IL CIELO
G. Iafrate(a), M. Ramella(a) e V. Bologna(b)
(a)
INAF - Osservatorio Astronomico di Trieste
(b)
Istituto Comprensivo S. Giovanni Sc. Sec. di primo grado M. Codermatz" - Trieste
Questo modulo didattico illustra i moti della sfera celeste, le coordinate
astronomiche, le costellazioni, gli effetti dell’atmosfera terrestre e
dell’inquinamento luminoso.
1
2
3
1 Introduzione
La Terra ruota attorno al proprio asse e orbita attorno al Sole, il cielo sopra di noi (la sfera
celeste) è in continuo apparente movimento. Stellarium è lo strumento ideale per
dimostrare il moto del cielo, l'utilizzo delle coordinate celesti e illustrare le costellazioni.
2 Stellarium
Stellarium è un software che trasforma il proprio PC in un planetario. Stellarium calcola la
posizione di Sole, Luna, pianeti e stelle, e mostra il cielo come apparirebbe a un
osservatore ovunque sulla Terra e in qualsiasi momento. Stellarium può anche disegnare
le costellazioni e simulare fenomeni astronomici come sciami meteorici ed eclissi di Sole e
di Luna.
Stellarium può essere utilizzato come software educativo per l'insegnamento
dell'astronomia a bambini e ragazzi, come aiuto agli astrofili che vogliono pianificare una
sessione osservativa, o semplicemente per esplorare il cielo (è divertente!). Stellarium
mostra un cielo realistico, proprio come si vedrebbe a occhio nudo, oppure con un
binocolo o un telescopio.
Stellarium è disponibile sul sito http://www.stellarium.org.
3 La sfera celeste
La sfera celeste è un concetto che ci aiuta a posizionare le stelle in cielo. Guardando il
cielo possiamo immaginare che sia una grande cupola, o la metà superiore di una sfera, e
le stelle sono punti di luce su questa sfera, chiamata sfera celeste. Sembra che la sfera
celeste ruoti, in particolare, le stelle sembrano ruotare attorno a un punto fisso con un
periodo di un giorno. L'apparente moto della sfera celeste è un'illusione, creata dalla
rivoluzione della Terra attorno al Sole e dalla rotazione attorno all'asse polare.
La rotazione è responsabile dell'alternarsi del giorno e della notte. La direzione dell'asse di
rotazione è fissa: punta verso la Stella Polare. Non c'è nessuna connessione fisica tra la
direzione dell'asse terrestre e la Stella Polare: il fatto che l'asse di rotazione terrestre punti
verso la Stella Polare è solo una coincidenza. In realtà la Stella Polare è molto vicina al
Polo Nord celeste, ma non perfettamente coincidente. Le stelle vicine alla Polare sono
visibili tutta la notte e appartengono alle cosiddette costellazioni circumpolari. Le altre
invece le vediamo sorgere e tramontare.
La rivoluzione della Terra attorno al Sole fa sì che durante l’anno vediamo parti differenti
della sfera celeste. Per questo motivo alcune costellazioni possono non essere visibili
durante tutto l’anno, dipende dalla posizione dell’osservatore.
3.1 Esempio
1. Aprire la finestra di selezione della località. Impostare una località del Centro Europa.
2. Disattivare la visualizzazione dell'atmosfera terrestre e assicurarsi che siamo
visualizzati i punti cardinali. Questo accorgimento ci permette di vedere il cielo scuro
anche se il Sole è sopra l’orizzonte. Infatti l’atmosfera diffonde la luce del Sole e ci fa
apparire il cielo chiaro.
3. Spostarsi a Nord (assicurarsi che il punto cardinale N sia in basso al centro dello
schermo) e impostare un campo di vista di circa 90 gradi (per aumentare/diminuire il
campo si vista utilizzare la rotella del mouse o i tasti PagSù/PagGiù).
4. Aumentare lo scorrere del tempo premendo k, l, l, l, l. Questo dovrebbe impostare
Stellarium in modo tale da permetterci di vedere che le stelle ruotano attorno a un punto
4
fisso in cielo più o meno una volta ogni 10 secondi. Se guardiamo l'orologio di Stellarium
(in basso) notiamo che con il moto accelerato 10 secondi corrispondono a un giorno. Il
punto attorno a cui sembrano ruotare le stelle è il Polo Nord celeste.
La posizione dell'osservatore sulla superficie terrestre influenza il modo con cui vediamo il
movimento delle stelle. Un osservatore situato al Polo Nord vede le stelle ruotare attorno
allo Zenith. Lo Zenith è l'intersezione della verticale dell'osservatore con la sfera celeste, in
pratica è il punto esattamente sopra la testa dell'osservatore. Man mano che l'osservatore
si sposta verso l'equatore, la posizione del Polo Nord celeste si abbassa verso l'orizzonte:
all'equatore il Polo Nord celeste appare sull'orizzonte Nord. Similmente, gli osservatori
dell'emisfero meridionale vedono il Polo Sud celeste allo Zenith quando sono al Polo Sud,
e sull'orizzonte Sud quando sono sull'equatore.
Lasciare lo scorrere del tempo accelerato e aprire la finestra di selezione della località.
Impostare una località prossima al Polo Nord. Osservare come le stelle ruotino attorno a
un punto situato nella parte superiore dello schermo. Le stelle si muovono su cerchi
paralleli all'orizzonte e non sorgono né tramontano.
Ora impostare una località un po' più a Sud: il centro di rotazione si muove verso la parte
inferiore dello schermo. Ora selezionare una località sull'equatore. Il centro di rotazione si
sposta sull'orizzonte e le stelle sorgono e tramontano perpendicolari all'orizzonte.
4 Le coordinate celesti
Se osserviamo gli oggetti del cielo a occhio nudo, sembrano fissati sulla sfera celeste. Per
determinare la posizione di una stella abbiamo bisogno di due coordinate (angoli). La
stessa cosa avviene sulla Terra, dove per localizzare una località utilizziamo due angoli
(latitudine e longitudine).
La proiezione dell'equatore terrestre sulla sfera celeste è chiamata equatore celeste,
mentre le proiezioni del poli sono chiamate Polo Nord celeste e Polo Sud celeste. Il punto
sulla perpendicolare dell'osservatore (sopra la testa) è chiamato Zenith.
I due sistemi di coordinate maggiormente utilizzati sono il sistema equatoriale e quello
altazimutale (fig. 1).
Nel sistema equatoriale una stella è caratterizzata da ascensione retta e declinazione.
L’ascensione retta è la distanza angolare della stella da un punto particolare della sfera
celeste, chiamato “punto gamma”. Il punto gamma è l’intersezione dell’equatore celeste
con l’eclittica (il percorso del Sole e dei pianeti in cielo, ovvero la proiezione del piano del
Sistema Solare). La declinazione è misurata dall’equatore celeste.
Nel sistema di coordinate altazimutali un punto è caratterizzato da altezza e azimuth.
L'azimuth è la distanza angolare del punto dal Nord(1). L'altezza è l'altezza del punto
sull'orizzonte locale.
Dal punto di vista dell’osservatore il sistema di coordinate più naturale è quello
altazimutale. Questo sistema però dipende dalla posizione e dal momento
dell’osservazione: le coordinate della stessa stella allo stesso istante sono differenti per
differenti osservatori. Per questi motivi il sistema altazimuthale non può essere utilizzato,
per esempio, nei cataloghi stellari.
A differenza delle coordinate altazimuthali, le coordinate equatoriali non cambiano se
l'osservatore cambia località, e non cambiano durante il giorno a causa della rotazione
terrestre. Le coordinate equatoriali sono spesso utilizzate nei cataloghi stellari.
1
L'azimuth è la distanza angolare del punto dal meridiano, la linea che congiunge i punti cardinali Nord e
Sud locali passando per lo Zenith, cioè dal Nord.
5
Fig. 1: Sistemi di coordinate equatoriale e altazimuthale.
4.1 Esempio
Stellarium può disegnare sia la griglia delle coordinate equatoriali che quella delle
coordinate altazimuthali. Attivare la visualizzazione delle coordinate equatoriali cliccando
l'apposito pulsante sulla barra degli strumenti o premendo il tasto “e" sulla tastiera.
Possiamo vedere le coordinate sovrimposte sul cielo.
Attivare il sistema di coordinate altazimuthali cliccando l'apposito bottone sulla barra degli
strumenti o premendo il tasto “z" sulla tastiera. Accelerare il tempo e notare che la
posizione delle stelle rimane fissa rispetto alle coordinate equatoriali, mentre cambia
rispetto a quella della coordinate altazimuthali.
5 Le costellazioni
Le costellazioni sono raggruppamenti di stelle che l'occhio umano ha unito per formare
delle figure, spesso di origine mitologica. Questo è un processo soggettivo e le stelle delle
costellazioni non sono realmente connesse da nessun legame fisico. Infatti, differenti
civiltà hanno raggruppato le stelle in costellazioni differenti.
Per esempio, in figura 2 mostriamo la costellazione dell'Orsa Maggiore. A sinistra c'è il
disegno del mitologico grande orso assieme alle linee che uniscono le stelle principali
della costellazione. Le sette stelle più luminose sono facilmente riconoscibili in cielo e
sono conosciute come il ”grande carro". Sulla destra sono stati rimossi il disegno dell'orso
e le linee: rimane solo un gruppo di stelle.
Le costellazioni forniscono agli astronomi moderni un modo di suddividere il cielo in regioni
utile per facilitare la localizzazione degli oggetti. Infatti uno dei primi obiettivi di un astrofilo
è imparare le costellazioni, quando una costellazione è visibile e in quali costellazioni ci
sono gli oggetti più interessanti da osservare. Ufficialmente, gli astronomi hanno adottato
le 88 costellazioni occidentali (di origine Greco/Romana) come convenzione per
suddividere il cielo. Ogni costellazione ha il proprio nome (in latino) e un'abbreviazione di
tre lettere. Per esempio, l'Orsa Maggiore (Ursa Major) ha l'abbreviazione UMa.
6
Fig. 2: La costellazione dell’Orsa Maggiore.
5.1 Esempio
Stellarium può disegnare sia le linee delle costellazioni sia le loro rappresentazioni
artistiche. Sono supportate molte civiltà: sono visualizzabili le costellazioni occidentali,
polinesiane, egiziane, cinesi, ecc.
Per vedere un numero sufficiente di costellazioni Impostare il campo di vista a 90° e
osservare in direzione Nord. Visualizzare i nomi delle costellazioni e le loro
rappresentazioni artistiche: si vedono le costellazioni della cultura occidentale. Nella
scheda di configurazione selezionare la cultura Eschimese: il cielo viene suddiviso in
costellazioni differenti. Provare altre culture o inventare le proprie costellazioni.
6 Inquinamento luminoso
L'inquinamento luminoso è l'eccesso di luce creato dall'uomo. Esso riduce il contrasto tra
le stelle e le galassie in cielo e il cielo stesso, rendendo più difficile rivelare oggetti deboli.
L'inquinamento luminoso è maggiore nelle aree altamente industrializzate e densamente
popolate, ma anche quantità di luce relativamente piccole possono creare problemi.
Questo è uno dei motivi per cui i maggiori telescopi vengono costruiti nelle zone più isolate
del pianeta.
La brillantezza del cielo in una particolare località è misurata attraverso la scala di Bortle.
Si tratta di una scala composta da 9 livelli numerici che quantifica l'osservabilità degli
oggetti astronomici e il disturbo causato dall'inquinamento luminoso. Per esempio la
classe 1 indica un sito con il cielo molto buio, da cui è possibile osservare la luce
zodiacale, M33 a occhio nudo, Giove e Venere infastidiscono l'adattamento alla visione
notturna e l'ambiente circostante è praticamente invisibile. Al contrario, la classe 9 indica
un cielo di città: il cielo è brillante, con molte costellazioni solo parzialmente visibili, a parte
le Pleiadi nessun altro oggetto di Messier è osservabile a occhio nudo.
7
ESERCIZI
Esercizio 1
Osservare il moto del cielo visto da differenti latitudini. Completare la tabella trovando per
ogni località qual è la stella che rimane fissa in cielo e non ruota, la sua altezza
sull'orizzonte locale, se ci sono costellazioni che non sorgono e non tramontano e se sì
quali.
Località
Quale è la
Altezza
Ci sono costellazioni che non tramontano?
Se si quali?
(latitudine) stella fissa? sull’orizzonte
Polo Nord
(90° nord)
Trieste
(45° nord)
Equatore
(0°)
Sud Africa
(45° sud)
Polo Sud
(90° sud)
Esercizio 2
Guardare come diverse civiltà riconoscono figure diverse in cielo. Impostare l'ora a
mezzanotte del 1° gennaio 2009 e una località a 45° di latitudine nord. Diminuire lo zoom
fino a vedere tutto l'emisfero e cambiare la civiltà nella finestra di configurazione.
Completare la tabella con il numero di costellazioni visibili in ciascuna civiltà e con il nome
della costellazione corrispondente all'Orsa Maggiore.
Civiltà
Numero di costellazioni Costellazione corrispondente
nell’emisfero nord
all’Orsa Maggiore
Cinese
Egiziana
Eschimese
Lakota
Navajo
Norvegese
Polinesiana
Occidentale
8
Esercizio 3
Osservare il cielo notturno con diversi livelli di inquinamento luminoso. Impostare l'ora a
mezzanotte e selezionare una località a 45° di latitudine nord. Nella finestra di
configurazione provare i livelli di inquinamento luminoso 1, 4 e 9 (classi di Bortle) e
completare la tabella con il numero di stelle visibili sulle linee di ciascuna costellazione.
Costellazione
Numero di stelle per costellazione
Bortle: classe 1 Bortle: classe 4 Bortle: classe 9
Orsa Maggiore
Orsa Minore
Orione
Cancro
Cassiopeia
9
SOLUZIONI
Esercizio 1
Osservare il moto del cielo visto da di®erenti latitudini. Completare la tabella trovando per
ogni località qual è la stella che rimane fissa in cielo e non ruota, la sua altezza
sull'orizzonte locale, se ci sono costellazioni che non sorgono e non tramontano e se sì
quali.
Località
Quale è la
Altezza
Ci sono costellazioni che non tramontano?
Se si quali?
(latitudine) stella fissa? sull’orizzonte
Polo Nord
Stella Polare
90
sì
(90° nord)
Trieste
Stella Polare
45
sì
(45° nord)
Equatore
/
0
no
(0°)
Sud Africa
/
45
sì
(45° sud)
Polo Sud
/
90
sì
(90° sud)
Esercizio 2
Guardare come diverse civiltà riconoscono figure diverse in cielo. Impostare l'ora a
mezzanotte del 1° gennaio 2009 e una località a 45° di latitudine nord. Diminuire lo zoom
fino a vedere tutto l'emisfero e cambiare la civiltà nella finestra di configurazione.
Completare la tabella con il numero di costellazioni visibili in ciascuna civiltà e con il nome
della costellazione corrispondente all'Orsa Maggiore.
Numero di costellazioni Costellazione corrispondente
nell’emisfero nord
all’Orsa Maggiore
Cinese
50
Calatore settentrionale
Egiziana
16
Zampa anteriore del toro
Eschimese
16
Caribù
Lakota
12
Calatotore
Navajo
5
Maschiom che si gira
Norvegese
6
Carro dell’uomo
Polinesiana
6
I sette
Occidentale
33
Orsa Maggiore
Civiltà
10
Esercizio 3
Osservare il cielo notturno con diversi livelli di inquinamento luminoso. Impostare l'ora a
mezzanotte e selezionare una località a 45° di latitudine nord. Nella finestra di
configurazione provare i livelli di inquinamento luminoso 1, 4 e 9 (classi di Bortle) e
completare la tabella con il numero di stelle visibili sulle linee di ciascuna costellazione.
Numero di stelle per costellazione
Bortle: classe 1 Bortle: classe 4 Bortle: classe 9
Orsa Maggiore
18
18
12
Orsa Minore
7
7
3
Orione
19
19
8
Cancro
6
6
0
Cassiopeia
5
5
5
Costellazione
11