Settore 4° - Centro Elaborazione Dati – Direzione N.U. e Discarica – Ecologia ed Ambiente ADEGUAMENTO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA CON L’UTILIZZO DI REGOLATORI DI FLUSSO E LAMPADE LED. ATTIVAZIONE SISTEMA DI TELEGESTIONE DEI PUNTI LUMINOSI PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO I progettisti: Ing. Antonio Grieco Ing. Salvatore Giannace Il Coordinatore del progetto: Ing. Antonio Grieco PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2007-2013. INTERVENTO DI CONTENIMENTO DEI CONSUMI ENERGETICI DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA. ASSE VII “Energia e sviluppo sostenibile” TIPOLOGIA DI INTERVENTO A.5 Revisione e/o rifacimento degli impianti di pubblica illuminazione che comportino una riduzione dei consumi energetici rispetto allo stato di fatto. IMPORTO : € 300.000,00 Committente: Comune di Pisticci ELABORATI Relazione Tecnica Dimensionamento e Verifica a Norme CEI impianto Elaborati Grafici Quadro Economico RIEPILOGATIVO Tabella A (Situazione impiantistica e dei consumi prima dell’intervento – Anno 2008) Tabella A (Situazione impiantistica edei consumi dopo l’intervento – Anno 2008) Schema regolatore di flusso Dimensioni e peso regolatore di flusso Schema installazione regolatore di flusso Sommario 1 INTRODUZIONE .......................................................................................................... 2 2 SCOPO ...................................................................................................................... 2 3 BENEFICI ATTESI ........................................................................................................ 3 4 DATI DI AL IMENTAZION E E DISTRIBUZIONE ................................................................... 4 5 RIFERIMENTI NORMATIV I ............................................................................................ 4 6 DESCRIZIONE DEG L I INTERVENTI ................................................................................. 5 7 SPECIFICHE TECNICHE ................................................................................................ 8 7.1 REGOLATORI DI FLUSSO .................................................................................................................................... 8 7.1.1 CARATTERISTICHE GENERALI .................................................................................................................... 8 7.1.2 CARATTERISTICHE FUNZIONALI ................................................................................................................ 8 7.2 IL SISTEMA DI TELEGESTIONE .......................................................................................................................... 10 8 SOSTITUZIONE LAMPADE .......................................................................................... 11 9 RELAZIONE DI CALCOL O DEL RISPARMIO ENERGE TICO E DEL FL USSO LU MINOSO CON L’ADOZIONE DEI REGOL ATORI DI FLUS SO .......................................................................... 12 9.1 CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO PER RIDUZIONE FLUSSO ...................................................................................... 13 9.2 CALCOLO DEL RISPARMIO SUI COSTI DI MANUTENZIONE IMPIANTI ................................................................................... 13 9.3 CALCOLO DEL RISPARMIO PER SOSTITUZIONE LAMPADE ................................................................................................ 14 10 CRITERI D I PROGETTAZ IONE ...................................................................................... 14 10.1 CRITERI PER LA SCELTA DELLA SEZIONE DELLA CONDUTTURA E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE ......................... 14 10.2 QUADRI ELETTRICI ................................................................................................................................................. 17 10.3 CAVI ELETTRICI E DI CABLAGGIO............................................................................................................................... 17 10.4 STRUTTURE DI SOSTEGNO DEI CORPI ILLUMINANTI ........................................................................................ 18 11 VERIFICA TECNICO -FUNZIONALE ................................................................................ 18 12 PIANO DI MA NUTENZIONE ........................................................................................ 18 12.1 CABLAGGI ........................................................................................................................................................... 18 12.2 QUADRO DI ALIMENTAZIONE ............................................................................................................................. 19 12.3 QUADRO REGOLATORE DI TENSIONE CENTRALIZZATO ................................................................................... 19 13 VARIE ..................................................................................................................... 19 14 CONCLUSIONI .......................................................................................................... 19 15 BIBLIOGRAFIA .......................................................................................................... 20 16 QUADRO ECONOM ICO RIE PILOGATIVO ....................................................................... 20 Comune di Pisticci Pag. 1 1 INTRODUZIONE Gli impianti di illuminazione pubblica necessitano spesso di interventi finalizzati al contenimento energetico, in quanto tali impianti determinano pesanti costi di gestione che incidono in maniera rilevante sul bilancio comunale e che in parte potrebbero essere stornati per altre utilità pubbliche. Le Amministrazioni hanno il dovere di gestire in modo razionale e senza sprechi le risorse energetiche della comunità. La regolazione elettronica dei flussi luminosi negli impianti di illuminazione pubblica persegue questo obiettivo. Il regolatore di flusso luminoso è un dispositivo che consente la regolazione della potenza erogata dalle lampade e del relativo flusso luminoso attraverso il controllo di alcuni parametri elettrici. Esso varia tali caratteristiche elettriche in funzione di un ciclo programmabile in valore e nel tempo in relazione ai flussi di traffico stimati. Riducendo la potenza assorbita, si ottiene un consistente risparmio energetico che può superare il 40%. Il controllo remoto degli impianti può spingersi fino al singolo punto luce consentendo la diagnostica on line di tutto l’impianto. Si riducono così i costi di manutenzione e migliora il servizio offerto ai cittadini. La regolazione del flusso luminoso non è solo un problema economico ma anche di tutela ambientale. La riduzione dei consumi energetici comporta una riduzione delle emissioni di gas serra e una riduzione dell’inquinamento luminoso che non rappresenta solo un problema in ambito astronomico ma deve essere inserito in un discorso più ampio di protezione ambientale. L’UNESCO, in occasione del congresso di Parigi del Giugno 1992, ha dichiarato il cielo stellato patrimonio dell’umanità da tutelare anche per le future generazioni. 2 SCOPO La presente relazione ha lo scopo di illustrare la tipologia e la consistenza degli interventi di adeguamento dell’impianto di illuminazione pubblica che si intende elevare ai nuovi standard normativi attraverso l’utilizzo di regolatori di flusso e, a titolo sperimentale su di una sola linea, con l’utilizzo di led. Di seguito le vie comunali i cui impianti di illuminazione pubblica sono interessati dal presente progetto: 1. Cammarelle 2. Niccolini 3. Principessa Piemonte 4. Centro Agricolo 5. Liguria 6. Morandi 7. Napoli 8. Nazionale 9. Salerno 10. Scotellaro Comune di Pisticci Pag. 2 11. Tinchi 12. Togliatti 13. Vespucci 14. San Giovanni Bosco Con la presente, inoltre, si forniscono chiarimenti atti a dimostrare la corrispondenza del progetto alle finalità dell’intervento, il rispetto del prescritto livello qualitativo e dei conseguenti costi e benefici attesi. In particolare la relazione mira a descrivere i criteri utilizzati per le scelte progettuali, le caratteristiche prestazionali e descrittive dei materiali prescelti, nonché i criteri di progettazione degli impianti per quanto riguarda la Sicurezza, la Funzionalità e l’Economia di gestione. 3 BENEFICI ATTESI La regolazione permette di ridurre la potenza assorbita dalle lampade commisurandone l'emissione luminosa alle effettive esigenze di utilizzo, la stabilizzazione della tensione aumenta la durata delle sorgenti rallentando la deriva dell'efficienza luminosa e riducendo i costi di manutenzione. Infine il telecontrollo consente l'annullamento dei tempi di fuori servizio e una migliore programmazione delle attività di manutenzione. L’utilizzo di tali apparecchiature consentono di perseguire i seguenti obiettivi: sorveglianza su una rete di illuminazione pubblica molto vasta individuazione di situazioni anche al loro insorgere, monitoraggio degli impianti in modo da individuare fenomeni in itinere allo scopo di programmare gli interventi che scongiurano il rischio di guasti risparmio energetico e messa a Norma degli impianti nella lotta all'inquinamento luminoso miglior servizio sulle strade e nel contempo migliore efficienza gestionale • Risparmio energetici oltre al 40 % • Ottimizzazione del rendimento di tutti gli impianti esistenti • Pianificazione per il miglioramento delle prestazioni rese dagli impianti al fine di riqualificare lo standard ambientale • Costi di intervento limitati con tempi di ritorno finanziario accettabili • Mantenimento della uniformità di illuminamento (vengono mantenute accese tutte le lampade) • Sfruttamento ottimale delle lampade, garantendo condizioni di alimentazione e funzione costanti nel tempo • Razionalizzazione dell’uso dell’energia elettrica • Riduzione dei costi di esercizio • Miglioramento del servizio pubblico • Vantaggio ambientale • stabilizzazione dei valori di tensione di alimentazione dell'impianto ai valori predefiniti, anche in presenza di variazioni del valore di tensione nella rete elettrica di alimentazione. Si evitano in tal Comune di Pisticci Pag. 3 modo sollecitazioni indesiderate sui componenti, con particolare vantaggio per gli apparecchi di illuminazione per i quali è possibile raggiungere un aumento della durata media e quindi un ulteriore risparmio nella gestione dell'impianto 4 DATI DI ALIMENTAZIONE E DISTRIBUZIONE Le caratteristiche delle forniture di energia elettrica che alimentano le linee oggetto dell’intervento, sono riportate nella tabella A allegata. Le lampade al sodio sono del tipo SA-T, in generale l’ottica è di tipo stradale asimmetrico con altezza da terra della lampada di circa 8 mt e interdistanza tra i pali di circa 25 mt. Le strade sono tutte urbane con larghezza di circa 7 mt, con marciapiedi da entrambi i lati e pali arretrati di circa un metro dal ciglio strada. 5 RIFERIMENTI NORMATIVI Il presente progetto è stato redatto in conformità alle norme applicabili, tenendo presenti tutte le prescrizioni relative alla Sicurezza degli impianti dettate dalla legislazione vigente in materia. Le opere e le installazioni sono state eseguite a regola d’arte in conformità alle Norme CEI, IEC, UNI, ISO vigenti e di seguito elencate: - CEI 0-2: “Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici”; - CEI 0-3: “Guida per la compilazione della documentazione per la legge n. 46/1990 e successive modifiche”; - CEI 17-13/1 “Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT ) - Parte 1: prescrizioni per apparecchiature di serie (AS) e non di serie (ANS)”; - CEI 20-21 “Calcolo delle portate dei cavi elettrici”; - CEI 20-20 “Cavi isolati in polivinincloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V”; - CEI 23-3 “Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti per impianti domestici e similari”; - CEI 23-18 “Interruttori differenziali per usi domestici e similari e interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrenti incorporati per usi domestici e similari”; - CEI 23-51 “Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare”; - CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua”; - CEI 64-13 “Guida alla norma CEI 64-4”; - CEI 70-1 “Gradi di protezione degli involucri. Classificazione”; - CEI 110-1/6/7/8 “Compatibilità elettromagnetica delle apparecchiature”; - CEI 110-28 “Contenuto delle armoniche e/o disturbi indotti dalla rete”; Comune di Pisticci Pag. 4 - CEI EN 60445: “Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremità dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico”; - CEI EN 60529: “Gradi di protezione degli involucri (codice IP)”; - D.P.R. 27 aprile 1955 n. 547 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”; - D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 “Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”; - D.M. 22-01-2008 n. 37 “ riordino delle disposizioni in materia delle attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici” - D. Lgs 10 settembre 1955 n. 626; - Norma UNI 11248 “Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche” - Norma UNI EN 11248-2 “Illuminazione stradale – Parte 2: requisiti prestazionali” - Norma UNI 10819:1999 “Requisiti per la limitazione del flusso luminoso disperso verso l’alto – ediz. 1999” - Norma UNI EN 13201-2 “Illuminazione stradale – Parte 2: Prestazioni illuminotecniche” - Norma UNI EN 13201-3 “Illuminazione stradale – Parte 3: Calcolo delle prestazioni” - Norma UNI EN 13201-4 “Illuminazione stradale – Parte 4: Metodo di misura delle prestazioni fotometriche” - Norma UNI 10819 “Impianti per l’illuminazione esterna – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso” I componenti dell’impianto saranno dotati di marchio di qualità e conformi alle relative norme. I riferimenti di cui sopra possono non essere esaustivi. Ulteriori disposizioni di legge, norme e deliberazioni in materia, anche se non espressamente richiamati, si considerano applicabili. 6 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI In generale l’intervento consisterà nella: Sostituzione delle lampade attuali con altre ad alta efficienza dove necessario Sostituzione dei corpi illuminanti (eventuali) con altri adatti a ricevere le nuove lampade e gli accessori dotati di gruppi ottici ad elevato rendimento Installazione di controlli elettronici di flusso e gruppi di potenza integrati che consentano di adeguare la potenza elettrica impegnata alle esigenze dell'area interessata, in accordo a quanto disposto dalle più recenti modifiche della norma UNI 10439 Telecontrollo e telegestione Sostituzione di corpi e lampade con lampade a LED per una sola linea Si riportano comunque aspetti progettuali che riguardano le parti di impianto esistente. Quest’ultimo dovrà necessariamente rispettare, anche attraverso adeguamento, le norme prescrittive in vigore. Comune di Pisticci Pag. 5 L’alimentazione fornita dal distributore è a tensione < 20.000 V in corrente alternata, pertanto il sistema elettrico considerato è di 1a categoria. La tensione massima di contatto non sarà > 50 V e sarà garantito l’intervento dei dispositivi di interruzione automatica dell’alimentazione con un valore di resistenza di terra Rt < 50 / Ia dove Rt è la resistenza totale di terra e Ia è la corrente di funzionamento del dispositivo di protezione automatico. Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici saranno adatti all’ambiente cui sono destinati ed avranno caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all’umidità alle quali potranno essere esposti durante l’esercizio, così come previsto dal DM n. 37 del 22/01/2008. In particolare sono da ritenere a regola d’arte tutti gli impianti realizzati con i materiali e gli apparecchi aventi marchio IMQ o comunque realizzati secondo le Norme tecniche CEI ed UNI. In particolare si riportano gli interventi per ogni linea di pubblica illuminazione: 1. Cammarelle Sostituzione di circa n° 55 lampade a vapori di mercurio con lampade ad alogenuri metallici di potenza ridotta da 250w a 150 w Installazione di un regolatore di flusso di circa 10 kW Installazione di circa n° 55 dispositivi punto punto ad onde convogliate 2. Niccolini Installazione di un regolatore di flusso di circa 10 kW Installazione di n° 30 dispositivi punto punto ad onde convogliate 3. Principessa Piemonte Sostituzione di circa n° 600 lampade a vapori di mercurio con lampade ad alogenuri metallici di potenza ridotta da 80w a 50 w Installazione di un regolatore di flusso di circa 36 kW 4. Centro Agricolo Installazione di un regolatore di flusso di circa 4 kW Sostituzione di circa n° 31 punti illuminanti corredate di lampade da 160w con lampioni a led di potenza pari a 30w Installazione di circa n° 31 dispositivi punto punto ad onde convogliate 5. Liguria Comune di Pisticci Installazione di un regolatore di flusso di circa 10 kW Pag. 6 Installazione di circa n° 20 dispositivi punto punto ad onde convogliate 6. Morandi Installazione di un regolatore di flusso di circa 12 kW Installazione di circa n° 44 dispositivi punto punto ad onde convogliate 7. Napoli Installazione di un regolatore di flusso di circa 40 kW 8. Nazionale Installazione di un regolatore di flusso di circa 32 kW 9. Salerno Installazione di un regolatore di flusso di circa 40 kW 10. Scotellaro Installazione di un regolatore di flusso di circa 10 kW Installazione di circa n° 38 dispositivi punto punto ad onde convogliate 11. Tinchi Installazione di un regolatore di flusso di circa 20 kW Installazione di circa n° 120 dispositivi punto punto ad onde convogliate 12. Togliatti Installazione di un regolatore di flusso di circa 6 kW Installazione di circa n° 50 dispositivi punto punto ad onde convogliate 13. Vespucci Sostituzione di circa n° 350 lampade a vapori di mercurio con lampade ad alogenuri metallici di potenza ridotta da 250w a 150 w Installazione di un regolatore di flusso di circa 57 kW 14. San Giovanni Bosco Comune di Pisticci Installazione di un regolatore di flusso di circa 3 kW Installazione di circa n° 17 dispositivi punto punto ad onde convogliate Pag. 7 7 7.1 SPECIFICHE TECNICHE REGOLATORI DI FLUSSO I regolatori di flusso che verranno utilizzati hanno le seguenti caratteristiche: 7.1.1 CARATTERISTICHE GENERALI Telaio portante in acciaio zinco passivato Circuiti di controllo tensione Porta seriale RS232 per dialogo con PC, aggiornamento software apparecchiature e telecontrollo Logica di gestione e future espansioni per la realizzazione del telecontrollo costituiti da moduli in contenitore RAIL per montaggio su guida DIN facenti parte della stessa linea di produzione Elettronica a microprocessore per gestione cicli di lavoro con componenti professionali, adatta a funzionare nel range -20°+60° C, circuiti stampati con piste isolate galvanicamente Regolazione e stabilizzazione della tensione di alimentazione del carico con sistema statico non a parzializzazione d'onda (la forma d'onda della tensione in uscita è perfettamente sinusoidale) Pannello di programmazione con tastiera e display LCD con regolazione di contrasto Interruttore magnetotermico quadripolare per protezione apparecchiatura di potenza adeguata alla taglia del regolatore e con potere di interruzione di 10KA Segnalazioni luminose di: presenza rete, regolatore in funzione, intervento By-pass 7.1.2 CARATTERISTICHE FUNZIONALI By-pass statico fase per fase in esecuzione NO BREAK (in condizione di By-pass il regolatore garantisce comunque una tensione ridotta al carico consentendo ugualmente un margine di risparmio) By-Pass automatico in caso di allarme con sistema di autoreset Funzionamento su impianti con qualsiasi modello di lampade anche misti Risparmio di potenza nell'ordine del 40 - 50% in relazione ai modelli di lampade Rendimento del 98,5% Stabilizzazione della tensione in uscita alle lampade +/- 1% con tensione a monte variabile da 200 a 245 Volt Stabilizzazione in tempi rapidissimi delle variazioni di tensione di rete Impostazione dei seguenti parametri, differenziati fase per fase: tensione di accensione, tensione a regime normale, tensione a regime ridotto, tempo di accensione, velocità rampa di salita, velocità rampa di discesa Impostazione dei seguenti parametri, comuni per le tre fasi: tempo di campionamento misure, allarmi standard o personalizzati Menù di programmazione allarmi per valori superiori e/o inferiori ai dati previsti della tensione a monte, tensione a valle, corrente assorbita, potenza attiva e cos Comune di Pisticci Pag. 8 Selezione della percentuale di riduzione e delle corrispondenti fasce orarie di funzionamento nell'arco della notte fino a un massimo di 10 fasce orarie Disponibilità di tre cicli annuali preimpostati da fabbrica con cicli di accensione e lavoro in relazione ai fattori stagionali ed alle aree di ubicazione Disponibilità di un ciclo annuale personalizzabile con impostazioni differenziate per ogni stagione e possibilità di impostare fino a dieci fasce orarie nell'arco della notte Disponibilità di cinque cicli periodici personalizzabili con possibilità di impostare: periodo di durata, giorni della settimana e fino a dieci fasce orarie di funzionamento nell'arco della notte Disponibilità di un ciclo controllato da ingresso analogico (4 - 20 mA) per regolazione proporzionale a segnale proveniente da sonda di luminosità Lettura su display delle grandezze elettriche seguenti: - Tensione a monte, di ogni fase - Tensione a valle, di ogni fase - Corrente assorbita di ogni fase (+ neutro opz.) - Potenza attiva assorbita, di ogni fase - Potenza reattiva assorbita, di ogni fase - Cosfi, di ogni fase - Frequenza, di ogni fase - Valore ingresso analogico (in mA) - Valore uscita analogica (in mA) Memorizzazione dati statistici: - Ore di funzionamento in linea - Ore di funzionamento in by-pass - Numero di gradini delle schede relè - Stabilità della tensione di rete (in gradini/minuto) - Energia consumata - Numero di black-out - Numero di reset Possibilità di scarico dati storici memorizzati dal regolatore con PC portatile o modem Predisposizione per il collegamento ad una rete di telecontrollo per la diagnostica ed il controllo dell'apparecchiatura I risultati attesi riguardano principalmente: La regolazione e stabilizzazione della tensione di alimentazione del carico con sistema statico senza parti striscianti in movimento e con precisione dell’1% Il rendimento minimo garantito pari al 98% La commutazione in assenza di transitori sulla tensione di alimentazione al carico Comune di Pisticci Pag. 9 In presenza di guasto monofase, il By pass statico interviene per escludere solo la fase interessata dal guasto La riduzione di potenza fino al 40-50% a seconda del tipo di lampade La lettura su display delle principali grandezze elettriche La programmazione allarmi per valori superiori e/o inferiori alle soglie impostate sui parametri elettrici 7.2 La possibilità di interrogazione da remoto per mezzo di SMS IL SISTEMA DI TELEGESTIONE La regolazione e la tele gestione dell’impianto avviene attraverso una piattaforma integrata. Il software è unico e sottende al controllo dei regolatori di tensione, dei singoli punti luce, alla mappatura degli impianti nel territorio e alla gestione dei piani di manutenzione. Il sistema si basa sulla tecnologia ad onde convogliate che permette la comunicazione bidirezionale di informazioni digitali tra il modulo installato sul punto luce e il modulo di gestione ubicato all’interno del quadro del regolatore. Non sono necessari bus o conduttori aggiuntivi in quanto i dati digitali sono modulati sulla tensione di rete. La comunicazione tra il centro di controllo ed il campo, avviene tramite software e il modulo gestore. I messaggi inviati ai moduli punto-punto passano sempre attraverso il modulo gestore che gestisce la comunicazione ad onde convogliate. Si elencano i tipi di monitoraggio e di comando fruibili nel sistema punto-punto: Monitoraggio funzionamento e guasti lampade Monitoraggio lampade spente Monitoraggio manuale delle singola lampada Comandi manuali a più gruppi di lampade Cicli di riduzione anche per singola lampada Monitoraggio dei parametri lampada e generazione anomalie Rilievo dello stato della lampada (accesa/spenta) utilizzo di sistemi di autodiagnosi che consentano di autoescludere gli eventuali controllori di potenza in caso di anomalie, mantenendo in funzione gli impianti di illuminazione dotazione di strumenti di lettura (tensione/corrente/potenza) per un controllo immediato dei parametri di funzionamento e possibilità di registrare campionamenti su appositi supporti magnetici gestione degli impianti con sistemi di telecontrollo che consentano il controllo costante di tutti i quadri, la rilevazione delle grandezze essenziali (tensione, corrente, ecc…), il ricevimento di allarmi, segnalazioni di anomalie e quindi l'elaborazione dei dati acquisiti (stampe, grafici, statistiche, ecc...) Comune di Pisticci Pag. 10 possibilità di programmare, vari cicli di riduzione di potenza mediante una logica a microprocessore, tenendo, quindi in considerazione effettive necessità, esigenze stagionali, periodiche, settimanali dell'area interessata 8 SOSTITUZIONE LAMPADE Alcune linee, come riportato nella descrizione degli interventi, necessitano della sostituzione delle lampade in quanto quelle a vapori di mercurio e a ioduri metallici, mal si sposano con la regolazione di tensione poiché tendono a spegnersi con valori di tensione di poco al di sotto del valore nominale. D’altro canto tali tipi di lampade risultano installate principalmente nei centri storici dove la sostituzione con lampade al sodio ad alta pressione, pregiudicherebbe la resa cromatica rendendo inapprezzabile il patrimonio storico-culturale agli occhi dei cittadini e dei turisti che osservano il contesto alla luce artificiale. Per ovviare a tale problema, saranno utilizzate nuove lampade ad alogenuri metallici che non cambiano la resa cromatica e, nello stesso tempo, sopportano bene la regolazione della tensione alla pari di quelle al sodio ad alta pressione. Comune di Pisticci Pag. 11 Si ottiene inoltre una riduzione della potenza installata di circa 31 kW in quanto, a parità di lumen, le nuove lampade, comprese quelle a LED, assorbono molto meno rispetto a quelle installate attualmente. 9 RELAZIONE DI CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO E DEL FLUSSO LUMINOSO CON L’ADOZIONE DEI REGOLATORI DI FLUSSO Il calcolo del risparmio annuo di energia, è stato eseguito applicando le seguenti formule semplificate: RaT Re Rm Rs risparmio annuale totale Dove Re Pa * tr * Re % * € / kWh Rm NL *{[( risparmio in energia elettrica Cl Cm Cl Cm )( )] * (tr tn) risparmio sulla manutenzione T2 T1 Rs Pa * Rs % * t f * € / kWh risparmio di stabilizzazione Legenda: tr = numero ore annuo di funzionamento a regime ridotto €/kWh = costo di un kWh di energia elettrica Cm = costo sostituzione lampade per manodopera t1 = durata media lampade con SEC STP Rs% = percentuale risparmio per effetto stabilizzazione NL = numero di lampade Pa = potenza totale assorbita dall'impianto Re% = percentuale di risparmio di energia Cl = costo acquisto delle lampade t2 = durata media lampade senza SEC STP tn = numero ore annue di funzionamento a regime normale Per tutte le linee, si è ipotizzata una tensione di alimentazione di 230V e un fattore di potenza di 0,9. Le perdite complessive sono state ipotizzate pari al 15% come somma delle perdite nei reattori e cablaggio lampade e per temperatura. Le linee sono tutte urbane con alimentazione trifase a 400 V. Si riportano le ore di funzionamento corrispondenti ai gradini di regolazione del flusso luminoso calcolate per un contesto urbano: Comune di Pisticci Pag. 12 L’incremento della durata media delle lampade risulta di circa il 30% e di seguito si riportano le percentuali dei risparmi che la regolazione consente in funzione dei gradini previsti: 9.1 CALCOLO DEL RISPARMIO ENERGETICO PER RIDUZIONE FLUSSO Si è deciso di impostare una tensione a primo regime ridotto di 205 V ed a secondo regime ridotto di 195 V. Di conseguenza il flusso luminoso sarà ridotto del 37.25% durante il primo regime ridotto e del 48.9% durante il secondo regime ridotto. Ore di accensione totali: 4200 ore/anno. Si ipotizza di impostare i cicli di programmazione del regolatore in modo da garantire un numero di ore di funzionamento ad un primo regime ridotto pari a 873 ore/anno e ad un secondo regime ridotto pari a 742 ore/anno. 9.2 CALCOLO DEL RISPARMIO SUI COSTI DI MANUTENZIONE IMPIANTI E’ facile intuire come, con l’adozione dei regolatori di flusso, ed in particolare con la tele gestione, si ottiene un ulteriore risparmio dovuto alla riduzione dei costi di manutenzione degli impianti. Ciò è dovuto alla possibilità di programmare gli interventi di manutenzione riducendo l’intervento su guasto e prevenendo in anticipo le anomalie. Comune di Pisticci Pag. 13 Durante le ore notturne la tensione di rete subisce notevoli oscillazioni e, in modo particolare, vicino alle cabine di distribuzione, aumenta notevolmente. L'adozione del regolatore, che stabilizza la tensione al valore preimpostato, comporta un ulteriore risparmio valutato nel 13.8% della potenza assorbita senza regolatore. 9.3 CALCOLO DEL RISPARMIO PER SOSTITUZIONE LAMPADE La sostituzione delle lampade, su alcune linee, con altre a maggior resa e lampade a LED, comporta una riduzione di circa 31 kW della potenza installata. Con le ipotesi fatte sulle ore di funzionamento che risultano pari a circa 4200 e con un costo medio del kW/h di circa 0,12€, si ottiene un ulteriore risparmio di circa 18.228 €. Riassumendo, il totale del risparmio annuo da attendersi, considerando anche la riduzione di potenza installata grazie all’utilizzo su alcune linee di lampade ad alogenuri metallici e lampade a led, è pari a: Risparmio energetico annuo Risparmio sui costi di esercizio Risparmio per stabilizzazione tensione Risparmio per sostituzione lampade TOTALE RISPARMIO ANNUO 10 10.1 € € € € € 28.510,00 4.529,03 11.287,00 18.228,00 62.554,03 CRITERI DI PROGETTAZIONE CRITERI PER LA SCELTA DELLA SEZIONE DELLA CONDUTTURA E DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Per la scelta della sezione di una conduttura e relativo apparecchio di protezione che alimenta uno o più utilizzatori si sono seguite, in fase di progettazione delle linee di illuminazione, le seguenti procedure: a) Si sono stabilite le specifiche dell’impianto che deve alimentare la conduttura ( caratteristiche carico, livello di illuminamento, cos , lunghezza della conduttura, U max , etc ) Comune di Pisticci Pag. 14 b) Si è determina la potenza che deve trasportare la conduttura e quindi la corrente di impiego (Ib) c) Si è scelta la corrente nominale (In) dell’apparecchio di protezione in modo che In Ib d) Si è scelta la sezione della conduttura sulla base della corrente di impiego e delle condizioni di posa, in modo tale che la Iz del cavo sia Iz In e) Si è calcolata la caduta di tensione U nel punto più sfavorito della conduttura , verificando che sia inferiore al valore massimo ammesso; f) Si è verificata la congruenza della sezione scelta del cavo con le caratteristiche dell’interruttore di protezione, in funzione della temperatura massima del cortocircuito (verifica termica della conduttanza). Tale verifica ha il compito di accertare che l’energia specifica del cavo K2*S2 sia maggiore della energia specifica che lascia passare l’interruttore nel caso di cortocircuito I2*t. Ciò equivale a verificare la disequazione K2*S2 I2*t con I = corrente cortocircuito massima presunta e t tempo di intervento dell’interruttore di protezione, K coefficiente dipendente dal tipo e sezione del cavo. CALCOLO DELLA POTENZA DELLA CONDUTTANZA DETERMINAZIONE CORRENTE DI IMPIEGO Ib SCELTA In DELL’INTERRUTTORE IN MODO CHE In Ib SCELTA SEZIONE CAVO IN MODO CHE Iz In Ib NO VERIFICA U NEL PUNTO PIU’ SFAVORITO SI CALCOLO ICCMAX SUI QUADRI E NEL PUNTO PIU’ SFAVORITO ICCmin SCELTA CARATTERISTICHE DISPOSITIVO DI PROTEZIONE VERIFICA CONGRUENZA CAVO INTERRUTTORE NO K2*S2 I2*t OK Iccmin Im SI FINE Comune di Pisticci Pag. 15 Per il calcolo della caduta di tensione su un circuito elettrico si è utilizzata l’espressione diretta U = ( u * L * Ib ) / 1000 con: Lunghezza linea in [m] I corrente di impiego circuito [A] Coefficiente di caduta di tensione per unità di di corrente per metro di conduttura [mV/A*m] Il U% = U/U*100 ammesso del 4% è ripartito in 1,5% tra contatore e quadro ( montante ) e 2.5 % nei circuiti secondari ( a valle del quadro) Il dispositivo di protezione ( interruttore magnetotermico) ha il compito di interrompere il circuito da esso protetto quando la temperatura sale a valori dannosi per l’isolante del cavo a causa di sovracorrenti. In base alla CEI 74-8 art. 433.2 per i sovraccarichi che rientrano nel campo di intervento del relè termico vanno soddisfatte le relazioni: Ib In I z I f 1.45 I z dove: Ib è la corrente di impiego del circuito; In è la corrente nominale del dispositivo di protezione; Iz è la portata della conduttura (CEI 64.8 sez. 523) If è la corrente di effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite Per gli interruttori automatici (non regolabili) si ha: If= 1.45 In. Se pertanto è soddisfatta la condizione In≤Iz lo è anche l’altra condizione If≤1.45 Iz. La protezione contro il corto circuito rientra nel campo di intervento del relè magnetico. Anche in questo caso occorre che l’interruttore intervenga in un tempo sufficientemente breve da evitare sopraelevazioni di temperatura dannose per l’isolamento del cavo. Si ha: K2*S2 I2*t Comune di Pisticci Pag. 16 Dove: K=135 per cavi isolati in gomma naturale o butilica; S è la sezione del cavo protetto dall’interruttore di protezione; I è la corrente effettiva di corto circuito massima presunta; t è il tempo di intervento. 10.2 QUADRI ELETTRICI I quadri elettrici impiegati sono stati realizzati in conformità alle norme CEI 17-13/1 e riportano sul pannello frontale tutti i principali dati riguardanti la corrente nominale, la tensione e la frequenza di funzionamento, la tensione di isolamento, il grado di protezione e i dati del suo costruttore. Il quadro elettrico è progettato e realizzato in modo tale che alcune operazioni, oggetto di accordo tra costruttore e utilizzatore, possano essere eseguite con l’apparecchiatura in tensione e in servizio. 10.3 CAVI ELETTRICI E DI CABLAGGIO Il cablaggio elettrico è avvenuto per mezzo di cavi con conduttori isolati in rame con le seguenti prescrizioni: Sezione delle anime in rame in ragione di 1,5 mq x 1 A Inoltre i cavi sono a norma CEI 20-13; CEI 20-22II e CEI 20-37 I, marchiatura IMQ, colorazione delle anime secondo norme UNEL, grado di isolamento 4 kV. Le sezioni dei conduttori sono state sovradimensionate per le correnti in gioco. Le condutture sono dimensionate in modo tale che la massima densità di corrente sia quella indicata nelle tabelle CEI-UNEL 35024 e la caduta di tensione sulle linee, misurata con l’impianto a pieno carico, non deve essere superiore al 4% come prescritto dalle suddette norme. Essa sarà valutata tramite la seguente formula: Dove: - ΔV% è la caduta di tensione percentuale - ΔV è la caduta di tensione riferita a cosφ=0,9 in [mV/A·m] - L è la lunghezza della linea in [m] - Ib è la corrente di impiego in [A] - Vn è la tensione nominale in [V] I cunicoli sono di diametro pari almeno a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto dal fascio di cavi in esso racchiuso, affinché sia assicurata la sfilabilità di questi ultimi. Comune di Pisticci Pag. 17 Le giunzioni tra i conduttori nelle cassette sono realizzate mediante morsetti a cappuccio. Ogni cassetta è dotata di appositi setti per la separazione dei circuiti. 10.4 STRUTTURE DI SOSTEGNO DEI CORPI ILLUMINANTI I montaggi delle opere meccaniche e delle opere elettriche sono stati eseguiti a “perfetta regola d’arte” e verificati in conformità alle normative vigenti. I montaggi elettrici hanno riguardato: 11 La posa ed il collegamento dei cavi ai quadri e ai singoli punti luce; Il collegamento della rete di terra del sistema a quella esistente nelle cabine di alimentazione. VERIFICA TECNICO-FUNZIONALE Le verifiche di collaudo previste sono elencate nel seguito: esame a vista per accertare la rispondenza dell’opera e dei componenti alle prescrizioni tecniche e di installazione previste dal progetto definitivo; continuità elettrica e connessioni tra i punti luce, i quadri di alimentazione e i regolatori di tensione di nuova installazione; messa a terra di masse e scaricatori; isolamento dei circuiti elettrici dalle masse; misura della resistenza di isolamento dei circuiti tra di loro e verso terra; corretto funzionamento dell’impianto nelle diverse condizioni di potenza generata e nelle varie modalità previste dal regolatore di tensione (accensione, spegnimento, modifica parametri elettrici, ecc.); Le verifiche di cui sopra saranno effettuate, a lavori ultimati, dall’installatore dell’impianto che ne attesterà anche l’esito. 12 PIANO DI MANUTENZIONE Il piano di manutenzione è il documento complementare al progetto esecutivo che pianifica e programma l'attività di manutenzione al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di sicurezza e qualità, l'efficienza e il valore economico dell'opera, tenendo conto degli elaborati progettuali esecutivi effettivamente realizzati. Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire periodicamente, a cadenze prestabilite o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione dell'opera e delle sue parti nel corso degli anni. A titolo esemplificativo si riportano di seguito alcune attività di manutenzione ordinaria a cui sottoporre l’impianto di illuminazione. 12.1 CABLAGGI Comune di Pisticci Pag. 18 Ispezione visiva nei quadri di alimentazione, nei regolatori di tensione e dei cablaggi in vista. Accertarsi che non vi siano infiltrazioni di umidità/d’acqua quadri, nei corpi illuminanti e nelle scatole di connessione, connessioni elettriche staccate, cavi danneggiati, bruciature, contatti/morsetti allentati, ecc. 12.2 QUADRO DI ALIMENTAZIONE Verifica di presenza infiltrazioni d’acqua/umidità, di sporcizia (topi, insetti ecc.). Verifica degli interruttori automatici. Verifica dei fusibili. Verifica degli scaricatori di sovratensione. Verifica dei contatti elettrici e del serraggio dei morsetti a vite. 12.3 QUADRO REGOLATORE DI TENSIONE CENTRALIZZATO Verifica del corretto funzionamento attraverso la lettura sul display e/o delle spie/LED di segnalazione. 13 Ripulitura delle aperture di aerazione. Verifica del corretto funzionamento dei dispositivi di protezione e sicurezza VARIE Sarà applicata la seguente cartellonistica : 14 QUADRO ELETTRICO GENERALE PERICOLO NON USARE ACQUA PER SPEGNERE INCENDI PERICOLO PRESENZA TENSIONE CONCLUSIONI Dovranno essere emessi e rilasciati dall’installatore i seguenti documenti: manuale di uso e manutenzione, inclusivo della pianificazione consigliata degli interventi di manutenzione; dichiarazione attestante le verifiche effettuate e il relativo esito; dichiarazione di conformità ai sensi della legge 37/08, certificati di garanzia relativi alle apparecchiature installate; La ditta installatrice, oltre ad eseguire scrupolosamente quanto indicato nel presente progetto, dovrà eseguire tutti i lavori nel rispetto della REGOLA DELL’ARTE I tecnici Comune di Pisticci Pag. 19 Allegati: 15 tabella A (situazione impiantistica e consumi prima dell’intervento) – dati 2008 tabella A (ipotesi impiantistica e consumi dopo l’intervento) schema di principio regolatore di flusso schema dimensioni e pesi regolatore di flusso installazione tipica regolatore di flusso computo metrico-estimativo definitivo e quadro economico elenco prezzi unitari crono programma piano di sicurezza e di coordinamento schema di contratto e capitolato speciale di appalto BIBLIOGRAFIA - 16 Cataloghi Reverberi QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO 1) FORNITURE MATERIALE ELETTRICO, STRADALI, VARIATORI DI FLUSSO ARMATURE 2) MANODOPERA PER POSA IN OPERA 3) ONERI PER LA SICUREZZA € € € € 206.382,40 42.258,80 5.000,00 253.641,20 TOTALE LAVORI 2) Somme a disposizione dell'amministrazione B1 - IVA SUI LAVORI 10% € 25.364,12 B2 - Direzione Lavori, Collaudo, ecc. € 14.918,47 B3 - Coordinatore per la sicurezza per l'esecuzione (Iva ed oneri compresi) € B4 - Compenso progettazione (ex art. 18 legge 109/94) € 6.000,00 B5 - Spese attività ufficio D.L. (art. 17 D.P.R. n. 554/99) € B6 - Imprevisti € 76,21 TOTALE Somme a disposizione dell'amministrazione € TOTALE GENERALE € 46.358,80 300.000,00 I tecnici Comune di Pisticci Pag. 20 Comune di Pisticci Pag. 1 Comune di Pisticci Pag. 2