aprile 2014 - ore 17 martedì 22 aprile 2014 - ore 17 martedì 29 aprile 2014 - ore 17 martedì 6 maggio 2014 - ore 17 martedì 13 maggio 2014 - ore 17 venerdì 16 maggio 2014 - ore 17 Officina delle Ombre Gli incontri sono di carattere teorico-pratico e la loro durata è prevista dalle ore 17 alle ore 19.30. Il calendario potrà subire delle variazioni. Performance finale sabato 17 maggio 2014 - dalle ore 17 alle ore 19 Officina delle Ombre 39 a cura di Federica Ferrari per le scuole dell’infanzia e primarie Cos’è un’ombra? Indaghiamo questa compagna di giochi. Di che cosa è fatta? È solo un piccolo pezzo di buio che ci segue, che è sempre con noi... ma è davvero solo un pezzo di buio? Che cosa ci racconta? Quali sono i colori dell’ombra? E ancora. Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli ce l’hanno l’ombra? Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra... Il laboratorio Tutti i colori dell’ombra è un percorso ludico e sensoriale concepito per condurre il bambino alla scoperta dell’ombra e delle sue particolarità. Dell’ombra si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (ingrandimento, deformazione, materia, ecc.); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il “raccontare” una forma, una figura, una storia); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati, ecc.). In concreto si metteranno i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive, cognitive e comunicative, nonché delle potenzialità espressive e creative dell’ombra stessa. I giochi proposti faranno riferimento a: • il buio, la luce, la penombra, l’ombra; • immagini d’ombra corporea; • immagini d’ombra con giocattoli, figure fisse e mobili; • comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate, ecc.; • drammatizzazioni: relazioni tra più figure proiettate. La caratteristica principale di questo laboratorio è quella di essere concepito per adattarsi alle situazioni ambientali (i luoghi e gli spazi, all’aperto e al chiuso della scuola), contestuali (il numero di bambini, di sezioni o di classi) e ai tempi a disposizione. Anche i contenuti dell’intervento saranno modellati sulla situazione scolastica in cui il laboratorio è previsto. Programma e informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Necessaria la disponibilità di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. La giornata di lavoro può essere “spesa” su una sola classe o su più classi per tutta la durata dell’orario scolastico. Costo totale: 200 euro per l’intera giornata (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). 40 LABORATORI pina e i suoi amici vanno a scuola LABORATORI 41 UNA GIORNATA a TEATRO TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione a cura di Federica Ferrari Piccoli incontri con l’ombra Una giornata in compagnia delle nostre ombre, per giocare e divertirsi ma anche imparare Il mestiere del teatro Una giornata con la compagnia di Teatro Gioco Vita per parlare di come si “fa” uno spettacolo teatrale per le scuole dell’infanzia Pina, personaggio disegnato da Lucy Cousins, è per i più piccoli un’amica che vive con loro le stesse scoperte, le gioie, le paure, le fatiche. È una topina simpatica con cui potersi identificare, che sa far sorridere e meravigliare della quotidianità. La topina Pina, il personaggio tanto amato dai bambini, si staccherà dalle pagine dei libri sulle quali normalmente vive e dove i bambini l’hanno conosciuta e andrà nelle scuole dell’infanzia per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Un percorso che condurrà anche gli alunni più piccoli alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre, un viaggio nello spazio della scena che coinvolgerà i bambini in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove sarà per loro possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrarli insieme ai compagni. Un percorso per far nascere storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine dei libri si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare. Il progetto • Arriva a scuola il villaggio di Pina e dei suoi amici. • Costruzione delle casette/teatrini. • Costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici. • Giochi di animazione e improvvisazione di brevi storie nel villaggio di Pina. Il laboratorio è rivolto a bambini delle Scuole dell’Infanzia che ben conoscono i personaggi delle storie proposte. La traduzione in un mondo d’ombra dei personaggi e del loro mondo grafico comporta un gran lavoro manuale di ritaglio sia per la realizzazione dei personaggi in sagoma sia delle casette/ teatrini. Per permettere ai bambini di partecipare attivamente alla creazione di tutti i materiali e per rispettare i loro tempi di realizzazione si è pensato di dividere il lavoro in due parti. Parte prima - Aspettando Pina e i suoi amici L’operatrice di Teatro Gioco Vita incontra gli insegnanti fornendo loro i materiali e le istruzioni necessarie per avviare il lavoro con la sezione. I bambini con l’aiuto degli insegnanti inizieranno così la costruzione delle sagome di Pina e dei suoi amici e delle loro casette/ teatrini. In questa prima parte i bambini avranno quindi la possibilità di conoscere i personaggi e di scoprire le loro caratteristiche attraverso stimoli ed indicazioni date dall’operatrice teatrale. Questo primo approccio darà modo di creare l’aspettativa della seconda parte del laboratorio. Parte seconda - È arrivata Pina con i suoi amici Arriva a scuola l’operatrice di Teatro Gioco Vita per una mattinata di laboratorio e gioco insieme. Si crea l’evento conclusivo nel quale i bambini andranno alla scoperta del magico mondo del teatro delle ombre. Per una buona riuscita del lavoro la sezione sarà suddivisa in due o più gruppi, per fasce omogenee d’età, in modo da poter seguire attentamente il lavoro di tutti i bambini. Programma e informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Necessaria la disponibilità di tavoli da lavoro e di uno spazio ampio, libero da ingombri e completamente oscurabile. Costo totale: 200 euro per l’intero laboratorio (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo). a cura del gruppo artistico di Teatro Gioco Vita per le scuole primarie, secondarie di I° grado e secondarie superiori Piccoli incontri con l’ombra per le scuole primarie Dalla scoperta della propria ombra alla prima sagoma, dall’ombra in piedi a quella in trasparenza, dai giochi con la luce a quelli con lo schermo. Un percorso ludico che permette ai bambini di familiarizzare con un elemento che appartiene alla loro vita quotidiana ma che può, se sollecitato, esprimere un enorme potenziale espressivo. Ma prima ancora che un percorso di gioco sull’ombra Piccoli incontri con l’ombra è un momento di incontro tra un gruppo di bambini e gli artisti della compagnia di Teatro Gioco Vita che aprono il loro laboratorio e li invitano a condividere, per una giornata, quello strano mondo che è un laboratorio teatrale. Questo è dunque il significato primo, più importante, di Piccoli incontri con l’ombra: semplicemente lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi e il giocare tra adulti e bambini senza altri fini che il piacere dello stare insieme. Tutto questo è molto più facile in quello strano luogo che è un laboratorio teatrale, una fabbrica di sogni, l’officina dell’impossibile. Il mestiere del teatro per le scuole secondarie di I° grado e superiori Come si fa uno spettacolo? Quanto tempo ci vuole? Perché avete scelto di raccontare questa storia? Come si fa a diventare un attore? Tu, quanti anni hai? Queste sono alcune delle tante domande che alla fine di uno spettacolo ci vengono normalmente rivolte dai ragazzi. Domande che spaziano dai contenuti alle tecniche, dai perché ai come, dall’artistico al personale. Domande alle quali frettolosamente cerchiamo di dare risposte nel disordine di una sala che si sta rumorosamente svuotando. Finiamo qualche volta col dubbio di non aver dato la giusta risposta e, spesso, di non aver risposto a tutti. Ma rimaniamo sempre con l’impressione che in quei veloci e all’apparenza banali scambi di battute ci sia molto del senso vero del teatro che facciamo e in cui crediamo. La proposta contenuta ne Il mestiere del teatro nasce dal radicarsi di questa impressione e dal bisogno di dare risposte alle domande che sollecita. Il laboratorio è dunque concepito come momento di incontro tra un gruppo di ragazzi e alcuni teatranti della compagnia di Teatro Gioco Vita. Il mestiere del teatro non sarà un incontro fatto di sole parole ma solleciterà un coinvolgimento ludico e fisico dei ragazzi, fatto di giochi e modi di comunicazione che favoriscano lo scambio, la comunione delle idee e dei pensieri, il fantasticare, il raccontarsi tra adulti e ragazzi, senza infingimenti. Tutto questo è molto più facile in quella fabbrica dell’impossibile che è un laboratorio teatrale. Programma e informazioni Officina delle Ombre dalle ore 9 (orari e date da definire con i partecipanti) Il laboratorio è a pubblico limitato e rivolto a una classe. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a bambino (quota comprensiva di preparazione, allestimento e materiali di consumo - possibilità di consumare il pranzo al sacco all’Officina delle Ombre). 42 LABORATORI SMASCHERANDO Laboratorio teatrale intensivo di Commedia dell’Arte LABORATORI 43 LABORATORI DI TEATRO a cura di Nicola Cavallari a cura di Nicola Cavallari per le scuole secondarie superiori Una giornata d’incontro con la Commedia dell’Arte e le sue maschere. Una giornata in cui attraverso la pratica, l’uso delle maschere, il gioco e l’improvvisazione, gli studenti potranno avvicinarsi a questo genere teatrale oggi patrimonio UNESCO. Dopo le esperienze dei laboratori di Commedia dell’Arte realizzate con successo nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013 con il Liceo “Gioia” di Piacenza, Teatro Gioco Vita ha pensato di proporre alle classi di scuola superiore una versione “intensiva” del progetto formativo. A curarlo, ancora una volta, l’attore e regista Nicola Cavallari, uno degli artisti oggi maggiormente conosciuti del settore. Il progetto La Commedia dell’Arte è un genere teatrale nato nella prima metà del 1500 in Italia, che affonda le sue radici nella tradizione popolare Zannesca. Le sue caratteristiche più note ed evidenti sono la maschera e l’improvvisazione. Gli attori “calzano” la maschera, il viso dunque è celato e non può più servire per definire i vari stati d’animo dei personaggi. Sarà il corpo, nella sua infinita potenzialità, a farsi principale portavoce dell’ “evento scenico”. La tecnica dell’improvvisazione consiste nel dare un tessuto verbale all’improvviso di una storia di cui gli attori conoscono lo scenario. Seguendo canovacci stabiliti, gli attori “improvvisano” attingendo al loro repertorio, rimanendo in stretto contatto con il pubblico, sempre diverso, che hanno davanti. Questa necessità di cambiare, di improvvisare appunto, conferisce alla commedia la specificità di “vagabondare” costantemente e agli attori di rimanere costantemente concentrati e iperreattivi. Gli argomenti trattati nei canovacci sono legati al potere, all’amore, alla fame, cioè ai motori che muovono le maschere; le ambientazioni sono lontane nel tempo, ma spesso ciò diventa un escamotage per parlare dell’oggi; non esistono scenografie, è abilità delle maschere far vedere al pubblico ciò che non c’è fisicamente ma che esiste nella storia. Il successo della Commedia dell’Arte, che è riuscita ad attraversare i secoli, lasciando segni ovunque, sta nel linguaggio, nelle modalità di comunicazione che gli attori utilizzano per svolgere le loro performance, nella miscela e nell’uso di forme espressive diverse. Basta prendere un personaggio della Commedia dell’Arte in azione per rendersi conto di come usa il proprio corpo: gestualità fantasiosa, ritmi sottratti alla quotidianità, invenzioni vocali, costumi colorati e ricchi di fantasia che alludono ad altri contesti, azioni pantomimiche che sconfinano nella danza, ma soprattutto l’uso della maschera che subito annuncia la tipologia del personaggio e del suo carattere. Sono tutti elementi leggibili a qualsiasi latitudine e da qualsiasi persona, colta o non colta, anche se non conosce il valore semantico delle parole che vengono pronunciate. Il laboratorio vuole essere un primo contatto con questi meravigliosi attrezzi di artigianato che sono le maschere, un modo anche per potersi esprimere liberamente e protetti e nascosti dalle maschere, riuscire a dire molto del proprio mondo con il sorriso sulle labbra. Quindi, tutti pronti in maschera, smascherando noi stessi e gli altri! Programma e informazioni Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro a studente. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche. per tre classi di scuola secondaria superiore A partire dalle esperienze realizzate con successo da Nicola Cavallari nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013 con il Liceo “Gioia” di Piacenza, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista di curare tre nuovi progetti laboratoriali che coinvolgeranno altrettante classi di Scuola Secondaria Superiore. Il teatro, con i suoi linguaggi e le sue tecniche, può essere occasione, per insegnanti e studenti, per affrontare in modo diverso temi di ricerca, autori e testi che si affrontano in classe nell’attività didattica. I contenuti e le modalità di realizzazione di ogni singolo laboratorio saranno concordati con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività della classe stessa e cercando di esaltare le capacità e le conoscenze già in possesso dei partecipanti. I progetti Punto di partenza per i tre laboratori di teatro saranno rispettivamente Carlo Goldoni, Giovanni Boccaccio e le Operette morali di Giacomo Leopardi: la parola, la musica e il corpo diventano strumenti per riproporre in modo originale e divertente i contenuti e le riflessioni che i tre autori suggeriscono. Al termine di ogni percorso si porterà in scena una performance, dimostrazione del lavoro fatto insieme e occasione per comunicare l’esperienza al pubblico. Gli studenti, con la supervisione artistica di Nicola Cavallari, saranno direttamente impegnati in ogni fase della messa in scena. Programma e informazioni Il numero e il calendario degli incontri per ciascun laboratorio saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate. A conclusione dei percorsi formativi le classi coinvolte nei progetti allestiranno con la supervisione artistica di Nicola Cavallari tre performance aperte al pubblico, inserite nel cartellone Pre/Visioni della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale di Piacenza. Sede di tutte le attività laboratoriali sarà il Teatro Gioia. 44 LABORATORI TUTTI SUL PALCO! LABORATORI SE L’OMBRA GIOCA A NASCONDINO Una mattinata di “giochi teatrali” Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia a cura di Nicola Cavallari a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni per le scuole primarie e secondarie di 1° grado A partire dalle esperienze realizzate con successo con i giovanissimi da Nicola Cavallari nelle Stagioni 2011/2012 e 2012/2013, Teatro Gioco Vita ha proposto all’attore e regista di curare un nuovo progetto laboratoriale intensivo: una mattinata di “giochi teatrali”, un’attività creativa grazie alla quale i bambini delle scuole primarie e i ragazzi delle scuole secondarie di 1° grado potranno esplorare e sperimentare la propria sensibilità, le proprie attitudini e le dinamiche di gruppo. Per le scuole primarie Il laboratorio teatrale vuole dare la possibilità ai bambini di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva con l’obiettivo di sviluppare l’ascolto di sé e dell’altro, migliorare la propria capacità di associazione e di concentrazione e per aumentare la fantasia, utile in qualsiasi tipo di ragionamento. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai bambini viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite alcune regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario. Una giornata intensa in cui i bambini impareranno a incanalare nel giusto modo la loro energia, una giornata da ricordare, una prima giornata per futuri “talenti”. Per le scuole secondarie di 1° grado Il laboratorio teatrale può essere un modo per i ragazzi e le ragazze di questa età meravigliosa e difficile di dare sfogo in modo sano e protetto alla propria energia fisica, mentale ed emotiva. Perché in palcoscenico, protetti e nascosti da un personaggio, a volte si può finalmente riuscire a dire molto di sé e del proprio mondo. Tutto questo attraverso il gioco, un gioco creativo che si sviluppa attraverso le tecniche del teatro: il racconto, il movimento corporeo, l’improvvisazione ed alcuni giochi teatrali. Ai ragazzi viene data piena libertà di inventare e di inventarsi lasciando fluire naturalmente la propria fantasia e creatività, ma al contempo vengono loro fornite le regole base della comunicazione teatrale con le quali strutturare e rendere espressivo il proprio immaginario. È un gioco di squadra in cui le diversità individuali risultano fondamentali; è un gioco che si può fare solo insieme agli altri ma nel rispetto e nella valorizzazione delle attitudini di ciascuno. Niente è giusto o sbagliato ma è il pensiero che lo rende tale. (William Shakespeare) Programma e informazioni Il laboratorio è rivolto al gruppo-classe. Date e orari da definire con le scuole interessate. Per la realizzazione è sufficiente un’aula ampia e libera da ingombri, si consiglia ai partecipanti abbigliamento comodo. La partecipazione prevede un costo di 8 euro ad alunno. Le modalità di realizzazione saranno concordate con gli insegnanti della classe interessata, legando il progetto alle esigenze e alla ricettività dei ragazzi e cercando di esaltarne le capacità e le caratteristiche. 45 per le scuole dell’infanzia Può l’ombra di un piccolo bambino diventare paurosa? Può un’ombra diventare l’ombra di un pesce? Quand’è che un’ombra diventa la mia? I giocattoli hanno l’ombra?Un’ombra sulla faccia fa male? Quand’è che un’ombra… Se l’ombra gioca a nascondino è un laboratorio sull’ombra propedeutico al teatro d’ombre. Perché questo? Perché siamo convinti che il teatro d’ombre, inteso come insieme di tecniche e linguaggi scenici tradizionalmente codificati, sia particolarmente difficile per i bambini piccoli e che queste difficoltà limitino l’incontro con questa arte scenica. Perché siamo convinti che l’ombra sia invece un elemento ricco di potenzialità espressive straordinariamente adatte ad esprimere l’universo emotivo e cognitivo del bambino. Perché siamo convinti che occorra pertanto esplorare il potenziale primario dell’ombra per arrivare a formulare nuove proposte in grado di darsi come reali strumenti di espressione nelle mani dei bambini. In concreto nel laboratorio Se l’ombra gioca a nascondino metteremo i bambini a contatto con situazioni e materiali d’ombra attraverso esercizi e giochi miranti allo sviluppo delle loro capacità percettive (visive); capacità cognitive (mnemoniche, classificatorie, associative, ecc.); capacità comunicative (semantiche); potenzialità espressive (creative). E questo sempre nel pieno rispetto delle loro esigenze psico - affettive globali. Delle ombre si indagheranno le caratteristiche peculiari dal punto di vista fisico (consistenza, ingrandimento, deformazione ecc.); la dimensione del quotidiano e dello straordinario (ombre dei giocattoli, ombre delle sagome); i limiti e le potenzialità in merito alle capacità informative e comunicative (il ‘raccontare’ una forma, una figura, una storia); le relazioni con altri linguaggi espressivi (libri, cartoni animati ecc.). I giochi faranno riferimento a: il buio, la luce, la penombra, l’ombra; l’ombra corporea in terra e in piedi; l’om- bra degli oggetti, dei giocattoli, di figure fisse e mobili; comparazioni tra ombre astratte-figurate, fisse-mobili, nere-colorate; scoperta della sagoma; relazioni tra più figure proiettate (prime drammatizzazioni) ed inizio di una storia. Il progetto • 1° incontro: il buio. • 2° incontro: la luce e le ombre. • 3° incontro: un grande telo per fare teatro, lo schermo. • 4° incontro: le sagome e il teatro d’ombre. • 5° incontro: caratterizzazione delle sagome, animazioni. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Informazioni Il laboratorio è articolato su cinque incontri della durata di 90 minuti ciascuno ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (le sezioni numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone 1 incontro alla settimana per circa due mesi. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. 46 LABORATORI “ADAGIO, ADAGIO, ADAGIO” DICE IL BRADIPO Laboratorio ispirato al libro scritto ed illustrato da Eric Carle LABORATORI 47 MUSICA... OMBRE... FIGURE... Un suono all’ombra, un’immagine alla musica Laboratorio teatrale per bambini a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni per le scuole dell’infanzia e primarie per le scuole dell’infanzia Come fare per trasformare le figure di un libro illustrato in personaggi animati e parlanti? Come fare a staccarli dal loro contesto originario per farli vivere sullo schermo del teatro d’ombre? Come tradurre il mondo grafico in un mondo d’ombre? Come possono i bambini farsi attori e protagonisti di questo processo? Il percorso, strutturato in cinque incontri, è un viaggio a partire dalle pagine del libro al teatro delle ombre passando attraverso la conoscenza dell’ombra e delle sue potenzialità espressive, alla creazione artistica di personaggi sagoma cercando di ricreare il mondo grafico del libro fino all’esperienza ludica nello spazio di animazione per una breve drammatizzazione della storia in ombra. Per creare sorpresa e aspettativa il libro, accompagnato da una lettera, sarà inviato a scuola prima dell’attività di laboratorio. I bambini con le insegnanti avranno la possibilità di conoscere la storia con il bradipo ed i suoi amici animali, animali strani che abitano lontano … ed andare alla scoperta del mondo raccontato, sino all’arrivo dell’operatrice. Il progetto • 1° incontro: la lettera, il buio della notte, l’arrivo del bradipo, giochi. • 2° incontro: riprendiamo la luce magica continuiamo ad esplorare le nostre ombre; giochi d’ombra con figure. • 3° incontro: strutturiamo i giochi per meglio capire la relazione luce, sagoma e superficie di proiezione; giochiamo con il nostro animale e il bradipo. • 4° incontro: coloriamo i nostri animali con le tempere come quelli di Eric Carle. • 5° incontro: animazioni, brevi drammatizzazioni; la storia del bradipo in ombra. Il progetto dettagliato può essere richiesto all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Informazioni Il laboratorio è articolato in incontri della durata di 90 minuti ciascuno per sezione ed è concepito per un gruppo di massimo 15 bambini (nel corso della stessa mattinata, quindi, le sezioni numerose saranno suddivise in due gruppi). Per permettere ai bambini continuità nell’esperienza si propone un incontro alla settimana per circa due mesi. Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra gli appuntamenti. Dal momento che il teatro delle ombre parte dallo studio e dalla sperimentazione del fenomeno ombra e dalle implicazioni psicologiche ed emotive che tale fenomeno suscita, un laboratorio che vuole avvicinare i bambini a questo genere teatrale può arrivare alla teorizzazione dei concetti più generali solo in seguito ad un approccio fisico ed emozionale alle ombre presenti in natura: prima fra tutte l’ombra del proprio corpo. Nello stesso tempo essere fisico ma mutevole, a metà strada tra reale ed intangibile, l’ombra spesso diventa la proiezione del proprio io più profondo, della propria percezione di sé e delle proprie paure. Giocare con la propria ombra può creare i presupposti per favorire l’emergere di vissuti e percezioni personali. Entrambe inconsistenti ed imprendibili, ombra e musica si rivelano attraverso un solo senso, rispettivamente la vista e l’udito. In questo laboratorio tali elementi si uniscono in modo complementare. Attraverso esperienze ludico sensoriali i bambini saranno guidati alla scoperta del teatro delle ombre, luogo in cui ombra e musica si incontrano per dar vita a racconti, storie fatte di suoni ed immagini d’ombra. Il progetto • 1° incontro: la musica. • 2° incontro: dal buio alle ombre. • 3° incontro: le ombre. • 4° incontro: lo schermo; le sagome. • 5° incontro: musica, ombre e figure (giochi liberi di animazione, brevi drammatizzazioni d’ombra sulla musica). Informazioni Il laboratorio è strutturato su 5 incontri della durata di 60/90 minuti circa a seconda della fascia d’età. È pensato per gruppi omogenei d’età per un numero massimo di 15 bambini (le sezioni/classi numerose, quindi, saranno suddivise in due gruppi). Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. 48 LABORATORI SEGUENDO L’OMBRA DI UN PICCOLO RE Laboratorio sull’ombra per la prima infanzia a cura di Federica Ferrari/Nicoletta Garioni per le scuole dell’infanzia A partire dal racconto di una storia tratta dal libro Il piccolo re dei fiori illustrato da Kvèta Pacovskà, si creeranno situazioni che condurranno i bambini alla scoperta degli elementi fondamentali del teatro d’ombre (il buio, la luce, lo schermo, l’ombra corporea e della sagoma). Il laboratorio prevede momenti ludico-sensoriali alla scoperta dello spazio in situazioni di luce e di buio e momenti di creazione grafico pittorica. Elemento fondamentale del percorso sarà la continua creazione di situazioni di mistero e di sorpresa che manterranno viva la curiosità e la partecipazione dei bambini. Il progetto • 1° incontro: l’arrivo di un pacco misterioso; buio; luce e spazio; la luna esce dal libro per donarci un indizio: il Piccolo Re si è nascosto in “una grande pagina bianca”... • 2° incontro: lo schermo; la scoperta dell’ombra; l’uccellino e un nuovo suggerimento: “per scovare il Piccolo Re dobbiamo diventare piatti…”; la nostra ombra nera. • 3° incontro: i giochi con le ombre; le silhouettes; i personaggi della corte del Re. • 4° incontro: il Piccolo Re; le ombre colorate; caratterizziamo i nostri personaggi; ora siamo piatti e piccoli pezzi di colore fanno parte di noi. • 5° incontro: continuiamo la ricerca della Principessa con il Re; prepariamo insieme dei mondi colorati; riprendiamo il libro e la storia…; giochi di animazione e brevi drammatizzazioni. Informazioni Date e orari da concordare con le scuole interessate. Per i costi del laboratorio, contattare l’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita per un preventivo di spesa dettagliato. L’interesse e la partecipazione degli insegnanti durante il percorso sono condizioni di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Durante i periodi che intervallano un incontro e l’altro, sarà richiesta la creazione di alcuni elaborati necessari a mantenere viva la memoria nei bambini nel tempo che intercorre tra un incontro e l’altro. La durata prevista è di 90 minuti circa per ogni incontro. Durante il percorso può essere richiesto l’aiuto di qualche insegnante o di qualche genitore per le fasi di lavoro legate alle sagome (ritaglio dei profili e trasformazione in personaggi). INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 49 DENTRO IL TEATRO Incontri di introduzione ai linguaggi della scena a cura di Chiara Merli per le scuole primarie, secondarie di 1° grado e secondarie superiori Gli artifici, le magie e le invenzioni; ma anche le regole e i meccanismi, sostenuti da un perfetto ingranaggio e da un sistema di segni che si intersecano in un unico linguaggio, complesso e sfaccettato: tutto questo è il teatro. Il laboratorio si propone di guidare gli studenti in un percorso “dentro” i misteri del teatro, alla ricerca delle radici del fare teatro, nell’affascinante scoperta della materia di cui sono fatti i sogni. Il progetto si articola in sezioni: La magia del teatro e Giochiamo al teatro? per le primarie, Capire lo spettacolo teatrale per le secondarie di 1° grado, Leggere lo spettacolo teatrale per le superiori. La magia del teatro - I livello per le scuole primarie Un percorso di tre incontri, della durata di un’ora ciascuno alla scoperta delle meraviglie del gioco teatrale: l’improvvisazione, la recitazione, gli oggetti di scena, gli effetti speciali. Per scoprire l’essenza dell’illusione teatrale, il “magico se” che trasforma la finzione in realtà. Giochiamo al teatro? - II livello per le scuole primarie Un percorso di tre incontri, della durata di un’ora ciascuno che intende accompagnare i bambini in un viaggio sul confine tra linguaggio narrativo e teatrale: frammenti di un testo narrativo, scelto in accordo con l’insegnante della classe, saranno trasformati in testo teatrale e rappresentati in micro-azioni teatrali dagli allievi. Lo scopo è quello di stimolare la creatività dei bambini, guidandoli a un approccio più immediato e coinvolgente con il testo letterario. Capire lo spettacolo teatrale per le scuole secondarie di 1° grado Il testo è una componente fondamentale dello spettacolo teatrale: questo percorso articolato in tre incontri (di un’ora ciascuno) si propone di guidare gli studenti alla comprensione dei fondamenti della drammaturgia, dal canovaccio dei comici dell’arte al testo dialogico, al copione, fino al sotto-testo e al testo-spettacolo. Gli allievi saranno chiamati a misurarsi con queste nuove forme testuali in un percorso che si configura come un vero e proprio laboratorio di scrittura creativa. Leggere lo spettacolo teatrale per le scuole secondarie superiori Tre incontri della durata di un’ora ciascuno per imparare a leggere uno spettacolo teatrale nei suoi molteplici linguaggi: attraverso la visione guidata di alcuni allestimenti “storici”, gli studenti potranno apprendere le specificità delle diverse componenti della messinscena e così acquisire strumenti indispensabili per una fruizione più completa e consapevole dello spettacolo teatrale. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Il laboratorio prevede diverse tipologie di incontri (a seconda della classe e dell’età degli studenti), che possono essere definiti anche sulla base di indicazioni fornite dagli insegnanti. L’obiettivo principale è fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli di approfondimento adeguati alle esigenze degli studenti dei diversi ordini di scuole. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita. 50 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI LA SCRITTURA SCENICA INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 51 DIETRO IL SIPARIO Parte III - Laboratorio di drammaturgia Incontri di presentazione dei contenuti della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014 a cura di Fabrizio Montecchi Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014 per insegnanti (gli incontri sono aperti a tutto il pubblico) Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014 a cura di Chiara Merli Che cosa vuol dire “adattare” un testo? Come scrivere per la scena partendo da un romanzo o addirittura da una musica? Di quali strumenti possiamo fare uso per rendere, attraverso il processo di adattamento di un testo, la complessità dell’atto teatrale? Come nel precedente ciclo d’incontri anche questa nuova serie di appuntamenti dedicati alla scrittura scenica, sempre curati da Fabrizio Montecchi, avrà una struttura “seminariale”. Si alterneranno riflessione teorica ed esercitazione pratica al fine di elaborare diverse forme di scrittura scenica che non saranno semplicemente da intendersi come la stesura finale di un testo ma come il processo stesso, utile dunque in tutte le fasi di creazione di uno spettacolo. Le esercitazioni di questo terzo ciclo saranno tutte incentrate su un unico testo, proposto dal curatore, e con il quale i partecipanti saranno invitati a confrontarsi. Partendo dalla lettura del testo e dalla sua analisi si arriverà a definire le linee guida comuni del lavoro di scrittura scenica. Si procederà poi all’elaborazione, individuale o a piccoli gruppi, di diverse forme di messinscena che tengano conto di tutti gli aspetti legati alla progettazione di uno spettacolo: la drammaturgia, il testo, le tecniche, la scenografia, il lavoro dell’attore, la musica, i costumi, le luci. Le diverse proposte di scrittura scenica saranno poi soggette a un momento conclusivo di analisi e confronto. Programma mercoledì 20 novembre 2013 - ore 17 mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 17 mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 17 mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 17 Ridotto del Teatro Comunale Filodrammatici Informazioni Gli incontri hanno una durata di circa un’ora e mezza ciascuno. La partecipazione è gratuita. Il percorso formativo, rivolto agli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, è aperto anche a tutto il pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili. Dato che il percorso si configura come un vero e proprio laboratorio di drammaturgia nel corso del quale i partecipanti saranno chiamati a svolgere una serie di esercizi di scrittura scenica, è importante la continuità della frequenza. A coloro che seguiranno il laboratorio sarà offerto un pass gratuito per assistere agli spettacoli di Pre/Visioni (previa verifica della disponibilità di posti). La presenza dovrà essere attestata dall’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. per le scuole secondarie superiori (gli incontri possono anche essere proposti a biblioteche e gruppi organizzati) Un progetto basilare nel percorso di educazione al teatro che Gioco Vita offre agli studenti di tutti i livelli, finalizzato ad istituire un dialogo continuativo e uno scambio reciproco con le nuove generazioni di spettatori, nella prospettiva della “costruzione” del pubblico di domani. Il progetto vuole incontrare l’esigenza degli studenti di migliorare gli strumenti in proprio possesso da una parte per fruire meglio della visione dello spettacolo, dall’altra per disporre di chiavi di lettura adeguate e per approfondire l’esperienza della visione dello spettacolo stesso. L’obiettivo è aiutare gli studenti ad acquisire maggiore dimestichezza con il mondo del teatro e a sviluppare il senso critico, per una fruizione più consapevole dello spettacolo teatrale. Tre le parti in cui si articola il progetto, con tre tipologie di incontri a seconda delle esigenze delle classi. Il percorso è rivolto agli studenti delle scuole secondarie di 1° grado e superiori. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Incontri di promozione e formazione del pubblico sui contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” L’illustrazione dei contenuti artistici della Stagione di Prosa “Tre per Te” 2013/2014 diventa occasione per avviare un percorso di avvicinamento al teatro, senza la pretesa di spiegarlo né classificarlo, ma con l’intento di offrire al pubblico di domani l’opportunità di fruire in modo consapevole dell’esperienza teatrale. Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione. Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita. 52 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI CHI È DI SCENA? Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2013/2014 Incontri di approfondimento sugli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” 2013/2014 a cura di Chiara Merli INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 53 DANIEL PENNAC A PIACENZA Tra pagina scritta e palcoscenico Progetto collegato all’ospitalità degli spettacoli Journal d’un corps e Come un romanzo per le scuole secondarie di 1° grado e secondarie superiori per le scuole primarie e secondarie di 1° grado L’esperienza maturata da Teatro Gioco Vita nell’ambito dell’educazione al teatro, nel corso di tanti anni e nel contatto con numerose scuole, ha dimostrato come per gli studenti sia importante potersi avvicinare al teatro gradualmente e in modo consapevole. Ciò è ancora più vero per quanto riguarda i giovanissimi spettatori, che dimostrano di partecipare più direttamente, e con maggior coinvolgimento, all’esperienza teatrale se adeguatamente preparati e introdotti alla scoperta dei linguaggi della scena, delle peculiarità del testo e della rappresentazione, della stessa magia del teatro. Per questi motivi, Teatro Gioco Vita offre alle classi che assisteranno agli spettacoli della Rassegna di Teatro Scuola “Salt’in Banco” la possibilità di realizzare, in orario scolastico e presso le sedi scolastiche, incontri propedeutici alla visione degli spettacoli, cui potranno seguire incontri di approfondimento, da concordarsi direttamente con i docenti di riferimento delle classi interessate. Il progetto è rivolto ai ragazzi delle scuole primarie e secondarie di 1° grado. I contenuti e le modalità del progetto saranno calibrati a seconda dell’età e degli interessi degli studenti coinvolti. Incontri propedeutici alla visione degli spettacoli Gli incontri precedenti la visione della rappresentazione teatrale sono finalizzati a introdurre i temi dello spettacolo e facilitarne la comprensione. Incontri di approfondimento sugli spettacoli Gli incontri successivi alla visione dello spettacolo sono finalizzati a sviluppare alcuni nodi tematici e approfondire l’esperienza della visione. Programma e informazioni Gli incontri si svolgono presso le sedi scolastiche, di mattina o pomeriggio (date e orari da concordare con gli insegnanti delle classi interessate). La partecipazione è gratuita. Gli incontri possono essere proposti anche a più classi contemporaneamente. Il laboratorio intende accompagnare i ragazzi nella visione degli spettacoli in cartellone, allo scopo di rendere più consapevole la fruizione e di consentire l’approfondimento di temi e argomenti connessi alle rappresentazioni stesse. A conclusione del lavoro gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici forniti da Teatro Gioco Vita. La Stagione di Prosa “Tre per Te” vedrà ospite al Teatro Municipale di Piacenza Daniel Pennac con la sua lettura-teatrale Journal d’un corps, tratta dall’omonimo romanzo edito da Gallimard e pubblicato da Feltrinelli in Italia con il titolo Storia di un corpo: dai dodici agli ottantasette anni, un uomo tiene il diario di un suo corpo. Adattando il suo romanzo, per portarlo lui stesso alla ribalta, con la complicità di Clara Bauer, Daniel Pennac si serve di questo spettacolo per trasmettere il suo manifesto, quasi un nuovo manuale del saper vivere destinato a tutte le generazioni. La Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco” vedrà in cartellone Come un romanzo, conferenza/spettacolo di e con Giorgio Scaramuzzino, dal divertente saggio di Daniel Pennac. Oltre ad essere uno degli autori più amati degli ultimi anni, Pennac non ha dimenticato di essere un insegnante e in questo lavoro affronta dal punto di vista di scrittore e di educatore il problema di come si possano stimolare i giovani non tanto alla lettura in sé, quanto al piacere di essa. I due appuntamenti, insieme, costituiscono un’interessante occasione per gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado e superiori per conoscere meglio, attraverso il teatro, Daniel Pennac, autore prolifico non solo di romanzi e saggi critici, ma anche di racconti, sceneggiature per fumetti, drammaturgie teatrali, albi illustrati, scrittore attento ai temi dell’infanzia dalla cui penna sono usciti indimenticabili ritratti infantili. Uno scrittore molto amato dal pubblico, da sempre attento all’azione educativa, al vissuto e ai diritti propri dell’infanzia e dell’adolescenza, noto per la sensibilità sempre dimostrata nei confronti di coloro che meno riescono ad integrarsi all’interno delle istituzioni educative e per le strategie ideate e condivise per coinvolgere gli studenti meno “bravi” in termini strettamente scolastici e con- quistarli alla passione per la conoscenza. La visione degli spettacoli potrà essere arricchita con momenti di incontro e/o approfondimento che saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate e con la collaborazione degli artisti ospiti. Gli spettacoli Daniel Pennac JOURNAL D’UN CORPS - storia di un corpo di e con Daniel Pennac regia Clara Bauer scene, luci e costumi Oria Puppo animazione video Johan Lescure musiche Jean-Jacques Lemêtre produzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourg produttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per Laila srl in collaborazione con Il Funaro (in francese con sopratitoli in italiano) Teatro Municipale venerdì 21 febbraio 2014 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” / Altri Percorsi) Teatro dell’Archivolto COME UN ROMANZO - Da Daniel Pennac elaborazione drammaturgica Giorgio Scaramuzzino regia Giorgio Gallione con Giorgio Scaramuzzino Teatro Comunale Filodrammatici giovedì 13 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45 venerdì 14 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45 (Stagione di Teatro Scuola “Salt’in Banco) 54 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI La magia di Eduardo Il teatro di De Filippo e la drammaturgia del Novecento Progetto collegato alla visione degli spettacoli La grande Magia e Natale in casa Cupiello INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 55 Carlo Goldoni e il suo Teatro Un percorso attraverso l’opera del grande drammaturgo, tra Mondo e Teatro Progetto collegato alla visione dello spettacolo Il servitore di due padroni a cura di Chiara Merli a cura di Chiara Merli per le scuole secondarie superiori per le scuole secondarie superiori “La grande magia ci consegna l’immagine di un’Italia immobile, un Paese che si lascia scivolare in un insensato autoinganno. […] È palesemente dichiarato anche il gioco del metateatro, un espediente drammaturgico che è giusto ricordare al pubblico ma che mai sovrasta la finalità principale della commedia: raccontarci una storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla lente di una straordinaria poesia”. Così Luca De Filippo definisce il testo di cui è regista e protagonista nella stagione teatrale 2013/2014, una commedia in cui la consueta ironia eduardiana si fonde con un più cupo pessimismo, nel disegnare una vicenda che porta alla ribalta in modo sorprendente i temi del gioco, della magia e dell’illusione, nel loro rapporto con la realtà della vita. Natale in casa Cupiello, in scena con la regia e l’interpretazione di Fausto Russo Alesi in un allestimento innovativo e straordinario, offre l’occasione per approfondire da un punto di vista inedito la conoscenza di uno dei più noti capolavori del teatro di Eduardo, un testo che il regista definisce “un meraviglioso spartito musicale, un vibrante veicolo di comunicazione, profondità e poesia”. La magia di Eduardo è un percorso, articolato in tre incontri, che intende accompagnare gli studenti alla conoscenza dell’opera del grande drammaturgo napoletano, con particolare attenzione alla sua contestualizzazione nel panorama della letteratura teatrale novecentesca europea e, soprattutto, italiana (in questa direzione, saranno approfondite le affinità tra l’opera di De Filippo e quella di Pirandello). Il laboratorio analizzerà la poetica di Eduardo e il rapporto tra testo e messinscena, attraverso la visione di importanti allestimenti di opere dell’autore, tra le quali non si potrà prescindere dalla memorabile regia de La grande magia firmata da Giorgio Strehler nonché dagli allestimenti diretti e interpretati dallo stesso Eduardo. Programma e informazioni Il laboratorio intende accompagnare gli studenti alla conoscenza dell’opera di Eduardo De Filippo, e al contempo fornire strumenti utili alla comprensione dei fondamenti del linguaggio teatrale, con modalità e secondo livelli di approfondimento adeguati alle esigenze degli studenti dei diversi ordini di scuole. Gli incontri sono gratuiti. Gli spettacoli La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo LA GRANDE MAGIA di Eduardo De Filippo con Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi regia Luca De Filippo scene e costumi Raimonda Gaetani luci Stefano Stacchini produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Elledieffe Teatro Municipale martedì 5 novembre 2013 - ore 21 mercoledì 6 novembre 2013 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa ) Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo adattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi scene Marco Rossi luci Claudio De Pace musiche Giovanni Vitaletti Teatro Municipale martedì 18 marzo 2014 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Altri Percorsi ) Un progetto completo di educazione al teatro che si rivolga alle giovani generazioni non può certo prescindere da Goldoni, autore fondamentale nella storia del teatro italiano ma non solo, riformatore del teatro dal punto di vista della drammaturgia come della messinscena, artefice di un teatro umano, che si propone di essere specchio della società contemporanea, riflesso del mondo di cui è espressione e fotografia dell’uomo nel suo tempo. L’occasione per la proposta di un percorso “attorno a Goldoni” è offerta dallo spettacolo in cartellone Il servitore di due padroni, nell’interessante versione diretta da Antonio Latella: un testo fondamentale, agito dalle più celebri Maschere della tradizione, che offre l’occasione per indagare l’affascinante mondo della Commedia dell’Arte e allo stesso tempo anticipa temi e problemi che troveranno una precisa definizione nella grande riforma goldoniana. Programma e informazioni Il laboratorio intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo in cartellone e al contempo approfondire l’opera di un autore fondamentale nella storia della letteratura. Il percorso si articola in tre incontri, propedeutici e/o successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei quali verranno approfondite tematiche inerenti il testo goldoniano mediante il raffronto con altri capolavori dell’autore (da La locandiera alla Trilogia, ma non solo) e verranno analizzati frammenti di alcune storiche messinscene di testi del Veneziano, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza dell’opera di Goldoni e di imparare a “leggere” lo spettacolo teatrale nei suoi molteplici linguaggi. Gli incontri sono gratuiti. A conclusione del lavoro, gli insegnanti potranno proseguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici, forniti da Teatro Gioco Vita. Lo spettacolo Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Stabile del Veneto Fondazione Teatro Metastasio di Prato IL SERVITORE DI DUE PADRONI da Carlo Goldoni drammaturgia Ken Ponzio regia Antonio Latella con (in o.a.) Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Peraza Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi scene e costumi Annelisa Zaccheria luci Robert John Resteghini suono Franco Visioli assistente alla regia Brunella Giolivo Teatro Municipale martedì 7 gennaio 2014 - ore 21 mercoledì 8 gennaio 2014 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa ) INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI LEOPARDI, La POESIA DELLA SCENA ALLA RICERCA DI UN FUTURO INCERTO 56 Un percorso tra letteratura e teatro Adolescenti e giovani tra oggi e domani Progetto collegato alla visione dello spettacolo Operette morali Progetto collegato alla visione degli spettacoli <age> e Il sacro della primavera a cura di Chiara Merli 57 per le scuole secondarie superiori in collaborazione con per le scuole secondarie superiori Un grande classico della letteratura italiana incontra il teatro di un grande regista. La presenza, nel cartellone “Tre per Te”, delle Operette morali con la regia di Mario Martone (che per questa messinscena ha vinto prestigiosi premi, tra cui l’Ubu 2011, Oscar del teatro) offre un’occasione interessante per affrontare un percorso di approfondimento dell’opera di Giacomo Leopardi, attraverso l’insolito medium del teatro. Un testo che compendia la visione del mondo leopardiana - il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situa­zione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria - diventa lo spunto per un viaggio di approfondimento dell’opera leopardiana, seguendo, come scrive Ippolita Di Majo, dramaturg dello spettacolo, “l’urgenza, artistica e civile, di riandare alle origini della scrittura teatrale nazionale per interrogarsi sui suoi potenziali e i suoi limiti: da Al­fieri a Manzoni, appunto a Leopardi”. Programma e informazioni Il laboratorio, rivolto alle classi delle scuole di primo e secondo grado, intende accompagnare gli studenti nella visione dello spettacolo in cartellone e al contempo approfondire l’opera di un autore fondamentale nella storia della letteratura. Il percorso si articola in tre incontri, propedeutici e/o successivi alla visione dello spettacolo, nel corso dei quali verranno approfonditi temi e aspetti dell’opera di Leopardi, nonché problematiche relative alla messinscena, con particolare attenzione al lavoro di adattamento drammaturgico del testo letterario. Gli incontri sono gratuiti. A conclusione del lavoro, gli insegnanti potranno pro- seguire l’approfondimento in classe mediante l’utilizzo di schede e materiali didattici, forniti da Teatro Gioco Vita. Lo spettacolo Fondazione del Teatro Stabile di Torino OPERETTE MORALI di Giacomo Leopardi con (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin e cast in via di definizione adattamento e regia Mario Martone scene Mimmo Paladino costumi Ursula Patzak luci Pasquale Mari suoni Hubert Westkemper dramaturg Ippolita di Majo aiuto regia Paola Rota scenografo collaboratore Nicolas Bovey la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi - Milano) esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo Teatro Municipale martedì 25 marzo 2014 - ore 21 mercoledì 26 marzo 2014 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Prosa ) Il tema che quest’anno attraversa gli spettacoli della stagione di teatro danza è quello del disagio esistenziale che tocca i più giovani: uno stato di euforia e malessere, di sfrontatezza e assenza di limiti che è stato spesso raccontato in letteratura, nel cinema, in musica, a teatro e che oggi trova nella danza un nuovo potente veicolo di espressione. Non si tratta solo delle ben note “turbe adolescenziali”, che pure appartengono inevitabilmente all’età, ma di un portato generazionale che è proprio del nuovo secolo: è la fatica di vivere in una società “anziana” e stanca, che nega lo spazio vitale ai più giovani, è la paura del futuro, mai forte come in questi anni. Il progetto individua due spettacoli della stagione di teatro/danza e li propone agli studenti delle scuole superiori sia come occasione di incontro con un linguaggio teatrale non abitualmente frequentato com’è quello della danza contemporanea sia come possibilità di affrontare tematiche legate all’età dei ragazzi in modo certamente meno “istituzionale” ma sicuramente più spontaneo e libero. Pienamente dedicato all’adolescenza è lo spettacolo <age> del Collettivo Cinetico. Nove ragazzi tra i sedici e i diciannove anni raccontano se stessi e tutti gli stereotipi legati alla loro età, mettendo in scena una piccola selezione delle incognite, dei segreti e delle maree adolescenziali. Il Sacro della Primavera di Balletto Civile è una metafora del nostro tempo e di una generazione che attende obbligata allo stallo, osservata, spiata, pesata, vergine perché impossibilitata a fare da sola. Lo spettacolo è un urlo di rivolta pieno di energia, in cui le sonorità rock si sovrappongono alle note di Stravinskji. Programma e informazioni Ogni classe potrà scegliere uno o entrambi gli spettacoli. Nei giorni precedenti la rappresentazione un esperto incaricato da Teatro Gioco Vita (Roberto De Lellis, responsabile della programmazione di teatro/danza ed esperto di danza contemporanea) terrà un incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica della/e compagnia/e. Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine parteciperanno ad un confronto tra gli artisti e un esperto, che dai rispettivi punti di vista affronteranno i temi e le esperienze emerse nella rappresentazione. Le date degli incontri in classe saranno concordate con le classi interessate. Gli spettacoli CollettivO CineticO <AGE> coreografia Francesca Pennini drammaturgia Angelo Pedroni danza Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli, Chiara Minoccheri, Andrea La Motta, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Giulio Santolini, Demetrio Villani, Fabio Zangara Teatro Gioia venerdì 13 dicembre 2013 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Teatro/Danza) Balletto Civile/Fondazione Teatro Due IL SACRO DELLA PRIMAVERA da La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij danzato e creato da Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpano ideazione e coreografia Michela Lucenti incursioni sonore Maurizio Camilli Teatro Gioia venerdì 7 marzo 2014 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” - Teatro/Danza) 58 INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI LA SCENA CONTEMPORANEA FRANCESE Progetto collegato alla visione dello spettacolo Clôture de l’amour INCONTRI E PROGETTI FORMATIVI 59 SCS/STUDENTI-CRITICI-SPETTATORI Progetto educational collegato al 3° Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” ideazione progetto Simona Rossi con la collaborazione di Emma-Chiara Perotti incontri a cura di Chiara Merli per le scuole secondarie superiori si ringraziano le Compagnie ospiti del Festival per le scuole secondarie superiori La Stagione di Prosa “Tre per Te” vedrà ospite al Teatro Comunale Filodrammatici di Piacenza lo spettacolo Clôture de l’amour, scritto e diretto da Pascal Rambert, protagonista di spicco della scena francese dagli anni ‘80. Con questa pièce, che ha debuttato al Festival di Avignone nel 2011, Rambert ha vinto in Francia il premio della critica 2012 per la “Miglior creazione di un testo teatrale in lingua francese” e il Gran premio della drammaturgia 2012. Lo spettacolo è stato tradotto e rappresentato in tutto il mondo. Dopo essere stato rappresentato nella sua versione originale francese a Modena, nell’ambito del Festival Vie, edizione 2012, Pascal Rambert dirige in questa occasione due attori italiani, Luca Lazzareschi e Tamara Balducci. Direttore del parigino Théâtre de Gennevilliers, esploratore curioso del mondo, Rambert prosegue con Clôture de l’amour la sua personalissima indagine scenica. Lo spettacolo costituisce un’interessante occasione per gli studenti delle scuole secondarie superiori per conoscere meglio, attraverso una delle sue figure più rappresentative, la scena contemporanea francese. La visione dello spettacolo potrà essere arricchita con momenti di incontro e/o approfondimento che saranno definiti con gli insegnanti delle classi interessate e con la collaborazione di Emilia Romagna Teatro Fondazione e degli artisti ospiti, che potranno incontrare gli studenti e confrontarsi con loro sul lavoro di Rambert. Lo spettacolo Emilia Romagna Teatro Fondazione CLÔTURE DE L’AMOUR uno spettacolo di Pascal Rambert traduzione Bruna Filippi con Luca Lazzareschi, Tamara Balducci assistente alla regia Thea Dellavalle scene Daniel Jeanneteau direttore tecnico Robert John Resteghini produzione Emilia Romagna Teatro con il sostegno dell’Institut français nel quadro del progetto “Théâtre export” Teatro Comunale Filodrammatici martedì 10 dicembre 2013 - ore 21 mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 21 giovedì 12 dicembre 2013 - ore 21 (Stagione di Prosa “Tre per Te” / Altri Percorsi) Dopo la positiva esperienza del 2012, Teatro Gioco Vita riprende anche nel 2013 il progetto di educazione al teatro SCS/Studenti-Critici-Spettatori collegato al cartellone del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena”, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la partecipazione alla rassegna delle scuole superiori piacentine. La presenza di giovani agli spettacoli del Festival è stata fin dalla sua prima edizione qualitativamente e quantitativamente importante e si è pensato quindi di dare agli studenti ulteriori strumenti di lettura e interpretazione di tale esperienza teatrale. della/e compagnia/e. Tutti gli studenti della classe, con i loro insegnanti, assisteranno allo spettacolo e al termine incontreranno in teatro gli artisti in scena. Una volta tornati a scuola, quindi, potranno cimentarsi singolarmente o in gruppo nell’elaborazione di un testo critico sullo spettacolo a cui hanno assistito. La raccolta di tali recensioni sarà pubblicata sul sito internet del teatro e diffusa attraverso i canali informativi del Festival. Programma e informazioni Le date degli incontri in classe curati da Chiara Merli saranno concordati con gli insegnanti interessati. Il progetto è gratuito per la classe (lezioni degli esperti, partecipazione agli spettacoli, incontri con le Compagnie). Per ogni serata del Festival in cartellone saranno accettate 1 o 2 classi, compatibilmente con la disponibilità di posti (nelle serate in cui sono in programma due spettacoli, è preferibile che la classe segua entrambe le rappresentazioni). Il Festival Per il programma dettagliato delle serate e degli spettacoli in cartellone, vedi alle pagine 61-62. Il progetto La formula riprende quella già collaudata lo scorso anno. Ogni classe potrà scegliere una serata del programma. Nei giorni precedenti la rappresentazione un esperto incaricato da Teatro Gioco Vita (Chiara Merli) terrà un incontro a scuola per presentare il lavoro e la poetica 60 ALTRI PROGETTI L’OFFICINA DELLA FANTASIA ALTRI PROGETTI 61 IN COMPAGNIA DI... elmer e pina TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Laboratorio di teatro per bambini da 5 a 10 anni Ogni domenica incontra e gioca con un personaggio amico a cura di Federica Ferrari Laboratori di teatro per bambini da 3 a 7 anni e genitori a cura di Federica Ferrari per bambini per famiglie Teatro Gioco Vita prosegue nella Stagione 2013/2014 l’esperienza del laboratorio teatrale L’Officina della Fantasia avviata con successo nel 2011/2012. Ancora una volta il progetto sarà a ticolato in due moduli indipendenti e dal programma diversificato. Cos’è L’Officina della Fantasia? È prima di tutto un luogo dove i bambini incontrano altri bambini e, insieme, giocano a raccontare se stessi e gli altri. È inoltre un luogo dove si ascoltano e si raccontano le storie del mondo. Ma è anche un luogo pieno di tante e strane cose all’apparenza inutili. Eppure tutte queste cose un senso ce l’hanno: sono gli strumenti del teatro. Per tale motivo, questo luogo, è pieno di corpi, di musiche, di oggetti, di voci, di ombre, di silenzi e di tanto altro. Se in questo luogo dunque, i bambini incontrano gli strumenti del teatro ecco che subito diventa l’officina della fantasia. Senza nessuna pretesa formativa, e lontano dall’idea di darsi come scuola di teatro, il laboratorio teatrale L’Officina della Fantasia si propone semplicemente di essere un luogo, uno spazio, dedicato unicamente a favorire l’espressione del bambino. Un luogo fatto di regole e di libertà, di gioco e di lavoro. Un luogo fatto di bui attraversati da poetiche luci, di bianchi e neri invasi da miriadi di colori, di corpi pesanti duplicati dalle loro ombre leggere, di silenzi profondi pieni di voci misteriose. Un luogo senza forzature, di incontro e di scambio, dove il tempo scorre un po’ più lento. Ma soprattutto vuole essere un luogo dove attraverso i mille linguaggi del teatro il bambino può trovare nuove forme per il racconto di sé e per l’ascolto degli altri. Programma e informazioni 1° modulo mercoledì 20 novembre 2013 - ore 17 mercoledì 27 novembre 2013 - ore 17 mercoledì 4 dicembre 2013 - ore 17 mercoledì 11 dicembre 2013 - ore 17 Officina delle Ombre 2° modulo mercoledì 29 gennaio 2014 - ore 17 mercoledì 5 febbraio 2014 - ore 17 mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 17 mercoledì 19 febbraio 2014 - ore 17 Officina delle Ombre I due moduli sono indipendenti e dal programma diversificato, quindi un bambino può scegliere se frequentarne uno solo o entrambi. I singoli incontri avranno una durata di un’ora e mezza circa. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il 10 novembre 2013 per il 1° modulo ed entro il 19 gennaio 2014 per il 2° modulo (ogni modulo sarà attivato solo se sarà raggiunto un numero minimo di 10 partecipanti). Quota di partecipazione: 35 euro a modulo, da versare all’atto dell’iscrizione. Ehi! Bambino! Vieni... Coraggio... Entra... Un tuo amico ti sta aspettando e con lui tutti i suoi tanti amici. Vogliono giocare con te. A cosa? Non lo sai? A raccontare storie, al teatro delle ombre, al gioco del teatro, insomma. Allora, vieni? In compagnia di... è un laboratorio rivolto a bambini e a genitori insieme. Un personaggio a loro caro si staccherà dalle pagine del libro sulle quali normalmente vive, e dove il bambino lo ha conosciuto, per prendere vita sullo schermo del teatro d’ombre. Dopo essersi presentato, il nostro personaggio inviterà i bambini a giocare con lui… Sarà questo l’inizio di un percorso che condurrà il bambino alla scoperta e conoscenza delle tecniche del teatro d’ombre fino alla costruzione, assieme ai genitori, di una o più sagome che rappresenteranno gli amici del nostro personaggio. Sarà questo l’inizio di un percorso nello spazio della scena che coinvolgerà il bambino in una girandola di situazioni teatrali di grande semplicità ma di sicuro incanto dove gli sarà possibile giocare con il personaggio che è venuto ad incontrare, con i propri genitori e con tanti altri bambini. Sarà questo l’inizio di un percorso durante il quale nasceranno storie, avventure, viaggi che partendo dalle pagine di un libro si trasferiranno liberamente sulla scena, diventando il semplice pretesto per giocare tra bambini e adulti senza altri fini che il piacere dello stare insieme. In compagnia di... rappresenta un’occasione per bambini e genitori di partecipare e giocare in prima persona, e non solo in quanto spettatori, “al teatro”. Programma e informazioni In compagnia di... Pina sabato 14 dicembre 2013 - ore 15.30 domenica 15 dicembre 2013 - ore 15.30 Officina delle Ombre In compagnia di... Elmer sabato 25 gennaio 2014 - ore 15.30 domenica 26 gennaio 2014 - ore 15.30 Officina delle Ombre I singoli incontri avranno una durata di circa due ore. Quota di partecipazione: 10 euro a bambino da versare all’atto dell’iscrizione - i genitori sono invitati a lavorare insieme ai bambini (per gli adulti/accompagnatori, max 1 per bambino, la partecipazione è gratuita). Il costo è comprensivo dei materiali di consumo e i bambini avranno in omaggio le sagome costruite nel corso del laboratorio. Le iscrizioni dovranno pervenire entro il mercoledì precedente la data prescelta (ogni incontro si terrà solo se sarà raggiunto un numero minimo di 10 bambini - è previsto un numero massimo di 15 bambini partecipanti). venerdì 11 ottobre 2013 ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA Teatro Comunale Filodrammatici L’altra scena Festival di teatro contemporaneo 3a edizione Piacenza, ottobre 2013 mercoledì 2 ottobre 2013 mercoledì 16 ottobre 2013 mercoledì 9 ottobre 2013 Progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo “TEATRI DEL TEMPO PRESENTE” 7-8 chili Teatro Gioia - ore 19 e ore 21.30 Teatrino Giullare LA STANZA di Harold Pinter g interpretato e diretto da Teatrino Giullare g traduzione di Alessandra Serra g scene e maschere Cikuska g produzione Teatrino Giullare, CSS-Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia (Spettacolo finalista Premio Ubu 2010 Miglior scenografia) HAND PLAY Compagnia Mara Cassiani L’UOMO PERFETTO venerdì 18 ottobre 2013 sabato 12 ottobre 2013 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Compagnia Scimone Sframeli GIÙ di Spiro Scimone g con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Salvatore Arena g regia Francesco Sframeli g scena Lino Fiorito g disegno luci Beatrice Ficalbi g produzione Compagnia Scimone Sframeli, Festival delle Colline Torinesi, Théâtre Garonne Toulouse (Premio Ubu 2012 Miglior scenografia) venerdì 4, sabato 5, lunedì 7, martedì 8 ottobre 2013 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Carrozzeria Orfeo ROBE DELL’ALTRO MONDO drammaturgia Gabriele Di Luca g regia Alessandro Tedeschi, Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo g interpreti Gabriele Di Luca, Giulia Maulucci, Massimiliano Setti, Roberto Capaldo g musiche originali Massimiliano Setti g luci Diego Sacchi g costumi Nicole Marsano e Giovanna Ferrara g disegni e locandina Giacomo Trivellini g con il sostegno produttivo di Residenza Idra g produzione Carrozzeria Orfeo g in collaborazione con Teatro Excelsior di Reggello, Benevento Città Spettacolo, La Corte Ospitale, Teatro Stabile di Napoli e Napoli Teatro Festival Italia g con il contributo di Fondazione Cariplo Teatro Gioia - ore 21 Teatro Gioco Vita DONNA DI PORTO PIM Ballata per attore e ombre dal racconto Donna di Porto Pim di Antonio Tabucchi g un progetto di Tiziano Ferrari e Fabrizio Montecchi g con Tiziano Ferrari g adattamento, regia e scene Fabrizio Montecchi g oggetti e sagome Nicoletta Garioni g luci e suono Davide Rigodanza g assistente alla regia Lucia Menegazzo g produzione Teatro Gioco Vita - Teatro Stabile di Innovazione, Théâtre de Bourg en Bresse, Festival “L’altra scena” (Novità) Teatro Gioia - ore 19.30 e ore 22.30 Compagnia Carullo Minasi Teatro Gioia - ore 10 Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 SPAZI TEATRALI NON CONVENZIONALI THE END Giornata di studi tra architettura e teatro a cura di Massimo Ferrari Teatro Comunale Filodrammatici - ore 21 Tap Ensemble / Teatro delle Temperie DON GIOVANNI IN CARNE E LEGNO attori Nicola Cavallari, Eleonora Giovanardi, Gianluca Soren g guarattelle Luca Ronga g regia Ted Keijser g musiche e canzoni Andrea Mazzacavallo g disegno e realizzazione scene e guarattelle Brina Babini - Atelier della luna g maschere Andrea Cavarra g disegno luci Maddalena Maj g ombre Federica Ferrari g testo Nicola Cavallari e Luca Ronga g adattamento Ted Keijser e Tap Ensemble g costumi Licia Lucchese g produzione Tap Ensemble g in collaborazione con Teatro delle Temperie, Atelier della luna, La Bagatella, Macherà Babilonia Teatri di Valeria Raimondi e Enrico Castellani g con Valeria Raimondi e con Enrico Castellani, Luca Scotton g scene Babilonia Teatri/Gianni Volpe/Luca Scotton g luci e audio Babilonia Teatri/Luca Scotton g costumi Babilonia Teatri/Franca Piccoli g produzione Babilonia Teatri/CRT Centro di Ricerca per il Teatro in collaborazione con Operaestate Festival Veneto e Santarcangelo 40 g con il sostegno di Viva Opera Circus (Premio Ubu 2011 Migliore novità italiana/Ricerca drammaturgica, nomination Premio Ubu 2011 Spettacolo dell’anno) E ancora… Sete di Scena - bar, musica, installazioni SCS studenti-critici-spettatori - progetto educational per le scuole superiori Incontri con gli artisti Dopo-teatro DUE PASSI SONO regia, testi ed interpretazione Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi g scene e costumi Cinzia Muscolino g disegno luci Roberto Bonaventura g aiuto regia Roberto Bitto g collaborazione Giovanna La Maestra g produzione Il Castello di Sancio Panza (Spettacolo vincitore Premio Scenario per Ustica 2011 e Premio In-Box 2012) Apertura festival mercoledì 2 ottobre dalle ore 19 Informazioni: TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione Via San Siro 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected] - www.teatrogiocovita.it 64 STAGIONE DI PROSA TRE PER TE 2013/2014 Prosa - Teatro Municipale ore 21 5-6 novembre 2013 14 gennaio 2014 (fuori abbonamento) LA GRANDE MAGIA CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo di Eduardo De Filippo con Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi regia Luca De Filippo scene e costumi Raimonda Gaetani luci Stefano Stacchini produzione Teatro Stabile dell’Umbria, Elledieffe 3-4 dicembre 2013 Compagnia Corrado Abbati (Singin’ in the Rain) musical di Nacio Herb Brown esclusiva nazionale allestimento Up Stage Designs - London coreografie Giada Bardelli direzione musicale Maria Galantino regia Corrado Abbati Inscena produzioni 18-19 febbraio 2014 25-26 marzo 2014 RIII - RICCARDO TERZO OPERETTE MORALI Alessandro Gassmann di William Shakespeare traduzione e adattamento Vitaliano Trevisan con (in ordine di apparizione) Alessandro Gassmann, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Manrico Gammarota, Emanuele Maria Basso, Sabrina Knaflitz, Marco Cavicchioli, Marta Richeldi, Sergio Meogrossi e con la partecipazione di Paila Pavese ideazione scenica e regia Alessandro Gassmann scene Gianluca Amodio costumi Mariano Tufano musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi light design Marco Palmieri videografia Marco Schiavoni produzione Teatro Stabile del Veneto “Carlo Goldoni”, Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Società per Attori IL RITORNO A CASA di Harold Pinter traduzione Alessandra Serra regia Peter Stein scenografia Ferdinand Woegerbauer costumi Anna Maria Heinreich assistente alla regia Carlo Bellamio con (in ordine di apparizione) Paolo Graziosi, Alessandro Averone, Elia Schilton, Rosario Lisma, Andrea Nicolini, Arianna Scommegna 21 febbraio 2014 Daniel Pennac JOURNAL D’UN CORPS storia di un corpo 18 novembre 2013 Paolo Rossi 17-18 dicembre 2013 21-22 gennaio 2014 LA SCENA LA TORRE D’AVORIO Compagnia Enfi Teatro Luca Zingaretti di Cristina Comencini con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti, Stefano Annoni regia Cristina Comencini scene e costumi Paola Comencini produzione Michele Gentile di Ronald Harwood traduzione di Masolino d’ Amico con Peppino Mazzotta, Gianluigi Fogacci, Francesca Ciocchetti, Caterina Gramaglia scene Andrè Benaim costumi Chiara Ferrantini luci Pasquale Mari regia Luca Zingaretti produzione Zocotoco srl Emilia Romagna Teatro Fondazione Teatro Stabile del Veneto Fondazione Teatro Metastasio di Prato IL SERVITORE DI DUE PADRONI da Carlo Goldoni regia Antonio Latella drammaturgia Ken Ponzio con (in o.a.) Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Peraza Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi scene e costumi Annelisa Zaccheria luci Robert John Resteghini suono Franco Visioli assistente alla regia Brunella Giolivo di Giacomo Leopardi con (in ordine alfabetico) Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin e cast in via di definizione adattamento e regia Mario Martone scene Mimmo Paladino costumi Ursula Patzak luci Pasquale Mari suoni Hubert Westkemper dramaturg Ippolita di Majo aiuto regia Paola Rota scenografo collaboratore Nicolas Bovey la musica per il Coro di morti nello studio di Federico Ruysch è di Giorgio Battistelli (Casa Ricordi - Milano) esecuzione Coro del Teatro di San Carlo diretto da Salvatore Caputo ALTRI PERCORSI - Teatro Municipale ore 21 Teatro Metastasio Stabile della Toscana Spoleto56 Festival dei 2Mondi 7-8 gennaio 2014 Fondazione del Teatro Stabile di Torino Massimo De Francovich 6-7 febbraio 2014 Silvio Orlando IL NIPOTE DI RAMEAU di Denis Diderot adattamento Edoardo Erba e Silvio Orlando con Silvio Orlando, Amerigo Fontani, Maria Laura Rondanini clavicembalista Luca Testa scene Giancarlo Basili costumi Giovanna Buzzi regia Silvio Orlando produzione Cardellino srl L’AMORE È UN CANE BLU la conquista dell’Est di e con Paolo Rossi scritto con Stefano Dongetti, Alessandro Mizzi in collaborazione con Riccardo Piferi con la supervisione di Gaia Rayneri musiche originali composte da Emanuele Dell’Aquila ed eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso (Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefan Bembi, Denis Beganovic, Mariaberta Blašković, David Morgan) produzione La Corte Ospitale 10, 11, 12 dicembre 2013 Teatro Comunale Filodrammatici Emilia Romagna Teatro Fondazione CLÔTURE DE L’AMOUR uno spettacolo di Pascal Rambert traduzione Bruna Filippi con Luca Lazzareschi, Tamara Balducci assistente alla regia Thea Dellavalle scene Daniel Jeanneteau direttore tecnico Robert John Resteghini produzione Emilia Romagna Teatro con il sostegno dell’Institut français nel quadro del progetto “Théâtre export” di e con Daniel Pennac regia Clara Bauer scene, luci e costumi Oria Puppo animazione video Johan Lescure musiche Jean-Jacques Lemêtre produzione C.I.C.T. / Théâtre des Bouffes du Nord coproduzione Les Théâtres de la Ville de Luxembourg produttore delegato per l’Italia Roberto Roberto per Laila srl in collaborazione con Il Funaro 18 marzo 2014 Piccolo Teatro di Milano - Teatro d’Europa NATALE IN CASA CUPIELLO di Eduardo De Filippo adattato, diretto e interpretato da Fausto Russo Alesi scene Marco Rossi luci Claudio De Pace musiche Giovanni Vitaletti 15 aprile 2014 Oblivion OBLIVION SHOW 2.0 il sussidiario gli Oblivion sono Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli regia Gioele Dix musiche Lorenzo Scuda testi Davide Calabrese e Lorenzo Scuda produzione Il Rossetti - Teatro Stabile del Friuli-Venezia Giulia e Malguion srl 66 STAGIONE DI PROSA 13 dicembre 2013 14 febbraio 2014 <AGE> CALORE coreografia Francesca Pennini drammaturgia Angelo Pedroni danza Luca Cecere, Carolina Fanti, Gloria Minelli, Chiara Minoccheri, Andrea La Motta, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Giulio Santolini, Demetrio Villani, Fabio Zangara Compagnia Enzo Cosimi 31 gennaio 2014 regia, coreografia, scena, costumi Enzo Cosimi musiche a cura di Enzo Cosimi disegno luci Stefano Pirandello interpreti Francesco Marilungo, Riccardo Olivier, Francesca Penzo, Alice Raffaelli nell’ambito del Progetto Ric.Ci. - Reconstruction Italian Contemporary Choreography Anni Ottanta-Novanta JOSEPH 7 marzo 2014 Alessandro Sciarroni invenzione, performance Alessandro Sciarroni drammaturgia e studio dei processi prodigiosi Antonio Rinaldi immagine del progetto Roberto Foddai produzione Teatro Stabile delle Marche/ Corpoceleste_C.C.00# coproduzione Officina Concordia, Comune di San Benedetto del Tronto (AP) Balletto Civile/Fondazione Teatro Due IL SACRO DELLA PRIMAVERA DISPLAY da La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij danzato e creato da Andrea Capaldi, Ambra Chiarello, Andrea Coppone, Massimiliano Frascà, Francesco Gabrielli, Sara Ippolito, Francesca Lombardo, Carlo Massari, Gianluca Pezzino, Livia Porzio, Emanuela Serra, Giulia Spattini, Chiara Taviani, Teresa Timpano ideazione e coreografia Michela Lucenti incursioni sonore Maurizio Camilli ideazione e coreografia Davide Calvaresi con Davide Calvaresi visione Valeria Colonnella in collaborazione con Davide Calvaresi_7-8 chili un progetto 7-8 chili PASS STUDENTI - Altri Percorsi + 2 spettacoli di Prosa + 1 spettacolo di Teatro Danza (6 spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 1 al Teatro Gioia) - Galleria euro 75, Loggione euro 45 PASS STUDENTI PROSA - 4 spettacoli di Prosa (4 spettacoli al Municipale: La Grande Magia, Il ritorno a casa, Il servitore di due padroni, Operette morali) - Galleria euro 39 (posto assegnato la sera stessa) ALTRI PERCORSI (4 spettacoli al Municipale e 1 al Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 48, Loggione euro 23 TEATRO DANZA (4 spettacoli al Teatro Gioia) - Euro 25 2 PER TE Prosa + Altri Percorsi (12 spettacoli al Municipale e 1 al Comunale Filodrammatici) - Galleria euro 120, Loggione euro 80 2 PER TE DANZA Altri Percorsi + Teatro Danza (4 spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 4 al Teatro Gioia) - Galleria euro 60 3 PER TE Prosa + Altri Percorsi + Teatro Danza (12 spettacoli al Municipale, 1 al Comunale Filodrammatici e 4 al Teatro Gioia) - Galleria euro 150, Loggione euro 100 XVIII RASSEGNA DI TEATRO PER LE FAMIGLIE domenica 10 novembre 2013 - ore 16.30 TEATRO GIOIA Teatro Gioco Vita sabato 25, domenica 26 gennaio 2014 - ore 15.30* OFFICINA DELLE OMBRE Teatro Gioco Vita Dall’opera di Max Velthuijs teatro d’attore e teatro d’ombre - durata: 45’ - da 2 a 5 anni (spettacolo a pubblico limitato con posti non numerati, prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni sarà effettuata una seconda recita alle ore 18) Incontra e gioca con un personaggio amico laboratorio di teatro per bambini e genitori - durata 120’ - da 3 anni (*pubblico limitato, iscrizione obbligatoria) RANOCCHIO domenica 17 novembre 2013 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Giallomare Minimalteatro C’ERA DUE VOLTE Il brutto anatroccolo teatro d’attore, oggetti, computer graphic in video proiezione durata: 60’ - da 4 anni domenica 1 dicembre 2013 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Michele Cafaggi L’OMINO DELLA PIOGGIA Una notte tra acqua, bolle e sapone clownerie, pantomima, bolle di sapone - durata: 60’ - da 3 anni sabato 14, domenica 15 dicembre 2013 - ore 15.30* OFFICINA DELLE OMBRE Teatro Gioco Vita SPECIALE STUDENTI - INFORMAZIONI ABBONAMENTI 67 A TEATRO CON MAMMA E PAPà TEATRO DANZA - Teatro Gioia ore 21 CollettivO CineticO TEATRO PER LE FAMIGLIE Gli abbonamenti sono in vendita da martedì 24 settembre 2013. BIGLIETTI Prosa al Municipale - Galleria euro 13 Altri Percorsi al Municipale - Galleria euro 11 (per lo spettacolo di Paolo Rossi sono in vigore i prezzi della Prosa) Teatro Danza al Teatro Gioia e Altri Percorsi al Comunale Filodrammatici - Euro 10 Prevendita da martedì 29 ottobre 2013. L’ALTRA SCENA Biglietti - Euro 5 (per lo spettacolo Giù euro 10) Pass 8 serate - Euro 30 Prevendita da martedì 24 settembre 2013. PRE/VISIONI Biglietti - Platea/Galleria euro 5 Per poter usufruire delle offerte Speciale Studenti è necessario rivolgersi all’Ufficio Scuola di Teatro Gioco Vita. Per i gruppi scolastici sono previste facilitazioni e/o gratuità per gli insegnanti/ accompagnatori. IN COMPAGNIA DI… PINA Incontra e gioca con un personaggio amico laboratorio di teatro per bambini e genitori - durata 120’ - da 3 anni (*pubblico limitato, iscrizione obbligatoria) lunedì 6 gennaio 2014 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Teatro del Piccione ROSASPINA Una bella addormentata teatro d’attore con inserti di figura - durata: 60’ - da 4 anni domenica 19 gennaio 2014 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Cà Luogo d’Arte STORIE FRUTTUOSE Liberamente ispirato a Piccolo Bruco Mai Sazio e a Zuppa di Sasso teatro d’attore - durata: 60’ - da 3 anni Abbonamenti/carnet a 5 spettacoli Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito (senza posto a sedere) - da 3 a 15 anni euro 25 intero, 20 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 35 intero, 30 ridotto nonni/nonne IN COMPAGNIA DI… ELMER domenica 2 febbraio 2014 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Teatro del Canguro LA BELLA E LA BESTIA teatro di figura - durata: 50’ - da 5 anni domenica 16 febbraio 2014 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Il baule volante ATTENTO PIERINO… ARRIVA IL LUPO! Tratto da “Pierino e il lupo” di Sergej Prokofiev teatro d’attore e pupazzi animati a vista - durata: 50’ - da 3 anni domenica 23 marzo 2014 - ore 16.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Teatro Gioco Vita CIRCOLUNA L’unico circoteatro d’ombre al mondo teatro d’ombre e teatro d’attore - durata: 40’ - da 2 a 5 anni (spettacolo a pubblico limitato con posti non numerati, prenotazione obbligatoria - in caso di esubero di adesioni sarà effettuata una seconda recita alle ore 18) sabato 12 aprile 2014 - ore 20.30 TEATRO COMUNALE FILODRAMMATICI Teatro Gioco Vita IL CIELO DEGLI ORSI Due storie di Wolf Erlbruch teatro d’ombre e teatro d’attore - durata: 50’ - da 2 a 5 anni PRIMA NAZIONALE Biglietti Bambini/Ragazzi - fino a 3 anni ingresso gratuito - da 3 a 15 anni euro 7 intero, 6 ridotto fratelli/sorelle Giovani/Adulti - euro 9 intero, 8 ridotto nonni/nonne Famiglie con due o più bambini residenti nel Comune di Piacenza - a partire dal secondo figlio gratis (del costo si farà carico il Comune di Piacenza - Assessorato Nuovo welfare e sostegno alle famiglie - Servizio Programmazione) Laboratori - euro 10 a bambino (adulti/accompagnatori, max 1 per bambino, gratis) Prevendita da martedì 29 ottobre 2013. OLTRE IL SIPARIO 68 E ANCORA... ALTRI PROGETTI DI FORMAZIONE E INFORMAZIONE TEATRALE DITELO ALL’ATTORE Incontri con i protagonisti della Stagione di Prosa del Teatro Municipale di Piacenza a cura di Enrico Marcotti PROTOCOLLO D’INTESA CON IL PICCOLO TEATRO DI MILANO Attività collegate all’ospitalità dello spettacolo Natale in casa Cupiello al Teatro Municipale RESIDENZA ARTISTICA DELLA COMPAGNIA DIURNI E NOTTURNI Nuova produzione e laboratorio teatrale per ospiti e operatori dei Centri Diurni e delle Comunità dell’Unità di Riabilitazione del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Piacenza a cura di Lucia Vasini PRE/VISIONI Giovani artisti delle scuole di teatro, laboratori e azioni teatrali, esperienze di residenza artistica LE STAGIONI DELLA VITA III Edizione: Giovani generazioni e disagio esistenziale Percorso formativo e di aggiornamento collegato al cartellone di Teatro Danza per insegnanti, studenti, educatori e operatori del settore sociale L’ARTE IMMATERIALE Parte III - Ombre e altri fantasmi della scena Laboratorio internazionale sull’ombra e il teatro d’ombre per marionettisti, attori, tecnici, scenografi, registi a cura di Fabrizio Montecchi, Nicoletta Garioni e Federica Ferrari PSICHIATRIA E PSICOANALISI A TEATRO Incontri sugli spettacoli della Stagione Teatrale 2013/2014 a cura di Giovanni Smerieri NIDI D’OMBRA - Parte III Corso di aggiornamento per il personale dei nidi d’infanzia del Comune di Piacenza a cura di Nicoletta Garioni e Federica Ferrari WORKSHOP DI DANZA CONTEMPORANEA per gli allievi delle scuole di danza piacentine a cura delle compagnie ospiti del cartellone di Teatro Danza SPAZI TEATRALI NON CONVENZIONALI Giornata di studi tra architettura e teatro nell’ambito del Festival di teatro contemporaneo “L’altra scena” a cura di Massimo Ferrari ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA Dalla stagione teatrale 2011/2012 è attiva, su proposta e iniziativa di alcuni abbonati e spettatori particolarmente affezionati, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita, che intende sostenere, promuovere, sviluppare e diffondere l’importante attività che Teatro Gioco Vita svolge a vari livelli (prosa, teatro ragazzi, teatro scuola, teatro per le famiglie, produzione e distribuzione di spettacoli, laboratori e formazione). Tra gli scopi e le finalità dell’Associazione, la promozione di iniziative di ricerca e divulgazione della cultura teatrale, anche mediante l’organizzazione di convegni, manifestazioni, concorsi a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale; il patrocinio di manifestazioni che possano favorire la conoscenza e la diffusione delle attività di Teatro Gioco Vita; la realizzazione di iniziative editoriali, in stampa, video o altro, di studio e di approfondimento riguardanti la cultura e l’attività teatrale; la promozione di iniziative, in Italia e all’estero, per la diffusione della cultura e del patrimonio culturale e artistico di Teatro Gioco Vita. In sintesi, l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita vuole valorizzare il teatro sul piano culturale, sociale e promozionale a favore di tutta la cittadinanza. Associazione Amici del Teatro Gioco Vita Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza - Tel. 0523.315578 - Fax 0523.338428 - [email protected] 34a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA Stagione Teatrale 2013/2014 ASSOCIAZIONE AMICI DEL TEATRO GIOCO VITA DIREZIONE GENERALE SPETTACOLO DAL VIVO