305-328 12-03-2007 16:55 Pagina 308 SORA (FR) Chiesa di S. Restituta Restauro delle superfici, interne ed esterne, ed adeguamento degli impianti SOGGETTO BENEFICIARIO: CODICE DI PIANO: FINANZIAMENTO (euro): COFINANZIAMENTO (euro): COSTO TOTALE (euro): PROGETTAZIONE: ESECUZIONE: COMUNE DI 348.792,86 0,0 348.792,86 ARCH. M. MORGANTI, ARCH. G. CATULLI GENERAL COSTRUZIONI SRL AMBITO DELL’ATTIVITÀ • Chiesa di S. Restituta, portale principale, prima e dopo il restauro. La Chiesa di S. Restituta, fondata sul finire del Seicento, e l’annessa canonica furono ricostruite nel 1915, dopo un ingente terremoto che provocò crolli diffusi nel centro storico di Sora. I lavori, iniziati nel 1922 dal monsignor Giuseppe Piccirilli, furono sospesi nel 1927, a seguito dell’approvazione della variante al Piano Regolatore Generale, che prevedeva la realizzazione di un complesso religioso tra la nuova piazza ed il fiume, area sulla quale si trovava il Palazzo Mobili-Carrara, edificato intorno al XIII secolo. In un primo momento furono programmati interventi di integrazione funzionale tra il palazzo preesistente e la nuova chiesa, ma anche questa finalità fu disattesa: il Palazzo Mobili-Carrara venne demolito ed il progetto portato a termine modificandone gli obiettivi, atti per lo più a definire i caratteri stilistici della fabbrica, che fu ultimata nel 1929. L’organizzazione planimetrica si sviluppa su un impianto basilicale a tre navate ed abside semicircolare, racchiuso dalla parete di fondo che si estende per tutta la sua larghezza, a limitare la sagrestia ed i locali accessori. La navata centrale ha una altezza maggiore delle due laterali e • Chiesa di S. Restituta, prospetto principale prima del restauro. 308 BENI ARCHITETTONICI SORA B.19.68 si conclude con un sistema a volta, sormontato da una copertura a falde; le navate laterali presentano lo stesso tipo di copertura di quella principale. L’illuminazione della chiesa è garantita da monofore, in asse con il centro delle campate; ulteriori monofore, di dimensioni più ridotte, allineate con quelle principali, si aprono sulle pareti esterne delle navate laterali. Due cappelle, dedicate al Sacro Cuore ed all’Immacolata, concludono le navate laterali; la sagrestia, al piano terra, è posta in corrispondenza del presbiterio, sul prolungamento della navata destra; la cantoria e l’organo si affacciano sul presbiterio da balconate decorate a stucco, illuminate da trifore; il campanile, a pianta rettangolare, presenta tre ordini di aperture ed accoglie l’orologio. Nel secondo dopoguerra alla chiesa è stato affiancato l’edificio parrocchiale, i cui lavori vennero ultimati nel 1956 ad eccezione delle finiture del portico. In generale, l’architettura del complesso edilizio è eterogenea, con caratteri “vagamente romanici”, sia nell’impianto che nei particolari, dei quali l’elemento di maggiore rilievo è il portale centrale del XIII secolo, sul fronte principale. 305-328 12-03-2007 16:55 Pagina 309 • Chiesa di S. Restituta, prospetto principale, dopo il restauro. ANAMNESI DELL’ATTIVITÀ Il progetto di ristrutturazione ha riguardato l’intero complesso edilizio; si è intervenuti, principalmente, sulle coperture, sui particolari architettonici, sulle finiture esterne ed interne, sugli impianti. Le opere relative al tetto della chiesa hanno comportato: lo smontaggio ed il rifacimento del manto in tegole olandesi, realizzato nel 1961 con coppi ed embrici; la sostituzione dell’impalcato (tavelle in laterizio armato) e dell’ordito ligneo con una nuova struttura in legno, appoggiata su arcarecci lignei, a loro volta sostenuti dalle travi inclinate dei telai principali; la posa in opera di uno strato impermeabile inserito tra il tavolato e il manto di tegole. Per quanto riguarda gli elementi architettonici esterni in pietra calcarea, si è proceduto alla rimozione delle “croste nere” causate dal deposito del particellato atmosferico: la pulitura • Chiesa di S. Restituta, interno, catino absidale, dopo il restauro. delle superfici lapidee è stata effettuata con micro-sabbiatrice di precisione, completata con l’applicazione di ossidi di alluminio e con l’uso di soluzioni leggermente basiche, addizionate con sostanze chelanti. Su pilastri, archi, cornici e capitelli interni si è intervenuto mediante spazzolatura a mano delle superfici in finta pietra e delle decorazioni a stucco, risarcitura delle lesioni superficiali dell’intonaco con sabbia e calce fine, ripristino delle finiture mediante opportuno trattamento con sabbia bagnata, tinteggiatura a due mani di fondo ai silicati trasparenti e traspiranti. Su volte e pareti interne, alla pulitura degli strati materici depositatisi, sono seguite la stuccatura delle piccole lesioni e la tinteggiatura a calce delle superfici. Gli impianti tecnologici preesistenti non erano a norma di legge: il sistema elettrico è stato integralmente sostituito, adattato per soddisfare le esigenze di illuminazione ed i criteri relativi alla sicurezza. • Chiesa di S. Restituta, interno, navata centrale, dopo il restauro. BENI ARCHITETTONICI 309