Dipartimento di Architettura di Alghero - Università degli studi di Sassari Piano e Progetto Analisi dei sistemi urbani e territoriali Programma Da qualche parte bisogna cominciare... Il corso ed il laboratorio correlato si fondano sull’assunto che non esistono “ricette” per affrontare il progetto di ri/definizione o di de/costruzione dello spazio. Lo spazio non è un foglio di carta bianca su cui imprimere un segno, quando possibile, indelebile e questo costringe a fare i conti con il concetto di contesto. Il contesto si intende composto di elementi, si intende dinamico. Vuol dire discutere di regole e di dati, vuol dire affrontare il governo di uno sviluppo o ancor meglio di un’evoluzione più o meno prevista, voluta o desiderata. In parole semplici bisogna tener conto del rigore della teoria e della fluidità della pratica. Il concetto che qui si affronta è quello di una rete complessa che costituisce il territorio in tutte le sue declinazioni, tra queste in particolare il paesaggio, e su cui si può intervenire ricorrendo a quella che viene usata come riferimento metaforico per gli interventi urbanistici e territoriali: una rete di virus ed enzimi (Rizzi, 2005). Gli enzimi sono sostanze organiche e proteiche che agiscono come catalizzatori in varie reazioni bio-chimiche mentre per virus vi sono due significati: da una parte individuano quei microorganismi che hanno la capacità di penetrare nelle cellule di altri organismi attraverso filtri per poi moltiplicarsi molto rapidamente, dall’altra sono elementi di software in grado una volta “eseguiti” di infettare dei file in modo da riprodursi facendo copia di se stessi, non sempre risultano “distruttivi o gravemente dannosi” ma sempre “parassiti” per il sistema che li ospita. Gli elementi “virus” saranno allora quelle infrastrutture che modificano sia distruggendo che trasformando. Gli elementi “enzimi” invece saranno i catalizzatori: provocando una reazione vivace o fungendo da attrattore, generano e guidano nuove dinamiche di s v i l u p p o o e v o l u z i o n e . Il territorio e’ il contesto. In rapporto a questo ci sono dati che sono ormai di dominio universale: come il tasso di urbanizzazione mondiale e quello di crescita demografica. Le aree urbane sono potenti catalizzatori dei flussi di migrazione sia locale che globale. Sono noti i temi ad esse correlati: qualità’ e stili di vita, usi e consumi delle risorse non rinnovabili, inquinamento, disgregazione sociale ecc. Questo scenario globale sarà esplorato nel corso attraverso il tema della raccolta, smaltimento e riciclo del prodotto della quotidianità’: la spazzatura, i rifiuti che produciamo espellendoli in una massa incombente che cresce esponenzialmente. Un tema che centrale nelle discipline bio-chimiche o ingegneristiche o ecologiche viene trascurato dall’urbanistica e dall’architettura. Ci si propone di comprendere, esplorando un caso studio specifico, come non possa esserci quasi mai l’astrazione del “segno assoluto” che territory still matters ( Hirst, 2004). Studentesse e studenti dovranno affrontare l’elaborazione di ipotesi progettuali di impianti coerenti con il progetto urbanistico. Si cimenteranno nella lettura delle dimensioni territoriali e pianificatorie alla diversa scala. Il percorso dovrà’ avere il suffragio di almeno un “pilastro” teorico e di uno o più riferimenti architettonici realizzati. Analisi In questa fase ricorrendo a tecniche di verse si valuta la propria lettura a confronto con quella già elaborata da altri, comunque ci si confronta con i diversi livelli dal livello fisico a quello pianificatorio. Obiettivo della fase di analisi/in gruppo Lettura ed interpretazione dei caratteri significativi del contesto e delle regole che lo governano. Questo servirà’ a definire la possibilità’ di “ri/scrivere” spazio e regole. Progetto Il progetto appare evidente dalle premesse che verra’ elaborato attraverso un continuo confronto con l’analisi. Anche se per comodità nella didattica le fasi saranno distinte in fase di analisi e fase di progetto. Obiettivo del progetto/ individuale Definizione di un’azione di pianificazione orientata che esprima le condizioni necessarie capaci ad esprimere compiutamente il t e m a d i p r o g e t t o . Proprie riflessioni sul rapporto del progetto con i significativi principi di organizzazione dello spazio. Valutazione degli effetti dell’ipotesi progettuale sulle dinamiche secondo il concetto di rete di enzimi e virus. 1 / 2 | Pagina scaricata dall'url: Didattica/Insegnamenti-2010-2011/Architettura/Piano Modalità d'esame Elaborati d’esame a a n a l i s i / g r u p p o Potra’ essere elaborata un’unica tavola formato A1 oppure piu’ tavole formato A3 che costituiranno un piccolo Atlante di analisi urbana e territoriale. Elaborazione schemi interpretativi, planimetrie e diagrammi dovranno essere ad opportuna scala. Come sintesi finale si dovrà definire un’ipotesi o concetto di Piano. p r o g e t t o / i n d i v i d u a l e 1 o più tavole formato A1 in cui vengano esplicitate tutte le intenzioni progettuali sul tema: localizzazione e progettazione di un sistema raccolta, smaltimento e/ riciclo rifiuti; relazione breve sui principi ispiratori e descrizione del progetto Le tavole dovranno essere a scala opportuna ricordando il semplice principio: piante sezioni e prospetti. Bibliografia Christopher Alexander, 1967, Note sulla sintesi della Forma, Saggiatore, Milano Andrea Branzi, 2006, Modernita’ debole e diffusa, Skira, Milano Jane Jacobs, 2000 Vita e morte delle grandi citta’. Saggio sulle metropoli americane, Einaudi, Torino (con la prefazione di Carlo O l m o ) Franco Farinelli, 2007, L’invenzione della terra, Sellerio editore, Palermo Paolo Sica, 1970, L’immagine della citta’ da Sparta a Las Vegas, Laterza, Bari Paola Rizzi, 2004, Giochi di citta’, la meridiana, Molfetta Wackernagel Mathis, Rees William, L'Impronta Ecologica. Come ridurre l'impatto dell'uomo sulla Terra, Ed. Ambiente, Milano, 2008 2 / 2 | Pagina scaricata dall'url: Didattica/Insegnamenti-2010-2011/Architettura/Piano