DESCRIZIONE
la Volpe
L’animale ha sempre avuto un rapporto
molto conflittuale con l’uomo a causa della
sua invadenza. Rappresenta comunque
un’interessante indirizzo venatorio.
Nome comune
Volpe
Nome scientifico
Vulpes vulpes
Classificazione
- Classe: Mammiferi (6 mammelle)
- Superordine: Laurasiatheria
- Ordine: Carnivori
- Sottordine: Caniformi
- Famiglia: Canidi
- Tribù: Volpini
- Genere: Vulpes
- Specie: Vulpes (Linneo, 1758)
Caratteri distintivi
Piccolo canide, predatore, stanziale.
Maschi poco più grandi delle femmine. Lunghezza
adulto volpe rossa circa 130 cm, coda compresa.
Peso circa 10 kg. La volpe rossa è la più grossa
Caratteristiche della specie
delle sottospecie diffuse in tutto il mondo.
Vive solitamente in coppia e la stessa tende a
riformarsi ogni anno.
Predatore opportunista.
Orecchie grandi sempre erette e grossa coda sono le
note caratteristiche dell’animale.
Animale generalista, oltre che con la predazione si
nutre con tutto quello che trova con facilità e basso
dispendio di energia, caratteristica che ne ha favorito
la grande diffusione.
Molto spesso il piccolo canide viene etichettato con il
termine di “nocivo”, spesso a torto.
Continente di origine
Con il termine “volpe” si fa riferimento ad oltre 20
specie presenti in tutto il mondo. È ovunque.
In Europa si parla di volpe rossa. Autoctona.
Habitat naturale
Animale estremamente adattabile e generalista. Lo si
trova in ogni situazione, dalla bassa montagna alla
pianura, e persino in aree urbane.
Paesi in cui è diffuso
Praticamente in tutto il mondo, nelle sue sottospecie.
Dalla tundra artica all’Africa. La volpe rossa è però
patrimonio quasi esclusivamente europeo.
Diffusione
La buona prolificità unita alle abitudini alimentari
generaliste ne sta tutt’ora favorendo la diffusione,
arrivata a ridosso delle aree urbane grazie (o per
colpa) delle discariche che rappresentano un’ottima
fonte di cibo.
Paesi in cui si caccia
Condizioni climatiche
di caccia
Tipologia di caccia
Tutti i paesi in cui è presente.
La caccia alla volpe, pur con sistemi diversi, la si
pratica quasi tutto l’anno, estate e inverno.
In battuta: con cani da seguita o da tana con fucili a
canna liscia.
All’aspetto: con armi rigate ma anche con fucili a
canna liscia.
CANI DA CACCIA
Cani da seguita
Segugi di tutte le razze, beagles, griffoni
Cani da tana
Bassotti, jagt terrier, jack russel
Carabine a canna rigata a ripetizione manuale munite di ottica di puntamento per chi
pratica l’aspetto.
Tipologia
Fucili ad anima liscia nella tipologia preferita dal cacciatore, sovrapposto, doppietta o
automatico, per le altre forme di caccia.
Per i fucili a canna liscia il calibro da usarsi sarebbe il calibro 12, ma anche il calibro 20 può
ben servire.
Calibri
Per i fucili rigati preferire i piccoli calibri, dal calibro 222 Remington fino anche al calibro 243
Winchester. Inutile e dannoso per la spoglia salire oltre con il calibro.
Cariche medio/pesanti del fucile a canna liscia caricate con
piombo mai al di sotto del N°4, per scendere fino allo 0.
Tipologia
RC 40, cartuccia semi magnum da 40 grammi di piombo n. 4
I proiettili delle armi rigate è preferibile siano duri per non rovinare
troppo la spoglia.
Esempi di caricamenti Remington e Winchester del calibro .243
Note
È consigliabile evitare l’utilizzo di proiettili espansivi (nosler ballistic tip o similari) che
potrebbero essere causa di ferite solo superficiali e molto sensibili a qualsiasi ostacolo,
anche minimo, frapposto tra tiratore e bersaglio
DESCRIZIONE
Specie
cacciabili: la
Gazza
Pur non essendo oggetto di caccia specialistica, è inserita fra le specie cacciabili a scopo di
contenimento, a causa dei terribili massacri che crea fra i più piccoli volatili, divorandone i
nidiacei
Nome comune
Gazza (o Gazza Ladra)
Nome scientifico
Pica Pica
Classificazione
- Classe: Uccelli
- Ordine: Passeriformi
- Famiglia: Corvidi
- Sottofamiglia: Gazze
- Genere: Pica
- Specie: Pica Pica (Linnaeus 1758)
Caratteri
distintivi
Il suo piumaggio inconfondibile è bianco e nero e ha dei riflessi che possono variare, a seconda della
luce, dal grigio al verde metallico. I sessi non si distinguono esteriormente. Le gazze raggiungono un
peso che va dai 200 ai 250 g e sono generalmente lunghe circa 45 cm.
Caratteristiche
della specie
Specie per lo più solitaria nell’età adulta, la si vede a coppie nel periodo riproduttivo dato che entrambi
i genitori si prendono cura del nido e della prole. Sono notoriamente animali molto scaltri, opportunisti
in sommo grado, abituati a vivere vicino all’uomo, attratti dagli oggetti luccicanti. La loro fama di
“ladre” forse è da attribuirsi al fatto che spesso sono state osservate mentre nascondevano oggetti
metallici, o forse perché per natura depredano in maniera distruttiva i nidi degli altri uccelli.
Continente di
origine
Eurasia
Habitat naturale Qualsiasi tipo di ambiente antropizzato fra città e campagna, purché un poco boscato e con essenze
spinose e siepi nei paraggi.
Paesi in cui è
diffuso
Tutti quelli del Paleartico, isole comprese.
Diffusione
Per spontaneo irradiamento naturale
Paesi in cui si
caccia
Occasionalmente in tutti, a causa dei danni che porta ad alcune specie di avifauna minore.
Condizioni
climatiche di
caccia
Praticamente tutte.
Tipologia di
caccia
La caccia alla gazza è per lo più occasionale e da appostamento estemporaneo, diventa specialistica in
caso di gestione delle specie opportuniste, alle quali appartiene.
È oggetto anche di cattura attraverso Gabbie Larsen da parte degli organi di gestione del territorio, per
contenerne il numero.
ARMI:
Tipologia
Esempi Semiautomatici – Sovrapposti
Fucili semiautomatici o basculanti in calibro 12 o calibro 20 non troppo pesanti, adatti sia alla caccia vag
appostamento temporaneo, con canne dalla strozzatura media da *** o ** al massimo, per tiri che possono
volo di passata che a fermo.
MUNIZIONI
RC2 cartuccia da 34 grammi in piombo 8
Fiocchi PL 34 cartuccia da 34 grammi in piombo 7
Calibri:
Munizioni nei rispettivi calibro 12 e Calibro 20
Tipologia
Normali cartucce da caccia dei calibri di riferimento, non troppo leggere in quanto la specie in
questione si dimostra coriacea e resitente. Parliamo quindi di munizioni che vanno dai 34 ai 36 grammi
di piombo n. 8 o 7 per il calibro 12 e da 22 o 24 grammi del 7 o 6 per un calibro 20. Da preferire
cartucce con contenitore e bossolo in plastica a chiusura stellare.
DESCRIZIONE
Nome comune Ghiandaia
Nome scientifico Garrulus Glandarius
Classificazione - Classe: Uccelli
- Ordine: Passeriformi
- Famiglia: Corvidi
- Sottofamiglia: Gazze
- Genere: Garrulus
- Specie: Garrulus Glandarius (Linnaeus 1758)
Caratteri distintivi La lunghezza corporea è attorno ai a 34/35 cm, la sua ampiezza alare compresa fra i
53/54 cm e il suo peso attorno ai 170 g. Il piumaggio è marrone rosso, le penne
remiganti e timoniere sono nere, le copritrici sono azzurre barrate di nero - molto belle e il groppone è bianco. Il suo dorso bianco diventa visibile particolarmente in volo. Vola
solitario o in piccoli gruppi a grande distanza l'uno dall'altro, non in stormi ed è in grado
di coprire grandi distanze in volo. Caratteristica ed udibile da grandi distanze la gamma
di richiami e versi che ne denunciano la presenza
Caratteristiche Specie per lo più solitaria nell’età adulta, può anche dare vita a piccole comunità, per lo
della specie più familiari. È onnivora, con una particolare predilezione per semi oleosi, ghiande (di
qui il nome) e tutte quelle fonti di proteine animali che riesce a reperire, dagli insetti, ai
topi, sino ad arrivare alle uova di altri uccelli e soprattutto, piccoli nidiacei. Specie di
grande intelligenza, grazie alla conservazione delle provviste in certi luoghi di raccolta è
in grado per tutto l'anno di mangiare il suo cibo preferito, le ghiande.
Continente di origine Eurasia
Habitat naturale Qualsiasi tipo di ambiente antropizzato e semi antropizzato fra città e campagna,
purché boscato e con essenze spinose e siepi nei paraggi. A differenza della gazza,
frequenta anche i boschi più fitti e profondi
Paesi in cui è diffuso Tutti quelli del Paleartico, isole comprese, sino all’Africa e al Giappone
Diffusione Per spontaneo irradiamento naturale
Paesi in cui si caccia Occasionalmente in tutti, a causa dei danni che porta ad alcune specie di avifauna
minore
Condizioni climatiche Praticamente tutte
di caccia
Tipologia di caccia Non esiste una forma di caccia specifica alla ghiandaia. Le si spara quando capita a
caccia di altro
ARMI
Tipologia
Fucili in calibro 12 o calibro 20
Esempi
Fucili che ci si trova ad utilizzare in altre cacce, semiautomatici o basculanti
MUNIZIONI
Calibri
Normali cartucce da caccia per calibro 12 o calibro 20
Tipologia
Cartucce di media carica, trattandosi comunque di selvatici piuttosto coriacei, 34 grammi di
piombo 8/7 per il calibro 12 e da 28 grammi in calibro 20, sempre in piombo 8/7
Fiocchi PL 34 cartuccia da 34 grammi in piombo 7
Winchester Standard calibro 20, cartuccia da 28 grammi di
piombo del n. 7
DESCRIZIONE Specie
cacciabili: la Cornacchia Grigia - Una presenza ormai
eclatante fra città e campagna, il cui numero sempre in espansione
sta mettendo in serio pericolo tante altre, piccole specie, per questo
oggetto di prelievo di contenimento
Nome comune Cornacchia Grigia
Nome scientifico Corvus Cornix
Classificazione - Classe: Uccelli
- Ordine: Passeriformi
- Famiglia: Corvidi
- Genere: Corvus
- Specie: Corvus Cornix (Linnaeus 1758)
Caratteri distintivi
La cornacchia grigia si differenzia da quella nera (Corvus corone) per il colore del
piumaggio e per le dimensioni. Questa specie ha il dorso e la pancia ricoperte da
piume grigie, le restanti parti invece sono di color nero, le sue dimensioni sono di circa
50 cm, a differenza della nera che è un po' più piccola e dal becco meno pronunciato
Caratteristiche Sono animali estremamente intelligenti, adattati dalla notte dei tempi a vivere in stretta
della specie simbiosi con l’uomo, del quale sfruttano parecchie attività, specie agricole e legate
all’allevamento. Specie di ambienti parzialmente alberati, amante quindi anche di
ambienti antropizzati, la cornacchia grigia è nettamente favorita dalle trasformazioni
ambientali.
Un ridotto numero di alberi in vaste estensioni di coltivi è sufficiente per la costruzione
dei nidi. Sono state osservate nidificazioni su tralicci dell'alta tensione e nei posti più
improbabili. Capaci di vivere in città senza alcun problema e di trovare il cibo in ogni
luogo, mantengono il loro stato selvatico senza mai avvicinarsi troppo all’uomo, specie
in campagna, dove la loro fama di distruttrici di nidi e pulcini, oltre che di coltivazioni
(specie di mais), le rende oggetto di caccia di contenimento
Continente di origine Eurasia
Habitat naturale Ovunque ci siano insediamenti umani con un minimo di campagna e natura attorno
Paesi in cui è diffuso Ovunque dal Portogallo al Mar del Giappone
Diffusione Per semplice irradiamento naturale. Le cornacchie grigie depongono 4-6 uova tra la
metà di marzo fino alla seconda metà di maggio. Sono ovali, lisce e leggermente
lucide. Il nido è a coppa, voluminoso, composto da rami, stecchi, steli ed erbe. Spesso i
vecchi nidi vengono occupati da altri grossi uccelli. I giovani si involano all'età di 4-5
settimane. Nel periodo dell'allevamento dei piccoli frequentano spesso pollai per
catturare i pulcini che rappresentano un ottimo cibo altamente proteico per la crescita
dei loro piccoli
Paesi in cui si caccia Tutti quelli in cui è presente, per contenerne il numero in modo da limitare i danni che
può arrecare alle altre specie selvatiche, alle colture e all’allevamento
Condizioni climatiche Tutte meno l’estiva, dato che i permessi di caccia alla specie in molte zone si
di caccia protraggono dall’autunno alla primavera inoltrata
1. Da appostamento con gli stampi e i fucili ad anima liscia
Tipologia di caccia 2. Tiro long range con carabine di precisione
3. Gabbie Larsen
ARMI
Tipologia
Appostamento: I fucili più usati nella caccia da appostamento sono i semiautomatici, mentre
nel tiro istintivo della caccia al campo con le giostre anche sovrapposti (e qualche rara
doppietta) trovano largo impiego, specie se camerati magnum e dotati delle moderne finiture
adatte a questa caccia. Parliamo ovviamente dei microfilm camo, capaci di fondere col
paesaggio anche le armi, oltre che il vestiario.
Long Range: carabina munita di ottica di precisione
MUNIZIONI
Calibri
Tipologia
Liscio: il calibro d’elezione è certo il calibro 12, ma anche il calibro 20 si rivela efficace
soprattutto nella versione magnum
Rigato: purtroppo in Italia, unico Paese al mondo, sono vietati per la caccia tutti i calibri della
famiglia .22 long rifle, che sarebbero i più adatti in assoluto, specie se con caricamenti subsonici. In alternativa, bisogna ricorre agli spesso esuberanti e sempre più costosi calibri di
tipologia “varmint”, tenendosi ovviamente sui minimi di gamma. È qui che troviamo munizioni
come la calibro .222 Remington, la calibro .22-250 Remington o la calibro .220 Swift
Liscio
I Canna: Le munizioni saranno tipo 2/3 con contenitore, dalle dosi comprese tra i 32/34
grammi, con piombo 7 quale optimum
II Canna e III Canna: prediligere ottime tipo 3/4 con contenitore con dosi fino ai 40 delle
cartucce semimagnum per il calibro 12 e 32/34 grammi per il calibro 20, tutte armate da pallini
ramati o nichelati del 6 o de 5
RC 40, cartuccia semi magnum da 40 grammi di piombo n. 4
Rigato: munizioni con palle sempre della minima grammatura possibile (fra i 40 e i 50 grs.) di
tipo se possibile full metal jacket o a deformazione minima. Ottime anche le monolitiche in
rame o in leghe alternative al piombo
Cartucce RWS .222 Remington